Per area geografica bovino e la trasformazione ortofrutticola; più contenuta la crescita dell indicatore nel comparto della macellazione suina. Risult

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Panel agroalimentare Indagini congiunturali Panel Agroalimentare Ismea Clima di fiducia (*) ed evoluzione delle vendite nell industria agroalimentare I semestre 6 Risultati generali Grafico 1 Indice del clima di fiducia dell industria agroalimentare italiana 25,, 15, 1,,8 14,9 1,7 5,, -5, -3,5-3,6-1, -8,2-9,6-15, '3 I '3 '4 I '4 '5 I '5 '6 Dopo iltrend negativo degliultimidue anni,l indice delclima difiducia del industria agroalimentare,calcolato a mezzo dele imprese delpanel Ismea,ritornafinalmentepositivoatestandosia11 rispetoalvaloredi -4registratonelsemestreprecedente. La ripresa dela fiducia deglioperatoriè stata determinata da diversi fatori. In particolare, tra le variabili che entrano nel calcolo del indicatore,ècresciutoilsaldodelepercentualidirispostarelativosia al andamentogeneraledel economiaitaliana(ben5puntiinpiùrispeto alperiodoprecedente)siadelsetore(+puntiinterminicongiunturali), mentre non sisono verificate situazionianomale soto ilprofilo dele giacenzediprodotifiniti.leimpresesiatendono,inoltre,perilprossimo semestreunaumentodelevenditeedunlievemiglioramentodelquadro economicogenerale. Soto ilprofilo territoriale ilclima difiducia risulta migliorato in tute le aree geografiche considerate,seppure in misura netamente inferiore al totalenazionalenelcasodeleregioninordoccidentali. Per quanto riguarda isingolicompartiprodutivi, ilclima difiducia migliorasensibilmenterispetoalsemestreprecedenteperilsetoredela trasformazione del pomodoro, per il latiero caseario ovicaprino, la macelazione avicola,la trasformazione vitivinicola, illatiero caseario 1

Per area geografica bovino e la trasformazione ortofrutticola; più contenuta la crescita dell indicatore nel comparto della macellazione suina. Risulta, invece, peggiorata la fiducia degli operatori del comparto della macellazione bovina, della macellazione cunicola, dell industria molitoria e mangimistica;meno lieve il calo dell indicatore per il settore dell olio e della produzione del riso. Il miglioramento del clima di fiducia dell industria agroalimentare, nel primo semestre del 6, ha interessato l intera Penisola e gli operatori di tutte le aree geografiche hanno manifestato ottimismo sia per l andamento attuale e futuro dell economia nazionale sia per le previsioni di vendita (grafico 1). Dalla ripartizione territoriale dei dati emerge che gli operatori del Centro hanno espresso il più alto livello di fiducia (indice:17), segnando una ripresa di 16punti rispetto al semestre precedente e di ben 52 punti a livello tendenziale. Il miglioramento dell indicatore in quest area è da imputare essenzialmente alla positiva percezione della situazione economica nazionale e alle attese sull andamento delle vendite e dell economia generale, che, nel confronto con il secondo semestre del 5, hanno fatto registrare significativi incrementi dei rispettivi indicatori (+47,+5 e +13punti). Grafico 2 Indice del clima di fiducia per area geografica 1-1 - -3-4 Totale Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole I semestre '5 II semestre '5 I semestre '6 Considerevole miglioramento dell indice di fiducia anche al Sud+Isole, dove si è passato da -1 del semestre precedente all attuale 15. In quest area, tutte le componenti che entrano nel calcolo dell indicatore hanno evidenziato una significativa crescita rispetto al periodo precedente spostandosi tutti su valori positivi, ad eccezione del saldo di risposte relativo all andamento dell economia (saldo:-17;+25 punti rispetto al secondo semestre 5). Nel Nord Est, il miglioramento del clima di fiducia (+17punti rispetto al periodo precedente) è imputabile, oltre che al giudizio positivo espresso dagli operatori sull andamento dell economia nazionale (saldo: 12; +71 punti) anche all ottimismo evidenziato per la situazione del proprio settore (saldo: -17; variazione positiva di 25 punti). Per gli operatori del Nord Ovest, nonostante il miglioramento rispetto al periodo precedente (+8punti), si è registrato nel primo semestre del 6 il più basso livello del clima di fiducia a livello territoriale (indice uguale a 2). Ad incidere su questo risultato è stata soprattutto la percezione negativa sulle vendite (saldo in calo di punti in termini congiunturali) e le preoccupazioni sull andamento, sia attuale sia futuro, dell economia nazionale (saldi rispettivamente pari a -11 e 16). 2

Per comparto Scendendo nel dettaglio dei singoli comparti, in base ai dati del primo semestre 6 elaborati da Ismea, l indice del clima di fiducia risulta positivo in 8 dei 13 settori considerati, di cui 6 in netto miglioramento (grafico 3). In particolare, il livello più elevato dell indicatore si registra nel comparto della trasformazione ortofrutticola (38), dove sono risultate diffusamente positive le percezioni degli operatori riguardo l andamento del settore e delle vendite (i saldi di risposta sono cresciuti in termini congiunturali, rispettivamente, di 94 e 12 punti). Il clima di fiducia assume valori positivi anche nel settore vitivinicolo (22; +21 rispetto al semestre precedente), in quello della trasformazione del pomodoro (con un salto in avanti rispetto al semestre precedente di 7 punti), nella macellazione suina (21; +9 punti), nella trasformazione lattiero casearia bovina (11; + punti) e ovicaprina (29; +59 punti). In questi settori il miglioramento dell indice è stato determinato sia dalle positive percezioni attuali sia dalle ottimistiche previsioni circa l andamento dell economia nazionale, nonchédalla visione di una favorevole congiuntura per il proprio settore; unica eccezione è rappresentata dal comparto lattiero caseario bovino dove l aumento della fiducia risulta perlopiù determinato da una maggiore stabilitàdelle vendite, come dichiarato dal 78% degli intervistati. Pur restando positivo, l indice del clima di fiducia ha, invece, subito un calo congiunturale nei settori della produzione dell olio, dove la lieve diminuzione è stata perlopiù dovuta ad un calo delle vendite, e nel comparto della macellazione cunicola, in cui si è bruscamente arrestata l esplosione delle vendite che aveva caratterizzato il semestre precedente. 6 Grafico 3 - Indice del clima di fiducia per comparto 4 - -4-6 I semestre '5 II semestre '5 I semestre '6 Situazione differente per i rimanenti settori, in cui il clima di fiducia oltre ad assumere un valore negativo è risultato anche in diminuzione rispetto al secondo semestre del 5. In particolare, la negatività è stata riscontrata in tutti i comparti legati alla trasformazione dei cereali: nell industria molitoria l indicatore è passato da +4 a -8, nell industria mangimistica da -15 a -21 e nel settore della produzione del riso si è ridotto di altri 3 punti, attestandosi a -25. In diminuzione anche la fiducia per gli operatori della macellazione bovina (indice: -7; -22 punti rispetto al periodo precedente), che è stata principalmente influenzata dal calo delle vendite, come dichiarato da circa la metà degli intervistati (nel semestre precedente l 83% aveva invece indicato un aumento). 3

L andamento delle vendite e le previsioni Altra variabile che ha inciso sul livello di fiducia sono state le attese degli operatori circa l andamento futuro dell economia nazionale, per il quale il saldo delle risposte è stato pari a 22, evidenziando una significativa flessione sia a livello congiunturale che tendenziale. Da notare, infine, il miglioramento evidenziatosi nel comparto della macellazione avicola, dove l indice del clima di fiducia, pur restando negativo (-19), ha recuperato 33 punti rispetto al semestre precedente che era stato fortemente influenzato dall emergenze sanitarie. Nel semestre in esame sono migliorate, in particolare, le prospettive future degli operatori, che si attendono entro la fine del 6 non solo un aumento delle vendite, ma anche un miglioramento della congiuntura economica nazionale. Per quanto riguarda l andamento delle vendite, nel primo semestre 6 si è evidenziato un calo congiunturale del saldo delle risposte di 23 punti: dal valore di 28 dello scorso semestre si è passato, infatti, a quello di 5 del semestre di riferimento (grafico 4). In particolare, nei primi sei mesi del 6, si è evidenziata una maggiore stabilità nelle vendite, come ha dichiarato il 51% degli operatori; il 27% degli intervistati ha dichiarato, invece, un aumento del livello delle vendite ed il restante 22% un calo (nel semestre precedente le percentuali corrispondenti erano state del 37%, del 45% e del 18%). Risultano, al contrario, molto ottimistiche le previsioni sull andamento delle vendite nella seconda parte del 6: in base alle opinioni emerse nelle interviste, infatti, circa il 56% degli operatori stima un aumento delle vendite, che dovrebbe determinare una ripresa del saldo di risposta di quasi 5 punti. Grafico 4 La dinamica congiunturale delle vendite per area geografica 6 5 (aumentate-diminuite) 4 3 1-1 - -3 Totale Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Per area geografica *Previsioni degli operatori II semestre '5 I semestre '6 II semestre '6* Considerando i dati per area geografica emerge che la congiuntura sfavorevole delle vendite ha interessato tutto il territorio nazionale, ad eccezione del Sud+Isole, dove il saldo delle risposte è cresciuto di 8 punti. Particolarmente avversa la situazione del Nord Ovest, dove il saldo delle risposte, passando in ambito negativo, ha perso ben punti. Nel Nord Est si è verificato il calo maggiore dell indicatore (-28 punti su base congiunturale), poiché la quota di operatori che ha segnalato una diminuzione delle vendite è passato dal 17% al 24%, cosìcome la percentuale di coloro che hanno dichiarato un aumento delle vendite è passato dal 56% al 35%. Situazione parzialmente differente nelle regioni del Centro, dove il calo del saldo di risposta 4

Per canale commerciale (-9 punti) è stato determinato da una maggiore percezione di stabilità nelle vendite (8% degli operatori contro il 42% del semestre precedente) Dal punto di vista previsionale, si palesa ottimismo in tutte le aree geografiche del Paese, in particolare nel Nord Ovest dove è atteso un recupero del saldo di riposte di 76 punti. Nel periodo in esame, dunque, il mercato nazionale è stato essenzialmente caratterizzato da un andamento stazionario delle vendite dell industria agroalimentare. Tuttavia, è da considerare che laddove gli operatori intervistati hanno segnalato una variazione delle vendite, questa è stata in aumento solo nel caso della grande distribuzione/distribuzione organizzata: in questo canale commerciale, infatti, il saldo delle percentuali di risposta (in aumento in diminuzione) è risultato superiore ai 6 punti. Positivi anche i saldi di risposta relativi alle vendite presso i grossisti e presso il canale ho.re.ca. (saldi rispettivamente pari a 2 e 1); al contrario la variazione delle vendite è risultata negativa nel dettaglio tradizionale, con un saldo pari a -3 (grafico 5). Grafico 5 Andamento delle vendite presso i canali commerciali nazionali (I semestre 6) -3-2 -1 1 2 3 4 5 6 7 GD - DO Catering - Ristorazione Grossisti Imprese artigianali Dettaglio tradizionale Altro (aumentate- diminuite) Per comparto Le vendite dei singoli comparti hanno mostrato, nella prima metà del 6, un generale peggioramento in termini di saldi netti di risposta (in 8 settori su 13), con particolare attenzione per il settore della macellazione bovina (-121 punti rispetto al periodo precedente) e cunicola (-76 punti). Fanno eccezione il comparto della trasformazione ortofrutticola (+12 punti), della trasformazione del pomodoro (+55 punti), del riso (+7 punti) e del latte bovino (+12 punti); in crescita, seppure ancora negativi, i saldi di risposta sull andamento delle vendite nei settori della trasformazione del latte ovicaprino e della macellazione avicola (grafico 6). Le previsioni di vendita per il secondo semestre del 6 sono ottimistiche per quasi tutti i settori; fanno eccezione il comparto del riso, dove il 43% degli operatori stima un calo delle vendite, e della trasformazione del pomodoro, dove circa il 77% degli intervistati prevede stazionarietà delle vendite. La fiducia maggiore per la seconda parte dell anno viene manifestata dagli operatori della macellazione avicola, che per il 97% stimano un aumento delle vendite, e dai produttori di olio, per i quali si calcola un saldo di risposte in aumento di oltre 1 punti. 5

Grafico 6 La dinamica congiunturale delle vendite per comparto (aumentate- diminuite) 1 8 6 4 - -4-6 -8-1 -1 II semestre '5 I semestre '6 II semestre '6* Vendite prodotti biologici Con riferimento alle vendite dei prodotti biologici è importante sottolineare che solo 114 aziende delle 6 che costituiscono il Panel Agroalimentare Ismea trasformano prodotti con certificazione biologica e che, pertanto, l analisi di seguito riportata si basa sulle risposte di questa parte di operatori. Secondo le dichiarazioni degli operatori biologici del Panel il saldo delle percentuali di risposta, che era stato di segno negativo negli ultimi due semestri, è risultato finalmente positivo nella prima parte del 6, attestandosi a +8. Questa perfomance, tuttavia, è stata determinata non tanto da un aumento delle vendite, dichiarata solo dal 13% degli operatori, piuttosto da una maggiore stazionarietà, come indicato dall 81% dei produttori bio del Panel (grafico 7). Grafico 7 Andamento delle vendite di prodotti biologici per area geografica 3 (aumentate- diminuite) 1-1 - -3-4 -5-6 -7 Totale Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole I semestre '5 II semestre '5 I semestre '6 6

Tale andamento è risultato più accentuato nelle regioni del Nord Ovest e del Centro, dove il saldo di risposte, attestatosi rispettivamente a 23 e 18, ha fatto registrare una crescita congiunturale di ben 47 e 42 punti, mentre nel Nord Est e nelle regioni del Sud+Isole il livello del saldo è risultato leggermente inferiore alla media nazionale. Infine, dall analisi per comparto emerge che l andamento delle vendite di prodotti biologici è stato molto differenziato a seconda del comparto considerato. Molto positivo il saldo delle percentuali di risposta per l industria mangimistica, per il settore del vino e del riso, dove si sono toccati i valori più alti (rispettivamente 92, 62 e 31). Al contrario sono risultati particolarmente in calo gli indicatori per i settori della macellazione suina, della trasformazione del latte bovino e della produzione di olio d oliva bio (grafico 8). Grafico 8 Andamento delle vendite di prodotti biologici per comparto (aumentate- diminuite) 11 9 7 5 3 1-1 -3-5 -7-9 -11 I semestre '5 II semestre '5 I semestre '6 Nota: dal grafico sono esclusi i comparti della macellazione avicola e cunicola poichégli operatori intervistato hanno dichiarato l assenza di produzione con certificazione biologica. (*) L indice sintetizza le percezioni degli operatori del Panel (6 operatori dell industria agroalimentare ripartiti in 13 settori produttivi) sull andamento del settore di appartenenza sia in termini congiunturali che previsionali.per il calcolo dell indicatore, infatti, si considerano le risposte degli intervistati sulla tendenza nel semestre dell economia generale,del loro settore di attività,delle vendite dei propri prodotti,del livello delle giacenze di prodotti finiti in magazzino,nonchéle prospettive per il semestre seguente sull andamento dell economia generale e delle proprie vendite (per approfondimenti sulla composizione del Panel e sugli indici Ismea cfr.nota metodologica). Ismea Direzione Mercati e Risk Management Unità operativa Osservatori e Panel Maria Ronga (+39) 6.855.68.588 7