DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF PREPARED REVISED APPROVED AUTHORIZED PREPARATO VERIFICATO APPROVATO AUTORIZZATO

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DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF-16-0032 2 REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/IMPR 0001 3+53 TASK DELIVERABLE TITLE IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE: Relazione Tecnico-Illustrativa del Progetto Preliminare PREPARED REVISED APPROVED AUTHORIZED PREPARATO VERIFICATO APPROVATO AUTORIZZATO Favaloro Nunzia (HPRB) Cangiano Pasquale (GRIM) DATE/DATA DATE/DATA DATE/DATA DATE/DATA 12/04/2016 12/04/2016 BY THE TERMS OF THE LAW IN FORCE ON COPYRIGHT, THE REPRODUCTION, DISTRIBUTION OR USE OF THIS DOCUMENT WITHOUT SPECIFIC WRITTEN AUTHORIZATION IS STRICTLY FORBIDDEN A NORMA DELLE VIGENTI LEGGI SUI DIRITTI DI AUTORE QUESTO DOCUMENTO E' DI PROPRIETA' CIRA E NON POTRA' ESSERE UTILIZZATO, RIPRODOTTO O COMUNICATO A TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE I

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF-16-0032 2 REV.: TITLE: IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE: Relazione Tecnico-Illustrativa del Progetto Preliminare ABSTRACT: Il presente documento riporta la Relazione Tecnico-Illustrativa del Progetto Preliminare dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale (I2PS), emesso dalla società G.S.T., SRL (documento N 1191-00- RE-0101-01) AUTHORS: Favaloro Nunzia;Berruti Massimo [GST];Castellani Carlo [GST] APPROVAL REVIEWERS: APPROVER AUTHORIZATION REVIEWERS: Cangiano Pasquale AUTHORIZER Cangiano Pasquale II

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF-16-0032 2 REV.: DISTRIBUTION RECORD: DEPT NAME * DEPT NAME * Gruppo Acqu Gruppo HYPROB GRIM PRPU IMPR Gruppo Propulsione Elettrica (PREL) Gruppo Metodologie e Tecnologie per la Propulsione Gruppo Impianti e Infrastrutture (IMIN) Pedata Immacolata Pascarella Ciro Salvatore Vito * PT = PARTIAL A = ALL III

Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale I 2 PS Relazione Tecnico-Illustrativa del Progetto Preliminare

REVISION HISTORY N. DATE EDITOR CHANGES CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 2/53

1191 00 RE 0101 01 0 1/51 RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA Nome file Codice Commessa Data 1.doc Marzo 2016 PROGETTO PRELIMINARE IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE (I 2 PS) 0 02/03/16 Emesso per Progetto Preliminare Num. Data Descrizione Real. Contr App CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 3/53

1191 00 RE 0101 01 0 2/51 INDICE 1. PREMESSA 3 1.1. Riferimenti normativi generali 4 1.2. Adempimenti legislativi 7 1.3. i del Progetto Preliminare ai sensi DPR n.207/10 8 2. RELAZIONE ILLUSTRATIVA 11 2.1. Premessa 11 2.2. Scelte del Progetto Preliminare 11 2.3. Descrizione delle indagini, rilievi e ricerche effettuate 13 3. REQUISITI TECNICI 15 3.1. Requisiti Dimostratori Motori 15 3.1.1. Requisiti Dimostratori HYPROB/JAXA 16 3.1.2. Requisiti Dimostratore Ibrido 19 3.1.3. Requisiti Dimostratori Calorimetrici LCH4 20 3.1.4. Requisiti Dimostratori HYPROB-IMP 21 3.1.5. Requisiti Strumentazione Linee Alimentazione (Prove Motori) 26 3.2. Infrastrutture 26 3.2.1. Opere Civili e Strutture Metalliche 26 3.2.2. Impianto Automazione - Strumentazione 27 3.2.3. Impianto Elettrico 28 3.2.4. Impianto Antincendio 28 4. REQUISITI LOGISTICI 30 4.1. Zona Operativa 30 4.2. Zona Tecnica 31 4.3. Zona Uffici 32 5. RELAZIONE TECNICA 33 5.1. Opere Civili 33 5.1.1. Fabbricato Principale 33 5.1.2. Laser Room 34 5.1.3. Test Fire Area 34 5.1.4. Sistemazione Esterna 35 5.1.5. Area Impianti Tecnologici 35 5.1.6. Impianti a Servizio dei Fabbricati 36 5.2. Impianti Tecnologici 36 5.2.1. Sezioni di Impianto 38 5.3. Impianti Elettrici 48 5.4. Impianto Antincendio 49 5.4.1. Scarico Metano da Trailer 50 5.4.2. Liquefazione Metano, Stoccaggio Metano Liquido ed Evaporazione Metano 50 5.4.3. Normativa Applicata 51 CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 4/53

1191 00 RE 0101 01 0 3/51 1. PREMESSA La presente Relazione fa riferimento ad un Impianto Integrato di Propulsione Spaziale abbreviato in I 2 PS che comprenderà gli Impianti HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP. In data 03/09/2015, con ordine N. 15-ODA-0269, il C.I.R.A. S.C.p.A CENTRO ITALIANO RICERCHE AEROSPAZIALI, commissionava alla G.S.T. S.r.l. GESTIONI SERVIZI TECNOLOGIE, la progettazione preliminare delle opere civili e degli impianti tecnologici dell Impianto HYPROB-PLUS c/o l area individuata con il n. 19 nell insediamento CIRA, con sede in Capua (CE) alla via Maiorise, snc. Veniva in seguito, in data 15/01/2016, emesso da C.I.R.A. S.C.p.A. l ordine N. 16-ODA-0011 per Ampliamento del Progetto Preliminare della Facility HYPROB-PLUS mediante l Integrazione del Test Bench. Il Progetto Preliminare è stato redatto sulla scorta delle indicazioni della committente CIRA al fine di stabilire le disposizioni architettoniche, di lay-out, impiantistiche e costruttive del Progetto Preliminare espresse dalla Committenza nel documento CIRA-CF-15-0170 (Specifica Tecnica) allegato alla R.d.A. 15-RDA-0154 relativa all IMPIANTO HYPROB- PLUS e nei documenti CIRA-CF-16-0133 (Requisiti dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale) e CIRA-CF-16-0134 (Descrizione sommaria dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale) relativi alla R.d.A. 15-R.d.A.-0636 per l Impianto HYPROB-IMP. Tali Impianti saranno à dell Impianto Integrato I 2 PS e la Progettazione Preliminare consiste nei seguenti elaborati: 1. Relazione Tecnico Illustrativa del Progetto Preliminare 2. Studio di Prefattibilità Ambientale 3. Elaborati Grafici del Progetto Preliminare 3.1 Architettonico - Strutturale o Stralcio dello strumento urbanistico e localizzazione dell'intervento; o Planimetrie Catastali; o Piano quotato con indicazione zona intervento; o Planimetria Generale CIRA con indicazione zona intervento; CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 5/53

1191 00 RE 0101 01 0 4/51 o Planimetria Generale Area 19; o Schema Planimetrico Superfici di intervento; o Planimetria Generale Impianto e Sezioni; o Planimetria Generale fondazioni e reti servizi interrate; o Piante, Prospetti e Sezioni Fabbricati; o Relazione Preliminare Calcolo Strutturale. 3.2 Impianti Tecnologici o Dati Base del Progetto; o Schema a Blocchi o P&ID s; o Requisiti Dimostratori; o Elenco Apparecchiature; o Specifiche Apparecchiature; o Specifiche Strumenti; o Sommario Carichi Elettrici; o Schema Impianto Elettrico; o Architettura Sistema di Automazione; o Planimetria Impianto (apparecchiature e percorsi principali indicativi); o Planimetria Impianto Antincendio; o HazOp Preliminare; o Classificazione Aree ATEX Preliminare. 4. Calcolo Sommario della Spesa; 5. Cronoprogramma; 6. Quadro Economico della Spesa; 7. Capitolato Speciale Descrittivo e Prestazionale del Progetto Preliminare; 8. Prime Indicazioni e Misure Finalizzate alla Tutela della Salute e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro. 1.1. Riferimenti normativi generali Il Progetto Preliminare con i relativi elaborati è stato redatto sulla scorta di quanto prescritto dalle vigenti norme in materia dei lavori pubblici ed in particolare del: D.Lvo n. 163 del 12.04.2006 (G.U. n. 100 del 2 maggio 2006) Codice dei Contratti Pubblici Relativi a Lavori, Servizi e Forniture ; D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 (G.U. n. 288 del 10 dicembre 2010) CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 6/53

1191 00 RE 0101 01 0 5/51 Regolamento di Esecuzione ed Attuazione del Decreto Legislativo 12 aprile 206, n. 163, Parte II Titolo II Capo I - Sezione II Art. 17 23 (Progetto Preliminare). Strutture Sono state verificate le prime ipotesi sulle scelte strutturali in considerazione dell Impianto da realizzare e delle indagini geologiche rese disponibili dal CIRA e relative ad altra area dell insediamento, posta a circa 600 metri dall Area 19. Tale attività è stata attuata in conformità alle seguenti disposizioni normative: D. M. 14.01.08 - Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. 4 febbraio 2008 n. 29 - Suppl. Ord.) Norme tecniche per le Costruzioni ; Circ. 02.02.09 n. 617 - Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. 26 febbraio 2009 n. 27 Suppl. Ord.) Istruzioni per l'applicazione delle 'Norme Tecniche delle Costruzioni' di cui al D.M. 14 gennaio 2008. Impianti Le ipotesi progettuali relative agli Impianti Tecnologici sono state condotte in accordo alle disposizioni normative del DM 22 gennaio 2008, n. 37, nonché di tutte le norme di settore. In materia di Prevenzioni Incendi: Ai sensi del D.P.R. 151 del 01.08.2011 e s.m.i. tenuto conto della tipologia di Impianto e dell attività svolta nonché della qualità e quantità di combustibili e comburenti presenti (cfr. dell allegato I del D.P.R. 151/11) ed alle prescrizioni contenute nelle relative norme e circolari, in fase di Progetto Definitivo la progettazione dell Impianto e del sistema antincendio dovrà essere sottoposta al locale comando dei VV.F. per il preventivo esame ed approvazione. Sicurezza e Salute dei Lavoratori La progettazione e realizzazione dell Impianto e delle Infrastrutture a supporto avverrà tenendo conto delle direttive comunitarie di prodotto, delle norme tecniche di regola CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 7/53

1191 00 RE 0101 01 0 6/51 dell arte e dei decreti e normative vigenti in materia ambientale (D.Lgs. 152/06) di sicurezza e salute dei lavoratori (D.Lgs. 81/08) e s.m.i.. Impatto Acustico La valutazione dell impatto acustico ambientale, ai sensi del DPCM 01/03/91 e L. 447/95 con i relativi decreti attuativi dovrà tenere conto della zonizzazione acustica del Comune di Capua e delle apparecchiature di prova installate (in particolare del dimostratore ). Lo stesso e gli eventuali apprestamenti per la sua mitigazione, se necessari, saranno valutati in esito alla documentazione CIRA che verrà allo scopo prodotta dalla stessa Committente. Autorità di Bacino Basso Volturno Il rischio di esondazioni nell area prevede che le strutture siano posizionate ad una quota di 1,5 m sul piano campagna: tale limite può essere derogato in caso di uso non continuativo e/o residenziale del manufatto. Impianto di Terra e Scariche Atmosferiche Dovrà essere predisposto un impianto di terra in conformità delle vigenti normative e verificata la necessità di un eventuale impianto protezione scariche atmosferiche a valle del quale verranno rilasciate le relative certificazioni e dichiarazioni di conformità da inoltrare con le modalità di cui all art. 2 D.P.R. 462/01 agli enti preposti (INAIL e ASL). L Impianto è considerato auto protetto. Autorizzazione per le Emissioni in Atmosfera L Impianto è provvisto di una Torcia, le cui dimensioni terranno in conto la presenza del vicino aeroporto Oreste Salomone, per la combustione delle emissioni contenti metano e di un Camino (Torcia fredda) per le emissioni di ossigeno e di protossido d azoto. In fase di Progettazione Definitiva il problema autorizzativo sarà approfondito con le Autorità competenti. Le emissioni saranno in rispetto dell art. 269 del D.Lgs. 152/06. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 8/53

1191 00 RE 0101 01 0 7/51 Si rimanda al Capitolato Prestazionale ed alle Leggi e Normative vigenti per quanto altro qui non riportato. 1.2. Adempimenti legislativi La presente documentazione, che di seguito viene indicata a titolo non esaustivo, emessa e fornita al CIRA sarà posta a base per la redazione del Progetto Definitivo al fine di ottenere i necessari permessi ed autorizzazioni, quali: Permesso per Costruire, dall Ufficio Tecnico del Comune di Capua; Autorizzazione Sismica, dal Genio Civile di Caserta; Vigili del Fuoco. Dovranno inoltre essere ottenute tutte le autorizzazioni degli Enti Territoriali Preposti anche in relazione al controllo dei requisiti generali di sicurezza relativi alle opere, agli impianti ed alle apparecchiature oggetto di appalto e in relazione anche al preesistente realizzato nell insediamento CIRA. Tenuto conto che l installazione oggetto di intervento è da considerarsi un impianto utilizzato principalmente per fini di ricerca, sviluppo e sperimentazione ed in considerazione delle potenze termiche in gioco e del limitato periodo giornaliero di utilizzazione, la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), ai sensi del D.Lgs. 152/06 c.c.m. dal D.Lgs. 128/10 va effettuata in fase di progetto definitivo. Prime indicazioni sull impatto ambientale sono riportate nel documento Studio di Prefattibilità Ambientale. Inoltre si intendono applicabili tutte le norme tecniche specialistiche, emanate dagli opportuni organismi per il caso di specie. Ove non esista una normativa italiana, dovranno essere applicate, limitatamente ai paesi della CEE, le norme del paese di origine dell'apparecchiatura o materiale in oggetto. Per l'impiego di apparecchiature/materiali che non ricadano in nessun dei casi precedenti dovrà essere fatta specifica e preventiva richiesta scritta alla committente che si riserva la facoltà di accettare o meno. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 9/53

1191 00 RE 0101 01 0 8/51 Norme non citate, vigenti o di buona pratica andranno comunque rispettate. Dovranno inoltre essere rispettate, ove applicabili, le specifiche CIRA. 1.3. i del Progetto Preliminare ai sensi DPR n.207/10 I documenti componenti il Progetto Preliminare sono congruenti con quanto indicato D.P.R. N.207/2010 sez. II art. 17. Le opere in argomento, più dettagliatamente descritte nei capitoli seguenti del presente documento, sono altresì illustrate nei documenti tecnici e negli elaborati grafici che, allegati alla presente, ne costituiscono parte integrante. Relazione Tecnico Illustrativa Relazioni Specialistiche Relazione geologica Studio di Prefattibilità Ambientale Elaborati Grafici del Progetto Preliminare Architettonico - Strutturale o Stralcio dello strumento urbanistico e localizzazione dell'intervento Nome File 1191-00-RE-0101-01 1191-00-RE-8701-01 1191-00-LA-4001-01 o Planimetrie Catastali 1191-00-LA-4001-02 o Piano Quotato con indicazione zona intervento 1191-00-LA-4001-03 o Planimetria Generale CIRA con indicazione zona intervento 1191-00-LA-4001-04 o Planimetria Generale Area 19 1191-00-LA-4501-01 o Schema Planimetrico Superfici di intervento 1191-00-LA-4001-05 o Planimetria Generale Impianto e Sezioni 1191-00-LA-4501-02 o Planimetria Generale fondazioni e reti servizi interrate 1191-00-LA-4201-01 o Piante, Prospetti e Sezioni Fabbricati 1191-00-LA-4501-03 o Relazione Preliminare Calcolo Strutturale 1191-00-CN-4001-01 Impianti Tecnologici o Dati Base del Progetto 1191-00-BDD-0101-01 o Schema a Blocchi 1191-00-PFD-1010-01 o P&ID s Sezione Ossigeno Run Tank Sezione Metano Run Tank Sezione Azoto/Ossigeno Stoccaggi Sezione Metano K.O. Drum e Vent Sezione Comune Liquefattore Metano 1191-10-PID-1021-01 1191-10-PID-1021-02 1191-10-PID-1021-03 1191-10-PID-1021-04 1191-10-PID-1021-05 Note A cura CIRA CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 10/53

1191 00 RE 0101 01 0 9/51 Sezione Metano Stoccaggio e Catch Tank Sezione Comune Torcia Calda e Fredda HYPROB-IMP 1191-10-PID-1021-06 1191-10-PID-1021-07 1191-20-PID-1021-01 o Requisiti Dimostratori 1191-00-BAL-1011-01/02/03 o Elenco Apparecchiature 1191-00-EL-1001-01 o Specifiche Apparecchiature Serbatoio Stoccaggio LN2 Serbatoio Stoccaggio LOX Catch Tank LCH4 Storage Tank LCH4 Run Tank LOX Run Tank CH4 Serbatoio Stoccaggio N2 HP K.O. Drum Metano Serbatoio Acqua Demi 1191-10-DS-3201-01 1191-10-DS-3201-02 1191-10-DS-1802-01 1191-10-DS-1802-02 1191-10-DS-1802-03 1191-10-DS-1802-04 1191-10-DS-1802-05 1191-10-DS-1802-06 1191-10-DS-1802-07 Evaporatore ad Aria LCH4 per Fase di Shut Down 1191-10-DS- 1601-01 Evaporatore ad Aria LCH4 per Pilota Torcia 1191-10-DS- 1601-02 Riscaldatore ad Aria GN2 1191-10-DS- 1601-03 Evaporatore ad Aria LN2 HP 1191-10-DS- 1601-04 Evaporatore ad Aria LOX/LN2O per Fase di Shut Down 1191-10-DS- 1601-05 Filtro Acqua Demi 1191-10-DS- 2301-01 Filtro Azoto 1191-10-DS- 2301-02 Torcia 1191-10-DS- 3501-01 Pompa LN2 1191-10-DS- 1905-01 Package di Condensazione GCH4 1191-10-DS- 3202-01 o Specifiche Strumenti 1191-00-DS-1018-01 o Sommario Carichi Elettrici 1191-00-BAL-6001-01 o Schema Impianto Elettrico 1191-00-MDW-6001-01 o Architettura Sistema di Automazione 1191-00-DW-7100-01 o Planimetria Impianto (apparecchiature e percorsi principali indicativi) 1191-00-LA-1052-01 o Planimetria Impianto Antincendio 1191-10-LA-8501-01 o HazOp Preliminare 1191-10-RT-1001-01 o Classificazione Aree ATEX Preliminare 1191-10-LA-8600-01 Calcolo Sommario della Spesa o Apparecchiature 1191-00-MTO-1001-01 o Lavori Civili 1191-00-MTO-4001-01 o Lavori Meccanici 1191-00-MTO-5001-01 o Lavori Elettrici 1191-00-MTO-6001-01 o Strumentazione - Automazione 1191-00-MTO-7001-01 o Compenso per Prestazioni Professionali 1191-00-CMB-0401-01 o Oneri per la Sicurezza 1191-00-CMB-8001-01 CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 11/53

1191 00 RE 0101 01 0 10/51 Cronoprogramma Quadro Economico della Spesa Capitolato Speciale Descrittivo e Prestazionale del Progetto Preliminare; Prime Indicazioni e Misure Finalizzate alla Tutela della Salute e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro 1191-00-PL-0301-01 1191-00-BGT-0410-01 1191-00-CM-0001-01 1191-00-PP-8001-01 CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 12/53

1191 00 RE 0101 01 0 11/51 2. RELAZIONE ILLUSTRATIVA 2.1. Premessa Il CIRA ha avviato lo sviluppo del programma HYPROB, nell ambito del più ampio programma di Propulsori Aerospaziali. Per poter sviluppare e consolidare le proprie capacità sistemistiche e tecnologiche nell ambito della propulsione a razzo, con specifico riferimento alla tecnologia a ossigeno e metano liquidi (LOX/LCH 4 ) e ossigeno e metano gassosi (GOX/GCH 4 ), il CIRA intende dotarsi di infrastrutture dedicate a tale scopo. Tale struttura sarà in grado di permettere la configurazione per test di motori ibridi con ossidante N 2 O liquido. Pertanto, all'interno del proprio comprensorio, il CIRA intende realizzare un Impianto Integrato di Propulsione Spaziale abbreviato in I 2 PS che comprende un Impianto di Prova HYPROB-PLUS ed un Impianto di Prova HYPROB-IMP. L I 2 PS sarà dotato di tutti gli impianti tecnologici a servizio delle attività che dovranno svolgersi nell area individuata. La progettazione preliminare è circoscritta all area individuata ed ha come obiettivo la realizzazione dei nuovi manufatti necessari ad accogliere l impiantistica dei nuovi Impianti di Prova HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP. 2.2. Scelte del Progetto Preliminare Nell isola individuata per la realizzazione dell Impianto I 2 PS in parola è previsto anche il futuro insediamento dell Impianto per il Vuoto, denominato Large Scale Vacuum Chamber (LSVC), escluso dal presente intervento. L intervento prevede sostanzialmente, dal punto di vista logistico, di modalità di utilizzo previsto e di aspetti di sicurezza, la suddivisione nelle seguenti zone (si veda per dettagli il capitolo 4): Zona Operativa; CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 13/53

1191 00 RE 0101 01 0 12/51 Zona Tecnica; Zona Uffici. Relativamente al Fabbricato principale, il manufatto è costituito da un locale ed un open space destinati ad ufficio e sala riunioni ed una Control Room per gli Impianti HYPROB- PLUS ed HYPROB-IMP. E stato inoltre previsto un Locale Tecnico ed un Sala Integrazione. Nell ambito dell Area 19 è prevista la suddivisione dell Impianto nelle seguenti aree: Area Trailer e Cisterne per scarico metano gassoso ad alta pressione, ossigeno liquido, azoto liquido, N 2 O liquido; Area Serbatoi e Stoccaggi con stoccaggio criogenico di ossigeno ed azoto liquido, azoto gassoso ad alta pressione, acqua demineralizzata, che verrà descritta in dettaglio al successivo capitolo 5, paragrafo 5.2; Area Impianti Tecnologici che includono tutte le apparecchiature ed i sistemi dei due Impianti che verranno descritti in dettaglio al successivo capitolo 5, paragrafo 5.2; Area di Prova con i Run Tank LOX e Metano ed i Dimostratori HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP collocati in due locali separati Test Fire che ospitano i Test Bench per le prove, che verrà descritta in dettaglio al successivo capitolo 5, paragrafo 5.2; a ridosso del locale Test Fire di HYPROB-IMP è situato il Fabbricato per il Laboratorio di Diagnostica (Laser Room); Area Torcia e Camino con il Catch Tank, la Torcia ed il Camino ossigeno ed N 2 O, che verrà descritta in dettaglio al successivo capitolo 5, paragrafo 5.2; La zona destinata a stoccaggio, impianti tecnologici, torcia e prove sarà completamente delimitata da recinzione e sarà accessibile da un cancello scorrevole manuale da una parte e da un cancello automatico dall altra; è inoltre previsto un accesso controllato con cancello automatico. Sono inoltre previsti per la completa funzionalità del lotto le seguenti opere: Sistemazioni esterne (pavimentazioni, verde, illuminazione); CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 14/53

1191 00 RE 0101 01 0 13/51 Completamento dei marciapiedi; Opere primarie (fognatura acque bianche e nere, impianto di prima pioggia); Sistemazione delle aree destinate alle prove ed agli stoccaggi; Impianto antincendio; Pipe-Rack per il passaggio tubazioni e cavidotti. La Progettazione Preliminare comprende tutte le opere civili infrastrutturali ed impiantistiche per la completa operatività dell Impianto I 2 PS. Resta esclusa la progettazione relativa all Impianto LSVC, compresa l area ad esso destinata. Il piazzale e le strade interne al lotto di intervento consentono lo svolgimento di tutte le attività previste. Sono state individuate tutte le possibili interferenze tra le infrastrutture esistenti e le opere di nuova realizzazione. Nell ambito del riassetto delle sistemazioni esterne saranno effettuate tutte le modifiche alle aree carrabili di transito e di parcheggio con relativa segnaletica orizzontale e verticale, ai percorsi pedonali (marciapiedi, rampe per i diversamente abili, cordolature, etc.). 2.3. Descrizione delle indagini, rilievi e ricerche effettuate Nella fase di progettazione preliminare sono stati indicati dal CIRA i seguenti punti di consegna così come riportati nella planimetria allegata (cfr. Planimetria Generale Impianto e Sezioni 1191-00-LA-4501-02): Antincendio, acqua industriale, aria strumenti, aria servizi, acqua surriscaldata e refrigerata, acqua potabile; Acqua demi; Energia elettrica B.T. per illuminazione e forza motrice; Fogna bianca e fogna nera. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 15/53

1191 00 RE 0101 01 0 14/51 Non tutti i servizi sopra indicati potrebbero essere utilizzati dagli Impianti HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP. Anche per l andamento plano altimetrico del lotto di intervento si è fatto riferimento al Piano Quotato con indicazione zona intervento 1191-00-LA-4001-03 trasmesso dal CIRA. La compatibilità urbanistica (Comune di Capua) e quella idrogeologica (Autorità di Bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno) sono state già verificate dal CIRA. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 16/53

1191 00 RE 0101 01 0 15/51 3. REQUISITI TECNICI 3.1. Requisiti Dimostratori Motori I requisiti elencati nel presente paragrafo sono quelli descritti nei documenti CIRA-CF-15-0170 (Specifica Tecnica Impianto HYPROB-PLUS) e nei documenti CIRA-CF-16-0133 (Requisiti preliminari dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale) e CIRA-CF-16-0134 (Descrizione sommaria dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale) confermati con qualche modifica e precisazione durante il Kick-off Meeting del 16/09/2015, incontri successivi ed il Kick-off Meeting del 22/01/2016. In particolare saranno presi in considerazione i seguenti dimostratori utilizzanti LOX - LCH4/GCH4: Dimostratore HYPROB rigenerativo LOX/LCH 4 (il Dimostratore funziona anche in modalità LOX/GCH 4 raffreddato con acqua) Dimostratore Pressure Fed Chamber JAXA LOX/LCH 4 (il Dimostratore funziona anche in modalità LOX/GCH 4 raffreddato con LCH 4 ) Tenendo conto anche dei requisiti dei Dimostratori Ibridi utilizzanti LN 2 O. Verranno infine presi in considerazione i Dimostratori HYPROB-IMP utilizzanti LOX/GOX LCH 4 /GCH 4 LN 2 O. I test article di HYPROB-IMP sono rappresentativi di piccole camere di combustione dotate di un numero limitato di iniettori. Queste camere saranno capaci di sostenere pressioni sino a 7MPa con spinte prodotte, dal sistema motore, non superiori a 6kN. A supporto di ciò, è prevista la realizzazione di un Area Assemblaggio e Integrazione e di una Sala Laser. In questo modo, saranno disponibili infrastrutture e capacità sperimentali. Al CIRA sarà inoltre eseguita l attività di ricerca su camere di combustione di propulsori a ibridi utilizzanti LN 2 O. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 17/53

1191 00 RE 0101 01 0 16/51 Sempre in area HYPROB-IMP verranno presi in considerazione i seguenti Dimostratori Calorimetrici LCH4: MTP HYPROB Per quanto riguarda lo scopo del lavoro dell Appaltatore, il Dimostratore (Test Article) così come la Torcia di accensione motore saranno a carico di CIRA, mentre il Test Stand sarà oggetto della fornitura. 3.1.1. Requisiti Dimostratori HYPROB/JAXA Requisiti Linea Alimentazione Metano Parametro Requisito con LCH 4 HYPROB Requisito con LCH 4 JAXA Requisito con GCH 4 HYPROB Requisito con GCH 4 JAXA Requisito per prove con GN 2 Pressione di metano all I/F con Test article (bar) 160 200 max 120 70 85 70 Temperatura metano all I/F con Test article (K) 110 110 290 290 290 Portata metano al Test article (kg/s) (A) 5 (B) 10 (C) 2 7,5 3 Minima durata di prova con pressione, temperatura e portata sopraindicate (s) (A) 70 30 25 30 30 Note: (A) (B) In aggiunta: La linea metano dell Impianto deve garantire la regolazione di portata in modo automatico (con tolleranza +/-TBD %), in rispetto della pressione del Run Tank, operando la valvola di controllo linea CH 4 secondo una legge teorica di apertura prestabilita da correggere in base ai risultati delle prime prove. Portata massima combusta nel Test Article: 2,35 Kg/s LCH 4, a cui corrisponde una portata massima di 8,0 Kg/s LOX. La portata restante non è combusta. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 18/53

1191 00 RE 0101 01 0 17/51 In caso di utilizzo LCH 4, la linea metano dell Impianto deve prevedere il chill down della linea ingresso metano per garantire la fase liquida del metano fino all I/F con Test article all inizio della prova. A tale scopo occorre verificare il quantitativo necessario per il chill down e le modalità di alimentazione e recupero del relativo metano liquido ( Catch Tank ). L Impianto deve garantire il flussaggio indipendente della linea alimentazione metano con azoto gassoso ad alta e bassa pressione. Il progetto delle linee deve garantire l assenza di sezioni/curvature/punti bassi difficili per lavaggio, asciugatura e flussaggi. Ove ciò non sia possibile occorre prevedere punti di spurgo. La possibilità di raffreddamento deve essere sempre garantita da una linea di acqua demineralizzata con una portata di 20 kg/s con pressione minima all interfaccia di 200 bar. Requisiti Linea Alimentazione Ossigeno Parametro Requisito con LOX HYPROB Requisito con LOX JAXA Pressione di ossigeno all I/F con Test article (bar) Temperatura ossigeno all I/F con Test article (K) 65 80 90 90 Portata ossigeno al Test article (kg/s) (A) 8 24 Minima durata di prova con pressione, temperatura e portata sopraindicate (s) (A) 70 30 Note: (A) In aggiunta: La linea ossigeno dell Impianto deve garantire la regolazione di portata in modo automatico (con tolleranza +/-TBD %), in rispetto della pressione del Run Tank, operando la valvola di controllo linea LOX secondo una legge teorica di apertura prestabilita da correggere in base ai risultati delle prime prove. La linea ossigeno dell Impianto deve prevedere il chill down della linea ingresso ossigeno per garantire la fase liquida dell ossigeno fino all I/F con Test Article all inizio della prova. A tale scopo occorre verificare il quantitativo necessario per il chill down. Il progetto delle linee deve garantire l assenza di sezioni/curvature/punti bassi difficili per lavaggio, asciugatura e flussaggi. Ove ciò non sia possibile occorre prevedere punti di spurgo. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 19/53

1191 00 RE 0101 01 0 18/51 Requisiti Linea Drain CH 4 Il progetto dell Impianto deve prevedere una linea di drain dal Test Article, nei casi di utilizzo dei dimostratori LOX/LCH 4 HYPROB e JAXA, progettata per utilizzo nelle seguenti condizioni che si verificheranno successivamente durante una singola prova: 1. GCH 4 in uscita del Test Article (ingresso linea drain) con pressione fino a 160 Bar, temperatura 300 K e portata fino a 2 kg/s, 70 s max. 2. LCH 4 in uscita del Test Article (ingresso linea drain) con pressione fino a 160 Bar, temperatura 110 K e portata fino a 5 kg/s, 10 s max. 3. GCH 4 in uscita del test article (ingresso linea drain) con pressione fino a 100 Bar, temperatura 200 K e portata fino a 5 kg/s, 30 s max. Le condizioni 1 e 3 (drain metano gassoso) sono alternative (rispettivamente per i dimostratori HYPROB e JAXA. La condizione 2 (drain metano liquido) può ripetersi allo start-up e allo shut-down. Per un totale di 250 Kg max GCH 4 /LCH 4 da smaltire per ciascuna prova. L impianto deve garantire il flussaggio indipendente della linea di drain con azoto gassoso. La linea di drain deve garantire, durante tutta la prova, il mantenimento di condizioni di contropressione all uscita tali da non alterare le condizioni di portata di drain in uscita che viene gestita tramite orifizi fissi nel Test Article. A tale riguardo si potrà valutare l opportunità di gestire tale portata con una valvola regolatrice lato impianto o tramite comunque il mantenimento di condizioni di bassa pressione costante in uscita. Telemetria La Telemetria del Test Article relativamente al DAS dovrà prevedere: 52 Trasduttori di Pressione 26 Trasduttori di Temperatura 6 Misuratori di Portata (LOX/GOX/LCH 4 /GCH 4 /LN 2 /GN 2 ) Requisiti di Spinta Banco Il Banco di Spinta dovrà essere dimensionato per valori massimi di spinta compresi tra 20 e 100 kn. Anche la strumentazione di misura (Cella di Carico) dovrà essere adeguata. Torcia di Accensione Motore L impianto di prova deve essere in grado di alimentare in modo sicuro la torcia di accensione con propellente gassoso (metano-ossigeno) e la candela elettrica per lo startup. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 20/53

1191 00 RE 0101 01 0 19/51 La pressione massima di esercizio dei propellenti sarà di 40 barg all interfaccia. Il flusso totale GOX/GCH4 sarà di 55 g/s (±5%) con un MR di 1,6 (±5%). I propellenti dovranno essere forniti a temperatura ambiente. La linea di accensione torcia dovrà essere pienamente integrata nel sistema di gestione e controllo automatizzato, in particolare gestita dal PLC di sicurezza che garantisca la sua piena funzionalità in sicurezza. 3.1.2. Requisiti Dimostratore Ibrido Requisiti di Prova Il Dimostratore Ibrido è alimentato con N 2 O liquido preventivamente caricato nel Run Tank Ossidante. Per il riempimento del Run Tank con N 2 O si possono esaminare in alternativa le seguenti modalità di riempimento: da pacchi bombole (N 2 O in condizioni di Gas liquefatto a temperatura ambiente ed in pressione); da Carro Cisterna (N 2 O Liquido Refrigerato a bassa pressione); una volta riempito il Run Tank verrà riportato a temperatura ambiente e l N2O raggiungerà l equilibrio in condizioni di liquido a temperatura ambiente ed alla pressione di vapore (circa 50 bar). Durante il test con N 2 O la sezione metano dell impianto rimane inutilizzata. Si mantiene solo la parte relativa al circuito accenditore alimentata con una bombola di Ossigeno Gassoso ed una di Metano Gassoso. Le condizioni di alimentazione N 2 O richiesta sono le seguenti: Inoltre: Test a Max Thrust Pressione (bar) 65 Temperatura ( C) (max min) 25 10 Portata (kg/s) 11 La temperatura massima di 25 C deve essere garantita per assicurare le condizioni di sicurezza nell utilizzo di N 2 O. Il quantitativo massimo richiesto per singola prova è 840 Kg N 2 O. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 21/53

1191 00 RE 0101 01 0 20/51 L impianto deve garantire la possibilità di flussaggio della linea N 2 O con GN 2 gassoso. La linea N2O deve garantire l assenza di tratti curvi e giunti che possano essere punti critici per l attivazione della dissociazione esotermica del N 2 O. Telemetria La Telemetria del Test Article relativamente al DAS dovrà prevedere almeno la seguente tipologia di sensori: Trasduttori di Pressione Trasduttori di Temperatura Accelerometri Strain gages SP (acronimo) UTS (acronimo) Requisiti di Spinta Banco Ai fini della progettazione di un idoneo banco di spinta sono da considerarsi i seguenti valori massimi. Anche la strumentazione di misura (Cella di Carico) dovrà essere adeguata. Dimostratore Ibrido 30 kn 3.1.3. Requisiti Dimostratori Calorimetrici LCH4 La configurazione dei dimostratori, posizionati in area HYPROB-IMP, prevede un ingresso ed un uscita del fluido in prova (GCH 4 /LCH 4 ). Requisiti MTP HYPROB Fluido di Prova Pressione di alimentazione Portata LCH4 LCH4 150 Bar Max regolabile tra 60 e 150 bar Regolabile tra 20 e 40 gr/s 60 gr/s max CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 22/53

1191 00 RE 0101 01 0 21/51 Temperatura fluido in ingresso durante la prova Temperatura max fluido in uscita durante la prova Durata fase di stabilizzazione termica Durata massima di prova Temperatura fluido in uscita durante la prova (CH4 vaporizza nel Test Article) Potenza alimentazione elettrica Tensione Alimentazione Elettrica Sezione condotto Dimensione Peso 120 K 330 K 1.000 s 20 s 500 K 20 kw 220 VDC 1 x 3 mm L 300 mm 10 kg L Impianto deve prevedere la possibilità di flussaggio con GN 2 ad inizio e fine prova. Il Test Article verrà posto sopra un banco con guide atte a consentirne la dilatazione termica. Per le prove sui dimostratori calorimetrici sono richiesti i seguenti sensori lato impianto: Misurazione portata, pressione e temperatura del fluido in ingresso Misurazione pressione e temperatura del fluido in uscita. 3.1.4. Requisiti Dimostratori HYPROB-IMP L obiettivo strategico dell Impianto HYPROB-IMP è la realizzazione di un Test Bench idoneo all esecuzione ed al controllo di prove su test articles rappresentativi di piccole camere di combustione alimentate con OX/CH 4 in fase liquida o gassosa, e dotati di un numero limitato di iniettori. Queste camere saranno capaci di sostenere pressioni sino a 7MPa con spinte prodotte, dal sistema motore, non superiori a 6kN. A supporto di ciò, è prevista la realizzazione di un Area Assemblaggio e Integrazione e di una Sala Laser. In questo modo, saranno disponibili infrastrutture e capacità sperimentali per realizzare attività di ricerca su camere di combustione di propulsori a liquido ed ibridi. A tal proposito si prevedrà l utilizzo di N 2 O come fluido operativo per CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 23/53

1191 00 RE 0101 01 0 22/51 motori a propulsione ibrida sfruttando le capacità operative dell impianto HYPROB-PLUS. Il tutto verrà supportato da tecniche di diagnostica avanzata già presenti al CIRA o da sviluppare in loco. Nello specifico, l Impianto permetterà di investigare gli aspetti più critici del design di motori spaziali e di sviluppare e rafforzare tecniche diagnostiche innovative. Durata Prova La durata massima di prova sarà di 30 s eseguita alla portata massima di propellenti. Una durata maggiore di prova sarà possibile adoperando portate minori di flusso di massa. La durata massima del test sarà collegata alla restante quantità di propellente stoccato ed alla portata massica scelta. Massima Portata di Ossigeno L'impianto di prova deve essere in grado di garantire per l O2: 1.5 kg/s ±10%, sia per la fase liquida che gassosa. Massima Portata di N2O Per l LN2O si sfrutterà il run tank e le linee dell LOX. In tal senso, la massima portata di N2O sarà calcolata dal dimensionamento del suddetto sistema. Portata di Metano L'impianto di prova deve essere in grado di garantire per l LCH 4 : 0.5 kg/s ±10% sia per la fase liquida che gassosa. L'impianto di prova deve essere in grado di coprire il seguente range di flusso di massa di CH4: 10 60 g/s ±10% per la fase liquida in modo da garantire il test dei dimostratoro MTP-like. Il range 60 500 g/s ±10% va coperto sia per la fase liquida che gassosa. Massima Pressione all Interfaccia del TA L Impianto di prova deve essere in grado di operare Test Articles con pressioni massime in camera di 70 barg per test a fuoco. Per soddisfare le esigenze degli MTP-like breadboard ed altri dimostratori, si dovranno garantire: LOX: LCH 4 : Almeno 105 barg Almeno 150 barg CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 24/53

1191 00 RE 0101 01 0 23/51 Quantità di Stoccaggio Considerando le portate massime, la quantità di stoccaggio totale, con relativi margini, deve essere sufficiente ad eseguire 3 prove, senza necessità di riempimento dei serbatoi. Sistema di Raffreddamento del TA Dovrà essere progettato un adeguato sistema ad acqua demineralizzata per il raffreddamento degli interi articoli di prova durante gli spari. Il suo dimensionamento dovrà prendere in considerazione il tempo massimo di sparo e la potenza generata. Una prima valutazione per la progettazione di tale sistema, da verificare nelle fasi successive, ha prodotto le seguenti specifiche: Pressione di stoccaggio: fino a 200 bar (TBC); Portata massica: da 2 a 22 kg / s +/- 10% (TBC); Tempo operativo: fino a 90 s (TBC). La portata di massa deve essere controllata in modo dinamico. È stato valutato un volume totale di stoccaggio di 4000 l +/- 5% (TBC). In ogni caso, il dimensionamento di questo sistema prenderà in considerazione il tempo operativo del banco di prova così come definito in "Durata prova". Raffreddamento Finestre ad N2 L'impianto HYPROB-IMP sarà dotato di una linea di alimentazione ad azoto gassoso ad alta pressione per il raffreddamento dei vetri ottici dei futuri articoli di prova finestrati. Questa linea deve essere pienamente integrata nel sistema di gestione e controllo automatizzato. Una valutazione preliminare, da verificare nelle fasi successive, di tale sistema è stata effettuata al fine di garantire delle specifiche tecniche: Portata: da 10 a 150 g/s +/-10% del valore misurato; Pressione di lavoro: da 30 a 85 barg; Tempo di lavoro: sino a 45 s (da T0-5s a T0+40s dovet0 è il tempo di accensione). Questa linea deve essere pienamente integrata nel sistema di gestione e controllo automatizzato, in particolare gestita da un PLC che garantisce la sua piena funzionalità in sicurezza. La soluzione adottata dovrà garantire un controllo dinamico, durante la prova, del flusso di massa di N2. La soluzione adottata (linea di alimentazione o pacco bombole) sarà ottimizzata in funzione della quantità di stoccaggio necessaria e del costo previsto. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 25/53

1191 00 RE 0101 01 0 24/51 Torcia di Accensione Motore L impianto di prova deve essere in grado di alimentare in modo sicuro la torcia di accensione con propellente gassoso (metano-ossigeno) e la candela elettrica per lo startup. La pressione massima di esercizio dei propellenti sarà di 40 barg all interfaccia. Il flusso di metano minimo sarà di 5 g / s, il flusso di ossigeno minimo sarà di 10 g / s. I propellenti dovranno essere forniti a temperatura ambiente. La linea di accensione torcia dovrà essere pienamente integrata nel sistema di gestione e controllo automatizzato, in particolare gestita dal PLC di sicurezza che garantisca la sua piena funzionalità in sicurezza. Requisiti di Spinta Banco Il Banco di Spinta dovrà essere dimensionato per palori massimi di spinta di 6 kn ±10%. Anche la strumentazione di misura (Cella di arico) dovrà essere adeguata. Altri Requisiti La Test Cell sarà alimentata con azoto ad alta pressione per i test finali di tenuta sui dimostratori. Dovrà essere previsto un sistema di raffreddamento per gli accessi ottici con azoto in accordo alle richieste del documento CIRA-CF-16-0133 (Requisiti dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale). Sarà necessaria una linea per i test di tenuta in pressione nella Sala Assemblaggio del Fabbricato Principale. Dovrà essere previsto in Sala Laser un sistema di aspirazione dei fumi per permettere i test su di un bruciatore. Nella pagina seguente vengono sintetizzati gli inviluppi operativi dell Impianto per permettere il testing dei Test Bench per prove di fuoco. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 26/53

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1191 00 RE 0101 01 0 26/51 3.1.5. Requisiti Strumentazione Linee Alimentazione (Prove Motori) Di seguito vengono riportati i requisiti relativi alla strumentazione per le linee di alimentazione alle Test Cell : Le linee di alimentazione CH 4 e OX/N 2 O devono prevedere flussimetri idonei alla misura delle portate con i differenti fluidi di prova previsti (LOX/LN 2 O, GOX, LCH 4, GCH 4, GN 2 ) e differenti valori (come da tabelle precedenti). In particolare le linee di alimentazione devono prevedere flussimetri atti a misurare portate sia con gas (GCH 4 /GOX/GN 2 ) che fluidi criogenici (LCH 4 /LOX/LN 2 O). Le linee dell Impianto devono prevedere la misura delle portate e delle pressioni e temperature di alimentazione dei fluidi di prova all ingresso del Test Article. La linea di Drain CH 4 deve prevedere la misura della portata drenata. CIRA si riserva di indicare ulteriori punti di misura di pressione e temperature sulle linee di alimentazione, in aggiunta a quelli di processo dell impianto, per consentire la correlazione del modello fluidico della linea durante la fase di Commissioning. Per la misurazione della portata di fluidi criogenici dovranno essere utilizzati misuratori di portata di tipo massico coriolis per garantire una precisione adeguata. 3.2. Infrastrutture Tutte le Infrastrutture dovranno essere conformi alle normative vigenti in termini di sicurezza e tutela sul lavoro. Le principali Infrastrutture che faranno parte dell Impianto saranno in particolare: Opere Civili e Strutture Metalliche, Impianti Elettrici, Impianti Antincendio. 3.2.1. Opere Civili e Strutture Metalliche Le Opere Civili richieste per la realizzazione del nuovo Impianto saranno limitate a: Opere di scavo, di sbancamento e di rinterro varie, finalizzate alla realizzazione delle nuove strutture; CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 28/53

1191 00 RE 0101 01 0 27/51 Opere di demolizione varie, se necessarie, finalizzate alla realizzazione delle nuove strutture; Opere di pavimentazione area di impianto; Opere fognarie e di raccolta acque piovane; Nuovo Edificio contenente Sala Controllo, Quadri Elettrici, Uffici, Locale Tecnico- Sala Integrazione per un totale di circa 400 metri quadrati; Nuovo Edificio contenente Laser Room (Laboratorio di Diagnostica), Spogliatoi e Servizi, Sala DAS; Pipe Rack di collegamento con fondazioni in cemento armato ed opere in elevazione, opere per condotte passacavi strumentazione ed elettrici; Due locali separati Test Fire che ospitano i Test Bench HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP per le prove; Condotte di passaggio cavi di potenza e per alimentazioni utenze (es. DAS, ecc.); Fondazioni dirette per le apparecchiature; Carpenteria metallica con scale e passerelle per accesso ai serbatoi; Altre opere e lavorazioni minori quali supporti tubazioni e strumentazione, ecc. Le Opere Civili saranno eseguite con l osservanza di tutte le leggi e regolamenti applicabili per i Lavori di cui sopra. 3.2.2. Impianto Automazione - Strumentazione Nella Sala Controllo, localizzata nel Nuovo Edificio, saranno alloggiati i sistemi di controllo (DCS) e di sicurezza (PLC) con le relative interfacce operatore, sarà inoltre prevista la postazione operatore per il DAS (a cura CIRA) per l acquisizione delle misure di spinta, pressioni e temperature provenienti dal Test Article. Tutta la Strumentazione di Campo verrà collegata al DCS ed al PLC mediante cavi schermati posati come quelli Elettrici. Tutta la strumentazione dell Impianto installata in campo sarà adatta alla ZONA 1 ATEX. Data la presenza di metano, il gruppo sarà IIA con classe di temperatura T2. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 29/53

1191 00 RE 0101 01 0 28/51 3.2.3. Impianto Elettrico Dalla Cabina 4 sarà prevista l alimentazione elettrica a 400 230 V c.a. del Quadro Generale I 2 PS (HYPROB-PLUS/HYPROB-IMP). Un Sotto quadro d Impianto HYPROB- PLUS alimenterà le utenze che sono principalmente le pompe LN 2, le prese trailer e le pompe di aggottamento. Un Sottoquadro d Impianto HYPROB-IMP alimenterà le utenze a servizio dello stesso, tra cui le resistenze elettriche dei Dimostratori MTP. Inoltre un Sottoquadro in Sala Controllo alimenterà sia i servizi del Fabbricato Uffici/Sala Controllo, sia i servizi del Fabbricato Laser Room, sia il quadro carichi critici ed il gruppo di continuità (UPS) necessario per alimentare i cabinet DCS e PLC e il DAS fornito da CIRA. Nei loro percorsi principali i cavi saranno generalmente posati entro passerelle a traversini e/o preforate complete di coperchio o in cavidotti interrati, mentre gli stacchi alle singole utenze saranno realizzati con tubi in acciaio zincato. I tratti terminali alle utenze motrici e colonnine di comando saranno protetti tramite tubazione in acciaio spiralato flessibile, rivestito con guaina in PVC e provvisto di raccorderie atte a garantire un grado di protezione non inferiore a IP 65. Sarà prevista una maglia generale di terra e le apparecchiature saranno direttamente o indirettamente ad essa collegate. Per tutto lo sviluppo dei nuovi percorsi cavi sarà posata una corda di rame collegata alle estremità all impianto di terra locale (Cabina 4). La protezione contro le scariche atmosferiche verrà realizzata in accordo alle prescrizioni indicate dalle Norme CEI 81-1. 3.2.4. Impianto Antincendio L Impianto Antincendio prevederà dei sistemi di sprinkler con valvola a diluvio e delle manichette. L Impianto Antincendio risponderà alla normativa vigente dei Vigili del Fuoco per l esercizio con metano gassoso e liquido ed alle prescrizione della Società Assicuratrice. La normativa vigente relativa alle Norme di Sicurezza Antincendio per il Trasporto, la Distribuzione, l Accumulo e l Utilizzazione del Gas Naturale con densità non superiore a 0,8 sarà quella del DM 16/11/1999 e precedente DM 24/11/1984. In base alla suddetta normativa, la distanza di sicurezza interna (distanza tra i vari elementi pericolosi) deve essere maggiore di 15 m (per i depositi ad alta pressione) e 10 m (per i depositi a media pressione) e la distanza di protezione (distanza tra elemento pericoloso e recinzione) deve essere maggiore di 10 m. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 30/53

1191 00 RE 0101 01 0 29/51 Saranno previste inoltre manichette di tipo e numero adeguato in accordo alla normativa vigente. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 31/53

1191 00 RE 0101 01 0 30/51 4. REQUISITI LOGISTICI Come già accennato, le caratteristiche tecniche degli Impianti di Prova HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP, le modalità di utilizzo previsto e gli aspetti di sicurezza da considerare conducono ad una suddivisione degli ambienti necessari in tre zone: 1. Zona Operativa; 2. Zona Tecnica; 3. Zona Uffici. 4.1. Zona Operativa La zona operativa è il cuore impiantistico ed operativo dell Impianto I 2 PS e costituisce la parte fondamentale della sperimentazione propriamente detta. Essa è schematicamente divisa in varie aree di Impianto, di prova e di controllo che vengono di seguito elencate: Area Trailer e Cisterne per scarico metano gassoso ad alta pressione, ossigeno liquido, azoto liquido, N 2 O liquido; Area Serbatoi e Stoccaggi con stoccaggio criogenico di ossigeno ed azoto liquido, azoto gassoso ad alta pressione, acqua demineralizzata; Area Impianti Tecnologici che includono tutte le apparecchiature ed i sistemi dei due Impianti; Area di Prova con i Run Tank LOX e Metano ed i Dimostratori collocati nelle Test Fire aree per HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP; Area Torcia e Camino con il Catch Tank, la Torcia ed il Camino ossigeno ed N2O; Control Room, situata nel Fabbricato, che alloggia i Sistemi di Automazione (DCS e PLC) e l interfaccia operatore del Sistema di Acquisizione Dati (DAS) oltre ai Quadri Elettrici e all UPS; Laser Room (Laboratorio di Diagnostica) per i Dimostratori HYPROB-IMP, situata a ridosso del locale Test Fire HYPROB-IMP. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 32/53

1191 00 RE 0101 01 0 31/51 L ubicazione della Control Room dovrà soddisfare due requisiti fondamentali, apparentemente antitetici: la sufficiente lontananza dall area di sparo, per soddisfare i requisiti di sicurezza; la sufficiente vicinanza all area di sparo, per consentire una chiara ed univoca comunicazione via radio tra l operatore in Control Room e il Tecnico d Impianto durante la fase preliminare al test (controllo valvole e linee di alimentazione), e quella successiva (purging e shut-down). Il Laboratorio di Diagnostica (Laser Room) sarà collocato a ridosso della Test Fire area per i Dimostratori HYPROB-IMP e comprenderà Servizi Sanitari, Spogliatoio, Sala DAS ed una Burner Area con cappa. Il Laboratorio ospiterà la strumentazione laser; per ridurre le perdite ed il degrado del fascio laser condotto dalla sorgente al Dimostratore è necessario che quest ambiente sia posizionato immediatamente a ridosso della Test Fire area, separato da una parete di adeguata resistenza munita di un opportuna finestra flangiata (diametro 30 cm) per consentire il passaggio del fascio laser. Il Laboratorio sarà alimentato da acqua potabile ed acqua demi e da aria strumenti ed aria servizi. L accesso alla Laser Room sarà mediante porta ad accesso controllato di dimensioni adeguate. Le caratteristiche della Laser Room saranno in accordo alla Normativa CEI-EN 60825 per Laser di Classe 4. 4.2. Zona Tecnica La Zona Tecnica consiste di una Sala Integrazione di circa 100 m², situata nel Fabbricato. In questo ambiente si effettuerà l integrazione meccanica dei Dimostratori. Sarà un ambiente caratterizzato da pareti attrezzate con armadi utensili e armadi modulari per strumentazione, un banco di lavoro principale con piano in legno, una vasca lava minuteria per poter effettuare pulizie dei componenti delicati in fase di rimontaggio e carrelli vari. Gli Arredi di cui sopra saranno a cura di CIRA. Si disporranno punti di lavoro con aria strumenti, aria servizi (linea di aria compressa per utensileria a 6 bar), prese di energia elettrica (linee di potenza elettrica 240/400V 16/32A), disponibilità di acqua demineralizzata ad alta pressione per prove di tenuta, ecc.. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 33/53

1191 00 RE 0101 01 0 32/51 Per assicurare adeguata pulizia dell ambiente nelle fasi operative, è previsto il trattamento superficiale con vernici protettive del pavimento industriale ed opportuno rivestimento in linoleum (per un'altezza di 2,50 m) per le pareti. Nella Sala Integrazione sarà prevista una zona per il lavaggio del motore completo (Dimostratori HYPROB-IMP) e di componenti dei diversi Dimostratori. A titolo indicativo conterrà una lancia a vapore ed un impianto di lavaggio ad ultrafiltrazione con box di classe 10.000, esclusi dalla fornitura. Sarà inoltre previsto un sistema per i test di tenuta in pressione; le bombole di azoto saranno posizionate all aperto in area dedicata. I quadri elettrici e le prese di aria compressa saranno predisposti in prossimità dei punti di assemblaggio con l intento di limitare il rischio inciampo, adottando anche soluzioni mobili. Sarà prevista anche l aspirazione dell aria dall ambiente con elettro aspiratori e vasca raffreddamento motori. 4.3. Zona Uffici Il Fabbricato consiste in un edificio isolato ad un piano adibito ad Uffici, Sala Integrazione e Control Room per gli Impianti previsti nel lotto oggetto di intervento Gli Uffici previsti sono i seguenti: numero uno ufficio; numero uno open space per uffici e S/R. Inoltre il Fabbricato sarà dotato degli idonei servizi per gli addetti, in funzione del numero degli stessi (sei nell open space più uno nell ufficio), quali Servizi Sanitari e Spogliatoio. CIRA-CF-16-0032 Rev. 2 P. 34/53