Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (8 febbraio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) In un modello di tipo Ricardiano, il paese A ha a disposizione 200 unità di lavoro e può produrre due beni, telefoni e salumi. Servono 10 unità di lavoro per produrre un telefono e 4 unità di lavoro per produrre una unità di salumi. Il paese B ha a disposizione 400 unità di lavoro. In B servono 5 unità di lavoro per produrre un telefono e 1 unità di lavoro per produrre una unità di salumi. (a) disegnare la frontiera delle possibilità produttive di A. (b) disegnare la frontiera delle possibilità produttive di B. (c) qual è il costo opportunità in A della produzione di telefoni? ed in B? (d) costruire la curva mondiale di offerta relativa. Se la domanda relativa mondiale inversa è data da : (Prezzo dei telefoni / Prezzo dei salumi) = 3 - (domanda di telefoni / domanda di salumi) (e) qual è il prezzo relativo di equilibrio dei telefoni? (f) qual è la struttura del commercio tra i due paesi in equilibrio? 1
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2. (8 p.) Per ciascuna delle affermazioni che seguono si dica se essa è vera o falsa e, nel caso in cui si ritenga che essa sia falsa (o vera solo in parte) perché (sinteticamente); nel caso in cui un affermazione non sia vera per più di una ragione, bisognerà indicarle tutte! Le risposte errate non danno luogo ad alcuna penalizzazione. 1. In un mondo a due paesi, in presenza di economie di scala esterne e commercio internazionale la produzione si concentrerà in uno solo dei paesi, quello in cui la curva di offerta è più bassa. Potrebbe anche concentrarsi in quello in cui la curva di offerta è più alta, se per una contingenza storica in questo paese la produzione del bene si è sviluppata prima che nell altro. 2. Nel modello ricardiano in presenza di commercio internazionale ed in assenza di distorsioni il prezzo relativo dei beni nei due paesi è lo stesso. Nel modello di Heckscher-Ohlin, invece, il prezzo relativo dei due beni è diverso; in particolare, il prezzo relativo di ciascuno dei due beni è maggiore nel paese in cui la dotazione relativa del fattore utilizzato meno intensivamente nella produzione di quel bene è maggiore. Sia nel modello ricardiano che in quello di Heckscher-Ohlin in presenza di commercio internazionale ed in assenza di distorsioni, il prezzo relativo dei beni nei due paesi è lo stesso. 3
3. Nel modello di Heckscher-Ohlin in presenza di commercio internazionale ed in assenza di distorsioni (tariffe o sussidi), in equilibrio il prezzo relativo dei beni nei due paesi è lo stesso. Il commercio internazionale determina sempre vantaggi in entrambi i paesi per i consumatori, e per i titolari dei fattori produttivi. Il commercio internazionale determinerà in ciascun paese svantaggi per i titolari del fattore produttivo disponibile in quantità relativamente meno abbondanti. 4. Il modello di Ricardo considera due paesi, due beni ed un fattore della produzione e si basa sul concetto di vantaggio comparato. Un paese ha un vantaggio comparato nella produzione di un bene se il costo opportunità della produzione di quel bene è minore di quello nell altro paese. Il fatto che un paese non abbia un vantaggio assoluto nella produzione di un bene (cioè che per produrre quel bene sia necessaria una quantità di fattore superiore a quella necessaria negli altri paesi) non implica che il paese non possa avere un vantaggio comparato nella produzione di quel bene. X Vero Falso 5. Nel 2010 l Unione Europea era al primo posto sia tra i principali Paesi esportatori di beni al mondo che tra quelli importatori. La Cina era il terzo paese esportatore mondiale di beni in ordine di importanza, dopo gli Stati Uniti, ed il sesto paese importatore. La Cina era il secondo esportatore mondiale di beni in ordine di importanza, dopo l Unione Europea e prima degli Stati Uniti, ed il terzo paese importatore, dopo Unione Europea e Stati Uniti. 6. Secondo il teorema di Stolper-Samuelson, poiché il rendimento di un fattore è dato dal valore della sua produttività marginale, se il prezzo relativo di un bene aumenta, il rendimento del fattore utilizzato relativamente meno intensamente nella produzione di quel bene aumenta, mentre si riduce il rendimento dell altro fattore. Il rendimento del fattore utilizzato relativamente meno intensamente nella produzione del bene si riduce, mentre aumenta il rendimento dell altro fattore. 7. Nel modello di H-O il commercio è determinato dalla dotazione di risorse di ciascun paese. Anche nel modello di H-O, come in quello di Ricardo, è il vantaggio comparato a determinare i flussi commerciali. Ciascun paese importerà i beni nei quali non ha un vantaggio comparato, cioè quei beni per la cui produzione sono necessari in quantità relativamente maggiori quei fattori che sono disponibili nel paese in quantità minori. Nel modello di Ricardo il vantaggio comparato è definito in maniera diversa: un paese ha un vantaggio comparato nella produzione di un dato bene se il costo opportunità nella produzione di quel bene è minore di quello dell altro paese. 4
Nel modello di H-O il commercio è determinato dalla dotazione relativa di risorse di ciascun paese. Ciascun paese importerà i beni nei quali non ha un vantaggio comparato, cioè quei beni per la cui produzione sono necessari in quantità relativamente maggiori quei fattori che sono disponibili nel paese in quantità relativamente minori. 8. In un modello a due paesi, due beni e due fattori, con tecnologie produttive e dotazione relativa di fattori diversa nei due paesi, l aumento dello stock di uno dei due fattori in uno dei due paesi farà peggiorare le ragioni di scambio di quel paese ed aumentare il benessere dei suoi cittadini. Non è sempre così. Per esempio, se la crescita (sbilanciata) si ha per lo stock del fattore utilizzato in maniera relativamente più intensiva nella produzione del bene importato, le ragioni di scambio del paese miglioreranno; il benessere del paese potrà sia aumentare che diminuire. Seconda Parte 3. (9 p.) Si consideri un mondo a due paesi, A e B. Siano: ED A : P A = 100-2 X A e ES B : P B = 20 + X B le funzioni di domanda di importazioni di A e di offerta di esportazioni di B. Il costo di trasporto di un unità del bene tra i due paesi è pari a 3. Si determinino il prezzo di equilibrio nei due paesi e la quantità scambiata tra i due paesi: (a) in assenza di politiche; (b) quando il paese B introduce una tassa sulle sue esportazioni pari a 2; (c) quando il paese B introduce una tassa sulle sue esportazioni pari a 2 ed il paese A una tariffa all importazione pari a 4; (d) quando il paese A introduce una tassa sulle sue importazioni con l obiettivo di massimizzare il suo benessere; (e) quando il paese B introduce una tassa sulle sue esportazioni con l obiettivo di massimizzare il benessere dei suoi produttori; (f) quando il paese B introduce una tassa sulle sue esportazioni con l obiettivo di massimizzare il benessere dei suoi consumatori. (a) Condizioni di equilibrio: (i) P A = P B + 3 (ii) X A = X B = X P A = 100 2 X = 20 + X + 3 3 X = 100 23 = 77 X = 77/3 = 25.67 ; P A = 100-2 77/3 = (300 154)/3 = 146/3 = 48.67 ; P B = 20 + 77/3 = (60 + 77)/3 = 137/3 = 45.67 ; [ P A - P B = (146 137)/3 = 9/3 = 3 = costo di trasporto] 5
(b) Condizioni di equilibrio: (i) P A = P B + 3 + 2 (ii) X A = X B = X P A = 100 2 X = 20 + X + 3 + 2 3 X = 100 25= 75 X = 75/3 = 25 ; P A = 100-2 25 = 100 50 = 50 ; P B = 20 + 25 = 45 ; [ P A - P B = 50 45 = 5 = costo di trasporto+tassa sulle esportazioni] (c) Condizioni di equilibrio: (i) P A = P B + 3 + 2 + 4 (ii) X A = X B = X P A = 100 2 X = 20 + X + 3 + 2 + 4 3 X = 100 29= 71 X = 71/3 = 23.67 ; P A = 100-2 71/3 = (300 142)/3 = 158/3 = 52.67 ; P B = 20 + 71/3 = (60 + 71)/3 = 131/3 = 43.67 ; [ P A - P B = (158 131)/3 = 27/3 = 9 = costo di trasporto+tassa sulle esportazioni+ tariffa sulle importazioni] (d) Condizioni di equilibrio: (i) P A = P B + 3 + t (ii) X A = X B = X P A = 100 2 X = 20 + X + 3 + t t = 77-3 X Max W A + W A COMM INT + Ricavo tariffario = + ½ ( 100 - P A ) X + t X = + ½ ( 100-100 + 2 X ) X + t X = + ½ (2 X 2 ) + t X + X 2 + (77-3 X) X = + X 2 + t X = + X 2 + 77 X - 3 X 2-2 X 2 + 77 X Max W A W A / X = - 4 X + 77 = 0 ; X = 77 / 4 = 19.25. (condizione del secondo ordine: W 2 A / X 2 = - 4 < 0 X, quindi anche per X = 77/4 ) t = 77-3 19.25 = 77-57.75 = 19.25. P A = 100-2 19.25 = 100 38.50 = 61.5. 6
P B = 20 + 19.25 = 39.25. [P A - P B = 61.5-39.25 = 22.25 = costo di trasporto unitario + tariffa ]. (e) (f) Una tassa sulle esportazioni riduce il benessere dei produttori del paese che la impone. Quindi, la tassa sulle esportazioni che massimizza il benessere dei produttori del paese esportatore è una tassa sulle esportazioni pari a zero e l equilibrio è quello descritto in (a). Una tassa sulle esportazioni fa aumentare il benessere dei consumatori del paese che la impone. Quindi, la tassa sulle esportazioni che massimizza il benessere dei consumatori del paese esportatore è una tassa proibitiva. τ > P A AUT - P B AUT costo di trasporto = 100 20 3 = 77. X = 0 ; P A = 100 ; P B = 20. 4. (8 p.) Per ciascuna delle affermazioni che seguono si dica se essa è vera o falsa e, nel caso in cui si ritenga che essa sia falsa (o vera solo in parte) perché (sinteticamente); nel caso in cui un affermazione non sia vera per più di una ragione, bisognerà indicarle tutte! Le risposte errate non danno luogo ad alcuna penalizzazione. 1. Una tassa sulle esportazioni determina un aumento del prezzo e della produzione nel paese che la introduce ed una riduzione del prezzo e della produzione nell altro paese. Il benessere del paese che introduce una tassa sulle esportazioni diminuirà, mentre quello dell altro paese crescerà. Una tassa sulle esportazioni determina una riduzione del prezzo e della produzione nel paese che la introduce ed un aumento del prezzo e della produzione nell altro paese. Il benessere del paese che introduce una tassa sulle esportazioni può sia aumentare che diminuire, mentre quello dell altro paese si ridurrà. 2. L introduzione di una tassa alla produzione da parte di un paese esportatore fa diminuire la produzione ed il consumo nel paese che la introduce, li fa crescere nell altro paese e fa diminuire il volume scambiato. Il consumo nell altro paese si riduce. 3. Una politica di preferenza commerciale determina un aumento delle importazioni del paese che la introduce ed un aumento delle esportazioni sia dei paesi che beneficiano della preferenza che di quelli che non beneficiano della preferenza. Le esportazioni dei primi cresceranno più che proporzionalmente rispetto a quelle dei secondi. 7
Vero X Falso Le esportazioni dei paesi che non beneficiano della preferenza diminuiranno. 4. Un paese esportatore che intervenga con una tassa ambientale alla produzione tale da consentire la rimozione del danno ambientale dovuto all attività produttiva farà diminuire la produzione e crescere il prezzo del bene sia al suo interno che nell altro paese. Il danno ambientale sarà minore in entrambi i paesi ed il volume scambiato si ridurrà. Nel paese importatore il prezzo, la quantità prodotta ed il danno ambientale cresceranno. 5. L introduzione di un sussidio al consumo, da parte tanto di un paese importatore che di un paese esportatore, fa aumentare la produzione ed il consumo nel paese che lo introduce, li fa ridurre nell altro paese e fa diminuire il volume scambiato. Nell altro paese la produzione aumenterà ed il consumo si ridurrà. Se il sussidio al consumo è introdotto da parte di un paese importatore il volume scambiato aumenterà. 6. In presenza di imprese in grado di esercitare potere di mercato, i paesi possono utilizzare le politiche commerciali in maniera strategica per determinare vantaggi per le imprese del paese e far aumentare il benessere del paese (i benefici per le imprese del paese sono maggiori della spesa per l implementazione della politica). In questo quadro il paese che interviene per primo è in grado di rendere inutili (inefficaci), e, quindi, inibire, eventuali azioni analoghe da parte dell altro paese. Non è vero che, in generale, intervenire per primi abbia l effetto di rendere inefficaci eventuali azioni analoghe da parte dell altro paese. 7. Un mercato comune è un accordo che prevede la liberalizzazione degli scambi tra i paesi membri e che li obbliga ad adottare una politica commerciale comune nei confronti dei paesi terzi. Un unione doganale è un accordo 8. Per un impresa la scelta tra esportare o realizzare degli IDE orizzontali dipenderà dalla comparazione tra i costi di esportazione ed i costi per la realizzazione dell impianto produttivo all estero. Una riduzione delle barriere tariffarie all importazione da parte del paese estero ha l effetto di rendere più probabile la scelta di realizzare degli IDE, cioè rende più conveniente investire all estero per la realizzazione del nuovo impianto rispetto ad esportare. Ha l effetto di rendere meno probabile la scelta di realizzare degli IDE, cioè, riducendo i costi di esportazione, rende meno conveniente investire all estero per la realizzazione del nuovo impianto. 8