Libri di base. Elena Aldisquarcina-Serena Tettamanti DERMATOLOGIA MURSIA



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Libri di base Elena Aldisquarcina-Serena Tettamanti DERMATOLOGIA MURSIA

indice Unità 1 La cute 1.1 GENERALITÀ E FUNZIONI... 3.. Caratteristiche.macroscopiche.della.pelle... 4.. Funzioni.della.pelle.... 5.. Anatomia.della.pelle... 6 1.2 L EPIDERMIDE... 6.. 1.2.1 Stratificazione.e.composizione.... 7.. 1.2.2. La.cheratinogenesi.... 8.. 1.2.3. La.melanogenesi... 9 1.3 IL DERMA... 9.. Introduzione... 9 1.3.1. Composizione.del.derma... 10.. Le.cellule.del.derma... 10.. La.sostanza.fondamentale.o.matrice.... 11.. La.componente.fibrosa... 11.. 1.3.2. Stratificazione.del.derma... 11.. Derma.papillare.o.superficiale... 11.. Derma.medio.o.corion... 12.. Derma.reticolare.o.profondo... 12 1.4 IL MICROCIRCOLO: CIRCOLAZIONE SANGUIGNA CUTANEA... 12 1.5 LA RETE NERVOSA CUTANEA... 13 1.6 L IPODERMA... 14.. Composizione.dell ipoderma... 14.. Le.funzioni.dell ipoderma... 14 approfondimento: colore della pelle e razzismo... 15 in sintesi... 16 Per controllare se hai acquisito i concetti... 17 Mappa concettuale... 19 Unità 2 annessi cutanei 2.1 LE UNGHIE... 22.. Struttura.anatomica... 22 115

Dermatologia.. 2.1.1 Alterazioni.delle.unghie... 24.. Colore.... 24.. Consistenza... 24.. Forma.... 25 2.2 I PELI E I CAPELLI... 25.. 2.2.1. I.peli... 25.. Il.complesso.pilo-sebaceo... 26.. Il.fusto... 26.. Follicolo.pilifero... 27.. Ghiandola.sebacea... 27.. Muscolo.erettore.del.pelo... 28.. 2.2.2. I.capelli... 28.. Il.colore... 28.. La.morfologia... 29.. 2.2.3. Ciclo.vitale.di.peli.e.capelli... 29.. È.utile.un.taglio.corto.di.capelli?... 30.. 2.2.4. Alterazione.del.sistema.pilifero... 30.. La.caduta.dei.capelli... 31.. Alopecia... 32 2.3 GHIANDOLE ESOCRINE... 32... Ghiandole.esocrine... 33.. 2.3.1. Ghiandole.sebacee... 33.. Sebo... 34.. 2.3.2. Alterazioni.delle.ghiandole.sebacee... 34.. Ittiosi... 34.. Seborrea... 35.. Dermatite.seborroica... 35.. 2.3.3. Ghiandole.sudoripare... 35.. Ghiandole.eccrine... 35.. Ghiandole.apocrine... 36.. 2.3.4. Alterazioni.delle.ghiandole.sudoripare... 36.. Iperidrosi... 37.. Bromidrosi... 37.. Cromoidrosi... 37.. Oligoidrosi... 37.. Anidrosi... 38.. 2.3.5. Ghiandole.mammarie... 38.. 2.3.6. Alterazioni.delle.ghiandole.mammarie... 38.. Ptosi.mammaria... 38 in sintesi... 40 Per controllare se hai acquisito i concetti... 41 Mappa concettuale... 43 116

Unità 7 indice Unità 3 Lesioni cutanee 3.1 LE LESIONI CUTANEE... 46.. 3.1.1 Le.lesioni.cutanee.primarie... 46.. Macchia... 46.. Eritema... 47.. Pomfo... 47.. Vescicola... 47.. Bolla... 47.. Pustola... 47.. Papula... 48.. Nodulo... 48.. Nevi.e.Melanomi... 48.. 3.1.2. Le.lesioni.cutanee.secondarie... 50.. Squama... 50.. Crosta... 50.. Ragade... 50.. Erosione... 50.. Ulcerazione... 51.. Cicatrice... 51.. Atrofia... 51 approfondimento: l albinismo... 53 in sintesi... 54 Per controllare se hai acquisito i concetti... 55 Mappa concettuale... 56 Unità 4 Patologie della cute 4.1 PATOLOGIE BATTERICHE... 59.. Follicolite... 59.. Perionissi.piogenica... 60.. Foruncolo... 60.. Impetigine... 61.. Idrosadenite... 61 4.2 PATOLOGIE MICOTICHE... 61.. Tigna.del.cuoio.capelluto... 61.. Onicomicosi... 62.. Candidosi... 62.. Epidermofisia.dei.piedi... 63 4.3 PATOLOGIE VIRALI... 63.. Herpes... 63.. Infezioni.da.HSV... 63.. Infezioni.da.HPV... 65.. Verruche... 65 117

Dermatologia 4.4 ECTOPARASSITOSI... 66.. Scabbia... 66.. Pediculosi... 67 4.5 DERMATITI DA COSMETICI... 67.. Dermatite.allergica.da.contatto... 67.. Dermatite.irritativa.da.contatto... 68.. Dermatite.fotomediata... 68 4.6 PATOLOGIE AUTOIMMUNI... 69.. Psoriasi... 69.. Vitiligine... 69.. Alopecia... 70 in sintesi... 71 Per controllare se hai acquisito i concetti... 72 Mappa concettuale... 73 Unità 5 Pelle e psiche 5.1 STRESS E MALATTIE PSICOSOMATICHE... 76... Lo.stress... 76... Il.rapporto.fra.lo.stress.e.la.pelle... 77 5.2 COLORI E CROMOTERAPIA... 78.. 5.2.1. Simbologia.dei.colori... 79.. 5.2.2. Gli.effetti.dei.colori.sulla.pelle... 80 approfondimento: il significato delle pietre... 81 in sintesi... 83 Per controllare se hai acquisito i concetti... 84 Mappa concettuale... 85 Unità 6 tipologie di pelle 6.1 PELLE NORMALE... 88.. 6.1.1 Indicatori... 88.. 6.1.2. Film.idrolipidico.acido... 89.. 6.1.3. Fattore.d idratazione.cutanea.(nfm)... 89.. 6.1.4. Analisi.della.pelle... 89 6.2 PELLE SECCA... 90.. 6.2.1. Indicatori... 90.. 6.2.2. Pelle.secca.per.mancanza.di.acqua... 91.. 6.2.3. Pelle.secca.per.mancanza.di.sebo... 91 6.3 PELLE COUPEROSICA... 92.. 6.3.1. Indicatori... 92.. 6.3.2. Cause.di.formazione... 92 118

Unità 7 indice 6.4 PELLE GRASSA... 93.. 6.4.1 Indicatori... 93.. 6.4.2. Pelle.grassa.oleosa... 93.. 6.4.3. Pelle.grassa.asfittica... 94.. 6.4.4. Acne... 94.. Acne.giovanile... 94.. Acne.pustolosa... 94.. Acne.polimorfa... 95.. Acne.nodulare... 95.. 6.4.5. Rosacea... 95.. Consigli.per.migliorare.la.rosacea... 96 6.5 PELLE INVECCHIATA... 96.. 6.5.1. Indicatori... 96.. 6.5.2. Invecchiamento.intrinseco:.aging... 96.. 6.5.3. Invecchiamento.estrinseco:.photoaging... 97.. 6.5.4. Modificazioni.senili... 97.. Le.rughe... 97.. Rughe.di.espressione... 98.. Rughe.di.senescenza... 98 approfondimento: i radicali liberi... 99 in sintesi... 100 Per controllare se hai acquisito i concetti... 101 Mappa concettuale... 103 Unità 7 cellulite e smagliature 7.1 CELLULITE... 106.. 7.1.1. Indicatori... 106.. 7.1.2. Cause.di.formazione... 106.. 7.1.3. Classificazione.... 107 7.2 SMAGLIATURE... 108.. 7.2.1. Cause.di.formazione... 108 in sintesi... 109 Per controllare se hai acquisito i concetti... 110 Mappa concettuale... 111 119

Unità 3 LeSiOni cutanee PReReQUiSiti Per affrontare questa unità didattica devi conoscere: La cute e i suoi strati Le cellule che compongono la cute OBiettiVi Al termine di questa unità didattica sarai in grado di conoscere: La differenza tra le lesioni cutanee primarie e secondarie Le cause delle lesioni primarie e secondarie 3.1 Le LeSiOni cutanee Abbiamo già accennato in precedenza che la nostra cute svolge, tra gli altri, l importante ruolo di barriera difensiva contro agenti esterni e organismi patogeni, che potrebbero provocare l insorgere di malattie; questo ruolo è svolto completamente quando si è in presenza di una pelle sana e integra in ogni sua parte. Può capitare però che insorgano alterazioni a livello dell apparato tegumentario che possono comprometterne la funzione difensiva. Le cause possono essere le più svariate: fattori ambientali, genetici, allergici e contatto con elementi chimici sono quelle più comuni. Le lesioni elementari secondarie invece compaiono laddove la lesione primaria sia già in atto, e rappresentano dunque l evoluzione di una lesione primitiva. 3.1.1 Le LeSiOni cutanee PRiMaRie È definita lesione elementare primitiva ogni lesione che insorge nella pelle sana e integra, e quindi compare per la prima volta. Macchia La macchia si manifesta con una modificazione del colore della pelle, che non scompare con la pressione. Esistono due tipi fondamentali di macchia: Le macchie dovute alla variazione del pigmento Sono dovute a un eccesso di pigmento, per esempio, le efelidi, le 46

Unità 3 LeSiOni cutanee lentiggini, i nevi. Queste sono zone più scure rispetto alla cute che le circonda. Le macchie dovute a una bassa pigmentazione sono invece le macchie di vitiligine o la pitiriasi. Esistono poi casi in cui il pigmento manca completamente (albinismo). Le macchie dovute alla variazione del flusso ematico Si distinguono le macchie dovute a una fuoriuscita di sangue a livello superficiale (ecchimosi) da quelle dovute a una fuoriuscita di sangue a livello più profondo (ematoma). eritema L eritema è un arrossamento, più o meno circoscritto, della cute che scompare premendo sullo stesso. Esso è principalmente dovuto a una vasodilatazione arteriosa o venosa. In malattie come il morbillo, la rosolia o la scarlattina compaiono sotto forma di eritemi più o meno estesi. Altre cause di eritema possono essere l assunzione di farmaci o la manifestazione di malattie autoimmuni. Pomfo Il pomfo è una lesione che compare come manifestazione tipica di un orticaria. Esso si presenta come un rilievo della cute transitorio, di colore rosso e molto pruriginoso. Vescicola La vescicola è una cavità ripiena di liquido, dalle dimensioni inferiori a 1 cm. Il liquido contenuto può essere di natura ematica o sierosa. La vescicola ha rilievo non solido e non transitorio (a differenza del pomfo). La varicella e la dermatite eczematosa sono due patologie che si manifestano proprio con vescicole di questo tipo, così come l herpes labiale. Bolla Anche la bolla è una cavità non solida e ripiena di liquido come la vescicola, ma in questo caso le dimensioni sono superiori a 1 cm. Le bolle possono contenere liquido di tipo sieroso o ematico. Mentre la bolla sierosa è la lesione tipica del pemfigo volgare, bolle eritematose con contenuto ematico e con tetto teso sono tipiche del pemfigoide bolloso. Pustola Rilievo di tipo eritematoso contenente pus. La pustola può formarsi a livello intraepidermico o sottoepidermico. Può essere causata di- 47

Dermatologia rettamente da germi patogeni oppure essere la conseguenza di una vescicola o di una bolla. La pustola è tipica di foruncolosi e acne. Papula La papula è una lesione determinata da un ispessimento localizzato dell epidermide (papula epidermica) e/o da un infiltrato infiammatorio degli strati più superficiali del derma (papula dermica) di dimensioni inferiori o pari a 0,5 cm. Tipiche papule possono essere dovute a punture di insetto o a malattie come la sifilide. nodulo I noduli sono lesioni solide profonde a livello del derma o dell ipoderma. Le lesioni, spesso dolenti, possono apparire come contusioni e sono dure se si toccano. La confluenza di più noduli si definisce placca. Le cause della comparsa di un nodulo possono essere diverse, ma le più frequenti sono l insorgenza di un infiammazione, l accumulo di sostanze varie nei tessuti (massa di tessuto adiposo) o un fenomeno proliferativo (tumore benigno o maligno). nevi e melanomi I nevi, o più comunemente nei, sono delle raccolte di melanociti (le cellule responsabili della produzione di melanina). Queste raccolte cellulari si possono manifestare sotto forma di macchia o di forma nodulare. La loro posizione può essere intradermica, dermoepidermica o intraepidermica. Solitamente la presenza dei nei è asintomatica, ma alcuni di loro possono essere notati per dimensioni notevoli. Esiste una varietà numerosa di nei: lentigo (giovanile): neo di piccole dimensioni di colorazione uniforme che va dal bruno al nero, che può comparire a qualsiasi età (ma più frequentemente in quella giovanile) specialmente in zone esposte alla luce solare. Solitamente regredisce dopo i trent anni; nevo melanocitario piano: macchia ipercromica di colore variabile dal caffellatte al bruno scuro, puntiforme o lenticolare, ben circoscritto, di numero e dimensioni variabili; nevo tuberoso: neo di consistenza solida e forma emisferica generalmente localizzato sul viso, roseo o bruno-nerastro, glabro o ricoperto di peli. Tende a ingrandirsi con l età; nevo acromico: è una macchia chiara, circoscritta, causata dalla mancanza o dalla riduzione di melanina; lentigo senile: macchia bruna, di diametro variabile, localizzata generalmente in zone molto esposte alla luce solare. La lentigo senile insorge in età matura o più precocemente in soggetti che eccedono nell esposizione al sole; 48

Unità 3 LeSiOni cutanee neo pigmentario congenito: compare alla nascita, con diametro variabile da 1,5 cm a 20 cm con colore marrone o nerastro; neo ungueale: neo localizzato sull unghia che si evidenzia come una banda longitudinale ipercromica, dello spessore di alcuni millimetri, nella lamina ungueale; efelidi: sono piccole macchie brunastre color ruggine, causate da aumento di melanina nello strato basale epidermico. Si manifestano soprattutto in zone di viso e corpo maggiormente esposte ai raggi solari. I nevi possono evolversi in melanomi, cioè tumori della pelle. È indispensabile dunque una corretta indagine per individuare il più precocemente possibile l eventuale insorgenza di questa malattia. Solitamente ci si dovrebbe allarmare se compaiono uno o più dei seguenti segnali: asimmetria del neo; irregolarità dei bordi; variazioni del colore; dimensioni superiori ai 6 mm; tendenza all estensione. La trasformazione di un nevo in un melanoma rappresenta la più grave patologia delle lesioni pigmentate, a causa dell alto grado di malignità e mortalità di questo tumore. È consigliabile rivolgersi al medico dermatologo qualora la cute sia sede di numerosi nevi. Solitamente questo specialista stila una mappa completa della cute, che si dovrebbe controllare ogni 6 mesi. I soggetti che presentano numerosi nevi, o comunque hanno un fototipo basso, non dovrebbero esporsi a radiazioni ultraviolette (solari o artificiali) in quanto più soggetti a tumori cutanei. Come accennato in precedenza, il melanoma è un tumore maligno che nasce dai melanociti, cellule responsabili della colorazione della pelle. È un tipo di tumore particolarmente aggressivo e la sua frequenza nella popolazione mondiale è in netto aumento. Si verifica con più probabilità in soggetti con un età compresa fra i 30 e i 60 anni. Esistono alcuni fattori che aumentano la probabilità di contrarre questa malattia: fattori ereditari; carnagione molto chiara (fototipo basso); presenza di numerosi nei; esposizione prolungata ai raggi UV. Lo specialista che può diagnosticare un melanoma è il medico dermatologo. La diagnosi si effettua dopo l asportazione del neo sospetto, sottoponendo le cellule a un esame istologico. Una volta effettuata la diagnosi, è importante accertarsi che il melanoma non si sia già diffuso, dal luogo dove è nato sulla pelle, ad altri orga- 49

Dermatologia Fototipo: è costituito dalla qualità e dalla quantità di melanina presente nella pelle; ne determina il colore. Metastasi: sono rappresentate da cellule maligne che si staccano dal tumore originario e si spostano in altre zone del corpo. ni. Vi è infatti la possibilità che le cellule che compongono il melanoma si stacchino e raggiungano attraverso la circolazione linfatica o la circolazione sanguigna altri distretti corporei, creando una nuova massa tumorale (metastasi). Per verificare questa possibilità vengono eseguiti esami come la radiografia del torace, l ecografia dell addome e la scintigrafia ossea, oltre agli esami del sangue generali. Maggiore è lo spessore del melanoma, maggiore è la probabilità di generare metastasi. Il melanoma è guaribile solo se viene asportato chirurgicamente nella sua fase iniziale, quando è ancora confinato negli strati più superficiali della pelle. La prima fase terapeutica è quella dell asportazione chirurgica del melanoma, seguita, nei casi di metastasi, da un trattamento medico a base di farmaci chemioterapici. 3.1.2 Le LeSiOni cutanee SecOnDaRie Le lesioni elementari secondarie compaiono invece laddove la lesione primaria sia già in atto, e ne rappresentano dunque l evoluzione. Squama La squama è formata da un ammasso di cellule dello strato più superficiale dell epidermide, ossia cellule morte in via di eliminazione. La squama è il risultato di uno sfaldamento dello strato corneo superficiale che in questo caso avviene molto velocemente, con distacco di ammassi cellulari voluminosi. La squama deriva dall evoluzione di lesioni primarie dovute a malattie esantematiche infantili. Squame localizzate a livello di una placca eritematosa sono tipiche della psoriasi, mentre se piccole e superficiali sono tipiche della forfora. crosta Di contenuto ematico, le croste rappresentano il prodotto dei processi riparativi delle lesioni cutanee. Sono distinte in base al colore, proprietà che identifica la profondità della lesione in riparazione. Ragade Le ragadi appaiono come tagli della cute, più o meno dolenti a seconda della loro profondità cutanea. Possono formarsi negli strati più superficiali del derma e a livello epidermico. Le zone più colpite sono quelle più soggette a fenomeni di distensione e tensione (angoli delle labbra, pliche anali, capezzoli e regioni palmo-plantari). Possono presentarsi su dermatite atopica, psoriasi o altre malattie infiammatorie della cute. erosione Perdita di tessuto epidermico o del derma superficiale dovuta a contusioni (in tal caso si definisce escoriazione) o all apertura di una vescicola, di una bolla o di una pustola (esulcerazione). 50

Unità 3 LeSiOni cutanee Ulcerazione Perdita profonda di tessuto cutaneo, che interessa il derma o le mucose. La guarigione dell ulcerazione lascia sempre una cicatrice. È la lesione con cui possono manifestarsi diverse patologie cutanee come il carcinoma spinocellulare o le aftosi del cavo orale. cicatrice Una cicatrice è il risultato dei processi riparativi innescati da lesioni primarie o secondarie di natura traumatica o patologica; rappresenta la formazione di nuovo tessuto connettivo e di epidermide. Inizialmente ha un aspetto in rilievo e un colore rosaceo, mentre con il tempo tende a diventare grigiastra e incavata. atrofia Un area atrofica si caratterizza per l assottigliamento dell epidermide e talora del derma sottostante, accompagnato da perdita di elasticità e da scomparsa degli annessi cutanei. Esempi di atrofia cutanea sono le smagliature. Macchia melanica Efelidi Eritema Macchia ematica Pomfo Papula 51

Dermatologia Vescicola Bolla Squama Nodulo Pustola Crosta Erosione Ulcerazione Atrofia 52

Unità 3 LeSiOni cutanee approfondimento L albinismo Unità 3 L albinismo rientra nelle lesioni cutanee primarie ed è causato da un difetto nella produzione di melanina; la conseguenza è la scarsa o la completa assenza della pigmentazione cutanea, di occhi e di capelli. L albinismo è un anomalia congenita ed ereditaria che molto spesso provoca anche gravi insufficienze visive. Nel mondo soffre di albinismo una persona su 20.000, in Africa una su 5000. Esistono diversi tipi di albinismo: albinismo totale oculo-cutaneo: è il più raro ed è caratterizzato da totale mancanza di pigmento melanico in tutto il corpo; i capelli sono quasi totalmente bianchi o giallo paglierino e gli occhi grigio-bluastri; albinismo parziale: la mancanza di melanina è di solito limitata a piccole aree (una zona cutanea, oppure solo gli occhi); albinismo oculare: nella retina manca totalmente il pigmento melanico; i soggetti affetti da questa anomalia hanno problemi medio-gravi alla vista. L albinismo oculare si manifesta in un neonato su 15.000. Una persona affetta da albinismo può mostrare i seguenti sintomi: assenza o insufficiente colorazione dei capelli, della pelle o dell iride degli occhi; disomogenea mancanza di colore in tutte le parti del corpo; problemi alla vista, fino ad arrivare alla cecità. L anomalia non può essere curata ma se ne possono comunque alleviare i sintomi proteggendo la pelle e gli occhi dalle radiazioni solari con creme protettive e occhiali e riducendo il rischio di scottature da sole. Storicamente l albinismo ha provocato fenomeni di razzismo, specialmente nelle popolazioni africane, dove i soggetti affetti da questa anomalia venivano considerati affiliati al maligno. Nel Continente nero sarebbe in atto un vero e proprio traffico di parti corporee di persone albine, finalizzato alla produzione di pozioni e medicinali ritenuti miracolosi: gli stregoni usano capelli, braccia, gambe, alcuni organi, sangue e altre parti dei corpi di persone albine per preparare pozioni che arricchirebbero chi le acquista. 53

Dermatologia Unità 3 in SinteSi Le lesioni cutanee primarie sono delle alterazioni a livello dell apparato tegumentario che possono compromettere la funzione difensiva della pelle, e compaiono su una cute sana. Le lesioni elementari secondarie rappresentano l evoluzione di una lesione primaria. Macchia melanica: alterazione della quantità di melanina prodotta: ipercromatica: eccesso di melanina; ipocromatica: riduzione della melanina; acromatica: assenza totale di melanina. Macchia ematica: è dovuta alla variazione del flusso ematico; si distinguono ecchimosi ed ematomi. eritema: è un arrossamento più o meno circoscritto della cute. Pomfo: lesione primaria tipica dell orticaria. Vescicola: lesione primaria piena di liquido, che può essere siero o sangue. Bolla: lesione primaria piena di siero. Pustola: rilievo di tipo eritematoso contenente pus. Papula: lesione determinata da un ispessimento localizzato dell epidermide e/o da un infiltrato infiammatorio. nodulo: lesione solida profonda a livello del derma o dell ipoderma. Squama: ammasso di cellule dello strato più superficiale dell epidermide. crosta: si forma in seguito alla riparazione di una lesione primaria. Ragade: taglio nella cute che può essere più o meno profondo. erosione: perdita di tessuto epidermico o del derma superficiale. Ulcerazione: perdita profonda di tessuto cutaneo, che interessa il derma o le mucose. cicatrice: rappresenta la formazione di nuovo tessuto connettivo e di epidermide, per riparare una lesione. atrofia: assottigliamento dell epidermide che perde di tonicità ed elasticità. 54

e S e R c i Z i Per controllare......se hai acquisito i concetti Unità 3 1. Scrivi le differenze tra lesione primaria e lesione secondaria. 2. elenca le lesioni primarie. 3. che differenza esiste tra bolla e vescicola? 4. elenca le lesioni secondarie. 5. Quali sono le cause di formazione delle ragadi? 6. che tipo di tessuto è la cicatrice? 7. Descrivi l atrofia. 55

Dermatologia Unità 3 MaPPa concettuale LeSiOni cutanee LESIONI PRIMARIE LESIONI SECONDARIE Compaiono su una pelle sana Sono la conseguenza di una lesione primaria Macchia Eritema Pomfo Vescicola Bolla Pustola Papula Nodulo Squama Crosta Ragade Erosione Ulcerazione Cicatrice Atrofia 56

Unità 2 annessi cutanei PReReQUiSiti Per affrontare questa unità didattica devi conoscere: La struttura dell epidermide, del derma e dell ipoderma OBiettiVi Al termine di questa unità didattica sarai in grado di: Riconoscere tutti gli annessi cutanei Conoscere le caratteristiche delle unghie Conoscere le caratteristiche di peli (e capelli) Descrivere le caratteristiche di sebo e sudore Conoscere le funzioni di annessi cutanei, sebo e sudore Gli annessi cutanei sono strutture anatomiche, di derivazione epidermica, associate alla cute, in grado di svolgere differenti e ben precise funzioni. Gli annessi cutanei si distinguono in unghie, peli, ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee e ghiandole mammarie. 2.1 Le UnGHie Le unghie sono considerate delle formazioni derivanti dall epidermide, formate da tessuto corneo indurito ricco di cheratina che le rende dure e resistenti. Sono chiamate lamelle cornee e ricoprono la superficie dorsale dell ultima falange delle dita delle mani e dei piedi. Le unghie contribuiscono alla precisione manipolativa della mano e conferiscono alla punta delle dita una grande sensibilità: per questo motivo riusciamo a controllare e a utilizzare oggetti molto piccoli. Inoltre le lamelle cornee proteggono l estremità delle dita dall ambiente esterno. Struttura anatomica L unghia è una struttura anatomica complessa e formata da differenti porzioni sia visibili sia nascoste dalla lamina cornea. 22

Unità 2 annessi cutanei cuticola è un sottile ispessimento della cute ed è posizionata alla radice dell unghia stessa. LUnULa è quell estremità biancastra che possiamo notare alla base della radice e prende il nome dalla sua forma semilunare. La lunula rappresenta la matrice, responsabile della crescita dell unghia stessa. Il suo ritmo di crescita è, generalmente, di 2-3 mm al mese ma varia da soggetto a soggetto. PeRiniccHiO è la pelle che circonda l unghia. corpo UnGUeaLe o LaMina è la parte cornea dell unghia e rappresenta l unghia stessa. È composto da una lamina di cheratina molto resistente, che aderisce al LettO UnGUeaLe che si trova proprio sotto la lamina. Quest ultimo è formato da derma e da un sottilissimo strato di cellule epidermiche ed è molto vascolarizzato e innervato. SOLcO O VaLLO UnGUeaLe rappresenta i bordi dell unghia, è formato da tessuto epidermico e ha la funzione di ricoprire la radice. atrofia: riduzione del volume di un tessuto o del pelo come risultato di una diminuzione di numero e dimensioni delle singole cellule che lo compongono. RaDice è la parte attiva dell unghia che ospita cellule dello strato onicogeno, chiamate MatRice, in grado di riprodursi continuamente. In circa 4 mesi l unghia si rinnova totalmente. MaRGine DiStaLe o MaRGine LiBeRO è quella porzione di corpo ungueale che non risiede nel vallo ungueale ma cresce continuamen te. 23

La professione di operatore del benessere riscuote un interesse sempre maggiore da parte di numerosi studenti; questo testo è stato pensato per rispondere a questa richiesta e si propone come una solida base per affrontare gli argomenti di dermatologia previsti nei percorsi di formazione professionale che educheranno nuove estetiste e nuovi acconciatori. Il volume sviluppa le importanti tematiche della professione offrendo l opportunità di avvicinarsi, in modo semplice e immediato, a concetti articolati e di difficile comprensione. Ogni argomento è sviluppato in modo tale da permettere l acquisizione delle competenze specifiche previste per il conseguimento della qualifica di operatore del benessere, con indirizzo estetista o acconciatore. I testi, infatti, sono accompagnati da verifiche e mappe concettuali che agevolano lo studio e il ripasso degli argomenti e corredati da immagini chiare che facilitano l apprendimento. Elena Aldisquarcina è laureata in scienze naturali, con specializzazione in conservazione della natura e delle sue risorse, conseguita presso l Università degli Studi di Milano. Da alcuni anni è docente presso il centro di formazione professionale S.A.C.A.I. di Cesano Maderno e Limbiate, dove insegna Chimica, Dermatologia, Anatomia, Cosmetologia e Igiene e sicurezza sul lavoro. Serena Tettamanti è laureata in biologia, con specializzazione in biodiversità ed evoluzione biologica, conseguita presso l Università degli Studi di Milano. Da alcuni anni insegna presso il centro di formazione professionale S.A.C.A.I. di Cesano Maderno e Limbiate, dove ha maturato la sua esperienza nell insegnamento di materie tecnico-professionali e scientifiche.