Corso MODULO C Il sistema delle relazioni e la comunicazione 2013
Programma Ruolo dell RSPP Competenze relazionali Competenze comunicative
Chi sono? Perché mi occupo di sicurezza? Perché sono qui oggi?
Il Ruolo di RSPP È la «persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali (...omissis...) designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi» (art. 32 D.Lgs. 81/08 )
I compiti di un RSPP individuare i fattori di rischio e le misure di sicurezza, ai fini della stesura del D.V.R.(documento di valutazione dei rischi), nel rispetto delle normative vigenti elaborare le misure preventive elaborare le procedure di sicurezza proporre programmi di informazione e formazione del personale partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza fornire formazione e informazione ai lavoratori (D.Lgs. 81/08, art. 33, comma 1)
Nella cassetta degli attrezzi di un RSPP
Un buon RSPP COMPETENZA TECNICA conoscenza della normativa sulla sicurezza sul lavoro tecniche di prevenzione nei luoghi di lavoro conoscenza del contesto organizzativo COMPETENZA COMUNICATIVO- RELAZIONALE capacità relazionali comunicazione efficace capacità formativoinformative promuovere le risorse del contesto organizzativo SAPER FARE SAPER ESSERE
LA COMPETENZA COMUNICATIVA
Gioco n 1
I Assioma Non si può non comunicare Non si può non comunicare
II Feedback L essenza della comunicazione non è il il messaggiochea trasmettea B ma i risultati che emergono dall interazione
Componenti della comunicazione CONTESTO Messaggio Canale Ricevente Decodifica Emittente Codifica Feedback/ Messaggio di ritorno Canale
Le dimensioni del CONTESTO Relazionale Motivazionale Storica Fisica Temporale Psicologica Con chi comunichiamo Perchéci incontriamo I rapporti pregressi Dove siamo Quando ci incontriamo Livello di empatia
III La mappa non è il territorio La realtà è complessa e sfaccettata La realtà è complessa e sfaccettata
La percezione dell altro Una comunicazione inizia con la percezione del proprio interlocutore. Ogni percezione è una costruzione parziale e soggettiva
IV Contenuto e Relazione Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione di modo che il secondo classifica il primo ed èquindi metacomunicazione
Metacognizione sulla relazione Contenuto Cosa diciamo Relazione Come lo diciamo La notizia oggettiva in sé, il dato, l informazione, l opinione Il modo soggettivo di interpretare la notizia rispetto al suo significato relazionale
Contenuto - Vammi a cercare la pratica in archivio - Vorrei che tu mi cercassi la pratica in archivio - Ho bisogno che tu mi vada a cercare la pratica in archivio Relazione - Io ho il potere di farti fare qualcosa per me - Io desidero che tu faccia qualcosa per me - Io ho bisogno di te - Chissà se sarai in grado di cercarmi la pratica? - Io dubito che tu sia capace di fare qualcosa per me
V La comunicazione analogica e digitale Digitale Comunicazione verbale Analogica Comunicazione non verbale Bill Viola
Digitale (Simbolico-proposizionale) Verbale Definisce il contenuto «Ciò che diciamo» Controllo consapevole Cognizioni Emisfero sx Analogica (Visiva) Non verbale Definisce la relazione «Come lo diciamo» Inconsapevolezza automaticita Emozioni Emisfero dx Memoria semanticaepisodica Memoria procedurale
Proporzioni CV, CPV e CNV 55% 10% 1. Comunicazione Linguistico- Verbale 3. Comunicazione Non Verbale 35% 2. Comunicazione Para-Verbale
(Lenta, incalzante, crescente) Comunicazione para-verbale Prosodia (Musicalità della voce) Volume della voce (Intensità sonora alta, bassa) Silenzio (Ritmo e pause) Colore della voce (Timbro grave, stridulo, limpido) Velocità della parlata Espressioni sonore (Sospiri, tosse, risate)
Abbigliamento, Accessori (L abito fa il monaco) Cura della persona Espressioni Mimico Facciali (Microcinesica) (Pulizia, trucco, ordine) Sguardo e sorriso (contatto visivo) Gestualità manuale (Emblematici, regolativi, adattivi, affettivi, pubblici) CNV Comunicazione analogica Contatto (Auto ed etero) Orientamento posturale (Eretto, rilassato, inclusivo, esclusivo) Prossemica (Zona intima [contatto] Personale, Pubblica Sociale) Movimenti del corpo (Avvicinamento, allontanamento) Camminata, andamento nello spazio (Ritmo, velocita )
Espressioni facciali delle emozioni
Ti ho detto che non sono per niente arrabbiata!!!
Le barriere della comunicazione SEMANTICHE: parole con significati diversi, linguaggi tecnici, ecc FISICHE: rumori, distanza fra le persone, ecc FISIOLOGICHE: stanchezza
Le barriere della comunicazione EMOTIVE: stato d animo, ostilità PSICOLOGICHE: timidezza, pregiudizi, educazione STILICOMUNICATIVI: modalitàcomunicative prevalenti
LA COMUNICAZIONE EFFICACE
La comunicazione efficace Saper creare una relazione (accettazione incondizionata dell interlocutore) Saper ascoltare (ascolto empatico, rispettoso, responsabile, appassionato) Sapersi esprimere (comunicazione informata, vivida, attiva, paradossale) Saper metacomunicare (consapevolezza delle conseguenze relazionali delle comunicazioni) Essere coerenti (creare crrispondenza tra il detto e il fatto)
Il modo di comunicare è spesso caratterizzato dal desiderio di: Parlare più che di ascoltare Arrivare subito alle conclusioni, senza soffermarsi sui perché delle cose Tendenza a giudicare: approvare, disapprovare Far a valere a tutti i costi la propria idea
L Ascolto attivo Si sostanzia in frequenti e continui feedback dei risultati della decodifica dell ascoltatore. VERIFICA della comprensione attraverso domande RIFORMULAZIONE Assicurarsi della corretta comprensione delle intenzioni dell interlocutore riproponendo con parole proprie il suo pensiero
L Ascolto presuppone la creazione di un ambiente favorevole: è difficile ascoltare in presenza di FRETTA FATICA NERVOSISMO
L Empatia «Mettersi nei panni di» Capacità di immedesimarsi e calarsi nei pensieri e stati d animo dell altro Accettare e cogliere il mondo privato dell altro come se fosse proprio comunicando questa comprensione sia verbalmente che non
IL SISTEMA DELLE RELAZIONI
Il nostro sistema di relazione Datore di lavoro Medico competente RSPP RLS/Lavoratori
GIOCO n. 2
Tipi di relazione Simmetrica Complementare
Gli stili di relazione Passivo Aggressivo Manipolativo Assertivo
Lo stile assertivo Una persona assertiva è congrunte anche quando esprime sentimenti conflittuali, esterna ciò che pensa e sente non per aggredire ma per mantenere rapporti costruttivi Evita comportamenti passivi o aggressivi Espone e sostiene il proprio punto di vista Esprime i suoi sentimenti con calma Prende in considerazione i punti di vista altrui Non teme i rifiuti a sa dire di no Non sfugge i conflitti se necessario Accetta le critiche e sa come farne Si assume le sue responsabilità
Le tappe dello stile assertivo Acquisizione dell abilitàdi riconoscere le proprie emozioni Sviluppo della capacitàdi esprimere le emozioni attraverso la comunicazione verbale e non verbale Consapevolezza dei diritti della persona fondato sul principio di reciprocità Capacitàdi apprezzare se stessi e gli altri e di valorizzare gli aspetti positivi dell esperienza Consapevolezza di poter decidere sui fini della propria vita
Le competenze assertive del RSPP CONFLITTI CONCERTA ZIONE NEGOZI AZIONE RIUNIONI Tener conto delle idee e degli interessi di tutti implica competenze assertive
La negoziazione etica andare ben preparati sul problema che è oggetto della negoziazione stessa separare le persone dal problema comprendere le ragioni altrui esplicitare il problema in termini di interessi (che siano trasparenti i motivi di ciò che vorremmo noi e di ciò che vorrebbe l altro) cercare di individuare tutte le possibili soluzioni al problema e saper scegliere quella che meglio rispetta le idee e gli interessi di tutti
COMUNICAZIONE E SICUREZZA Quantitàe qualità COMUNICAZIONE scambiata nel gruppo Funzionamento di GRUPPO SICUREZZA Le funzioni di consultazione dei lavoratori, informazione e formazione sono influenzate dalla qualitàdella comunicazione interna all organizzazione e dalle competenze nella gestione dei gruppi.
Grazie per l attenzione l e a domani!