Pagina 1 di 5 rassegna stampa 5 Febbraio 2016 IL CITTADINO Lodi Ospedali, assalto ai Pronto soccorso Codogno Senologia, «pronti a partire»: stop alle fughe delle pazienti Sant Angelo Lodigiano Casalpusterlengo IL GIORNO Lodi Codogno Sant Angelo Lodigiano Casalpusterlengo
Pagina 2 di 5 Arriva l influenza mercoledì sera registrata un affluenza record al presidio pediatrico dell ospedale maggiore. numeri importanti anche a codogno. febbre alta e mal di pancia tra le patologie più diffuse Ospedali, assalto ai Pronto soccorso di Cristina Vercellone Pronto soccorso di Lodi e Codogno presi d assalto. In 7 giorni visitate 2 mila persone. L influenza si è affacciata nel Lodigiano, anche se non siamo ancora di fronte a un vero boom. A scoppiare, in particolar modo, è stato il Pronto soccorso pediatrico di Lodi: tra pomeriggio e sera tardi di mercoledì, l afflusso dei bambini è stato superiore alla norma; si è arrivati anche a 22 bambini presenti contemporaneamente in sala d attesa. «È vero - confermano i medici - l afflusso è stato massiccio, non un unica patologia, ma tante insieme». «Noi siamo arrivati dopo le 19 - racconta una mamma -. C era il classico pienone. Abbiamo trovato un bravo medico che arrivava dal reparto. Ad un certo punto è rimasto anche da solo senza infermiera. In due ore siamo usciti, alcuni bambini però erano lì dalle 15, proprio per la maxi richiesta. Tanti bambini, come i miei, avevano febbre alta e mal di pancia. In questi giorni le classi sono dimezzate. Alle Pascoli, in una prima, per esempio, su 26 bambini si sono trovati in classe in 10 e anche le squadre sportive sono messe a dura prova dall influenza. Non è escluso che salti la partita di calcio». Un maxi accesso si è registrato complessivamente, al Pronto soccorso, tra adulti e bambini, a Lodi e Codogno, per tutta la settimana. A testimoniarlo è il primario Stefano Paglia: «L influenza incomincia ad arrivare - spiega -, vediamo molti pazienti con la febbre. Siamo passati da 258 accessi di giovedì 28 a 274 del 3 febbraio, con un picco di 293 visite sabato 30. In tutto, in queste 7 giornate, sono state visitate quasi 2mila persone». Molti sono stati anche i casi di bronchite che, soprattutto tra bambini e anziani, tendono ad aumentare, come tutte le patologie respiratorie, in corrispondenza dell innalzarsi del livello di inquinamento. «L influenza è incominciata, anche se in modo blando - annota anche il presidente dell ordine dei medici Massimo Vajani -. Molte sono ancora le forme gastrointestinali e delle vie aeree alte. Il clima non
Pagina 3 di 5 aiuta. L inquinamento poi favorisce le infiammazioni. Da oggi (ieri, ndr) è in vigore, poi, la legge su divieto per i medici, pena una multa, di prescrivere determinati esami con la ricetta rossa. Chi vuole farli li deve pagare. È scandalosa, toglie l autonomia prescrittiva al medico. È giusto nel caso dei 20enni che decidono, senza motivo, di fare tutti gli esami possibili. I marcatori tumorali però non si possono più prescrivere per fare prevenzione, ma solo per patologie già in atto. Assurdo. La Moc è praticamente uscita da ogni convenzione. Poi c è tutta la radiodiagnostica, come Tac e risonanze. Se uno ha mal di ginocchio deve fare una lastra; se è negativa fare l ecografia, essere trattato per 4 settimane e solo dopo può richiedere la risonanza magnetica. Questa legge blocca ogni tipo di valutazione: è acefala. Dietro c è la volontà di una medicina privatistica. Io sono, invece, per una sanità pubblica che rispetti l articolo 32 della Costituzione, cioè il diritto alla salute uguale per tutti. Abbiamo già scioperato, lo faremo ancora a marzo, ma siamo inascoltati. Tra l altro, parlavano di sburocratizzare. Invece bisogna mettere 3 codici su una ricetta. Ad oggi non sappiamo ancora come si fa».
Pagina 4 di 5 Ad aprile servizio al via, si entrerà dal Cup, a Lodi 130 interventi all anno Senologia, «pronti a partire»: stop alle fughe delle pazienti di Cristina Vercellone Una senologia gioiello come quella di Lodi. È quella promessa all ospedale di Codogno. Il nuovo mammografo è già stato consegnato. Si stanno completando i lavori e ad aprile il servizio aprirà i battenti. Le donne della Bassa non saranno più costrette a rivolgersi a Lodi. Il responsabile della senologia, il medico Matteo Passamonti, è soddisfatto. «A Codogno - spiega - le donne avranno un servizio di senologia per loro. Potranno fare prevenzione, diagnosi, biopsie, poi per l operazione saranno inviate al Maggiore, ma se l attività funzionerà come spero poi potremo fare gli interventi in loco. Al momento, insieme al primario di chirurgia della Bassa Renato Pricolo, abbiamo deciso di fare così. Io credo che si possa parlare davvero di fuga se non offri i servizi, ovvero se si va via per necessità. Se uno, invece, si rivolge altrove per scelta, allora è diverso. Prima però bisogna offrire un assistenza di qualità. Per questo vogliamo fare nel polo sud della provincia un servizio strutturato come quello che abbiamo nel polo nord, cioè al Maggiore. Ad aiutarci sarà l associazione di volontariato il Samaritano, così come a Lodi collaboriamo con l Alao». La struttura, nell ex sala coronarica, sarà isolata rispetto ai reparti e alla radiologia. «Avrà anche un ingresso autonomo. Si entrerà dalla parte del Centro unico prenotazioni - spiega il medico -: qua si fa prevenzione. Per questo non vogliamo che le assistite incrocino gli ammalati. Vogliamo medicalizzare il meno possibile il servizio. Per agevolare ancora di più la partecipazione delle donne e promuovere la prevenzione. Mi sembra una scelta aziendale di qualità. Il personale sarà lo stesso di Lodi, ma con una infermiera in più dedicata. Anche a Lodi ci daranno un infermiera dedicata in più. Avere un infermiera sempre presente è importante. Anche solo il fatto di alzare il telefono, chiamare le pazienti che ormai si conoscono e chiedere come stanno è importante. È diverso dalla pura assistenza». I numeri del servizio di Lodi stanno dalla parte di Passamonti e dei suoi colleghi: 130 tumori invasivi al seno operati a Lodi e altri 10 a Sant Angelo,
Pagina 5 di 5 all anno. Sono più di quelli operati a Melegnano e Treviglio, il doppio di quelli di Crema, come quelli del Sant Anna di Como e del San Paolo di Milano. Boom anche per le visite. «Complessivamente - spiega Passamonti - superiamo le 150 visite non urgenti. Non è per farci belli, ma è importante confrontarsi con gli altri ospedali per vedere cosa c è da migliorare. Molti numeri poi si perdono per strada. Spesso, infatti, le donne spezzano i percorsi. Magari fanno la diagnosi da noi e poi vanno a farsi operare altrove, o viceversa. Magari, innece, vanno altrove per la chemioterapia. A contare però è la struttura che ti opera». Altrimenti i 130 casi sarebbero molti di più.