SILVANO TINTORI. PIANO E PIANIFICATORI DALL'ETA' NAPOLEONICA AL FASCISrv10 Per una storia del piano regolatore nella città italiana contemporanea Urbanistica/Franco Angeli
-- SILVANO TINTORI PIANO E PIANIFICATORI ~, DALL'ETÀ NAPOLEONICA ~. AL FASCISMO PER UNA STORIA DEL PIANO REGOLATORE NELLA CITTÀ ITALIANA CONTEMPORANEA PRESENT AZIONE DI BERNARDO SECCHI FRANCO ANGELI
INDICE Presentazione, di Bernardo Secchi pag. 7 Parte prima: L'Italia ai primordi dell'europa contemporanea cap. I cap. II - Far circolare la terra Organizzare nuove solidarietà sul territorio cap. III - Governare il territorio Parte seconda: Il primo trentennio dell'unità italiana pag. 11 pag. 37 pag. 63 cap. I - Ordinamento unitario e urbanistica europea cap. II - I sintomi della grande città in Italia cap. III - I piani regolatori di Milano e di Roma pag. 89 pag. 119 pag. 143 Parte terza: La grande industrializzazione in Italia cap. I cap. II cap. III - Le trasformazioni strutturali dell'età giolittiana - Le politiche territoriali L'urbanisme conservateur in Europa e in Italia: i piani regolatori di Roma e di Milano della seconda generazione pag. 185 pag. 211 pag. 237
Parte quarta: Il ventennio fascista cap. I - Il dibattito urbanistico fra dopoguerra e fascismo pag. 285 cap. II - I piani regolatori di Roma del 1931 e di Milano del 1934 pag. 311 cap. III - Le contraddizioni del fascismo "maturo" e il nuovo ordinamento dell'urbanistica italiana pag. 343 Parte quinta: Per continuare la ricerca cap. unico - Urbanistica e società di massa pag. 389 Guida bibliografica (a cura di A. Marson) pag. 411 Bibliografia pag. 429
collana di urbanistica diretta da Bernardo Secchi ricerche Il volume intende affrontare alcuni temi del processo piano-<:ittà a partire dall'età napoleonica sino al fascismo. La scelta del periodo è animata da considerazioni di natura didattica: in primo luogo si tratta di un "arco" storico assai poco indagato (o esplorato in modo sommario quando non tendenzioso) sia nella scuola media sia nella ricerca disciplinare, sebbene veda la nascita del nostro attuale ordinamento; in secondo luogo esso consente di ripercorrere la crescita di alcuni centri italiani, dando risalto a problemi tuttora aperti, rivelatori di momenti di vitalità e di declino della città, e a segmenti metodologici che non si esauriscono necessariamente con le loro ipotesi teoriche. Roma e Milano - sviluppatesi in contesti socio-economici e territoriali così diversi - costituiscono la traccia di questo percorso storico e politico nel quale "stili" di pensiero e di lavoro sul campo divengono emblematicamente riconoscibili. In entrambi i casi - e all'interno del nostro paese soprattutto - la rendita urbana sostiene parti contraddittorie ancorché importanti come la tradizione culturale degli urbanisti pretende. Contribuiscono a questa contraddittorietà fenomeni che sono antichi e radicati, riguardanti i rapporti della città e del territorio con la loro natura e la loro storia, e il transito da condizioni di scontro "di classe" alla maturazione di una nuova cultura del conflitto sociale. La complessità con la quale l'urbanistica deve ora misurarsi è infatti diventata tanto più incombente, quanto più vanno restringendosi gli spazi operativi della politica del territorio; per chi coltiverà in futuro questa disciplina è decisivo intuire come gli uni e le altre vengano da lontano e ancora come l'urbanistica abbia prodotto piani - e valori e rimozioni - sui quali sono cresciuti il suo fascino e la sua crisi. Silvano Tintori (Novara, 1929) è professore di urbanistica presso la Facoltà di architettura del Politecnico di Milano. All'attività didattica e alla ricerca - della quale rendono testimonianza volumi come "L'individualità urbana", (Dedalo Libri, Bari, 1968), numerosi saggi pubblicati su "Casabella", "Urbanistica" e altre riviste italiane e straniere nonché studi per istituti specializzati - associa il lavoro di pianificazione: dal piano intercomunale milanese (1964-1967) al piano territoriale della Liguria ( 1970-1975), agli strumenti, generali ed esecutivi, elaborati in alcune città italiane (Ancona, Busto Arsizio, Chieti, Genova, Lodi, Mantova, Milano, Varese). Ha infine collaborato alla preparazione di progetti di legge statali e regionali nel campo dell'urbanistica. L. 30.000, Iva inclusa GEG/ARC/STR06