Progetto ambiente: Canale Framoso: acque, terre, genti. Istituto Comprensivo Aviano Scuola Primaria di Giais a.s. 2015-2016
Pascoli nei monti di Giais
Disegni realizzati dagli alunni
Briglia del Canale Framoso Canale Framoso verso Giais
Canale Framoso
Canale Framoso
Uscita al Canal Framoso con il maestro Renzo
Lezione a scuola con il maestro Renzo Boschian Cl.1^-2^
2^ USCITA Il percorso del Canale Framoso prosegue
Siamo arrivati in campagna
Descrizione Una libellula si specchia sull'acqua Le libellule hanno un capo molto voluminoso, gli occhi composti da circa 50 mila ommatidi e antenne relativamente brevi; le due paia di ali, quasi uguali, sono allungate e membranose, e qualche volta a colori vivaci, e consentono un volo rapido e sicuro. L'addome è relativamente lungo e sottile, composto da undici segmenti. Le zampe sono inserite anteriormente sul corpo e vengono usate raramente per camminare. Con le loro ali possono arrivare a una velocità di 50 km orari. Hanno un apparato boccale masticatore molto caratteristico: il labbro inferiore termina con delle piccole pinze con cui la libellula afferra la preda. Si nutrono di insetti che afferrano e divorano in volo; hanno quindi un volo silenzioso oltre che veloce, che fa di loro terribili predatori sia in aria che in acqua.
Descrizione Salamandra salamandra La salamandra pezzata è facilmente riconoscibile per la sua colorazione nera con vistose macchie gialle. Raggiunge i 15 20 cm di lunghezza totale (coda compresa), e le femmine sono in generale più lunghe e grosse dei maschi. La pelle, liscia e lucente, è cosparsa di piccole ghiandole secernenti il muco che ricopre l'animale; il muco ha una funzione battericida (protegge la pelle dalle infezioni), riduce la disidratazione e ha un gusto repellente per gli eventuali predatori. Le tinte vivaci della pelle segnalano appunto che la salamandra non è commestibile: queste colorazioni appariscenti sono dette "colorazioni di avvertimento" (funzione aposematica).
Descrizione La testa della biscia dal collare. È visibile il collare a cui l'animale deve il nome.la biscia dal collare è tipicamente verde scuro o marrone con un collare giallo caratteristico dietro alla testa a cui deve il nome. Il colore potrebbe andare inoltre dal grigio al nero. La parte inferiore è più chiara. In Gran Bretagna la biscia dal collare è il rettile più grande e raggiunge una lunghezza totale di 120 cm; in Veneto nella regione del delta del Po raggiunge anche i 2 metri [3] e può pesare fino ai 4 kg Biologia Le bisce dal collare sono grandi nuotatrici, e vanno in letargo durante l'inverno.poiché non sono velenose, le loro uniche difese sono la produzione di un fluido dall'odore aspro dalle ghiandole anali o la finzione della morte. A volte fingono anche degli attacchi, colpendo senza veramente aprire le loro bocche. Si difendono raramente mordendo. Alimentazione Predano quasi interamente anfibi, specialmente le rane comuni, anche se occasionalmente mangiano anche mammiferi e pesci.
La storia di Gocciolina (cl.2^) C era una volta una piccola goccia che si chiamava Gocciolina. Un giorno nuotava nel mare, mentre il suo amico Sole la guardava dall alto. Verso mezzogiorno il Sole picchiava forte e faceva tanto caldo. Gocciolina vide una grande nuvola bianca e pensò quanto le piacerebbe volare lassù.
Dopo un po si accorse che stava volando leggera, stava evaporando, e così raggiunse la nuvola. Sulla nuvola vide un altra goccia che scrutava l orizzonte con in mano un binocolo, era il capitano e chiese: Ciao chi sei?. Io mi chiamo Gocciolina rispose andandogli incontro felicissima.
La grande nuvola veniva spinta dal bel vento estivo e lei ammirava il paesaggio. All improvviso videro delle nuvole grigie in lontananza e il vento era sempre più forte. Il capitano disse alle goccioline: Buttatevi, buttatevi!! Gocciolina e le altre gocce si lanciarono sul Gravon e furono fermate dalla briglia del Framoso e incanalate nel canale fino a Giais.
Scorrevano velocissime fino ad arrivare in campagna. Gocciolina vide una libellula che sfrecciava, una rana che saltava e una biscia d acqua che cercava di mangiarsela. La rana le chiese: Dove vai?. Gocciolina rispose: Sono caduta dalla nuvola e sto tornando finalmente dal mio amico mare.
Attività di laboratorio seguiti dalle insegnanti: Rosa Gastaldo Germana Luce Angela Brocca Marisa Disegni e manufatti esposti in mostra Tecnica decoupage
I torrenti del Friuli, rappresentati con la tecnica delle estensioni (cl.2) Le estensioni
Quadretti con i sassi colorati
Manufatti realizzati dagli alunni di classe 1^ Cornici realizzate con sassi colorati
Cl.1^
Vasi decorati con i sassolini
Uccellini e libellule di carta
Rane di stoffa libellule realizzate con perline
Libellule con perline
Progetto Ambiente Canale Framoso: acque, terre, genti Si ringrazia il maestro Renzo Boschian Bailo per la disponibilità e collaborazione nel realizzare il progetto. Hanno collaborato, inoltre, gli alunni di cl.1^- 2^ e le insegnanti Rosa Gastaldo Germana, Luce Angela, Brocca Marisa per la realizzazione dei manufatti. Documentazione realizzata dall ins. Rosa Gastaldo Germana. Scuola Primaria Giais, I.C. Aviano a.s.2015-2016