Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario
Leishmaniosi canina Grave malattia del cane, con andamento generalmente cronico e che può anche portare a morte l animale. Èprovocata da un protozoo denominato Leishmania infantum, Il serbatoio della parassitosi èil cane e la trasmissione avviene, sempre e solo attraverso uno specifico dittero, il flebotomo. L'uomo rappresenta un ospite occasionale e può infettarsi solo attraverso la puntura dell'insetto. è considerata una malattia parassitaria riemergente a causa della sua recente diffusione in aree storicamente libere dall infezione e delle interrelazioni con le malattie immunodeprimenti Non esistono evidenze scientifiche che i proprietari di cani infetti siano a maggior rischio rispetto alle altre persone.
Il cane è serbatoio di Leishmania infantum Sviluppa una forma cronica di malattia Forme asintomatiche infettanti Elevata concentrazione di forme amastigoti infettanti nella cute Incerta sterilizzazione parassitologica durante e dopo la cura
Perché un piano di sorveglianza La Regione Marche èsituata a metà strada tra aree del centro sud, considerate di leishmaniosi endemica, e aree con sporadici focolai di limitata ampiezza (Centronord); la conoscenza esatta della situazione sanitaria specifica non ènota, d altra parte la parassitosi sta emergendo in numerosissimi Comuni della Regione dove non era mai stata evidenziata prima. In alcuni canili sanitari e rifugi la malattia è diventata endemica, data la concentrazione di animali e la probabile introduzione di cani infetti
Leishmaniosi nell uomo: notifiche anni 2008 2010 casi totali casi residenti 0 4 anni 5 9 anni 10 14 anni Leishmaniosi non specificata 5 4 0 0 0 Leishmaniosi viscerale 4 3 0 1 0
Piano di sorveglianza e controllo della Leishmaniosi canina Obiettivo: ridurre l incidenza della malattia nel territorio regionale Individuare i cani infetti e sottoporli a terapia e profilassi Proteggere i cani sani Sviluppare la conoscenza della malattia
Piano di sorveglianza e controllo della Attività nei canili: Leishmaniosi canina Indagine clinica e individuazione dei sospetti clinici Test sui cani introdotti Nei cani di proprietà Supportare l applicazione dei protocolli terapeutici adottati in caso di malattia
Lotta alla leishmaniosi nei canili Applicazione della protezione antivettoriale in tutte le strutture con situazione sconosciuta Screening clinico e laboratoristico di tutti i cani presenti nella prima fase di applicazione del piano Trattamento terapeutico dei cani infetti Controllo sierologico dei nuovi introdotti e terapia degli infetti Adeguamento delle strutture di ricovero dei cani infetti Disinfestazioni ambientali
Definizioni di caso Soggetto infetto da leishmaniosi: cane con sierologia >= 1:160 alla fluorescenza indiretta e/o presenza accertata di Leishmania (qualsiasi tecnica di ricerca diretta dell agente eziologico) Soggetto dubbio cane con sierologia da 1:40 a 1: 80 Soggetto clinicamente sospetto: cane con sintomatologia riferibile a Leishmaniosi in occasione di indagine clinica da sottoporre a controllo sierologico.
Sorveglianza Leishmaniosi canina 2011 2012 2011 2012 analizzati positivi dubbi analizzati positivi dubbi Cani in entrata 127 8% 29% 207 4% 15% sospetti clinici 33 18% 39% 67 23% 9% cani dati in affido 22 5% 44% 47 9% 40% indagini di prevalenza 460 6% 14% 518 4% 13%
Monitoraggio cani in entrata
Il test diagnostico di riferimento ImmunoFluorescenza Indiretta, per titoli uguali o superiori a 1/160 Sensibilità 98% Specificità 100%
Immunofluorescenza Indiretta: affidabilità del test Infezione + + 13 0 13 Test 1 192 193 14 192 206 Sensibilità = T+I+/I+ = 98% Specificità = T-I-/I- = 100%
Tratto da Quaderni di Epidemiologia di Ezio Bottarelli
Immunofluorescenza Indiretta: affidabilità del test Infezione + + 11 13 01 13 Test 1 192 193 14 192 206 Valore Predittivo Positivo = T+I+/T+ = 100% Valore Predittivo Negativo = T-I-/T- = 99%
Relazione tra sensibilità e specificità alta sensibilità bassa specificità alta specificità bassa sensibilità
Test diagnostici e diagnosi di malattie infettive Strategie per situazioni di bassa prevalenza: rendere il sistema molto sensibile, per evitare di non trattare cani infetti Strategie per situazioni di elevata prevalenza: rendere il sistema molto specifico, trattare solo i soggetti clinici e proteggere i sani