REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U.O. DIDATTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE Via Cardarelli - VITERBO PIANO DI EMERGENZA REV. DATA IL RESP. DELL U.O. Dott.ssa Anna Federici 2 01.02.2011 IL RESP. Ing. A. Selbmann SPP IL REFER. G. Brachetti 1
INDICE Pag. 3 Introduzione per la lettura del Piano di Emergenza 5 Manutenzione e gestione del Piano stesso 6 Destinatari del Piano di Emergenza 7 Predisposizione di incarichi 8 Procedure operative 10 PUNTO DI RACCOLTA 11 All. 1 Specchio numerico delle presenze 13 All. 2 Assegnazione di incarichi 16 All. 3 Istruzioni di sicurezza 18 All. 4 Rapporto di intervento 21 All. 5 Check-List 23 All. 6 Consegna Piano di Emergenza 2
INTRODUZIONE Il Polo Didattico risulta distribuito su quattro livelli: il piano terra, adibito ad attività amministrativa. il piano primo, il secondo, il terzo e il quarto, adibiti sia ad attività didattica che di segreteria. L edificio, dotato di regolare scala antincendio, vista l ampiezza del contesto urbanistico in cui è inserito, non presenta difficoltà di accostamento per l eventuale intervento dei mezzi di soccorso. A totale copertura della struttura, risulta individuata una SQUADRA DI EMERGENZA composta dai seguenti operatori: Cappuccini Mauro Fiorucci Daniela De Santis Daniela Risulta inoltre presente nella struttura l operatore Bernardini Rolando il quale ha partecipato ad eventi formativi in materia di prevenzione incendi, lotta antincendio e addestramento in caso di evacuazione. La Squadra di Emergenza risulta reperibile ai seguenti numeri telefonici interni: Cappuccini Mauro 206 Fiorucci Daniela 202 De Santis Daniela... 258 Il Piano di Emergenza ha lo scopo di fornire un contributo fondamentale nell affrontare situazioni di pericolo, agevolando l acquisizione di un sufficiente autocontrollo a fronte di eventuali manifestazioni di panico. La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo tale da rendere necessaria l evacuazione dell intera popolazione scolastica o di una parte di essa, può manifestarsi per diverse cause: - incendi che si sviluppano all interno dell area scolastica - incendi che si sviluppano nelle aree adiacenti - terremoti - crolli dovuti a cedimenti strutturali - avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi - inquinamenti dovuti a cause esterne - allagamenti Altro obiettivo importantissimo del Piano è quello di consentire una migliore gestione delle emergenze ipotizzabili mantenendo come punto fermo questi aspetti fondamentali: la STRATEGIA, definizione dei compiti di ciascuna figura che è parte attiva in emergenza la TATTICA, definizione delle procedure operative per svolgere tali compiti la LOGISTICA, predisposizione degli strumenti necessari quali via di fuga, uscite di emergenza, segnaletica, mezzi di estinzione 3
In linea generale i principali obiettivi che ci si prefigge di raggiungere mediante la stesura del Piano di Emergenza sono i seguenti: salvaguardare la sicurezza delle persone minimizzare i danni materiali prevenendo o contenendo l evoluzione dell incidente fornire una serie di linee guida comportamentali e procedurali che rappresentano le migliori azioni da compiere in caso di emergenza promuovere organicamente l attività di addestramento 4
MANUTENZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA Il piano di emergenza, non essendo uno strumento statico, è soggetto periodicamente a manutenzione. I Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale, redattore del Piano, provvederà a effettuare le eventuali emissioni periodiche purchè tutti i soggetti responsabili si impegnino a comunicare tempestivamente eventuali cambiamenti riguardanti introduzione di nuove tecnologie, modifica degli assetti organizzativi, variazione delle destinazioni d uso dei locali, modifiche strutturali e impiantistiche, ecc. GESTIONE DEL PIANO DI EMERGENZA Il responsabile dell istituto, usufruendo dei moduli riportati all All. 5, provvede all organizzazione per il controllo e la gestione degli strumenti per l emergenza quali: la segnaletica indicante i percorsi che conducono alle uscite e quella relativa alle norme comportamentali in caso di allarme incendio gli estintori e gli idranti. le attrezzature e DPI in dotazione alle Squadre di Emergenza Provvede inoltre alla diffusione del Piano di Emergenza e di eventuali documenti di informazione. 5
DESTINATARI DEL PIANO DI EMERGENZA Resp. U.O.S. Didattica delle Professioni Sanitarie Dott.ssa Anna Federici Resp. U.O.C. Gestione Attività Tecniche Presidi Extra Ospedalieri Ing. Fabio Micio Referente Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Lamberto Mecorio Tutti i Direttori dei vari corsi di studio, sia continuativi che temporanei 6
PREDISPOSIZIONE DI INCARICHI Premesso che all interno della struttura, oltre agli studenti di laurea biennale, triennale, master annuali, accedono in maniera non continuativa e non specificabile in ordine di annualità anche corsisti di altre tipologie quali per esempio gli OSS, nel presente Piano di Emergenza vengono contemplate le procedure di informazione rivolte ai responsabili dei suddetti corsi. In ogni caso, per non essere colti impreparati al verificarsi di una situazione di emergenza, onde evitare dannose improvvisazioni e per garantire i necessari automatismi nelle operazioni da compiere, è necessario porre in atto le seguenti indicazioni: DESIGNAZIONE NOMINATIVA A cura del Responsabile dell Istituto dovrà essere identificato il personale, docente e non, che opera nella struttura. Le figure previste sono: un responsabile e il relativo sostituto, addetto all emanazione dell ordine di evacuazione che al verificarsi di una situazione di emergenza assuma il coordinamento delle operazioni di evacuazione il personale incaricato della diffusione dell ordine di evacuazione il personale di piano responsabile del controllo delle operazioni di evacuazione il personale incaricato di effettuare eventualmente le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle forze dell ordine, al pronto soccorso. I predetti incarichi dovranno essere riportati in apposita disposizione di servizio a cura del Responsabile dell Istituto. ASSEGNAZIONE DI INCARICHI AGLI ALLIEVI Il Responsabile dell Istituto dovrà individuare gli studenti a cui attribuire le seguenti mansioni: due allievi apri-fila con il compito di aprire le porte e guidare i compagni attraverso i percorsi di emergenza verso il punto di raccolta due allievi serra-fila con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro Tali operazioni andranno sempre eseguite sotto la diretta sorveglianza dell insegnante. 7
PROCEDURE OPERATIVE All interno dell edificio tutti dovranno comportarsi ed operare per garantire a se stessi ed agli altri un sicuro sfollamento in caso di emergenza. Per raggiungere tale scopo, oltre agli specifici incarichi assegnati, ognuno dovrà seguire determinate procedure tenendo conto del numero di studenti e corsisti presenti anche in via temporanea nella struttura. A tutti i responsabili dei vari corsi verrà consegnata copia del Piano di Emergenza seguendo le modalità riportate nell allegato-4 del Piano stesso. RESPONSABILE DELL ISTITUTO dovrà individuare il coordinatore e l eventuale sostituto della Squadra di Emergenza dovrà provvedere, mediante i preposti per la sicurezza, all organizzazione per il controllo periodico della praticabilità delle vie di uscita, della presenza e efficienza dei presidi antincendio e di ogni altro dispositivo o attrezzatura finalizzata alla sicurezza quali, ad esempio, la segnaletica indicante i percorsi di emergenza, l illuminazione di sicurezza, l efficienza delle porte antincendio dovrà provvedere, tramite gli organismi aziendali preposti (Servizio Prevenzione e Protezione), almeno una volta l anno, all organizzazione delle prove di simulazione dovrà informare gli allievi sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel Piano dovrà illustrare il Piano di Evacuazione a tutti i presenti in caso di emergenza, in attesa dell arrivo dei VVF, dovrà valutare l opportunità di diramare l ordine di evacuazione dovrà provvedere all aggiornamento costante del Piano di Emergenza PERSONALE DOCENTE dovrà intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico, anche diramando l abbandono immediato dei locali dovrà controllare che gli allievi apri-fila e serra-fila eseguano correttamente i compiti in caso di evacuazione dovranno portare con sé il registro di ogni classe per effettuare un controllo delle presenze nel Punto di Raccolta indicato nel Piano 8
PERSONALE NON DOCENTE (Squadra di Emergenza) azione tempestiva di primo intervento dovrà assumere l incarico di effettuare eventualmente le chiamate telefoniche di emergenza con l esterno rispettando il seguente ordine: 1. Vigili del Fuoco n tel. 115 2. emergenza sanitaria.. 118 3. pronto intervento dei Carabinieri... 112 4. Polizia Municipale.....228383 ALLIEVI ricevuto l allarme dovranno interrompere immediatamente ogni attività dovranno mantenere l ordine e l unità della classe durante e dopo l esodo dovranno tralasciare il recupero di oggetti personali dovranno disporsi in fila e seguire il percorso dello studente apri-fila dovranno camminare in modo sollecito evitando di spingere gli altri compagni ad evacuazione avvenuta dovranno collaborare con l insegnante per il controllo delle presenze 9
PUNTO DI RACCOLTA In caso di ordine di evacuazione tutti i presenti abbandonano la struttura e si allontanano dalla stessa raggiungendo un area di raduno sicura detta PUNTO DI RACCOLTA. Tale luogo è individuato nell area stradale alberata, laterale alla struttura, dedicata a parcheggio, area non interessata dall eventuale accostamento alla struttura da parte dei mezzi di soccorso (VEDI ALLEGATA PLANIMETRIA). 10
ALLEGATO-1 SPECCHIO NUMERICO DELLE PRESENZE 11
Anno accademico.. Presenti nella fascia oraria dalle ore alle ore. PIANO ALLIEVI DOCENTI NON DOCENTI TOTALE TERRA Max Max Max Max PRIMO Max Max Max Max SECONDO Max Max Max Max TERZO Max MAX Max Max QUARTO Max Max Max Max TOTALE GEN. 12
ALLEGATO-2 ASSEGNAZIONE INCARICHI 13
INCARICO NOMINATIVI Emanazione ordine di evacuazione Diffusione ordine di evacuazione Controllo operazioni di evacuazione: piano terra piano primo piano secondo piano terzo piano quarto Chiamate di soccorso esterno: piano terra piano primo piano secondo piano terzo piano quarto Controllo periodico dei percorsi e delle uscite di emergenza, della verifica semestrale dei presidi antincendio, della segnaletica di sicurezza classe ALLIEVI APRI-FILA classe ALLIEVI CHIUDI-FILA 14
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ALLEGATO-3 ISTRUZIONI DI SICUREZZA 16
ISTRUZIONI DI SICUREZZA ALLA DIRAMAZIONE DELL ALLARME : MANTIENI LA CALMA INTERROMPI IMMEDIATAMENTE QUALSIASI ATTIVITA LASCIA SUL POSTO TUTTO L EQUIPAGGIAMENTO INCOLONNATI DIETRO IL COMPAGNO APRI-FILA NON SPINGERE, NON GRIDARE, NON CORRERE SEGUI LE VIE DI FUGA INDICATE DALLA SEGNALETICA RAGGIUNGI IL PUNTO DI RACCOLTA INDIVIDUATO NEL PARCHEGGIO ALBERATO A PIANO STRADA NON TI ALLONTANARE DAL PUNTO DI RACCOLTA FINO ALLA COMUNICAZIONE DI CESSATA AMERGENZA NON FARE MAI USO DI ASCENSORI SE SEI TU STESSO AD ACCORGERTI DELL EVENTO AVVERTI TEMPESTIVAMENTE IL PERSONALE DOCENTE O NON DOCENTE INOLTRE IN CASO DI INCENDIO : SE SEI L ULTIMO ESCI DALL AULA CHIUDENDO LA PORTA NEL CORSO DELL EVACUAZIONE, SE IL FUMO NON TI PERMETTE DI RESPIRARE, FILTRA L ARIA ATTRAVERSO UN QUALSIASI INDUMENTO, MEGLIO SE BAGNATO CLASSE ALUNNI APRI FILA : ALUNNI CHIUDI FILA 17
ALLEGATO-4 RAPPORTO DI INTERVENTO 18
U.O. DIDATTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE ============== Via Cardarelli - Viterbo RAPPORTO DI INTERVENTO PER PRINCIPIO DI INCENDIO redatto da Data l operatore 19
Luogo dell intervento: Data dell evento: Ora della scoperta dell evento: Nome e cognome dell operatore: Mansioni U.O. di appartenenza: Servizio Prevenzione e Protezione Chi ha effettuato la segnalazione? ( nome e cognome) Vi sono stati problemi a recarsi sul luogo dell evento? si no Se si quali Quanti addetti sono intervenuti? Era disponibile l equipaggiamento di emergenza? si no Eventuali note in merito Erano disponibili i mezzi di estinzione? si no Quale mezzo di estinzione è stato usato? polvere CO2 idrante E stato necessario evacuare una stanza? il compartimento? E stato necessario l intervento dei VVF? si no Quali prodotti o materiali sono stati interessati dall evento? Vi sono stati danni alle persone, alle strutture, agli arredi? si no Se si specificare 20
ALLEGATO-5 CHECK - LIST 21
CONTROLLO PERIODICO ANTINCENDIO U.O. DIDATTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE ==================================== Piano CARENZE RISCONTRATE Estintore rimosso. (estintore n ) Supporto estintore danneggiato. (estintore n ) Estintore danneggiato. (estintore n ) Estintore scarico. (estintore n ) Idrante danneggiato. (idrante n ) Verifica semestrale scaduta su idrante n / su estintore n Vie o uscite ostruite da materiale, attrezzature o arredi. luogo: Segnaletica di emergenza rimossa. luogo: Segnaletica di emergenza danneggiata. luogo: Porta tagliafuoco difettosa. luogo: Segnaletica di divieto di fumo rimossa. luogo: Segnaletica di divieto di fumo danneggiata. luogo: Armadio antincendio manomesso. EVENTUALI ANNOTAZIONI : L OPERATORE ADDETTO: data: 22
ALLEGATO-6 ATTESTATO DI CONSEGNA DEL PIANO DI EMERGENZA 23
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U.O. DIDATTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE Via Cardarelli - VITERBO PIANO DI EMERGENZA Io sottoscritto In qualità di In data ricevo dal Responsabile dell Istituto copia del suddetto documento del quale mi impegno a prenderne accurata visione. Per ricevuta 24
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