Azione 3 Monitoraggio e valutazione. Liris Schiavi, Regione Piemonte Alberto Vergani, Università Cattolica del S.C.

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Transcript:

Azione 3 Monitoraggio e valutazione Liris Schiavi, Regione Piemonte Alberto Vergani, Università Cattolica del S.C.

ASSIS.T. Il progetto Interregionale 2013-2014 Protocollo d'intesa tra: Regione Friuli Venezia Giulia Regione Lazio Regione Marche Regione Piemonte Regione Umbria Provincia autonoma di Trento Progetto Interregionale Costruire un modello e pratiche d'intervento per azioni di supporto alle reti locali di orientamento. Riferimenti e approfondimenti su: www.wikiorienta.it/assist Assistenza Tecnica affidata a:

Bisogni e risultati attesi Bisogni emergenti Confronto su strumenti e metodi per il monitoraggio e la valutazione dei servizi orientativi, in grado di alimentare con dati condivisi su scala inter-regionale i processi di programmazione. Risultati attesi Analisi di due casi regionali (Piemonte e Friuli Venezia Giulia) in materia di monitoraggio e valutazione. Definizione di un format condiviso (set di indicatori per il monitoraggio e individuazione dei diversi tipi di valutazione). Sperimentazione del dispositivo di monitoraggio della Regione Friuli Venezia Giulia su interventi di orientamento alle professioni realizzati in Regione Piemonte. Realizzazione e monitoraggio di azioni di informazione e orientamento alle professioni con il metodo S.Or.Prendo(in Piemonte e Lazio).

Il percorso e le attività realizzate Territori coinvolti: Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Piemonte e Regione Lazio. Realizzazione di n. 7 focus groupcon 104 operatori della Regione Friuli Venezia Giulia. Analisi delle pratiche, dei sistemi informativie dei dispositivi di monitoraggio e valutazione in Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Definizione di una griglia di indicatori per il monitoraggiodei servizi orientativi. Individuazione e descrizione dei tipi di valutazioneapplicabili ai servizi orientativi regionali. Sperimentazione del software S.Or.Prendo e monitoraggiopresso 70 gruppi classe in Piemonte (969 studenti) e 14 Istituti Scolastici nel Lazio. Sperimentazione del dispositivo di monitoraggiodella Regione Friuli Venezia Giulia nell ambito delle azioni di orientamento alle professioni realizzate in Piemonte. Integrazioni e condivisione degli strumenti e dei risultati della sperimentazione con i rappresentanti delle Regioni coinvolte nel progetto.

La sperimentazione Azioni di orientamento alle professioni con S.OR.PRENDO Assistenza tecnica nell ambito delle sperimentazioni in Piemonte e Lazio Formazione degli operatori (69 Servizi) del sistema regionale di orientamento del Piemonte (Torino Settembre 2013) Formazione degli insegnanti di un gruppo di 14 scuole del Lazio (Roma Ottobre 2013) Sperimentazione di S.OR.PRENDO e del dispositivo di monitoraggiodella Regione Friuli Venezia Giulia presso 70 gruppi classe in Piemonte (969 studenti). Sperimentazione del software S.Or.Prendo e strumenti di monitoraggio presso 9 gruppi classe (49 studenti) in Regione Lazio. Sperimentazione interventi di orientamento alle professioni con S.OR.PRENDO Monitoraggio degli interventi Licenze attivate Account utente creati Gruppi classe PIEMONTE 69 3.981 70 969 LAZIO 14 906 9 49 Utenti

Sperimentazione Dispositivo di monitoraggio della Regione Friuli Venezia Giulia in Piemonte

Sperimentazione Dispositivo di monitoraggio della Regione Friuli Venezia Giulia in Piemonte

Tre scelte di fondo Partenza da/valorizzazione di esperienze esistenti: sperimentazione del sistema di monitoraggio MAO già in uso dal FVG; attività di orientamento attraverso S.OR.PRENDO quale oggetto di monitoraggio in quanto strumento condiviso da più amministrazioni Distinzione tra monitoraggio e valutazione (non solo a livello teorico ma di logica : monitoraggio basato su indicatori, valutazione strutturata per tipi) Distinzione tra tipi diversi di valutazione (solo se c è chiarezza su questo punto è possibile fare davvero valutazione: valore euristico e fattibilità, tipi diversi per finalità diverse con disegnidiversi)

Gli indicatori per il monitoraggio Quattro blocchi di indicatori (strutturati in ambiti) - Contesti - Strutture, servizi, operatori/ici - Avanzamento/attuazione fisica e finanziaria - Risultati (gradimento, sbocchi orientativi, sbocchi lavorativi)

Gli indicatori per il monitoraggio: un estratto Il Format di monitoraggio Ambito di monitoraggio Indicatore Fonti e reperibilità del dato Il contesto scolastico e formativo Popolazione residente in età scolastica ed universitaria suddivisa per fasce d età, genere e nazionalità Il dato è reperibile accedendo alle fonti del Ministero dell Istruzione (MIUR) e dell ISTAT Il contesto occupazionale Popolazione residente in età lavorativa, suddivisa tra occupati, persone in cerca di occupazione e inattivi e relative articolazioni per fasce d età, genere e nazionalità Questo dato è fornito dall ISTAT (rilevazione forze di lavoro) trimestralmente e su scala regionale Le strutture, gli operatori, la rete Numero e tipologia di scuole, enti e sedi accreditate (per provincia e per comune) Stato di avanzamento fisico della realizzazione di azioni, programmi od interventi Stato di avanzamento finanziario della realizzazione di azioni, programmi od interventi Competenze professionali degli operatori erogatori del servizio N. e tipologia di utenti raggiunti dalle diverse tipologie di servizi orientativi (suddivisi a loro volta per tipologia di strutture, es. scuole, CFP, sportelli informativi, centri per l impiego, ecc.), nel tempo dato Risorse finanziarie stanziate distinte per fonti, capitoli di spesa e provenienza Posizionamento o classificazione degli operatori/ici rispetto agli standard professionali Dati desumibili dagli archivi amministrativi dei sottosistemi regionali competenti in materia di istruzione, formazione e lavoro Dati desumibili dagli archivi amministrativi dei sottosistemi regionali competenti in materia di istruzione, formazione e lavoro Dati desumibili dagli archivi amministrativi dei sottosistemi regionali competenti in materia di istruzione, formazione e lavoro Non sono ancora operanti veri e propri standard professionali per queste figure professionali e non sono rinvenibili procedure di classificazione dei curricula degli operatori

I tipi proposti I tipi di valutazione -Di gradimento ( a caldo o a freddo ) -Longitudinale delle transizioni individuali -Differenziale di contesto/sistema -Del grado di copertura della popolazione-obiettivo -Di efficacia interna -Del processo di implementazione -Di impatto -Di efficienza

I tipi di valutazione: un estratto della proposta Tipi di valutazione possibile Breve descrizione Focalizzazione Valore euristico Fattibilità La valutazione Valutazione di soddisfazione o gradimento a caldo (ovvero di fine intervento) Valutazione del grado di copertura della popolazione - obiettivo Consiste nel confronto (in genere censuario) tra 1) le risposte (giudizi o valutazioni) date a caldo (ovvero al termine dell utilizzo) dai destinatari/e diretti del servizio attraverso la compilazione autosomministrata di un questionario di soddisfazione e 2) determinati valori-obiettivo di soddisfazione (o valori al tempo precedente o valoristandard). Il questionario copre generalmente, pur con ovvie differenze a seconda del tipo di servizio interessato, le principali dimensioni del servizio (rispondenza alle attese, profilo degli operatori/ici, materiali disponibili, aspetti fisici e di accessibilità, clima relazionale) e prevede la espressione di giudizi su scala ordinale, numerica o non-numerica. In aggiunta, possono essere incluse nel questionario anche domande di tipo prospettico relative, ad esempio, alla percezione di utilità del servizio o ambiti affini. La logica di giudizio sottostante questa valutazione è che è tanto migliore il servizio la cui valutazione a caldo corrisponde o è superiore ai valori di riferimento. Il limite principale di questa valutazione consiste nel fatto che essendo fornita a fine servizio e in generale prima di rientrare nella vita ordinaria, non può basarsi (anche) sull esperienza di utilizzo di quanto sviluppato o acquisito in sede di orientamento. Consiste nel confronto tra 1) il tasso di copertura effettivo di una determinata popolazione-obiettivo (calcolato al tempo T1) e 2) il tasso di copertura atteso (oppure quello a T0 oppure quello proprio di una situazione di riferimento: ad esempio un altro servizio o un altra struttura). Il tasso di copertura è (vedi sopra) un indicatore di monitoraggio consistente nel rapporto tra 1) la quantificazione ed il profilo della popolazione effettivamente raggiunta dagli interventi di un sistema o di un servizio e 2) quantificazione/profilo della popolazione-obiettivo (intesa come universo coerente di riferimento). Negli impianti valutativi relativi al FSE, il tasso di copertura è considerato un indicatore di risultato nel senso che evidenzia l esito (più o meno positivo a seconda di quanto sia vicino o distante dal 100%) dello sforzo di un determinato intervento nel raggiungere la totalità della popolazione per la quale quell intervento potrebbe fare la differenza (nulla dice però questo indicatore del beneficio apportato a quella popolazione dall intervento eventualmente realizzato). E evidente come in questo tipo di valutazione sia decisivo, rispetto alla credibilità della operazione di confronto, la modalità attraverso la quale si perviene alla definizione quanti-qualitativa della popolazione-obiettivo. Nel caso dell orientamento questa valutazione, per quanto detto in precedenza, deve sempre accompagnarsi ad un altro tipo di valutazione (o essere integrata da opportuni dati di monitoraggio) in grado di posizionare i suoi esiti rispetto alla intensità del servizio pro-capite ricevuto e, possibilmente, agli effetti degli interventi. Su servizi o interventi il cui utilizzo può considerarsi ampiamente o totalmente completo (ovvero esaurito) a fine servizio. su un sistema territoriale di orientamento nel suo complesso (se ci sono obiettivi di copertura definiti a livello di sistema) oppure su uno specifico servizio o intervento o una singola struttura di erogazione. 2 4 3 3

I punti di forza Punti di forza Strumenti e griglie di comparazione costruiti valorizzando le pratiche regionali ma anche le acquisizioni della ricerca in materia di sistemi informativi, monitoraggio e valutazione. Strumenti di orientamento sperimentati e condivisi da Regioni diverse, con sistemi di monitoraggio comuni. Confronto sui modelli esistenti e definizione di possibili strumenti di reporting (in primo luogo di monitoraggio) condivisi dalle sei Regioni.

Possibili sviluppi Possibili sviluppi Supporto allagovernanceistituzionale dei sistemi regionali d orientamento. Promozione di una programmazione dei servizi orientativi più informata. Coerenza del modello con standard professionali e di processo condivisi su scala nazionale.