VIII EDIZIONE SIREF SUMMER SCHOOL LECCE 2013 CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ Apprendere, formare, agire nel corso della vita: capacità, democrazia, partecipazione. Nuove politiche per lo sviluppo
SIREF SUMMER SCHOOL - VII IEDIZIONE LECCE, 12-13-14 settembre 2013 CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ CONTESTI COOPERATIVI AL TEMPO DEI BES: dall individuazione dei bisogni alla generazione di opportunità Paola Damiani, Alessia Farinella Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione Università di Torino
APPRENDERE DAI CONTESTI NEI CONTESTI DI APPRENDIMENTO PERCORSO PROATTIVO: DAL REALE AL POSSIBILE BISOGNI BI-SOGNI OPPORTUNITA
IL QUADRO DEI BISOGNI ATTUALE: Cambiamenti e sfide BES disabilità Svantaggio Problemi Stranieri Disturbi evolutivi Specifici: DSA DCM ADHD FIL DL
QUALE FORMAZIONE DEI FORMATORI? Quale formazione per gestire la complessità? Quale validità dei sistemi formativi per il lifelong learning e i framework europei? TEORIA «Carenze nella preparazione universitaria dei professionisti: raffinate teorie che però non mettono a disposizione un know how pragmatico per la costruzione di professionalità forti»
Un modello: La centratura sui contesti, dall ambito sociosanitario: «Apprendere i contesti VANTAGGI 1 (Bateson, 1979) dispositivi formativi innovativi valorizzazione delle dimensioni sociali, psicologiche, politiche, antropologiche e culturali di ogni situazione relazionale o di contesto Valorizzazione del ruolo del soggetto in situazione di bisogno quale attivatore di risorse dei contesti e per i contesti nei quali vive. Per lo Sviluppo di risorse individuali e collettive (comunitarie)
Vantaggi 2 nel contesto, le persone in relazione si influenzano reciprocamente e apprendono insieme. co-educazione (Fornasa e Medeghini, 2010) e coapprendimento.
«impossibilità di non essere in relazione» ma ESISTONO differenti configurazioni relazionali I diversi posizionamenti degli elementi dei contesti generano apprendimento sviluppo e salute e al contrario dis-apprendimento e malessere; contesti capacitanti o dis-capacitanti che determinano la possibilità di giustizia e le libertà delle persone.
nodi critici emergenti: 1. Contesti di relazione/contesti cooperativi (?) 2. Necessità del contesto Apprendere dai contesti è necessario perché il mondo è cambiato: occorre imparare a imparare per tutta la vita e a lavorare a tempo e a progetto, attraverso processi continui di revisione e valutazione (discontinuità entro cui si muove azione lavorativa)-costa, 2013)
Approcci contestuali: caratteristiche riconoscimento dell organizzazione come diversa e più potente dei singoli che la compongono; valore trasformativo della dimensione collettiva e contestuale non soltanto in termini di vantaggio per il singolo, ma anche e soprattutto in senso etico, democratico e comunitario. valorizzazione del contesto organizzativo istituzionale come ambito proattivo sul quale conviene investire (policy).
Apprendere nei/dai contesti: competenze necessarie Apprendere i contesti è possibile soltanto attraverso un atto di umiltà, per vedere e ascoltare le posizioni gerarchiche più basse e diverse Sguardo plurimo: Uscire dalle visioni monche e monoculturali
. Pare urgente assumere l idea che lo studente con BES possa essere risorsa in quanto attivatore di cambiamento, poiché la visione dell allievo come fruitore passivo di attenzioni e sforzi aggiuntivi conduce facilmente i docenti all immobilismo o al rifiuto dell impegno.
Un approccio adeguato per entrare in una relazione capacitante con la classe multidifferenze dei BES, per riconoscerla e valorizzarla come contesto di apprendimento. CONTESTO BES compagni disabilità Svantaggio Problemi Stranieri Famiglie Disturbi evolutivi Specifici: DSA DCM ADHD FIL DL insegnanti
La prospettiva- scelta pedagogico-formativa «Nell avvicinamento c è un azione di interpretazione del sé, del contesto e del sé nel contesto» (Costa, 2013) Non è la sola connessione che genera opportunità Bisogna avere il coraggio (e la capacità) di dar forma ai contesti Se scegliamo di costruire contesti generativi
Generare opportunità in contesti di disagio: un progetto sperimentale DISAGIO APPARTENENZA ad un contesto SVANTAGGIATO da punto di vista - ECONOMICO - LINGUISTICO - SOCIO-CULTURALE
La sperimentazione P.I.P.P.I. : progetto promosso dall Università di Padova in partenariato con la Direzione Generale per l'inclusione e i Diritti Sociali del Ministero del lavoro delle politiche sociali e le 10 città Riservatarie (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Torino, Venezia) del fondo della L.285/1997, avviata a marzo 2011 e conclusa a dicembre 2012; trae le origini da esperienze pilota condotte in Nord America (Quebec)
Aspetti chiave Cambiamento è tale solo se avviene nel contesto di vita della persona; Tutti gli attori del contesto hanno valore ruolo attivo, portatori di interesse e risorse; Necessità e valore coordinamento interventi Lavoro in rete e continuità progettuale tra scuola ed extra scuola
Vantaggi Il riconoscimento del protagonismo di tutti gli attori coinvolti, la condivisione del progetto educativo, il lavoro con maggiore efficacia (non è detto in assoluto) Attivazione di risorse proprie dei singoli e del contesto; Laddove avviene il cambiamento patrimonio della persona e del contesto (che diventa generatore di opportunità attivazione circolo virtuoso)
Situazioni di disagio radicato Effettiva adesione al progetto Altri fattori da considerare Difficoltà intrinseche al lavoro di rete Ottimizzazione risorse esistenti, non apertura nuovi capitoli di spesa
Bibliografia Bateson G., (1979), Mente e natura, Trad. it. Adelphi, Milano, 1984 Bronfenbrenner U., (2005), Rendere umani gli esseri umani, tr.it. 2010, Erickson, Trento; Frabboni F., Dialogo su una scuola possibile; Giunti scuola, Firenze, 2011 Fornasa W., Medeghini R, Abilità differenti. Processi educativi, co-educazione e percorsi delle differenze, Milano, Franco Angeli, 2006 Mortari L., (2009), Ricercare e riflettere, Carocci, Roma; Lacharité C., Fafard G., Bourassa L. (2005), Programme d'aide personnelle, familiale et communautaire: nouvelle génération (PAPFC2), Groupe de recherche et d'intervention en négligence, Université du Québec à Trois- Rivières, Québec, Ca;