Modellazione numerica ed utilizzo di codici di calcolo commerciali (ovvero non fidiamoci degli ingegneri)



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Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati Reggio Emilia 26 novembre 2010 Modellazione numerica ed utilizzo di codici di calcolo commerciali (ovvero non fidiamoci degli ingegneri) Dott. Ing. Nicola GAMBETTI, Libero Professionista

NTC 2008 Strutture in muratura 1. Analisi statica agli e.f. di un maschio murario 2. Semplici analisi dinamiche 3. Analisi statica di un edificio a struttura mista c.a. e muratura portante 4. Analisi di un edificio esistente in muratura 5. Analisi di un edificio storico 6. Confronto fra risultati sperimentali, analisi limite e programmi commerciali Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 2

Analisi statica di un maschio murario La normativa vigente (NTC08) impone di eseguire le verifiche di resistenza in termini delle caratteristiche delle sollecitazioni ( N,M,T) i codici di calcolo agli elementi finiti valutano le componenti del tensore delle tensioni nei punti di Gauss degli elementi e talvolta definiscono delle macro per risalire da esse alle sollecitazioni. Occorre un opportuno senso critico per interpretare i risultati. Mesh utilizzate Caratteristiche del setto: altezza 350 cm, lunghezza 300 cm, spessore 24 cm Muratura : solido elastico omogeneo E=5000 N/mm2, G=2000 N/mm2 Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 3

Analisi statica di un maschio murario 1 a condizione di carico: sforzo normale semplice (peso proprio + distribuito 2000 dan/m in sommità) Tensioni σ 2 2 N macro Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 4

Analisi statica di un maschio murario 2 a condizione di carico: sforzo normale eccentrico (peso proprio + distribuito 2000 dan/m 2 + concentrato 2000 dan) Tensioni σ 2 2 N macro M macro Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 5

Analisi statica di un maschio murario 3 a condizione di carico (peso proprio + distribuito 2000 dan/m2 + concentrato 2000 dan + azione orizzontale 5000 dan) N macro M macro V macro Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 6

Alcuni problemi di modellazione Analisi modale di un caso semplice Pareti 4x3 m, spessore 15 cm, γ=2000 dan/m 3 Muratura solido elastico omogeneo E=8000 N/mm 2, G=3200 N/mm 2 Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 7

Alcuni problemi di modellazione Effetto del peso proprio della muratura: compaiono modi locali Deformata ottenuta per combinazione dei modi 1 modo di vibrare Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 8

Alcuni problemi di modellazione Analisi dinamica tenendo conto delle masse solo a livello dei solai Deformata ottenuta per combinazione dei modi 1 modo di vibrare Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 9

Alcuni problemi di modellazione Corretta modellazione dei solai Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 10

Alcuni problemi di modellazione Corretta modellazione dei solai Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 11

Alcuni problemi di modellazione Modellazione delle masse Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 12

Alcuni problemi di modellazione Modellazione delle masse Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 13

Alcuni problemi di modellazione Modellazione delle masse Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 14

Edificio a struttura mista Complesso scolastico di recente costruzione (anni 90) in struttura mista c.a. e muratura portante (2003-2004) Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 15

Alcuni problemi di modellazione Edificio a struttura mista Complesso scolastico di recente costruzione (anni 90) in struttura mista c.a. e muratura portante Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 16

Alcuni problemi di modellazione Pianta piano terra e sezione longitudinale Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 17

Alcuni problemi di modellazione Sezioni trasversali Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 18

Alcuni problemi di modellazione Modello di calcolo Vista prospettica Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 19

Alcuni problemi di modellazione Modello di calcolo Vista frontale Platea nervata Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 20

Alcuni problemi di modellazione Modello di calcolo Vista impalcato quota +3,85 m Vista impalcato quota +7,40 m Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 21

Alcuni problemi di modellazione Modello di calcolo Vista sottotetto Vista falde tetto Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 22

Alcuni problemi di modellazione Modello di calcolo Sezione trasversale 2 Sezione trasversale 3 Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 23

Alcuni problemi di modellazione Modello di calcolo Sezione trasversale 4 Sezione trasversale 5 Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 24

Alcuni problemi di modellazione Modello di calcolo Sezione trasversale 6 Corpo centrale Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 25

Alcuni problemi di modellazione Caratteristiche della muratura Mattone per elementi portanti 28x21x18 cm E=6700 N/mm2, G=0,4E Mattone per tramezzi 25x21x12 cm Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 26

Alcuni problemi di modellazione Confronto fra modello completo e analisi a telai piani disaccopiati solaio copertura 600 dan/m 2 solaio sottotetto 500 dan/m 2 solaio tipo 985 dan/m 2 area influenza 7,20x5,40 m 2 Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 27

Alcuni problemi di modellazione Confronto fra modello completo e analisi a telai piani disaccopiati Sforzi normali telaio piano Sforzi normali modello 3D Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 28

Alcuni problemi di modellazione Confronto fra modello completo e analisi a telai piani disaccopiati Sforzo normale telaio piano [dan] Sforzo normale modello 3D [dan] Sforzo normale modello 3D con rigidezza flessionale modificata [dan] Pilastro 1 57960 31900 41580 Pilastro 2 83000 50000 59600 Pilastro 3 58140 41800 52600 N.B.: il valore errato dello scarico sui pilastri dipende sia dall aver collegato i muri ai pilastri in c.a. che dall aver usato elementi plate&shell e dunque una rigidezza flessionale per le pareti in muratura. Se tale rigidezza viene trascurata si riottengono risultati dei modelli a telaio piano. Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 29

Alcuni problemi di modellazione L analisi della trave parete Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 30

Alcuni problemi di modellazione Risultati analisi FEM plane stress Tensioni N 2 2 Tensioni N 1 1 Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 31

Alcuni problemi di modellazione Effetto del tamponamento in muratura se considerato portante Isostatiche Tensioni N 1 1 Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 32

Edificio scolastico in muratura Una parte dell edificio è stata costruita alla fine del 1800. L edificio è stato ampliato fra il 1920 e il 1930, infine verso il 1970 sono stati inseriti alcuni vani tecnici (2005) Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 33

Edificio esistente Edificio fine 800 Edificio 1920 circa Ristrutturazioni recenti 9.37 m 50.40 m Prospetto Vano scala Retro Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 34

Edificio esistente Pareti spessore Snellezza Piano terra 1 45cm 10.6 Piano terra 2 30cm 15.9 Piano primo 1,2 30cm 14.0 Sottotetto 1,2 30cm 4.5 D.M. 20/11/87 NTC08 Spessore minimo delle pareti cm 12 si Spessore minimo delle pareti cm 24 si Snellezza massima delle pareti 20 si Snellezza massima delle pareti 12 no Muratura in elementi resistenti pieni artificiali Nessuna prova sui materiali Proprietà materiale definite in base normativa (LC1) Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 35

Edificio esistente Solai Massetto Laterizio sup. Laterizio inf. Travetto in c.a.p. PANNELLI PREFABBRICATI INT. 120cm SOLAIO TIPO VARESE SOLAIO A VOLTERRANE SOLAIO A PUTRELLE E VOLTINE Non è assicurata la rigidezza nel piano Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 36

Edificio esistente 1.Copertura spingente Solai (osservazioni) 2.Mancanza di collegamenti pareti - solaio 3.Rimozione di due solai Solaio sostituito con controsoffitto Condizioni che favoriscono ribaltamenti delle pareti Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 37

Edificio esistente Analisi statica per soli carichi verticali Calcolo con programma agli elementi finiti Esempio: Allineamento nord Tutti i setti risultano verificati Analisi sismica Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 38

Normativa: NTC08 cap.8 Costruzioni esistenti Analisi locale (azioni fuori dal piano) Tipi di verifiche: 1. Ribaltamento generale 2. Pressoflessione fuori dal piano A B C Creazione di un programma (RiPar( RiPar): A. Verifica ai soli carichi verticali B. Ribaltamento generale C. Pressoflessione fuori dal piano (3 cerniere) Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 39 0.02g Tiranti 0.05g Fasce 0.10g Giunto 0.12g

Edificio esistente Analisi locale (azioni fuori dal piano) RIBALTAMENTO Problema: : Mancanza di collegamenti parete - solaio Analisi Cinematica: : Calcolo di λ per equilibrio alla rotazione Verifica: λ > a 0 as 0 = ç æ 1+ 1.5 ö g z a q çè H ø Allegato 11.c dell ord. 3274 bozza 09/11/2004 ora sostituita NTC2008 7.8.1.5.2 Valore PGA di collasso Possibili meccanismi di ribaltamento Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 40

Edificio esistente Analisi locale (azioni fuori dal piano) RIBALTAMENTO Risultati: nessuna parete verificata Intervento: : Tiranti Moltiplicatore di progetto as 0 = ç æ 1+ 1.5 ö g z a q çè H ø λ Schemi per il calcolo dei tiranti Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 41

Edificio esistente Analisi locale (azioni fuori dal piano) PRESSOFLESSIONE Assicurate le pareti ai solai e scongiurati ribaltamenti Rottura interna Schema: trave appoggiata Meccanismo delle 3 cerniere Analisi Cinematica: : Calcolo di λ,, moltiplicatore dei carichi orizzontali Verifica: λ > a 0, tutte le pareti risultano verificate Analisi globale Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 42

Edificio esistente Analisi globale Verifica delle pareti per sollecitazioni nel proprio piano Assicurato un comportamento scatolare : 1. Esclusi collassi locali per azioni fuori dal piano 2. Solai rigidi nel proprio piano Normativa: Solai con soletta collaborante e rete metallica S > 5 cm Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 43

Edificio esistente Analisi globale Modellazione (fem) 1. Solai rigidi nel proprio piano 2. Maschi murari: plate & shell 3. Fasce di piano: bielle Tipi di analisi: a. Analisi statica lineare b. Analisi dinamica modale Vista del modello con elementi q = 2.7 fattore di struttura Muratura ordinaria α q = 1.5 u α 1 Non regolari in elevazione α u 1.8 α = 1 Due o Più piani Vista solida del modello Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 44

Edificio esistente Analisi globale ANALISI STATICA LINEARE Mappa sforzo normale Mappa momento Mappa taglio Setti murari in esame Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 45

Edificio esistente Analisi globale ANALISI DINAMICA MODALE Modi di vibrare Primo modo T = 0.260 sec Secondo modo T = 0.242 Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 46

Edificio esistente Analisi globale CONFRONTO DEI RISULTATI Verifiche a. Pressoflessione b. Taglio per scorrimento e fessurazione diagonale Analisi statica lineare Analisi dinamica modale Nessun setto verificato Nessun setto verificato Calcolo della PGA di collasso Valore PGA di collasso Analisi statica lineare Analisi dinamica modale 0.052g 0.055g Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 47

Edificio esistente Analisi globale Intervento per far collaborare le fasce di piano Influenza delle fasce sul tipo di risposta: Accoppiamento tra i montanti murari Inserimento di tiranti (o cordoli): Fornire compressione necessaria per attivare puntone inclinato Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 48

Edificio esistente Analisi globale (edificio riparato) Modellazione 1. Solai rigidi nel proprio piano 2. Maschi murari: plate & shell 3. Fasce di piano: plate & shell Modello senza fasce di piano Tipi di analisi: a. Analisi statica lineare b. Analisi dinamica modale c. Analisi statica non-lineare (metodo POR) con foglio Excel Modello con fasce di piano Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 49

Edificio esistente Analisi globale (edificio riparato) ANALISI DINAMICA MODALE Modi di vibrare Modo 1 T = 0.230 s modo % massa x % massa y Modo 2 T = 0.190 s 1 2 0.2 4.4 79.7 5.9 3 82.8 0.01 Modo 3 T = 0.158 s Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 50

Edificio esistente Analisi globale (edificio riparato) ANALISI STATICA LINEARE E DINAMICA MODALE Analisi di 9 montanti murari Calcolo PGA di collasso Analisi statica lineare Analisi dinamica modale 0.097g 0.105g Estrazione di N, M, T dai risultati delle analisi Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 51

Edificio esistente Analisi globale (edificio riparato) ANALISI STATICA NON LINEARE, metodo POR Indicazioni della Circ.21745 del 30/7/81 (fino a 3 piani) istruzioni per l applicazione l della normativa tecnica per la riparazione ed il rafforzamento degli edifici in muratura danneggiati dal sisma Non più in vigore Ipotesi: 1. Comportamento elastico-perfettamente plastico 2. Rottura a taglio per fessurazione diagonale 3. Solai (e fasce) infinitamente rigidi Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 52

Edificio esistente Analisi globale (edificio riparato) ANALISI STATICA NON LINEARE, metodo POR Analisi 1.calcolo del taglio ultimo (piano( terra) somma dei contributi dei vari setti 2.calcolo del taglio applicato di piano Ti 300.0 250.0 200.0 Diagramma T - d Somma delle forze di piano dei piani superiori 150.0 100.0 50.0 0.0 0.000 0.001 0.001 0.002 0.002 0.003 Spostamento d [m] Direzione x Direzione y Verifica: Tul > Ti Non verificato Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 53

Edificio esistente Analisi globale (edificio riparato) Confronto fra i 3 metodi di analisi Calcolo della PGA di collasso Analisi statica nonlineare POR Analisi dinamica modale Analisi statica lineare 0.141g 0.105g 0.097g Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 54

Edificio esistente Analisi globale Confronto fra edificio prima e dopo l intervento Verifiche Calcolo della PGA di collasso Senza fasce Con fasce 0.055g 0.105g >50% setti verificati Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 55

Edificio esistente Interventi finali Giunto sismico Problema: : dubbio ammorsamento tra le due porzioni di edificio, Pericolo di martellamento Analisi dei blocchi separati 1.Edificio di fine 800 2.Edificio del 1920 Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 56

Edificio esistente Interventi finali Giunto sismico Analisi dinamica modale Calcolo PGA di collasso Confronto con edificio unito Edificio unito Edificio diviso 0.105g 0.119g H 100 0.35g Dimensionamento giunto: = @ 5 d a g cm Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 57

Edificio esistente Interventi finali Ripristino parete Problema: : perdita di una parete nell edificio edificio del 1920 a seguito del giunto Sezione aperta in pianta Distanza tra G e K Moti torsionali Intervento: Ripristino parete Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 58

Edificio esistente Interventi finali Ripristino parete Analisi modale Primo modo T = 0.292 sec Primo modo T = 0.217 sec Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 59

Edificio esistente Conclusione Edificio esistente non possiede in buon comportamento sismico Interventi poco invasivi Miglioramento Collegamenti pareti-solai Collaborazione fasce di piano 80% 0.02g 0.05g 0.10g 0.12g Tiranti Fasce Giunto Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 60

Edificio storico in aggregato Palazzo Pendaglia risulta completato all inizio del 1400, ma ingloba parti medievali precedenti. L edificio è stato restaurato ed adibito ad uso scolastico negli anni 90. Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 61

Edificio storico in aggregato Edifici in aggregato Individuazione unità strutturale delimitata da spazi aperti, giunti strutturali o da edifici contigui strutturalmente ma, almeno tipologicamente, diversi. Valutare spinte non contrastate causate da orizzontamenti sfalsati e meccanismi locali derivanti da prospetti non allineati, US adiacenti di diverse altezze. L analisi globale assume spesso un significato convenzionale metodologie semplificate La verifica per edifici con più di 2 piani ( con solai sufficientemente rigidi) può essere fatta mediante analisi statica non lineare trascurando la variazione della forza assiale dovuta all azione sismica. Fuorché per le unità d angolo..si possono trascurare gli effetti torsionali Unità d angolo e di testata introdurre coefficienti maggiorativi Solai flessibili analisi di singole pareti o di sistemi di pareti complanari soggette ai carichi verticali di competenza Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 62

Palazzo Pendaglia - Ferrara Ala Sud Corpo Centrale Ovest Via Sogari Via Romei OBIETTIVO: Ala Nord Valutazione del rischio sismico Palazzo Pendaglia Sec.XIV Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 63

Ala Sud Capriate Solaio in lamiera grecata Solai in legno Valori di riferimento dei parametri meccanici della muratura O.P.C.M.3274.3274 9/9/04 Allegato 11D (min-max): max): NTC08 App. C8A2 MURATURA IN MATTONI PIENI E MALTA di CALCE (dan/cm2) k=tensioneז tangenziale caratteristica 0.9-1.4 σk=tensione caratteristica a compressione 27-42 G=modulo di elasticità tangenziale 4500-6000 E=modulo di Young 27000-36000 Solaio ammezzato Livello di conoscenza LC1(limitata) γm=peso Reggio Emilia, specifico 26 11 2010 1800 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI Fattore di confidenza=1.35 64

Modellazione della Struttura (Aedes Software) O.P.C.M.3274 del 9/9/04 Analisi Statica non Lineare (Pushover( Pushover) D.M.20/11/87 Modello a telaio macro-elementi equivalente (PCM) (PCE) Verifica a carichi verticali D.M.16/3/96 Analisi Sismica Statica Valutazione della resistenza : nel piano ortogonale al piano ribaltamento Elemento Fascia Maschi murari Elemento Maschio Fasce di piano Off-set rigido Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 65

Scorrimento (murature nuove) Principali meccanismi di rottura delle murature V = D' t t f vd (OPCM3274 9/9/04) Comportamento bilineare dei maschi murari elastico perfettamente plastico Pressoflessione (murature nuove ed esistenti) M u D = 2 t σ 0 σ 0 1 2 0.85 f Fessurazione Diagonale (murature esistenti) d V t 1.5 τ 0d σ 0 f td σ 0 = Reggio D t Emilia, 26 11 2010 1+ = D t 1+ b 1.5 τ b f Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 66 0d td Resistenza Spostamento al ultimo: limite elastico definita δu=0.4%h(taglio) per mezzo della risposta flessionale δu=0.6%h( u=0.6%h(pressoflex o pressoflex) a taglio

Metodologia: Analisi Statica non lineare (Metodo Pushover) Consiste nell applicare all edificio i carichi gravitazionali ed un sistema di forze orizzontali monotonamente crescente fino al raggiungimento delle condizioni ultime. Devono essere applicate almeno due distinte distribuzioni di forze orizzontali, applicate nei baricentri delle masse di ciascun piano: TIPO A) proporzionale alle masse: TIPO B) proporzionale a quelle da utilizzarsi per l analisi statica lineare (ed.in muratura): TIPO C) proporzionale al prodotto delle masse per la deformata corrispondente al primo modo di vibrare: F 3 F F F j j j = = = Modelli 2D W W j W j W j W z j Φ j V W z j j i j Φ V j V F 2 F 1 Modello 3D Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. V Ing. Nicola GAMBETTI 67

Analisi Statica non lineare (Metodo Pushover) Determinazione del legame forza-spostamento generalizzato tra: risultante delle forze applicate (Vb) spostamento di un punto di controllo della struttura (dc-baricentro dell ultimo piano). CURVA DI CAPACITA Modello 3D Vb SLU +X dc Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 68

Analisi Statica non lineare (Metodo Pushover) Determinazione delle caratteristiche di un sistema ad un grado di libertà con comportamento bilineare equivalente: Rigidezza secante del sistema equivalente: * K = V d u u Periodo dell oscillatore: T * = 2π m K * * Capacità di spostamento Determinazione della risposta massima in spostamento del sistema equivalente con utilizzo dello spettro di risposta elastico: Δ d = S * 2 ( * * T ) ( ) 2 De T = Se T π Domanda di Spostamento Confronto della domanda con la capacità dc > Δ d Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 69

SCOPI: Analisi Statica non lineare (Metodo Pushover) APPLICAZIONI: Metodo di progetto sostitutivo dei metodi lineari (statici e dinamici) per gli edifici nuovi Metodo per la valutazione di edifici esistenti α q = u α 1 Valutare i rapporti di sovraresistenza Individuazione delle zone critiche dove maggiore è la richiesta di duttilità Controllo delle deformazioni e sollecitazioni nei singoli elementi della struttura ad ogni passo incrementale Valutazione dei livelli di accelerazione al suolo (PGA) Direzione Forza max (Kg) d c (mm) Δ d (mm) dc / Δ d PGA +X 520000 5.55 8.6 0.622 0.093g -X -570000 7.19 10.5 0.682 0.102g Direzione Forza max (Kg) d c (mm) Δd (mm) dc / Δ d PGA +Y 730000 8.84 10.1 0.874 0.131g -Y -690000 7.10 8.6 0.825 0.124g Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 70

Confronto fra risultati sperimentali, analisi limite e programmi commerciali ESEMPI STRUTTURALI: SPERIMENTAZIONE EFFETTUATA A ATLANTA, GEORGIA TECH (2006) Confronto con alcuni dati sperimentali disponibili in letteratura Tianyi Yi et al. [2006] 732 cm 127 cm 120 cm 110 cm 117 cm 240 cm W all A W all 2 W all B W all 1 127 cm 120 cm 110 cm 127 cm 120 cm 110 cm 143 cm 214 cm W all B W all 2 W all 1 W all A Second storey 354 cm Edificio in muratura a 2 piani con rapporti di apertura di versi tra i muri perimetrali è possibile valutare il comportamento a torsione dell edificio 732 cm 124 cm 105 cm 60 cm 349 cm 124 cm 144 cm 120 cm 93 cm 124 cm 105 cm 103 cm 88 cm 103 cm 105 cm 124 cm 124 cm 105 cm Wall B 305 cm 105 cm 124 cm First storey 360 cm Risultati disponibili: massimo taglio alla base, sia sperimentale sia numerico (ottenuto utilizzando elementi di contatto) F 2 F 1 F 2 Wall 1 Wall A Wall 2 F 1 Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 71

Confronto fra risultati sperimentali, analisi limite e programmi commerciali EDIFICIO TESTATO AL GEORGIA TECH (2006) Altezza di interpiano: 3.60 cm Spessore pareti: Direzione X: 30 cm Direzione Y: 20 cm Altezza di interpiano: 3.54 cm Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 72

Confronto fra risultati sperimentali, analisi limite e programmi commerciali EDIFICIO TESTATO AL GEORGIA TECH (2006): RISULTATI Base Shear force [kn] 250 125 0-125 -250-20 -10 0 10 20 Roof displacement [mm] Wall B 183 KN Wall A Limit analysis Wall A Wall B x Milani, Lourenço, Tralli Eng. Structures 2007 z y Abaqus Model x z y Edificio testato da Tianyi Yi et al. [2006]. Confronto tra curve sperimentali forza-spostamento e carico di collasso ottenuto con l analisi limite. Il confronto con la deformata a collasso ottenuta con elementi di contatto (ABAQUS) mostra l accuratezza dei risultati ottenuti con il modello micromeccanico proposto 2 MORTAR 1 fc O ft c Proprietà meccaniche assunte per i giunti di malta c=0.01 MPa F=45 fc=5mpa Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 73

Confronto fra risultati sperimentali, analisi limite e programmi commerciali EDIFICIO TESTATO AL GEORGIA TECH (2006): ANALISI DI SENSITIVITÀ Angolo attrito Coesione Per la malta: giunti di malta ridotti a interfacce con una superficie di crisi tipo Lourenço Rots [1997] linearizzata. Si sono fatti variare angolo di attrito e coesione della malta in un intervallo molto ampio. Si manifestano diversi meccanismi di collasso per diversi valori di coesione e angolo di attrito (si confronti il patch in figura) x z y x z y x z y x y z Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 74

Confronto fra risultati sperimentali, analisi limite e programmi commerciali Comparazione di Analisi Pushover eseguite su edifici in muratura Scheda comparativa n 6 Scuola Edificio Test da letteratura con prove sperimentali Autori articolo Tianyi Yi, Franklin L. Moon, Roberto T. Leon, Lawrence F. Kahn Pubblicazione Journal of Structural Engineering, vol. 132, N 5, May 1, 2006 N piani fuori terra 2 Vista Sud-Est Vista Nord-Ovest Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 75

Carichi introdotti Materiali Confronto fra risultati sperimentali, analisi limite e programmi commerciali Tipologia Permanente (kn/m 2 ) Accidentale (kn/m 2 ) Solaio di piano 0.15 0.00 Copertura 0.15 0.00 f m 4.1 MPa E 6900 MPa G 2760 MPa t 0 0.2 MPa w 22.19 kn/m 3 Murature di piano terra f m 2.5 MPa E 6900 MPa G 2760 MPa t 0 0.2 MPa w 22.19 kn/m 3 Murature di piano primo Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 76

Confronto fra risultati sperimentali, analisi limite e programmi commerciali Curve di capacità 200.000 Sisma X 180.000 160.000 50% 140.000 120.000 16% Vb (N) 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 - AEdEs 3muri AndilWall Pushover test da articolo Limiti prova sperimentale 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2,0 sp. (cm) La curva di capacità ottenuta da 3MURI si avvicina ai limiti della prova sperimentale Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 77

Curve di capacità Vb (N) Confronto fra risultati sperimentali, analisi limite e programmi commerciali 260'000 240'000 220'000 200'000 180'000 160'000 140'000 120'000 100'000 80'000 60'000 40'000 20'000 - Sisma Y AEdEs 3muri AndilWall Pushover test da articolo Limiti prova sperimentale 32 % 25 % 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 sp. (cm) In direzione Y nessun software si avvicina ai limiti della prova sperimentale. Reggio Emilia, 26 11 2010 Dott. Ing. Nicola GAMBETTI 78