Il ruolo delle Fondazioni di Impresa nella Welfare Society L esperienza della Fondazione Vodafone Italia



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Transcript:

Il ruolo delle Fondazioni di Impresa nella Welfare Society L esperienza della Fondazione Vodafone Italia Roma al 2015 Gli scenari per il futuro della citta 18-19 gennaio 2005 Come sappiamo, negli ultimi anni, il modello del Welfare State (elemento che distingue e caratterizza le nazioni europee) è entrato in crisi: ciò è avvenuto non solo in Italia ma anche in tutto l occidente industrializzato. Gli esperti ci dicono che è una crisi motivata dalla necessità, da parte degli Stati, di destinare le proprie risorse finanziarie sempre più alle politiche del risanamento del debito, agli investimenti produttivi e infrastrutturali, alla ricerca applicata, alle spese militari e così via e sempre meno a sorreggere quella parte della popolazione incapace di inserirsi nel mercato del lavoro, marginalizzata dalla propria povertà o dalla propria malattia, o dal semplice fatto di essere anziano e solo. Non ci sono le risorse economiche sufficienti per i bambini ed i ragazzi vittime di un grave disagio sociale e che, se non aiutati, subiranno l attrazione della droga e della devianza criminale. Non ci sono soldi per l immigrazione disperata, per combattere il disagio psichiatrico, la tossicodipendenza e neanche per una efficace tutela del patrimonio artistico e culturale, dell ambiente, e per molto altro ancora. Se vogliamo mantenere e proteggere il Welfare che, come ricordato, ci caratterizza come europei, dobbiamo trovare nuove risorse e chiamare altri soggetti al compito di sorreggere un peso economico e organizzativo che il solo Stato non riesce più a sostenere. Da questo semplice concetto nasce la definizione di Welfare Society e non più Welfare State. È la società tutta ( Stato, organizzazioni private laiche e confessionali, imprese commerciali, singoli cittadini) che si fa carico del Welfare. Già oggi questo avviene. Vediamo i cittadini che collaborano, con donazioni, a finanziare istituzioni benefiche. Vediamo le aziende, o obbligatoriamente come nelle fondazioni bancarie, o con atti di pura liberalità, che sostengono azioni di pubblica utilità. Altre aziende, infine, hanno deciso di dare una struttura permanente e organizzata alle loro azioni a beneficio del welfare e, come Vodafone di cui faccio parte, hanno costituito e finanziato delle fondazioni: le fondazioni d impresa. Quale futuro allora? Noi della Fondazione Vodafone Italia crediamo che tutti questi apporti al Welfare possano essere ottimizzati solo con una stretta

collaborazione tra finanziatori privati, organizzazioni ed enti che operano sul territorio, istituzioni pubbliche e enti locali: I, II e III settore insieme. Solo con una rete integrata di soggetti che operano con una visione comune saranno possibili interventi efficaci e con poche diseconomie. Noi leggiamo questo come un vero e proprio cambiamento culturale che ha come punto di partenza, come elemento fondante, un insieme di valori, alti, condivisi, partecipati e, come nel caso della nostra azienda, valori presenti non solo nelle attività a scopo sociale ma addirittura in tutte le fasi della vita commerciale: processo non facile, a volte contraddittorio ma possibile. Cosa caratterizza la fondazione d impresa. La Fondazione d Impresa è l espressione della volontà di una impresa commerciale di destinare un complesso organizzato di beni ad uno scopo di pubblica utilità. Cioè non è un obbligo per l azienda ma un atto libero. È l azienda che stabilisce quali risorse impiegare, come, dove, quando. La moderna Fondazione d Impresa, nel raggiungimento dello scopo che si prefigge, utilizza prevalentemente l elemento patrimoniale (elemento costitutivo come in tutte le fondazioni) ma affianca ad esso anche le conoscenze, le tecnologie, la cultura d impresa e le risorse professionali ed umane che possiede. Ecco un aspetto innovativo e, per noi, molto importante. Una fondazione d impresa MODERNA, e noi pensiamo di esserlo, non impiega solo soldi nelle sue azioni di pubblica utilità ma molto di più. Coinvolge sistematicamente la azienda fondante e i suoi dipendenti, ne utilizza i migliori dirigenti, tecnici e analisti, chiama a collaborare personalità e manager esterni di grande autorevolezza e qualità. Poi cerca di trasferire il modello gestionale, le conoscenze, la cultura d impresa (elementi sviluppati negli anni con grandi investimenti) nel settore Welfare. Le Fondazioni di Impresa si dividono in due macro classi: Operating, sono quelle che gestiscono in proprio un attivita (case di cura, scuole, biblioteche, centri di riceca, ecc.) grantmaking, sono quelle che raggiungono lo scopo indirettamente, erogando sussidi e contributi (grant) a soggetti terzi. Questi ultimi, a loro volta, intervengono con la propria struttura per offrire beni/servizi alla collettivita. La FONDAZIONE VODAFONE ITALIA è una fondazione grantmaking multiscopo: interviene in ambito sociale, ambientale e culturale Il Gruppo Vodafone e quindi tutte le Vodafone locali nel mondo, si riconosce in quattro valori: la Passione per i clienti la Passione per le nostre persone la Passione per i risultati

La Passione per il mondo intorno a noi. I primi tre sono legati al business. Il quarto valore invece non è uno slogan pubblicitario e ha questo significato: Il Gruppo e le sue persone possono essere una grande forza per migliorare il mondo. Insomma, nel DNA di Vodafone è stato inserito il gene della Responsabilità Sociale d Impresa. Insieme agli altri tre, sono dall azienda imposti contrattualmente ai propri dipendenti. Da questo valore, dal senso quindi di responsabilita sociale di impresa, nasce la Fondazione Vodafone del Gruppo (la Fondazione internazionale madre, con sede a Londra) insieme alle Fondazioni di ogni Vodafone nel mondo (Fondazione Vodafone in Italia, Spagna, Germania, Sud Africa, Australia, ecc. fino alla Fondazione Vodafone Fiji ). La Fondazione e pertanto espressione della responsabilita sociale di impresa. Nella Dichiarazione di intenti si legge l impegno della Fondazione: restituire alla societa soluzioni, strumenti, mezzi, occasioni perche possa migliorare ed accrescersi Come opera la Fondazione Vodafone Italia. In sintesi: analizziamo i bisogni della società per capire cosa si deve fare, chi può offrire soluzioni operative, poi scegliamo quali progetti, associazioni, iniziative finanziare, eroghiamo i contributi e seguiamo la realizzazione del progetto monitorandone i risultati. Precedentemente dicevo, la Fondazione Vodafone Italia proviene da una impresa commerciale e le persone che la costituiscono possiedono una formazione orientata al marketing. Pensiamo che la nostra cultura non sia incompatibile con i temi del Welfare anzi.. e allora quando: in azienda il modello operativo segue la filiera: STUDIO DI MERCATO PROGETTAZIONE PRODOTTO RICERCA E SELEZIONE DEI FORNITORI ACCORDI CONTRATTUALI CONTROLLO QUALITA e L ASSISTENZA POST- VENDITA nella Fondazione si duplica questa metodologia adattandola al nuovo contesto e quindi la filiera diventa: ANALISI DELLO SCENARIO E DEI BISOGNI al quale segue ANALISI DEL PROGETTO CON UN ISTRUTTORIA APPROFONDITA poi LA SCELTA DEI PARTNER NONPROFIT ACCETTAZIONE DEL PROGETTO MISURAZIONE DELLA SOSTENIBILITA E DELL IMPATTO SOCIALE MONITORAGGIO E ANALISI DEI RISULTATI. La nostra esperienza ci dice che il metodo funziona e funziona molto bene.

Andando quindi avanti con il parallelismo, se per l AZIENDA lo scopo è creare profitto per se stessa, per LA FONDAZIONE lo scopo è creare un profitto, un guadagno cioe inteso come crescita sociale e civile, per la comunità tutta. Ecco la struttura della Fondazione Vodafone Italia: 3. La Fondazione Vodafone Italia: la struttura Consiglio di Amm.ne Approva le attivita della Fondazione Vodafone Omnitel NV Nomina i membri del CDA e del Collegio dei Revisori Presidente Rappresenta la Fondazione Segretario Generale Gestisce le attivita della Fondazione Collegio dei Revisori Controlla l Amm.ne Comitato Scientifico Staff Ufficio Studi Comunicazione Interna ed Esterna Gestione Erogazioni Gestione Operativa Roma, 18 gennaio 2005 11 Vorrei porre attenzione in particolare sul ruolo e sui componenti del nostro Comitato Scientifico. Comitato che approva il lavoro del nostro Ufficio Studi, vaglia i progetti selezionati dagli analisti della Fondazione, ne valuta le ricadute, la non sovrapponibilità con analoghi interventi di altri soggetti, l impatto positivo, ecc.. Sono le nostre cinque antenne sul territorio. Tutte e cinque, di elevata statura morale ed intellettuale, collaborano con noi a titolo gratuito. E sono: TITO BOERI, direttore della cattedra di Economia del Lavoro alla Bocconi FRANCO BOMPREZZI, giornalista professionista e scrittore FERRUCCIO DE BORTOLI, ora direttore del Sole 24 Ore DON GINO RIGOLDI, tra l altro cappellano del carcere minorile Beccaria da oltre 30 anni SIMONETTA MATONE, sostituto procuratore presso il tribunale dei minori di Roma e Consigliere di Cassazione

Questi criteri di selezione delle associazioni e dei progetti che finanziamo. Le associazioni sono valutate in base a: presenza di bilancio certificato trasparenza dei rapporti con i soci sostenitori, donatori ed erogatori attività certificata preferibilmente da almeno 5 anni neutralità politica una bassa % dei costi di gestione sui proventi I progetti che finanziamo, poi, devono rispondere a requisiti di: sostenibilità misurabilità dei risultati efficacia dell intervento replicabilità Cosa abbiamo fatto dal 2002 ad oggi: Abbiamo finanziato 54 progetti spendendo poco più di 11 milioni di euro. Oggi siamo impegnati principalmente in ambito sociale, a favore di: Minori che non usufruiscono di risorse sufficienti a garantire i loro diritti (dall istruzione alla protezione sociale da ambienti criminogeni e devianti) disagiati in carcere deboli mentali non accompagnati immigrati Immigrazione/Integrazione Anziani disagiati, con grandi difficolta in: mobilita cura delle proprie malattie funzioni di base Il Senso della Partnership Per quanto siano fondamentali le risorse finanziarie, ci rendiamo conto che senza un dialogo e una forte collaborazione con le associazioni nonprofit e con le istituzioni pubbliche il nostro intervento sarebbe molto meno incisivo. In questi pochi anni abbiamo capito che per sviluppare la Welfare Society è necessaria una strategia integrata, una vera e propria innovazione di processo che vede come elementi indispensabili:

Il dialogo tra le parti, La condivisione/coalizione di metodi, approcci e culture diverse, L utile combinazione di risorse e competenze Il comune monitoraggio L accordo sui risultati, attivita' e ruoli La rendicontazione trasparente dei risultati. LA PARTNERSHIP, IN QUESTO MODO, È PER NOI VALORE SOCIALE. Quali sono i punti di forza ed i limiti di una Fondazione di Impresa e quindi anche della nostra Fondazione. Allora, i punti di forza sono stati elencati ma sono qui riassunti: Espressione della Responsabilita Sociale dell Impresa fondatrice Si interviene non in forma episodica ma costante e organizzata con budget annuale Struttura e persone dedicate Utilizzo della tecnologia che proviene dal patrimonio aziendale Utilizzo della cultura di impresa, in senso manageriale-imprenditoriale (capacita' di misurare il grado di efficienza di un progetto) Possibile supporto e coinvolgimento dell intera forza lavoro dell azienda. Questi i limiti: Il primo limite è proprio La logica di impresa. Comprendiamo con difficoltà i dati non misurabili, o che possono essere misurato solo in archi temporali troppo lunghi (non posso gestire un progetto che, per esempio, vuole portare alla laurea i giovani Rom più dotati. I tempi di attuazione e di verifica dei risultati sono incompatibili con l orizzonte temporale della logica d impresa). Altro limite è la difficolta nel finanziarie progetti di associazioni non capaci di parlare il nostro stesso linguaggio tecnico-aziendale a cui siamo legati (ad esempio lavorare con associazioni incapaci di proporre un piano finanziario strutturato con professionalità) Infine, difficolta nel gestire progetti dove le azioni della Fondazione possono essere percepite come veicolo promozionale o pubblicitario dell azienda fondatrice. Questa la lista dei progetti finanziati sulla sola città di Roma. Sono stati assegnati oltre un milione di euro.

Comunita di Sant Egidio ( Viva gli anziani - 2004): realizzazione di un centro operativo di monitoraggio per anziani a rischio di isolamento sociale - 370.000 euro Modello replicabile e Partnership con PA locale e PA centrale Fondazione Alberto Sordi ( Ambulatorio polispecialistico geriatrico e neurologico - 2004): potenziamento del centro del Campus Bio-medico a Trigoria (RM) - 300.000 euro Polo di eccellenza rivolto alla cura degli anziani Associazione Culturale Controchiave ( Orchestra dell Arca - 2004): creazione di un centro permanente di studio e formazione musicale per minori in condizioni di disagio ed emarginazione 180.000 euro Prevenzione per minori a rischio di devianza Casa dei Diritti Sociali ( Hora - 2003): creazione di un centro polivalente di accoglienza diurna per i minori a rischio - 112.500 euro Modello di rete integrata finalizzata all integrazione Biblioteche di Roma ( Prestito automatizzato - 2002): realizzazione di un sistema di gestione automatizzato del prestito dei libri in 30 biblioteche della citta - 110.000 euro Velocizzazione del servizio grazie alla informatizzazione Scenario Futuro Quale collaborazione con Roma? La Fondazione Vodafone Italia ha una particolare attenzione per la città di Roma, non solo perche : e la capitale dello stato italiano e centro decisionale e legislativo del paese è punto d incontro e di dibattito tra la visione laica e quella cattolica sulle attivita di promozione dell uomo, sullo sviluppo di una società libera ma etica, sulla responsabilità individuale e collettiva nella ricerca di soluzioni ai problemi della società moderna ma anche perche Roma e la citta che contiene tutte le criticita sociali e culturali delle aree metropolitane. La Fondazione Vodafone Italia, che è istituzionalmente impegnata ad analizzare i bisogni e le emergenze sociali, ha in Roma una naturale e privilegiata fonte di informazioni e rete di contatti. Auspichiamo una piu sistematica collaborazione con gli enti locali, le istituzioni centrali e con le organizzazioni nonprofit che operano a Roma, per rendere possibili azioni e attività che, in accordo con gli scopi statutari della Fondazione, tendano alla promozione sociale, allo sviluppo delle culture, alla protezione dell ambiente inteso come nostra CASA comune Se uniamo risorse e conoscenze, potremo costruire una citta capace di affrontare in modo evoluto i bisogni di coloro che la vivono