Il Presidente riprende la trattazione dell argomento in oggetto, la cui discussione è iniziata nelle sedute del 16, 17 e 18 febbraio, 2 marzo 2009.

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Il Presidente riprende la trattazione dell argomento in oggetto, la cui discussione è iniziata nelle sedute del 16, 17 e 18 febbraio, 2 marzo 2009. (Durante la discussione entrano in aula i consiglieri D Aloia, Morgano, Personeni; sono presenti n. 33 consiglieri). PRESIDENTE Proseguiamo con la presentazione, la discussione e la votazione degli emendamenti. Emendamenti 13 e 63, con presentazione separata, discussione unica e votazione separata. Iniziamo con la presentazione dell emendamento 13 a firma dei consiglieri Anghileri e Girola. CONSIGLIERE DOTT. GIROLA: Si tratta dell emendamento Officine Cortinovis dell ambito strategico 11 Ate_40. L area è collegata a nord dell asse interurbano a ridosso dello svincolo autostradale. Ha una superficie territoriale di 46.586 mq, ed è previsto l inserimento di una edificazione per 99.000 mc, con destinazioni ammesse di residenziale, produttivo, terziario, pubblici esercizi. Siamo d accordo nel recupero di quest area, non ci sono dubbi; tuttavia noi siamo del parere che venga introdotta un eccessiva volumetria e quindi un occupazione invasiva dell area interessata; difatti se noi guardiamo le tavole ne emerge una situazione direi peggiorativa rispetto alla situazione attuale. In proposito noi proponiamo la riduzione delle volumetrie del 20% al fine di mantenere ancora la dimensione della superficie libera e ci differenziamo dai presentatori dell altro emendamento per l esclusione della destinazione produttiva e terziaria, che noi riteniamo sia già prevista abbondantemente in prossimità della zona. Consigliere Veneziani per la presentazione dell emendamento 63. CONSIGLIERE SIG. VENEZIANI: Come ha detto già anche il collega Girola, parliamo dell intervento delle Officine Cortinovis e qui è un po un disco che si ripete perché vanno un po tutti in questa direzione i nostri emendamenti, nella direzione di una riduzione delle volumetrie previste sulle aree che, a nostro giudizio, sono eccessive. 1

Perciò anche noi proponiamo in quest area, che come ha detto bene Girola va benissimo che venga recuperata, un ridimensionamento del 20% delle volumetrie e ci differenziamo dalla sua proposta forse più dura in quanto non poniamo assolutamente nessunissimo tipo di veto per quanto riguarda le destinazioni d uso di quest area. Non voglio assolutamente continuare per annoiare i colleghi consiglieri e vi ringrazio. CONSIGLIERE RAG. ANGHILERI: Caro Assessore, lei provi a pensare un attimo se lì ci fossero 1.200 2.000 posti auto per fare in modo che chi viene da via Zanica non entri in Bergamo; se ci fosse un parcheggio di attestamento non sarebbe stato forse meglio? Allora ci si domanda: ma qui i parcheggi di attestamento restano solo in testa a qualcuno o c è qualche evidenziazione? Dico questo perché non ho fatto l emendamento, mi sono così... perché Girola e gli altri sono troppo buoni, in questo senso sono molto tranquilli. Invece mi sto rendendo conto che sui parcheggi di attestamento possibili - e badi bene Assessore che nei parcheggi ci si può guadagnare, tanto è vero che il privato che ha fatto i parcheggi recentemente anche in città ci sta guadagnando, certamente con una concessione magari cinquantennale - mi sto rendendo conto che invece sulla storia dei parcheggi di attestamento noi perdiamo le occasioni. De profundis clamavit a te domine, grazie. CONSIGLIERE RAG. REDONDI: Il consigliere Veneziani ha spiegato molto bene cosa intendiamo con questo emendamento, però vorrei sapere anche dall Assessore se eventualmente continua con la sua linea che dice: Ma sì votiamo contro, non diamo nessuna spiegazione, facciamo quello che come al solito è stato fatto ieri sera. Ecco, non mi sembra un modo di procedere, perché lei dovrebbe giustificare il fatto che non vuole che si riduca la volumetria del 20%. Dopo tutto è giustificabile, lei però dovrebbe eventualmente motivare questa scelta; siccome noi siamo per una volumetria inferiore, siamo per una superficie libera superiore e vogliamo più verde, è evidente che lei, nonostante mantenga tutto così, debba darci delle spiegazioni. Perciò non accetto il suo modo di fare, da presa in giro come dice la Frosio Roncalli (mia consigliera qui accanto), perché effettivamente non è il modo più adatto di procedere. Lei dovrebbe giustificare perché dice di no ed effettivamente noi siamo curiosi di sapere perché deve dirci di no su questa faccenda. Tutto è giustificabile, però la spiegazione ce la deve dare; anche a scuola lei portava la giustificazione delle sue assenze; effettivamente non vorrei che rimanesse ancora un assenza, nel senso che lei non ci dice assolutamente niente. 2

Faccio uno strappo alla regola e aggiungo qualche elemento, perché i criteri mi sembrano chiari ed è quasi inutile ribadirli questa sera, ma nella fattispecie di questa proposta rimarrei comunque contrario, anche con un supplemento di indagine, perché questa è una proposta che si qualifica per il fatto di trasformarsi, nella stessa quantità già presente, da produttivo in sistema della produzione comunque. Credo che, sotto questo aspetto, sia qualche cosa da incentivare e questa è una ragione in più per confermare i criteri che ho espresso ieri sera. Il costruire parcheggi di attestamento su aree già insediate e sulle quali possono insistere attività evidentemente comunque più interessanti del parcheggio è un fatto un po bizzarro; vorrei far notare che noi abbiamo predisposto una serie di parcheggi di attestamento che si trovano su una fascia e una cintura più esterna alla città rispetto a questa. (Un consigliere interviene fuori microfono) Non esattamente in via Zanica. C è un sistema che funziona dentro il Piano di governo del territorio e quella è la proposta in termini di pianificazione: non è che li possiamo disseminare sulla base di opportunità che vengono di volta in volta trovate. Però, ripeto e ribadisco, questo è un intervento che mantiene la situazione attuale per quanto riguarda le dimensioni in cui si trova, chiede solo un articolazione maggiore delle destinazioni rimanendo comunque nel sistema dell attività economica. dal gruppo consiliare Gruppo Misto e contrassegnato con il n. 13. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 10 consiglieri astenuti (Amati, Baraldi, Ceci, D Aloia, Frosio Roncalli, Lanzani, Personeni, Redondi, Tentorio, Veneziani), n. 3 voti favorevoli, n. 20 voti contrari (Aversa, Bertoli, Bonalumi, Brembilla, Bruni, Corrà, Ghisalberti, Maggioni, Marchesi M. Carolina, Marchesi Marzia, Mologni, Morgano, Ongaro, Paganoni, Paparo, Riccardi, Rota, Scanzi, Varinelli, Zavaritt). preindicato emendamento è stato respinto a maggioranza dei votanti. 3

Poiché nessuno chiede la parola, il Presidente mette in votazione palese l emendamento presentato dal gruppo consiliare Lega Nord Padania, Forza Italia, Lista Veneziani, Alleanza Nazionale, Libertas UDC e contrassegnato con il n. 63. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 2 consiglieri astenuti (Anghileri, Girola), n. 11 voti favorevoli, n. 20 voti contrari (Aversa, Bertoli, Bonalumi, Brembilla, Bruni, Corrà, Ghisalberti, Maggioni, Marchesi M. Carolina, Marchesi Marzia, Mologni, Morgano, Ongaro, Paganoni, Paparo, Riccardi, Rota, Scanzi, Varinelli, Zavaritt). preindicato emendamento è stato respinto a maggioranza dei votanti. (Entrano in aula i consiglieri Bonassi, Crescini ed esce il consigliere Morgano, sono presenti n. 34 consiglieri). Emendamenti numero 14 e 64, con presentazione separata, discussione unica e votazione separata. Iniziamo con la presentazione dell emendamento numero 14, consigliere Girola. CONSIGLIERE DOTT. GIROLA: Si tratta anche qui dell ambito strategico 11 Ate/i 42, l area interessata si trova al confine del comune di Azzano, nei pressi del cimitero di Colognola, le volumetrie si collocano su un area prevalentemente non edificata. Su una superficie territoriale di 44.300 mq verrebbero inserite volumetrie per 42.750 mc con destinazioni plurime, residenziale, produttiva, terziario, commerciale ed è previsto pure un nuovo comparto della scuola edile di Bergamo. È prevista così basta vedere le cifre un occupazione intensiva di un area attualmente libera. Per quanto riguarda la scuola bisognerebbe smetterla di vendere edifici pubblici ai privati (vedi quanto è avvenuto sull area ospedaliera) e poi costruire sedi a destinazione pubblica su aree libere: qui occorrerebbe dare una spiegazione su questo. Per la scuola si potrebbe utilizzare in maniera più opportuna uno degli edifici demaniali che si andranno a dismettere e ce ne sono parecchi. Per questi motivi noi proponiamo di stralciare l intervento edificatorio, questo sia per l intensa edificazione della zona circostante, sia per le nuove funzioni già in esubero nel P.G.T.; in questo noi ci differenziamo dalla proposta analoga e non consideriamo la seconda opzione che è stata proposta dai colleghi. 4

Per la presentazione dell emendamento 64, consigliere Frosio Roncalli. CONSIGLIERE DOTT.SSA FROSIO RONCALLI: Io credo che questo emendamento fissi un principio importante, sul quale abbiamo ftto una grossa battaglia contro questo P.G.T. e contro, comunque, il modo di questa amministrazione di cementificare la città. Non si capisce perché questa amministrazione continui a cedere ai privati edifici pubblici e poi quando serve costruire immobili per usi pubblici vengono utilizzate le aree verdi, vedi ad esempio la questione dell Accademia della Guardia di Finanza; quindi io credo che questo emendamento sia pieno di buon senso, credo che come tutti gli altri verrà bocciato, però è un monito. È un monito a questa amministrazione per cercare di far capire quello che ormai da anni cerchiamo di far capire: dobbiamo smetterla di utilizzare le poche aree verdi che ci sono rimaste nel territorio. Perché a differenza dell emendamento di cui si parlava prima, dove le aree erano comunque parzialmente occupate, qui si tratta di area prevalentemente inedificata, quindi abbiamo ragioni da vendere su questo emendamento. A differenza dell emendamento precedente, noi chiediamo almeno la riduzione della volumetria, se non l azzeramento come invece è stato richiesto dal consigliere Girola. CONSIGLIERE DOTT. TENTORIO: Approfitto di questo emendamento che, come bene ha spiegato la collega Frosio Roncalli, mi sembra particolarmente centrato per evidenziare che siamo arrivati se il conto fatto non è errato a trenta nostri emendamenti che sono stati presi in considerazione da questo Consiglio comunale. Per farli abbiamo lavorato non poco, potremo averne sicuramente scritto qualcuno che manca dei presupposti di logicità urbanistica, però immaginate che discussione ci sarebbe stata se non avessimo fatto questo sforzo, che è costato in termini di impegno e di ore. Rilevo che non ne è stato approvato neanche uno, tranne quello contenente l errore di somma sul quale obiettivamente anche tacendo l Assessore avrebbe fatto fatica a dare delle spiegazioni. Io chiederei all Assessore, del quale anch io sono meravigliato del prolungato silenzio, al di là di un esposizione di principio iniziale che ha avuto anche la cortesia di fare personalmente, perché conosco il suo impegno, la sua diligenza, la sua disponibilità al confronto; ci dia un po di soddisfazione, ci dica dove abbiamo sbagliato, non dico su tutti gli emendamenti ma almeno su quelli che hanno un contenuto più opinabile o sul quale possiamo richiamare l attenzione dell Assessore. 5

Poi ci sono due nostri emendamenti che anche la maggioranza, o meglio la Giunta, ci chiede di trasformare in ordini del giorno perché sembra che sia proprio difficile dire che siano sbagliati; ma perché dovremmo dare questa disponibilità ad un confronto e ad un assunzione di responsabilità comune del Consiglio comunale quando c è così poca considerazione del nostro impegno? Chiudo ricordando che io ho partecipato alle discussioni sul Piano regolatore generale. Mi ricordo che in quella circostanza sugli emendamenti - che erano sicuramente anche più numerosi, di contenuto vario, alcuni qualificati, altri meno - su ciascuno, l Assessore si esprimeva, diceva il suo punto di vista e su molti c era stata la condivisione da parte della maggioranza di allora, perché io tanto per cambiare ero in minoranza anche in quel momento. Ecco quindi il rimpianto che porto all attenzione del Consiglio comunale, in particolare dei colleghi di Giunta, del Sindaco e dell Assessore, è di questa che a noi sembra essere una sottovalutazione del nostro impegno. CONSIGLIERE RAG. REDONDI: Il consigliere Tentorio ha espresso molto bene il nostro pensiero; cioè noi ci siamo applicati su questi emendamenti ed effettivamente da parte della maggioranza non c è alcuna considerazione. Se andiamo ad analizzare questo emendamento, come è stato detto prima anche dal consigliere Frosio Roncalli, mi sembra piuttosto normale che si possa approvare, anche perché questa area si trova nel comune di Bergamo ma è al confine con Azzano, praticamente vicino al cimitero di Colognola; questa dovrebbe rimanere un area verde, come dovrebbe essere logico, o al limite ci si potrebbe mettere la scuola che si vuole eventualmente costruire nella zona. Perciò l edificazione ancora di parecchi fabbricati risulta, direi, abbastanza assurda data la posizione di questo prato che è nelle vicinanze del cimitero e che effettivamente potrebbe essere lasciato libero per eventuali ampliamenti futuri del cimitero stesso; praticamente si potrebbe edificare solo la scuola, se non la si vuole mettere eventualmente in una caserma dismessa che a Bergamo come si è detto prima ce ne sono tante. Perciò non ci sembra un emendamento buttato lì così tanto per farlo; ecco, aspettiamo anche in questo senso una risposta, un parere negativo o positivo da parte dell Assessore, perché a noi sembra che effettivamente questo modo di procedere da parte delle minoranze sia piuttosto interessante, mentre da parte della maggioranza ci sia chiusura completa. CONSIGLIERE AVV. CECI: Io volevo fare un discorso anche in prospettiva e utilizzo questo emendamento seguendo la logica già introdotta dal consigliere Tentorio, la logica di una serie di emendamenti che hanno lo scopo comunque di limitare in alcune aree, o particolarmente degradate o particolarmente delicate, l invasione di edificazioni e ci dispiace che le risposte siano monocordi e con un atteggiamento un po sprezzante, senza come ha chiesto qualcuno giustificazione alcuna. Perché siamo qui non per fare becera opposizione, siamo qui per 6

fare delle proposte; abbiamo lavorato come avete lavorato voi magari un po meno di voi su questo Piano di governo del territorio e questo atteggiamento di chiusura totale ci lascia veramente perplessi. Perplessi perché su alcune questioni, non meramente tecniche o non meramente di aggiustamento della parte normativa, su alcune questioni di merito pensiamo di poter dare un contributo e pensiamo di avere un minimo di ragione; che diventi un Piano di governo del territorio blindato, ecco, non ci piace. Non ci piace perché è un Piano che comunque va condiviso, è un Piano che così facendo rischia di essere smontato alla prossima amministrazione se cambia il colore, perché se questa è la logica e voi state ponendovi in questa logica la reazione potrebbe essere ve lo smontiamo, ma non sarà così perché l abbiamo già detto che non lo smonteremo, però su alcuni interventi che abbiamo dichiarato sono oggettivamente invasivi, vi diciamo: attenzione che il muro contro muro non paga assolutamente. CONSIGLIERE RAG. ANGHILERI: Premesso, signor Presidente, Assessore, che il terreno non edificato in genere mi dicono assorbe più anidride carbonica rispetto a... Secondo: questa regione, probabilmente assatanata dalla fame costruttiva, ha ridotto a cento metri la distanza delle abitazioni o delle costruzioni dai cimiteri. Io non lo so se sia un bene, so comunque che in molti casi qualcuno che si è addentrato lì certamente non esulta col gaudio dell Otello. Tanto è vero che il comune di Treviolo, che sta costruendo un grande gruppo di palazzi a distanza neanche di cento metri dal cimitero, comincia ad avere difficoltà. Però siccome nonostante tutto il parossismo costruttivo va avanti, domandavo se in questo caso c è almeno il rispetto dei duecento metri; anche perché è vero che va avanti l ipotesi delle cremazioni, ma è anche vero che a forza di costruire a tutto spiano, anche nei Comuni vicini, rischiamo che se un domani dovessimo, per mille motivi, avere la necessità di ampliare un cimitero probabilmente dovremo fare i parcheggi sotterranei per le tombe perché non c è più spazio intorno. SINDACO: Io non intervengo sul merito degli emendamenti, ma in relazione agli interventi di natura politica, di rapporti tra maggioranza e opposizione, che sono stati fatti sia dal consigliere Tentorio che dal consigliere Ceci. Devo dire che la spiegazione che è stata data ieri a più riprese dall assessore Grossi mi sembrava sufficientemente chiara e convincente; e cioè il pretendere di toccare, riducendo volumetria, alcuni aspetti del Piano, che è un Piano che si regge su equilibri complessivi, rende impropria la tecnica dell emendamento. È sicuramente questione che può essere meglio proposta in sede di osservazioni dove c è il tempo, nell elaborare le controdeduzioni, di ricondurre ad una logica unitaria e complessiva l eventuale accoglimento di alcune modifiche a seguito del recepimento delle osservazioni. 7

Con gli emendamenti, per giunta presentati scusatemi in maniera ogni tanto tecnicamente non molto accurata, nel senso che per esempio l aver presentato più proposte nello stesso emendamento quando, come sapete, per regolamento non è possibile votare gli emendamenti per parti separate evidentemente complica ulteriormente la possibilità di accogliere l emendamento stesso. Dicevo, l emendamento ha tempi di esame estremamente contenuti e ristretti e diventa quasi impossibile riuscire a controllare tutti gli effetti a cascata che dall accoglimento di una modifica derivano. Dopodiché forse siete stati anche un po precipitosi, perché abbiate fede, nel senso che ci sono una serie di emendamenti vostri che, come vedrete, invece troveranno accoglimento, quindi non c è affatto la volontà di fare il muro contro muro. Stiamo esaminando fino adesso tutti, perché due sia pure minori sono stati già accolti, stiamo esaminando tutti gli emendamenti che rientrano in quella categoria che ha ben descritto ieri l assessore Grossi. Ripeto, abbiate fede, arriveremo ad emendamenti che vengono accolti. Spero che la nuova spiegazione data dal Sindaco sia stata illuminante. Io voglio solo replicare al consigliere Redondi in ordine a quelle proposte che lui fa in ordine all utilizzo dei beni demaniali; insomma questa è una polemica francamente esilarante, perché immagini che se la Regione avesse deciso di trasformare in edilizia sociale il compendio di Largo Barozzi, probabilmente ci saremmo risparmiati un sacco di aree libere e un terzo del Piano di zona. Così come è abbastanza esilarante richiamarsi ai beni demaniali quando l attuale Governo, attraverso il Ministro delle Finanze, sta chiedendo all Agenzia del Demanio e alle società che lavorano per essa di affrettare e realizzare al massimo tutte le valorizzazioni possibili, e lo capiamo perché la finanza pubblica sta nelle condizioni in cui sta; quindi non c è alcuna coerenza tra comportamenti che vengono tenuti a livello regionale e in sede nazionale e ciò che viene qui chiesto. Io sono certamente favorevole a che nell ambito della valorizzazione dei beni demaniali o di carattere pubblico in generale, per esempio si introducesse anche quella regola per cui una certa quantità deve essere spesa sull edilizia sociale; ma come avete visto in quest aula in occasioni molto importanti, qualche volta con gli interlocutori pubblici ciò è molto più difficile da ottenere, soprattutto se sono governati dal centro destra. dal gruppo consiliare Gruppo Misto e contrassegnato con il n. 14. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 11 consiglieri astenuti (Amati, Baraldi, Bonassi, Ceci, D Aloia, Frosio Roncalli, Lanzani, Personeni, Redondi, Tentorio, Veneziani), n. 3 voti favorevoli, n. 20 voti contrari (Aversa, Bertoli, Bonalumi, Brembilla, Bruni, 8

Corrà, Crescini, Ghisalberti, Maggioni, Marchesi M. Carolina, Marchesi Marzia, Mologni, Ongaro, Paganoni, Paparo, Riccardi, Rota, Scanzi, Varinelli, Zavaritt). preindicato emendamento è stato respinto a maggioranza dei votanti. Poiché nessuno chiede la parola, il Presidente mette in votazione palese l emendamento presentato dai gruppi consiliari Lega Nord Padania, Forza Italia, Lista Veneziani, Alleanza Nazionale, Libertas UDC e contrassegnato con il n. 64. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 3 consiglieri astenuti (Anghileri, Bonalumi, Girola), n. 12 voti favorevoli, n. 19 voti contrari (Aversa, Bertoli, Brembilla, Bruni, Corrà, Crescini, Ghisalberti, Maggioni, Marchesi M. Carolina, Marchesi Marzia, Mologni, Ongaro, Paganoni, Paparo, Riccardi, Rota, Scanzi, Varinelli, Zavaritt). preindicato emendamento è stato respinto a maggioranza dei votanti. Emendamenti numero 15 e 65; su questi due emendamenti tengo a precisare che in teoria avrei potuto dichiararli illegittimi, in quanto vanno a toccare un accordo di programma che è già stato votato da questo Consiglio comunale. Abbiamo deciso di lasciarli comunque, poi saranno i presentatori, sulla scorta anche dei pareri di illegittimità che sono espressi sia dagli uffici che dal segretario, a decidere se mantenerli e farli votare comunque o di ritirarli. Questa è una scelta dei presentatori, ed è la scelta che io ho voluto compiere di renderli comunque in qualche modo ammissibili. Per l emendamento 15, consigliere Girola, prego. CONSIGLIERE DOTT. GIROLA: Questo emendamento riguarda un ambito di trasformazione esterno, Ate/i/s 43. Qui sono previste tre UMI. La prima riguarda la vera residenza sanitaria assistenziale, con mc 75.000 più 32.490 per il recupero dell edificio esistente, in totale abbiamo mc 107.490. Una UMI 2, che è un nuovo quartiere, con mc 122.499; in questa sono insiti due edifici dell altezza di quindici piani per una SLP di 40.833 metri. Abbiamo poi una UMI 3, che è un produttivo lungo l asse interurbano, per mc 82.950, qui l altezza è di metri 13. In totale l intervento passa a 312.939 mc con quelle altezze massime, ripeto, di quindici piani. 9

Ecco, do per acquisito il dibattito registrato di recente sull accordo di programma, e qui vorrei definire la nostra posizione per evitare equivoci in proposito. Sulla questione Gleno, discussa già un anno fa, e qui devo rivendicare una posizione mia personale (perché credo che allora non ci fosse ancora il Gruppo Misto), io avevo insistito su tre sedi; non voglio adesso che qualcuno pensi che sono in disaccordo con quanto sto per asserire. Comunque sia, anche nell ultimo intervento io mi ero espresso in modo contrario sul complesso dell edificazione. Infatti che cosa succede? Si pone il problema delle dimensioni e delle tracce che l intervento è destinato a lasciare sul territorio. Allora questi 312.939 mc corrispondono, veramente per avere un idea, addirittura all 80% delle volumetrie degli Ospedali Riuniti, ci tengo a mettere in evidenza questo; cioè rimane implicita la mia idea sulle RSA, tutto quello che vogliamo, ma noi qui costruiamo un mostro di RSA: l ho detto un anno fa, l ho detto due mesi fa, lo ripeto ancora in questa sede, la penso così. Un area quest ultima, quella degli Ospedali Riuniti, che ospita ogni giorno migliaia di pazienti, migliaia di dipendenti e circa 5.000 frequentatori al giorno. Orbene ritengo, cioè riteniamo questa volta perché siamo in due a sostenerlo, almeno noi due, che si debba trovare un giusto equilibrio tra la riconosciuta esigenza di individuare risorse per risanare la fondazione e la necessità di evitare che l operazione si appesantisca, rendendone difficile la sostenibilità territoriale. Per questi motivi noi facciamo due proposte, verificare la quantità volumetrica alla luce della valorizzazione delle aree poste sull asse interurbano - e questa è una - alleggerendo invece le volumetrie e le altezze nel comparto di via Gleno, con la riduzione dei quindici piani a non più di otto. Non trinceriamoci dietro il famoso cannocchiale per vedere città alta o per incorniciare città alta perché questo, chiedo scusa al Consiglio, fa ridire i polli. Per l emendamento 65, chi lo presenta? CONSIGLIERE DOTT. FROSIO RONCALLI: Questo emendamento credo che il consigliere Girola l abbia ampiamente illustrato. Abbiamo discusso sul problema Gleno, abbiamo fatto addirittura un Consiglio straordinario, ne abbiamo parlato anche in sede di accordo di programma e quindi stasera tutto quello che viene detto è sicuramente di più. Questo emendamento non sarebbe accoglibile proprio perché l accordo di programma non può essere modificato, così come ci ha detto bene il Presidente. Però noi continuiamo ad essere consapevoli del fatto che tutta questa volumetria è sicuramente un regalo che viene mascherato come un intervento fatto per il bene della collettività, per il bene delle persone anziane, ma alla fine dietro questa grande operazione immobiliare c è anche sicuramente un tornaconto economico. 10

Visto e considerato che comunque la valorizzazione delle aree poste sulla tangenziale aiuta considerevolmente tutta questa operazione, noi chiediamo che la volumetria venga diminuita e inoltre chiediamo, così come abbiamo chiesto per le torri della Provincia, che le altezze vengano diminuite. Continuiamo ad essere fermamente contrari a che Bergamo si sviluppi in altezza, in certe altezze; non vogliamo sicuramente fare i provinciali, capiamo che il progresso va avanti, che non tutti possiamo vivere in una villetta singola, eccetera, però certe altezze ci spaventano. Non perdiamo occasione, anche con questo emendamento, per sottolineare che queste altezze, queste due torri che verranno costruite al Gleno, secondo noi non faranno altro che coprire, così come è già detto, la visuale di città alta e comunque saranno disomogenee per quanto riguarda il paesaggio della nostra città. CONSIGLIERE RAG. ANGHILERI: Sarò rapido, signor Presidente, prima perché c è scritto Fondazine anziché Fondazione e non volevo fare un torto a chi... La seconda questione: sembra quasi che, nomen omen, il Gleno evochi disastri. Qui sarà un disastro edilizio ed ambientale sicuramente per cui anche questo dovrebbe far riflettere, ma capisco che di fronte al parossismo edificativo c è poco da fare. L altra questione è che, da un punto di vista edificativo, non si vede come la nuova costruzione del Gleno non poteva essere evitata facendola all ospedale come avevamo proposto. Ecco perché duole dire che, per l ennesima volta, c è da parte di questo Consiglio una sordità complessiva. CONSIGLIERE RAG. REDONDI: Volevo dire all assessore Grossi che non si deve permettere di offendere i consiglieri ed in questo caso, nel suo precedente intervento, il sottoscritto, perché mi sembra effettivamente una cosa di cattivo gusto. Poi, lei fa dei discorsi molto fumosi però la conclusione del suo intervento era uguale alla mia; cioè la richiesta di utilizzo di eventuali beni demaniali, che sono lì da anni che crollano, che devono essere usufruiti. Questo però non dipende da noi e non dipende forse neanche dal Governo centrale, ma dipende anche dagli uffici locali, i quali dormono beati sonni tranquilli, ed effettivamente le cose non vanno mai avanti perché preferiscono non gestire le cose piuttosto che cederle. Ecco, assessore Grossi, io sono molto calmo in questo momento, come vede le faccio un discorsetto in modo molto pacato, però non si permetta più di offendere un consigliere, soprattutto in un momento in cui sta cercando di fare in modo che la città venga migliorata e non peggiorata. Le pare, assessore Grossi? 11

ASSESSORI DOTT. GROSSI: Questo emendamento non è che non sia accoglibile, ma in realtà è inammissibile perché tratta di un accordo di programma già concluso e quindi è impossibile rimettere in discussione una materia su cui il Consiglio comunale ha già ratificato una decisione. Dopodiché mi perdoni se si è offeso, ma io mi riferivo solo al fatto che illustravo una teoria che è assolutamente legittima sul piano ideale, ma che poi nei comportamenti pratici è assolutamente smentita tutti i giorni da atti concreti, quindi è abbastanza stravagante mantenere posizioni così in contrasto tra loro sullo stesso argomento. dal gruppo consiliare Gruppo Misto e contrassegnato con il n. 15. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 3 consiglieri astenuti (Amati, Tentorio, Veneziani), n. 11 voti favorevoli, n. 20 voti contrari (Aversa, Bertoli, Bonalumi, Brembilla, Bruni, Corrà, Crescini, Ghisalberti, Maggioni, Marchesi M. Carolina, Marchesi Marzia, Mologni, Ongaro, Paganoni, Paparo, Riccardi, Rota, Scanzi, Varinelli, Zavaritt). preindicato emendamento è stato respinto a maggioranza dei votanti. Poiché nessuno chiede la parola, il Presidente mette in votazione palese l emendamento presentato dai gruppi consiliari Lega Nord Padania, Forza Italia, Lista Veneziani, Alleanza Nazionale, Libertas UDC e contrassegnato con il n. 65. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 1 consigliere astenuto (Girola), n. 13 voti favorevoli, n. 20 voti contrari (Aversa, Bertoli, Bonalumi, Brembilla, Bruni, Corrà, Crescini, Ghisalberti, Maggioni, Marchesi M. Carolina, Marchesi Marzia, Mologni, Ongaro, Paganoni, Paparo, Riccardi, Rota, Scanzi, Varinelli, Zavaritt). preindicato emendamento è stato respinto a maggioranza dei votanti. (Entra in aula il consigliere Santoro; sono presenti n. 35 consiglieri). 12

Emendamenti 16 e 67 con presentazione separata, discussione unica e votazione separata. Cominciamo con la presentazione dell emendamento 16. Consigliere Girola. CONSIGLIERE DOTT. GIROLA: Ancora ambito esterno, emendamento Ate/i 49. L area si trova nel comparto produttivo a ovest di via Autostrada e si estende in senso longitudinale da via Canovine a via Corti. È occupata da due insediamenti produttivi dalle dimensioni come superficie totale mq 26.070, come superficie lorda di pavimento mq 25.000; destinazioni ammesse residenze, produttivo solo nell UMI 2, e terziario. Secondo noi appare eccessiva la superficie lorda di pavimento e quindi la volumetria è in rapporto alla superficie territoriale, basta vedere i numeri. Quanto sopra in considerazione dell intasamento urbanistico già presente nella stessa zona. Noi proponiamo una revisione delle dimensioni con una riduzione delle volumetrie di almeno il 20%. Io qui però vorrei aprire una parentesi, non so se è una informativa che chiedo o che cosa. Noi continuiamo a chiedere riduzioni volumetriche e ci sentiamo dire che questo non è possibile perché fa parte di un disegno generale; ma allora io vorrei capire che cosa si pensa che possano essere o su che cosa debbano vertere i nostri emendamenti, se non si può prendere in considerazione una proposta di riduzione volumetrica. Desidererei proprio una risposta in questo senso, forse sarò tardone, ma non ho capito veramente, da ieri sera a questa sera, nonostante si insista e insisto ancora io. Per la presentazione dell emendamento 67 il consigliere Veneziani. CONSIGLIERE SIG. VENEZIANI: Sta succedendo spesso che debba seguire il consigliere Girola. In questo caso mi associo al consigliere Girola; siamo in due che ancora non abbiamo capito se e dove forse potevano andare i nostri emendamenti, che mi sembrano comunque sempre in buonissima fede. A differenza di lui proponiamo una diminuzione del 10% perché forse siamo un pochino più pratici, mi consenta questo il consigliere Girola. Però, ecco, anch io sono interessato a una risposta alla domanda che ha fatto il collega. 13

Volevo solo spiegare ciò che mi è stato chiesto, ma che in effetti era già stato spiegato poc anzi dal Sindaco. In buona sostanza il Piano, che introduce anche il sistema della perequazione, ha un suo equilibrio complessivo in termini di sostenibilità, ed è comprovato dalla VAS, e in termini di risorse economiche oltre che di aree che vengono incamerate con la perequazione. È chiaro che la sua manomissione sistematica presupporrebbe una compensazione dal lato del Piano dei servizi e dello strumento della perequazione. Mi rendo conto che per i consiglieri comunali è impossibile fare questo in questa sede perché molto più opportunamente, come ha già detto anche in questo caso il Sindaco, questo potrebbe essere affrontato con un lasso di tempo sufficiente, cioè nella fase delle osservazioni. Noi stessi abbiamo dovuto introdurre alcune proposte insediative, che magari non ci convincevano del tutto in alcuni casi, perché derivavano da considerazioni che magari non erano prettamente urbanistiche; facciamo un caso, potevano per esempio riguardare transazioni in ordine a contenziosi. Ecco, la revisione di situazioni di questo tipo può esser fatta anche con un parallelo ricentraggio del piano dei servizi e dello strumento della perequazione, perché sicuramente ci sono margini per diminuire qualche cosa in qualche caso, ma certamente anche per rettificare in questo caso il piano dei servizi, perché sennò l equilibrio evidentemente non è più compatibile e di fatto non si attiva nulla, e se non si attiva nulla mi pare che per il benessere, oltre che per l economia cittadina, sia un fatto molto negativo. dal gruppo consiliare Gruppo Misto e contrassegnato con il n. 16. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 10 consiglieri astenuti (Amati, Baraldi, Bonassi, Ceci, D'Aloia, Frosio Roncalli, Personeni, Redondi, Tentorio, Veneziani), n. 4 voti favorevoli, n. 21 voti contrari (Aversa, Bertoli, Bonalumi, Brembilla, Bruni, Corrà, Crescini, Ghisalberti, Maggioni, Marchesi M. Carolina, Marchesi Marzia, Mologni, Ongaro, Paganoni, Paparo, Riccardi, Rota, Santoro, Scanzi, Varinelli, Zavaritt). preindicato emendamento è stato respinto a maggioranza dei votanti. Poiché nessuno chiede la parola, il Presidente mette in votazione palese l emendamento presentato dai gruppi consiliari Lega Nord Padania, Forza Italia, Lista Veneziani, Alleanza Nazionale, Libertas UDC e contrassegnato con il n. 67. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 2 consiglieri astenuti (Anghileri, Girola), n. 12 voti favorevoli, n. 21 voti contrari (Aversa, Bertoli, Bonalumi, 14

Brembilla, Bruni, Corrà, Crescini, Ghisalberti, Maggioni, Marchesi M. Carolina, Marchesi Marzia, Mologni, Ongaro, Paganoni, Paparo, Riccardi, Rota, Santoro, Scanzi, Varinelli, Zavaritt). preindicato emendamento è stato respinto a maggioranza dei votanti. (Escono dall'aula i consiglieri Bertoli e Ongaro; sono presenti n. 33 consiglieri). Gli emendamenti numero 17 e 75 sono esattamente uguali, quindi un unica presentazione, unica discussione e quindi unica votazione. CONSIGLIERE DOTT. GIROLA: Questo emendamento si trova nel piano delle regole, nuova edificazione n. 18 a Campagnola, angolo via Cremasca e via Campagnola, superficie territoriale 5.340 mq, 15.000 mc, destinazioni ammesse residenziale, terziario, artigianale. Anche qui è il solito discorso, la volumetria appare decisamente eccessiva rispetto alla superficie territoriale e noi proponiamo una riduzione volumetrica di almeno il 20%. E allora chiedo scusa, ne approfitto per rispondere ancora all Assessore, alla risposta che mi aveva dato. Allora, in fin dei conti quale viene ad essere la posizione del consigliere comunale in questo frangente, in questo momento, in un ambito di emendamento osservazione, scusate il bisticcio di parole, ad un grosso progetto che viene presentato? Io capisco, allora, se mi si dice che tutto quanto presentato, tutto questo grosso lavoro è in funzione poi di un ritorno di oneri a favore del Comune, se mi si dice tutto questo ci porta a casa 512 di euro. Allora va tutto bene, non c è niente da dire, dobbiamo accettare questo. Questo mi sembra quello che si continua ad affermare in questa stanza: vorrei essere smentito. Io prima ho citato anche il tema della perequazione e quindi non solo quello dei servizi e delle infrastrutture; significa che l acquisizione delle aree che occorrono per costituire la cintura verde, piuttosto che le tre stanze verdi, è subordinata alla contribuzione che deriva dalle aree di trasformazione e quindi è chiaro che anche il sistema ambientale a quel punto viene compromesso. Faccio notare che questo emendamento che è da respingere è forse l unico caso, all interno di tutto il Piano, che prevede per 3.000 mc un incremento di superficie e ciò è avvenuto in considerazione del fatto 15

che la volumetria proposta è stata ritenuta compatibile dai consulenti e dai tecnici dell ufficio di Piano alla luce del fatto che con questi 3.000 mc in più - e ripeto è l unico caso in aumento perché in generale i grossi comparti sono in diminuzione - l operatore, il proponente, ritira un ricorso avverso l amministrazione comunale. Questo è forse l unico in aumento, ma è tra quelli in cui vi sono anche motivazioni al di là dell aspetto urbanistico in senso stretto. dal gruppo consiliare Gruppo Misto e contrassegnato dal n. 17 e l'emendamento presentato dai gruppi consiliari Lega Nord Padania, Forza Italia, Lista Veneziani, Alleanza Nazionale, Libertas UDC e contrassegnato con il n. 75. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 14 voti favorevoli, n. 19 voti contrari (Aversa, Bonalumi, Brembilla, Bruni, Corrà, Crescini, Ghisalberti, Maggioni, Marchesi M. Carolina, Marchesi Marzia, Mologni, Paganoni, Paparo, Riccardi, Rota, Santoro, Scanzi, Varinelli, Zavaritt). Il Presidente proclama l esito della suddetta votazione, riconosciuto dai presenti, e dichiara che i preindicati emendamenti sono stati respinti a maggioranza di voti. (Esce dall'aula il consigliere Tentorio; sono presenti n. 32 consiglieri). Emendamento 18 presentato dal gruppo consiliare di Forza Italia. CONSIGLIERE AVV. CECI: Il numero 18 riguarda il piano delle regole e in questo articolo vengono definiti i gradi di intervento. Per gradi di intervento si intendono, per riassumerli brevemente, la manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria, il risanamento conservativo, il restauro, la ristrutturazione con o senza demolizione; in una di queste definizioni il piano delle regole fa riferimento alla normativa in vigore, alla legge regionale, e ne riporta puntualmente in modo molto corretto le varie diciture. Per quanto riguarda le manutenzioni, mi sembra, adesso non ricordo se era l articolo delle manutenzioni, si dimentica una parte che è quella riportata dalla normativa e quindi la parte nonché le modificazioni delle destinazioni d uso e dell assetto distributivo di singole unità immobiliari e gli interventi che comportano la 16

trasformazione di una singola unità immobiliare in due o più unità immobiliari, o l aggregazione di due o più unità immobiliari in una unità immobiliare. Ecco, questo aspetto della manutenzione ordinaria e straordinaria non è stato riportato esattamente come dice la legge regionale perché è stato dimenticato un pezzo, allora ho fatto questo emendamento perché o la legge la si copia fino in fondo o non se ne riporta solo una parte. Probabilmente è semplicemente sfuggita per un refuso la normativa così come è illustrata dalla legge regionale e quindi mi sono sentito di integrare questo articolo con la normativa regionale così come è riportata puntualmente dall articolo di legge. L emendamento è migliorativo, integra in maniera più chiara l articolazione e quindi è accoglibile. dal gruppo consiliare Forza Italia e contrassegnato con il n. 18. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 31 voti favorevoli, n. 1 voto contrario (Paganoni). preindicato emendamento è stato approvato a maggioranza di voti. (Il consigliere Paganoni dichiara di aver votato contrario, intendendo in realtà votare favorevole). (Entra in aula il consigliere Amati ed esce il consigliere Scanzi; sono presenti n. 32 consiglieri). Emendamento numero 19, la parola al presentatore, consigliere Ceci. CONSIGLIERE AVV. CECI: La materia riguarda il recupero dei sottotetti. Io ringrazio l Assessore ed i tecnici di avermi interpellato su questa materia che non è semplicissima, in quanto implica contemporaneamente l applicazione del decreto ministeriale 1444, del decreto legislativo 12/2005 ed anche di una legge regionale; in più ci si è messa anche 17

la magistratura ordinaria a sconvolgere l applicazione facendo prevalere anche le norme del Codice civile integrative e quelle del regolamento comunale integrative del Codice civile. In questo guazzabuglio è stato complicato riscrivere questa norma, che ha nel suo DNA la volontà di non consumare il territorio, senza volerne abusare come è successo nel recente passato dove è nata addirittura una tipologia edilizia che quella che è stata definita dei sottotetti, si doveva in qualche modo mettere un po di ordine e insieme al legale del Comune, all Assessore e ai tecnici sono stati riscritti i primi tre commi, anzi tutto l articolato dell articolo 10. Io mi sono sentito di aggiungere anche un comma 4 perché ci sono delle esclusioni, alcune delle quali sono corrette, per esempio nella città produttiva - quella dove si fanno degli insediamenti industriali - si deve escludere assolutamente il recupero dei sottotetti, ma per esempio nella città storica allorquando ci sono tutti i requisiti di legge, ovvero i dieci metri dalle costruzioni e cinque metri dal confine, vi assicuro che un vicino non si accorge se il recupero viene fatto nel rispetto delle norme di legge. Anche nella città storica non negli edifici a contatto, ma negli edifici che rispettano le distanze, il salire di un metro rispetto ai dieci di prospettiva non crea problemi; e spesso un metro, non i due e quaranta perché salire di due e quaranta in un centro storico è un conto, vuol dire un impatto forte, ma salire di un metro per quei sottotetti per i quali magari è sufficiente per poter andare a norma, a distanza di dieci metri dalle costruzioni e cinque metri dal confine, non crea alcun sconvolgimento. Perciò è una norma che vuole permettere anche nella città storica l intervento di sopraelevazione e quindi cerca di mitigare la previsione dei tre commi precedenti, che invece vietava in modo quasi assoluto le sopraelevazioni. Dico anche qualcosa di più, in quanto il terzo comma prevede che nel futuro Bergamo abbia un monitoraggio puntuale di tutti gli edifici, in modo tale da superare una norma così astratta e generale che, in alcuni casi, non permette là dove ci sono i requisiti di poter sopraelevare; quindi questa norma è stata riscritta in modo assolutamente corretto e il comma tre, che è stato scritto e riscritto dagli uffici, prevede che nel prossimo futuro si possa fare un monitoraggio puntuale di tutti gli edifici, ma nel frattempo chiedevo l aggiunta di questo quarto comma per poter sopraelevare anche nella città storica con questi requisiti, che sono poi requisiti di legge e che dal punto di vista dell impatto anche visivo, posso garantire, non creano alcun problema alla città ed ai vicini. CONSIGLIERE RAG. ANGHILERI: Caro Assessore, la inviterei a vedere lo stabile che c è all incrocio tra via Celestini e via Santa Caterina, dove è stato recuperato un sottotetto rovinando tutta la continuità della gronda che fa da angolo e che dava una continuità edilizia bella al borgo; perché in questa città noi ci riempiamo la bocca con il Piano particolareggiato dei vecchi borghi, il piano di qui, salvo poi castrare tutto con il beneplacito delle varie Commissioni edilizie, Commissioni paesaggistiche e chi più ne ha più ne metta. Ora, anche in questo caso ci si limita solo a considerare le altezze e le distanze dimenticando che ci sono anche l insieme della continuità di un borgo storico e di un edificato storico; quindi io capisco che l Assessore sia preso da tante cose, però poi scivoliamo sulle bucce di banana in modo vergognoso. 18

Dico questo perché l ho promesso a molta gente che mi dice: (in dialetto) Ma tu, Anghileri, cosa fai in Consiglio comunale che fa quelle stupidate? e io cosa devo rispondere? Che c è il Piano particolareggiato, che c è il consulente di qui, c è la Commissione di là? E la gente fa i propri affari con i vari condoni. Lasciamo perdere. Proprio per le ragioni che ha espresso poc anzi il consigliere Anghileri, io propongo di respingere l emendamento, però voglio sottolineare al consigliere Ceci che tutta la materia l abbiamo riformulata nell emendamento 78 del Sindaco, che sto testè facendo illustrare al consigliere Ceci e che secondo noi specifica in maniera più chiara, evitando slabbrature su questa materia. Se lei controlla l emendamento 78 del Sindaco vedrà che le esigenze che ha espresso sono puntualmente accolte. (Un consigliere interviene fuori microfono). Questa è la regolazione che il Consiglio comunale dà su questa materia, siamo d accordo; una volta che siamo d accodo, altrimenti litighiamo pure. CONSIGLIERE AVV. CECI: Chiedevo semplicemente di congelare la votazione, di metterla in coda, così do un occhiata. Siccome mi ha dato queste indicazioni e se il contenuto è conforme e viene ripreso, come mi ha spiegato l architetto, il tempo di leggerlo e ritirerò il mio emendamento, quindi possiamo passare oltre. Va bene, quindi proseguiamo; intanto accantoniamo un attimo l emendamento 19. Proseguiamo con l emendamento 20, consigliere Ceci. 19

CONSIGLIERE AVV. CECI: È la norma che riguarda i parcheggi pertinenziali; anche qui fa riferimento alla legge regionale 12/2005 riportando l articolo 66 e seguenti. Facevo presente che la legge regionale 12 ha circa un centinaio di articoli, se si faceva riferimento ai seguenti, non sono assolutamente pertinenti alla questione dei parcheggi, perciò limitavo in modo esplicito il riferimento agli articoli 66, 67, 68 e 69 la materia dei parcheggi pertinenziali, e quindi si correggeva quel termine che dava adito poi a un interpretazione che non aveva assolutamente riferimento ai parcheggi pertinenziali. È accoglibile perché rende la norma più coerente, e quindi è positivo. dal gruppo consiliare Forza Italia e contrassegnato con il n. 20. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 32 voti favorevoli. preindicato emendamento è stato approvato all'unanimità. (Entra in aula il consigliere Scanzi; sono presenti n. 33 consiglieri). Emendamento numero 21, consigliere Ceci. CONSIGLIERE AVV. CECI: La materia tratta la dotazione minima di parcheggi pubblici e privati; il mio emendamento fa riferimento ai parcheggi privati ritenuti di pertinenza e va a modificare la distanza dall edificio. Noi sappiamo tutti le grandissime difficoltà esistenti nel reperire nello stesso stabile o nelle aree limitrofe un parcheggio e quindi per poterlo considerare pertinenza, con tutti i vant aggi di una pertinenza, occorreva dare una limitazione in 20

termini di distanza. La pertinenza non poteva essere intesa come dall altro capo della città, però francamente duecento metri o trecento metri mi sembravano troppo pochi. Questa norma, secondo me, potrebbe anche prevedere una distanza superiore ai cinquecento metri, perché a piedi comunque un chilometro può essere percorso anche in meno di cinque/dieci minuti, che è il tempo per poter lasciare la macchina e non invadere il suolo pubblico e arrivare alla propria abitazione e al proprio ufficio senza problemi; però ritengo che questa sia una proposta di mediazione, potrebbe essere anche superiore, quindi degli originari trecento metri ho indicato come vincolo di pertinenzialità i cinquecento metri misurati come è scritto nella norma sul percorso pedonale più breve. L emendamento è accoglibile perché facilita il reperimento soprattutto in zone storiche o già insediate e quindi è accoglibile. dal gruppo consiliare Forza Italia e contrassegnato con il n. 21. Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 33 voti favorevoli. preindicato emendamento è stato approvato all'unanimità. (Entra in aula il consigliere Tentorio ed esce il consigliere Lanzani; sono presenti n. 33 consiglieri). Emendamento numero 22, consigliere Ceci. CONSIGLIERE AVV. CECI: L originaria richiesta di emendamento è quella che vedete scritta al numero 22, che prevedeva nelle destinazioni d uso legittime delle varie abitazioni o dei vari uffici quello risultante dalla licenza, una volta si chiamava così, dalla concessione, dall autorizzazione edilizia, poi la concessione è diventata permesso di costruire e l autorizzazione è diventata DIA; comunque sono tutti strumenti o provvedimenti abilitativi. 21

Oltre a questi la legge regionale 1/2001 ha aggiunto anche la semplice comunicazione o ancora, per immobili inferiori ai 150 metri, aggiunge che per il cambiamento di destinazione d uso basta il semplice accatastamento senza particolari formalità, proprio perché 150 metri sono un unità immobiliare talmente piccola il cui cambiamento di destinazione non è tale da sconvolgere assolutamente in termini urbanistici alcun Piano. Mi è stata proposta questa dicitura, che ha lo stesso scopo, invece dell emendamento che ho proposto: la destinazione d uso legittimamente in atto nell immobile è quella risultante dai titoli abilitativi, in modo tale che non andiamo ad elencarli, perché vedrete che tra qualche anno troviamo altre definizioni dato il legislatore abbastanza fantasioso, che già in trent anni ha cambiato da concessione a licenza a permesso di costruire. Per questo si parlava in generale di titoli abilitativi come definiti dalle specifiche disposizioni legislative ; e quindi questa è una norma probabilmente che così riformulata dagli uffici fa rientrare comunque, pur senza specificarli, tutti i titoli abilitativi così come previsti dalle norme legislative, siano esse regionali o nazionali. Perciò ripropongo l emendamento e mi faccio io promotore della riformulazione del testo cosi come l ho appena letto; poi lascerò al Presidente il testo riformulato. Prima di dare la parola all assessore Grossi, consigliere Ceci, magari lo rileggo velocemente, così come l ho compreso io, in modo che vedo se sono stato attento quantomeno. La destinazione d uso legittimamente in atto nell immobile è quella risultante dai titoli abilitativi... CONSIGLIERE AVV. CECI: come definiti da specifiche disposizioni legislative. Esatto. In modo che è chiaro a tutti i consiglieri. Accoglibile. 22