LA CRITICA DELLA SOCIETA CAPITALISTICA. FEUERBACH e MARX MARX: i filosofi hanno solo diversamente interpretato il mondo; si tratta ora di trasformarlo. Un importante filosofo del 900, Paul Ricoeur, ha definito Marx, Freud e Nietzsche maestri del sospetto e questo perché ognuno di loro è stato mosso dalla volontà e dal desiderio di andare oltre le apparenze per ricercare l autentico significato delle cose. Marx si pone un duplice obiettivo: conoscere la verità delle cose e trasformare in modo radicale la realtà e proprio per questo denuncia le condizioni materiali di vita dei lavoratori. E un intellettuale versatile: si è interessato di filosofia, storia, economia, sociologia e politica. Per comprendere meglio le sue idee è necessario avere presente il contesto sociale in cui si venne formando il suo pensiero. Ci troviamo in una fase di grande sviluppo dell industria e del capitalismo ( sistema economico-sociale caratterizzato dall accumulo di capitale da parte del datore di lavoro e dallo sfruttamento sistematico degli operai per incrementare il profitto). Tale modalità produttiva si sviluppò a partire dalla riv. Industriale di fine 700, che vide appunto l introduzione della meccanizzazione del lavoro e la formazione di una classe operaia stipendiata contrapposta a quella degli imprenditori proprietari della fabbrica. In questo periodo, e ancora di più con la seconda riv industriale alla fine dell 800, la condizione operaia era molto diversa rispetto a quella odierna: la giornata di un operaio era fatta di dodici ore di lavoro in ambienti freddi e privi di misure igieniche e di sicurezza; i salari erano bassi e spesso anche i bambini erano costretti a lavorare. FEUERBACH: elabora una forma di filosofia detta umanismo, cioè incentrata sull uomo come essere naturale e sensibile. Per lui è necessario che la filosofia si interroghi sull uomo come essere naturale e concreto e dunque sulle condizioni di vita materiali delle persone.
Qual è il problema filosofico di Feuerbach? E quello della liberazione dell uomo dal vincolo religioso, che lo rende dipendente da una potenza superiore ritenuta divina. Questo argomento viene affrontato nella sua opera più importante L essenza del cristianesimo. In questa opera sostiene che non esiste nessun essere divino dotato di esistenza autonoma, dal momento che l idea di Dio deriva dal fatto che l uomo proietta al di fuori di sé tutte le sue qualità migliori e le oggettiva in un essere perfetto a cui si sottomette. In questa prospettiva non è più Dio a creare l uomo a sua immagine e somiglianza, ma è l uomo che produce l idea di Dio. Questo attribuire a Dio le qualità migliori, mentre si conservano solo le caratteristiche negative, provoca una scissione e un impoverimento che Feuerbach definisce alienazione. Di conseguenza, l abbattimento della religione diventa presupposto dell emancipazione. L ANALISI DELLA RELIGIONE: Marx apprezza l analisi filosofica svolta da Feuerbach e cioè l origine umana della religione e dell idea di Dio aver ricondotto la filosofia all indagine dell uomo concreto In seguito però Marx si rende conto, attraverso un analisi più attenta, che anche la posizione di F è insufficiente perché non riesce a spiegare per quale motivo gli uomini creano Dio, proiettando in un essere trascendente le loro qualità fondamentali, cioè quelle qualità che costituiscono l essenza stessa dell umanità. La risposta di Marx è che gli uomini sono costretti a creare Dio perché stanno male nella realtà in cui sono costretti a vivere. Gli uomini, scontenti e frustrati, impossibilitati a realizzarsi sulla Terra, creano una dimensione immaginaria in cui riversano le proprie aspirazioni di felicità. La religione, dice Marx, è l oppio del popolo che ricorre alla fede perché trova in essa, quasi come una droga, una condizione artificiale per poter meglio sopportare la propria situazione materiale. E NECESSARIO TRASFORMARE LA REALTA, SUPERARE CONCRETAMENTE L INGIUSTIZIA E LA DISUGUAGLIANZA: SOLO COSI L UOMO NON AVRA PIU BISOGNO DI TROVARE ESPEDIENTI PER FAR FRONTE ALLA SUA INSODDISFAZIONE.
IN ALTRI TERMINI, PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DEGLI UOMINI E NECESSARIO PASSARE DALLA CRITICA DELLA RELIGIONE ALLA CRITICA DELLA SOCIETA E DEGLI INGIUSTI RAPPORTI DI POTERE SU CUI SI FONDA. QUAL E LA CAUSA DELL ALIENAZIONE? Marx ricerca le radici profonde dell alienazione nello sfruttamento economico cui è sottoposto nella società capitalistica, che determina condizioni di vita drammatiche In Marx il termine alienazione denota la situazione dell operaio nella società capitalistica. ESISTONO QUATTRO TIPI DI ALIENAZIONE DELL OPERAIO: 1. L operaio è alienato ( espropriato) nei confronti del prodotto della sua attività Il sistema capitalistico implica infatti che il lavoratore produca oggetti che non gli appartengono, che gli sono estranei, di cui egli non può godere, perché spettano ad un altro. 2. L operaio è alienato rispetto alla sua attività (lavoro) L operaio è cioè espropriato del suo stesso lavoro (lavoro che nel Capitale Marx definirà forza-lavoro) che è proprietà del capitalista che ne dispone come vuole, imponendo ritmi disumani: in questo senso il lavoro assume un carattere costrittivo, diventa lavoro forzato, e l operaio è ridotto a schiavo di un altro uomo, diventa un suo possesso come un qualsiasi oggetto. 3. L operaio è alienato rispetto alla sua stessa essenza Il lavoro, nel sistema capitalistico, non è più l ambito di realizzazione della creatività, ma si riduce ad una considerazione del lavoratore come cosa. 4. L operaio è alienato nei confronti dei suoi simili Il lavoratore è escluso da ogni forma di vita sociale IL SUPERAMENTO DELL ALIENAZIONE
Marx giunge alla conclusione che, per uscire dallo stato di alienazione non è sufficiente elaborare teorie nella speranza che queste condizionino la coscienza dei governanti: è necessario abbattere la società borghese e le sue istituzioni, in modo da realizzare la nuova società comunista, in cui è eliminata la proprietà privata ed è soppressa la divisione di classi. La causa dell alienazione è individuata da Marx nella divisione in classi della società e, soprattutto nella proprietà privata dei mezzi di produzione. E per questo motivo che per lui le istituzioni borghesi devono essere abbattute radicalmente. Per Marx non è sul piano delle idee e della filosofia che si può ottenere un miglioramento delle condizioni sociali e materiali, ma su quello della prassi rivoluzionaria. I presupposti filosofici di questa convinzione vengono chiariti nell Ideologia tedesca in cui delinea la teoria del materialismo storico. LA CONCEZIONE MATERIALISTICA DELLA STORIA Innanzitutto bisogna ricordare che per Marx, l uomo è un individuo concreto e insieme storico, un essere che diviene ciò che è in base alle condizioni materiali in cui si trova a vivere. Secondo la teoria del materialismo storico, le forze motrici della storia non sono di carattere spirituale, ma di carattere materiale. Più precisamente, la storia è un processo dialettico, che evolve sotto la spinta dinamiche concrete di natura socio-economica. di RAPPORTI FRA STRUTTURA E SOVRASTRUTTURA Secondo Marx sono dunque le condizioni materiali che determinano le idee e i pensieri degli uomini, e non viceversa. Marx indica tali condizioni materiali con il termine STRUTTURA, e le produzioni spirituali che ne derivano con il termine SOVRASTRUTTURA. STRUTTURA è l ossatura economica della società SOVRASTRUTTURA che deriva dalla struttura, è l insieme delle varie dottrine artistiche, filosofiche e idee politiche che caratterizzano le varie epoche storiche
La STRUTTURA è l ossatura economica della società, la sua base materiale. La base materiale coincide con i modi di produzione che caratterizzano le varie epoche storiche; essi si compongono di due elementi fondamentali e cioè le forze produttive costituite da tutte quelle componenti che consentono la produzione: la forza lavoro (cioè la capacità produttiva degli operai), i mezzi utilizzati (le macchine, le materie prime), le conoscenze tecniche e scientifiche i rapporti di produzione che coincidono con l organizzazione stessa del lavoro e con le relazioni che si stabiliscono tra i soggetti coinvolti nel processo produttivo, in particolare tra il capitalista e gli operai Le forze di produzione, a un certo punto dello sviluppo economico, entrano in contrasto con i rapporti di produzione che fino a quel momento le avevano garantite e agevolate. Dato che i rapporti di produzione sono espressione della classe dominante, mentre le forze produttive lo sono della classe in ascesa, il conflitto tra essi si specifica come lotta di classe. IL CAPITALE. si apre con l analisi della merce, che secondo Marx, ha un duplice valore: Un valore d uso, che è dato dalla capacità di un oggetto di soddisfare i bisogni delle persone(ogni merce è utile a qualcosa, serve cioè al soddisfacimento di un bisogno umano: il pane soddisfa la fame; i vestiti servono a proteggerci dal freddo) Un valore di scambio, che è dato dal suo potere di scambio con altri oggetti. Il valore di scambio, coincide con la quantità di lavoro socialmente necessaria per produrre una determinata merce: una merce costerà di più se ha richiesto una quantità maggiore di lavoro. Nel sistema capitalistico anche il lavoratore è considerato una merce, in quanto è costretto a vendere la propria capacità produttiva (la forza-lavoro). Il suo valore è dato dalla quantità di beni necessari per la sopravvivenza sua e della sua famiglia ed è con tale valore che coincide con il salario pagato dal capitalista. Il capitalista compensa l operaio soltanto per una parte del suo lavoro, quella individuata nei mezzi di sussistenza; le altre ore lavorative rappresentano un pluslavoro che, non essendo retribuito, determina un plusvalore. Ed è proprio da questo plusvalore che deriva il profitto del capitalista, il quale sfrutta la forza-lavoro dell operaio a proprio vantaggio.
Obiettivo del sistema capitalistico è quello d incrementare continuamente il plusvalore, a cui è legato il profitto, aumentando la produttività. Ma, l aumento della produttività, ad es con massicci investimenti nei macchinari e nella tecnologia, si ritorce contro il capitalista stesso, in quanto determina, a un certo livello di sviluppo della grande industria, una caduta tendenziale del saggio di profitto, cioè una diminuzione del profitto in relazione alla crescente disoccupazione creata dalla meccanizzazione. Si tratta di una di quelle contraddizioni del sistema di produzione capitalistico, che, secondo Marx, minano dall interno la sua solidità. Il sistema capitalistico è destinato a crollare non tanto per la decisione volontaria di una classe sociale, quanto perché in esso agiscono forze oggettive che lo porteranno alla dissoluzione, sfociando nella rivoluzione. La rivoluzione proletaria auspicata da Marx ha come obiettivo l abbattimento dello Stato borghese e di tutte le sue istituzioni. E una rivoluzione diversa dalle altre, in quanto non mira a stabilire un nuovo dominio, ma a fondare una società senza divisioni, senza proprietà privata, senza ingiustizia, una società in cui è eliminato il presupposto stesso dell antagonismo di classe. L elemento principale che caratterizza la società comunista descritta da Marx è individuabile nella soppressione della proprietà privata dei mezzi di produzione. Il passaggio dalla società capitalistica a quella comunista implica una fase di transizione, definita dittatura del proletariato che ha lo scopo d instaurare una prima forma di uguaglianza ancora imperfetta.
MARX (Treviri,Prussia, 1818- Londra, 1833) Apprezza Fuerbach per aver posto l attenzione sull uomo come essere sensibile e concreto dopo ne prende le distanze(in Le Tesi su Fuerbach ) Esistono quattro tipi di alienazione dell operaio: 1.rispetto al prodotto del suo lavoro 2.rispetto alla sua attività 3. rispetto alla propria essenza 4. rispetto ai suoi simili per superare i quali bisogna abbattere la società borghese e le sue istituzioni e Realizzare la nuova società comunista in cui è eliminata la proprietà privata ed è soppressa la divisione in classi Teorizza il Materialismo Storico Il motore della storia è la base materiale STRUTTURA Composta da modi di produzione forze produttive rapporti di produzione tra essi si genera un divario e nasce la lotta di classe Dalla Struttura deriva la SOVRASTRUTTURA (insieme delle produzioni culturali) Nel CAPITALE
Analizza la merce che ha un duplice valore valore d uso valore di scambio Il lavoratore produce un valore non pagato pluslavoro Il pluslavoro dell operaio rappresenta plusvalore (cioè profitto del capitalista)