ASSOCIAZIONE IDROTECNICA ITALIANA Istituita nel 1923 ACQUE METEORICHE E SISTEMI DRENANTI NELLE CITTA RESILIENTI Armando Brath Università di Bologna Presidente Associazione Idrotecnica Italiana Gruppo CAP - Convegno Internazionale Acqua e resilienza territoriale Milano, 4 luglio 2016
ASSOCIAZIONE IDROTECNICA ITALIANA Istituita nel 1923 «. promuove lo sviluppo e la diffusione della cultura dell acqua nei vari aspetti relativi alla gestione delle risorse idriche, alla salvaguardia dei corpi idrici ed alla difesa dell ambiente.» Fondata a Milano nel 1923 Storico punto di riferimento per le Istituzioni pubbliche e per la politica sui temi dell acqua Giovanni Bellincioni Fondatore AII Luigi di Savoia, Duca degli Abruzzi - Presidente Onorario AII
Il drenaggio delle acque meteoriche urbane Funzionamento di un sistema di drenaggio urbano Quando piove, l acqua Defluisce sulle superfici impermeabili Entra nel sistema di drenaggio Viene scaricata nel corpo idrico ricettore
Il drenaggio delle acque meteoriche urbane Sistema di drenaggio urbano COMPLESSITÀ DEL SISTEMA
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani L EVIDENZA DEGLI EVENTI STORICI Esondazioni Roma 20 Ott 2011
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani L EVIDENZA DEGLI EVENTI STORICI Milano Episodi vari
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani L EVIDENZA DEGLI EVENTI STORICI
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani LE RAGIONI? 1 - Il cambiamento del clima 2 - Crescita urbanizzazione 3 - Influenza dei livelli dei corpi idrici ricettori (rigurgiti) 4 - Collettamento improprio di acque esterne (acque parassite) 5 - Tempi di ritorno di progetto delle reti di drenaggio urbano troppo bassi 6 - Manutenzione rete minore, pulizia caditoie,.
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani LE RAGIONI? 1 - Il cambiamento del clima Le evidenze storiche Anomalia della Temperatura Massima rispetto al clima 1961-1990 Media annuale, Regione Emilia-Romagna Le cause
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani LE RAGIONI? 1 - Il cambiamento del clima Gli scenari futuri previsti Gli studi C Scenari di aumento delle temperatura media annua 2011-2100
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani LE RAGIONI? 2- La crescita dell urbanizzazione % Territorio con copertura artificiale (2009) 8.0% 7.0% % Suolo consumato in Italia 6.0% 5.0% 4.0% 3.0% 2.0% 1.0% 0.0% 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani LE RAGIONI? 2- Crescita urbanizzazione: effetti idrologici Aumento della portata al colmo e del volume di deflusso Diminuzione del tempo di corrivazione Riduzione della ricarica della falda Aumento della frequenza e della intensità delle piene fluviali Portata tempo
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani LE RAGIONI? 2- Crescita urbanizzazione: effetti idrologici sul bilancio idrico medio Conseguenze Minore evapotraspirazione 40% 30% Minore infiltrazione 50% 15% Maggiori deflussi 10% 55%
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani LE RAGIONI? 2- Crescita urbanizzazione: effetti idrologici sugli eventi intensi di pioggia
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani LE RAGIONI? 3 - Crescita dei livelli di piena dei corpi idrici ricettori (effetto indiretto della crescita dell urbanizzazione)
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani LE RAGIONI? 4 - Le acque «parassite» a) Infiltrazioni b) Immissioni (improprie) Problema quantitativo: soprattutto per le reti nere (e le miste in tempo asciutto) Problema qualitativo: diluizione reflui minore efficienza della depurazione Allacciamenti impropri alla rete: acque bianche allacciate alla rete nera; fossi, rii intercettati dalla fognatura e ad essa allacciati (aumento indebito dell area di scolo);.
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani LE RAGIONI? 5 - Tempo di ritorno di progetto delle reti troppo bassi DPCM 4 Marzo 1996 «Disposizioni in materia di risorse idriche»
Incremento della frequenza degli allagamenti urbani LE RAGIONI? 6 - Manutenzione caditoie e pozzetti
FD 2007/60 + D.Lgs. 49/2010 La politica europea sulle alluvioni (2007/60) FD - 2007/60 Direttiva alluvioni Istituisce un quadro per la valutazione e gestione del rischio di alluvioni volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l ambiente, il patrimonio e le attività economiche connesse con le alluvioni all interno della Comunità (Art.1) 19
PERCHE GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONE? PERMANE SEMPRE UN CERTO LIVELLO DI RISCHIO (Rischio residuale) Rischio Residuale Porzione di rischio che permane anche in presenza dell opera di difesa, dovuto: alla possibilità di verificarsi di eventi di piena più intensi di quello assunto a riferimento; T > T progetto all impossibilità di escludere fenomeni di crisi dell opera di difesa (es. «fragilità» arginale e conseguente rottura); T < T progetto OCCORRE QUINDI UNA STRATEGIA DI GESTIONE DEL RISCHIO RESIDUALE (adattamento e resilienza)
CAUSE DI RISCHIO RESIDUALE: FRAGILITA DEL SISTEMA DIFENSIVO Rottura argine destro Serchio a Nodica (PI) del 25/12/2009 Ore 8 del 25/12/2009 21
CAUSE DI RISCHIO RESIDUALE : FRAGILITA DEL SISTEMA DIFENSIVO 22
CAUSE DI RISCHIO RESIDUALE: FRAGILITA DEL SISTEMA DIFENSIVO 23
CAUSE DI RISCHIO RESIDUALE: FRAGILITA DEL SISTEMA DIFENSIVO 24
CAUSE DI RISCHIO RESIDUALE: FRAGILITA DEL SISTEMA DIFENSIVO Fiume Panaro (argine destro) 19 gennaio 2014 25
COSA E LA RESILIENZA?
CITTA RESISTENTI o CITTA RESILIENTI?
LE BMP
BACINI DI LAMINAZIONE O STOCCAGGIO
MONITORAGGIO E CONTROLLO IN TEMPO REALE DELLE PIENE
Grazie per l attenzione Grazie per l attenzione