Petizione nr. 0090/2017 Testo dei discorsi Ringrazio la Commissione per avere accettato di discutere la nostra Petizione. 16 anni fa fu presentato un progetto di Superstrada che aveva l obiettivo di collegare l aeroporto di Malpensa con la Tangenziale ovest di Milano. Al fine di superare la contrarietà del territorio, la superstrada che attraverserebbe il Parco del Ticino (riconosciuto dall UNESCO come riserva della biosfera MAB) e il Parco Agricolo Sud Milano, venne inserito in Legge Obiettivo (legge nr. 443/2001). Nel 2015 è stata presentata una modifica al progetto in cui è stato cancellato il collegamento con la Tangenziale Ovest di Milano. Il nuovo percorso collega ora Magenta a Vigevano. I Comitati No Tangenziale sono nati all inizio del 2001 come aggregazioni di cittadini contrari a questo progetto. Il nostro scopo è promuovere uno sviluppo sostenibile della viabilità che punti alla riqualificazione e messa in sicurezza delle strade esistenti e al rilancio del trasporto pubblico. Le nostre azioni principali di questi anni sono state: - Raccolta di 14.000 firme di cittadini contrari al progetto - Ricorso legale presso il Tribunale Amministrativo Regionale. - Esposto all UNESCO - Tre cortei e manifestazioni. L ultima nel 2015 (la più grande manifestazione popolare di sempre nella zona) ha visto l adesione di tutte le associazioni ambientaliste italiane e tutte le associazioni degli agricoltori. Noi vogliamo evidenziare che il nuovo progetto modificato (1. Stralcio Funzionale) ora al vaglio dei decisori, è diverso dal Progetto ANAS originario e quindi non può essere autorizzato sulla base di delibere di Valutazione di Impatto Ambientale risalenti a 10 anni fa. Per questo motivo riteniamo la Valutazione di Impatto Ambientale non possa più essere considerata valida e non sia coerente con le Direttive Ambientali della Unione Europea. Chiediamo con forza che nessun progetto viabilistico di questo tipo venga approvato senza la partecipazione attiva e l ascolto dei cittadini e delle associazioni poiché riteniamo che, soltanto con la partecipazione attiva degli abitanti del territorio, si possa avere una mobilità sostenibile che risponda veramente ai bisogni delle persone, compatibile con il contesto economicosociale del sud ovest milanese, rispettoso dell ambiente, della biodiversità e dell agricoltura nel territorio di due parchi.
L obiettivo della nostra mobilitazione è la cancellazione di un progetto sovradimensionato e anacronistico. Agnese Guerreschi Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano Ringraziando la Commissione per le Petizioni Europee, vorrei cercare di farvi immaginare dove passerà questa Superstrada se verrà realizzata. Il nostro è un territorio dei più agricoli e conservati della Provincia di Milano, compreso tra due parchi, quello della valle del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano. Si può definire un polmone verde di una città che spesso supera i limiti di inquinanti dell'aria. Il progetto prevede la realizzazione di viadotti di grandi dimensioni - ad esempio un ponte di 600 metri che attraverserà il Naviglio grande - che andranno a deturpare il paesaggio dei Navigli lombardi, di antichissime origini (alla cui realizzazione ha lavorato anche Leonardo da Vinci) e che hanno beneficiato di fondi europei per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Moltissime le aziende agricole messe sotto esproprio, vedranno i campi tagliati dall'infrastruttura e compromesso un reticolo idrico di rogge e fontanili secolari. I collegamenti delle strade poderali verranno interrotti, ostacolando anche quelli ciclabili e del turismo locale e di prossimità. Mentre altri settori produttivi ristagnano, qui l'agricoltura è viva e vitale. Abbiamo costruito Distretti agricoli, Consorzi di produttori, Consorzi forestali, marchi di prodotti e di qualità ambientale, del Ticino e Parco sud Milano, e un Distretto di economia solidale che ha stimolato la conversione biologica di una trentina di aziende agricole. Oggi i tempi sono maturi per lavorare anche alla costruzione di un Bio- Distretto, collegando non solo le aziende biologiche ma anche tutte quelle che si impegnano a mantenere e proteggere la biodiversità. Il progetto Librarsi, di studio e potenziamento delle reti ecologiche, ha vinto il premio del paesaggio del Consiglio Europeo 2014-2015. L'opposizione a questa superstrada, è sostenuta da tutte le organizzazioni sindacali agricole, Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Copagri tutte hanno partecipato all'ultima manifestazione con circa sessanta trattori. Nel futuro non vi può essere altro consumo di suolo e spreco di risorse, ma un'intelligente riqualificazione delle strade esistenti e il potenziamento dei mezzi pubblici. Dario Olivero rappresentante agricoltori
Buongiorno e grazie per l audizione. Sono il sindaco di Albairate, un Comune di 4.700 abitanti di forte tradizione agricola, che si sviluppa in un territorio pregiato verde e ricco di acque a circa 20 km da Milano. Il Comune di Albairate è stato sempre contrario a questo Progetto perché ha un grande impatto ambientale; è vecchio, sovradimensionato e molto costoso; non risolve i problemi della viabilità locale. La soluzione alternativa primaria è di attuare altre tipologie di interventi sostenibili e a basso costo e precisamente: riqualificazione delle strade esistenti; potenziamento del trasporto pubblico su ferro e gomma; la realizzazione di piste ciclabili di collegamento tra i Comuni oggi praticamente inesistenti. L infrastruttura stradale che contestiamo avrebbe un impatto devastante soprattutto su Albairate, la cui economia si basa soprattutto su Paesaggio ed agricoltura di alta qualità. Il 32% della superficie totale dell opera grava sul paese interessando per il 30% fertili terreni agricoli. In generale, provocherebbe danni al sistema idrico superficiale e sotterraneo, danni paesaggistici, danni di intercomunicazione, nonché danni alla biodiversità (la strada costituirebbe un interferenza notevole con il corridoio ecologico del Parco del Ticino, unico collegamento significativo tra Alpi e Appennini). Pertanto, chiediamo di cancellare definitivamente questo inutile e costoso progetto a cui manca uno studio adeguato di costi/benefici dell opera. Una colata di cemento imposta dall alto, che ignora le istanze del territorio e senza adeguati studi dei flussi del traffico che possano fotografare la situazione reale. Inoltre la cancellazione dal progetto del prolungamento dell opera verso Milano porterà il traffico a convogliare ad imbuto su Albairate, peggiorando la situazione del traffico veicolare. In particolare, in merito all opera pongo l attenzione su tre punti: Gli aspetti idrogeologici e idraulici che non sono coerenti con quanto dovrebbe essere sviluppato per un progetto definitivo; Le prestazioni funzionali dell opera, che non possono soddisfare le esigenze del progetto preliminare che era stato approvato originariamente; Un territorio verde e i suoi abitanti che più volte hanno espresso la loro netta contrarietà a questo progetto. Contrarietà espressa anche da 14 comuni del territorio, il Parco della Valle del Ticino e il Parco Agricolo Sud Milano. Ha, infine, stupito negativamente il cambio di rotta su questo progetto da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici italiano. Nell adunanza del
27 gennaio 2017 ha rimandato ad ANAS il progetto della superstrada in quanto ritenuto non conforme alla normativa vigente e perché necessitava di integrazioni e modifiche anche sostanziali. Nella successiva adunanza, invece, ha, di fatto, approvato lo stesso progetto con prescrizioni contraddicendo palesemente il precedente parere. È stata seguita una procedura, a nostro avviso, non conforme che attualmente è al vaglio di un nostro studio legale. Avrebbero dovuto presentare le integrazioni ed elaborati a valle del parere del consiglio superiore LLPP espresso nell'adunanza dello scorso 27 gennaio e, invece, dopo la proiezione delle diapositive, alla Commissione e agli Enti presenti, è stato chiesto di esprimere un parere. Tutto questo senza aver potuto ricevere ed esaminare preventivamente la relativa documentazione e il parere della Commissione. Documentazione, tra l altro, ad oggi 11 Ottobre, non ancora in nostro possesso. Vi ringrazio per l attenzione. Giovanni Pioltini - Sindaco di Albairate Innanzitutto ringrazio i parlamentari e la commissione per averci dato la possibilità di essere qui presenti. Sarò molto breve, dato che chi mi ha preceduto a fornito un ampia ed accurata esposizione di questo assurdo ed inutile progetto che da quasi 20 anni oramai pende sulle nostre teste e sul nostro territorio come una spada di Damocle. Il Comune di Cassinetta di Lugagnano che rappresento, già dal 2007 ha detto stop al consumo del territorio, primo fra i comuni in Italia ad approvare un Piano di Governo del Territorio a crescita zero, dicendo stop alle edificazioni, SI alla salvaguardia di un bene prezioso - quello della campagna e del Parco del Ticino del quale facciamo parte - SI alla salvaguardia delle aziende agricole che vivono e lavorano sul nostro territorio, SI alla salvaguardia dell ambiente che ci circonda, ultimo polmone verde della Pianura padana Lombarda. A Cassinetta di Lugagnano, che fa parte dei Borghi più Belli d Italia, dove ci sono splendide ville settecentesche, attraversata dal Naviglio Grande tutt oggi navigabile, dove esiste un azienda agricola con produzione completamente biologica nella quale si coltivano 11 grani antichi, su tutto questo si vuole far passare una superstrada pensata quasi 20 anni fa per collegare Milano all aeroporto di Malpensa.
Una strada che oggi non porterebbe nemmeno più a Milano, in quanto quel tratto è stato stralciato dal progetto, ma stenderebbe solo uno strato di asfalto inutile su uno degli ultimi territori verdi della Regione Lombardia. Asfalto che in Italia mangia terreno agricolo e boschi alla velocità di 8 mq/sec, strappandolo per sempre alle future generazioni. Allora quello che sono qui a chiedervi è quello di accogliere questo nostro grido di aiuto all Europa e fermare quest opera, perché le soluzioni al traffico locale verso Milano ci sono, le abbiamo proposte e si possono realizzare investendo anche solo una piccola parte di quei 220 milioni di euro previsti per quest opera, investendoli nel trasporto pubblico, nella ferrovia - che da noi nell anno 2017 viaggia ancora su un binario unico - investendo in una mobilità sostenibile, che risolva realmente i problemi dei pendolari, sulla quale stanno investendo le più grandi ed avanzate città europee. Quello che vi chiedo, insieme a migliaia di voci che sono qui a rappresentare, è di fermare quei 8 mq/sec che stanno avanzando anche sul nostro territorio e di permetterci di lasciarlo ai nostri figli, così come l abbiamo ricevuto dai nostri padri. Grazie Michele Bona - Sindaco di Cassinetta di Lugagnano