Normativa rispettata. Unità tecnologiche ed elementi.



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Transcript:

Normativa rispettata. Il seguente "Piano di Manutenzione", riguardante le strutture, è stato redatto in conformità alla normativa vigente in materia e riportata di seguito: 1. D.Lgs 163/2006, "Codice dei contratti", art. 93 comma 5. 2. D.M. 14/01/2008, "Norme Tecniche per le Costruzioni", Punto 10.1. 3. Circolare esplicativa N.617 del 2 febbraio 2009. 4. D.P.R. 207/2010, "Regolamento Attuativo", art. 33 e art. 38. Unità tecnologiche ed elementi. 01 - Strutture in sottosuolo: 01.01 - Travi di fondazione 02 - Strutture di elevazione: 02.02 - Travi in c.a. 02.03 - Pareti in muratura 03 - Strutture orizzontali: 03.04 - Solai 03.05 - Balconi MaSt 2.5.0 Pag. 1

Manuale d'uso 01 - Travi di fondazione Descrizione Elementi strutturali orizzontali in c.a. con una dimensione predominante prodotto dall estrusione di una sezione rettangolare o a T rovescia che presentano una superficie di contatto tra fondazione e terreno. Sono generalmente poggiate su un getto in calcestruzzo con funzione di ripartizione (magrone) e sono adatte a sostenere carichi trasversali all asse. Modalità d'uso corretto Le fondazioni sono state concepite per poter resistere a: fenomeni di rottura al taglio lungo le superfici di scorrimento poste al di sotto del piano di imposta; variazioni volumetriche eccessive delle masse di terreno interessate (cedimenti); cedimenti differenziati ovvero un'eccessiva disuniformità dei cedimenti nei diversi punti di contatto. Collocazione Numero Livello Quota [cm] Filo Fisso iniziale Filo Fisso finale 1 0 0,0 1 2 2 0 0,0 57 1 3 0 0,0 12 2 4 0 0,0 13 3 5 0 0,0 4 5 6 0 0,0 14 4 7 0 0,0 5 6 8 0 0,0 15 5 9 0 0,0 16 6 10 0 0,0 17 7 11 0 0,0 8 9 12 0 0,0 18 8 13 0 0,0 19 9 14 0 0,0 10 11 15 0 0,0 20 10 16 0 0,0 58 11 17 0 0,0 12 13 18 0 0,0 13 14 19 0 0,0 22 13 20 0 0,0 34 15 21 0 0,0 16 17 22 0 0,0 17 18 23 0 0,0 25 17 MaSt 2.5.0 Pag. 2

24 0 0,0 19 20 25 0 0,0 27 19 26 0 0,0 21 22 27 0 0,0 30 21 28 0 0,0 22 23 29 0 0,0 44 22 30 0 0,0 23 24 31 0 0,0 33 23 32 0 0,0 24 25 33 0 0,0 35 24 34 0 0,0 25 26 35 0 0,0 47 25 36 0 0,0 26 27 37 0 0,0 38 26 38 0 0,0 27 28 39 0 0,0 39 27 40 0 0,0 41 28 41 0 0,0 29 30 42 0 0,0 29 57 43 0 0,0 59 29 44 0 0,0 30 31 45 0 0,0 43 31 46 0 0,0 32 33 47 0 0,0 45 32 48 0 0,0 33 34 49 0 0,0 34 35 50 0 0,0 60 34 51 0 0,0 35 36 52 0 0,0 46 36 53 0 0,0 37 38 54 0 0,0 48 37 55 0 0,0 38 39 56 0 0,0 49 39 57 0 0,0 40 41 58 0 0,0 50 40 59 0 0,0 41 42 60 0 0,0 42 58 61 0 0,0 61 42 62 0 0,0 43 44 63 0 0,0 43 59 64 0 0,0 44 45 65 0 0,0 52 44 66 0 0,0 45 60 67 0 0,0 46 47 68 0 0,0 60 46 69 0 0,0 47 48 70 0 0,0 54 47 71 0 0,0 48 49 MaSt 2.5.0 Pag. 3

72 0 0,0 49 50 73 0 0,0 55 49 74 0 0,0 61 50 75 0 0,0 51 59 76 0 0,0 53 60 77 0 0,0 56 61 MaSt 2.5.0 Pag. 4

02 - Travi in c.a. Descrizione Elementi strutturali orizzontali e inclinati in c.a. con una dimensione predominante prodotto dall estrusione di una sezione avente una qualsiasi forma geometrica piana. Hanno la funzione di sostenere sia i carichi verticali che orizzontali, statici e dinamici. Modalità d'uso corretto Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie. Resistenza ai carichi di progetto. Collocazione Numero Livello Quota [cm] Filo Fisso iniziale Filo Fisso finale 78 1 310,0 1 2 79 1 310,0 57 1 80 1 310,0 12 2 81 1 310,0 13 3 82 1 310,0 4 5 83 1 310,0 14 4 84 1 310,0 5 6 85 1 310,0 15 5 86 1 310,0 16 6 87 1 310,0 17 7 88 1 310,0 8 9 89 1 310,0 18 8 90 1 310,0 19 9 91 1 310,0 10 11 92 1 310,0 20 10 93 1 310,0 58 11 94 1 310,0 12 13 95 1 310,0 12 57 96 1 310,0 13 14 97 1 310,0 22 13 98 1 310,0 14 15 99 1 310,0 15 16 100 1 310,0 34 15 101 1 310,0 16 17 102 1 310,0 17 18 103 1 310,0 25 17 104 1 310,0 18 19 105 1 310,0 19 20 106 1 310,0 27 19 MaSt 2.5.0 Pag. 5

107 1 310,0 20 58 108 1 310,0 21 62 109 1 310,0 64 21 110 1 310,0 62 22 111 1 310,0 63 22 112 1 310,0 22 66 113 1 310,0 66 23 114 1 310,0 67 23 115 1 310,0 70 24 116 1 310,0 24 71 117 1 310,0 69 25 118 1 310,0 71 25 119 1 310,0 25 73 120 1 310,0 73 26 121 1 310,0 74 26 122 1 310,0 27 76 123 1 310,0 79 27 124 1 310,0 76 28 125 1 310,0 77 28 126 1 310,0 29 30 127 1 310,0 29 57 128 1 310,0 59 29 129 1 310,0 30 31 130 1 310,0 30 64 131 1 310,0 43 31 132 1 310,0 32 33 133 1 310,0 45 32 134 1 310,0 33 34 135 1 310,0 33 67 136 1 310,0 34 35 137 1 310,0 60 34 138 1 310,0 35 36 139 1 310,0 35 70 140 1 310,0 46 36 141 1 310,0 37 38 142 1 310,0 48 37 143 1 310,0 38 39 144 1 310,0 38 74 145 1 310,0 49 39 146 1 310,0 39 79 147 1 310,0 40 41 148 1 310,0 50 40 149 1 310,0 41 42 150 1 310,0 41 77 151 1 310,0 42 58 152 1 310,0 61 42 153 1 310,0 43 44 154 1 310,0 59 43 MaSt 2.5.0 Pag. 6

155 1 310,0 44 45 156 1 310,0 52 44 157 1 310,0 44 63 158 1 310,0 45 60 159 1 310,0 46 47 160 1 310,0 60 46 161 1 310,0 47 48 162 1 310,0 54 47 163 1 310,0 47 69 164 1 310,0 48 49 165 1 310,0 49 50 166 1 310,0 55 49 167 1 310,0 50 61 168 1 310,0 51 59 169 1 310,0 53 60 170 1 310,0 56 61 171 1 310,0 65 62 172 1 310,0 65 63 173 1 310,0 63 68 174 1 310,0 64 65 175 1 310,0 68 66 176 1 310,0 68 67 177 1 310,0 72 69 178 1 310,0 69 75 179 1 310,0 70 72 180 1 310,0 72 71 181 1 310,0 75 73 182 1 310,0 75 74 183 1 310,0 78 76 184 1 310,0 78 77 185 1 310,0 79 78 186 2 620,0 57 1 187 2 620,0 13 3 188 2 620,0 15 5 189 2 620,0 17 7 190 2 620,0 19 9 191 2 620,0 58 11 192 2 620,0 12 13 193 2 620,0 57 12 194 2 620,0 13 14 195 2 620,0 22 13 196 2 620,0 14 15 197 2 620,0 15 16 198 2 620,0 34 15 199 2 620,0 16 17 200 2 620,0 17 18 201 2 620,0 25 17 202 2 620,0 18 19 MaSt 2.5.0 Pag. 7

203 2 620,0 19 20 204 2 620,0 27 19 205 2 620,0 20 58 206 2 620,0 44 22 207 2 620,0 47 25 208 2 620,0 39 27 209 2 620,0 29 57 210 2 620,0 59 29 211 2 620,0 60 34 212 2 620,0 49 39 213 2 620,0 42 58 214 2 620,0 61 42 215 2 620,0 43 44 216 2 620,0 43 59 217 2 620,0 44 45 218 2 620,0 52 44 219 2 620,0 45 60 220 2 620,0 46 47 221 2 620,0 60 46 222 2 620,0 47 48 223 2 620,0 54 47 224 2 620,0 48 49 225 2 620,0 49 50 226 2 620,0 55 49 227 2 620,0 50 61 228 2 620,0 51 59 229 2 620,0 53 60 230 2 620,0 56 61 MaSt 2.5.0 Pag. 8

03 - Pareti in muratura Descrizione Elemento strutturale realizzato in muratura composta in blocchi di mattoni o blocchi disposti in ricorsi successivi e collegati mediante strati orizzontali di malta. Modalità d'uso corretto Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie. Resistenza ai carichi di progetto. Collocazione Numero Livello Quota [cm] Filo Fisso iniziale Filo Fisso finale 1 1 0,0 1 2 2 1 0,0 57 1 3 1 0,0 12 2 4 1 0,0 13 3 5 1 0,0 4 5 6 1 0,0 14 4 7 1 0,0 5 6 8 1 0,0 15 5 9 1 0,0 16 6 10 1 0,0 17 7 11 1 0,0 8 9 12 1 0,0 18 8 13 1 0,0 19 9 14 1 0,0 10 11 15 1 0,0 20 10 16 1 0,0 58 11 17 1 0,0 12 13 18 1 0,0 13 14 19 1 0,0 22 13 20 1 0,0 34 15 21 1 0,0 16 17 22 1 0,0 17 18 23 1 0,0 25 17 24 1 0,0 19 20 25 1 0,0 27 19 26 1 0,0 21 62 27 1 0,0 64 21 28 1 0,0 62 22 29 1 0,0 63 22 30 1 0,0 22 66 31 1 0,0 66 23 MaSt 2.5.0 Pag. 9

32 1 0,0 67 23 33 1 0,0 70 24 34 1 0,0 24 71 35 1 0,0 69 25 36 1 0,0 71 25 37 1 0,0 25 73 38 1 0,0 73 26 39 1 0,0 74 26 40 1 0,0 27 76 41 1 0,0 79 27 42 1 0,0 76 28 43 1 0,0 77 28 44 1 0,0 29 30 45 1 0,0 29 57 46 1 0,0 59 29 47 1 0,0 30 31 48 1 0,0 30 64 49 1 0,0 43 31 50 1 0,0 32 33 51 1 0,0 45 32 52 1 0,0 33 34 53 1 0,0 33 67 54 1 0,0 34 35 55 1 0,0 60 34 56 1 0,0 35 36 57 1 0,0 35 70 58 1 0,0 46 36 59 1 0,0 37 38 60 1 0,0 48 37 61 1 0,0 38 39 62 1 0,0 38 74 63 1 0,0 49 39 64 1 0,0 39 79 65 1 0,0 40 41 66 1 0,0 50 40 67 1 0,0 41 42 68 1 0,0 41 77 69 1 0,0 42 58 70 1 0,0 61 42 71 1 0,0 43 44 72 1 0,0 59 43 73 1 0,0 44 45 74 1 0,0 52 44 75 1 0,0 44 63 76 1 0,0 46 47 77 1 0,0 47 48 78 1 0,0 54 47 79 1 0,0 47 69 MaSt 2.5.0 Pag. 10

80 1 0,0 49 50 81 1 0,0 55 49 82 1 0,0 50 61 83 1 0,0 51 59 84 1 0,0 53 60 85 1 0,0 56 61 86 2 310,0 57 1 87 2 310,0 13 3 88 2 310,0 15 5 89 2 310,0 17 7 90 2 310,0 19 9 91 2 310,0 58 11 92 2 310,0 12 13 93 2 310,0 13 14 94 2 310,0 22 13 95 2 310,0 34 15 96 2 310,0 16 17 97 2 310,0 17 18 98 2 310,0 25 17 99 2 310,0 19 20 100 2 310,0 27 19 101 2 310,0 44 22 102 2 310,0 47 25 103 2 310,0 39 27 104 2 310,0 29 57 105 2 310,0 59 29 106 2 310,0 60 34 107 2 310,0 49 39 108 2 310,0 42 58 109 2 310,0 61 42 110 2 310,0 43 44 111 2 310,0 43 59 112 2 310,0 44 45 113 2 310,0 52 44 114 2 310,0 46 47 115 2 310,0 47 48 116 2 310,0 54 47 117 2 310,0 49 50 118 2 310,0 55 49 119 2 310,0 50 61 120 2 310,0 51 59 121 2 310,0 53 60 122 2 310,0 56 61 MaSt 2.5.0 Pag. 11

04 - Solai Descrizione Le strutture in latero cemento consistono nella messa in opera di travetti di vario tipo, prefabbricati ed autoportanti, che costituiscono parte delle nervature del solaio di copertura. Possono essere impiegati travetti precompressi, travetti a traliccio con fondello in laterizio, intervallati da tavelle o da pignatte. Viene poi eseguito successivamente un getto di conglomerato cementizio per il collegamento degli elementi e un sottile strato superiore di malta per il livellamento del piano di posa. Modalità d'uso corretto Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni di dissesto e/o cedimenti strutturali (fessurazioni, lesioni, ecc.). Riscontro di eventuali anomalie. Resistenza ai carichi di progetto. Collocazione Numero Tipo Livello Quota [cm] Fili Fissi 1 CAP_20+5(1) 1 310,0 65-63-44-43-31-30-64 2 CAP_20+5(1) 1 310,0 29-30-31-43-59 3 CAP_20+5(1) 1 310,0 33-34-60-45-32 4 CAP_20+5(1) 1 310,0 34-35-36-46-60 5 CAP_20+5(1) 1 310,0 38-39-49-48-37 6 CAP_20+5(1) 1 310,0 41-42-61-50-40 7 CAP_20+5(1) 1 310,0 21-62-65-64 8 CAP_20+5(1) 1 310,0 66-23-67-68 9 CAP_20+5(1) 1 310,0 24-71-72-70 10 CAP_20+5(1) 1 310,0 73-26-74-75 11 CAP_20+5(1) 1 310,0 76-28-77-78 12 CAP_20+5(1) 1 310,0 63-68-67-33-32-45-44 13 CAP_20+5(1) 1 310,0 72-69-47-46-36-35-70 14 CAP_20+5(1) 1 310,0 69-75-74-38-37-48-47 15 CAP_20+5(1) 1 310,0 79-78-77-41-40-50-49-39 16 CAP_20+5(1) 1 310,0 1-2-12-57 17 CAP_20+5(1) 1 310,0 12-13-22-62-21-64-30-29-57 18 CAP_20+5(1) 1 310,0 4-5-15-14 19 CAP_20+5(1) 1 310,0 5-6-16-15 20 CAP_20+5(1) 1 310,0 8-9-19-18 21 CAP_20+5(1) 1 310,0 10-11-58-20 22 CAP_20+5(1) 1 310,0 13-14-15-34-33-67-23-66-22 23 CAP_20+5(1) 1 310,0 15-16-17-25-71-24-70-35-34 24 CAP_20+5(1) 1 310,0 17-18-19-27-79-39-38-74-26-73-25 MaSt 2.5.0 Pag. 12

25 CAP_20+5(1) 1 310,0 19-20-58-42-41-77-28-76-27 26 CAP_20+5(1) 2 620,0 12-13-22-44-43-59-29-57 27 CAP_20+5(1) 2 620,0 13-14-15-34-60-45-44-22 28 CAP_20+5(1) 2 620,0 15-16-17-25-47-46-60-34 29 CAP_20+5(1) 2 620,0 17-18-19-27-39-49-48-47-25 30 CAP_20+5(1) 2 620,0 19-20-58-42-61-50-49-39-27 MaSt 2.5.0 Pag. 13

05 - Balconi Descrizione Si tratta di insiemi di elementi strutturali orizzontali con funzione di dividere e articolare gli spazi esterni legati al sistema edilizio. Le strutture tradizionali sono in c.a., laterocemento e acciaio. Modalità d'uso corretto Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie. Resistenza ai carichi di progetto. Collocazione Numero Tipo Livello Quota [cm] Filo Fisso iniziale Filo Fisso finale 15 SLC_Default 1 310,0 12 13 17 SLC_Default 1 310,0 13 14 22 SLC_Default 1 310,0 16 17 23 SLC_Default 1 310,0 17 18 26 SLC_Default 1 310,0 19 20 74 SLC_Default 1 310,0 43 44 76 SLC_Default 1 310,0 44 45 78 SLC_Default 1 310,0 45 60 79 SLC_Default 1 310,0 46 47 80 SLC_Default 1 310,0 60 46 81 SLC_Default 1 310,0 47 48 83 SLC_Default 1 310,0 48 49 84 SLC_Default 1 310,0 49 50 1 SLC_Default 2 620,0 12 13 2 SLC_Default 2 620,0 57 12 3 SLC_Default 2 620,0 13 14 5 SLC_Default 2 620,0 14 15 6 SLC_Default 2 620,0 15 16 8 SLC_Default 2 620,0 16 17 9 SLC_Default 2 620,0 17 18 11 SLC_Default 2 620,0 18 19 12 SLC_Default 2 620,0 19 20 14 SLC_Default 2 620,0 20 58 24 SLC_Default 2 620,0 43 44 26 SLC_Default 2 620,0 44 45 27 SLC_Default 2 620,0 45 60 28 SLC_Default 2 620,0 46 47 29 SLC_Default 2 620,0 60 46 30 SLC_Default 2 620,0 47 48 31 SLC_Default 2 620,0 48 49 MaSt 2.5.0 Pag. 14

32 SLC_Default 2 620,0 49 50 MaSt 2.5.0 Pag. 15

Manuale di manutenzione 01 - Travi di fondazione Livello minimo delle prestazioni Le strutture di fondazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di fondazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Anomalie riscontrabili 01 - Cedimenti Dissesti dovuti a cedimenti di natura e causa diverse, talvolta con manifestazioni dell'abbassamento del piano di imposta della fondazione, anche differenziali. 02 - Distacchi murari 03 - Fessurazioni Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti. 04 - Lesioni Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo. 05 - Non perpendicolarità dell edificio Non perpendicolarità dell'edificio a causa di dissesti o eventi di natura diversa. 06 - Umidità Presenza di umidità dovuta a risalita capillare, spesso accompagnata da efflorescenza Controlli Controlli Periodicità Risorse Esecutore 01 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio o di locali distacchi di copriferro. Ogni anno Non necessarie Interventi MaSt 2.5.0 Pag. 16

Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 03 Miglioramento della resistenza del sistema fondale tramite l utilizzo di georesine. 02 Consolidamento cls. Pulizia e bocciardatura. specifici. Georesine, macchine di pompaggio e controllo. Malta antiritiro e trattamenti specifici. MaSt 2.5.0 Pag. 17

02 - Travi in c.a. Livello minimo delle prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Anomalie riscontrabili 07 - Alveolizzazione Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi e hanno distribuzione non uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento a diverticoli si può usare il termine alveolizzazione a cariatura. 08 - Bolle d'aria Alterazione della superficie del calcestruzzo caratterizzata dalla presenza di fori di grandezza e distribuzione irregolare, generati dalla formazione di bolle d'aria al momento del getto. 09 - Cavillature superficiali Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo. 10 - Crosta Deposito superficiale di spessore variabile, duro e fragile, generalmente di colore nero. 11 - Decolorazione Alterazione cromatica della superficie. 26 - Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento. 12 - Disgregazione Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche. 13 - Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede. 14 - Efflorescenze Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il MaSt 2.5.0 Pag. 18

distacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza. 15 - Erosione superficiale Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosione per usura cause antropiche. 16 - Esfoliazione Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata dagli effetti del gelo. 17 - Esposizione dei ferri di armatura Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici. 18 - Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto. 27 - Macchie e graffiti Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale. 19 - Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto. 20 - Patina biologica Strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla superficie e di evidente natura biologica, di colore variabile, per lo più verde. La patina biologica è costituita prevalentemente da microrganismi cui possono aderire polvere, terriccio. 21 - Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. 22 - Polverizzazione Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli. 23 - Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superficie. 24 - Rigonfiamento Variazione della sagoma che interessa l intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendo dato dal tipico andamento a bolla combinato all azione della gravità. 25 - Scheggiature MaSt 2.5.0 Pag. 19

Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli degli elementi in calcestruzzo. Controlli Controlli Periodicità Risorse Esecutore Ogni anno Possibile necessità di strumentazione tecnica. 04 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzione di copriferro, di presenza di lesioni o fessurazione.verifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuale processi di carbonatazione. 03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). Interventi 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 02 Consolidamento cls. Pulizia e Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti bocciardatura. 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. specifici. Malta antiritiro e trattamenti specifici. Variabili in funzione dell intervento. MaSt 2.5.0 Pag. 20

03 - Pareti in muratura Livello minimo delle prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Anomalie riscontrabili 07 - Alveolizzazione Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi e hanno distribuzione non uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento a diverticoli si può usare il termine alveolizzazione a cariatura. 10 - Crosta Deposito superficiale di spessore variabile, duro e fragile, generalmente di colore nero. 11 - Decolorazione Alterazione cromatica della superficie. 26 - Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento. 12 - Disgregazione Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche. 13 - Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede. 14 - Efflorescenze Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza. 15 - Erosione superficiale Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosione per usura cause antropiche. MaSt 2.5.0 Pag. 21

16 - Esfoliazione Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata dagli effetti del gelo. 18 - Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto. 27 - Macchie e graffiti Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale. 19 - Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto. 20 - Patina biologica Strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla superficie e di evidente natura biologica, di colore variabile, per lo più verde. La patina biologica è costituita prevalentemente da microrganismi cui possono aderire polvere, terriccio. 21 - Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. 32 - Pitting Degradazione puntiforme che si manifesta attraverso la formazione di fori ciechi, numerosi e ravvicinati. I fori hanno forma tendenzialmente cilindrica con diametro massimo di pochi millimetri. 22 - Polverizzazione Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli. 23 - Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superficie. 24 - Rigonfiamento Variazione della sagoma che interessa l intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendo dato dal tipico andamento a bolla combinato all azione della gravità. Controlli Controlli Periodicità Risorse Esecutore 02 Controllo visivo dell'opera di Ogni anno Non necessarie presenza di lesioni o di cedimenti. 03 Effettuare verifiche e Possibile necessita MaSt 2.5.0 Pag. 22

controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). di strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. Interventi Interventi Periodicità Risorse Esecutore Variabili in funzione dell intervento. 11 Reintegro dei corsi di malta con materiali idonei all'impiego e listellatura degli stessi se. 12 Pulizia delle parti a vista mediante spazzolatura degli elementi. 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. 10 anni Variabili in funzione dell intervento. Variabili in funzione dell intervento. MaSt 2.5.0 Pag. 23

04 - Solai Livello minimo delle prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Anomalie riscontrabili 33 - Avvallamenti o pendenze anomale dei pavimenti Le pavimentazioni presentano zone con avvallamenti e pendenze anomale che ne pregiudicano la planarità. Nei casi più gravi sono indicatori di dissesti statici e di probabile collasso strutturale. 12 - Disgregazione Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche. 13 - Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede. 17 - Esposizione dei ferri di armatura Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici. 18 - Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto. 04 - Lesioni Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo. 19 - Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto. 21 - Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. Controlli Controlli Periodicità Risorse Esecutore 04 Controllo visivo Ogni anno Possibile necessità MaSt 2.5.0 Pag. 24

dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzione di copriferro, di presenza di lesioni o fessurazione.verifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuale processi di carbonatazione. 03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). di strumentazione tecnica. Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. Interventi Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 13 Consolidamento del solaio di copertura in seguito ad eventi straordinari (dissesti, cedimenti) o a cambiamenti architettonici di destinazione o dei sovraccarichi. 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. specifici. Variabili in funzione dell intervento. Variabili in funzione dell intervento. MaSt 2.5.0 Pag. 25

05 - Balconi Livello minimo delle prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Anomalie riscontrabili 07 - Alveolizzazione Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi e hanno distribuzione non uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento a diverticoli si può usare il termine alveolizzazione a cariatura. 09 - Cavillature superficiali Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo. 11 - Decolorazione Alterazione cromatica della superficie. 26 - Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento. 12 - Disgregazione Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche. 13 - Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede. 14 - Efflorescenze Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza. 15 - Erosione superficiale Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosione per usura cause antropiche. MaSt 2.5.0 Pag. 26

16 - Esfoliazione Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata dagli effetti del gelo. 17 - Esposizione dei ferri di armatura Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici. 18 - Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto. 27 - Macchie e graffiti Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale. 19 - Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto. 20 - Patina biologica Strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla superficie e di evidente natura biologica, di colore variabile, per lo più verde. La patina biologica è costituita prevalentemente da microrganismi cui possono aderire polvere, terriccio. 21 - Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. 22 - Polverizzazione Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli. 23 - Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superficie. 24 - Rigonfiamento Variazione della sagoma che interessa l intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendo dato dal tipico andamento a bolla combinato all azione della gravità. 25 - Scheggiature Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli degli elementi in calcestruzzo. Controlli Controlli Periodicità Risorse Esecutore 04 Controllo visivo Ogni anno Possibile necessità dell'opera di eventuali di strumentazione MaSt 2.5.0 Pag. 27

locali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzione di copriferro, di presenza di lesioni o fessurazione.verifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuale processi di carbonatazione. 03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). tecnica. Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. Interventi Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 13 Consolidamento del solaio di copertura in seguito ad eventi straordinari (dissesti, cedimenti) o a cambiamenti architettonici di destinazione o dei sovraccarichi. 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. specifici. Variabili in funzione dell intervento. Variabili in funzione dell intervento. MaSt 2.5.0 Pag. 28

Sottoprogramma delle prestazioni 01.01 - Travi di fondazione Livello minimo prestazioni Le strutture di fondazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di fondazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Vita nominale 50 anni 02.02 - Travi in c.a. Livello minimo prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Vita nominale 50 anni 02.03 - Pareti in muratura Livello minimo prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Vita nominale 50 anni 03.04 - Solai Livello minimo prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali Vita nominale 50 anni MaSt 2.5.0 Pag. 29

manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. 03.05 - Balconi Livello minimo prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Vita nominale 50 anni MaSt 2.5.0 Pag. 30

Sottoprogramma dei controlli 01.01 - Travi di fondazione Controlli Periodicità Risorse Esecutore 01 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio o di locali distacchi di copriferro. Ogni anno Non necessarie 02.02 - Travi in c.a. Controlli Periodicità Risorse Esecutore Ogni anno Possibile necessità di strumentazione tecnica. 04 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzione di copriferro, di presenza di lesioni o fessurazione.verifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuale processi di carbonatazione. 03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. 02.03 - Pareti in muratura Controlli Periodicità Risorse Esecutore Ogni anno Non necessarie 02 Controllo visivo dell'opera di presenza di lesioni o di cedimenti. 03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a MaSt 2.5.0 Pag. 31

corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). indagini non distruttive. 03.04 - Solai Controlli Periodicità Risorse Esecutore Ogni anno Possibile necessità di strumentazione tecnica. 04 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzione di copriferro, di presenza di lesioni o fessurazione.verifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuale processi di carbonatazione. 03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. 03.05 - Balconi Controlli Periodicità Risorse Esecutore Ogni anno Possibile necessità di strumentazione tecnica. 04 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzione di copriferro, di presenza di lesioni o fessurazione.verifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuale processi di carbonatazione. 03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi Possibile necessita di strumentazione MaSt 2.5.0 Pag. 32

particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). tecnica relativa a indagini non distruttive. MaSt 2.5.0 Pag. 33

Sottoprogramma degli interventi 01.01 - Travi di fondazione Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 03 Miglioramento della resistenza del sistema fondale tramite l utilizzo di georesine. 02 Consolidamento cls. Pulizia e bocciardatura. specifici. Georesine, macchine di pompaggio e controllo. Malta antiritiro e trattamenti specifici. 02.02 - Travi in c.a. Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 02 Consolidamento cls. Pulizia e bocciardatura. 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. specifici. Malta antiritiro e trattamenti specifici. Variabili in funzione dell intervento. 02.03 - Pareti in muratura Interventi Periodicità Risorse Esecutore 11 Reintegro dei corsi di malta con Variabili in funzione dell intervento. materiali idonei all'impiego e listellatura degli stessi se. 12 Pulizia delle parti 10 anni Variabili in funzione MaSt 2.5.0 Pag. 34

a vista mediante spazzolatura degli elementi. 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. dell intervento. Variabili in funzione dell intervento. 03.04 - Solai Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 13 Consolidamento del solaio di copertura in seguito ad eventi straordinari (dissesti, cedimenti) o a cambiamenti architettonici di destinazione o dei sovraccarichi. 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. specifici. Variabili in funzione dell intervento. Variabili in funzione dell intervento. 03.05 - Balconi Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 13 Consolidamento del solaio di copertura in seguito ad eventi specifici. Variabili in funzione dell intervento. MaSt 2.5.0 Pag. 35

straordinari (dissesti, cedimenti) o a cambiamenti architettonici di destinazione o dei sovraccarichi. 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. Variabili in funzione dell intervento. MaSt 2.5.0 Pag. 36