Dr. Massimo BORRA Le Radiazioni Ottiche nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81

Documenti analoghi
Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Laser in medicina 28/2/2004

D.LGS.81/08 TITOLO VIII CAPO V RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA)

Valutazione mediante calcoli

Valutazione del rischio da agenti fisici alla luce del D.Lgs. 81/2008

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi degli art.li del D.lgs. 81/08. La sicurezza LASER nei laboratori (ROA)

e le radiazioni ottiche naturali?

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA. Le radiazioni laser e il d.lgs. 81/08

POLISTUDIO. Ing. Federica Riva

Casi pratici di calcolo dei DPI. Vincenzo Salamone A.O.U. Policlinico-V. Emanuele Catania

ROA: effetti sulla salute e protezione dei lavoratori

Valutazione del rischio e sorveglianza sanitaria nell esposizione esposizione a radiazioni ottiche artificiali

RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI

UNA RASSEGNA DELLE ESPOSIZIONI A RADIAZIONE INFRAROSSA RISCONTRABILI PRESSO ATTIVTA DI LAVORAZIONE DEL VETRO E DEI METALLI

Pericoli e danni connessi alla presenza di luce blu

Radiazioni Ottiche Artificiali: gli adempimenti legislativi. Andrea Guerzoni SPSAL AUSL di Ferrara - 21/10/2010

Valutazione del rischio da esposizione a radiazioni ottiche artificiali in fonderie e criteri di scelta dei DPI.


Valutazione e protezione dei rischi delle Radiazioni Ottiche Artificiali. Rischio laser in ambito medicale

Dr. Riccardo Di Liberto Struttura Complessa di Fisica Sanitaria Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo -Pavia

Valutazione e protezione dei rischi delle Radiazioni Ottiche Artificiali

Le nuove lampade a risparmio energetico: valutazione dell esposizione ai campi elettromagnetici e alla radiazione ultravioletta

Radiazioni ottiche cosa sono?

Newsletter 11/2012. Introduzione. Definizione ROA e Laser. Codroipo, lì 11 ottobre 2012 Prot. 5712LM

5) Sul Capo V del DLgs.81/2008 Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA)

Criteri di valutazione del rischio fotobiologico delle lampade per illuminazione generale

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Le radiazioni ottiche artificiali: cenni di fisica e grandezze radiometriche e fotometriche. Il Titolo VIII capo V del D.Lgs. 81/08.

SEMINARIO Carmagnola,, 23 febbraio 2010 CHE FARE?

Interazione della radiazione ottica con le strutture biologiche ed effetti sulla salute

Radiazioni Ottiche Artificiali ROA

IL LASER. LASER: Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation. Cenni Storici

PREVENZIONE DEL RISCHIO DA RADIAZIONI OTTICHE

Belluno, 21 giugno RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI: aspetti prevenzionistici

EFFETTI SULLA SALUTE E SORVEGLIANZA SANITARIA

Sorgenti Artificiali UV: Caratteristiche, normative, utilizzo

Rischio fotobiologico delle lampade Criteri di valutazione del rischio

AGENTI FISICI: Campi Elettromagnetici. Radiazioni Ottiche Artificiali

Riccardo Di Liberto Struttura Complessa di Fisica Sanitaria Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo -Pavia

Procedure di valutazione delle radiazioni ottiche: saldature ad arco, ecc.

LE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE IN MEDICINA

La Radiazione Ultravioletta e la Biosfera

Classificazione dei laser

E 2 E 1 - E 1. h ν = E 2. h ν. h ν. h ν. h ν

A cura di Arpa Emilia-Romagna Autori: S. Violanti, M. Ricciotti, F. Zinoni. Che cosa è la radiazione ultravioletta (RUV)?

Rischi da Agenti Fisici: Radiazioni Ottiche Artificiali

APPENDICI A Proprietà di trasmissione della radiazione UVB di alcuni tessuti B Numeri di graduazione dei filtri per occhi

"Protezione dei lavoratori da RADIAZIONI OTTICHE (40 ore didattiche)

1. Introduzione. 2. Radiazione ultravioletta e sorgenti di emissione

Lo sviluppo tecnologico, con il relativo aumento esponenziale del rischio da esposizione, non e stato seguito da adeguate misure preventive.

METODI DI MISURA PER LA VERIFICA DELLA CONFORMITÀ DI LAMPADE ULTRAVIOLETTE UTILIZZATE IN CENTRI DI ESTETICA E RISULTATI OTTENUTI

TECNOLOGIE NEL CAMPO DEL BENESSERE

Valutazione dell esposizione a luce blu e azioni di vigilanza nei luoghi di lavoro

DECRETO LEGISLATIVO 81/08 Agenti fisici Radiazioni Ottiche Artificiali LASER

DECRETO LEGISLATIVO 81/08 Titolo VIII - Agenti fisici Capo V Radiazioni Ottiche Artificiali

RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: Valutazione del rischio

Filtri per la saldatura e tecniche connesse requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate

Fattori di rischio fisico le novità

La valutazione dei rischi fisici: radiazioni ottiche. Dott.ssa Iole Pinto

RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI: i DPI per OCCHI e VISO

La Radiazione da Raggi Ultravioletti di origine solare

PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI

Agenti Fisici Titolo VIII D. Lgs 81/2008 s.m.i.

Radiazioni ottiche incoerenti: Misure di tutela e Dispositivi di Protezione

Guida alla protezione della pelle

I DANNI DA RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA)

25/01/2014. Perché filtrare la luce? Filtri e lenti per patologie oculari. Cosa conoscere? Spettro elettromagnetico. Radiazione elettromagnetica

Radiazioni laser. Classificazione del fabbricante con CEIEN

Banda IR-C IR-B IR-A VISIBILE UV-A UV-B UV-C. λ (nm) ν (GHz) 300 0,

Grandezze fotometriche 1

U.O. FISICA SANITARIA

Tecniche di Misura e Strumentazione per l adeguamento alle nuove

INDICAZIONI OPERATIVE PER L IMPIEGO IN SICUREZZA DI APPARECCHIATURE LASER

Procedura per la valutazione LASER

IL LASER. Principio di funzionamento.

Rischi fotobiologici per pelle e occhi

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA Radiazioni Ottiche Artificiali

Radiazioni ottiche : Dispositivi di Protezione

Indice generale. Volume 3 Campi elettromagnetici, radiazioni ottiche e ionizzanti

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono

Agenti fisici presenti nell Università

Aspetti di Igiene e Sicurezza nell esercizio di Centri di Estetica

Abbronzatura artificiale: problemi di salute pubblica e rispetto delle normative. Risultati attività di vigilanza della ASL di Milano

Eritro-Couperose: trattamento combinato con laser a Nd:YAG ad impulso lungo e luce pulsata (sistema Synchro REPLA:Y) WHITE PAPER Synchro REPLA:Y

I dispositivi di protezione degli occhi: Occhiali da sole

CARTA SERVIZI COME PROTEGGERE GLI OCCHI DALLE RADIAZIONI SOLARI NOCIVE OCCHIALI DA SOLE SU MISURA

Guida non vincolante alla buona prassi nell attuazione della direttiva 2006/25/CE «Radiazioni ottiche artificiali»

ing. Domenico Mannelli SICUREZZA LASER

APPUNTI SULLE RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (R.O.A.)

Corso LA SICUREZZA LASER

CORSO DI ILLUMINOTECNICA

Radiazioni Ottiche Artificiali: cosa sono, dove sono presenti nei luoghi di lavoro

DISPENSE DEL CORSO SICUREZZA LASER. Ing. Piergiorgio Aprili

= = = 1

TECNOLOGIA LASER MTOne

Radiazione solare: quale Sorveglianza Sanitaria?

PUNTATORI SEGNATAGLIO PROIETTORI LASER

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

La termografia infrarossa. Ing. Antonio del Conte

Laser. U.O. Fisica per le Tecnologie Biomediche. Dott.sa Daniela Ventura 1. Definizione. Radiazioni ottiche. Radiazioni ottiche

Guida tecnica. protezione sole vista per il bambino

Transcript:

Dr. Massimo BORRA massimo.borra@ispesl.it Le Radiazioni Ottiche nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81 Ferentino (FR) 16 giugno 2008

Un po di Normativa 2

Art. 28 Oggetto della valutazione dei rischi 3

Titolo VIII Capo I Agenti Fisici Art. 180 4

A questo punto si applica il Capo V? Art. 306 Disposizioni finali 5

Titolo VIII Capo V Radiazioni Ottiche 6

IRA IRB IRC Lo spettro delle Radiazioni Ottiche UVA tra 315 e 400 nm tra 780 e 1400 nm tra 1400 e 3000 nm tra 3000 e 1 mm UVB UVC tra 280 e 315 nm tra 100 e 280 nm Tra 380 e 780 nm 7

Alcune grandezze definite nell Allegato XXXVII S(l) 1 Spettro d'azione per cute ed occhio alla radiazione UV 0,1 0,01 0,001 0,0001 l (nm) 0,00001 8 180 200 220 240 260 280 300 320 340 360 380 400

Alcune grandezze definite nell Allegato XXXVII 9

ALTRI SPETTRI D AZIONE Esistono, a seconda del tipo di effetto che si intende quantificare, diversi spettri d azione. 10 Spettro d'azione per l'occhio alla radiazione VISIBILE ed IR 1 Spettro d'azione per l'occhio alla LUCE BLU 1 0,1 (l) (l) 0,1 0,01 0,01 l (nm) 380 440 500 560 620 680 780 900 1020 1140 1260 1380 0,001 l (nm) 300 360 420 480 540 600 660 R l è definito come fattore di peso spettrale che tiene conto della dipendenza dalla lunghezza d onda delle lesioni termiche provocate sull occhio dalle radiazioni visibili e IRA B l è definito come ponderazione spettrale che tiene conto della dipendenza dalla lunghezza d onda della lesione fotochimica provocata all occhio dalla radiazione di luce blu 10

Titolo VIII Capo I Agenti Fisici Art. 181 11

LUCE BLU E ATTIVITA LAVORATIVE saldature ad arco e ad elettrodo processi di indurimento resine studi fotografici pubblicitari teatri e studi televisivi processi di stampa industriali supermercati e grandi magazzini Tratta da: dba2006 B.Piccoli - Dipartimento Medicina Lavoro- Uni. Mi. 12

Profondità di penetrazione della radiazione attraverso i tessuti oculari 13

irradianza (mw/m 2 ) Sorgenti nel visibile 180 160 140 120 100 80 60 SYLVANIA Halogen Hi-spot 95 (75 W) PHILIPS Mastercolour Cdm-t (70 W) OSRAM Dulux Dg24d-1 (13 W) PHILIPS Mastercolour Cdm-td (70 W) GENERAL ELECTRIC K28r7s (150 W) IRRADIANZA (250-850 nm) 40 20 Tratta da: dba2006 0 250 350 450 550 650 750 850 B.Piccoli - Dipartimento Medicina Lavoro- Uni. Mi. lunghezza d'onda (nm( nm) 14

12 mw mw/cm /cm2. Sr φ 100 mrad ( max max// die = 142 min) 172 mw mw/cm /cm2. Sr φ 3 mrad (max max//die = 1 min) Tratta da: dba2006 B.Piccoli - Dipartimento Medicina Lavoro- Uni. Mi. 15 B.P. - Dip. Med. Lavoro- Mi

Sorgenti intense nel visibile P = 4 kw CCT» 5600 K Tratte da: dba2006 S. Orsini - Servizio di Fisica Sanitaria ICP - Milano 16

Sorgenti Infrarosse 17

Sorgenti Infrarosse (2) 18

Effetti della radiazione ottica sui tessuti 19

EFFETTI DELLA RADIAZIONE UV SULL UOMO ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE UV EFFETTI DETERMINISTICI Esiste una SOGLIA per il fenomeno La gravità aumenta con l esposizione EFFETTI STOCASTICI Non esiste una SOGLIA La PROBABILITA che l effetto si verifichi aumenta con l esposizione Eritema (200( 200-400 nm) Fotocheratite e Fotocongiuntivite (180-330 nm) Danni al cristallino (180 (180-330 nm) Tumori cutanei (270 Fotoelastosi (220 (270 400 nm) (220 440 nm) 20

Sorgenti UV 21

Sorgente UV 22

Un esempio di sorgente UV 0,90 Philips HPA400 - Irradianza a 1 m 0,80 0,70 W/m2/nm UV_B UV_A VISIBILE 0,60 UV_C 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00 200 300 400 500 600 l (nm) 700 32,7 W/m 2 13,7 W/m 2 Il Limite per l Esposizone radiante: 312 s 730 s H UVA = 10 4 J/m 2 23

Sorgente UV (2) 24

Sorgente UV (Luce Blu) 25

Sorgente impulsata Luce Blu e Visibile t = 1 ms 26

Sorgente impulsata Luce Blu e Visibile (2) 27

Sorgente impulsata Luce Blu e Visibile (3) 28

Sorgente impulsata Luce Blu e Visibile (4) 29

Sorgente impulsata Luce Blu e Visibile (5) Ricordiamo che l impulso ha durata E il limite è t = 1 ms 30

Un passo indietro? 31

0,90 Philips HPA400 - Irradianza a 1 m Un esempio 0,80 0,70 W/m2/nm UV_B UV_A VISIBILE 0,60 UV_C 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,3 0,00 200 300 400 500 600 l (nm) 700 D. Gillotay, P. Peeters Which factors have an influence on the amount of UVradiation at the surface of the Earth? in www.oma.be/biraiasb/public/research/radiation/atmos2.en.html 25,5 W/m 2 392 s 32,7 W/m 2 13,7 W/m 2 Il Limite per l Esposizone radiante: 312 s 730 s H UVA = 10 4 J/m 2 IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato le componenti UVA, UVB ed UVC artificiali, considerate separatamente, come probabili cancerogeni per l uomo e come tali le ha inserite nel Gruppo 2A 32

IARC (International Agency for Researchon Cancer) ha classificato la radiazione solare come cancerogeni per l uomo e come tali le ha inserite nel Gruppo 1 33

Valori limite di esposizione per radiazioni ottiche non coerenti Limiti di Tabella 1.1 calcolati assumendo t = 480 minuti* Grandezza Banda (nm) Limite Unità H eff (esposizione rad. efficace) 180-400 30 J/m 2 H UVA (esposizione rad.) 315-400 10 kj/m 2 H skin (esposizione rad.) 380-3000 94 kj/m 2 E B (irradianza eff. LUCE BLU) 300-700 0.21 W/m 2 E IR (irradianza eff. TERMICA) 780-3000 176 W/m 2 * corrispondenti ad una giornata lavorativa di 8 ore 34

Effetti della radiazione visibile e infrarossa sull occhio e sulla pelle Il danno è dovuto ad effetti di natura fotochimica e termica e alla loro sinergia I principali effetti dannosi e i range spettrali in cui si verificano sono: Il danno retinico di natura termica (380-1400 nm) il danno retinico di natura fotochimica nell occhio fachico (380-550 nm) il danno termico sul cristallino prodotto da IR-A ed IR-B (800-3000 nm) il danno termico sulla cornea (1400 nm 1 mm) le ustioni cutanee (380 nm 1 mm) le reazioni cutanee da fotosensibilizzazione (380-700 nm) 35

Caratteristiche fisiche della radiazione laser LASER è l acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation. Le principali caratteristiche fisiche della radiazione laser sono: - monocromaticità; - coerenza spaziale e temporale; - elevata intensità (nel caso di emissione spontanea l intensità prodotta da N atomi che decadono è NI, mentre nel caso di emissione stimolata tale intensità è pari a N 2 I); - elevata direzionalità 36

Effetti della radiazione laser sui tessuti Gli effetti della radiazione laser sui tessuti dipendono principalmente dalla lunghezza d onda, dalla potenza o energia assorbita per unità di superficie e dal tempo di esposizione. I principali organi bersaglio nel caso dell esposizione a radiazione laser sono gli occhi e la pelle. Il danno è dovuto ai seguenti meccanismi: -Effetti termici -Effetti fotochimici -Transienti acustici -Esposizioni croniche L entità di tali danni dipende soprattutto dalle proprietà dei tessuti di assorbire, trasmettere e riflettere le varie lunghezze d onda, e, nel caso dei danni termici, dalla capacità dei tessuti di dissipare più o meno rapidamente l energia assorbita. 37

Criteri di classificazione dei laser Il LEA (Accessible Emission Limit) è definito come il livello di radiazione massimo di una sorgente cui può accedere un operatore e determina la pericolosità di un apparato laser. Dal punto di vista della pericolosità le classi sono così definite: Classe 1: non è pericolosa l osservazione prolungata e diretta del fascio. Classe 2 (definita per la sola radiazione visibile): non è pericolosa l osservazione diretta del fascio se non è prolungata oltre 0.25 s che è il tempo tipico del riflesso palpebrale nel visibile. Classe 3A: come la classe 2, ma è pericolosa l osservazione diretta tramite sistemi ottici. Classe 3B: è pericolosa l osservazione diretta del fascio a occhio nudo. Non è pericolosa l osservazione della luce diffusa da uno schermo per t< 10s. Classe 4: è pericolosa anche l osservazione della luce diffusa da uno schermo. 38

GRAZIE PER L ATTENZIONE! Massimo.borra@ispesl.it 39

NORMATIVA DI RIFERIMENTO ACGIH (1995). Threshold limit values and biological exposure indices for 1995-1996. ICNIRP (1996). Guidelines on UV radiation exposure limits. (ICNIRP statement).health Physics 71(6), 978. ICNIRP (1997). Guidelines on limit of exposure to broad band incoherent optical radiation (0.38 3 µm).health Physics 73(3), 539-554. IRPA/INIRC (1985). Guidelines on limits of exposure to UV radiation of wavelengths between 180 nm and 400 nm. Health Physics 49(2), 331-340. IRPA/INIRC (1989). Proposed change to the IRPA 1985 guidelins on limits of exposure to ultraviolet radiation. Health Physics 56(6), 971-972. 40

BIBLIOGRAFIA RILEVAZIONI SPETTROMETRICHE IN AMBIENTE LAVORATIVO SU UN PROIETTORE CON SORGENTE AD ALOGENURI METALLICI Silvano Orsini - Servizio di Fisica Sanitaria ICP - Milano Pierluigi Zambelli Dipartimento di Medicina del Lavoro Un.Studi - Milano Pasquale Troiano - Dipartimento di Oftalmologia Fond. Pol- Milano Stefano Fontani UOPSAL 1, ASL Città di Milano Andrea Magrini - Cattedra Medicina del lavoro- Un. Tor Vergata-Roma Bruno Piccoli Dipartimento di Medicina del Lavoro Un.Studi - Milano 41

2006 Esperto CEM ed ERO 42

Esperto CEM ed ERO 2 43