I DANNI DA RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA)
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1 I DANNI DA RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA) Dipartimento della Prevenzione U.O.C. Igiene e Medicina del Lavoro Dr. Paola Verola
2 RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA) ARGOMENTI TRATTATI Danni da ROA I soggetti della prevenzione e il ruolo del RLS
3 RADIAZIONI OTTICHE
4 RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI Le ROA, interagendo con un corpo materiale, possono essere riflesse, diffuse o assorbite La quota assorbita concorre a determinare gli effetti biologici Avendo limitata capacità di penetrazione producono effetti a carico di organi esterni: cute e occhi
5 DANNI DA ESPOSIZIONE A ROA CUTE - OCCHI - ALTRI EFFETTI effetti a breve termine esposizione acuta-breve latenza-dose soglia effetti a lungo termine esposizione cronica, latenza di mesi o anni-cumulo dose
6 DANNI DA ESPOSIZIONE A ROA caratteristiche della radiazione modalità di impiego tempo di esposizione caratteristiche individuali
7 MECCANISMI DI AZIONE effetto fotochimico ossidazioni - isomerizzazioni effetto termico deposizione diretta del calore o passaggio fra tessuti effetti coagulativi o combustioni
8 DANNI DA ROA TIPO DI RADIAZIONE OCCHIO PELLE ALTRO Ultravioletti (UV) fotocongiuntivite fotocheratite cataratta fotochimica eritema (scottature pelle)-fotosensibilitàinvecchiamentotumori VISIBILE retina: lesione termica e fotochimica ustione crisi epilettiche in soggetti predisposti Infrarossi (IR) ustione cornea cataratta retina: ustione danni al prodotto del concepimento (in condizioni microclimatiche sfavorevoli)
9 EFFETTI SULL' OCCHIO INDIRETTI DIRETTI abbagliamento/accecamento sovraesposizione a luce visibile (disorientamento,infortuni, stress) ustioni - incendi - esplosioni innescati dalla sorgente e/o dal fascio di radiazione DIRETTI
10 L'occhio è come uno strumento ottico che serve a focalizzare sulla retina le immagini visive rendendo appropriata la quantità di luce che vi arriva per ottenere un segnale elaborabile. Ha un sistema di filtri sovrapposti, ciascuno con una particolare trasmissione spettrale (banda passante) che assorbono e filtrano specifiche lunghezze d onda. La luce attraversa quindi varie strutture: la pupilla, diaframma regolabile, il cristallino, lente con curvatura modificabile per la messa a fuoco, il corpo vitreo, protettivo e di sostegno per la retina ed arriva alla retina dove, con eventi fisici, chimici ed elettrici, l'informazione raggiunge il n.ottico e poi il cervello, in cui è corretta e elaborata.
11 MECCANISMI DI PROTEZIONE DELL OCCHIO COLORE DELL'IRIDE AMMICCAMENTO (15-20 v/min) RIFLESSO CORNEALE RIFLESSO PUPILLARE FOTOMOTORE ALCUNE CRITICITA il cristallino, non vascolarizzato, non dissipa l energia termica il cristallino artificiale > passaggio UV con rischio di danno alla retina la retina non è sostituibile le sorgenti di luce visibile (sole/lampade) emettono anche IR e UV non visibili inefficaci per la visione, non ostacolate dai meccanismi istintivi e potenzialmente rischiose per l occhio.
12 PATOLOGIE DELL OCCHIO Congiuntiva fotocongiuntivite Cornea fotocheratiti - ustioni Cristallino cataratta fotochimica - cataratta termica Retina fotoretinite - danno termico retinico Congenite-da invecchiamento-malattie-traumi ecc...
13 Congiuntiva - cornea Fotocongiuntiviti e fotocheratiti (UV) Ustione cornea (IR) anche da cause chimiche e biologiche esempio di danno da lavoro: uso arco elettrico senza idonei DPI
14 CRISTALLINO CATARATTA UVA - visibile - IR CAUSE congenita - età - diabete - terapie con cortisonici - traumatiche E legata prevalentemente all invecchiamento e puo essere accelerata dagli UV in base a particolari condizioni e dose assorbita e accumulata
15 RETINA Visibile (luce blu) e IRA lesioni termiche e fotochimiche Danni anche irreversibili con perdita visiva permanente Le sorgenti di IRA, pur giungendo fino alla retina, risultano "invisibili" e quindi, in presenza di una loro forte intensità, non vengono ostacolate dai meccanismi istintivi La retina dell'adulto non è raggiunta da UV tranne una piccola quota di UVA ma i giovani e i soggetti afachici o con cristallino artificiale hanno maggiore trasmissione UVA ALTRE CAUSE congenite, forti miopie, diabete, ipertensione SINTOMI calo visivo, visione in rosso, macchie nel campo visivo, visione distorta
16 RETINOPATIE RETINOPATIA DEI SALDATORI possibile nella prolungata esposizione alla luce della saldatura ad elettrodo (luce blu). RETINOPATIA DA ESPOSIZIONE A LASER negli oculisti, può provocare una riduzione della capacità di discriminazione dei colori. L uso di opportuni filtri riduce molto il rischio.
17 EPILESSIA In soggetti predisposti le crisi possono comparire dopo esposizione a luci intermittenti fra 15 e 25 flash/sec sia naturali passaggio lungo un viale alberato, riflesso del sole sull acqua che artificiali luci al neon, luci psichedeliche, schermi televisivi... IMPORTANZA DI ADEGUATA TERAPIA E REGOLARE ASSUNZIONE
18 LA PELLE
19 LA PELLE Ha numerose e fondamentali funzioni PROTEZIONE da insulti meccanici, fisici, chimici o biologici, meccanismi immunitari, autoriparazione TRASMISSIONE DI INFORMAZIONI tra il corpo e l'ambiente esterno tramite i nervi: stimoli tattili, vibratori, termici, dolorifici. SCAMBIO con l esterno: controlla la T corporea -vasodilatazione / vasocostrizione - evaporazione del sudore secreto dalle gh.sudoripare - impedisce la perdita di liquidi elimina le sostanze dannose - sintesi della vitamina D - sintesi melanina nei 3 tipi razziali: caucasici e negroide (eu) celtico (feo)
20 LA PELLE Fattori condizionanti il danno Spessore Pigmentazione Durata dell'esposizione Dimensione dell'area colpita Efficacia dei fenomeni locali di termoregolazione Istinto di allontanamento dal pericolo per il dolore (al calore, non eritemi da UV)
21 FOTOTIPI
22 LA PELLE Patologie congenite Patologie acquisite Traumi Invecchiamento
23 PATOLOGIE DELLA PELLE DA ROA UV DANNO OSSIDATIVO E SUL DNA pigmentazione adattativa (abbronzatura) eritema fotoinvecchiamento-fotoelastosi tumori reazioni fototossiche e fotoallergiche immunosoppressione
24 PATOLOGIE DELLA PELLE Eritema + in pelli chiare-fotosensibilità individuale Fotoelastosi/Fotoinvecchiamento (secchezza,ispessimento,rugosità, perdita elasticità, pigmentazione irregolare) + pelli chiare-azione diretta e prolungata UVB-UVA+età Effetti fototossici e fotoallergici reazioni di fotosensibilizzazione per simultanea esposizione a UV e assunzione o uso di alcuni composti chimici (farmaci-estratti di piante-cosmetici-profumi)
25 Tumori e alterazioni immunitarie epiteliomi baso e spinocellulari frequenti nell'uomo - in età avanzata - in aree fotoesposte - cumulo dose radiante aumenta la probabilità melanomi + a rischio la pelle chiara - non cumulo dose radiante ma intense esposizioni con ustioni specie in età giovanile alterazione della risposta immunitaria (locale e sistemica - linfociti B e T es: herpes ) RADIAZIONE SOLARE E LAMPADE ABBRONZANTI: CANCEROGENI GRUPPO I IARC!
26 I PRINCIPI DELLA PREVENZIONE Valutare il rischio da ROA Risanare, se necessario, l'ambiente di lavoro per minimizzare i livelli di esposizione. Considerare i lavoratori particolarmente sensibili. Proteggere i lavoratori mediante DPI.
27 IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE Il Medico Competente PARTECIPA ALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ROA valori limite e possibile danno anche al di sotto dei V.L., DPI, infortuni e malattie professionali, rischi per i lavoratori vicini agli esposti EFFETTUA LA SORVEGLIANZA SANITARIA PER RISCHIO ROA tutelando da effetti avversi a breve e lungo termine REINSERIMENTO DOPO MALATTIE O INFORTUNI SEGNALAZIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI
28 il Medico Competente e la Sorveglianza Sanitaria per rischio ROA D.Lgs. 81/2008 titolo VIII capo V art. 218 (e altri) Tiene conto di età, genere, razza Valuta l idoneità alla mansione specifica, tenendo conto, per una maggior tutela individuale, dei lavoratori particolarmente sensibili e di eventuali co-esposizioni Fattori di rischio individuali fenotipi I e II Donne in gravidanza Esame obiettivo: pelle ed occhi chiari, presenza di nevi ed efelidi, familiarità per melanoma. Patologie familiari e personali generali Patologie della pelle e/o degli occhi Assunzione farmaci - Uso lenti a contatto Traumi/infortuni sul lavoro pregressi Coesposizioni (es: IPA e ROA) - Esposizioni extralavorative (attività all aperto, uso lampade )
29 Sorveglianza Sanitaria art. 218 VISITE MEDICHE PREVENTIVE PERIODICHE: di norma 1 v/anno o con periodicità inferiore, decisa dal M.C. con particolare riguardo per i soggetti particolarmente sensibili al rischio SU RICHIESTA DOPO ASSENZA PER MOTIVI DI SALUTE (>60 gg) AL SUPERAMENTO DEI VALORI LIMITE o AL VERIFICARSI DI EFFETTI NOCIVI, comunicandone i risultati informazione sui controlli sanitari una volta cessata l esposizione
30 PROTOCOLLI SANITARI PER RISCHIO ROA Proposte A.I.R.M. (Associazione Italiana Radioprotezione Medica) e Linee Guida S.I.M.L.I.I. (Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale ) 2003 VISITA MEDICA GENERALE (M.C.) VISITA OCULISTICA (preventiva e periodica) esame dell acutezza visiva e del fondo oculare comprensive di biomicroscopia con lampada a fessura, con particolare attenzione alle strutture maggiormente interessate al rischio ROA quali congiuntiva cornea, cristallino VISITA DERMATOLOGICA (preventiva e periodica) con eventuale indagine fotografica in bianco e nero e a colori e con l esame mediante lampada di Wood
31 Soggetti da ritenersi particolarmente sensibili al rischio da esposizione a ROA Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province Autonome 2010 Donne in gravidanza: particolare attenzione alla possibile azione sinergica di condizioni microclimatiche e radiazioni infrarosse (es. gestanti operanti in prossimità di forni) Minorenni Albini e individui di fototipo 1 (per esposizione a UV) Portatori di malattie del collagene (per esposizione a UV): sclerodermia-lupus,dermatomiositepoliarterite nodosa -sd Wegener-sd antifosfolipidi. Soggetti in trattamento cronico o ciclico con farmaci fotosensibilizzanti Soggetti affetti da alterazioni dell iride (colobomi, aniridie) e della pupilla (midriasi, pupilla tonica) Soggetti portatori di drusen (per esposizione a luce blu) Soggetti con lesioni cutanee maligne o premaligne (per esposizione a UV) Soggetti affetti da patologie cutanee fotoindotte o foto aggravate (per esposizione a UV e IR) Soggetti affetti da xeroderma pigmentoso (per esposizione a UV) Soggetti epilettici per esposizione a luce visibile di tipo intermittente (tra i 15 e i 25 flash al secondo) Soggetti con cristallino artificiale (IOL) per esposizione a radiazione ottica tra 300 e 550 nm (UV e visibile fino alle lunghezza d onda del verde)
32 GRAZIE PER L ATTENZIONE
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