ASSOCARNI ASSEMBLEA ORDINARIA Milano - 4 luglio 2003

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ASSOCARNI ASSEMBLEA ORDINARIA 2003 Milano - 4 luglio 2003

Grafico 1: previsioni sul mercato comunitario di carne bovina (mio t), 1991-2010

Grafico 2: consumi pro capite di carne bovina in Kg (anni 1999-2003) Variazione % Paesi 1999 2000 2001 2002 2003 2001/00 2002/01 2003/02 Belgio/Lussemburgo 20,2 19,6 21,0 21,2 21,3 7,1% 1,0% 0,5% Danimarca 20,5 22,3 22,4 22,7 22,4 0,4% 1,3% -1,3% Germania 15,1 14,0 10,3 12,6 13,3-26,4% 22,3% 5,6% Grecia 19,2 18,9 14,6 16,1 17,2-22,8% 10,3% 6,8% Spagna 16,2 14,4 12,9 15,3 15,5-10,4% 18,6% 1,3% Francia 27,1 25,5 25,1 27,0 27,0-1,6% 7,6% 0,0% Irlanda 17,0 16,3 17,1 16,9 16,7 4,9% -1,2% -1,2% Italia 25,4 24,5 22,0 24,0 24,6-10,2% 9,1% 2,5% Olanda 19,5 19,2 18,9 19,1 19,0-1,6% 1,1% -0,5% Portogallo 16,5 16,9 14,8 16,0 16,3-12,4% 8,1% 1,9% Regno Unito 16,5 17,5 17,0 18,2 17,8-2,9% 7,1% -2,2% Austria 19,3 19,6 18,3 18,6 18,7-6,6% 1,6% 0,5% Finlandia 19,0 18,9 17,7 18,1 18,0-6,3% 2,3% -0,6% Svezia 20,8 21,6 20,6 22,0 22,1-4,6% 6,8% 0,5% EU-12 19,8 19,1 17,3 19,1 19,3-9,4% 10,4% 1,0% EU-15 19,8 19,1 17,4 19,1 19,4-8,9% 9,8% 1,6%

Grafico 3: prezzi medi annuali UE per categoria - /100Kg - (anni 1995-2002) Prezzi medi annuali UE per categoria - /100 kg Anni 1995-2002 375,000 325,000 prezzo ( ) 275,000 225,000 292,229 241,269 282,206 268,841 270,997 206,780 210,036 280,942 282,888 215,488 231,670 267,512 175,000 200,114 199,897 177,953 166,996 125,000 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 CAT. A - R3 VITELLONI CAT. D - O3 VACCHE

Grafico 4: evoluzione del settore bovino italiano

Grafico 5: prezzi medi italiani per categoria ( /100 kg) Prezzi medi annuali italiani per categoria ( /100 kg) Anni 1995-2002 375,000 prezzo ( ) 325,000 275,000 225,000 175,000 125,000 311,286 317,109 313,180 313,332 291,145 289,838 226,227 256,587 185,525 187,620 190,816 181,423 179,928 156,986 295,699 168,622 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 CAT. A - R3 VITELLONI CAT. D - O3 VACCHE

I principali punti della nuova PAC disaccoppiamento : introduzione, a partire dal 1.1.2005, del pagamento unico per azienda, slegato dalla produzione (alcuni premi rimangono accoppiati per evitare l abbandono della produzione); condizionalità : il pagamento del premio unico è subordinato alla verifica del rispetto delle regole di buona pratica agricola e di tutela dell ambiente (standard ambientali, sicurezza alimentare, salute animale e vegetale, benessere animale) rafforzamento della politica a favore dello sviluppo rurale (aumento dei fondi comunitari, introduzione di nuove misure destinate alla promozione di programmi ambientali, di qualità e di benessere animale, sostegni agli agricoltori per l adeguamento ai nuovi standard produttivi dell UE); modulazione : riduzione degli aiuti diretti soprattutto per le aziende di maggiori dimensioni per finanziare la nuova politica di sviluppo rurale; disciplina finanziaria : meccanismo di controllo annuale delle spese comunitarie che assicurerà il rispetto dei limiti di bilancio fissato fino al 2013; revisione delle Organizzazioni Comuni di Mercato per i settori: lattiero-caseario, cereali, riso, grano duro, segala, frutta in guscio, patate da fecola e foraggio essiccato.

Beneficiari del pagamento unico per azienda Agricoltori che abbiano fruito di almeno un pagamento diretto nel periodo di riferimento stabilito oppure che abbiano ricevuto l azienda o parte di essa per via ereditaria oppure che abbiano ricevuto un diritto all aiuto dalla riserva nazionale o per trasferimento. Specifiche regole sono previste per i cambi di ragione sociale, per le fusioni e per le scissioni di aziende

Pagamento unico per azienda - corrisponde alla media triennale dei pagamenti percepiti complessivamente nel periodo di riferimento 2000-2002, nei settori: zootecnico (bovino ed ovi-caprino), seminativi, lattiero-caseario, riso, sementi, foraggi essiccati, patate da amido, legumi da granella - per i premi zootecnici percepiti nel periodo storico, la media annuale si ottiene moltiplicando il numero dei capi pagati per ciascun anno per gli importi unitari a regime previsti per l anno 2002

Suddivisione del pagamento unico in diritti all aiuto per facilitarne il trasferimento - il diritto all aiuto è calcolato dividendo l importo di riferimento per il numero medio triennale di ettari che ha dato diritto a tale importo negli anni di riferimento - ogni domanda di pagamento in base a diritti acquisiti nel periodo di riferimento deve corrispondere ad una superficie ammissibile, definita come una qualsiasi superficie agricola dell azienda - non sono considerate ammissibili le superfici adibite a colture permanenti, foreste o quelle utilizzate per finalità non agricole al 31.12.2002 - non verranno riconosciuti aiuti se il terreno eleggibile è utilizzato per la produzione di ortofrutta e patate

Diritti specifici Per le attività di allevamento senza una corrispondente superficie agricola (esempio: premio macellazione senza terra, premio bovino maschio 25 capi ecc.) o qualora il diritto per ettaro corrisponde ad un importo superiore a 5.000 /ha, è previsto il diritto ad un pagamento speciale chiamato diritto specifico Gli agricoltori che dispongono di diritti specifici senza la corrispondente superficie agricola, per conservare tali diritti devono mantenere almeno il 50% dell attività agricola svolta nel periodo di riferimento espressa in unità di bestiame

Diritti specifici in Italia IMPORTO AIUTO > 5.000 EURO/HA N. CAPI N. AZIENDE BOVINI ADULTI 218.971 906 VITELLI 242.533 142 Totale 461.504 1.048 SENZA TERRA N. CAPI N. AZIENDE BOVINI ADULTI 158.929 11.387 VITELLI 88.912 831 Totale 247.841 12.218 Totale generale 709.345 13.266

Trasferimento dei diritti I diritti possono essere trasferiti a titolo oneroso, con o senza terreni, solo tra gli agricoltori di uno stesso Stato membro. L affitto o altro tipo di cessione sono consentiti solo se accompagnati dal trasferimento di un numero equivalente di ettari ammissibili. I singoli Stati membri possono anche imporre limiti regionali ai trasferimenti. Un agricoltore può trasferire i suoi diritti solo dopo che ne abbia utilizzato almeno l 80% per un anno civile successivo all entrata in vigore della riforma. Per i diritti senza terra, l eventuale trasferimento dovrà riguardare tutti i diritti e non solo una parte di essi. Gli agricoltori, per continuare a percepire il premio unico, possono utilizzare i loro terreni per qualsiasi attività agricola, tranne che per colture permanenti, ortofrutta e patate.

Deroghe al disaccoppiamento nel settore zootecnico Gli Stati membri possono: per gli ovi-caprini, mantenere accoppiato fino al 50% del premio, incluso quello supplementare riservato alle aree svantaggiate; mantenere accoppiato, contemporaneamente: - fino al 100% l attuale premio alle vacche nutrici e - fino al 40% il premio alla macellazione oppure mantenere accoppiato, in alternativa: - fino al 100% il premio alla macellazione oppure - fino al 75% l attuale premio speciale per il bovino maschio

Pagamenti addizionali con envelope nazionali envelope nazionali di entità non superiore al 10% del totale del pagamento unico questi pagamenti hanno lo scopo di incoraggiare produzioni specifiche importanti per la protezione o lo sviluppo dell ambiente nonché per il miglioramento della qualità e della commercializzazione dei prodotti agricoli. in ogni settore, i pagamenti addizionali non possono essere superiori al 10% del contributo del settore stesso al plafond nazionale e, nel caso dei seminativi e del settore zootecnico, non possono eccedere i limiti previsti per le deroghe al disaccoppiamento

Condizionalità in generale, la concessione del pagamento degli aiuti al produttore è subordinata al rispetto di criteri di buona prassi agricola e delle normative vigenti in materia di sanità (pubblica ed animale), sicurezza del lavoro, ambiente e benessere degli animali per gli agricoltori che non soddisfano le suddette norme obbligatorie vengono previste sanzioni consistenti nella riduzione parziale o totale dell aiuto

Sviluppo Rurale: qualità alimentare viene previsto un sostegno per: incentivare gli agricoltori a partecipare, su base volontaria, a programmi comunitari o nazionali riconosciuti, diretti a migliorare la qualità dei prodotti agricoli o dei processi produttivi (incentivi versati annualmente per un periodo massimo di 5 anni e per un importo massimo di 3.000 /anno/azienda); favorire le iniziative delle associazioni di produttori per l informazione dei consumatori e la promozione dei prodotti agricoli ottenuti nell ambito dei programmi di qualità finanziati con la misura precedente (l aiuto sarà autorizzato fino ad un massimo del 70% dei costi ammissibili del progetto)

Altri sostegni agli agricoltori per lo sviluppo rurale sostegno per le spese di adeguamento ai nuovi standard: aiuto temporaneo su base forfetaria e decrescente, versato per un periodo massimo di 5 anni, con un massimale annuo di 10.000 euro per azienda; sostegno per l'utilizzazione di servizi di assistenza tecnica, per un importo non superiore all'80% del costo di tali servizi ed un tetto massimo di 1.500 euro. sostegni a favore dei giovani: aumento del cofinanziamento comunitario di progetti di investimento fino a 50 e 60% rispettivamente nelle zone normali e in quelle svantaggiate; erogazione di un aumento annuo di 30.000 per l assistenza aziendale e la formazione

Sviluppo rurale: sistemi di consulenza aziendale sistema di consulenza aziendale agli agricoltori sulla conduzione della terra e dell azienda, proposto dagli Stati membri fino al 2006, l implementazione di tale sistema è volontaria dal 2007 in poi gli Stati membri hanno l obbligo di costituire ed offrire il sistema agli agricoltori l adesione al sistema di consulenza da parte degli agricoltori rimane facoltativa. Solo nel 2010 si deciderà sulla sua eventuale obbligatorietà, almeno per alcune categorie di produttori.

Riduzione degli aiuti diretti a favore dello sviluppo rurale (modulazione) gli aiuti diretti verranno ridotti: - del 3% dal 2005 - del 4% nel 2006 - del 5% dal 2007 in poi le somme utilizzate saranno usate dalla UE per lo sviluppo rurale questi tagli progressivi agli aiuti diretti non si applicheranno alle aziende che percepiscono aiuti per un importo inferiore a 5.000 (né a quelle situate nelle regioni periferiche e nelle Isole dell Egeo).

Gestione dei fondi ottenuti dalla modulazione I fondi ottenuti dalla modulazione verranno destinati al finanziamento delle misure per lo sviluppo rurale, e saranno gestiti: - nella misura di un punto percentuale dal Paese da cui provengono - per i restanti punti percentuali dalla Comunità La Comunità distribuisce i fondi tra gli Stati membri in funzione della loro superficie, dell occupazione agricola e del PIL pro capite in potere di acquisto Ad ogni Stato membro sarà restituito almeno l 80% dei suoi fondi di modulazione

Disciplina finanziaria dal 2007 in poi saranno fissate riduzioni dei pagamenti diretti per rispettare i bilanci della politica agricola comune. le percentuali di riduzione degli aiuti verrebbero fissate dalla Commissione ogni anno, entro il 31 marzo, ed approvate dal Consiglio entro il successivo mese di giugno le riduzioni verranno applicate: - al 100% per le aziende che percepiscono più di 50.000 di aiuti - al 50% per quelle che ne ricevono meno di 50.000 ma più di 5.000 - nessuna riduzione è prevista per le aziende al di sotto dei 5.000

Misure specifiche per il settore zootecnico dalla data di applicazione del sistema di pagamento unico, i vitelli vengono definiti come bovini di età superiore ad 1 mese ed inferiore ad 8 mesi, con un peso carcassa massimo non ancora stabilito. per l Italia, - il numero dei bovini adulti che beneficiano del premio alla macellazione è aumentato a 1.892.201 capi; - il numero dei vitelli, non ancora fissato, sarà pari alla media dei premi pagati nel periodo di riferimento (circa 420.000 capi)

Esempio azienda zootecnica che nel periodo di riferimento ha percepito: X euro per premio bovino maschio 25 capi (in assenza ettari eleggibili); Y euro per seminativi (con ettari eleggibili); Z euro per premio macellazione su 100 capi (in assenza ettari eleggibili) Cosa succederà dal 2005?

Ipotesi 1: disaccoppiamento totale L Azienda ha maturato un numero di diritti per ettaro pari a x + y + z euro/n di ettari eleggibili (quelli legati ai seminativi); se l importo per ettaro supera i 5.000 euro si parla di diritto specifico. Requisiti per percepire ogni anno il premio disaccoppiato: - dimostrazione della disponibilità degli ettari eleggibili necessari; - in presenza di diritti specifici: mantenimento di un numero di animali pari almeno al 50% di quelli che avevano fatto maturare i premi nel periodo storico. - in questo caso ogni azienda avrà un livello di aiuto per singolo capo differente.

Ipotesi 2: macellazione accoppiata al 100% Il premio disaccoppiato aziendale viene calcolato come prima esposto con l esclusione dell importo storico macellazione (rimane obbligo ettari eleggibili e 50% capi premio bovino maschio); L importo legato al premio macellazione è come oggi un importo unitario pagato per ogni capo macellato. Nel caso in cui i capi richiesti a premio siano entro il plafond nazionale, l importo unitario è uguale all attuale (80 euro); Nel caso in cui i capi richiesti superino il plafond nazionale, l importo si riduce in maniera proporzionale per tutti.

Ipotesi 3: accoppiamento macellazione 40% Il premio disaccoppiato aziendale viene calcolato come prima esposto con l esclusione del 40% dell importo storico del premio macellazione; Viene inoltre concesso per ogni capo macellato il 40% dell importo forfettario attualmente previsto (32 euro in caso di non superamento del plafond nazionale o riduzione progressiva in caso di superamento). In questo caso c è una base storica differente per ogni azienda ma un importo forfettario a capo uguale per tutti.

Premi PAC: riepilogo pagamenti Campagna 2002 PAGAMENTI REGIONE LOMBARDIA CAPI PAGATI IMPORTI LIQUIDATI Aziende Bov. Maschi Vacche nutrici Mac. Bov. Ad. Mac. Vitelli Bov. Maschi vacche nutrici Macellazione TOTALE 1 saldo 7.053 115.718 5.188 6.465.406,57 6.465.406,57 2 saldo 2.464 167.651 75.186 15.869.910,90 15.869.910,90 TOTALE 9.517 0 0 283.369 80.374 0 0 22.335.317,47 22.335.317,47 PAGAMENTI AGEA CAPI PAGATI IMPORTI LIQUIDATI Aziende Bov. Maschi Vacche nutrici Mac. Bov. Ad. Mac. Vitelli Bov. Maschi vacche nutrici Macellazione TOTALE 1 saldo 70.455 281.839 381.214 838.128 238.828 40.832.633 77.582.686 62.274.365,61 180.689.684,17 2 saldo 37.068 156.104 98.472 635.268 109.122 31.661.596 25.635.621 57.591.085,72 114.888.303,21 TOTALE 107.523 437.943 479.686 1.473.396 347.950 72.494.229 103.218.307 119.865.451,33 295.577.987,38 TOTALE ITALIA CAPI PAGATI IMPORTI LIQUIDATI Aziende Bov. Maschi Vacche nutrici Mac. Bov. Ad. Mac. Vitelli Bov. Maschi vacche nutrici Macellazione TOTALE 117.040 437.943 479.686 1.756.765 428.324 72.494.229 103.218.307 142.200.768,80 317.913.304,85 PLAFOND ITALIA AGENDA 2000 Bovini maschi Vacche Mac. Bov. e Vitelli 598.746 621.611 4.748.071 CAPI RICHIESTI Bovini maschi Vacche Mac. Bov. e Vitelli 599.517 775.561 2.579.000

Premio alla macellazione campagne 2000 e 2001 Capi Aziende CAPI PAGATI IMPORTI EROGATI Campagna richiesti liquidate adulti vitelli totale adulti vitelli supplementare totale 2000 2.273.000 44.453 1.341.377 421.640 1.763.017 34.956.386,68 6.606.186,98 16.112.664,87 57.675.238,53 2000 - attualmente in pagamento 7.381 7.361 42.223 21.201 63.424 1.268.364,52 319.121,84 2.011.686,57 3.599.176,93 TOTALE 45.227 1.383.600 442.841 1.826.441 36.224.751,20 6.925.308,82 18.124.351,44 61.274.415,46 2001 2.373.614 64.507 1.455.216 392.075 1.847.291 74.358.495,00 12.268.871,00 28.324.870,00 114.952.236,00 2000 - attualmente in pagamento 6.912 45.423 10.437 55.860 2.509.058,53 343.397,93 7.800.892,87 10.659.211,79 TOTALE 65.838 1.500.639 402.512 1.903.151 76.867.553,53 12.612.268,93 36.125.762,87 125.611.447,79

Premi al bovino maschio e vacca nutrice - Campagne 2000 e 2001 Campagna CAPI RICHIESTI Bovini Vacche maschi nutrici Aziende liquidate Bovini maschi CAPI PAGATI Vacche nutrici totale Pr. Bov. Maschi Pr. Bov. Maschi IMPORTI EROGATI Pr. Vacche Pr. Vacche nutrici nutrici Pr. Suppl. Vacche totale 2000 521.243 758.034 78.641 438.914 553.965 992.879 68.540.056 3.663.190 111.967.146 13.211.034 3.149.260 200.530.685 2000 in pagamento 5.221 3.338 6.209 9.547 589.219 798.280 1.617.439 2.632.301 31.927 5.669.165 TOTALE 79.115 442.252 560.174 1.002.426 69.129.275 4.461.469 113.584.586 15.843.335 3.181.186 206.199.850 2001 531.317 767.013 71.871 421.574 524.330 945.904 78.552.446 2.815.103 122.643.583 10.578.952 2.018.577 214.590.084 2001 in pagamento 9.137 24.706 35.006 59.712 4.682.522 1.079.878 8.064.698 2.418.453 150.029 16.395.579 TOTALE 76.523 446.280 559.336 1.005.616 83.234.968 3.894.981 130.708.281 12.997.405 2.168.606 230.985.663

Situazione premi zootecnici macellazione - anno 2000 Plafond nazionale (capi) 4.748.071 Capi richiesti 2.274.438 Differenza 2.473.633 52,10 Capi pagati 1.763.017 77,51 Capi non pagati 511.421 22,49 Motivazione mancato pagamento n. capi % mancata validazione in B.D. 154.088 34,39 validazione con dati incompleti da BDN 19.165 4,28 controlli amministrativi 112.898 25,20 controlli oggettivi 2.272 0,51 richiesta fuori termine 14.572 3,25 effetto sanzioni 145.002 32,37 totale 447.997 65,61 Capi attualmente in pagamento 63.424

Situazione premi zootecnici macellazione - anno 2001 Plafond nazionale (capi) 4.748.071 Capi richiesti 2.373.614 Differenza 2.374.457 50,01 Capi pagati 77,83 Capi non pagati 22,17 Motivazione mancato pagamento n. capi % mancata validazione in B.D. 36.685 7,80 validazione con dati incompleti da BDN 117.403 24,95 controlli amministrativi 167.051 35,51 controlli oggettivi 4.726 1,00 richiesta fuori termine 37.199 7,91 effetto sanzioni 107.399 22,83 totale 470.463 100,00 Capi attualmente in pagamento 55.860