L evoluzione delle aziende agricole in Italia: evidenze dall indagine SPA Cecilia Manzi Elena Catanese Roberto Gismondi

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1 L evoluzione delle aziende agricole in Italia: evidenze dall indagine SPA 2013 Cecilia Manzi Elena Catanese Roberto Gismondi Roma, 17 dicembre 2015

2 L indagine SPA 2013 Contesto normativo europeo indagine triennale prevista dal Reg. CE n. 1166/2008 che regola le statistiche strutturali del settore agricolo. Il Regolamento prevede che gli Stati Membri conducano indagini sulla struttura delle aziende agricole negli anni 2010, sotto forma di censimento, 2013 e 2016 sotto forma di indagini campionarie Stesse definizioni del Censimento (in particolare quella dell unità di rilevazione, l azienda agricola) Principali variabili osservate: Superfici e loro utilizzo, allevamenti, manodopera, sistema di conduzione, attività connesse Altre variabili: irrigazione, superfici biologiche, gestione effluenti zootecnici, dati su sviluppo rurale,ecc Obbligo invio ad Eurostat di microdati e Methodological report

3 L indagine SPA 2013 Caratteristiche salienti Indagine campionaria: circa aziende intervistate selezionate dalle aziende rilevate al 6 Censimento dell Agricoltura ( unità) Unità Non rilevate: 3,7%, Cessate/inattive: 6,3% Rilevate attive:90% Rete di rilevazione: circa rilevatori sul territorio nazionale gestiti dagli organi intermedi (Regioni e Province) Sistema di rilevazione: intervista diretta e web form Dati diffusi su agri.istat.it

4 Principali cambiamenti strutturali negli ultimi 30 anni: analisi su dati SPA 2013 e Censimenti Numero e dimensioni delle aziende agricole Titolo di possesso e forma di conduzione Lavoro Il management aziendale

5 Numero e dimensioni delle aziende agricole ( ) Numero di aziende (milioni) In 30 anni le aziende agricole diminuiscono del 53,0% (da 3,1 a 1,5 milioni) 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 3,1 2,8 2,4 1,6 1, SAU (migliaia di ettari) la superficie agricola utilizzata (SAU) del 21,5% (da 15,8 a 12,4 milioni di ettari)

6 Numero e dimensioni delle aziende agricole (1982 e 2013) In 30 anni la dimensione media delle aziende agricole aumenta, a livello nazionale, del 67,1% (da 5,1 a 8,5 ettari) con notevoli variazioni a livello territoriale + 165,3% 18,0 16,0 15,6 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 5,1 8,5 10,6 5,9 5,5 5,4 9,2 + 35,2% 5,5 4,0 5,8 9, ,0 0,0 Italia Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole

7 Numero e dimensioni delle aziende agricole Quali aziende sono diminuite? Distribuzione per classi di SAU ,1 54,3 16,65 Composizione percentuale del numero di aziende per classi di SAU ,6 53,8 15, ,0 47,6 10,39 0-0,99 1-9, ,0 51,2 9,89 10 e più ,6 52,2 9,22 0% 20% 40% 60% 80% 100% Oggi, come 30 anni fa, «poche» aziende detengono la maggior parte della SAU, ma questa evidenza è cresciuta negli anni: le aziende di piccole-medie dimensioni sono confluite in «grandi» aziende (SAU da 65,0% a 76,6%) , , , , ,6 21,4 16,8 25,9 29,3 31,3 Composizione percentuale della SAU per classi di SAU 76,6 77,1 70,3 67,1 65,0 0-0,99 1-9,99 10 e più 0% 20% 40% 60% 80% 100%

8 Numero delle aziende agricole per tipologia Quali aziende sono diminuite? Allevamenti e coltivazioni Numero aziende con allevamenti (migliaia) ,50 3,00 2,50 Le aziende con allevamenti sono diminuite del 77,8% Numero aziende con coltivazioni (milioni) 3,12 2,84 2,39 Quelle con coltivazioni del 53,0% 2,00 1,50 1,62 1,47 0,0 Nordovest Nord-est Centro Sud Isole 1, ,0-20,0-30,0-40,0-50,0-60,0-70,0-80,0-90,0-71,3-75,8-56,4-57,4-41,9-81,6-82,0-79,7 Coltivazioni Allevamenti -53,0-55,3 Le dinamiche di decrescita si diversificano, oltre che per tipologia di aziende, anche a livello territoriale

9 Coltivazioni permanenti 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 28,5 26,9 18,8 18,2 52,6 54, prati e pascoli legnose seminativi Negli ultimi 30 anni è rimasta sostanzialmente immutata la composizione della SAU per tipologia di coltivazioni ,2 28,1 47,5 7,2 Tra le coltivazioni permanenti, tuttavia, si assiste ad una diversificazione di superfici investite: riduzione vite (incentivi all espianto), aumento peso relativo dell olivo ,0 38,4 34,2 6,3 Puglia, Sicilia e Calabria le Regioni coinvolte frutta vite olivo altro

10 Numero medio capi di bestiame Cresce l allevamento intensivo, in particolare per suini e bovini 140,0 120,0 100,0 Bovini Ovini Caprini 132,7 111,7 Il numero medio di capi per azienda è aumentato per tutte le specie 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 59,3 76,2 48,8 42,6 45,0 35,2 24,1 37,9 35,3 17,3 22,1 11,0 16, Bovini Ovini Caprini +182% +162% +221% Soprattutto per i suini : % (soccida?) 400,0 400,0 356,2 350,0 300,0 250,0 200,0 Bovini Ovini Suini Caprini 350,0 300,0 250,0 200,0 150,0 323,8 150,0 100,0 100,0 50,0 20,7 28,7 54,9 50,0 0, ,

11 Titolo di possesso Aumentano le superfici (SAU) in affitto e uso gratuito 100% 90% 80% 70% 60% 50% 3,8 8,3 8,2 19,4 29,9 34,0 Negli ultimi 13 anni è aumentato il ricorso all affitto 40% 30% 76,8 61,9 57,9 20% 10% 0% Uso gratuito Affitto Proprietà Tuttavia, ad eccezione del Nord ovest, la proprietà rimane, al 2013, la forma di possesso più diffusa Nord ovest Nord est e Centro 5,1 Mezzogiorno 55,2 8,4 36,4 35,1 59,8 26,2 10,3 63,6 Proprieta Affitto Uso gratuito

12 Forma di conduzione 100% 98% 96% 94% L agricoltura italiana continua a fondarsi su aziende agricole a conduzione diretta 1,7 0,7 4,7 6,4 Numero aziende Altra forma di conduzione Conduzione con salariati Nel 2013 il 92,9% delle aziende è a conduzione diretta del coltivatore, nel 1982 erano il 93,6% 92% 90% 93,6 92,9 Conduzione diretta del coltivatore 88% % 90% 80% 2,4 4,9 19,9 14,8 SAU In termini di SAU: 80,3% nel 2013, il 77,7% nel % 60% Altra forma di conduzione 50% 40% 30% 20% 77,7 80,3 Conduzione con salariati Conduzione diretta del coltivatore 10% 0%

13 Manodopera (giornate di lavoro): fotografia al 2013 L azienda agricola italiana continua a fondarsi sulla manodopera familiare 24,0 22,0 20,0 18,0 16,7 19,9 22,6 Tuttavia, nel trentennio, è aumentato il ricorso alla manodopera non familiare 16,0 14,0 12,0 16,1 14,7 10, ,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 16,1 22,6 9,3 18,0 14,0 18,9 15,9 23,0 18,0 26,4 25,9 24, Soprattutto al Sud e nel Nord-ovest (in termini di crescita relativa). Isole in controtendenza a causa della Sardegna: da 14,2% a 8,4%) 0,0 Italia Nordovest Nord-est Centro Sud Isole

14 Manodopera straniera: fotografia al 2013 Nel 2013 si stimano 266 mila lavoratori stranieri (saltuari e non) Manodopera straniera 2013 = 100 Nord-est 39,1% Isole 6,2% Nordovest 12,5% Sud 25,9% Centro 16,3% 70,0 60,0 50,0 I lavoratori stranieri si trovano soprattutto nel Nordest e al Sud, meno nelle Isole (quasi assenti in Sardegna) Incidenza dei lavoratori stranieri per tipo di contratto 57,6 50,5 Forma continuativa Saltuari+Non assunti direttamente 44,4 In generale maggiore presenza di stranieri tra i lavoratori saltuari e non assunti direttamente nel Nord-ovest, Nord-est e Centro, mentre nel Sud e Isole prevalgono nella forma continuativa. 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 32,9 28,8 28,1 17,0 16,1 11,6 8,9 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole

15 60,0% 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% Management aziendale: fotografia al 2013 Il capoazienda è maschio, non giovane e poco istruito Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Maschi Femmine 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Nord ovest Nord Est Centro Sud Isole fino a licenza media inferiore Diploma scuola superiore Laureato 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% Fino a 39 anni da 40 a 64 anni Oltre 65 Al centro e isole ci sono più laureati e femmine L età media del capo azienda è 61 anni e gli adulti fino a 40 anni arrivano al 10% solo nel Nord-Ovest 0,0% Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole L età media dei laureati è di 55 anni

16 In sintesi La riduzione della SAU si accompagna ad un processo di concentrazione Crescono le superfici in affitto Aumenta la manodopera non familiare, soprattutto quella straniera Il capo azienda tipico rimane maschio, ultrasessantenne e poco istruito

17 Grazie dell attenzione agri.istat.it