MATTEO CARNì Il diritto metropolitico di spoglio sui vescovi suffraganei Contributo alla storia del diritto canonico ed ecclesiastico nell italia meridionale Prefazione di Giuseppe Dalla Torre G. Giappichelli Editore Torino
Indice VII INDICE pag. Prefazione Tavola delle abbreviazioni IX XI Premesse e linee di ricerca 1 CAPITOLO PRIMO L ISTITUTO CANONISTICO DEL DIRITTO DI SPOGLIO 1. Definizione di ius spolii 7 2. Dalle origini a Clemente VII 10 3. Da Paolo III ad Innocenzo XII 21 4. Da Clemente XI al Codex Iuris Canonici pio-benedettino 25 5. Un caso peculiare: il Regno di Napoli 29 6. Osservazioni conclusive 35 CAPITOLO SECONDO IL DIRITTO METROPOLITICO DI SPOGLIO SUI VESCOVI SUFFRAGANEI 1. La nozione di metropoliticum spolii ius in suffraganeos episcopos 41 2. Origine e fondamento giuridico dello spoglio 43 2.1. (segue) Tra praeminentia metropolitica e consuetudo contra legem 45 2.2. (segue) Presunta rivalsa sui vescovi suffraganei 52 2.3. (segue) Natura (non) feudale del diritto metropolitico di spoglio 55
VIII Il diritto metropolitico di spoglio sui vescovi suffraganei 3. Dottrina canonistica moderna in tema di metropoliticum spolii ius 58 4. Riferimenti allo spoglio metropolitico nelle relationes ad limina, nei sinodi diocesani e nei concili provinciali 63 5. Giurisprudenza del tribunale della Nunziatura di Napoli 68 6. Giurisprudenza della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari 72 7. Declino dello ius spolii in suffraganeos episcopos 76 8. Osservazioni conclusive 80 pag. CAPITOLO TERZO IL DIRITTO METROPOLITICO DI SPOGLIO SUI VESCOVI SUFFRAGANEI NELLE PROVINCE ECCLESIASTICHE DEL REGNO DI NAPOLI 1. La metropolia di Santa Severina 83 2. La metropolia di Otranto 89 3. La metropolia di Conza 95 4. La metropolia di Acerenza-Matera 96 5. Una prerogativa contrastata: parenti, vicari capitolari, Nunziatura di Napoli e Camera Apostolica 97 6. Osservazioni conclusive 100 Conclusioni 107 Appendice documentaria 111 Bibliografia 143 Elenco dei manoscritti 167 Indice degli Autori 171 Indice dei luoghi 177
PREFAZIONE Singolare il presente studio; singolare ed al tempo stesso intellettualmente intrigante. La singolarità è data dal fatto evidente del suo oggetto: un istituto giuridico ormai tramontato da tempo, dai contorni sfuggenti tra diritto scritto e diritto vivente, che parrebbe esprimere alcune punte di sensibile allontanamento da valori che profondamente innervano, nel divenire della storia, la Chiesa del diritto: dall istanza pauperistica tornante nel tempo, all idea dell auctoritas non come dominio ma come servizio. Anche per questo, forse, un istituto giuridico pochissimo studiato. La sollecitazione intellettuale è invece molteplice, perché una indagine pur racchiusa in uno spazio geografico e temporale assai limitato consente squarci di conoscenza che allargano gli orizzonti, suscitano interrogativi, stimolano ricerche ulteriori. Qui preme sottolineare, tra gli altri, tre aspetti. Il primo attiene a quella storicità che, come insegna un Maestro qual è Paolo Grossi, è carattere proprio del diritto, marca la sua cifra essenziale. Perché se si esce dal diritto divino naturale e positivo, che costituisce l ossatura fondamentale ed irreformabile del diritto canonico, si nota come il diritto ecclesiale di produzione umana sia soggetto a condizionamenti culturali, di tempo, di luogo, alla pari dei diritti secolari. Nel caso specifico studiato da Matteo Carnì, una espressione di tale storicità si coglie nell ampiezza di una consuetudine che intesse largamente la esperienza giuridica, e che riflette il volto di una società ecclesiale e civile al tempo stesso. Il secondo riguarda la peculiarità della costituzione ecclesiastica, al tempo stessa rigida e flessibile: rigida nella parte d origine divina, e al punto tale da essere assolutamente irreformabile; ma flessibile nella parte d origine umana, assolutamente riformabile (e riformata) nel tempo. Qui il lavoro di Carnì fa luce, sia pure in una prospettiva particolare, sulle mobili frontiere che nel corso della storia hanno caratterizzato la disciplina giuridica delle circoscrizioni ecclesiastiche; in particolare i
X Il diritto metropolitico di spoglio sui vescovi suffraganei rapporti tra sedi metropolitane e sedi suffraganee, nonché tra queste e la Sede Apostolica. Il confronto di quanto esposto nelle pagine che seguono con il diritto vigente, sotto l accennato profilo della flessibilità della costituzione ecclesiastica, è più che eloquente. Il terzo motivo di interesse è dato dal fatto che il presente lavoro costituisce quasi la tessera di un mosaico, teso alla ricostruzione della vita delle Chiese del mezzogiorno d Italia nell età moderna. Un mosaico ancora tutto da comporre, nonostante poderosi contributi quali quelli di un Gabriele De Rosa, un Mario Rosa, un Pietro Borzomati; un mosaico dal cui insieme potranno trarsi utili indicazioni sulle evoluzioni ma talora anche derive della società meridionale: dalla cultura all economia, dai costumi morali alla religiosità. In un età, come la nostra, che vede sempre più raramente giovani laici appassionarsi allo studio del diritto canonico, e tantomeno della storia del diritto canonico, un indagine come la presente, ben impostata e svolta con rigore, per giunta fatta non solo su fonti bibliografiche ma direttamente sulle fonti archivistiche, non può che essere apprezzata e indurre alla speranza. GIUSEPPE DALLA TORRE