GUIDA OPERATIVA SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI CARTOGRAFIA ON-LINE VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' A V.I.A. PER GLI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E/O RECUPERO DEI RIFIUTI. Versione 1.0 Ottobre 2011
Sommario 1- Introduzione... 3 2- Metodo di lavoro... 3 3- Utilizzo del servizio Web-GIS... 5 4- Analisi Verifica di assoggettabilità alla VIA... 9 5- Ulteriori funzioni... 10 Pagina 2
1- Introduzione Ottobre 2011 La presente guida illustra il funzionamento del servizio Web-GIS di cartografia on-line, volto ad aiutare l operatore nella predisposizione della pratica di Verifica di assoggettabilità alla VIA per gli impianti di smaltimento e/o recupero rifiuti ai sensi della D.G.R. n 8/11317 del 26/02/2010. Dalla D.G.R. appena citata, alla pag. 11 si evince: Il modello concettuale impiegato per la valutazione dei potenziali impatti di un progetto prevede la caratterizzazione del sistema territoriale - ambientale in: elementi di stressor mj; elementi di vulnerabilità kh. La procedura di verifica si basa sulla caratterizzazione dei potenziali impatti determinati dall inserimento di un nuovo elemento di stressor tenendo conto delle condizioni territoriali e ambientali del contesto e delle specifiche caratteristiche del nuovo progetto mnew. Nello specifico, l operatore potrà verificare la presenza o meno di elementi di vulnerabilità/stressor nella parte di territorio sulla quale si deve eseguire la Verifica di assoggettabilità alla VIA per gli impianti di smaltimento e/o recupero rifiuti. 2- Metodo di lavoro L operatore grazie a questo servizio di cartografia riuscirà ad individuare con estrema facilità, il punto dove intende avviare/modificare un impianto soggetto a verifica di Valutazione di Impatto Ambientale. Successivamente si avrà la possibilità di eseguire un interrogazione sul punto preso in esame per determinare gli indicatori per la generazione e compilazione delle matrici. A tal fine, si è creato, per ogni tema appartenente agli elementi di vulnerabilità, un ulteriore strato informativo chiamato con il "nome del layer+buffer" Esempio: Zone umide e Zone umide buffer Quest'ultimo layer, viene rappresentato graficamente con delle "ciambelle" concentriche che rappresentano le 4 fasce di distanza bh=0.1, bh=0.5, bh=0.25, bh=1 vedi D.G.R. Tabella 15 e Figura 1. Pagina 3
Fascia di distanza bh=0,1 Fascia di distanza bh=0,25 Fascia di distanza bh=0,50 Fascia di distanza bh=1,00 Figura 1 Nei layer buffer, oltre ad essere presenti le stesse informazioni tabellari del suo layer di riferimento sono stati aggiunti due campi: Codice dell'elemento di Vulnerabilità ed il relativo Coefficiente per le fasce di distanza (bh=1, bh=0,5, bh=0,25 e bh=0,1 - Figura 2). Figura 2 Per gli stressor è stato seguito lo stesso criterio di generazione dei buffer. Questi buffer però, comprendono 3 aree (come da Tabella 24 Caratterizzazione del contesto territoriale). Nei buffer degli Elementi di Vulnerabilità l'operatore considererà il valore più alto per ogni elemento. Negli Impianti Stressor l utente dovrà individuare quanti stressor ci sono rispettivamente nelle tre aree di distanza (per un esempio prativo consultare il paragrafo 4). Ecco come si presenta la tabella relativa al buffer di un impianto Stressor (Figura 3): Figura 3 Pagina 4
3- Utilizzo del servizio Web-GIS Ottobre 2011 Nella pagina iniziale del servizio di cartografia (Figura 4), l utente deciderà a quale risoluzione visualizzare il Viewer di mappa ed una volta cliccato sul relativo pulsante accederà al servizio vero e proprio di cartografia. Figura 4 Una volta entrati nella Viewer di cartografia, occorrerà individuare la zona in cui si deve eseguire la Verifica di assoggettabilità a VIA. A sinistra si trovano, oltre all overview della provincia di Varese, due importanti box (Figura 5): Ricerca dati per e Apri Database. Figura 5 Nel primo box Ricerca dati per si potranno eseguire diverse tipologie di ricerche: 1. Ricerche per... (ricerche specifiche) 2. Ricerche per tema 3. Ricerche SQL In questa guida si descriverà dettagliatamente solo i primi due punti, per il terzo punto si rimanda alla guida Help presente all interno del visualizzatore cliccando sul tasto: Ricerche per... Cliccando su "Ricerche per...", il sistema aprirà una piccola finestra (Figura 6): Pagina 5
Figura 6 che permetterà all operatore di eseguire delle ricerche già impostate. Nel nostro caso, attualmente sono presenti due ricerche: per Denominazione Comune e per Stato dell impianto. Nel primo caso (Comune), l operatore, nel campo Denominazione sceglierà quale Comune vuole visualizzare in cartografia, lo selezionerà e cliccando su Esegui Ricerca, il sistema visualizzerà a video il Comune richiesto evidenziato di azzurro. Nel secondo caso (Impianti), l operatore potrà ricercare: impianti Autorizzati, impianti Autorizzati (quindi già esistenti) ma che è stata attivata una procedura di verifica di VIA ed impianti in progetto per i quali è stata attivata una procedura di verifica di VIA. Ricerche per tema Scegliendo Ricerche per tema, compare una finestra con due box, il primo Scegliere il tema permette di selezionare il layer di riferimento per eseguire la ricerca, nel secondo box Cerca per si dovrà inserire un valore presente nei campi all interno di quel layer. Chiaramente questo sistema di ricerca presuppone una buona conoscenza dei dati in oggetto. Esempio (Figura 7): Il risultato (Figura 8): Figura 7 Figura 8 Pagina 6
Successivamente basterà cliccare sul tasto zoom (lente di ingrandimento) per visualizzare a video l elemento scelto. Nel secondo box Apri Database" si aprirà una tabella con l'elenco di tutti gli impianti presenti in mappa. Sulla schermata destra (Figura 9) della finestra del visualizzatore si trova l elenco dei Temi che compongono la cartografia, suddivisi in: Elementi di vulnerabilità Impianti - STRESSOR Idrografia (Fiumi, Laghi) Limiti amministrativi (Confini comunali, provinciale...) Sfondi raster (CTR10000,Ortofoto 2007) Figura 9 Analizzando per esempio i Temi relativi al gruppo "Impianti - STRESSOR", si può vedere come per ogni Tema sia presente, anche il suo relativo layer Buffer tenuto spento in cartografia (Figura 10). N.B.= I layer buffer pur essendo spenti sono interrogabili! Non è necessario accenderli per eseguire l'interrogazione! Figura 10 Pagina 7
Inoltre certi layer in elenco, hanno la scritta di colore grigio, questo sta a significare che sono visualizzabili in mappa ad una determinata scala. In questo caso i layer principali si attivano al di sotto della scala 1:50.000 mentre i layer relativi ai buffer si attivano al di sotto della scala 1:20.000. Quando a destra del nome del Tema è presente l'icona il suo relativo metadato., significa che sarà possibile consultare Ogni layer ha associata la relativa Legenda (Figura 11) che compare in fase di stampa. Figura 11 Infine nella parte superiore del Viewer di cartografia, sono presenti numerosi pulsanti che servono ad eseguire operazioni di zoom, misure, interrogazioni, stampa... Pagina 8
4- Analisi Verifica di assoggettabilità alla VIA Ottobre 2011 Una volta individuata la zona da analizzare (step precedenti), l'utente sarà pronto per eseguire l'interrogazione del punto che rappresenta il baricentro dell'impianto ai fini della verifica dello stesso. N.B.= si consiglia di posizionarsi ad una buona scala di dettaglio per eseguire l'interrogazione (circa ad una scala intorno al 1:1000). Occorrerà scegliere il pulsante "Interroga tutti i gruppi" e successivamente si dovrà cliccare in mappa sul baricentro dell'impianto. Comparirà una nuova finestra (Figura 12) con l'elenco dei vari Elementi di Vulnerabilità e Impianti Stressor interferenti all'impianto in verifica. Figura 12 Per quanto riguarda i layer relativi agli Elementi di vulnerabilità, per ogni tema si dovrà prendere in considerazione il valore più alto (nella figura 12 di esempio il valore da prendere è bh=1 per le "Zone a forte densità demografica" buffer e bh=1 per i "Beni architettonici-point"). Per gli Impianti Stressor l operatore dovrà conteggiare per ogni layer, presente in quel punto, quanti elementi sono presenti nell AREA 1, quanti nelle AREE 2 e 3 (Figura 13). Figura 13 Pagina 9
A questo punto l utente potrà esportare direttamente in formato excel i risultati ottenuti, inserendo i valori restituiti all interno della propria matrice di lavoro. 5- Ulteriori funzioni Stampe cartografia In alto a destra sono presenti due pulsanti, che serviranno per lanciare direttamente sulla propria stampante la schermata a video o generare il relativo file PDF. Esempio stampa mappa (Figura 14) : Esempio creazione di un file PDF (Figura 15): Figura 14 Figura 15 L operatore potrà scegliere a che scala stampare, il formato del foglio, aggiungere il nome del Comune ed il nome della Pratica di riferimento (stampa PDF). Cliccando su "Crea il file PDF", si genererà il PDF. Pagina 10
Download dati Cliccando sull immagine si potranno scaricare i Temi relativi agli Elementi di Vulnerabilità e agli Impianti Stressor in formato Shape o Dxf (Figura 16). Figura 16 Si ricorda che quando si effettua un operazione di download, il dato scaricato è relativo solamente alla porzione di territorio visualizzata a video. Nota: se il layer si attiva/visualizza ad esempio al di sotto della scala 1:50.000, il download scaricherà da questa scala e non a scale maggiori e quindi il tema non comparirà nella finestra del Download dati. Pagina 11