GÉNOVA, ENCRUCIJADA DE GENTES MUSULMANAS DURANTE LOS SIGLOS XV-XVII

Documenti analoghi
LE GRANDI SCOPERTE GEOGRAFICHE ED I PRIMI IMPERI COLONIALI

Geografia descrizione della terra scienza spazi terrestri uomini

GLI IMMIGRATI IN FRANCIA

SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE SETTORE MARITTIMO

Rotary Club Sarzana Lerici

2. Le piante. Le piante verdi hanno bisogno della luce del sole per crescere. Esse trasformano l energia della luce solare in energia alimentare.

Indice. Prefazione alla nuova edizione... L editore ringrazia... Un approccio visuale. Com è organizzato un capitolo di Geografia Umana?...

I primi strumenti e il fuoco

tra intercultura ed interreligiosità aprile>settembre 2013

LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ

Certo chi si avventurava per le vie delle grandi città-stato

Cominciamo con il confrontare le zone sismiche e la disposizione dei vulcani subaerei nel mondo

Economia del Lavoro 2010

Prof.ssa Laura Salvagno

Introduzione alle macchine a stati (non definitivo)

L'EMIGRAZIONE CLASSE V SCHEDE DI LAVORO STORIA LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. Scheda 9. Dall'unità d'italia ad oggi vi sono stati grandi movimenti

Camargue. Il delta del Rodano nella regione della Camargue

Introduzione ai Diritti Umani. Scuole medie

IV JORNADAS INTERNACIONALES SOBRE INVESTIGACIÓN EN ARQUITECTURA Y URBANISMO 4 TH INTERNATIONAL MEETING ON ARCHITECTURAL AND URBANISM RESEARCH

L.T. FLUVIO-LOGISTIC

IVREA. Arch. Enrico Giacopelli. Grafica Giorgia Feraudo per Studio Giacopelli Architetti

Il Metodo Cinematico lineare, comunemente anche detto Metodo della Corrivazione, si basa su alcune considerazioni:

Carlo Magno, il Sacro romano impero e il feudalesimo

L Italia degli stati regionali

STORIA E GEOGRAFIA LINEE GENERALI E COMPETENZE. Storia. Geografia

PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI

Il Ministero dello Sviluppo Economico

Illuminismo. scaricato da

Documento non definitivo

SCUOLA PRIMARIA RONZO-CHIENIS

DE LA FRONTERA-SEVILLA

Progetto di cartografia per conoscere il paesaggio. Direzione didattica Sassuolo 2 circolo

CURRICOLO DI GEOGRAFIA

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE. Prof. Marco Papa. Anno Accademico: I Lezione. Prof. Marco Papa

CURRICOLO DISCIPLINARE DI GEOGRAFIA

5. Modelli gestionali: ipotesi di confronto e soluzioni ottimali

IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI

Raccolta differenziata nel Comune di Pesaro. Pesaro, 1 settembre 2009

NORD. Mare del Nord. Regione. germanica. Regione. Regione. italiana. Mar Mediterraneo SUD

Carta di servizi per Servizio di supporto tecnico informatico (PST) Anno 2013

PIOMBINO 2015 PROGETTO CITTA FUTURA

SEMINARIO PRODOTTI ITTICI

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti

Roma Castelli Romani Villa in vendita a Frascati sui Castelli Romani ville in vendita

1. La toponomastica e la cartografia britannica. giungere a considerare la storia del territorio di un area rurale del Nord-

REPORT COMMERCIALE E DI MARKETING. Istruzioni per l uso

12 Il mercato del lavoro dei politici

SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE

Via Bricherasio APPARTAMENTO - CROCETTA - TORINO

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di Primo Grado - RELIGIONE CATTOLICA- Classe Prima

ark english ark english Inglese per Architettura ed Edilizia in 280 parole. Descrizione Índice

IL CORPO FORESTALE E LA NUOVA LEGGE SUI TARTUFI

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14)

Incarichi attualmente ricoperti Dirigente del Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio, Patrimonio, Espropri

L IMMIGRAZIONE IN SVIZZERA. Chi sono? Che lavoro svolgono? Come sono integrati? Da dove provengono?

FRANCIA: MENTONE, Costa Azzurra (Settembre 2013)

ASSOCIAZIONE ITALIANA VELE D EPOCA

CARTA DI CRACOVIA 2000

Indagine conoscitiva DONNE E OMEOPATIA

La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda.

ESERCITAZIONI TATTICHE PER LA SCUOLA CALCIO DALL 1>1 AL 4>2+1

VIAGGIO VIRTUALE IN GIRO TRA I CASTELLI

Erickson. Cosa studia la geografia, gli spazi terrestri e gli spazi acquatici. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes

IL PORTO DI LE HAVRE

UNA PROPOSTA DI SEDUTA D ALLENAMENTO CON POSSESSI PALLA E PARTITELLE A TEMA

Relazione sul progetto Escuelas de Mariposas

MERCATO IMMOBILIARE: COMPRAVENDITE E MUTUI DI FONTE NOTARILE

Energia: risorsa preziosa

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA

Cosa si intende per EXPO

Vescom: un introduzione. rivestimenti murali tessuti d arredamento tessuti per tende e tendaggi

L AMBIENTE E GLI ECOSISTEMI

Programmazione di Geografia Scuola Secondaria di I grado. Classe prima

Pianificazione Urbanistica Partecipata

Istituto Franciscanum Luzzago

Taiwan. Nota settoriale Abbigliamento e accessori

ETICA E POLITICA E IMPOSSIBILE DISTINGUERE IN PLATONE MA NEL PENSIERO GRECO IN GENERALE LA POLITICA DALL ETICA VITA SOCIALE VITA PRIVATA

di Redazione Ecampania.it - 04 Marzo 2016

Che cos è la Psicologia sociale? Dott.ssa Daniela Cipollone

COMUNE di SAURIS PROVINCIA DI UDINE

CONDIZIONI GENERALI CONTRATTUALI, DI VENDITA E DI CONSEGNA DELLA SOLDINI-SUDACCIAI SA

SCIENZE. La formazione delle rocce metamorfiche. Tipi di metamorfismo. il testo:

CHIOSTRO CAPITOLARE INDAGINI PRELIMINARI

GUERRA CINESE. Numero giocatori Due squadre con un numero uguale di componenti, almeno

Art. 2 (Denominazione) Il periodico e denominato ArcolaTinforma. Tale dicitura dovra essere riportata anche su ciascuna edizione del giornale, con ind

Spunti per l intervento dell On. Sandro Gozi. Badanti. Martedì 24 luglio 2007 Cesena

CASTELLO MEDIEVALE IN VENDITA NEL MONFERRATO PIEMONTE

L'etnia è un raggruppamento umano che condivide

FINGERPRINTING DI PIANTE E FIORI: UTILE STRUMENTO PER LA CERTIFICAZIONE GENETICA DEL MATERIALE PROPAGATO DAI VIVAISTI

FOCUS IL MERCATO IMMOBILIARE: DIVERSIFICARE PER SPECIALIZZARE. Mercoledì 2 dicembre 2015 NAPOLI Tiempo Business Center

Un piano strategico per la riduzione del randagismo canino. degli assalti ai greggi e le seconde che difendono il diritto di sopravvivenza

Presepe vivente Scritto da Nicola Borgia Venerdì 11 Gennaio :00

Nuovi orizzonti di Storia delle Istituzioni

Calderas Compactas Agua

COMUNE di SAURIS PROVINCIA DI UDINE

I terremoti in Italia

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO

Corso di Economia ed estimo ambientale

STUDIO DI SETTORE TM21B ATTIVITÀ ATTIVITÀ COMMERCIO ALL INGROSSO DI ALTRE COMMERCIO ALL INGROSSO DI BEVANDE ALCOLICHE BEVANDE

CLASSI SECONDE LA PROGRAMMAZIONE. - Potenziare il possesso di una lingua sempre più ricca lessicalmente nella molteplicità delle sue espressioni

Transcript:

Recibido: 4 de junio de 2009 /Aceptado: 27 de septiembre de 2009 GÉNOVA, ENCRUCIJADA DE GENTES MUSULMANAS DURANTE LOS SIGLOS XV-XVII Graziella Galliano Universidad de Génova RESUMEN En estos últimos tiempos se ha encendido el debate sobre la construcción de una nueva mezquita en Génova, donde la inmigración musulmana ha asumido dimensiones destacadas. Se propone reconstruir algunos momentos de las relaciones entre genoveses y musulmanes durante los siglos caracterizados por intensos intercambios. Palabras clave: Génova, mezquita, relaciones genoveses y musulmanes. GENOA, CROSSROADS OF MOSLEM PEOPLES DURING THE CENTURIES XV-XVII ABSTRACT In the last years heated argument on the building new mosque in Genoa, because the Muslim immigration has assumed big proportion. The goal of this article is to re-visit the period of the intense changes between Genoese and Muslims. Key words: Genoa, mosque, changes between Genoese and Muslims. Revista de Estudios Colombinos. Junio de 2010 (nº 6), pp. 25-29

26 G r a z i e l l a G a l l i a n o INTRODUCCIÓN Génova, como probablemente indica su origen etimológico (Ianua es decir «puerta»), se jacta de una larga tradición multicultural y multireligiosa, como lo atestiguan las diversas sedes de culto de varias confesiones religiosas construidas en la enmarañada red urbana de la ciudad, que remontan a su favorable posición geográfica y a su rica historia, siendo una ciudad abierta al mar y por lo tanto siempre propensa al encuentro con otras realidades. En estos últimos tiempos se ha encendido enormemente el debate sobre la construcción de una nueva mezquita en el territorio del Municipio de Génova, porque se trata de una ciudad tradicionalmente sedienta de espacios por su particular configuración morfológica, pero como en muchas otras ciudades europeas la inmigración musulmana ha asumido dimensiones destacadas, tanto que el Islam ya es la segunda religión en Italia por el número de miembros y por lo tanto necesita nuevos lugares de culto urgentemente. En esta sede se propone reconstruir algunos momentos de las relaciones entre genoveses y musulmanes, señalando los documentos relativos a lugares de culto musulmanes durante los siglos caracterizados por intensos intercambios, a modo de conclusión del Año Europeo del Diálogo Intercultural (2008), que además fue animado por diversas manifestaciones aprobadas en la capital ligur. REPRESENTACIONES ENTRE ARTE Y GEOGRAFÍA La construcción de una nueva mezquita en Génova ha despertado un gran interés entre quienes han sostenido la importancia sociocultural, más allá de la función religiosa, y quienes en cambio se han opuesto firmemente aduciendo las observaciones usuales para limitar la islamización del territorio, sobre todo por el temor a movimientos terroristas. En el imaginario colectivo, durante julio del 2008 despertó gran curiosidad la señalización de la existencia de un edificio para el culto musulmán en el puerto de Génova, documentada por un cuadro del seiscientos de autor anónimo perteneciente a un desconocido coleccionista genovés. En el diseño la imagen dominante es la dársena de las galeras, custodiada en el adyacente espacio marino de forma cuadrada, hoy todavía utilizado por las embarcaciones; sobre el lado del mar está representado un edificio dominado por una cúpula de forma redondeada, dotado de un pequeño balcón con una persona que se asoma sobre la plaza de abajo. El Prof. Alireza Nazer Eslami, docente de arte y arquitectura musulmana en la Facultad de Arquitectura del Ateneo genovés, reconoce un alminar con su almuédano y una mezquita, y en el edificio cercano con torre los conocidos baños para las necesidades higiénicas de los practicantes; además, los pequeños grupos de dos o tres personas que animan el cuadro vestirían trajes de tipo oriental 1. Ya en el 2000, el Prof. Alireza Nazer Eslami insertó una bellísima reproducción del cuadro en la cubierta de su volumen Génova y el Mediterráneo. Los reflejos de ultramar sobre la cultura artística y la arquitectura del espacio urbano XII-XVII 2, reproducidos al lado en un trozo de un carta topográfica anónima conservada en el archivo de Estado de Génova, referente al topónimo «Moschea» (Mezquita) 3. El cuadro anónimo del seiscientos ha sido utilizado para ilustrar otras cubiertas de libros 4 y sin duda merece particular atención por su originalidad, puesto que la producción iconográfica de la ciudad de Génova, aún siendo suficientemente rica a partir del siglo XIV en adelante, presenta diversos aspectos repetitivos y descuida, al estado actual de los conocimientos, este ángulo del muelle de la dársena. El diseño tan detallado no resultaría en otras obras del seiscientos y representa un momento bastante significativo de las numerosas intervenciones cumplidas en el puerto de Génova 1 Una reproducción del cuadro y una entrevista al Prof. Alireza Naser Eslami fueron publicadas en el periódico «La República», Génova, 24 de diciembre de 2008, p. II. 2 Con el prefacio de Maurice Cerasi, para los ejemplares de De Ferrari editor en Génova. 3 La primera constituye la parte superior de la ilustración VIII, la parte inferior una ampliación focalizada sobre el «muezzin». Igualmente, la reproducción de la planimetría constituye la parte superior de la ilustración VII, la parte inferior una ampliación dell detalle con el topónimo «Moschea» (Mezquita). 4 Como por ejemplo el de Luisa Piccinno, citado en la bibliografía.

para mejorar su capacidad receptiva, como se precisará en esta sede. GÉNOVA ENCRUCIJADA DE GENTES En la obra citada precedentemente Alireza Naser Eslami ha reconstruido los espacios y los lugares de los «sarracenos» y de los «orientales» en Génova, partiendo del análisis de Michel Balard: «i genovesi riuscirono ad estendere le proprie rotte dal Mar Nero all Atlantico, dal Maghreb alle acque inglesi; altresì, essi riuscirono a trovare, attraverso l intervento nella creazione di città come Famagosta, Pera, Caffa, Chio, di quartieri di Siviglia, Cordova, Granada, Malaga, il modo di riprodurre in ogni parte di quel mondo medievale e successivo molte piccole «città di Genova». Senza dubbio questo fu possibile in parte anche grazie alla presenza di numerose etnie, provenienti proprio da queste aree geografiche, che proprio in Genova conducevano la loro vita quotidiana, i loro affari, o i loro soggiorni provvisori. Pur consapevoli dei problemi che potevano esserci, con questa situazione la città ospita stranieri e forestieri di ogni sorta: conquista in questo modo il titolo di città cosmopolita e multietnica, caratteristica indispensabile e causa prima dell apertura internazionale che consentì ai genovesi di espandersi per il mondo. Questo carattere particolare della quotidianità genovese, portò conseguentemente, ad entrare in stretto e costante rapporto con la lingua, i costumi e le abitudini di popoli stranieri» (NASER ESLAMI, pp. 87-88). El docente iraní continúa: «In quanto punto d incontro fra diverse vie di comunicazione e rotte commerciali, sia terrestri che marittime, risulta costante e radicato da molto tempo nella città, non solo l afflusso di merci ed i conseguenti capitali, ma anche di uomini, di forestieri, diversificati nei loro ruoli sociali: commercianti, bancari, esuli, schiavi, artigiani, artisti, etc.. Questa affluenza straniera è senza dubbio favorita dalla più volte rimarcata posizione favorevole di Genova, strategica sia via terra (ottimo ponte fra essa, la pianura padana e l Oriente), sia in virtù di un porto efficientissimo: questo articolava eccellentemente i movimenti e l intensità degli scambi, non solo economici, ma anche politici, intellettuali e culturali, sviluppando relativi spazi d incontro. La città risulta perciò, sotto il profilo produttivo, un perfetto «habitat» anche per i gruppi etnici contraddistinti da un carattere religioso particolarmente problematico. È noto che, per il loro spirito di tolleranza religiosa ed apertura, i Genovesi favorissero l afflusso dì minoranze quali i mussulmani, gli ebrei, gli armeni o gli albigesi».«questa vasta tipologia risulta infine un intricato e complesso punto d incontro nella città, che solo determinati accordi politici riescono a controllare efficientemente. Se mercanti e banchieri costituiscono l aspetto più evidente ed importante del successo genovese, all afflusso di merci e capitali in Genova è da attribuirsi anche tutta un altra realtà apparentemente minima. In relazione alle migrazioni di forestieri, bisogna infatti non trascurare tutta quella fittissima rete di attività minori, ma indispensabili all economia genovese, che costituiscono gli insostituibili anelli della catena di distribuzione dei prodotti, soprattutto nel campo artigianale» (Ibidem, pp. 89-90). Alireza Naser Islami precisa por lo tanto que «Fra le varie «materie» di scambio, quella degli schiavi era senza dubbio molto importante. A tal punto, che proprio in questi traffici possiamo ritrovare la causa di una forte e costante presenza a Genova di stranieri, fino al loro frequente radicamento. La mano d opera servile aveva infatti un utilizzo diffuso e differenziato, coprendo le esigenze in molti campi e livelli sociali. Questa serviva per le attività artigianali, per le coltivazioni degli orti e delle ville, ma anche nelle abitazioni, per faccende domestiche o per conferire autorità e prestigio nelle famiglie altolocate e nobiliari» (Ibidem, p. 90). LA ESTRUCTURA DEL PUERTO ANTIGUO En un volumen cuya cubierta presenta una bellísima reproducción del cuadro mencionado, con un precioso ángulo mayor de la visual, la estudiosa Laura Piccinno después de haber lamentado la fragmentación de la historiografía relativa a los puertos del Mediterráneo, pone en evidencia «Ricostruzioni urbanistiche, iconografie, descrizioni letterarie, permettono di seguire passo per passo la trasformazione del bacino che, da protetta insenatura naturale, diventa una struttura relativamente moderna ed efficiente, e capace quindi di accogliere al suo interno, nella prima metà del Seicento, circa millecinquecento navi all anno aventi una portata compresa tra 12 e 71,5 tonnellate». «I primi progressi di costruzione del molo vecchio risalgono al 1133, ma notizie certe sulla sua esistenza si hanno solo a partire dal 1138, quando venne istituita una tassa per ripararlo dai danni 27 Génova encrucijada de gentes musulmanas durante los siglos XV-XVII

28 G r a z i e l l a G a l l i a n o subiti durante una tempesta. Sulla sua sommità si erge un faro chiamato torre dei Greci, che perde però gran parte della sua importanza quando nel 1321 sul prolungamento del molo viene eretto il Lanternino». «Intorno agli anni 1283-85, viene costruita inoltre, sotto la direzione dell architetto Marino Boccanegra, una piccola Darsena con torre per aumentare la poca disponibilità di acque calme che sino ad allora si aveva solo nella zona del Mandracchio. Nel 1306 la darsena viene suddivisa in due settori ben distinti tra loro che prendono i nomi di Darsena delle barche o del vino (utilizzata per l approdo del commercio di cabotaggio) e Darsena della galere (rifugio delle navi mercantili e da guerra). Oltre a queste, esisteva anche un arsenale (o Darsenale), intendendo con questo termine un insieme di calate, scali, magazzini, officine e ogni altro edificio necessario alla costruzione, riparazione e armamento delle navi» (PICCINNO, pp. 20-21). Sucesivamente el desarrollo topográfico de Génova está contraseñado por nuevos cinturones de muros mientras las estructuras portuarias padecen continuos cambios. Y así Piccinno prosigue: «Agli inizi del secolo xv la forma e la funzionalità del porto di Genova appaiono ormai nettamente definite, all altezza dei traffici e della potenza economica della Repubblica». «Taride da carico dallo scafo tozzo, navi dalla struttura imponente, galee veloci, quando comparivano all orizzonte venivano avvistate dalla Loggetta dei Greci, alla base del Molo, e della torre di Capo di Faro su lato opposto dell arco portuale, ove dal 1326 bruciava fissa una lampada ad olio come segnale ai naviganti. Superate le formalità di riconoscimento, i bastimenti si avviavano ai rispettivi ponti di approdo, predisposti ciascuno per ogni diversa mercanzia» (Ibidem, p. 22). «Oltre ai ponti e agli scali adibiti alle operazioni di carico e scarico delle merci, il porto di Genova forniva anche spazi per il rattoppo delle carene e per la costruzione di nuove imbarcazioni In particolare «Il Ponte dei Calvi.risale al 1342. Dopo essere stato rifatto in muratura, viene costruita sulla sua cima una casetta per i collettori della gabella della legna; subisce diversi restauri nel 1597, 1608, 1626, 1646, 1680, 1703, 1739» (PICCINNO, p. 27). Como confirmación del control desarrollado por las autoridades sobre el movimiento comercial, entre el muro de la Dársena y el puente Calvi (situado al este), en el primer cuarto del Seiscientos se construye un camino de ronda, después llamado de las Murallas, insertado a lo largo de todo el arco portuario (Ibidem, p. 32). De la comparación de la planimetría del siglo XVII relativa a la Dársena de las cárceles que llevaban el topónimo «Mezquita» resultaría una ubicación más hacia la costa. Entre esta ubicación y el lugar de culto musulmán del cuadro, uno de los mayores estudiosos de la historia urbana de Génova, Ennio Poleggi, coloca una mezquita, en la reconstrucción de los asentamientos de extranjeros. INTERCAMBIO DE CULTURAS Y DE MERCANCÍA HUMANA Un importante documento relativo a la existencia de una o más mezquitas en Génova, fue citado en uno de los estudios más rigurosos sobre la esclavitud y el rescate de los Lígures en el Seiscientos, de Enrica Lucchini, que en el párrafo dedicado a Los magrebinos en Liguria: un problema de reciprocidad, observa «La cattura sul mare rientra nel quotidiano e si è visto come, date le condizioni di vita in schiavitù, essa sia una possibilità funesta; occorre considerare, però, un ulteriore aspetto del problema: non ci sono soltanto gli schiavi cristiani in Nordafrica, ma esistono anche i maghrebini tenuti prigionieri nel mondo cristiano. E come a Genova arrivano le querele dei sudditi della Repubblica in cattività, così a Tunisi, Algeri, Biserta giungono le proteste di musulmani maltrattati dai padroni liguri. I rispettivi governi non possono ignorare tali voci ed ecco che si intrecciano proteste ufficiali, minacce di ritorsioni, proposte di accordo. Vengono fatte concessioni agli schiavi: attraverso lettere di genovesi si sa, ad esempio, che in Tunisi e Algeri era consentito ai prigionieri di andare elemosinando per le vie della città, che alcuni avevano potuto aprire taverne; a Genova i maghrebini potevano smerciare formaggi sulla calata del porto e altri prodotti in qualità di venditori ambulanti, bussando di porta in porta. Sono comunque accordi non stabili, soggetti al mercato degli schiavi, agli interessi del momento, talvolta all umore dei governanti». «È già stato osservato che il timore di rappresaglie aveva portato a una certa tolleranza e, di conseguenza, erano state accettate da entrambe le parti «certe norme per il trattamento degli schiavi che mitigavano, in qualche misura, la durezza della condizione servile ed anche aprivano agli schiavi qualche possibilità di conquistarsi, essi stessi, il riscatto» «La cattura sul mare rientra nel quotidiano e si è visto come, date le condizioni di vita in

schiavitù, essa sia una possibilità funesta; occorre considerare, però, un ulteriore aspetto del problema: non ci sono soltanto gli schiavi cristiani in Nordafrica, ma esistono anche i maghrebini tenuti prigionieri nel mondo cristiano. E come a Genova arrivano le querele dei sudditi della Repubblica in cattività, così a Tunisi, Algeri, Biserta giungono le proteste di musulmani maltrattati dai padroni liguri. I rispettivi governi non possono ignorare tali voci ed ecco che si intrecciano proteste ufficiali, minacce di ritorsioni, proposte di accordo. Vengono fatte concessioni agli schiavi: attraverso lettere di genovesi si sa, ad esempio, che in Tunisi e Algeri era consentito ai prigionieri di andare elemosinando per le vie della città, che alcuni avevano potuto aprire taverne; a Genova i maghrebini potevano smerciare formaggi sulla calata del porto e altri prodotti in qualità di venditori ambulanti, bussando di porta in porta. Sono comunque accordi non stabili, soggetti al mercato degli schiavi, agli interessi del momento, talvolta all umore dei governanti». CONCLUSIÓN La heterogeneidad de los argumentos tratados demuestra el enfoque hacia una temática interdisciplinaria, que suscita múltiples intereses no sólo en el ámbito genovés sino también en varias ciudades a ambos lados del Mediterráneo, a causa de la intensificación de los movimientos migratorios. De modo diverso a otras ciudades portuarias mediterráneas, Génova no cuenta con un vasto lugar público, la característica plaza del gran mercado, en otros términos de una amplia plaza al centro del poblado, contorneada por pórticos. El puerto, alma comercial de la ciudad, con frecuencia ha desarrollado la función de la plaza de barrio donde se reúnen los habitantes, como las pequeñas plazas frente a las iglesias de las zonas internas. Los estudios arqueológicos sobre los restos relativos a la antigua, o mejor a las dos antiguas mezquitas, documentan la existencia de una columna marmórea conservada en los locales de la actual biblioteca de la Facultad de Economía de Génova. Las improntas religiosas, como así también los intensos intercambios comerciales entre el mundo cristiano y el musulmán, son evidentes y bien documentados. Pero, como ya lo he destacado en reiteradas oportunidades, los procesos de integración presuponen un conocimiento recíproco que todavía está en alto y las noticias sobreindicadas pueden constituir la base para una profundización sistemática de los seculares problemas ligados a la convivencia, primero aún que a la integración. BIBLIOGRAFÍA BONO, Salvatore (1981), Schiavi musulmani sulle galere e nei bagni d Italia dal XIV al XIX secolo, en Le genti del Mare Mediterraneo, Napoli, vol. II. BONO, Salvatore (2008), Un altro Mediterraneo. Una storia comune fra scontri e integrazioni, Napoli, ed. Salerno. GALLIANO, Graziella (2006), Religioni e immigrazioni. Una lettura geografica, Genova, Le Mani Università. LUCCHINI, Enrica (1990), La merce umana. Schiavitù e riscatto dei liguri nel Seicento, Roma, Bonacci. NASER ESLAMI, Alireza (2000), Genova e il Mediterraneo. I riflessi d oltremare sulla cultura artistica e l architettura dello spazio urbano XII-XVII secolo, Genova, De Ferrari. PICCINNO, Luisa (2000), Economia marittima e operatività portuale. Genova, secc. XVII-XIX, en «Atti della Società Ligure di Storia Patria», Genova, n. s., vol. XL. 29 Génova encrucijada de gentes musulmanas durante los siglos XV-XVII