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Anno 2012 N.RF157 ODCEC VASTO La Nuova Redazione Fiscale www.redazionefiscale.it Pag. 1 / 7 OGGETTO RIFERIMENTI CIRCOLARE DEL 25/07/2012 STUDI DI SETTORE 2012 E PERSONALE DM 11/02/2008 - CM 31/2008 ISTRUZIONI STUDI DI SETTORE Sintesi: si riepilogano le modalità di compilazione del modello degli studi per le imprese in relazione ai soci amministratori e non amministratori, alla luce delle novità intervenute dal periodo d'imposta 2011. Fino al periodo d'imposta 2008, la presenza di soci amministratori ha costituito una ingiustificata discriminazione tra le società di persone e quelle di capitali (CM 38/2007), con riferimento: - ai diversi coefficienti di redditività associati in presenza di un compenso riconosciuto - al diverso funzionamento dell indicatore di normalità Valore aggiunto per addetto. Tale anomalia: è stata risolta a partire dagli studi evoluti dal periodo d imposta 2009 considerato che nel periodo d'imposta 2011 tutti gli studi risultano essere stati evoluti a partire dal periodo d'imposta 2009, la gestione dei soci amministratori risulta pertanto essere uniforme per tutti gli studi di settore SOCI E AMMINISTRATORI - SITUAZIONE ATTUALE gli studi attualmente differenziano il trattamento: A) in base alle funzioni di amministrazione: non più tra soci prevalenti e non prevalenti ma esclusivamente tra soci amministratori e soci non amministratori B) compenso: non più in base al "compenso amministratore", che viene sempre neutralizzato nel quadro F (in passato tale fatto imponeva di indicare l'amministratore nei righi dei "collaboratori") l'eventuale presenza di compensi corrisposti (di lavoro subordinato, compensi professionali o da collaborazione coordinata e continuativa) rileva per i soli soci non amministratori: in tal caso verrà ancora compilato il corrispondente rigo previsto per il personale retribuito. Nota: per tutti i soci: la stima dei ricavi congrui è basata: sul numero dei soggetti: soci (amministratori o meno) o associati in partecipazione ponderato in base alla percentuale di lavoro prestato indipendentemente dall eventuale compenso percepito. Nuova REDAZIONE FISCALE - Riproduzione Vietata Diritti Riservati - www.redazionefiscale.it Considerato che il numero viene comunque normalizzato in funzione della quantità di apporto effettuato, è venuta meno la esigenza di distinguere tra soci/associati prevalenti e non prevalenti.

Redazione Fiscale Info Fisco 157/2012 Pag. 2 / 7 La modulistica è stata conseguentemente modificata sia nel quadro A che nel quadro F PERCENTUALE DI LAVORO PRESTATO La percentuale di lavoro prestato è utilizzata per misurare in maniera più adeguata il contributo lavorativo nell ambito dell impresa. PRESENZA AL TERMINE DEL PERIODO D'IMPOSTA: a) co.co.co, associati in partecipazione e soci: vanno indicati solo se presenti al 31/12 b) collaboratori di impresa familiare e coadiutori: vanno comunque indicati anche se non più presenti al 31/12. DETERMINAZIONE DELL APPORTO: la stima dell apporto lavorativo va effettuata: indipendentemente dalla tipologia dell'addetto: amministratore o socio attivo, collaboratore di impresa familiare o coadiutore di ditta individuale o società, associato in partecipazione di solo lavoro (l'apporto del titolare della ditta individuale non va mai considerato) come sommatoria dell apporto di ciascun addetto in percentuale normalizzando l'apporto di ciascun singolo addetto in base al contributo lavorativo apportato. Normalizzazione: la percentuale va calcolata: in percentuale rispetto all'apporto di lavoro di un dipendente a tempo pieno che lavora per tutto l'anno. Il sostanza andrà effettuato il rapporto rispetto ad una attività lavorativa di 8hh al giorno x 312 gg lavorativi annui. Istruzioni al rigo: "la percentuale è pari al rapporto tra l apporto di lavoro effettivamente prestato per lo svolgimento delle funzioni inerenti la qualifica di amministratore e quello necessario per lo svolgimento dell attività a tempo pieno da parte di un dipendente che lavora per l intero periodo d imposta cui si riferisce il presente modello". Esempio1 Esempio2 Titolare dell impresa + due collaboratori familiari il primo: svolge l attività a tempo pieno 100 % il secondo: è impegnato per metà della giornata ed a giorni alterni 25 % si riporta 125 % (cioè la somma delle percentuali di apporto di lavoro dei 2 collaboratori familiari; l apporto dell imprenditore non va computato). Titolare dell impresa + due collaboratori familiari il primo svolge l attività a tempo pieno 100 % il secondo è impegnato per metà della giornata ed a giorni alterni 40 % si riporta 140 % - percentuali di apporto di lavoro dei due collaboratori familiari la percentuale determina un diverso ricavo presunto.

Redazione Fiscale Info Fisco 157/2012 Pag. 3 / 7 IMPRESA FAMILIARE - QUADRO RH DEL COLLABORATORE Nell indicazione delle percentuali si deve tener conto anche della percentuale di reddito imputato a ciascun collaboratore nel prospetto di riparto dell impresa familiare. In particolare: sebbene la CM 32/2005 abbia chiarito che: quadro RH: la quota di reddito imputata al collaboratore deve considerare l apporto sia in termini quantitativi (ore dedicate) che in termini qualitativi (es: il lavoro del figlio laureato potrebbe essere considerato qualitativamente migliore dell apporto del titolare privo di particolare scolarità) quadro A: la quota di apporto a considera il solo apporto in termini di tempo (pertanto in termini meramente "quantitativi") purtuttavia, differenze troppo marcate potrebbero non essere giustificate. Esempio: potrebbe essere poco plausibile: imputare al collaboratore un reddito a RH per il 49% e indicare nel prospetto A dello studio una sua partecipazione del 20% SOCI, COLLABORATORI ED ASSOCIATI La percentuale tiene conto: del tempo effettivamente prestato indipendentemente dalla percentuale di partecipazione agli utili. PERCENTUALI INFERIORI A 100 Come chiarito in precedenza, a partire dagli studi validati dal 2009 non è più richiesta alcuna differenziazione tra soci prevalenti o meno. Pertanto A) in linea generale: vengono meno le raccomandazioni della CM 32/2005 la quale aveva chiarito che, in relazione ai soggetti "con occupazione prevalente": se il socio/associato non esercita un'altra attività (es: è pensionato) o comunque non sia in grado di dimostrare ulteriori attività svolte (es: lavora in nero" per terzi) la percentuale da indicare debba in generale essere pari o prossima a 100 e negli studi di settore applicabili per il periodo 2011 andrà indagata la sola effettiva partecipazione lavorativa apportata (che potrà variare di anno in anno). Ad ogni modo: in presenza di apporto del socio/associato inferiore a 100 sarà opportuno poter provare eventuali altre occupazioni con apposita documentazione o altra prova idonea. B) in deroga: dette raccomandazioni troveranno ancora applicazione ove la società indichi a col. 7 del quadro RK il socio quale "prevalente" ai fini previdenziali.

Redazione Fiscale Info Fisco 157/2012 Pag. 4 / 7 Controllo formale delle dichiarazioni: nella fase di controllo dei dati dichiarati, il programma "diagnostico" segnala ancora quale "anomalia" (1 solo asterisco) la presenza nel quadro A di percentuali di apporto dei collaboratori dell impresa familiare, soci o associati inferiori al 50%, al solo fine di porre l'attenzione del contribuente su tale aspetto per le dovute verifiche. Esempio3 Un socio opera per 8 ore al giorno per tutto l'anno in tre società con la stessa attività: nella società A in cui è amministratore con apporto del 40% del proprio tempo nelle società B e C in cui non è amministratore opera per il 30% cadauna Egli andrà inquadrato: tra soci amministratori nello studio della società A: percentuale di apporto "40" tra i soci non amministratori negli studi delle altre società: percentuale di apporto "30" in ciascuna. La redditività associata alle diverse tipologie di socio sarà più elevata nello studio di settore della società A rispetto gli studi di settore delle altre società. Esempio4 Un pensionato è socio non amministratore in una piccola società costituita dal figlio. Nel tempo libero si occupa della tenuta della contabilità. Andrà indicato: - se non percepisce compenso: tra i soci non amministratori e sarà credibile un apporto lavorativo modesto (inferiore al 50%), pur non potendo dimostrare di avere altre attività lavorative, posto che l'attività non viene svolta per motivi di sussistenza economica - se percepisce un compenso di co.co.co. per l'attività svolta: andrà indicato tra i "collaboratori prevalenti" (considerato che l'essere in pensione non può essere considerato un impegno lavorativo"). SOCI AMMINISTRATORI Va indicata la percentuale dell'apporto prestato dei soci amministratori per l'attività inerente tale qualifica in presenza di eventuali altre attività (diverse da quelle proprie di amministratore) svolte all'interno della società, la percentuale di lavoro esposte al netto della componente afferente tale attività (per approfondimenti si rimanda al prossimo capitolo). SOCI DI CAPITALE Nel quadro A non vanno indicati: i soci (di società di capitali o di persone) e gli associati in partecipazione che apportano esclusivamente capitale (cd. passivi ). Casistica: è il caso in generale: dei soci accomandanti di una Sas (che non prestino la loro attività ex art. 2320 c. 1 e c. 2 C.C.) dei soci non amministratori di Srl (che non prestino la loro opera in base a previsioni di statuto cd. prestazioni accessorie o di patti parasociali) di un socio di Snc (o accomandatario) che non sia amministratore (e non presti la propria opera). ISCRIZIONE ALL'IVS / INAIL: le istruzioni alla parte generale degli studi di settore ribadiscono che non possono essere considerati soci di capitale coloro che siano, alternativamente: soggetti ai contributi previdenziali (IVS o gestione separata) e/o INAIL per l'attività svolta nell'azienda (non, ovviamente, per attività eventualmente svolte presso altre imprese); in tal caso, peraltro, si porrà l'eventuale incompatibilità se viene indicato un apporto lavorativo inferiore al 50% sono amministratori della società.

Redazione Fiscale Info Fisco 157/2012 Pag. 5 / 7 ESEMPI - SOCI AMMINISTRATORI E NON Esempio1: SNC costituita da 3 soci attivi : 1 socio (non amministratore) svolge l attività a tempo pieno (100) 2 socio (non amministratore) partecipa solo in parte (60) 3 socio è amministratore unico e riceve il relativo compenso (da indicare a F19). Non rileva il fatto che abbia un compenso amministratore, ma solo che sia amministratore (va indicata la % di apporto) 1 100 2 160 Esempio2 - variazione del lavoro prestato: nell Esempio1 precedente: il secondo socio lavora per 10 hh la settimana (opera anche in altra società, presso la quale apporta prevalentemente la propria opera): l apporto rispetto ad un dipendente a tempo pieno è al 25% (cioè 10hh/40hh da CCNL). La compilazione del prospetto non cambia rispetto alla situazione precedente: - il soggetto rimane un socio non amministratore da indicare nel rigo A11 - cambia, ovviamente, la percentuale complessiva di apporto da indicare (che diviene pari a 125). Esempio3 - compenso al socio non amministratore: nell Esempio1 precedente: il primo socio percepisca ora un compenso co.co.co. per la sua attività 1 2 soci non amministratori Il socio non amministratore diviene rilevante quale un ordinario co.co.co. (prevalente perchè opera a tempo pieno) 1 100 1 60 Esempio4: SAS è costituita da 3 soci accomandatari e da 1 socio accomandante: 1 socio accomandatario: percepisce con compenso 30.000 (da indicare a rigo F19) 2 soci accomandatari: svolgono l attività a tempo pieno per tutto l'anno nella società senza percepire alcun il compenso per la carica di amministratore 1 socio accomandante presta l attività (sotto la responsabilità degli accomandatari) in modo non prevalente (non rileva). - 3 socio amministratori - a tempo pieno per l intero anno 1 socio attivo non amministratore 3 300 1 40

Redazione Fiscale Info Fisco 157/2012 Pag. 6 / 7 Esempio5: SRL è composta da: n. 1 socio amministratore unico con compenso di 30.000 (da indicare a F16): è indicato: a rigo A10 (socio amministratore) n. 1 socio non presta l attività nell impresa non è indicato SOCIO AMMINISTRATORE CON ULTERIORE ATTIVITA Nel caso in cui il socio amministratore: svolga all interno della società anche altre attività, oltre a quella di amministratore occorre distinguere il caso in cui per essa: percepisca un compenso non percepisca un compenso in base ad un rapporto contrattuale con la società, che, in generale, potrà essere: di attività professionale di co.co.co. oltre che quale dipendente. ESEMPI 1) NON PERCEPISCE UN COMPENSO SPECIFICO (caso più frequente): l ulteriore attività svolta (rispetto a quella di amministratore) inciderà sulla percentuale di lavoro dedicato da indicare ad A10. Esempio: ingegnere con P.Iva socio di una Snc ha percepito nel 2011: un compenso di. 70.000 annui per l attività di amministratore, che include i progetti elaborati per conto della Snc: - il socio va indicato a rigo A10 in quanto amministratore - il compenso si indica a F19 sia in col. 1 che nel di cui di col. 5 L ingegnere opera: - per il 25% quale amministratore - per il 75%: nell elaborare i progetti Ad A10 si indica 75% + 25% = 100% 1 100 Totale compenso amministratore (prima va sommato ad eventuali altri componenti da indicare ad F19) 70.000 70.000 Poi va neutralizzato (Gerico sottrae il campo 5 dal campo 1 prima di determinare i ricavi presunti)

Redazione Fiscale Info Fisco 157/2012 Pag. 7 / 7 2) PERCEPISCE UN COMPENSO SPECIFICO (caso meno frequente): la percentuale di lavoro prestato va calcolata senza considerare l impegno lavorativo profuso in tale ulteriore l attività per la quale il socio riceve i compensi. Esempio: nel caso precedente, il socio abbia percepito: un compenso di. 20.000 annui per l attività di amministratore - il socio rimane a rigo A10 in quanto amministratore ma con percentuale di lavoro ridotta - il compenso si indica a F19 sia in col. 1 che nel di cui di col. 5 un compenso per progetti di ingegneria (fatturati) forniti per. 50.000: va a rigo F19 L ingegnere dedica solo 10 hh settimanali (su 40hh di un tempo pieno) per l attività di amministratore (es: contatti con i clienti) 1 25... Co.co.co. NON AMMINISTRATORI Raffronto con la % a RH Coadiutori ESLUSI i meri CONFERENTI CAPITALE : soci non amministratori né d opera associati di solo capitale (sempre soci attivi se iscritti all IVS) Totale compenso amministratore + ulteriori compensi 20.000 CONVENIENZA: nei due casi rappresentati Gerico determina i ricavi congrui a fronte: caso 1) di una maggiore % di lavoro prestato (100%) ma di un azzeramento del rigo F19 caso 2) di un maggiore rigo F19 (50.000) ma con minore contributo del lavoro prestato (25%). Solo se Attivi al 31/12 Anche non attivi al 31/12 Solo se Attivi al 31/12 70.000 Il di cui serve per neutralizzare il totale dell F19 del compenso amministratore prima di far girare Gerico % rispetto a 8 hh/gg dei dip. a tempo pieno annuo (312gg) Solo Srl e senza compenso (in genere solo dei familiari )