Prot. 451 Palermo, 30/05/2014 Nell ambito del progetto formativo Potenziamento dell alta formazione nella filiera cerealicola per lo sviluppo dell agroalimentare nelle aree del Mezzogiorno d Italia del progetto PON01_01145/F1 CUPB78F11000180005 ISCOCEM, approvato con DDG prot. 734 del 22/04/2013 Avviso per il reclutamento di risorse umane esterne con contratto LAP (lavoro a progetto) da impiegare nel corso Tecnici di ricerca nel settore della cerealicoltura meridionale Art.1 FIGURE DA SELEZIONARE n. 1 docente per il modulo di: TECNICHE DI ANALISI REOLOGICHE IN LABORATORIO Unità didattica: I PRODOTTI DA FORNO Ruolo e obiettivi della reologia nell industria dei prodotti da forno. Relazione tra struttura dell impasto, proprietà reologiche e texture. Definizione delle proprietà viscoelastiche del glutine. Rilassamento degli sforzi. Effetto delle condizioni di processo sulle proprietà reologiche degli impasti (energia meccanica, sforzi elongazionali e a taglio, temperatura). Influenza di ingredienti e miglioranti sulla viscoelasticità degli impasti. Impasti congelati. Metodi empirici e imitativi (farinografo Brabender, alveografo di Chopin, estensografo Brabender, amilografo) per la valutazione della qualità tecnologica degli sfarinati di frumento. Frumento tenero e frumento duro: differenze nella reologia degli impasti. Destinazione d uso degli sfarinati di frumento sulla base degli indici reologici. Ore di docenza n. 20
n. 1 docente per il modulo di: TECNICHE DI ANALISI REOLOGICHE IN LABORATORIO Unità didattica: TECNOLOGIA DI PANIFICAZIONE Attitudine panificatoria della semola di grano duro. Metodi di panificazione (diretto, indiretto, con pasta di riporto, autolisi). Tipologia di lievitazione (chimica, fisica, biologica). Impiego di paste acide nella panificazione tradizionale. Microbiologia industriale (produzione e controllo di starter microbici). Impiego di enzimi in panificazione. Metodi di conservazione dei prodotti da forno. Sistemi di packaging applicati ai prodotti da forno. Sviluppo di alimenti funzionali a base di cereali. Ore di docenza n. 28 LGS 81/2008 (Unità didattica n. 1) L APPROCCIO ALLA PREVENZIONE ATTRAVERSO IL D.LGS. 81/08 La filosofia del D.Lgs. 81/08 in riferimento alla organizzazione di un Sistema di Prevenzione aziendale, alle procedure di lavoro, al rapporto uomo macchina e uomo ambiente/sostanze pericolose, alle misure generali di tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione dei rischi. IL SISTEMA LEGISLATIVO La gerarchia delle fonti giuridiche. Le Direttive Europee. La Costituzione, Codice Civile e Codice Penale. L evoluzione della normativa sulla sicurezza e igiene del lavoro. Lo Statuto dei Lavoratori e normativa sulla assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e malattie professionali. La legislazione relativa a particolari categorie di lavoro: lavoro minorile, lavoratrici madri, lavoro notturno, lavori atipici, etc. Le norme tecniche UNI, CEI e loro validità. I SOGGETTI DEL SISTEMA AZIENDALE, OBBLIGHI, COMPITI, RESPONSABILITÀ Il Datore di lavoro, i Dirigenti e i Preposti. Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), gli Addetti del SPP. Il Medico Competente (MC). Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST). Gli Addetti alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e pronto soccorso. I Lavoratori. I Progettisti, i Fabbricanti, i Fornitori e gli Installatori. I lavoratori autonomi. IL SISTEMA PUBBLICO DELLA PREVENZIONE Vigilanza e controllo. Il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni. Le omologazioni, le verifiche periodiche. Informazione, assistenza e consulenza. Organismi paritetici e Accordi di categoria. CRITERI E STRUMENTI PER L INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione. Principio di precauzione, attenzione al genere, clima delle relazioni aziendali, rischio di molestie e mobbing. Analisi degli infortuni: cause, modalità di accadimento, indicatori, analisi statistica e andamento nel tempo. Le fonti statistiche: strumenti e materiale informativo disponibile. Informazione sui criteri, metodi e strumenti per la valutazione dei
rischi (Linee guida regionali, linee guida CEE, modelli basati su check list, norma UNI EN 1050/98, ecc.) DOCUMENTO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Documento della valutazione dei rischi. Contenuti e specificità: metodologia della valutazione e criteri utilizzati. Individuazione e quantificazione dei rischi, misure di prevenzione adottate o da adottare. Priorità e tempistica degli interventi di miglioramento. L organizzazione della prevenzione in azienda, i rischi considerati e le misure preventive esaminati in modo associato alla normativa vigente collegata. Definizione di un sistema per il controllo della efficienza e della efficacia nel tempo delle misure attuate. ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA La valutazione del rischio come: processo di pianificazione della prevenzione. LA conoscenza del sistema di organizzazione aziendale come base per l individuazione e l analisi dei rischi. L elaborazione di metodi per il controllo della efficacia ed efficienza nel tempo dei provvedimenti di sicurezza presi. Il sistema di gestione della sicurezza. Il processo del miglioramento continuo Ore di docenza n. 18 LGS 81/2008 (Unità didattica n. 2) LA CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI Rischio da ambienti di lavoro. Rischio elettrico. Rischio meccanico, Macchine, Attrezzature. Rischio movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto). Rischio cadute dall alto. Le verifiche periodiche obbligatorie di apparecchi e impianti. Rischio di incendio ed esplosione. Il quadro legislativo antincendio e C.P.I. Gestione delle emergenze elementari. DPI specifici LA VALUTAZIONE DI ALCUNI RISCHI SPECIFICI Rischio rumore. Rischio vibrazioni. Rischio da radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Rischio da campi elettromagnetici. L illuminazione. DPI specifici LE RICADUTE APPLICATIVE E ORGANIZZATIVE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHIO Il piano delle misure di prevenzione. Il piano e la gestione del pronto soccorso. La gestione degli appalti. La informazione, la formazione e l addestramento dei lavoratori (nuovi assunti, RSPP, RLS, RLST, addetti alle emergenze, aggiornamento periodico) SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA Organizzazione e gestione integrata delle attività tecnico amministrative (capitolati, percorsi amministrativi, aspetti economici). Il modello di gestione integrata INAIL. Ore di docenza n. 14
LGS 81/2008 (Unità didattica n. 3) LA VALUTAZIONE DI ALCUNI RISCHI SPECIFICI Principali malattie professionali. Rischio cancerogeni e mutageni. Rischio chimico. Rischio biologico. Tenuta dei registri di esposizione dei lavoratori alle diverse tipologie di rischio che li richiedono. Test di verifica dell apprendimento. DPI specifici Ore di docenza n. 12 LGS 81/2008 (Unità didattica n. 4) RISCHI DI NATURA ERGONOMICA L approccio ergonomico nell impostazione dei posti di lavoro e delle attrezzature. L approccio ergonomico nell organizzazione aziendale. L organizzazione come sistema: principi e proprietà dei sistemi. LA SORVEGLIANZA SANITARIA La sorveglianza sanitaria: (definizione della necessità della sorveglianza sanitaria, specifiche tutele per le lavoratrici madri, minori, invalidi, visite mediche e giudizi di idoneità, ricorsi). Ruolo del Medico Competente. Registro infortuni; trasmissione agli organi competenti. Rischio videoterminali. Rischio movimentazione manuale dei carichi. Il microclima. Ore di docenza n. 8 LGS 81/2008 (Unità didattica n. 5) RISCHI DI NATURA PSICOSOCIALE Elementi di comprensione e differenziazione fra stress, mobbing e burn-out. Conseguenze lavorative dei rischi da tali fenomeni sulla efficienza organizzativa, sul comportamento di sicurezza del lavoratore e sul suo stato di salute. Strumenti, metodi e misure di prevenzione. Analisi dei bisogni didattici Ore di docenza n. 4
LGS 81/2008 (Unità didattica n. 6) RUOLO DELL INFORMAZIONE E DELLA FORMAZIONE Dalla valutazione dei rischi alla predisposizione dei piani di informazione e formazione in azienda (D Lgs 81/2008 e altre direttive europee). Le fonti informative su salute e sicurezza del lavoro. Metodologia per una corretta informazione in azienda (riunioni, gruppi di lavoro specifici, conferenze, seminari informativi, ecc.). Metodi, tecniche e strumenti della comunicazione. Strumenti di informazione su salute e sicurezza del lavoro (circolari, cartellonistica, opuscoli, audiovisivi, avvisi, news, sistemi in rete, ecc.). Elementi di progettazione didattica analisi dei fabbisogni definizione degli obiettivi didattici scelta dei contenuti in funzione degli obiettivi metodologie didattiche sistemi di valutazione dei risultati della formazione in azienda. Il sistema delle relazioni e della comunicazione - Il sistema delle relazioni: RLS, medico competente, lavoratori, datore di lavoro, enti pubblici, fornitori, lavoratori autonomi, appaltatori, ecc. Gestione della comunicazione nelle diverse situazioni di lavoro. Gestione degli incontri di lavoro e della riunione periodica. Negoziazione e gestione delle relazioni sindacali. Ore di docenza n. 8 Requisiti dei docenti. Docenti di fascia A Docenti di ogni grado del sistema universitario e dirigenti/funzionari dell Amministrazione Pubblica; ricercatori senior impegnati in attività proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione; dirigenti d azienda o imprenditori impegnati in attività del settore di appartenenza, rivolte ai propri dipendenti, con esperienza professionale almeno quinquennale nel profilo o categoria di riferimento; esperti di settore senior e professionisti impegnati in attività di docenza, con esperienza professionale almeno quinquennale nel profilo /materia oggetto della docenza.(importo orario omnicomprensivo 100,00); Docenti di fascia B Ricercatori universitari di primo livello e funzionari dell Amministrazione Pubblica impegnati in attività proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione; ricercatori junior con esperienza almeno triennale di docenza e/o conduzione/gestione di progetti nel settore di interesse; professionisti o esperti con esperienza almeno triennale di docenza e/o conduzione/gestione di progetti nel settore/materia oggetto della docenza. (Importo orario omnicomprensivo 80,00); Docenti di fascia C Assistenti tecnici (laureati o diplomati) con competenza ed esperienza professionale nel settore;
professionisti od esperti junior impegnati in attività proprie del settore/materia oggetto della docenza. (Importo orario omnicomprensivo 50,00); Art.2 TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE I candidati in possesso dei requisiti potranno presentare istanza di partecipazione per il conferimento degli incarichi messi a bando. Il modulo o i moduli e le Unità Didattiche per i quali si presenta l istanza devono essere specificatamente indicati nella domanda di partecipazione, pena il rigetto dell istanza. L'istanza di partecipazione dovrà pervenire a mezzo: - posta elettronica con avviso di ricevimento all indirizzo iscocem.flm@unipa.it entro e non oltre le ore 24.00 del 10/06/2014. Non farà fede il timbro postale. La domanda di candidatura completa di dati anagrafici e fiscali, dovrà essere corredata dalla seguente documentazione: copia documento di riconoscimento valido; copia del codice fiscale; copia del/i titolo/i di studio o autocertificazione; curriculum vitae; eventuale altra documentazione idonea a valutare la professionalità e la capacità a svolgere l'incarico per cui si presenta la candidatura. Saranno ritenute nulle le domande prive di sottoscrizione. Le lezioni inizieranno giorno 30/06/2014 alle ore 09.00 secondo il calendario didattico già approvato. Secondo quanto disposto dall'invito D.D. n. 1/Ric del 18 gennaio 2010 e dal D.M. 593/2000 e successive note interpretative MIUR, il personale docente da selezionare per lo svolgimento di attività nell'ambito dell'intervento formativo non deve appartenere a Università ed Enti in qualche modo già coinvolti nel progetto stesso: Fondazione A. e S. Lima Mancuso (FLM) (UNIPA) SS Crocifisso Società Cooperativa a r.l. (SS CROCIFISSO) Bulfara Società Semplice (BULFARA) Molino e Pastificio Tomasello S.p.A. (TOMASELLO) Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA) Consorzio Gian Pietro Ballatore (BALLATORE) Università degli Studi di Bari (UNIBA) Università degli Studi di Foggia (UNIFG) Università degli Studi di Catania (UNICT) Università del Salento (UNISAL)
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Compagnia Sementi Elette Meridionali Srl (COSEME) A.M.T. Services Srl (AMT) Università degli Studi di Reggio Calabria (UNIRC) Industria Molitoria S.r.l. di Ioppoli & C. (IOPPOLI). Art.3 PROCEDURE DI SELEZIONE E FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE La selezione sarà effettuata da apposita commissione tenendo conto dei titoli di studio e professionali, delle esperienze di formazione, delle esperienze sul campo e delle effettive competenze di settore preferendo prioritariamente i docenti di fascia A e successivamente quelli di fascia B e C. Le graduatorie saranno formulate per singolo profilo professionale messo a bando e l'incarico sarà attribuito al soggetto che occuperà la prima posizione utile in graduatoria. Art.4 MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DELL'INCARICO L'incarico di prestazione professionale sarà conferito dalla Fondazione Angelo e Salvatore Lima Mancuso (FLM). Art.5 PRIVACY I dati acquisiti saranno trattati dall'ente esclusivamente per le attività legate agli eventi descritti in osservanza al D. lgs. 196/2003 e successive modificazioni. Art.6 PUBBLICAZIONE DEL BANDO Il presente bando viene reso pubblico mediante divulgazione sul sito internet www.iscocem.it F.to Il Responsabile del Progetto Formativo Prof. Stefano Colazza F.to Il Presidente della Fondazione A. e S. Lima Mancuso Prof. Cesare Piacentino