INDICE. Art. 1) Definizione; Art. 2) Obiettivi; Art. 3) Tipi di intervento; Art. 4) Ambito territoriale di intervento



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INDICE Art. 1) Definizione; Art. 2) Obiettivi; Art. 3) Tipi di intervento; Art. 4) Ambito territoriale di intervento Art. 5) Adempimenti per il rifacimento della tinteggiatura Art. 6) Tipologia di intervento inerente alla tinteggiatura Art. 7) Procedure per gli interventi di tinteggiatura Art. 8) Carattere dell intervento Art. 9) Modalità e tempi per l ottenimento del Permesso colore Art. 10) Elementi di arredo nel Centro Storico Art. 11) Totem Pubblicitari Art.12) Sanzioni 1

REGOLAMENTO DEL COLORE DEL CENTRO STORICO Art.1) DEFINIZIONE : Il Piano del colore è motivato dalla necessità di riqualificare l immagine della città allo scopo di regolare il corretto svolgimento delle coloriture degli edifici che ricadono nell ambito del Centro Storico come individuato dalla grafia del vigente P.R.G. Le norme del piano sono da ritenersi come prescrizione in materia di decoro pubblico e costituiscono integrazione alle norme del Regolamento Edilizio Comunale, forniscono i criteri e le direttive da seguire per l esecuzione di interventi di coloritura, di decoro e di tinteggiatura delle fronti degli edifici, di conservazione, di esecuzione, sostituzione od eliminazione di intonaci, di rivestimenti di facciata, di ripristino, di pulitura e restauro degli elementi architettonici e decorativi e di installazione o sostituzione di manufatti di arredo Urbano. Art.2) OBIETTIVI : Il Piano del Colore pone come obiettivi principali : a) La valorizzazione delle facciate dei fabbricati ricadenti nella zona del Centro Storico; b) La conservazione e tutela del patrimonio edilizio storico, paesaggistico e monumentale; c) Far crescere l apprezzamento estetico per il colore all intera comunità; Art. 3) TIPI DI INTERVENTO : Il Piano del Colore si prefigge di fornire indirizzi e attuare controlli attraverso l iter specifico del rilascio del PERMESSO COLORE, non oneroso per i seguenti interventi : Tinteggiatura di tutte le facciate esterne, siano esse verso la via pubblica o di quelle verso le corti interne e di parti limitate ma unitarie ( intero edificio,intera facciata,intero porticato, tutti gli stipiti ed i serramenti di edificio ecc.); Verniciatura di infissi e serramenti esterni, portoni, cancelli, vetrine di negozi o manufatti di arredo urbano; Decorazioni di facciate o di parti delle stesse, tinteggiatura di frontespizi, timpani, marcapiani e parti murarie a vista sopra le coperture degli edifici; Pulitura e/o tinteggiatura di elementi pertinenti o complementari dell edificio o di manufatti di proprietà pubblica o privata quali muri di confine, di contenimento, recinzioni, spalle di ponti, ecc.; Art. 4) AMBITO TERRITORIALE DI INTERVENTO: - Per tutti gli edifici ricadenti in ZTO A del capoluogo e per quelli del capoluogo ricadenti in zona A con vincolo paesaggistico ( ex legge 1497/1939 - art.136 Dlgs 42/2004 ) dovrà essere presentata istanza con apposito modulo predisposto dall Ufficio Edilizia Privata. 2

Art.5) ADEMPIMENTI PER IL RIFACIMENTO DELLA TINTEGGIATURA: Nel caso di rifacimento della tinteggiatura dovranno essere effettuate indagini colorimetriche sulle principali tinteggiature presenti sulle facciate (cornicioni di gronda, marcapiani, aggetti dei particolari architettonici, architravi di porte e finestre, balconi) ponendo particolare attenzione agli strati pittorici originari. L esame autoptico sarà effettuato con spettro fotometro. Le aree da campionare saranno scelte valutandone lo stato di conservazione, l omogeneità d aspetto e l estensione della superficie scartando quelle interessate da abrasioni, depositi superficiali, efflorescenze, carbonatazione superficiale. Il rilevamento non deve essere preceduto da alcuna operazione di pulitura superficiale di tipo chimico o fisico. Dall esame del rilevamento si otterranno delle scalette cromatiche in relazione ai singoli edifici. Per i supporti dove sono stati usati leganti tradizionali quali : la calce aerea, la calce idraulica naturale, la calce aerea con modificazione idraulica naturale ( cocciopesto o pozzolana) è previsto l uso di finiture a base di pitture e rivestimenti, colorati con pigmenti inorganici, contenenti quali leganti calce o silicato di potassio con una additivazione massima di leganti organici del 5,0 % conformi alla normativa tedesca DIN 18363. Su supporti prettamente cementiti o misti ( cemento calce) a bassa porosità si potrà optare per rivestimenti e pitture a base silossanica conformi alla normativa tedesca DIN 18558 e a quella francese NFT 30-808 3.2.1. Sono vietati rivestimenti sintetici tipo plastici : contenenti resine acriliche o altro in percentuale superiore al 5,0%. Art. 6) TIPOLOGIA DI INTERVENTO INERENTE ALLA TINTEGGIATURA Gli interventi di tinteggiatura si dividono in tre tipologie: 1) Interventi di manutenzione straordinaria per i quali il PERMESSO COLORE è subordinato agli adempimenti di cui all art.5. 2) Interventi di manutenzione ordinaria quelli di ripristino di tinteggiatura analoga a quella preesistente per qualità, colore, tono, ecc., dopo che precedentemente sia stata attivata la procedura di analisi di cui all art.5, per i quali vale la semplice comunicazione con campionatura del colore ; 3) Interventi su nuovi fabbricati, ristrutturazioni, sopraelevazioni, ricomposizioni o su fabbricati di recente costruzione, il colore da proporre dovrà essere compreso tra quelli risultanti dall indagine effettuata dal Comune e riportati nella pubblicazione I colori della città di Giorgione disponibili presso l ufficio edilizia privata. Art. 7) PROCEDURE PER GLI INTERVENTI DI TINTEGGIATURA: La modulistica del Piano del Colore deve essere compilata in modo completo ed esaustivo nel fornire una descrizione dell intervento, per consentire la verifica della conformità delle presenti Norme, e dovrà essere completa della documentazione in triplice copia, costituita da: - estratto dello strumento urbanistico vigente 1:2000 con localizzazione dell edificio oggetto di intervento: - estratto catastale NCEU dell edificio oggetto di intervento; - documentazione fotografica della facciata in campo breve e delle facciate degli edifici circonvicini in campo lungo; - relazione sul tipo di intervento; - relazione colorimetrica effettuata con spettrofotometro come da art.5; 3

Le procedure da seguire sono le seguenti, differenziate a seconda che si tratti di interventi compresi nella tipologia A o B sotto specificata da applicarsi dopo l entrata in vigore della presente normativa: A. Il rifacimento della tinteggiatura dei fabbricati è subordinato all attivazione della procedura di cui all art. 5 del presente regolamento Adempimenti d obbligo per intervento di rifacimento della tinteggiatura. ( modulo 6.1) B. se l intervento riguarda la tinteggiatura con colore in essere, precedentemente realizzata con procedura di cui all art.5 ( modulo 6.2) oppure interventi su edifici di recente costruzione ( modulo 6.3) per gli interventi del presente comma Nulla osta dell Ufficio Art. 8) CARATTERE DELL INTERVENTO: 8.1- estensione dell intervento L intervento su un fronte unitario, appartenente ad una unica originaria entità tipologica, pur appartenente a proprietari differenti, deve essere eseguito in modo completo e contemporaneo. E fatto obbligo che gli interventi di coloritura / tinteggiatura siano realizzati in modo coerente fra loro e su tutti i fronti dell edificio, compresi quelli laterali e anche se sormontanti i tetti degli edifici adiacenti. L intervento sui fronti deve corrispondere alle scansioni tipologiche degli edifici, differenziando il fabbricato da quelli attigui. Gli interventi devono investire tutte le finiture e gli elementi di facciata che contribuiscono a determinare l immagine complessiva del fabbricato (elementi decorativi, serramenti, opere in ferro, ecc.) e pertanto compresi nel progetto e indicati nella modulistica ad essi correlata. 8.2 metodologia Ogni intervento deve essere oggetto di un progetto specifico che si basi sulla valutazione complessiva di tutti i fattori che contribuiscono a determinare un risultato appropriato e di valore ai fini della qualità architettonica e ambientale. Il progetto deve quindi tener in considerazione tutte le informazioni necessarie dai punti di vista tipologico, storico, tecnologico, delle tecniche costruttive e dei materiali. Deve essere posta cura particolare nel mantenimento e alla valorizzazione degli elementi decorativi presenti sul fronte. Sia nei casi di recupero del patrimonio esistente che nei casi di nuova edificazione si richiede l utilizzo di materiali e finiture di qualità, posti in opera secondo regola d arte. Si richiede, ove di particolare interesse e peculiarietà, la conservazione degli intonaci o dei materiali esistenti; in questi casi l eventuale sostituzione in ripristino è subordinata alla dimostrazione delle condizioni di irrecuperabilità dei manufatti con opere di consolidamento e restauro oppure alla dimostrazione di incompatibilità tra il rivestimento e il supporto murario sottostante; le eventuali integrazioni andranno realizzate con materiali e tecniche analoghe o compatibili a quelli degli intonaci conservati. La tavolozza dei colori risultanti dall indagine colorimetrica dovrà essere allegata alla modulistica del Piano del Colore. 8.3 canalizzazioni ed impiantistica E fatto obbligo, procedendo al ripristino del fronte di dare idonea sistemazione alle canalizzazioni o impianti eventualmente presenti in facciata, rimuovendo gli elementi o le parti non più in uso, comprese mensole o staffe. E fatto divieto di posare lungo il prospetto principale tubazioni di distribuzione idrica, gas, aerazione o smaltimento di fumi, salvo diversa prescrizione derivante da normative di sicurezza non altrimenti risolvibile. 4

Art.9) MODALITA E TEMPI PER L OTTENIMENTO DEL PERMESSO COLORE La domanda del Permesso Colore, dovrà essere presentata all Ufficio Edilizia Privata utilizzando gli appositi modelli per le diverse tipologie di intervento completi della documentazione richiesta dalla presente normativa. La domanda sarà esaminata dall Ufficio Edilizia privata entro 15 giorni dal deposito per la verifica. L Ufficio potrà richiedere l esecuzione delle campionature dei colori prescelti per la verifica in loco, e per gli interventi elencati all art 6.1 il permesso verrà rilasciato dopo l invio alla Soprintendenza e la decorrenza dei termini., per gli altri casi il Permesso sarà rilasciato entro i succesivi 15 giorni. Entro 30 giorni dal completamento dell intervento dovrà essere trasmessa la dichiarazione di fine lavori e regolare esecuzione con allegata la documentazione fotografica a comprova. Art.10) ELEMENTI DI ARREDO NEL CENTRO STORICO: Nelle aree private residenziali, le tende dovranno essere a soluzione lineare e non del tipo a cappottina; le tende e gli ombrelloni dovranno essere di tessuto naturale o acrilico di colore bianco / avorio, i gazebo dovranno essere realizzati con struttura leggera preferibilmente in ferro verniciato di colore antracite o bianco o ruggine. Esercizi pubblici: In area privata aperta al pubblico, i gazebo dovranno essere realizzati con struttura leggera preferibilmente in ferro verniciato di colore antracite o bianco o ruggine; le tende dovranno essere a soluzione lineare e non del tipo a cappottina; le tende e gli ombrelloni dovranno essere in tessuto naturale o acrilico di colore bianco / avorio e potranno riportare il logo dell attività in dimensioni ridotte (dimensioni logo max cm.15 x cm.15). Per l arredo esterno, bar e ristoranti devono dotarsi di tavoli e sedie in legno o altri materiali naturali (vimini, giunco ecc.) o di metallo verniciato di colore bianco, antracite, nero o ruggine. Eventuali deroghe per materiali diversi, potranno essere concesse su parere dell ufficio, solo su presentazione di campioni di qualità. I cuscini ed i tovagliati eventualmente previsti dovranno essere in tessuto naturale in tinta con i colori del tessuto degli ombrelloni. Sono vietati in area pubblica ricadente all interno della cinta muraria, in Piazza Giorgione, lungo Corso XXIX Aprile, e nelle piazzette e corti interne in area di uso pubblico: - i gazebo; - tende a cappottina; - tende ed ombrelloni colorati; - tende ed ombrelloni con pubblicità; - tavoli, sedie completamente in plastica; - cestini di plastica. Art11) TOTEM PUBBLICITARI Al fine di uniformare l indicazione pubblicitaria degli esercizi commerciali ubicati lungo i portici, le gallerie e all interno delle piazzette del centro storico viene consentita l installazione di totem pubblicitari in conformità unicamente al modello prescritto dal Comune, con dimensioni, caratteristiche, colori, e materiali prefissati ( vedi modello totem tipo). 5

Art12) SANZIONI I lavori di tinteggiatura eseguiti in assenza, o in parziale o totale difformità rispetto al PERMESSO COLORE rilasciato dall Ufficio Edilizia Privata, saranno soggetti ai provvedimenti sanzionatori previsti dalla Normativa vigente, che si differenziano come di seguito: obbligo di rifacimento della tinteggiatura eseguita e non conforme alla preesistenza al permesso colore o al parere espresso dall Ufficio Edilizia Privata, a cura e spese dell interessato; In caso di parziale o totale inottemperanza saranno applicati i provvedimenti sanzionatori di cui al Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.42. Per difformità relative all arredo del centro storico, sarà applicata la sanzione da 516 a 1548 con riserva per i casi più gravi, della rimozione delle parti in contrasto con le prescrizioni ed indicazioni di cui alla presente normativa, che verrà attuata da parte del Settore Lavori Pubblici con riserva di addebitare ogni relativa spesa. 6