Anno XVII - n. 7/2003 Notiziario anusca pagina 7 N ei vari articoli e nelle varie relazioni relativi al Servizio Quesiti On Line è stato sempre sostenuto che i numeri danno la dimensione reale del successo di questo servizio. Successo e numeri che oggi, se non gestiti nel miglior modo possono creare delle difficoltà. Facendo un confronto tra il primo quadrimestre del 2002 e quello del 2003, si può rilevare una richiesta di 494 quesiti in più nel 2003 rispetto allo stesso periodo del 2002, come si può vedere dalla tabella sotto riportata, distinta per materia. Uno dei motivi che possono far MATERIA 1/1/2002 30/4/2002 Quesiti on line di Vincenzo Mercurio 1/1/2003 30/4/2003 DIFFERENZA ANAGRAFE 331 504 173 BOLLO 37 26-11 CITTADINANZA 99 124 25 DIRITTI 16 13-3 DIRITTO INTERNAZIONALE DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA DOCUMENTI IDENT. E PER ESPATRIO 4 26 22 49 58 9 47 56 9 ELETTORALE 75 108 33 LEVA MILITARE 8 20 12 PERSONALE 52 43-9 STATISTICA 18 7-11 STATO CIVILE 528 773 245 TOTALE 1264 1758 494 vità legislativa di grande rilievo non ci sono state, se non si fa un eccezione per quanto riguarda il voto degli Italiani residenti all estero, allora occorre rimarcare che la continua crescita del numero dei quesiti evidenzia l enorme comprendere la continua esplosione dei numeri riguardante questo servizio, certamente è dato dalla professionalità degli esperti e dall ottimo grado di soddisfazione degli utenti. Tenuto presente che nel 2003, nofiducia degli operatori dei SS.DD. in questo servizio e della sicurezza che gli esperti ANUSCA con la loro professionalità riescono ad infondere in coloro che quotidianamente affrontano problemi, spesso di non facile soluzione. A fronte di ciò occorre esaminare anche un altro dato. Nel primo quadrimestre del 2003 i 1758 quesiti sono stati posti da operatori appartenenti a 588 Comuni, con una media di circa 3 quesiti per Comune (per la precisione 2,99). Questo dato sezionato tra i vari Comuni a portare ad evidenziare delle sfasature. Infatti si passa da un Comune che ha posto 30 quesiti in quattro mesi, da 21 Comuni che oscillano tra i 10 e i 23 quesiti, da 127 Comuni che hanno posto tra 4 e 9 quesiti e 439 che hanno posto tra 1 e 3 quesiti nel quadrimestre. Queste cifre evidenziano che ci sono operatori che, in un certo senso abusano di questo servizio. In tutto questo quadro il blocco relativo al possesso della tessera A- NUSCA a livello di Comune, non ha inciso sostanzialmente. E necessario che oltre questo blocco ci sia anche un numero limitato di quesiti che i Comuni associati possono porre, altrimenti ciò che rappresenta un vantaggio per tutti diviene uno svantaggio e una spesa eccessiva e non sopportabile per l ANUSCA. Ciò di cui non si tiene conto è che tutto il Servizio on line ha dei costi. Costi che come in ogni buona a- zienda che si rispetta devono quadrare e non possono erodere risorse che sono destinate ad altri interventi. Ed allora limitare il numero dei quesiti, in base alla quota associativa del Comune, diventa una necessità per non correre il rischio di vedere rovinato un giocattolo, tanto faticosamente costruito. Coniugare successo con manteni- (Segue a pagina 10)
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Anno XVII - n. 7/2003 Notiziario anusca pagina 10 (Segue da Quesiti on-line... pagina 7) mento dei costi è problematico, però necessario per il bene di tutti gli operatori e per la sana gestione di bilancio, perla quale l ANUSCA ha sempre avuto un occhio vigile. Le opere realizzate e i servizi che l ANUSCA sta offrendo quotidianamente non potrebbero essere messe a disposizione degli utenti, se non ci fosse alla base una gestione finanziaria molto oculata. Prendere atto di ciò ed adottare i dovuti correttivi, sembra oggi la strada obbligata da seguire, per mantenere in vita questo Servizio tanto utile a tutti gli operatori dei Servizi Demografici. Convenzioni ANUSCA 2003 Che bel Delfino c è in Puglia A i soci individuali che nel 2003 hanno aderito all ANUSCA, oltre l invio (ogni terzo venerdì del mese) del quotidiano Italia Oggi, del mensile Notiziario ANUSCA e la garanzia di ricevere assistenza legale per la vertenza sul lavoro, l associazione continua ad offrire tante e sempre nuove vantaggiose convenzioni. ANUSCA ha stipulato una serie di convenzioni che consentono ai soci condizioni di particolare vantaggio, con le aziende: Jolly hotel, Maggiore autonoleggio, Apt Andalo, Ginalebole, C.G.A. Gina Lebole, Gruppo Foschi hotel, Valleverde calzature, Clinica Baviera, Space hotels e Agenzia viaggi Travel (maggiori informazioni potete trovarle su www.anusca.it). Da inizio giugno c è una nuova convenzione con il Delfino Residence, situato sulla litoranea Vieste-Peschici (al km.6), in loca- lità Vieste, provincia di Foggia (tel.0884-706839; e-mail: residencedelfino@viesteonline.it; Sito Internet: www.viesteonline.it/ residencedelfino ). Per i soci che sceglieranno di passare le vacanze nello splendido Gargano, il Delfino Residence applicherà uno sconto del 10% sulle tariffe, escluso il periodo che va dal 2/8 al 29/8. L accordo è valido anche per la prossima stagione e- stiva 2004. (Segue da Trasferimento residenza... pagina 1) l ufficiale d anagrafe, un po romanticamente sente per i cittadini del proprio comune, tanto che a volte i suoi comportamenti sono dettati più che dalle norme giuridiche, da sentimenti di umanità e comprensione dei problemi personali e familiari, dei quali finisce per farsi carico oltre ogni previsione di legge; un po come il buon vecchio parroco di campagna per i suoi parrocchiani. Naturalmente questa riflessione non può valere per tutti e certo non per le grandi città, per ragioni più che evidenti. Stando però al dato giuridico che poi, insieme al buon senso, che non guasta mai, è l unico criterio al quale l ufficiale d anagrafe deve attenersi anche per l iscrizione o la cancellazione del minore, l ufficiale d anagrafe non deve dimenticare che l obiettivo assolutamente prioritario è quello di conformare le sue decisioni al dato di fatto, e cioè all effettiva dimora abituale del cittadino, maggiorenne o minorenne o che sia; assenso o non assenso. Credo sia utile rileggere le disposizioni dell ISTAT, sempre precise e puntuali, che nelle Avvertenze generali sulle disposizioni contenute nella legge (il riferimento è alla legge anagrafica 24.12.1954, n. 1228) che troviamo nella pubblicazione metodi e norme serie B, n. 29 edizione 1992, scrive testualmente: la disposizione concernente l obbligo di chiedere l iscrizione anagrafica per sé e per le persone sulle quali si esercita la potestà o la tutela deve essere interpretata nel senso che tale obbligo grava normalmente su chi la esercita. Al riguardo giova, comunque, far presente che il contenuto dell art. 2 della legge deve essere interpretato alla stregua del principio al quale è informato il nostro sistema anagrafico che impone appunto l iscrizione delle persone nell anagrafe del comune ove esse effettivamente sono residenti: pertanto, qualora il minore si trasferisca di fatto in un comune diverso da quello di residenza della persona che esercita la potestà o la tutela, la dichiarazione anagrafica dovrà essere fatta da un componente della famiglia presso la quale il minore va a convivere e l iscrizione del minore può essere eseguita anche senza il consenso di colui che esercita la potestà o la tutela. Chiarissimo. Si deve solo aggiungere che l ufficiale d anagrafe, nel caso la richiesta non sia presentata dai genitori, ha come unico obbligo quello di dare comunicazione dell avvio del (Segue a pagina 12)
Anno XVII - n. 7/2003 Notiziario anusca pagina 11 (Segue da Sotto esame il... pagina 3) tori, impegnati ad armonizzare i ritardi più eclatanti in materia di Stato Civile. Dei vari interventi sull argomento, ricordiamo ancora il presidente dell EVS, Hannes Schlacher, che ha schierato, con decisione, la Federazione a lavorare per l unità dell Europa che ha nello Stato Civile uno dei suoi punti più delicati. Un orientamento ripreso anche dalla vice presidente Johanna Vonnez, la quale ha definito la scelta europea della Federazione una strada obbligata. Un congresso, quello di Graz, molto propositivo che ha cercato di privilegiare il lavoro degli operatori dello Stato Civile che, con l avanzare del processo europeo, si è venuto a trovare in difficoltà. L ottimo sarebbe quello del varo di nuove leggi a misura d Europa. Leggi che si sostituiscono a quelle nazionali, che sono un ostacolo alla convivenza. Ma per fare questo ci vuole tempo e intanto nascite e matrimoni misti hanno bisogno di avere il loro corso. Ecco, quindi, imporsi la regola del buon senso, che è sempre valida sotto tutte le latitudini, e che gli operatori di Stato Civile di gran parte d Europa hanno adottato con la nota formula della armonizzazione, che nei fatti supplisce ad un vuoto legislativo che, ad Unione Europea avanzata, è materia appunto del Parlamento Europeo. L accordo raggiunto sui temi del matrimonio con la dichiarazione di Graz ha commentato il presidente di ANUSCA Paride Gullini fa compiere un salto di qualità alla Federazione Europea delle associazioni degli ufficiali di Stato Civile, perché si propone come soggetto internazionale in grado di proporre norme di comportamento comuni per le materie di Stato Civile da a- deguare alla società multinazionale rappresentato dall Europa unita. Secondo Gullini l azione da esercitare è duplice e si deve condurre sia nei confronti dei rispettivi governi, perché il problema delle u- sanze e tradizioni diventate, a suo tempo, regole di legge, hanno incrostazioni profonde e possono resistere a lungo anche ai richiami di un nuovo ordine europeo, sia nei confronti dell Unione Europea. Questo a sottolineare quanto sia importante l opera di sensibilizzazione dei governanti che, prima o poi, saranno chiamati a recepire gli inevitabili nuovi orientamenti dalla Comunità Europea. L altro livello da orientare e sul quale deve esercitarsi la pressione della nostra Federazione, è quello del Parlamento Europeo, il quale, preso da mille problemi dettati dal processo unitario, può anche relegare in second ordine la materia dello Stato Civile che comprende, appunto, il matrimonio, la residenza, la cittadinanza, eccetera. Tutti aspetti fondamentali per la civile convivenza dei popoli. p.m.