UOMINI A CHIOGGIA E DI CHIOGGIA LO SCRITTORE ED IL MAESTRO D ASCIA INSERISCI QUI, SOVRAPPONENDOLO A QUESTO FOGLIO ED INSERENDONE, SE VUOI, ALTRI, UN LAVORO DI RIPRESA DELL INCONTRO CON PIERGIORGIO BIGHIN E CON IL MAESTRO D ASCIA: QUALI PAROLE, QUALI GESTI, QUALI PARTICOLARI DELL ASPETTO, DEL MODO DI PARLARE, DEL MODO DI GUARDARTI TI SONO RIMASTI IMPRESSI? DI COSA ABBIAMO PARLATO? A QUALI DOMANDE QUESTI UOMINI HANNO RISPOSTO? QUALI IMMAGINI TI RIMARRANNO IMPRESSE NELLA MENTE E NEL CUORE?... VAI AVANTI TU, SFRUTTANDO I TUOI APPUNTI E LE TUE FOTO!
GIRANDO PER LA CITTÀ Mettiti nell angolo che preferisci: scatta una foto da incollare qui sotto o prendi una matita e fanne uno schizzo. Che cosa osservi? Quale aspetto ti colpisce di più, anche alla luce delle cose che hai imparato in questi giorni? Cosa ti fa capire di essere in una città medioevale?
L ARTE ROMANICA: IL CONTESTO CULTURALE E STORICO E così, dopo l anno Mille, si ebbe nel mondo, specialmente in Italia, una forte attività nell edificare basiliche le genti cristiane gareggiavano nell erigerne più belle. Sembrava che l intera terra scrollatasi di dosso ogni cosa superflua, volesse avvolgersi nella bianca veste della chiesa (Raoul glabre, monaco e storico medioevale). Passata la grande paura della fine del millennio, che alcuni temevano coincidesse con la fine del mondo, il popolo cristiano riprende con fervore la vita, recupera il senso del proprio rapporto con Dio. Un Dio riscoperto come amico, la cui compagnia alla vita dell uomo è un fatto reale; la fioritura di chiese in Europa nell xi-xii secolo è segno di questa rinnovata coscienza LA CHIESA rappresenta il polo fondamentale della storia del medioevo: è una Chiesa piena di contraddizioni (eresia, preti e vescovi che pensano solo al potere, ), ma anche una realtà capace di purificarsi e rinnovarsi, come accade a Cluny e Citeaux, da dove parte la grande riforma spirituale e culturale che darà origine alla grande creatività dell arte romanica Quale SCOPO ha l arte nel medioevo? La glorificazione di Dio, la narrazione della vita di un santo, la spiegazione di fatti biblici; mai, comunque, il desiderio di produrre un oggetto, un monumento che esaurisca in sé il suo valore. Il fine dell arte non è diverso dal fine della vita: è un legame con l esperienza quotidiana, è qualcosa che serve all uomo a svelare il senso della propria esistenza; il suo linguaggio è sempre popolare e il contenuto sostanzialmente religioso. Il termine ROMANICO definisce la modalità di espressione artistica europea occidentale nel periodo tra x e xii secolo. Ma CHI costruisce queste centinaia di chiesa in EUROPA? È il popolo: le comunità ecclesiali guidate da preti e vescovi o la comunità civili della borghesia nascente; mai queste opere nel medioevo sono esito di un artista individuale. È la sintesi dello sviluppo culturale e artistico di una lunga tradizione: civiltà classica e bizantina, erdità dei tempi di Carlo Magno. Ma a quale criterio TEOLOGICO si ispira l arte romanica (teos = dio; logos = parola)? la proporzione è un dato, un dono che regge l universo, che va recuperato, ma non è da inventare: l ordine, la bellezza dell universo esiste già e in esso rientra ogni cosa, perché è amata e voluta da Dio; anche ciò che appare brutto all occhio umano, lo è perché l occhio umano deve andare oltre l apparenza (S. agostino). Si spiegano così i capitelli delle colonne delle chiese romaniche con elementi del mostruoso, del fantastico, dell orrido, che ridanno valore alla mitologia classica (il cosiddetto bestiario medievale). L arte romanica ha una funzione pedagogico- didattica: la pittura e la scultura si impiegarono nelle chiese affinchè coloro che non sapevano né leggere né scrivere leggessero almeno sulle pareti. Si chiama bibbia dei poveri, perché è il modo con cui la Chiesa medioevale evangelizza la gente, il cui problema principale è ancora sopravvivere: le scuole sono solo per chi ha i soldi o vuole fare carriera ecclesiastica e politica. Tutti gli altri come possono conoscere il Vangelo? Con le immagini, affrescate o scolpite nelle chiese. Tutto il popolo costruiva la chiesa. Artigiani, scalpellini, muratori, carpentieri, falegnami, decoratori, borghesi che davano i soldi ottenuti dal commercio: la costruzione durava magari 50/80 anni e non ne vedevano l esito conclusivo; tuttavia per loro, per i loro figli, per la lode di Dio, costruivano le cattedrali ed esse resistono ancora, dopo 1000 anni. LA struttura esterna delle chiese romaniche ricorda sempre la semplicità di questo popolo: la facciata a capanna, come le case dei loro borghi. Materiale massiccio,