Informazione sul dissesto avvenuto alla diga di Montedoglio Generalità Il serbatoio di Montedoglio sul fiume Tevere costituisce l'accumulo principale del sistema di alimentazione di acqua ad uso irriguo ed acquedottistico al servizio delle province di Arezzo Perugia e Siena. La diga, in materiali sciolti, è ubicata a circa 30 km dalla sorgente del fiume Tevere, ed il suo invaso è compreso nei comuni di Pieve Santo Stefano, Anghiari e Sansepolcro. L'invaso si sviluppa dalla stretta della collina di Montedoglio per una lunghezza di 7,5km estendendosi alle valli del fiume Singerna da una parte e del torrente Tignana dall'altra, coprendo una superficie di circa 800 ettari. Il progetto principale è stato approvato nel 1973. I dati tecnici principali sono i seguenti: Altezza diga (L.584/94) : 54,50 m Altezza di max ritenuta : 51,80 m Quota coronamento : 398,30 m Quota max invaso : 396,30 m Quota max regolazione : 394,60 m Quota di minima regolazione : 362,60 m Superficie alla max regolazione: 7,66 km 2 Franco : 2,00 m Franco netto : 1,50 m Volume d invaso (L.584/94) : 153,00 Mm 3 Volume utile di regolazione : 142,50 Mm 3 Volume di laminazione : 15,00 Mm 3 Sviluppo coronamento : 566,00 m Larghezza coronamento : 8,00 m Volume corpo diga : 2,70 Mm 3 Bacino imbrifero diretto : 275,80 km 2 Bacino allacciato : 26,90 km 2 Opere di scarico Le opere di scarico sono costituite da uno scarico di superficie ed uno scarico di fondo. Lo scarico di superficie è costituito da una soglia sfiorante a quota 394,60 della lunghezza di 112 m e da un canale collettore che convoglia le portate al piede di valle della diga immettendole in alveo con un salto di ski. Alla testa del canale collettore sono installate due paratoie a ventola con soglia a quota 390,50 m s.m. La portata massima scaricabile dallo scarico di superficie è di 880 m 3 /s. Lo scarico di fondo è costituito da una galleria circolare del diametro di 3,6 m, con soglia di imbocco a quota 349,00, intercettata da due paratoie in serie delle dimensioni di 3,2x3,9 m, e capacità massima di scarico di 339 m 3 /s. L'opera di presa, imbocco a quota 360,44, è prevista per una portata massima di 16 m 3 /s.
Notizie sulla costruzione e l'esercizio Lo sbarramento e le opere annesse sono state realizzate tra il 1978 e il 1993. Lo sfioratore di superficie in particolare è stato completato nel 1980. Il progetto strutturale dello sfioratore di superficie è stato modificato in corso d'opera su proposta dell'impresa esecutrice. Tale opera è costituita da una struttura in calcestruzzo armato costituito da una platea e due piedritti. Nel 1990 sono iniziate le operazioni sperimentali di invaso. Negli anni successivi sono stati autorizzati livelli di invaso via via crescenti che hanno consentito la graduale entrata in servizio dell'impianto. Il piano di invaso autorizzato ha permesso di raggiungere livelli di poco inferiori alla quota di massima regolazione negli ultimi anni tre anni ed infine la quota della soglia sfiorante alla fine del 2010. L'incidente Il 29 dicembre 2010, intorno alle 21,30, con il livello del serbatoio alla quota di massima regolazione, si è verificato il cedimento di 3 conci dello scarico di superficie che ha causato un'importante fuoriuscita di acqua, riversatasi nel fiume Tevere. L'Ente Irriguo Umbro Toscano, gestore della diga, ha immediatamente attivato le procedure di emergenza previste segnalando agli Enti preposti quanto avvenuto e stimando in 600-700 m 3 /s la portata rilasciata. E' stata attivata una Sala Operativa in Prefettura, mentre i Vigili del Fuoco di Arezzo e le forze dell'ordine si sono recate nelle zone interessate. Il primo provvedimento ha riguardato la chiusura del ponte sul fiume Tevere, lungo la via Senese Aretina E78, circa 8 km a valle dello sbarramento. Successivamente, su disposizione della Sala Operativa, i sindaci di Anghiari e Sansepolcro hanno disposto l'evacuazione preventiva della popolazione presente nelle zone a rischio idraulico, per un totale di circa 450 persone, di cui 150 nel comune di Anghiari - nelle frazioni di Motina e Viaio - e 300 nel comune di Sansepolcro. E' anche stato deciso di estendere la chiusura a tutti i ponti sul Tevere fino a Città di Castello. Nel corso della notte si sono verificati limitati allagamenti di aree golenali in località Gricignano, Trebbio e Vannocchia. La portata rilasciata è gradualmente calata con il livello del lago ed il giorno successivo 30 dicembre era ridotta a circa 250 m 3 /s. E' stato quindi possibile revocare i provvedimenti limitativi già adottati. La fuoriuscita di acqua è proseguita anche nei due giorni successivi esaurendosi il 02 gennaio 2011. Il volume totale defluito è stato dell'ordine di 50 milioni di m 3. A tale momento è stato finalmente possibile accedere alla zona del dissesto e meglio constatare quanto avvenuto: La breccia aperta sullo sfioratore aveva una larghezza di circa 30 m, pari a tre interi conci dello sfioratore. Un concio risultava interamente ribaltato dall'imposta e successivamente frantumatosi in grossi blocchi; gli altri due conci risultavano asportati solo in parte per un'altezza variabile, decrescente verso valle.
I blocchi dislocati giacevano sulla platea del canale collettore e per alcuni di essi era possibile riconoscere i ferri di armatura. Gli altri conci, di altezza ridotta rispetto a quelli collassati, non evidenziavano danni. L'esercizio dello sbarramento è stato intanto limitato alla quota 383,00 m s.m. con una riduzione del volume utile di ca. 65 Mmc. Occorre rilevare che l'incidente ha determinato il rilascio di portate dell'ordine di grandezza di quella nominale dello sfioratore, che ha provocato un significativo svaso rapido (circa 10 m in tre giorni) costituendo un vero e proprio collaudo sia per la stabilità del paramento di monte della diga e delle sponde del serbatoio, che lo hanno assorbito senza inconvenienti, sia per la reale officiosità dell'alveo a valle. Sull evento sono in corso indagini promosse dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e dalla Procura della Repubblica di Arezzo.
Sfioratore Sfioratore Sfioratore Immagini della diga, prima del dissesto
Immagini dello sfioratore, durante la costruzione e prima del dissesto
Immagini del dissesto dello sfioratore