IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI DELLA VALTIBERINA TOSCANA E DELLA VALDICHIANA ARETINA

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1 IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI DELLA VALTIBERINA TOSCANA E DELLA VALDICHIANA ARETINA 1 Supplemento a LA CAMPAGNA TOSCANA numero 6/ Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/FI In collaborazione con: AREZZO

2 LA CAMPAGNA TOSCANA Giornale di Coldiretti Toscana - Editore: Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana- Registro Operatori della Comunicazione n.971 -Reg. Trib. Firenze n.4768 del Direttore responsabile: ROBERTO MADDE - Direzione, redazione e amministrazione Via della Villa Demidoff, 64/d Firenze - Tel. 055/

3 IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI INDICE Introduzione pag. 4 Finalità Progetto pag. 6 Diga di Montedoglio pag. 7 Il sistema Orientale pag. 9 Il sistema Occidentale pag. 13 Dati riepilogativi Sistema Irriguo ORIGINARIO pag. 14 L acqua in agricoltura pag. 15 Allaccio Rete Irrigua pag. 17 3

4 IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI Introduzione Il Piano generale dell irrigazione dell Italia Centrale fu ideato con lo scopo di garantire un approvvigionamento costante di acqua irrigua per incrementare le produzioni agricole e limitare gli effetti delle siccità estive Le zone interessate sono i terreni di pianura e di dolce collina appartenenti ai bacini superiori del Tevere e dell Arno ricadenti nelle provincie di Arezzo, Perugia, Siena e Terni. Il piano si approvvigiona dalla diga di Montedoglio e (per la parte umbra) anche dalle dighe sul torrente Singerna, sul torrente Regnano, sul torrente Carpina e sul fiume Chiascio. Il piano divide il territorio in due grandi comprensori: sistema occidentale e sistema orientale. Il sistema orientale interessa parte della Valtiberina Toscana (Anghiari, San Sepolcro e Monterchi) e la parte umbra dell alta valle del Tevere fino a Perugia. Il sistema occidentale comprende le zone di fondo valle e di buona collina della piana di Arezzo e della Valdichiana toscana (aretina e senese) e umbra, spingendosi a sud fino a Chiusi e fino al Lago Trasimeno. La destinazione delle acque, originariamente previste a solo uso irriguo, sono utilizzate anche per integrare le disponibilità dell acquedotto di Arezzo. 4

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6 IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI FINALITÀ DEL PROGETTO DEL SISTEMA IRRIGUO 1 Garanzia per le aziende agricole di avere disponibilità di acque irrigue con conseguente possibilità di programmare i piani colturali e garantire una stabilizzazione della P.L.V. 2 Diminuzione dei costi di gestione della pratica irrigua; attualmente la distribuzione delle acque è poco razionale e con utilizzo di mezzi meccanici 3 Garanzia di poter irrigare nel periodo estivo, mentre attualmente specifiche ordinanze di interruzione dei prelievi per causa di emergenze idriche, hanno determinato notevoli danni alla gestione ordinaria delle colture irrigue, con gravi ripercussioni di ordine economico per le aziende 4 Indurre una forte riduzione degli emungimenti dai fiumi Tevere ed Arno e dagli affluenti contermini, con positivi riflessi ambientali sulle aree fluviali; è stato considerato infatti che in assenza della irrigazione di soccorso disponibile dal sistema Montedoglio, i corsi d acqua risentano di una riduzione della propria portata del 90% nel periodo primaverile-estivo. 5 Forte riduzione degli utilizzi agricoli di acque provenienti da falda profonda, con effetti positivi sulla qualità e sul livello delle falde medesime. 6 Predisposizione di un completo programma di gestione delle acque da potersi attivare definitivamente in funzione di quella che sarà la completa attivazione dell intero piano generale irriguo. 6

7 DIGA DI MONTEDOGLIO IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI La diga di Montedoglio è situata nei Comuni di Pieve S. Stefano, Caprese Michelangelo, Anghiari e Sansepolcro (AR) lungo il percorso del fiume Tevere, mentre la diga sul torrente Sovara è in Comune di Anghiari (AR). Il progetto della diga è stato elaborato nel 1971 dal prof. Filippo Arredi e dall ing. Ugo Ravaglioli. I lavori di costruzione della diga e del primo tronco di derivazione sono stati realizzati tra il 1978 ed il L invaso artificiale si sviluppa dalla stretta di Montedoglio per una lunghezza di 7,5 km, estendendosi anche nelle valli del Singerna e del Tignana, rispettivamente alla destra ed alla sinistra idrografica per circa 3 km. In questo modo viene interessata una superficie complessiva superiore a 800 Ha. 7

8 IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI La quota di livello di massimo invaso corrisponde alla curva di livello di 394,50 m. s.l.m., mentre la quota di minimo invaso si ha a 362,20 m s.l.m. L evento del 29 dicembre 2010, con il cedimento di una piccola porzione del muretto di contenimento esterno, ha causato una riduzione del volume potenziale dell invaso. In attesa del ripristino completo della diga la capacità dell invaso è di circa 80 milioni di metri cubi, sufficienti a soddisfare sia le necessità irrigue (attuali e future) che quelle idropotabili, oltre che garantire il deflusso minimo. A regime saranno annualmente disponibili circa 102 milioni di metri cubi di acqua; una parte delle acque restanti saranno invece rincanalate nel Tevere. LA DIGA DI MONTEDOGLIO IN CIFRE Volume d invaso Montedoglio Volume d invaso Sovara Bacino imbrifero diga Montedoglio Bacino imbrifero diga Sovara Portata concessa EIUT Volume concesso da Montedoglio + Sovara Dislivello diga rispetto Valdichiana Circa mc Circa mc 275,8 kmq 26,9 kmq 6,61 mc /sec Circa mc 100 m Laghetti di compenso previsti Valdichiana 45 * Laghetti di compenso previsti Valtiberina 14 ** * Di cui 22 realizzati, 3 in esecuzione e 2 con i lavori in affidamento ** Tutti realizzati 8

9 Il sistema orientale IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI L approvigionamento a regime avverrà da tre grossi invasi ubicati rispettivamente sui torrenti Singerna (AR), sul torrente Carpina (PG) e sul fiume Chiascio (PG). Il Sistema Orientale interessa 3 comuni della Valtiberina Toscana (Anghiari, San Sepolcro e Monterchi) e in misura maggiore la valle dell alto Tevere Umbro fino a Perugia. Nei tre comuni aretini interessati sono stati individuati 8 distretti irrigui, che a loro volta, in base a particolari esigenze funzionali e strutturali, sono stati ripartiti in unità irrigue In alcuni distretti sono stati eseguiti anche gli interventi di riordino fondiario per una superficie complessiva di ha

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11 IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI 11

12 IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI STATO DI ATTUAZIONE DEL SISTEMA ORIENTALE DISTRETTO DENOMINAZIONE SUPERFICIE IRRIGABILE Ha STATO LAVORI DISTRETTO 1 Motina 185 IN ESERCIZIO DISTRETTO 2 Gragnano 402 IN ESERCIZIO DISTRETTO 3 Viaio 248 IN ESERCIZIO DISTRETTO 4 S.Fiora 614 IN ESERCIZIO DISTRETTO 4/A Anghiari / Sansepolcro 653 IN COMPLETAMENTO DISTRETTO 5 Sovara 239 IN ESERCIZIO DISTRETTO 5/A Anghiari 120 IN COMPLETAMENTO DISTRETTO 6 Sansepolcro 383 IN COMPLETAMENTO DISTRETTO 7/A Trebbio 129 IN ESERCIZIO DISTRETTO 7/B Sansepolcro 373 IN COMPLETAMENTO DISTRETTO 9 Monterchi 269 IN ESERCIZIO 12

13 Il sistema occidentale IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI Il sistema occidentale si approvvigiona direttamente dalla diga di Montedoglio, dalla quale parte una galleria, collegata con la diga di Sovara, che prosegue sotto i monti della Libbia e sbocca in loc. Chiavaretto. Da qui prosegue in galleria e sifoni con condotte a pressione lungo le pendici collinari fino al Lago Trasimeno. E prevista una derivazione all altezza di Castiglion Fiorentino per consentire di raggiungere la zona della Val di Chiana senese fino al lago di Chiusi. La zona è divisa in distretti irrigui: porzioni omogenee di territorio ove eseguire le opere di adduzione primaria, i laghetti di compenso, l adduzione secondaria sino alle bocchette di distribuzione finale poste in testate dei campi. Nel sistema irriguo occidentale è stata prevista la realizzazione di 45 serbatoi di compenso, da cui si diramano le condotte tubate a servizio dei vari distretti irrigui. La diga è ubicata ad una quota superiore di 100 metri rispetto alle parti più basse della Val di Chiana e pertanto l acqua arriva a caduta. STATO DI ATTUAZIONE DEL SISTEMA OCCIDENTALE DISTRETTO COMUNI INTERESSATI SUPERFICIE IRRIGABILE Ha STATO LAVORI DISTRETTO 1 PIANA AREZZO NORD 780 IN ESERCIZIO DISTRETTO 21 CIVITELLA V.CHIANA, MONTE SAN SAVINO 1261 REALIZZATO DISTRETTO 7 CAST. FIORENTINO 1883 PROGETTATO/in APPALTO DISTRETTO 22 MARCIANO CHIANA, MONTE SAN SAVINO 1700 REALIZZAZIONE LAGHETTO APPALTATO E STUDIO FATTIBILITA DISTRETTO IRRIGUO REALIZZAZIONE LAGHETTO APPALTATO E STUDIO FATTIBILITA DISTRETTO IRRIGUO DISTRETTO 23 FOIANO, MARCIANO, CAST. FIORENTINO 1700 DISTRETTO 12 E 13 CORTONA 1450 STUDIO DI FATTIBILITA 13

14 IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI DATI RIEPILOGATIVI SISTEMA IRRIGUO ORIGINARIO SISTEMA OCCIDENTALE SUPERFICIE IRRIGABILE HA SUPERFICIE AREZZO HA SUPERFICIE SIENA HA SUPERFICIE PERUGIA HA SISTEMA ORIENTALE SUPERFICIE IRRIGABILE HA SUPERFICIE AREZZO HA SUPERFICIE PERUGIA HA

15 L ACQUA IN AGRICOLTURA IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI L acqua è sinonimo di vita e le risorse idriche rappresentano un elemento la cui presenza e disponibilità ha sempre giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo economico ed agricolo. Anche in Italia lo sviluppo agricolo è fortemente legato all accesso all acqua e gli ordinamenti colturali irrigui rappresentano sempre più un punto di forza in termini di reddito e di occupazione. Il sistema agricolo toscano si giocherà su due elementi fondamentali: qualità dei prodotti e riduzione dei costi di produzione. Un uso efficiente della risorsa idrica contribuisce in maniera determinante ad entrambi gli aspetti, per questo è fondamentale un attenta gestione dell acqua. 15

16 IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI Con la realizzazione delle opere legate al sistema irriguo di Montedoglio, l acqua disponibile per l agricoltura non sarà più uno dei fattori limitanti per la crescita qualitativa dell agricoltura aretina. Diventa davvero una grossa opportunità per rilanciare tutta una serie di colture e quindi produzioni agricole di qualità, come ad esempio l orto-frutta, le cui coltivazioni grazie all acqua potranno essere migliorate. Colture naturalmente non eccedentarie bensì richieste dal mercato locale che, altrimenti, deve provvedere ad approvvigionarsi in altre provincie e regioni d Italia. Uno sfruttamento razionale della risorsa idrica presuppone la conoscenza delle variabili che influenzano il rapporto tra pianta e acqua. Queste, in estrema sintesi, si possono ricondurre: - alla specie vegetale presa in considerazione; - alla fase fenologica in cui si trova la pianta; - al tipo di terreno su cui la stessa è impiantata - ai sistemi di irrigazione ad alta efficienza (goccia) rispetto a quelli più dispersivi (pioggia o scorrimento); - all utilizzo di tecniche colturali volte alla riduzione delle quantità di acqua da utilizzare (pacciamatura, lavorazioni, ecc.). 16

17 IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI ALLACCIO ALLA RETE IRRIGUA La distribuzione può essere realizzata sia manuale (contatori) che completamente automatizzata, con badge magnetici (tessere magnetiche personalizzate) in dotazione agli utenti in cui i turni possono essere pre-programmati. Le pressioni minime all idrante di consegna sono di circa 3-4 atmosfere. La turnazione e le modalità di erogazione sono improntate al raggiungimento di obiettivi di risparmio idrico ed uso razionale delle risorse; i costi irrigui saranno contabilizzati per metro cubo erogato, in modo da favorire i sistemi di micro-irrigazione ed irrigazione a goccia rispetto alle pratiche meno efficienti. A tale riguardo sarà elaborato nelle prossime stagioni irrigue un piano di esercizio che definirà le condizioni di base per regolare le condizioni del servizio tra gestore ed utenti ( carta del servizio ), che regolerà le turnazioni e stabilirà le rispettive garanzie ed obblighi tra soggetto gestore ed utenti. Le richieste di allaccio devono essere presentate presso: ZONA VALDICHIANA Consorzio di Bonifica Val di Chiana Aretina Comprensorio di bonifica n 31 Via Modigliani Arezzo (AR) Telefono: Fax: ZONA VALTIBERINA Comunità Montana Valtiberina Toscana - Ufficio Tecnico Via S. Gregorio, 27 Telefono Fax

18 BIBLIOGRAFIA Un piano irriguo per l Italia Centrale Ente Irriguo Umbro-Toscano, Sinalunga (Siena) 1995 DISTRETTI IRRIGUI DEL COMPRENSORIO DEL MONTEDOGLIO Possibile futura gestione da parte del Consorzio di Bonifica Val di Chiana Aretina in Il governo delle acque nell azione dei Consorzi di Bonifica Firenze, 28 Ottobre 2009 AGRICOLTURA IRRIGUA E SCENARI DI CAMBIAMENTO CLIMATICO Stagione irrigua 2007 nel Centro Nord- PROGRAMMA INTERREGIONALE MONITORAGGIO DEI SISTEMI IRRIGUI DELLE REGIONI CENTRO SETTENTRIONALI, Istituto Nazionale di Economia Agraria, Roma 2008 Progetto di Paesaggio il bacino di Montedoglio e la golena del Tevere in Valtiberina Toscana, Daniela Cinti Alinea Editrice, Firenze 2008 Un esempio di riorganizzazione del territorio agricolo in toscana Irrigazione e riordino fondiario dell Alta valle del Tevere per l ottimizzazione delle risorse naturali in funzione delle moderne tecniche agrarie L. Bubbolini in Genio Rurale n 9, 1994 p 5-13.

19 IL SISTEMA IRRIGUO MONTEDOGLIO NEI TERRITORI La presente pubblicazione è stata realizzata grazie al finanziamento della Provincia di Arezzo, nell ambito dell azione di comunicazione integrata L.R. 34/01- Piano della Provincia di Arezzo anno 2009 lotto 1 In collaborazione con: AREZZO Per ulteriori approfondimenti e/o informazioni sul distretto di Montedoglio, si ricorda agli interessati che possono collegarsi al sito internet net o rivolgersi alle seguenti unità locali di srl: AREZZO - Viale Mecenate 5/p - tel CASTIGLION FIORENTINO - Via della Misericordia, 1/E - tel CORTONA - Camucia via XXV Aprile 2/B - tel FOIANO DELLA CHIANA - Via della Resistenza, 36/A - tel SANSEPOLCRO - Via Montefeltro, 1/B - tel L opuscolo è stato realizzato da: Dr. Andrea Cozzi Dr. Roberto Marchesini Finito di stampare nel mese di novembre

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