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90 News Il Migliore The Natural.lab, nuovo Centro Ricerca & Innovazione Italcementi ha vinto il European GreenBuilding Award 2010, come miglior nuovo edificio d Italia per l efficienza energetica nella categoria Best New Building. L European GreenBuilding Award si inserisce nell ambito del GreenBuilding Program, progetto avviato nel 2004 dalla Commissione europea con lo scopo di stimolare l efficienza energetica e promuovere l integrazione delle energie rinnovabili negli edifici non-residenziali. Il nuovo Centro Ricerca Italcementi, progettato dall architetto americano Richard Meier, si sviluppa su uno spazio di 11.000 mq, di cui 7.500 mq adibiti esclusivamente ai laboratori, e ha l ambizione di rispondere ai requisiti, anche i più stringenti, in materia di risparmio energetico e di qualità innovativa della progettazione. Sono impiegate in modo significativo energie alternative e materiali sostenibili. I pannelli solari e quelli fotovoltaici che produrranno oltre 54.560 kwh, per un risparmio complessivo di 12,7 tonnellate di combustibili fossili ogni anno ridurranno il consumo delle energie tradizionali e quindi l emissione di CO2 in atmosfera. Il Migliore The Natural Passi nel futuro Stepping into the future Crescere nel deserto Growing in the desert Telefoni bianchi White telephones A regola d Arte The rule of Art

In queste pagine, immagini del cantiere i.lab che ha accolto delegazioni del mondo istituzionale e industriale italiano ed europeo. In basso da sinistra, il ministro dell Ambiente Stefania Prestigiacomo, Antonio Tajani (vicepresidente della Commissione europea) con Emma Marcegaglia (presidente di Confindustria), Maurizio Sacconi (ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali), accompagnati in visita dal consigliere delegato Italcementi Carlo Pesenti. These pages, pictures of the i.lab building site hosting government and business representatives from Italy and Europe. Bottom from left, the Italian Environment Minister Stefania Prestigiacomo, Antonio Tajani (Vice-President of the European Commission) with Emma Marcegaglia (President of Confindustria), Maurizio Sacconi (Italian Minister of Labor, Health and Social Policies), accompanied by Italcementi CEO Carlo Pesenti. Un ulteriore contributo finalizzato a ridurre l emissione di CO2, sarà dato dall impianto geotermico che sfrutta il calore accumulato nel suolo e nel sottosuolo. Il premio assegnato a i.lab riconosce le ottime prestazioni energetiche di questo edificio, spiega Lorenzo Pagliano, direttore di eerg, il gruppo di ricerca presso il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano che rappresenta il punto di riferimento del GreenBuilding Program in Italia. Il Centro Ricerca Italcementi sarà in grado di ottenere un risparmio di energia fino al 60% rispetto al riferimento della normativa in vigore, grazie sia alle modalità di costruzione e ai materiali dell involucro, sia all utilizzo di fonti rinnovabili. Un altro aspetto molto interessante di i.lab è quello di essere un edificio low-energy e allo stesso tempo artistico, con caratteristiche architettoniche di alta qualità. Per il rivestimento di i.lab sarà impiegato TX Active, il cemento mangia-smog di Italcementi Group utilizzato per la prima volta proprio da Meier in occasione della realizzazione della Chiesa del Giubileo a Roma e oggi applicato su nuovi edifici e su numerose realizzazioni urbane per le sue riconosciute proprietà disinquinanti e autopulenti. La struttura, che ospiterà oltre un centinaio di dipendenti e ricercatori del Gruppo impegnati quotidianamente nello sviluppo di materiali da costruzione innovativi, sarà operativa nel 2011. i.lab, Italcementi s new Research & Innovation Center, has won the 2010 European GreenBuilding Award in the Best New Building category, as the most energy-efficient new building in Italy. The European GreenBuilding Award is part of the GreenBuilding Program, a project set up by the European Commission in 2004 to promote energy efficiency and implementation of renewable energy sources in non-residential buildings. Designed by American architect Richard Meier, the new Italcementi Research Center covers a surface area of 11,000 m2, including 7,500 m2 of laboratories, and aims to comply with the most stringent energy-saving requirements and innovative design principles. The building makes ample use of alternative energy and eco-sustainable materials. The installation of solar and photovoltaic panels, capable of generating more than 54,560 kwh a year, for a total annual saving of 12.7 metric tons of fossil fuels, will cut consumption of conventional energy and reduce CO2 emissions. A further reduction in CO2 emissions will come from the geothermal plant, which exploits heat stored in the soil and subsoil. The award given to i.lab recognizes the building s excellent energy performance, explained Lorenzo Pagliano, Director of the eerg research team at Milan Polytechnic s Energy Department, the cornerstone of the GreenBuilding Program in Italy. Italcementi s Research Center will be in a position to cut its energy consumption levels by up to 60 per cent with respect to the current statutory requirement, thanks to the construction methods and materials used for the building and to the use of renewable energy sources. Another very interesting aspect is that i.lab is a low-energy and, equally, an artistic building featuring high-quality architectural elements. i.lab will be coated with Italcementi Group s TX Active smog-eating cement, first used for the Jubilee Church in Rome, another Meier design, and today a material of choice for new buildings and countless urban projects on account of its proven depolluting and self-cleaning properties. The center will house more than a hundred Italcementi Group researchers and employees involved in the development of innovative construction materials. It will open in 2011. 91

Passi nel futuro Stepping into the future 92 ltre 50 tra banche, istituti di ricerca, società di brokeraggio Ohanno preso parte all Investor Event, tradizionale incontro di Italcementi Group con la comunità economico-finanziaria internazionale, tenutosi in Marocco l autunno scorso. La due giorni di lavoro ha anche offerto la possibilità a Ciments du Maroc, filiale marocchina del Gruppo, di presentare la nuova cementeria di Ait Baha che rappresenterà una delle strutture industriali più efficienti e sostenibili nel settore cementiero. Nell incantevole scenario di Agadir, il top management di Italcementi Group ha illustrato le linee guida dello sviluppo nel medio-lungo periodo, con particolare attenzione al ruolo sempre più importante dei prodotti innovativi. Nonostante le persistenti incertezze dell attuale congiuntura economica, il Gruppo ha confermato il proprio impegno da un lato a rafforzare la presenza nelle aree di copertura dei mercati emergenti e dall altro a incrementare l efficienza del proprio sistema produttivo nei paesi industrializzati. In base a queste linee industriali, stimando per i prossimi cinque anni un flusso di investimenti di circa 3 miliardi di euro e sulla base di un mantenimento del cash flow operativo in linea con quello del passato quinquennio, il Gruppo Italcementi si pone l obiettivo di riportare la propria profittabilità in linea con i significativi margini segnati nel periodo precedente la difficile crisi economica mondiale, grazie a una struttura industriale rafforzata e a un portafoglio paesi più solido ed equilibrato. Tra i prossimi passi del Gruppo, l avvio dei lavori per il revamping della cementeria di Devnya in Bulgaria, che grazie all introduzione delle Best Available Technologies, garantirà le migliori performances industriali e ambientali e positivi riflessi sui margini economici. La nuova cementeria di Devnya incrementerà la capacità produttiva annua di cemento a circa 3 milioni di tonnellate, risultando così tra i più rilevanti impianti del Gruppo. A fianco di questa operazione è stato annunciato un accordo in Cina, nella provincia dello Shaanxi dove già opera la filiale Fuping Cement, per l acquisto di una iniziale partecipazione di minoranza in Shifeng Cement, società che dispone di una moderna linea di produzione con una capacità di 2 milioni di tonnellate di cemento/anno. Nell area dei paesi industrializzati, uno dei prossimi passi di intervento riguarderà l Italia, dove sono in fase di definizione i processi autorizzativi riguardanti il revamping di impianti nel nord del paese. Nelle linee guida di sviluppo del Gruppo si conferma la forte attenzione alla gestione del cash flow e alle misure per il controllo del fabbisogno di capitale circolante in modo da garantire una posizione finanziaria sostenibile e coerente con gli standard di investment grade rating. In questo contesto, nel corso dell incontro con la comunità finanziaria, è stato annunciato che la controllata Italcementi Finance ha chiuso con un pool di 16 istituti bancari internazionali un accordo per la concessione di una linea di credito revolving di durata quinquennale per un totale di 920 milioni di euro. Questa operazione, che rifinanzia in anticipo linee disponibili in scadenza tra cui l analoga linea sindacata di Ciments Français (700 milioni di euro al 2012), rappresenta un nuovo e importante passo nel progetto di rafforzamento organizzativo della gestione finanziaria del Gruppo, dove Italcementi Finance opera come strumento centralizzato di tesoreria. L operazione ha permesso di allungare la vita media delle linee di backup non utilizzate dal sistema bancario da 2,5 a 4 anni, rafforzando quindi significativamente la solidità delle riserve di liquidità del Gruppo. Il club deal ha visto intervenire come bookrunners Bank of America Securities, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Intesa Sanpaolo, Natixis, Société Générale CIB, The Royal Bank of Scotland e UniCredit Corporate Banking. Il tavolo dei relatori Italcementi. Da sinistra: Carlo Bianchini, direttore amministrazione e controllo; Carlo Pesenti, consigliere delegato; Giovanni Ferrario, direttore generale; Giovanni Maggiora, direttore finanza. From left at Italcementi speakers table: Carlo Bianchini, Administration and Control Director; Carlo Pesenti, Chief Executive Officer; Giovanni Ferrario, Chief Operating Officer; Giovanni Maggiora, Chief Financial Officer. R epresentatives from more than 50 banks, research institutes and brokerage firms attended the Italcementi Group Investor Event, the usual meeting with the international economic/financial community, held in Morocco last autumn. The two days of meetings were also an opportunity for Ciments du Maroc, the Group s Moroccan subsidiary, to present its new Ait Baha cement plant. The facility will be one of the cement industry s most efficient and eco-sustainable plants. In the beautiful setting of Agadir, Italcementi top management illustrated the Group s medium/long-term growth guidelines, where innovative products will play an increasingly important role. Despite the continuing uncertainties of the economic climate, the Group confirmed its commitment to expanding its position in emerging countries and boosting the efficiency of its production system in industrialized nations. Given this industrial focus, with estimated investment flows of approximately 3 billion euro for the next five years and assuming operating cash flow in line with the past five years, the Italcementi Group intends to realign profitability with the significant margins reported in the period prior to the difficult world economic crisis, thanks to a stronger industrial organization and a more solid, better balanced country portfolio. The Group s next steps will include the revamping of the Devnya cement plant in Bulgaria, where the introduction of Best Available Technologies will guarantee excellent industrial and environmental performance, with positive repercussions for economic margins. The new Devnya plant will raise its annual cement production capacity to approximately 3 million metric tons, becoming one of the Group s most important facilities. Italcementi also announced an agreement in China s Shaanxi province, where it already operates through the Fuping Cement subsidiary, to purchase an initial minority shareholding in the Shifeng Cement company, whose modern production line has an annual capacity of 2 million metric tons of cement. In the industrialized nations, one of the Group s next moves will be in Italy, where authorization procedures for the revamping of the north Italian cement plants are underway. The growth guidelines confirm the Group s close attention to cash flow management and measures to control the working capital requirement in order to guarantee a sustainable

financial position in line with the standards for an investment grade rating. In this connection, during the meeting with the financial community, Italcementi announced that the Italcementi Finance subsidiary had signed an agreement with a pool of 16 international banks granting a five-year revolving credit facility for a total amount of 920 million euro. This transaction, which provides early refinancing of expiring credit lines including the Ciments Français syndicated line of credit (700 million euro to 2012), is an important new step in plans to tighten the organization of Group financial management, with Italcementi Finance acting as a centralized treasury unit. The new financing agreement has lengthened the average term of the backup lines not used by the banking system from 2.5 years to 4 years, thereby considerably strengthening the solidity of the Group s liquidity reserves. The bookrunners in the club deal are Bank of America Securities, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Intesa Sanpaolo, Natixis, Société Générale CIB, The Royal Bank of Scotland and UniCredit Corporate Banking. 93 Crescere nel deserto Growing in the desert L a nuova cementeria di Ait Baha in Marocco nasce con l obiettivo di rispondere a una domanda in forte crescita: negli ultimi anni, il consumo di cemento della regione di Agadir ha registrato un aumento significativo a fronte di una robusta politica di edilizia sociale e di interventi infrastrutturali di base accompagnati anche da un rilancio degli investimenti nel settore turistico. Questa tendenza positiva dei consumi porterà così dal livello attuale di 350 Kg/abitante al livello medio della maggior parte dei paesi del bacino del Mediterraneo tra i 500 e i 600 Kg/abitante. La cementeria di Agadir, avviata nel 1952 e unico impianto nel sud del Marocco, ha raggiunto la saturazione della propria capacità produttiva e, tenuto conto della nuova vocazione turistica della zona, Ciments du Maroc (Italcementi Group) ha scelto di incrementare la produzione trasferendola su un nuovo impianto e procedendo alla chiusura dell attuale. La messa in servizio della cementeria di Ait Baha, situata a 50 km da Agadir, è fissata per il 2011. Grazie ad un investimento di oltre 300 milioni di euro, la capacità produttiva annuale stimata sarà di 2,2 milioni di tonnellate di cemento con un sostanziale raddoppio rispetto a oggi. La dislocazione dell impianto risulta vantaggiosa anche per la sua vicinanza alle riserve locali di materie prime calcare e materiali silico-alluminosi in grado di assicurare forniture per oltre un centinaio di anni. Per adattare la rete stradale al traffico generato dall attività della cementeria, si interverrà significativamente sull attuale sistema viario. I materiali estratti dalla cava raggiungeranno la cementeria su nastro trasportatore, riducendo notevolmente il traffico veicolare tra l impianto e la cava. L escavazione sarà pressoché invisibile dalla strada e dalle aree circostanti. La profondità della formazione calcarea permetterà di minimizzare l estensione delle superfici scoperte, che non dovrebbe superare i 150 ettari dopo 50 anni di sfruttamento. Il progetto pone grande attenzione alla progettazione architettonica e all integrazione degli impianti nell ambiente circostante. La sfida consiste nell armonizzare il sito rispetto all ambiente naturale e culturale considerando i parametri climatici e le risorse energetiche locali. È stato avviato un massiccio programma di piantumazione lungo i confini dell impianto e la realizzazione di un area verde di 310 ettari. Massima attenzione è stata posta inoltre per assicurare l integrazione visiva della cementeria dai principali punti di osservazione a livello del terreno e aereo, tenuto anche conto della vicinanza dell impianto all aeroporto di Agadir Al Massira. Coerentemente con l impegno di Italcementi Group a garantire un ridotto impatto ambientale, l attuazione di un processo produttivo più sostenibile rappresenta un fattore chiave per il successo e l efficienza del progetto Ait Baha. Nonostante la difficile situazione economica mondiale, la nuova cementeria di Ciments du Maroc costituisce per Italcementi Group un importante investimento in un mercato emergente, confermando nuovamente l impegno della società nella sostenibilità e nel rispetto delle esigenze di produzione industriale. A questo proposito, l elemento più innovativo di Ait Baha, oltre a quelli legati al ciclo produttivo, sarà il sistema di recupero del calore e di generazione dell energia elettrica che permetterà di ridurre in maniera significativa il consumo di acqua per il raffreddamento dei gas e le emissioni indirette di CO2. T he purpose of the new cement plant in Ait Baha, Morocco, is to meet rapidly growing demand: over the past few years, cement consumption in the Agadir region has risen sharply, stimulated by a robust social building policy and infrastructure projects, accompanied by a revival of investment in tourism. The growth in demand will raise consumption from the current level of 350 kg/inhabitant to between 500 and 600 kg/inhabitant, the average level in the majority of Med Rim countries. The Agadir plant, which began operations in 1952, was the only cement facility in southern Morocco, and had saturated its production capacity. In view of the growth of the new local tourist industry, Ciments du Maroc (Italcementi Group) decided to boost production by relocating to a new plant and closing Agadir. The cement plant in Ait Baha, 50 km from Agadir, is scheduled to start work in 2011. Thanks to investments totaling more than 300 million euro, estimated annual production capacity will be 2.2 million metric tons of cement, substantially doubling current capacity. The plant relocation also offers the advantage of proximity to local reserves of raw materials limestone and aluminosilicates with sufficient supplies for more than a hundred years. Important upgrades will be made to the local roads to support the traffic generated by the cement plant. The quarried materials will be transferred to the plant on conveyor belts, thereby cutting road traffic between the plant and the quarry. Quarrying work will be practically invisible from the road and surrounding areas. The depth of the limestone formations will keep the breadth of land surface removal to a minimum, not more than 150 hectares after 50 years of work. The project places great attention on the architectural design and integration of the facility with the surrounding landscape. The challenge is to harmonize the site with the natural and cultural environment, compatibly with climatic conditions and local energy resources. A massive planting program has begun along the boundaries of the facility, together with creation of 310 hectares of parkland. Care has also been taken to ensure the visual integration of the cement plant from the main land and air observation points, given its proximity to the Agadir Al Massira airport. Consistently with the Italcementi Group commitment to lowering its environmental impact, a more sustainable production process will be a key factor in the success and efficiency of the Ait Baha project. Despite the difficult world economic situation, for the Italcementi Group the new Ciments du Maroc cement plant is a major investment in an emerging market and new confirmation of the Group focus on sustainability and compliance with industrial production requirements. In addition to issues relating to the production cycle, the most innovative element at Ait Baha will be the heat recovery and power generation system, which will ensure a significant reduction in the use of water for gas cooling and in indirect CO2 emissions.

Telefoni bianchi White telephones 94 nnovazione progettuale, riqualificazione urbana di un area Iindustriale dismessa, ambienti di lavoro di qualità, materiali e tecnologie sostenibili. Questo il nuovo Vodafone Village, complesso eco-tecnologico in fase di realizzazione a Milano Lorenteggio destinato a ospitare i 3.000 dipendenti delle sedi Vodafone del nord Italia. Tre torri, alte 60, 55 e 42 metri, affiancate da un auditorium per una superficie totale di 67.000 mq: il complesso, avviato a giugno 2008, si concluderà a dicembre 2011 a opera degli architetti Rolando Gantes e Roberto Morisi dello studio P.R.P. per la parte strutturale. Il design degli interni sarà invece curato dallo studio Dante O. Benini & Partners Architects. Battezzato Borgo Lorenteggio, il complesso rispecchia le caratteristiche di una cittadina medievale con i suoi edifici raccolti intorno a una piazza sopraelevata, luogo di aggregazione e di crescita della vita sociale collettiva. Proprio la ricerca del concetto di borgo nella modernità ha ispirato gli architetti nel modellare le facciate secondo elementi curvilinei che avvolgono il complesso all esterno come una chiocciola, mentre all interno ritornano i fronti rettilinei trasparenti che si affacciano sullo spazio d incontro della piazza. Elemento caratterizzante l intervento è il ritmo cadenzato dei vuoti e dei pieni, dove i vuoti sono spettacolari facciate cielo-terra completamente vetrate, mentre i pieni rimandano alle mura dei borghi antichi: marcati e compatti, pure non smettono mai di dialogare con la luce, animati dal candore delle loro superfici. Fondamentale, in questo senso, si è rivelato l impiego di pannelli in cemento TX Active bianco, il prodotto fotocatalitico brevettato da Italcementi che, grazie all azione combinata del principio attivo in esso contenuto e della luce solare, si autopulisce, agevolando la rimozione dello smog dalla facciata e preservando la colorazione bianca. Non solo scelta ambientale, ma anche compositiva e formale, TX Active unisce l elevata qualità plastica del cemento all eleganza cromatica del bianco, riprendendo ed esaltando il concetto formale di morbidezza e fluidità di questi edifici che si sviluppano secondo un andamento ellittico trasferito dalla pianta ai fronti. Facciate che si rincorrono e si toccano in un caleidoscopio di luci e ombre. La più grande realizzazione in TX fino a oggi, esempio di architettura virtuosa e di progettazione eco-compatibile, il Villaggio Vodafone potrà contare su un giardino fotovoltaico dove, integrando i pannelli con la tipologia architettonica del complesso, l energia solare verrà utilizzata per la produzione di energia elettrica ausiliaria, mentre, grazie a 27.000 mq di superfici vetrate, sarà possibile illuminare gli uffici con la piena luce naturale e con specifiche caratteristiche di efficienza energetica pensate per limitare il fabbisogno di energia della climatizzazione estiva. nnovative design, urban redevelopment of an abandoned I industrial area, quality workplaces, sustainable materials and technologies. This is the new Vodafone Village, an eco-technological complex being built in Milan s Lorenteggio district to house the 3,000 employees who work in Vodafone offices in northern Italy. Three tower blocks, standing 60, 55 and 42 meters high, together with an auditorium for a surface area totaling 67,000 m2: work on the complex, whose structural design was handled by architects Rolando Gantes and Roberto Morisi from the P.R.P. firm, began in June 2008 and will be completed in December 2011. The interiors will be designed by the Dante O. Benini & Partners Architects firm. Borgo Lorenteggio, as it has been named, resembles a medieval village with the buildings gathered around a super-elevated square, a meeting place for the social growth of the community. Research into the concept of a modern borough provided the inspiration for the architects as they modeled the facades with elements curving around the complex in a spiral structure, while the interior is dominated by the sheer transparent frontage on the communal square. A distinctive feature is the cadenced rhythm of solid and space, where the spaces are spectacular, fully glazed sky-to-earth facades, and the solids echo the walls of an ancient borgo: forceful and compact, they nevertheless maintain a dialogue with the light, animated by the whiteness of their surfaces. Here, an essential element is the use of panels in white TX Active cement, Italcementi s patented photocatalytic product, whose active principle reacts with sunlight to keep the cement clean, helping to eliminate smog from the surface and preserve its white color. An environmental as well as compositional and formal choice, TX Active combines the high plastic quality of cement with the chromatic elegance of white, underpinning and enhancing the formal softness and fluidity of these buildings, which repeat the elliptical shape of their groundplan in the facades. Facades that interweave in a kaleidoscope of light and shadow. The most important TX construction to date, an example of virtuous architecture and eco-compatible design, the Vodafone Village will also feature a photovoltaic garden, where the panels will be an integral architectural element. Solar energy will be used to generate auxiliary power, while the 27,000 m2 of glazing will illuminate the offices with full natural light and provide the specific energy-efficiency features to cut the energy requirement for air-conditioning in the summer.

artvision A regola d Arte The rule of Art spitare Pier Luigi Nervi nella sezione di arcvision dedicata Oall arte vuole essere un modo per rendere omaggio al genio di un grande italiano. Da una brillante mediazione tra arte e ingegneria nasce il suo modo di fare architettura come confronto e dialogo tra forme espressive, attenzione estetica ai dettagli e uso avveniristico delle tecnologie del suo tempo. Ne emerge la figura di una personalità completa e complessa: progettista strutturale, architetto, costruttore, imprenditore, consulente, scrittore, docente universitario. Ingegnere: I suggerimenti statici interpretati e definiti con paziente opera di ricerca e di proporzionamento sono le più efficaci fonti di ispirazione architettonica. Per me questa regola è assoluta e senza eccezioni. Architetto: La forma è più importante della materia. Costruttore: Nella nostra epoca di trasformazioni rivoluzionarie e sconvolgenti è forse positivo cercare di vedere se esiste un rapporto fra la tecnica di costruzione e l estetica architettonica e se è possibile definirlo. Innovatore, come nel caso della copertura delle aviorimesse dell Aeronautica militare dove sperimentò la prefabbricazione in cemento armato: Il più bel materiale che l umanità abbia mai inventato. Docente: L invenzione strutturale insegnava ai suoi studenti non può che essere il frutto di un armoniosa fusione di personale intuizione inventiva e di impersonale, realistica, inviolabile scienza statica. Pier Luigi Nervi era tutto questo, l inventore del cemento armato, materiale innovativo resistente ed elastico da lui plasmato in strutture spettacolari e ardite grazie a una profonda conoscenza scientifica delle tecniche costruttive. Italcementi collaborò con Nervi in molte delle sue realizzazioni, condividendone il coraggio della sperimentazione, la serietà e l onestà della ricerca e la rigorosità del metodo scientifico. Insieme al Centro Ricerche Italcementi a Bergamo, Nervi compì analisi approfondite sui materiali cementizi per superare le difficoltà di cantiere e sfruttare al meglio la naturale plasticità e duttilità del materiale cemento, individuando le miscele ottimali dal punto di vista delle prestazioni meccaniche e delle qualità estetiche. Un atto dovuto quindi quello di Italcementi di sostenere il progetto di ricerca Pier Luigi Nervi. L Architettura come sfida, promosso dalla famiglia e inteso non solo a celebrare la vita e le opere di un grande maestro del costruire, ma anche a meglio definirne il carattere poliedrico e il complesso universo di cultura e relazioni. Inaugurato il 4 giugno 2010 presso il CIVA Centre International pour la Ville l Architecture et le Paysage di Bruxelles, il progetto espositivo fa tappa in Italia con la vasta rassegna in programma al MAXXI di Roma dal 15 dicembre 2010 al 20 marzo 2011, per poi continuare con Torino e altre capitali d Europa e d America. L opera di Nervi, in molti anni di carriera, ha ruotato intorno ad almeno sei attività fondamentali: progettare, disegnare, calcolare, modellare, scrivere, insegnare. Lungo queste sei tracce, diverse eppur complementari, si snoda il percorso della mostra, punteggiato da 12 progetti principali, a illustrazione esemplare di un corpus architettonico ancora ricco di spunti e stimoli concettuali e progettuali. 95 Aula delle udienze pontificie (Città del Vaticano, 1963-1971). Papal Audience Hall (Vatican City, 1963-1971).

In questa pagina, dall alto: Palazzetto dello Sport (Roma, 1956-1957). Palazzo di Torino Esposizioni (Torino, 1947-1954). FOTO DI MARIO CARRIERI. This page, from top: Palazzetto dello Sport indoor arena (Rome, 1956-1957). Torino Esposizioni exhibition hall (Turin, 1947-1954). PHOTOGRAPHS BY MARIO CARRIERI. 96 n devoting the art section of arcvision to Pier Luigi Nervi, I our intention is to pay tribute to the genius of a great Italian. Nervi s brilliant merging of art and engineering was the foundation for his approach to architecture as a comparison and dialogue among different forms of expression, an aesthetic attention to detail and a futuristic use of contemporary technology. The figure who emerges is a complete and complex personality: a structural engineer, an architect, a builder, an entrepreneur, a consultant, a writer, a university lecturer. Engineer: Static suggestions interpreted and defined through painstaking research and proportioning are the most effective sources of architectural inspiration. For me, this is an absolute rule and admits no exceptions. Architect: Form is more important than substance. Builder: In this age of revolutionary and disturbing transformations, it may be worthwhile to try and see whether a relationship exists between the construction technique and the architectural aesthetic, and whether it is possible to define that relationship. Innovator, for example for the roof of the Italian Air Force hangars where he tried out prefabrication with reinforced concrete: The best material man has ever invented. Teacher: Structural invention, he told his students, can only be a harmonious combination of personal inventive intuition and impersonal, realistic, inviolable static science. Pier Luigi Nervi was all this, the inventor of reinforced concrete, a resistant and elastic innovative material he modeled into spectacularly bold buildings by applying his thorough scientific knowledge of construction techniques. Italcementi worked with Nervi on many of his projects, sharing his courage in experimentation, the diligence and honesty of his research and the rigor of his scientific method. Together with the Italcementi Research Center in Bergamo, Nervi conducted extensive analyses of cements in order to resolve construction difficulties and exploit in full the natural plasticity and ductility of cement by identifying the formulations offering the best mechanical performance and aesthetic qualities. So it was entirely appropriate that Italcementi should support Pier Luigi Nervi. L Architettura come sfida (Architecture As A Challenge), a research project promoted by the family to celebrate the life and works of a great master of construction and, also, to achieve a better understanding of this polymath and his complex universe of culture and relationships. The project exhibition opened on June 4, 2010, at the CIVA Centre International pour la Ville l Architecture et le Paysage in Brussels, and can be seen in Italy in a huge collection at the MAXXI Museum in Rome from December 15, 2010, to March 20, 2011, later moving to Turin and other capital cities in Europe and America. In his long career, Nervi was active in at least six fundamental areas: engineering, designing, calculating, modeling, writing, teaching. The exhibition traces his work along each of these six different, yet complementary paths, examining 12 key projects as exemplary illustrations of an architectural corpus that is still a rich source of conceptual and design ideas and stimuli.