Il futuro delle innovazioni nelle. piccole e medie imprese: la



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Transcript:

Corso di Laurea magistrale (ordinamento ex D.M. 270/2004) in Economia e gestione delle aziende Tesi di Laurea Il futuro delle innovazioni nelle piccole e medie imprese: la tecnologia cloud Primo Relatore Prof. Agostino Cortesi Primo Correlatore Prof. Stefano Campostrini Laureando Mattia Lamborghini Matricola 830280 Anno Accademico 2012 / 2013 1

Abstract Nella competizione tra imprese del mondo di oggi l innovazione ha acquisito un importanza fondamentale, poiché rappresenta uno degli strumenti più potenti quando si tratta di differenziazione e creazione di vantaggio competitivo nel mercato. L innovazione può coinvolgere molteplici parti all interno di un impresa, ma in questa ricerca si farà riferimento all innovazione che coinvolge la parte di information technology (IT) delle imprese. Nello specifico si cercherà di analizzare la transizione verso un architettura informatica di tipo cloud e come questa possa portare innovazione e vantaggi, ma anche svantaggi e minacce, distinguendo le imprese in base alla loro dimensione, ma principalmente focalizzandosi sulle piccole-medie imprese. Si farà riferimento nei casi studio alla realtà svedese, dove il fenomeno sembra particolarmente accentuato rispetto al mondo delle imprese italiane e di altri paesi. La parte iniziale riguarderà in generale l architettura cloud e le varie forme in cui si può trovare, con i rispettivi modelli di costo e tipi di applicazione. Si porrà l accento anche sull aspetto green di questa architettura. Si proseguirà poi con un analisi di come questo tipo di architettura influisca il modo di operare quotidiano delle imprese e di come nello specifico si creino i vantaggi di costo e i vantaggi nell ambito amministrativo, per ottenere alla fine un idea più chiara riguardo la convenienza o meno dell investimento nel passaggio al cloud computing. Come esempio pratico dalla realtà verranno inoltre riportate e analizzate l intervista a Paola Eklund Braconi, addetto commerciale alla Camera di Commercio Italiana per la Svezia, una piccola impresa che a gennaio 2013 ha investito nel passaggio all uso della tecnologia cloud computing per gestire il proprio know-how e l intervista a Caroline Björk, Marketing Manager di Adding Value International AB, una piccola impresa svedese che organizza e 2

vende corsi nell ambito del Project Management e fornisce servizi di consulenza in materia di Recruiting. La parte finale analizza e spiega i motivi per cui il cloud computing presenta solitamente più vantaggi per le piccole e medie imprese rispetto alle grandi imprese, sia in termini di costo, che in termini di sicurezza del sistema. 3

Indice 1. Background e situazione attuale 7 2. Cloud computing 2.1. Definizione 2.2. Architetture ed evoluzione del cloud computing 2.3. Cloud computing e grid computing 2.4. Tecnologia cloud e green computing 12 12 14 22 25 3. Implementazione del sistema cloud computing 3.1. Modelli di prezzo e modelli di implementazione 3.2. Costi di implementazione nella prospettiva del cliente 3.3. Costi di implementazione nella prospettiva del provider 3.4. Conseguenze all implementazione 3.4.1. Benefici di costo 3.4.2. Benefici di altra natura 3.4.3. Svantaggi 34 39 41 44 45 46 47 48 4. Cloud computing e questione della sicurezza 4.1. Possibili vantaggi nella sfera della sicurezza dei dati 4.2. Minacce alla sicurezza dei dati cloud 50 51 52 5. Caso studio 1: Dropbox e Italienska Handelskammarens Service AB (Camera di Commercio Italiana per la Svezia) 5.1. Introduzione generale sull impresa 5.2. Metodo di ricerca e intervista 5.2.1. Intervista A: implementazione tecnologia cloud per lo storage dei dati 5.2.2. Intervista B: vantaggi e svantaggi dell implementazione 54 54 58 59 64 4

5.2.3. Intervista C: questione della sicurezza dei dati 68 6. Caso studio 2: Adding Value International AB 6.1. Introduzione generale sull impresa 6.2. Metodo di ricerca e intervista 6.2.1. Intervista A: implementazione tecnologia cloud 6.2.2. Intervista B: vantaggi e svantaggi dell implementazione 6.2.3. Intervista C: questione della sicurezza dei dati 74 74 77 78 82 85 7. Analisi dei risultati delle interviste 7.1. Effetto del passaggio alla nuova tecnologia sui costi 7.2. Effetto del passaggio alla nuova tecnologia sui processi di lavoro 89 90 93 Conclusione 95 Bibliografia 100 5

6

1. Background e situazione attuale La natura vera e propria delle organizzazioni ha subito un sostanziale cambiamento determinato dagli effetti di un rapido avanzamento tecnologico in campo informatico, che ha portato un notevole miglioramento nella tecnologia a disposizione delle imprese, il quale ha creato nuove opportunità per nuove pratiche di business. L avvento del cloud computing è proprio il diretto risultato di queste trasformazioni tecnologiche (Aleem and Antwi- Boasiako, 2011). In questo primo capitolo si cercherà di delineare un quadro generale sulla situazione attuale e importanza dell architettura cloud, nonchè della sua diffusione e crescita di valore soprattutto negli ultimi anni. Per avere un idea della dimensione del fenomeno, si può far riferimento ad un analisi condotta dalla Gartner Inc., società di consulenza e ricerca leader nel campo delle tecnologie informatiche, la quale ha quantificato il valore del mercato dei servizi cloud a 111 miliardi di dollari nel 2012 e previsto un valore di 131 miliardi di dollari nel 2013, diventando uno dei segmenti di mercato a più rapida crescita (18,5% dal 2012 al 2013); con riferimento solo alla parte IaaS (Infrastructure as a Service) per i servizi sia di archiviazione che computazionali e di stampa, la crescita è stata addirittura del 42,4% nel 2012, con una stima di crescita per il 2013 al rialzo fino al 47,3%, attestandosi su un valore di mercato di circa 9 miliardi di dollari. Per le piccole e medie imprese (SME Small to Medium Size Enterprises) il cloud computing continuerà a rappresentare un opzione attrattiva e conveniente in termini di costi, dal momento in cui offre la possibilità per le imprese di ridurre notevolmente il costo totale del possesso della tecnologia 1. Analizzando invece nel dettaglio il solo mercato italiano del cloud computing, scopriamo come, secondo i dati dell Osservatorio Cloud & ICT as a Service 1 Gartner s news archive - www.gartner.com/newsroom/id/2352816 2 Da Il Sole 24 ore del 26 giugno 2013 - http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/ 7

della School of Management del Politecnico di Milano 2, il mercato del cloud computing in Italia abbia raggiunto i 493 milioni di euro nel 2013, dopo una crescita su base annua dell 11%. Come si nota dal grafico Fig. 1, la differenza di investimento nella tecnologia da parte delle grandi imprese e delle PMI è abbastanza marcata. A parte una tendenza da entrambe le parti a prediligere gli investimenti in private cloud, sono nel complesso le grandi imprese a investire di più quantitativamente. Fig. 1: Il mercato del cloud in Italia nel 2013 Fonte: Osservatorio Cloud & ICT as a Service della School of Management del Politecnico di Milano Per entrambe le categorie, però, gli investimenti sono in crescita, anche se non al pari di altri stati europei e non europei. Prendendo in considerazione il mercato svedese ad esempio, per il quale verranno analizzati in seguito due 2 Da Il Sole 24 ore del 26 giugno 2013 - http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/ 2013-06- 26/litalia- crede- cloud- computing- 105505.shtml?uuid=AbBGBb8H 8

casi studio, notiamo come il valore degli investimenti in cloud computing nel complesso sia addirittura maggiore del valore totale del mercato italiano, più precisamente già a livello di 5 miliardi di corone svedesi nel 2012 3 (pari a circa 571 milioni di euro). Cifra che sorprende contando che la popolazione svedese è circa 1/6 di quella italiana e dimostrando come la tendenza sia indubbiamente più sviluppata nel paese scandinavo, dove quasi un impresa su tre (28%) utilizza servizi cloud e questi investimenti rappresentano il 15% degli investimenti totali in IT. La crescita a livello internazionale della tecnologia cloud è in parte spiegata anche da un altra interessante analisi descritta in un comunicato stampa del 26 giugno 2008 4 dove Daryl Plummer, l allora Managing Vice President della Gartner, ha affermato che durante gli ultimi quindici anni, ha acquistato popolarità un trend costante verso l industrializzazione dell Information Technology, dal momento in cui i servizi di IT forniti via hardware, software e persone stanno diventando replicabili e utilizzabili da una grande varietà di clienti e service provider; ciò è dovuto, in parte alla commodizzazione e standardizzazione delle tecnologie, in parte alla virtualizzazione e crescita delle architetture software service-oriented, ma più di tutto alla imponente crescita della popolarità di Internet. Questo trend è così affermato e costante che si stima che il cloud computing possa rivoluzionare l industria dell information technology nel corso dei prossimi cinque anni (Aleem e Sprott 2013). Dunque un mercato che ormai è di massa e cresce in modo rilevante, non solo in ambito business, ma anche a livello di consumatori finali. A sostegno di ciò, è stato stimato dalla Merrill Lynch che i vantaggi di costo del cloud computing 3 Press Release Radar Ecosystem Specialists - www.mynewsdesk.com/se/view/ pressrelease/stark- it- tillvaext- foer- molnet- men- graazonen- aer- stor- 744747 4 Gartner s news archive - www.gartner.com/newsroom/id/707508 9

sono da tre a cinque volte per l uso business e oltre cinque volte per l uso consumer (Lynch, 2008). Sempre con riferimento alla sfera consumer, già nel 2012 la Gartner aveva previsto che il passaggio alla personal cloud sarebbe accelerato notevolmente nel corso dello stesso anno, a seguito del maggiore apprendimento dei consumatori nell usare i dispositivi di nuova generazione. L attuale Managing Vice President della Gartner Andrew Johnson ha infatti affermato che dato che i servizi cloud stanno diventando parte della vita delle persone, i venditori e fornitori di dispositivi e piattaforme devono integrare questi servizi cloud nei loro prodotti affichè possano trattenere i clienti nel 2012, altrimenti rischierebbero di essere rimpiazzati da coloro la cui offerta comprende già questo tipo di servizi 5. La personal cloud permette ai consumatori di archiviare, sincronizzare, riprodurre in streaming e condividere contenuti utilizzando molteplici dispositivi come smartphone, tablets, televisioni e pc attraverso internet (Gartner 2013). Dunque tutto sarà sempre più connesso e a portata di mano ovunque si vada, questa la chiave del successo della personal cloud e del cloud più in generale. Tuttavia, come già anticipato, questa crescita del cloud computing non è avvenuta solamente nella sfera del consumo privato, ma soprattutto per quanto riguarda le public cloud e l uso che hanno iniziato a farne organizzazioni e imprese. Questo fenomeno sarà proprio l oggetto dell analisi dei prossimi capitoli. Secondo un indagine condotta nel quarto trimestre 2011 intervistando 1364 IT manager e utenti business di piattaforme di Business Intelligence (BI), è risultato che quasi un terzo delle imprese rappresentate (27%) già usava o stava comunque pianificando di usare soluzioni cloud/saas 5 Gartner s news archive - www.gartner.com/newsroom/id/1942015 10

(Software as a Service) per aumentare le proprie capacità di Business Intelligence in specifiche aree, nei successivi dodici mesi (Gartner 2012). Le imprese che si prestano a innovare in direzione di questa tecnologia, devono però iniziare il percorso considerando naturalmente sia i benefici, che gli svantaggi e gli effetti del cloud computing sulla propria organizzazione, in particolare sui processi quotidiani. Infatti, l adozione del cloud computing è tanto dipendente dalla maturità dei processi organizzazionali e culturali (inclusi quelli legislativi) quanto dalla tecnologia di per sè (Fellowes, 2008). Nei prossimi capitoli si cercherà pertanto, oltre che di definire con più precisione la tecnologia cloud computing, anche di individuare quali variabili entrano in gioco e vanno attentamente considerate nel momento in cui un impresa decide di innovare attraverso l implementazione di una tecnologia di questo tipo. Il focus sarà sulle piccole-medie imprese operanti nel settore dei servizi, per le quali si cercherà di dimostrare come queste possano sfruttare con maggior successo questo tipo di innovazioni nella tecnologia, per riacquistare efficienza, economicità e competitività. 11

2. Cloud computing 2.1. Definizione Si può definire il cloud computing come un mezzo con il quale potenza computazionale, archiviazione, infrastruttura di collaborazione, processi di business e applicazioni possono essere forniti come utilità, ossia un servizio o collezione di servizi che soddisfa particolari richieste (Hill et al. 2013). Non esiste in realtà una definizione univoca di cloud computing, molte sono infatti le definizioni che nel corso degli anni si sono affermate fino all inizio della diffusione in larga scala di questa tecnologia. E tuttavia interessante riportare le principali e più quotate definizioni di famose analyst firms che furono protagoniste nel momento del primo boom del cloud computing: Gartner a style of computing in which massively scalable IT-related capabilities are provided as a service using Internet technologies to multiple external customers (Gartner 2008b) IDC an emerging IT development, deployment and delivery model, enabling real- time delivery of products, services and solutions over the Internet (i.e., enabling cloud services) (Gens 2008) The 451 Group a service model that combines a general organizing principle for IT delivery, infrastructure components, an architectural approach and an economic model basically, a confluence of grid computing, virtualization, utility computing, hosting and software as a service (SaaS) (Fellows 2008) Merrill Lynch the idea of delivering personal (e.g., email, word processing, presentations.) and business productivity applications (e.g., sales force automation, customer service, accounting) from centralized servers (Merrill Lynch 2008) 12

Per proseguire poi con la descrizione di questa tecnologia, è utile cercare di delineare un quadro chiaro e riassuntivo delle sue principali caratteristiche, riassunte qui di seguito in quattro punti chiave (Smoot e Tan 2012): On-demand self-service: un utente finale può unilateralmente richiedere capacità computazionali, come ad esempio server aggiuntivi o capacità di archiviazione in caso di bisogno, senza alcuna interazione da parte dell amministratore IT del fornitore. Accesso universale alla rete: le capacità di calcolo aggiuntive sono disponibili e pronte in rete, accessibili attraverso meccanismi standard che consentono l accesso eterogeneo attraverso diversi tipi di piattaforme dei clienti, ad esempio cellulari, laptop, netbook, computer tablet, personal digital assistant (PDA), e così via. Raccolta delle risorse: le risorse computazionali del fornitore sono raccolte in modo da poter essere fornite a molteplici utenti finali utilizzando un modello multi-tenant, assegnando cioè le diverse risorse fisiche e virtuali in modo dinamico e riassegnandole in base alle esigenze degli utenti finali. Esempi di tali risorse comprendono archiviazione, elaborazione, memoria, banda di rete, e macchine virtuali. E presente sempre un certo grado di libertà (o indipendenza), in quanto l utente finale in genere non conosce la posizione esatta delle risorse messe a disposizione, ma sarà sempre in grado di accedere a queste risorse da una rete Intranet (se l utente finale è un membro interno del personale) o da una rete Extranet/Internet (se l utente finale è un soggetto esterno). Rapida elasticità: Le capacità di calcolo possono essere fornite in modo rapido ed elastico (in alcuni casi in modo addirittura automatico) per aumentare 13

rapidamente la capacità di calcolo e altrettanto rapidamente diminuirla a seconda del fabbisogno, affinchè i costi pesino solo sull effettivo utilizzo delle risorse. Per gli utenti finali le capacità disponibili per l utilizzo spesso appaiono illimitate e acquisibili in ogni momento. In particolare quest ultima caratteristica, l idea che le organizzazioni paghino solo per il tempo in cui hanno effettivamente utilizzato un particolare servizio, risulta molto interessante e molto attraente per le imprese in rapida crescita (Aleem e Sprott 2013). Una volta identificate queste caratteristiche di base, possiamo passare ad analizzare i tipi di architettura e modelli di implementazione dei servizi cloud. 2.2. Architetture ed evoluzione del cloud computing La tecnologia cloud computing si fonda su un tipo di architettura informatica che prende il nome di Service-Oriented Architecture (SOA). Questa architettura costituisce uno degli esempi recenti di innovazioni basate sull information technology che sono state introdotte negli ultimi decenni (Journal of Management Information Systems, 2010). Nello specifico, la SOA utilizza il principio dell orientamento al servizio per organizzare l architettura tecnologica generale di un impresa. Ciò significa che la tecnologia è selezionata, specificata e integrata per supportare un modello di architettura che viene costituito da un insieme particolare di servizi. Utilizzando un approccio di questo tipo, il risultato è che ogni impresa avrà un architettura tecnologica che sarà unica per quell impresa, affichè possa realizzarsi la miglior opportunità possible di supporto da parte di tali servizi per un particolare business (Hill et al. 2013). Questo tipo di sistema è concepito per permettere agli sviluppatori di superare molte sfide diffuse 14

nell ambito dell informatica, tra cui integrazione delle applicazioni, gestione delle transazioni e politiche di sicurezza, permettendo allo stesso tempo di avere piattaforme multiple e diversi protocolli, nonché sistemi di accesso tramite diversi dispositivi (Fernandez, del Rìo, Herrera, Benìtez 2010). Il nucleo di un architettura orientata al servizio, e la principale distinzione tra questa e le altre forme di architettura informatica, è il fatto che i processi di business e le applicazioni non sono più codificate come strutture di programma complesse, ma gestite come richieste di servizio indipendenti e diverse (Liebhart, Welkenbach, Schmutz 2010). Questa particolare struttura è illustrata nella figura 1; il livello immediatamente superiore al livello dell hardware fisico, riguarda la virtualizzazione, caratteristica che permette di ridurre o eliminare i limiti associati all uso di particolari modelli di computer, particolari dimensioni di dischi e così via. Lo strato immediatamente superiore riguarda invece la gestione e l approvigionamento delle risorse di calcolo, con l obiettivo di associare le risorse desiderate con le richieste di approvigionamento delle stesse. Proseguendo verso l alto troviamo un livello in cui queste capacità aggiuntive sono aggregate in diverse combinazioni di servizi cloud, attraverso una serie di interfacce di rete che permettono a queste risorse di essere usate in modo ugualmente efficace sia per i Saas (Software as a Service) di alto livello, sia per le IaaS (Infrastructure as a Service) di livello inferiore. 15

Fig. 2: Struttura-tipo di un architettura informatica orientata al servizio Fonte: Smoot e Tan 2012 Vi sono molti e diversi problemi da risolvere nel momento in cui si costruisce una nuova infrastruttura di questo tipo, dunque torna utile strutturare nel modo giusto questa architettura a livelli/strati. Lo strato superiore fornisce agli utenti finali diversi tipi di servizi incredibilmente flessibili e potenti. Lo strato inferiore invece è un insieme di hardware di diversi tipi, es. server, hardware di archiviazione, router di rete e hardware di comunicazione remota. Gli strati intermedi dunque utilizzano le tecnologie grezze degli strati inferiori per creare un nuovo set di tecnologie più sofisticate (Smoot e Tan 2012). Già più di un decennio fa si era compreso come l architettura service-oriented avesse un interessante potenziale economico. Molti cercarono di capire a fondo gli effetti sulle imprese, attraverso studi e ricerche empiriche. A questo 16

proposito è interessante citare i risultati di uno studio interculturale condotto da due banche europee e analizzato da Baskerville 6. In questo studio si è cercato di analizzare la modalità in cui la SOA incrementa il valore affrontando le quattro maggiori sfide dell architettura informatica di quel particolare settore: integrazione delle applicazioni, processi di riconfigurazione del valore, conservazione del valore dopo fusioni e acquisizioni e altre forme più flessibili di sviluppo della struttura informatica. Sono arrivati alla conclusione che la SOA aumenta notevolmente l estensibilità dell architettura informatica, fornendo di conseguenza potenziale per maggiore agilità organizzativa e competitività. Inoltre, si può aggiungere che, fondandosi su tre principi chiave di struttura (modularità, legami deboli, standard), la SOA rende più efficace la modalità con cui i sistemi informatici sono coerentemente disegnati e implementati in una particolare organizzazione, pur consentendo di mantenere una certa flessibilità nell architettura stessa (Journal of Management Information Systems, 2010). Studiando quattro implementazioni di architetture SO, Legner e Heutschi hanno invece identificato tre aree cruciali che entrano in gioco nel momento in cui si predispone l adozione di una SOA. Queste sono caratterizzate da uno specifico insieme di obiettivi e relativi benefici nella prospettiva dell impresa (Legner, Heutschi 2010): 1. Poichè è un infrastruttura standard di integrazione, la SOA diminuisce i costi generali per l integrazione di un sistema informatico. 2. La SOA riduce i costi di IT generali all interno dell impresa e diminuisce il Time-to-market dei progetti di IT. 6 Baskerville R., Cavallari M., Hjort- Madsen K., Pries- Heje J., Sorrentino M. and Virili F., Extensible architectures: the strategic value of service- oriented architecture in banking, 2005 17

3. La SOA migliora il supporto dei sistemi informatici per gli utenti finali, in particolare per quanto riguarda l integrazione flessibile dei processi user/business. Cercando dunque di schematizzare i vantaggi principali che questo tipo di architettura può portare dal punto di vista di un organizzazione, otteniamo il seguente elenco di benefici (più o meno immediati) che seguono l implementazione di una Service-Oriented Architecture (Hill et al. 2013): Le funzioni più comunemente usate possono essere facilmente riutilizzate, permettendo inoltre una più semplice integrazione di nuove funzionalità, dal momento che larga parte del codice esistente è gia presente. Cambiamenti della domanda, che richiedono l implementazione di nuovi servizi all interno di un determinato business, possono essere più facilmente gestiti, comportando una maggiore velocità di reazione alle forze di mercato. L adozione di questo tipo di architettura permette di esplorare dunque più efficacemente nuove opportunità di business. L astrazione dei servizi facilita la considerazione delle performance dell impresa a livello dei processi; la qualità del servizio, tempi di consegna e tasso di difettosità diventano misure più evidenti e più facilmente analizzabili, poichè la complessità sottostante è legata alle caratteristiche del servizio cloud in questione. Può realizzarsi una più stretta integrazione lungo le catene del valore, poichè una specifica funzionalità può essere resa disponibile come servizio tra un impresa e i suoi fornitori circostanti. Un fornitore 18

tratta solitamente con diversi clienti e potrebbe non essere pratico adottare un gran numero di sistemi diversi con cui integrarsi. La SOA semplifica questa situazione rendendo disponibili diversi tipi di servizio che i fornitori possono agganciare al proprio sistema, con il vantaggio che ogni eventuale cambiamento nei sistemi dei clienti è gia incorporato nella descrizione del servizio, e nessuna ulteriore modifica da parte di chi utilizzerà quel servizio è necessaria. Per concludere la descrizione, viene riportata in Fig. 3 un analisi dei principali punti di forza, debolezza, opportunità e minacce che emergono dalla decisione di un impresa di investire nell implementazione di un Architettura informatica Service-Oriented: Fig. 3: Analisi SWOT per l implementazione di un Architettura Service- Oriented Strenghts Bassi costi di follow-up Architettura molto flessibile Conformità agli standard Supportata dalle più grandi Weaknesses Alti costi di startup e infrastruttura Richiede una strategia di SOA e governance completa case produttrici di software Opportunities Sistemi individuali possono essere implementati e gestiti Threats Mancanza di focus su processi di business rilevanti facilmente Fonte: Liebhart, Welkenbach, Schmutz 2010 Procediamo ora entrando più nei dettagli e analizzando invece i tipi di servizi che possono essere forniti attraverso una nuvola, i quali presentano diverse forme e diverse caratteristiche. Pur avendo questa eterogeneità, hanno 19

tuttavia un punto in comune: tutti vengono forniti attraverso uno dei seguenti tre modelli di servizio, ciascuno con caratteristiche proprie descritte in dettaglio dal National Institute of Standards and Technology (NIST 2009): Cloud software as a service (SaaS): il consumatore può usare le applicazioni del provider eseguite all interno dell infrastruttura cloud. Le applicazioni sono accessibili da vari dispositivi clienti, attraverso un interfaccia cliente come ad esempio un browser web. Il cliente non gestisce nè controlla l infrastruttura cloud sottostante, e ciò include la rete, server, sistemi operativi, archiviazione ed eventuali capacità e risorse di applicazioni individuali. Possibili eccezioni sono limitate ad impostazioni e configurazioni personalizzate dell applicazione. Un servizio di posta elettronica basato sul web è un classico esempio di Saas. Cloud platform as a service (PaaS): il consumatore può usufruire dell infrastruttura cloud per eseguire applicazioni create dal consumatore stesso oppure acquistate. Queste applicazioni vengono create utilizzando linguaggi di programmazione e strumenti che sono supportati dai dispositivi dei consumatori. Il consumatore tuttavia non controlla nè gestisce la sottostante infrastruttura cloud (inclusi network, server, sistemi operativi e archiviazione), ma ha controllo sulle applicazioni eseguite e su varie impostazioni/configurazioni per il corretto funzionamento delle stesse. Un provider di spazio su server per ospitare pagine web è un esempio di PaaS. Cloud infrastructure as a service (IaaS): il conumatore può acquisire risorse computazionali di calcolo, archiviazione, rete e molto altro. E in grado di eseguire software arbitrario, che può includere 20

sistemi operativi e applicazioni varie. Il consumatore però non controlla nè gestisce l infrastruttura cloud sottostante, ma ha controllo sui sistemi operativi, di archiviazione e applicazioni eseguite, ed eventualmente controllo limitato su particolari componenti della rete (es: firewall, load-balancer). Fig.4: Struttura base dei modelli dei servizi cloud Fonte: Fernandez, del Rìo, Herrera, Benìtez 2010 Infrastrutture per il calcolo computazionale forniscono servizi di calcolo affinchè gli utenti possano usare cicli di CPU (central processing unit) senza acquistare nuovi computer. Servizi di archiviazione (storage) forniscono un modo per archiviare dati e documenti senza dover continuamente costruire nuove reti di server per aumentare lo spazio di archiviazione. Imprese che producono Software as a Service (SaaS), offrono invece, ad esempio, servizi di CRM (customer relationship management) attraverso le loro strutture multiproprietà e condivise, cosicchè le imprese possano gestire i loro clienti senza dover acquistare software apposito (Gartner 2008). Ognuno di questi modelli di servizio può essere implementato ed eseguito direttamente e indipendentemente sulla parte superiore dell infrastruttura cloud. Essi possono assumere anche strutture più complesse e possono anche essere sovrapposti l uno con l altro, ad esempio SaaS sovrappone PaaS, che a sua 21

volta può sovrapporre IaaS (Smoot e Tan 2012). Questi esempi sono illustrati dalla figura 4, a pagina seguente. Fig.5: Strutture dei modelli dei servizi cloud Fonte: Smoot e Tan 2012 Sono pertanto molteplici le soluzioni e i modelli di servizio per implementare un sistema cloud in un impresa, ognuno personalizzabile secondo le esigenze specifiche di ciascuna, per integrarsi al meglio con le strategie di crescita e innovazione. 2.3. Cloud computing e grid computing Nonostante la grande menzione del cloud computing nella stampa commerciale, non c è ancora accordo comune su cosa sia esattamente il cloud 22

computing e come si relazioni al grid computing (Stanoevska-Slabeva et al. 2010). Tradizionalmente, quando si presentava il problema di processare un grande ammontare di dati, un ambiente di calcolo grid era la soluzione più adatta per poter ridurre i costi del calcolo computazionale e aumentare la flessibilità del sistema. Per alcuni aspetti, questo sistema presenta molte similarità con le soluzioni cloud computing, nel momento in cui si considera, ad esempio, che entrambi i sistemi sono composti da nodi geograficamente dispersi, eterogenei e indipendenti. Una delle principali differenze tra i due, invece, si riscontra nel modo in cui i compiti vengono portati a termine nei rispettivi ambienti di esecuzione. Nel grid computing, infatti, un compito complesso viene scomposto in numerosi piccoli compiti che vengono eseguiti in diverse macchine, che offrono una struttura simile per potenza di calcolo (Fernandez, del Rìo, Herrera, Benìtez 2010). E per questo che il grid computing richiede anche l uso di un software particolare che divida e distribuisca parti di un programma in diverse migliaia di piccoli compiti da eseguire su altri computer, e che poi ricomponga i risultati (Myerson 2009). Fig. 6: Struttura-tipo dell architettura grid computing Fonte: Hill et al. 2013 23