UN Po DI TEORIA. Daniela fantozzi fantozzi@istat.it. 18/04/2009 Esercitazione 1 Economia Politica - Terracina



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UN Po DI TEORIA Daniela fantozzi fantozzi@istat.it 1

Il Prodotto interno lordo (PIL) misura la produzione finale di beni e servizi, prodotta nell anno su un determinato territorio Il PIL è definito ai prezzi di mercato in quanto è risultato finale dell attività di produzione delle unità produttive residenti quindi tutti i beni e servizi ottenuti durante le varie fasi che precedono il prodotto finale sono chiamati beni e servizi intermedi e sono esclusi dal calcolo del PIL Il PIL non include l economia sommersa, le attività fuori mercato (l economia informale) e i mali (es. inquinamento o danni ambientali) Il Reddito nazionale lordo (RNL) misura il reddito che è ricevuto da un paese, quindi prodotto dai suoi residenti, in Italia e all estero (si ricava aggiungendo al PIL i redditi e le imposte netti dall estero). 2

Il Prodotti interno lordo può essere determinato in 3 modi: 1. Somma dei valori aggiunti dei settori o delle branche, più le imposte sui prodotti meno i contributi (metodo reale o del valore aggiunto VA di ogni branca) 2. Come somma degli impieghi finali di beni e servizi (consumi, investimenti pubblici e privati) fatti dai residenti, più le esportazioni e meno le importazioni (metodo del bilancio o della spesa Y = C + I + G + X - M) 3. Come somma dei redditi dell economia: salari, profitti, redditi misti (metodo personale Y = salari+profitti+redditi misti) 3

PIL reale versus PIL nominale Il PIL nominale è calcolato utilizzando i prezzi dell anno corrente; PIL reale è calcolato stimando il valore di beni e servizi prevalenti in un anno base. Il PIL reale rappresenta il valore del PIL corretto per tenere conto dell inflazione e può essere pensato come una misura del volume fisico della produzione. Per confrontare l attività economica di un paese nel tempo si utilizza il PIL reale. 4

Domande e esercizi 5

1. Davide Lotta vende 100 azioni della Benetton a un prezzo unitario di 50 euro, pagando al broker una commissione del 2% sulla vendita. In che modo incide sul Pil dell anno corrente la transazione di Lotta? 1. Risposta La vendita delle azioni rappresenta un trasferimento di proprietà delle attività della Benetton, e non la produzione di nuovi beni o servizi; di conseguenza la vendita di titoli non contribuisce al PIL; invece la commissione di 100 euro versata al broker (pari al 2% dei proventi della vendita dei titoli) costituisce il pagamento di un servizio svolto nell anno corrente e quindi rientra nel calcolo del PIL 6

2. Un abitazione di 20 anni viene venduta a una famiglia al prezzo di 200.000 euro, cifra su cui l agenzia immobiliare pratica una commissione del 4%, pari a 8000 euro. Per quale ammontare questa transazione contribuisce al PIL? 2. Risposta Poiché la casa non è stata costruita nell anno corrente, il suo valore non rientra nel calcolo del PIL di quest anno (infatti il suo valore è stato incluso nel PIL di vent anni fa!). sono inclusi invece gli 8000 euro di commissione pagati all agente immobiliari, che rappresentano il valore di mercato dei suoi servizi. Ps. L acquisto di una nuova abitazione accresce il PIL e rientra nella voce Investimenti 7

3. In riferimento a ciascuna delle seguenti transazioni, precisate quali saranno le conseguenze sulla sul PIL italiano che sulle quattro componenti della spesa aggregata: 1. Una famiglia italiana acquista un auto nuova di produzione nazionale 2. Una famiglia italiana acquista un auto nuova importata dal Regno Unito 3. Un autonoleggio in Italia acquista un auto nuova di produzione nazionale 4. Un autonoleggio in Italia acquista un auto nuova importata dalla Germania 5. Il governo italiano acquista un auto nuova di produzione nazionale, da destinare al cittadino italiano che è stato nominato nuovo ambasciatore in Svezia 8

3. Risposta 1. Una famiglia italiana acquista un auto nuova di produzione nazionale: il PIL cresce, l acquisto fa aumentare la spesa per consumi delle famiglie in beni durevoli (C) 2. Una famiglia italiana acquista un auto nuova importata dal Regno Unito: il PIL diminuisce, M aumenta 3. Un autonoleggio in Italia acquista un auto nuova di produzione nazionale: il PIL cresce, l acquisto aumenta gli investimenti fissi da parte delle imprese (I) 4. Un autonoleggio in Italia acquista un auto nuova importata dalla Germania: il PIL diminuisce, M aumenta 5. Il governo italiano acquista un auto nuova di produzione nazionale, da destinare al cittadino italiano che è stato nominato nuovo ambasciatore in Svezia: il PIL aumenta, l acquisto accresce la spesa per consumi della PA (G) 9

4. Il tasso di attività femminile in Italia è aumentato dal 1960 al 2002 di circa 10%. Quali sono gli effetti sul PIL di una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro? 4. Risposta L inserimento delle donne nel mercato del lavoro ha fatto crescere il valore del PIL i due modi uno diretto e latro indiretto. Il valore dei beni e servizi prodotti dalla forza lavoro femminile ha contribuito direttamente a far salire il PIL; inoltre il valore del PIL aumenta anche dell importo pari alle retribuzioni di chi svolge i lavori domestici e di baby-sitting che in precedenza erano svolti dalle donne a casa. 10

5. Il metodo di misurazione del PIL basato sulla spesa è equivalente a quello basato sulla produzione. Ipotizziamo che un paese produca un unico bene, automobili. In un determinato anno vengono prodotte 1000 automobili dal valore unitario di 10.000 euro; di queste 700 vengono vendute a privati, 200 a imprese, 50 allo Stato e 25 all estero. Non ci sono importazioni di automobili. Le unità invendute sono detenute in forma di scorte dai rispettivi produttori. 11

5. Risposta a. Calcolo del PIL in termini di produzione di beni e servizi finali PIL = 1000 x 10.000 = 10 milioni di euro b. Calcolo del PIL in termini di spesa: C+G+I+X-M C = 700*10.000 = 7 milioni di euro G = 50*10.000 = 0,5 milioni di euro X = 25*10.000 = 0,25 milioni di euro M= 0 Scorte = 1000-700-200-50-25 = 25 I =200*10.000 + 25*10.000 = 2,25 milioni di euro Spesa totale = C+I+G+X-M 7 milioni+2,25 milioni+0,5 milioni+0,25 milioni = 10 milioni di euro 12

5 bis. Il metodo di misurazione del PIL basato sulla spesa è equivalente a quello basato sulla produzione. Riprendendo l esempio 5, supponete che 25 delle automobili acquistate dalle famiglie siano importate. La produzione nazionale rimane pari a 1000 automobili dal valore unitario di 10.000 euro; Calcolate nuovamente il PIL in termini di a) valore di mercato della produzione e b) componenti della spesa 13

5 bis. Risposta a. Calcolo del PIL in termini di produzione di beni e servizi finali PIL = 1000 x 10.000 = 10 milioni di euro b. Calcolo del PIL in termini di spesa: C+G+I+X-M C = 700*10.000 = 7 milioni di euro G = 50*10.000 = 0,5 milioni di euro X = 25*10.000 = 0,25 milioni di euro M= 25*10.000 = 0,25 milioni di euro Scorte = 1000-700-200-50 = 50 Poiché 25 auto rimangono invendute in quanto sono importate dall estero! I =200*10.000 + 50*10.000 = 2,5 milioni di euro Spesa totale = C+I+G+X-M 7 milioni+2,5 milioni+0,5 milioni +0,25milioni-0,25milioni = 10 milioni di euro 14

6. Utilizzare il PIL per confrontare l attività economica ottenuta in due momenti diversi può portare a conclusioni fuorvianti Supponiamo ad esempio che in Italia si producano solo pizze e calzoni Quantità di pizze Prezzo delle pizze 2001 10 10 euro 2006 20 12 euro Quantità di calzoni Prezzo dei calzoni 2001 15 5 euro 2006 30 6 euro 15

6. Utilizzare il PIL per confrontare l attività economica ottenuta in due momenti diversi può portare a conclusioni fuorvianti Calcoliamo il PIL di ogni anno in termini di valore di mercato della produzione e otteniamo: Nel 2001 10pizze*10euro+15calzoni*5 euro = 175 euro Nel 2006 20pizze*12euro + 30calzoni*6euro = 420 euro Da un confronto (2006/2001) 420/175= 2,4 potremmo concludere che il PIL del 2006 è 2,4 volte maggiore del PIL del 2001 MA se l attività economica è raddoppiata (sono doppi sia le quantità delle pizze che dei calzoni) perché il valore del PIL evidenzia un incremento maggiore?? Tra il 2001 e il 2006 oltre alle quantità sono aumentati anche i prezzi (crescono di 1,2); di conseguenza il valore di mercato della produzione è cresciuto più del volume fisico! 16

7. Come escludere gli effetti della variazione dei prezzi? Si sceglie un anno base a cui rapportare il valore della produzione del PIL dei diversi anni (PIL reale) PIL reale 2001 coincide con la produzione 2001 10pizze*10euro+15calzoni*5 euro = 175 euro In generale nell anno base il PIL nominale = PIL reale PIL reale 2006 20pizze*10euro + 30calzoni*5euro = 350 euro Da un confronto (2006reale/2001reale) 350/175= 2 possiamo concludere che il PIL del 2006 è il doppio del PIL del 2001. abbiamo quindi depurato la crescita delle quantità dalla variazione dei prezzi, che in questo esempio crescono nella stessa proporzione. 17

7bis. Cosa succede se i prezzi crescono in proporzioni diverse rispetto alle quantità? Supponiamo ad esempio che in Italia la produzione di pizze e calzoni sia la seguente: Quantità di pizze Prezzo delle pizze 2001 10 10 euro 2006 30 12 euro Quantità di calzoni Prezzo dei calzoni 2001 15 5 euro 2006 30 6 euro 18

7bis. Risposta PIL reale 2001 coincide con la produzione 2001! 10pizze*10euro+15calzoni*5 euro = 175 euro In generale nell anno base il PIL nominale = PIL reale PIL reale 2006 30pizze*10euro + 30calzoni*5euro = 450 euro Da un confronto 450/175= 2,6 possiamo concludere che il PIL del 2006 è più del doppio del PIL del 2001. 19

PIL reale versus PIL nominale confrontando il PIL nominale e il PIL reale si ottiene un indice dei prezzi implicito o deflatore implicito = PIL a prezzi correnti/ PIL ai prezzi del periodo base x 100 poiché nessun indice dei prezzi è stato utilizzato per calcolare il valore del PIL reale e nominale, il deflatore implicito del PIL rappresenta l indice più completo del livello generale dei prezzi poiché comprende tutti i beni e i servizi prodotti dall intero sistema economico non ponderati 20

8. Come viene costruito l IPC per misurare il costo della vita? Supponiamo che il 2000 sia l anno base e che il paniere non cambi tra il 2000 e il 2004 Costo nel 2000 Canone di affitto di 500 euro un appartamento Spaghetti (60Kg a 2 120 euro euro al Kg Biglietti del cinema 60 euro (10 a 6 euro l uno) Spesa totale 680 euro Costo nel 2004 Canone di affitto di 630 euro un appartamento Spaghetti (60Kg a 2 150 euro euro al Kg Biglietti del cinema 70 euro (10 a 6 euro l uno) Spesa totale 850 euro 21

8. Come viene costruito l IPC per misurare il costo della vita? Per consumare nel 2004 lo stesso paniere di beni, una famiglia deve spendere 170 euro (850-680) in più, Ovvero possiamo affermare che il costo della vita è aumentato del 25% (170/680 * 100 euro) IPC = costo del paniere di beni e servizi dell anno base nell anno corrente/ costo del paniere di beni e servizi dell anno base nell anno base IPC del 2004 = 850/680 = 1,25 Si tenga presente che l IPC dell anno base è sempre uguale a 1,00 (o 100 come viene diffuso dalle statistiche ufficiali!) 22

8bis. A quanto ammonta l IPC del 2004 se il canone d affitto scende da 500 euro nel 2000 a 400 euro nel 2004? I prezzi degli altri prodotti rimangono gli stessi 8bis. Risposta nel 2000 il costo del paniere rimane pari a 680 euro. Costo nel 2004 (cioè quanto occorre spendere per mantenere lo stesso paniere del 2000) 400 + 150 + 70 = 620 euro L IPC nel 2004 è pari a 620/680 = 0,918 quindi tra il 2000 e il 2004 il costo della vita è sceso quasi del 9% 23

Ricordiamo che l IPC non rappresenta di per sé il prezzo di un bene o di un servizio bensì un indice dei prezzi. È una misura quindi del prezzo medio di una categoria di beni e servizi rispetto al prezzo degli stessi in un anno base L INFLAZIONE, per contro, indica con quale rapidità il livello medio dei prezzi varia nel tempo Il Tasso di Inflazione rappresenta la variazione percentuale annua del livello dei prezzi misurato da un indice come per esempio l IPC. Es. se nel 2003 l IPC è 1,25 e nel 2004 è pari a 1,30, il tasso d inflazione è pari a (P2-P1)/P1*100 1,30-1,25= 0,05 0,05/1,25*100 = 4% 24

Caso pratico n.1 La seguente tabella riporta i prezzi e le quantità consumate in un dato paese nei diversi anni. Anno Prezzo bene 1 Quantità bene 1 Prezzo bene 2 Quantità bene 2 Prezzo bene 3 Quantità bene 3 1996 50 10 1 100 5 100 1997 50 12 1 200 10 50 1998 60 12 1,5 250 20 20 Anno base è il 1996. Nell ICP le quantità di beni che compongono il paniere sono sempre quelle consumate nell anno base, anche per gli anni sucessivi. Paniere di riferimento 25

Calcolare l IPC nel 1996. Valore paniere nel 1996= (10x 50 )+(100x1 )+(100x5 ) = 1100 IPC 1996= (1100 /1100 ) x 100 = 100 N.B. il 1996 è stato scelto come anno base quindi valore al numeratore (costo del paniere nell anno in cui si sta calcolando l indice) e il valore al denominatore (costo del paniere nell anno base) sono uguali. Nell anno scelto come base l IPC vale sempre 100 26

Calcolare l IPC nel 1997. Valore paniere nel 1997= (10x50 )+(100x1 )+(100x10 )= 1600 IPC 1997= (1600 /1100 ) x 100 = 145,5 Calcolare IPC nel 1998. Valore paniere nel 1998= (10x60 )+(100x1,5 )+(100x20 )= 2750 IPC 1998= (2750 /1100 ) x 100 = 250 27

Qual è il tasso d inflazione nel 1997? Tasso inflazione 1997 = IPC 1997 - IPC 1996 IPC 1996 x 100 Tasso inflazione 1997 = (145,5 100)/100 x 100 = 45,5% Qual è il tasso d inflazione nel 1998? Tasso inflazione 1998 = IPC 1998 - IPC 1997 IPC 1997 x 100 Tasso inflazione 1998 = (250 145,5)/145,5 x 100 = 71,8% 28

Confronto tra i vari indici dei prezzi: Indice dei prezzi al consumo (IPC): una misura (un indice) del costo complessivo del paniere beni (merci e servizi) acquistato da un consumatore tipo Indice dei prezzi all ingrosso (IPI): una misura (un indice) del costo complessivo del paniere beni (merci e servizi) acquistato dall impresa tipo Deflatore del PIL: una misura (un indice) del prezzo di tutti i beni e servizi prodotti internamente 29

Tre diversi indici dei prezzi al consumo L'Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l'intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e l'indice armonizzato europeo (IPCA). I tre indici hanno finalità differenti: il NIC o IPC misura l'inflazione a livello dell'intero sistema economico; in altre parole considera l'italia come se fosse un'unica grande famiglia di consumatori, all'interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate. Per gli organi di governo il NIC rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche; il FOI si riferisce ai consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (extragricolo). E' l'indice usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato; l'ipca è stato sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione comparabile a livello europeo. Infatti viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell'unione Europea, ai fini dell'accesso e della permanenza nell'unione monetaria. 30

Differenze IPC e Deflatore del PIL Deflatore si riferisce ai prezzi di tutti i beni e servizi prodotti e non solo di quelli acquistati dal consumatore o dall impresa tipo l IPC include i prezzi dei beni importati mentre il Deflatore li esclude (include solo i prezzi dei beni prodotti internamente). l IPC si basa sui prezzi di un paniere costante (quello dell anno base), mentre il Deflatore si basa sui prezzi della produzione corrente (il paniere cambia automaticamente nel tempo). 31

IPC / Deflatore, dati USA IPC maggiormente sensibile agli shock petroliferi 32

Periodo di riferimento: febbraio 2009 Aggiornato il 16 marzo 2009 Indice dei prezzi al consumo FOI al netto dei tabacchi Indice generale 134,5 Variazione percentuale rispetto al mese precedente +0,2 Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente +1,5 Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti +4,4 Per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato, si utilizza l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi. Il FOI si riferisce ai consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente operaio o impiegato. Tale indice si pubblica sulla Gazzetta Ufficiale ai sensi dell'art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392. 33

L'inflazione è un processo di aumento continuo e generalizzato del livello dei prezzi dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie. Un aumento dell inflazione corrisponde ad una situazione in cui aumenta la velocità di crescita dei prezzi, mentre una riduzione dell inflazione si verifica nel caso in cui i prezzi, pur essendo in aumento, crescono ad una velocità minore. L inflazione si misura attraverso la costruzione di un indice dei prezzi al consumo. In Italia, come nella maggior parte delle economie occidentali, il calcolo dell'indice è affidato all'istituto nazionale di statistica. Un indice dei prezzi al consumo è uno strumento statistico che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno. 34

9. Usando i dati dell esempio, calcolare l IPC e i tassi di inflazione annuali usando il 1972 come anno base Anno IPC 1972 0,09459 1973 0,10480 1974 0,12488 1975 0,14605 1976 0,17032 9. Risposta Dividiamo ogni valore per l IPC del 1972, moltiplicando per 100 si ottiene: 1972= 100 1973= 108,5 1974= 127,1 1975= 157,8 1976= 180,6 In piena crisi petrolifera i prezzi nel 1976 sono aumentati dell 80,6% rispetto al 1972! 35

10. La DEFLAZIONE Una funzione importante dell IPC è quella di correggere le quantità nominali, cioè quantità misurate a valori monetari correnti, per annullare gli effetti dell inflazione ed esprimere i valori in termini di potere d acquisto Esempio: una famiglia tipo ha un reddito totale pari a 20.000 euro nel 2000 e a 22.000 euro nel 2004. Nel 2004 la famiglia si trova in condizioni migliori o peggiori? Ipotizziamo che i prezzi nello stesso periodo siano aumentati del 25%. Quindi, visto che il loro reddito è aumentato del 10%, dovremmo concludere che nel giro di 5 anni la situazione della famiglia è peggiorata, nonostante l incremento del reddito nominale! 36

10. Per ottenere una quantità reale, in termini cioè di quantità fisiche di beni e servizi, è necessario dividere il valore nominale, per un indice dei prezzi relativo al periodo in esame, come mostra la tavola Anno Reddito nominale IPC Reddito reale = reddito nominale/ipc 1995 20.000 euro 1,00 20.000/1=20.000 euro 2000 22.000 euro 1,25 22.000/1,25=17.600 euro Nell esempio, sebbene in termini nominali il reddito sia aumentato dal 1995 al 2000, in termini reali il valore del reddito è diminuito a causa dell aumento dei prezzi. Quindi dividendo un valore nominale per il valore corrente di un indice dei prezzi, e ricavando il corrispondente valore reale, si eliminano gli effetti dell inflazione (es. Per confrontare nel tempo salari, spese pubbliche, pensioni, ecc.) 37

11. L INDICIZZAZIONE L indice dei prezzi (IPC o FOI) può essere usato anche per convertire i valori reali in valori nominali. Ad esempio, per mantenere inalterato il potere d acquisto dei salari tra il 2005 e il 2009, ipotizzando che in questo periodo i prezzi in media di beni e servizi crescano del 20%, l importo monetario del salario o della pensione nel 2009 deve registrare un aumento del 20%, affinché l inflazione non eroda il loro potere d acquisto. In generale quindi se il valore nominale di salari, pensioni o sussidi, subisce ogni anno un incremento uguale all aumento percentuale dell IPC per mantenere inalterato il loro potere d acquisto, si effettua un operazione di indicizzazione. 38

NB: Indicizzazione = correzione automatica, per legge o per contratto, degli effetti dell inflazione sul valore della moneta. Es. : i salari possono essere indicizzati, totalmente o parzialmente, all indice dei prezzi al consumo (scala mobile, in Italia abolita nel 1992) 39

1. Si consideri un ipotetica economia in cui si producono tre soli beni, come riportato nella tabella che segue. Se l anno 1 è preso come anno base, qual è il tasso di crescita reale tra l anno 1 e l anno 2? E il tasso di crescita nominale? Quanta parte della crescita nominale è dovuta all aumento dei prezzi? Bene 1 Bene 2 Bene 3 q1 p1 q2 p2 q3 p3 Anno 1 1800 8,00 2700 1,50 500 150 Anno 2 1850 9,00 2720 1,70 550 155 40

2. Con riferimento ai dati riportati in tabella, relativi a un ipotetica economia in cui si producono tre soli beni, si calcolino: (i) il Pil reale e nominale nei due anni; (ii) i tassi di crescita reali e nominali; (iii) il deflatore del PIL. Prezzi 2007 Quantità 2007 Prezzi 2008 Quantità 2008 Bene 1 15,0 100,0 16,0 103,0 Bene 2 10,0 100,0 11,0 102,0 Bene 3 10,0 100,0 11,0 105,0 41