IV Rapporto sulla violenza di genere in Toscana. Daniela Bagattini Valentina Pedani. Pisa 26 novembre 2012

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IV Rapporto sulla violenza di genere in Toscana Daniela Bagattini Valentina Pedani Pisa 26 novembre 2012

Struttura del Rapporto Parte I I dati regionali sulla violenza di genere 1. Il monitoraggio delle richieste di aiuto alla rete regionale contro la violenza di genere (VGRT) 2 I dati dei consultori 3 La sperimentazione del Codice Rosa: i dati del primo semestre Parte II Tra sanitario e sociale: esempi di azioni integrate contro la violenza di genere 1. Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti 2. Il Codice Rosa 3. La situazione nei Pronto Soccorso della Regione Toscana non inclusi nella sperimentazione sul Codice Rosa

I dati dell applicativo della rete regionale Le utenti dei Centri 1 I nuovi accessi (dal 1 luglio 2010 al 30 giugno 2012) 5.723 donne 30,7 34,2 33,8 69,3 65,8 66,2 2009-2010 2010-2011 2011-12 Italiana Straniera

Caratteristiche socio-demografiche I dati dell applicativo della rete regionale Le utenti dei Centri 2 più della metà delle donne straniere (55,4%) è sposata, percentuale che scende al 41,4% per le italiane. Le separate sono invece il 18,1% tra le italiane e il 9,1% tra le straniere. Il 67,9% delle straniere e più della metà delle donne autoctone vive con il proprio partner le donne straniere che si rivolgono ai Centri antiviolenza sono più giovani delle autoctone; quasi il 30% delle utenti con cittadinanza non italiana ha meno di 29 anni, il 39,9% ha tra i 30 e i 39 anni; tra le italiane la fascia di età più numerosa è quella che va dai 40 ai 49 anni (il 31,1%;); in genere, senza differenze sensibili tra cittadinanza, sono donne mediamente istruite: più della metà possiede almeno il diploma di scuola superiore; in particolare, il 40,5% ha il diploma e il 13% la laurea, dati a cui va aggiunto un 3,2% di donne che possiedono altri titoli (es. corsi di formazione); tra le donne straniere le occupate regolarmente sono il 37,6%, tra le italiane il 48,3%. Se si confrontano i dati della sola annualità 2011-2012 (schede inserite dal 1 luglio 2011 al 30 giugno 2012) con quelli dell annualità precedente si può notare come sia aumentato il numero delle donne non occupate (da 515 a 642 casi).

I dati dell applicativo della rete regionale Le utenti dei Centri 3 Sintesi delle caratteristiche socio-demografiche: una tipologia Stato di convivenza Stato reddituale Convive con il partner Non convive con il partner Presenza di un reddito fisso (occupata stabilmente, pensionata) Assenza di un reddito fisso (lavoro salturario, studentessa, casalinga, non occupata) Straniera 42,2 25,9 19,4 12,5 Convive SENZA reddito proprio fisso Convive CON reddito proprio fisso Non convive e NON HA un reddito proprio fisso Non convive e HA un reddito proprio fisso Italiana 23,7 29,2 20,9 26,2 0 20 40 60 80 100

I dati dell applicativo della rete regionale La violenza e l aggressore 1 100 La violenza subita (risposta multipla) 90 85,2 80 79,0 75,5 70 60 57,3 50 40 30 24,3 31,5 20 18,3 10 7,8 8,2 9,8 4,0 2,9 0,9 0,4 0 Italiana Straniera Fisica Psicologica Economica Stalking Violenza sessuale Molestie sessuali Mobbing

Coniuge Partner convivente 15,2 I dati dell applicativo della rete regionale La violenza e l aggressore 2 Il rapporto tra vittima e aggressore (risposta multipla) 42,8 100 1,6 1,0 5,2 8,1 5,6 Partner non convivente Ex coniuge 3,8 9,2 80 12,2 14,1 Ex partner non convivente Ex partner convivente 6,5 5,8 60 25,2 Altro/i parente/i 3,9 Padre 3,4 Figlio/a 2,6 40 75,5 Madre Conoscente 1,3 5,3 20 54,7 Datore lavoro 1,0 Collega Sconosciuto 0,8 1,4 0 10 20 30 40 50 0 Italiana Straniera Partner Ex partner Parente Conosciuto Sconosciuto

I dati dell applicativo della rete regionale La violenza e l aggressore 3 Donne che si sono rivolte ai centri dal 1 luglio 2010 al 30 giugno 2012 per cittadinanza, tipo di violenza e tipo di relazione che intercorre tra aggressore e vittima. Distribuzione regionale percentuali valide. (risposta multipla) 100 80 60 40 20 6,3 5,6 4,3 5,8 3,9 16,3 30,5 25,0 17,5 20,7 15,2 9,2 5,7 16,7 7,5 23,2 5,6 22,3 49,2 14,7 62,5 50,0 45,1 30,5 21,6 1,0 0,3 2,3 0,5 7,4 2,6 3,7 2,8 0,2 2,5 0,3 2,7 0,4 9,0 4,7 5,1 4,0 14,1 12,0 11,5 12,9 11,7 26,4 22,2 23,6 42,0 83,3 80,6 81,7 68,5 62,3 65,6 46,0 0 Italiana (95) Straniera (36) Italiana (184) Straniera (120) Italiana (435) Straniera (100) Italiana (584) Straniera (390) Italiana (1.899) Straniera (1.053) Italiana (1.377) Molestie sessuali Violenza sessuale Stalking Economica Psicologica Fisica Straniera (934) Partner Ex partner Parente Conoscente Sconosciuto

I dati dell applicativo della rete regionale La violenza assistita 1 Figli che assistono alla violenza 100 90 80 70 60 50 40 30 41,8 58,2 32,8 67,2 Numero figli Minorenni Maschi: 1.678 Minorenni Femmine: 1.282 Maggiorenni Maschi: 657 Maggiorenni Femmine: 443 Totale figli 4.060 20 10 0 Italiana Straniera Presenza di figli che assistono alla violenza Assenza di figli che assistono alla violenza

Che ha segnalato la donna Servizio A cui la donna si è rivolta (precedentemente o contestualmente l'accesso) Da cui la donna è stata seguita (contestualmente o meno all'avvio di un percorso nel centro) Consultorio 27 121 41 Forze dell'ordine 181 1.162 206 Pronto soccorso Servizio sociale Altra struttura 89 529 48 353 902 354 443 591 310 Casa rifugio - - 97 *In questo caso si tratta di un passaparola tra amici, parenti e simili I dati dell applicativo della rete regionale i servizi a sostegno della donna 1 Rete relazionale Terzo settore/altro c.a. Il rapporto con gli altri servizi dal 1 luglio 2010 al 30 giugno 2012 (tre domande a risposta multipla) Che ha segnalato la donna Altro servizio Da cui la donna è A cui la donna si è stata seguita rivolta (contestualmente (precedentemente o meno all'avvio o contestualmente di un percorso nel l'accesso) centro) 221* - 51 125 133 129 (c.a.) Enti e servizi pubblici 65 151 74 Sindacato/ intervento legale 22 174 35 Sostegno privato - 109 -

I dati dei consultori 1 700 600 Motivo della visita al consultorio per subarea abuso e maltrattamento (esclusa negligenza genitoriale ) Tipo di maltrattamento subito 500 400 300 200 100 0 223 206 162 108 213 216 203 134 130 162 65 142 2009 2010 2011 2012(a) maltrattamenti fisici maltrattamenti psicologici maltrattamenti sessuali Fonte: nostra elaborazione su dati archivio regionale delle Prestazioni consultoriali (SPC) resi disponibili dal Settore Sistema Informativo e Tecnologie Informatiche - DG Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale - Regione Toscana

I dati dell applicativo della rete regionale i servizi a sostegno della donna 2 Distribuzione provinciale del numero di servizi a cui si sono rivolte le utenti dei centri dal 1 luglio 2010 al 30 giugno 2012 AR 37,7 21,9 6,5 1,2 FI 30,3 14,7 4,5 0,4 GR 23,7 17,9 6,8 2,1 LI 42,0 11,7 3,4 LU MS 26,5 41,5 4,4 1,5 10,6 2,1 2,1 1,1 PI 37,1 21,1 5,4 2,1 PO 38,4 21,5 6,8 0,7 PT 41,4 15,1 7,3 1,0 SI 38,1 12,1 4,3 0,9 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 1 servizio 2 servizi 3 servizi 4 servizi 5 servizi

Donne che si sono rivolte ai centri dal 1 luglio 2010 al 30 giugno 2012 per presenza di figli che assistono alla violenza e per aver sporto denuncia 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 67,7 2,6 29,6 I figli assistono alla violenza I dati dell applicativo della rete regionale la denuncia 1 75,2 1,2 23,6 I figli non assistono alla violenza Ha sporto denuncia Denuncia ritirata Non ha sporto denuncia

Donne che si sono rivolte ai centri dal 1 luglio 2010 al 30 giugno 2012 che hanno sporto denuncia, per tipo di relazione che intercorre tra aggressore e vittima e tipo di violenza subita 100 90 80 70 I dati dell applicativo della rete regionale la denuncia 2 60 50 40 30 20 44,2; (168) 29,7; (451) 24,9; (44) 50,0; (3) 40,7; (22) 24,1; (448) 35,0; (187) 19,0; (47) 31,2; (29) 40,0; (4) 26,6; (176) 30,1; (59) 18,4; (9) 30,0; (3) 57,1; 48,4; (6) 44,3; (44) 46,9; 40,0; 42,6; (58) 44,4; (112) (56) 40,0; (20) (12) (18) 31,3; (10) 25,0; (8) 10 0 Fisica Psicologica Economica Stalking Violenza sessuale partner ex parente conoscente sconosciuto

Parte II Tra sanitario e sociale: esempi di azioni integrate contro la violenza di genere 1. Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti 2. Il Codice Rosa 3. La situazione nei Pronto Soccorso della Regione Toscana non inclusi nella sperimentazione sul Codice Rosa Gruppo di lavoro di Asel srl Virginia Bettanin Luca Caterino Paolo Sambo

Il centro di Ascolto Uomini Maltrattanti La violenza deve cessare immediatamente per poter intraprendere un percorso CONTATTO TELEFONICO INVIO DA ALTRI SOGGETTI PERCORSO DI VALUTAZIONE PERCORSO DI GRUPPO NON INTERESSE AL PERCORSO DI GRUPPO INTERRUZIONE NON CONCORDATA CHIUSURA CONCORDATA

L approfondimento sul progetto Codice Rosa dell USL 9 Grosseto 1 Le tematiche affrontate nell approfondimento sul Codice Rosa Le tappe ufficiali Come nasce il progetto Le caratteristiche del progetto Le funzioni La Stanza rosa I dati sulla violenza Privacy della vittima e sospetta violenza L aggressore e la violenza: una conferma La nascita di un sistema: la formazione, il gruppo, le procedure Punti di forza Punti di debolezza

L approfondimento sul progetto Codice Rosa dell USL 9 Grosseto 2 Deliberazione n 147 del 31 marzo 2010 Proposta dall U.O.C Educazione e Promozione della Salute della Azienda Usl 9 di Grosseto Le tappe ufficiali DRG n 495 del1 3 giugno 2011 Protocollo d intesa del 13 giugno 2011 Protocollo d intesa del 16 aprile 2010 Procura della Repubblica di Grosseto Azienda Usl 9 di Grosseto Regione Toscana Procura Generale della Repubblica di Firenze Deliberazione n 224 del 20 maggio 2011 Azienda ULS 9 Grosseto Decreto Dir. n 5170 del 18 novembre 2011 Regione Toscana - Giunta Regionale Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale Deliberazione n 168 del 23 aprile 2012 Azienda ULS 9 Grosseto

L approfondimento sul progetto Codice Rosa dell USL 9 Grosseto 3 Tutelare Mettere in sicurezza Assicurare alla giustizia gli autori dei reati Contesto normativo regionale Due gruppi di lavoro, uno costituito da magistrati e uno da personale sanitario Esistenza di rapporti tra i soggetti della rete

La sperimentazione del Codice Rosa I dati del primo semestre 1 Codici rosa nelle Aziende Sanitarie che hanno avviato la sperimentazione per trimestre AS Grosseto 106 92 AS Prato 87 84 AS Arezzo 63 72 AS Lucca 65 49 AS Viareggio 17 47 0 50 100 150 200 250 I trimestre 2012 II trimestre 2012 Elaborazione su dati forniti dal progetto regionale Codice Rosa - Settore Diritti e Servizi socio-sanitari della persona in ospedale DGDiritti di Cittadinanza e Coesione Sociale - Regione Toscana

La sperimentazione del Codice Rosa I dati del primo semestre 2 Codici Rosa nelle AS che hanno avviato la sperimentazione per tipo di violenza subita e per tipo di paziente Adulti Casi pediatrici 572 95% 21 3% Maltrattamenti Abusi Stalking 59 74% 21 26% 9 2%

I Pronto Soccorso della Regione Toscana non ancora inclusi nel Codice Rosa - 1 I Pronto Soccorso della Regione e la violenza Questionario strutturato, da compilare online, definito nei tavoli di lavoro Analisi articolata su due livelli: uno, ad opera dell OSP di Pisa, che, oltre a curare la parte della somministrazione del questionario, ha analizzato i dati nel dettaglio mettendoli a disposizione del Settore Diritti e servizi socio-sanitari della persona in ospedale, l altro, effettuato ai fini del report Nel vostro Pronto Soccorso esistono prassi specifiche per l'accesso di casi di violenza contro le categorie indicate? Avete mai sperimentato prassi di questo genere nel passato? Frequenze di risposta Donne Bambini Anziani Omosessuali Disabili Migranti Altro Sì 20 12 5 2 3 2 1 In passato 1 1 3 2 1 1 0 Mai 5 13 18 22 22 23 25 Totale 26 26 26 26 26 26 26 In altro persone soggette a misure restrittive della libertà personale

100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 I Pronto Soccorso della Regione Toscana non ancora inclusi nel Codice Rosa - 2 Crede che il personale del suo Pronto Soccorso sia sufficientemente sensibilizzato su questo tema? Violenza contro: Percentuale di risposte per categoria 7,7 7,7 4,0 4,0 8,0 8,0 12,0 26,9 19,2 24,0 24,0 24,0 40,0 Per niente 40,0 Poco 44,0 44,0 Abbastanza 73,1 65,4 Molto 44,0 32,0 24,0 24,0 Donne Bambini Anziani Disabili Omosessuali Migranti Due riflessioni su questi dati: Dei diciannove Pronto Soccorso che dichiarano molta attenzione verso i casi pediatrici, nove non hanno pratiche specifiche per l accesso di bambini vittime di violenza. I casi in cui si rileva molta sensibilità verso la violenza contro le donne riguardano anche Pronto Soccorso in cui non sono presenti prassi per tutelare le vittime di questo tipo di violenza, ma che si trovano in zone con un Centro antiviolenza presente da molti anni e particolarmente attivo.

I Pronto Soccorso della Regione Toscana non ancora inclusi nel Codice Rosa - 3 Sarebbe interessato a sperimentare il codice rosa nel suo Pronto Soccorso? Elementi che hanno influenzato l adozione di prassi specifiche per le vittime di violenza nei Pronto Soccorso 16 62% 6 23% Rapporti con rete territoriale contro la violenza di genere 4 15% Sì, molto Si, abbastanza No Pronto Soccorso Echi dell'esperienza del Codice Rosa Legame con servizi sociali per casi codificati (minori, anziani, disabili)

Riflessioni conclusive La violenza è un fenomeno trasversale rispetto alle tradizionali caratteristiche sociodemografiche utilizzate per descrivere e prevedere fenomeni sociali. Nella stessa direzione vanno le informazioni fornite dal Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti: è l intimità della relazione con la vittima la caratteristica comune agli uomini che si rivolgono al CAM, mentre le variabili socio-demografiche non riescono a tracciare la figura di un aggressore tipo. Delineare le caratteristiche delle utenti non serve dunque a spiegare le cause della violenza, ma a capire quali siano i bisogni delle vittime e quali gli interventi che il decisore pubblico può mettere in campo per facilitarne il percorso di uscita. Allo stesso modo uno sguardo territoriale, affidato ai singoli Osservatori Sociali Provinciali, può stimolare una riflessione su quali strumenti e quali percorsi facilitino nella vittima i primi venti passi per uscire dalla situazione di violenza in cui si trova. Si fa sempre più esplicita la necessità di andare oltre e di interrogarsi su questi elementi: cosa facilita nella donna la decisione di prendere consapevolezza della situazione che sta vivendo, di smettere di considerarla normale e di uscirne? Un interrogativo che l immagine in copertina vuol rappresentare insieme alla necessità di scoprire che cosa c è là fuori : la donna deve essere messa in condizione di sapere che cosa la attende. Resta dunque da approfondire quest ultimo aspetto che riguarda anche la capacità di risposta data da un territorio, non solo in termini di accoglienza, ma anche di percorsi di uscita e di re-inserimento delle donne.

Riflessioni conclusive