IL PROGETTO EDUCATIVO DEL NIDO

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IL PROGETTO EDUCATIVO DEL NIDO Il progetto educativo del Nido è lo strumento che consente di rendere trasparenti e leggibili i valori, le finalità e le caratteristiche della nostra offerta formativa. E il frutto del gruppo educativo del nido che ha il compito di predisporre e organizzare gli strumenti, gli ambienti, i percorsi educativi per i bambini e il coinvolgimento delle famiglie. Il punto di partenza per definire il Progetto educativo è il benessere del bambino e della bambina che entra in un ambiente sereno che deve integrare l'attività della famiglia nella crescita armonica e integrale della persona. Il bambino è il protagonista nelle relazioni con gli altri, nelle attività, con le sue esigenze affettive e cognitive, i suoi bisogni e i suoi interessi; l ambiente che lo accoglie deve essere rassicurante e sereno per permettergli di esprimersi, di manifestare le sue gioie o le sue angosce. 1

STORIA Il nido San Giovanni Battista nasce a Vighizzolo nell aprile 2000, si situa nello stabile di nuova costruzione della Scuola dell Infanzia e opera seguendo le normative nazionali (L 1044/71 e LR 891/77), accogliendo i bambini da 1 a 3 anni. Il nido nasce come servizio sociale che ha lo scopo di rispondere alle esigenze della famiglia di conciliare il lavoro con la gestione dei figli, ma è diventato luogo di crescita psico-fisica del minore e luogo di relazioni e di socializzazione, luogo che integra l azione educativa della famiglia. Le educatrici Elena ed Elisa IL PERSONALE accolgono i bambini alternandosi con questi turni: 7.30 14.00 8.00 14.30 Matilde aiuta dalle 9.30 alle 10.30. L educatrice Cinzia è al nido dalle 14.30, fa la merenda e il prolungato. Un ausiliaria nell arco della giornata è sempre presente. 2

ELEMENTI PEDAGOGICI DELLA VITA AL NIDO L INSERIMENTO: l inserimento al nido rappresenta un momento molto importante e delicato sia per il bambino che per i genitori. Fondamentale è il rapporto affettivo e comunicativo fatto di sguardi, contatto fisico, rassicurazione e la gradualità. Durante i primi giorni è richiesta la presenza dei un genitore e poi progressivamente si allontana. L ACCOGLIENZA: la separazione dalle figure di riferimento per i bambini è il momento che introduce la giornata; nel passaggio dai genitori alle educatrici, oltre allo scambio di informazioni, si favoriscono separazioni non troppo frettolose, ma neppure rituali troppo lunghi. LE ROUTINES: la giornata al nido è scandita da rituali e momenti che si ripetono in maniera sequenziale e che garantiscono sicurezza al piccolo e aiutano progressivamente a capire cosa succederà nell arco della giornata. L entrata, la merenda al mattino, il cambio, il pranzo, il sonno e l uscita sono i rituali che consentono l instaurarsi di una relazione di fiducia e di rassicurazione con il bambino. LE ATTIVITA : nel nido si individuano attività programmate intese come percorsi con materiali giochi idonei a incoraggiare e promuovere la naturale curiosità e spontaneità dei bambini, valorizzando il piacere del fare. Le attività strutturate, proposte sempre come gioco, favoriscono i primi percorsi cognitivi. Momenti di gioco libero: è l attività privilegiata che impegna e coinvolge i bambini nell esplorazione, nella scoperta e nella conoscenza di ambienti, di materiali e di giochi in maniera autonoma e sperimentando le proprie capacità. LE ESPERIENZE RELAZIONALI E SOCIALI: il nido è un luogo dove il bambino fa le prime esperienze di relazioni senza i genitori; le educatrici pongono attenzione e favoriscono le relazioni all interno del gruppo che si sviluppano sia con i coetanei che con gli adulti. 3

GLI SPAZI E GLI AMBIENTI Il nido rappresenta un luogo di crescita per il bambino e per questo l ambiente è: Accogliente, rassicurante e sicuro sia per i bambini che per i genitori; Strutturato in modo che ogni spazio sia riconoscibile nella sua funzione, e che gli arredi e i giochi favoriscano l autonomia. La cura degli ambienti è intesa come cura delle relazioni. Curare gli arredi, gli oggetti, i luoghi di attività è un atto educativo che genera benessere, senso di sicurezza, appartenenza e piacere dell abitare. L ambiente nido è strutturato in: Spazio dell accoglienza: è l atrio in cui ci sono gli armadietti, personalizzati con foto del bambino, per riporre gli oggetti e gli indumenti personali e dove il genitore prepara il bambino al passaggio all educatrice. Spazio del gruppo: è il salone il luogo dove vivere l esperienza relazionale con la propria educatrice e con gli altri bambini.il salone è suddiviso in angoli differenziati per offrire opportunità di gioco per tutti: angolo morbido, angolo della lettura, angolo della cucina, la tana. Spazio per le attività: è lo spazio rappresentato dalle sezioni in cui l educatrice con il proprio gruppo di bambini si ritrova per fare merenda, coinvolgere affettivamente i bambini con canzoncine mimate, ma anche per proporre attività di manipolazione di pittura, di gioco simbolico. Spazio del cambio: è il luogo dedicato alla cura e all igiene del bambino. Strutturato con due fasciatoi per i più piccoli e con i sanitari a misura di bambino per favorire l autonomia. Spazio del sonno: è il luogo del riposo ed è allestito con brandine per i più grandi e lettini per i più piccini. Spazio psico-momotorio: è la palestra della Scuola in cui si svolgono attività motorie per la conoscenza del proprio corpo e lo sviluppo motorio. Da alcuni anni una esperta esterna conduce un laboratorio di psicomotricità per tutti i bambini da gennaio ai primi di maggio una mattina a settimana. Il giardino: è il luogo in cui il bambino, a contatto con la natura, utilizza e fa giochi di movimento. All esterno ci sono tricicli, scivoli, sabbionaia, ecc. 4

OSSERVAZIONE, DOCUMENTAZIONE, FORMAZIONE L osservazione è una modalità di lavoro che consente alle educatrici di: Conoscere ogni bambino e considerarlo unico Valorizzare gli interessi, i bisogni, le competenze di ogni bambino Cogliere i segnali dello sviluppo del bambino e delle sue tappe evolutive. Documentare significa raccogliere e conservare tutto ciò che racconta la storia di ogni bambino al nido e il suo percorso di crescita. La documentazione, accompagnata dalle informazioni delle educatrici è utile nel passaggio alla scuola dell infanzia, durante le giornate di CONTINUITA che il nido svolge nel mese di maggio. I documenti utilizzati sono: scheda di conoscenza del bambino stilata durante il colloquio con i genitori prima dell inserimento del bambino diario di bordo in cui si annotano giornalmente le notizie relative al pranzo al cambio, al riposo. Bacheca per i genitori in cui oltre agli avvisi, ai depliant formativi, si espongono le esperienze significative vissute dal bambino ed espresse con produzioni grafiche, fotografie, cartelloni. Questionari di valutazione del servizio per le famiglie che hanno la possibilità di esprimere il grado di soddisfazione permettendo di migliorare il servizio. La formazione del personale è fondamentale e necessaria per garantire la qualità del servizio. Annualmente le educatrici partecipano a corsi organizzati dall Ente o che si svolgono sul territorio che hanno tematiche inerenti a tematiche pedagogiche. Il personale, didattico ed ausiliario, è tenuto all aggiornamento di corsi sulla sicurezza e corsi di pronto soccorso secondo la normativa vigente(dl 81/08, DPR 151/11 antincendio, DL 193/07 per haccp). 5

LA FAMIGLIA IL nido e la famiglia condividono l azione educativa, instaurano rapporti di fiducia e trovano modalità di comunicazione utili alla crescita del bambino. Nel corso dell anno si organizzano queste iniziative: OPEN DAY: Il servizio offre la possibilità di visitare gli ambienti, conoscere il personale e avere informazioni rispetto alla vita al nido. COLLOQUIO INIZIALE: l educatrice incontra i genitori per raccogliere tutte le informazioni relative al bambino(abitudini, interessi, rituali, ecc.) utili per predisporre nel miglior modo possibile l accoglienza e l inserimento. Nel corso dell anno si effettuano colloqui ogni volta che si evidenzi la necessità, sia su richiesta del genitore che dell educatrice. INCONTRI DI FORMAZIONE: si organizzano incontri di approfondimento pedagogico con il supporto di esperti per offrire un utile supporto alla genitorialità (con psicologa, psicomotricista,..). FESTE: nel corso dell anno la festa di Natale e la festa di fine anno a maggio e altre ricorrenze caratterizzano la vita del nido perché sono aperte alla famiglia e la coinvolgono nell animazione delle feste. 6