F1. INDICATORI DI SINTESI SULLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA E LA CONDIZIONE EDUCATIVA DELLA POPOLAZIONE



Documenti analoghi
4I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO

I5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e

INDAGINE SUI GIOVANI E IL LAVORO

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, ,3 83,1 77,7 27,6 16, anni anni anni.

LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

Famiglia e crisi economica Marica Martini 1

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat

4I LAUREATI E IL LAVORO

EUROPA Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto

La disoccupazione in Italia e nel contesto europeo

3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue

Il diritto di cittadinanza in Europa

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia

2. GLI INTERNATIONAL STUDENT A MILANO: QUANTI SONO

LA NOSTRA SPESA PENSIONISTICA E 4 VOLTE SUPERIORE A QUELLA SCOLASTICA

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

B1 occupazione e livello d'istruzione: piu' istruite, piu' occupate

Le competenze degli adulti (16-65 anni) in Italia. Primi risultati nazionali dall Indagine PIAAC

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia

Equità ed Efficacia nella Scuola Italiana

Gli adulti all università

I laureati di cittadinanza estera

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

superiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono

La regolarità negli studi

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

LA PRIMA INDAGINE SULLE SPESE DELLE FAMIGLIE PER L ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ANNO 2002 SINTESI

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1:

Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico

Tavola 1 Istituti per ripartizione geografica Anno Nord Est. Tipologia Istituto. 1 1 Accademia Nazionale di Danza

Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli ( )

ANALISI DEL MUTUATARIO

COMUNE DI UDINE. Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S.

Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained Dati di maggio 2014.

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni

EUROPA 2020 Crescere in coesione PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO, LE PARI OPPORTUNITÀ E L INCLUSIONE SOCIALE: SVILUPPO DI RETI CONTRO LA

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO a cura di Francesco Linguiti

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Segretariato Generale I GIOVANI IN ITALIA

NOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.

Focus I giovani e il mercato del lavoro

Telefono fisso e cellulare: comportamenti emergenti

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

I giovani e il mondo del lavoro

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Le competenze degli adulti nell ambito delle iniziative PON 2007/2013: modelli di rilevazione e strumenti diagnostici

Migrazioni e statistiche demografiche dei migranti

Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo?

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index

Trasporti. Pagine tratte dal sito aggiornato al 24 marzo 2014

PROVINCIA DI ROVIGO Assessorato alle Politiche Giovanili

Gli adulti all università

BOX 2.1. La diffusione territoriale del lavoro atipico

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

Investimenti in formazione ed istruzione: uno sguardo su dati Internazionali, Nazionali e Regionali

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil

Sicurezza stradale e nuovi cittadini

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

1. POPOLAZIONE ASSISTIBILE

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia

Gli adulti all università

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

IL TURISMO IN CIFRE negli esercizi alberghieri di Roma e Provincia Rapporto annuale 2012

Fonte: Ufficio scolastico territoriale di Rimini per le scuole statali e Segreterie scolastiche per le scuole ed enti non statali Elaborazione :

Quadro informativo sull insegnamento delle lingue straniere

L integrazione scolastica degli alunni con disabilità a.s.2014/2015. (novembre 2015)

SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE

L università piemontese nel 2014/15

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Rassegna stampa. Roma 30 settembre 2015

Il parco veicolare di Bologna al

13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia

SOCIOLOGIA. Il lavoro delle donne. Caratteristiche della partecipazione. Conciliazione tra lavoro e famiglia

Le caratteristiche dei laureati al loro ingresso all università

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Sistemi scolastici europei

Le esperienze di studio all estero

IL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013

ASSE IV CAPITALE UMANO

Transcript:

F1. INDICATORI DI SINTESI SULLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA E LA CONDIZIONE EDUCATIVA DELLA POPOLAZIONE A fronte di un apparato informativo nazionale in fase di rielaborazione (in particolare per quanto riguarda la diponibilità per il presente contesto di studio di statistiche aggiornate a dettaglio temporale e territoriale), e nella necessità di mettere a disposizione alcune informazioni statistiche utili per inquadrare lo stato della formazione e l educazione della popolazione italiana, dal presente aggiornamento verranno proposti una serie di indicatori di sintesi sulla partecipazione scolastica e la condizione educativa della popolazione. Là dove possibile, poi, queste misure sono state messa a confronto con la media europea o con i parametri della Strategia Europea 2020. Il livello di scolarizzazione Gli interventi, anche legislativi, volti a favorire l innalzamento del livello di istruzione della popolazione hanno portato risultati significativi e una certo consolidamento della situazione. Da quasi un decennio, infatti, il livello di istruzione di base (cioè il conseguimento della licenzia media inferiore) è raggiunto da oltre il 98% dei giovani di 15-19 anni, in tutte le aree geografiche italiane. Anche sul fronte della partecipazione all istruzione secondaria superiore i dati mostrano una certa stabilità negli ultimi 8-10 anni; ciò che risalta, però, è la discreta differenziazione a livello territoriale. Se il dato nazionale, infatti, mostra un tasso di scolarità superiore 1 stabilmente attorno al 92%, i corrispondenti tassi delle regioni del Nord Est sono alquanto differenti: sopra 1 Il tasso di scolarità superiore è dato dal rapporto tra gli iscritti nelle scuole secondarie superiori e la popolazione residente nella fascia d età 14-18 anni la media italiana di oltre un punto percentuale quello relativo al Friuli Venezia Giulia, inferiore di almeno 4 punti quello del Veneto (d altronde, è noto che in questa regione è presente ed è largamente apprezzato il sistema della formazione professionale che attrae ampie quote di giovani). I dati relativi alle province di Trento e Bolzano, invece, sono i più discontinui nel tempo, trattandosi di indicatori riferiti a popolazioni di dimensione più contenuta e quindi maggiormente sensibili alle variazioni congiunturali. Restano tuttavia alcune problematicità che dovranno essere affrontate in modo decisivo, in vista soprattutto degli obiettivi stabiliti dalla Strategia Europa 2020. Tra queste, il tasso di abbandono alla fine del primo biennio delle scuole secondarie superiori che a livello nazionale riguarda oltre il 7% degli iscritti corrispondenti. Nelle regioni del Nord Est i valori del tasso pur inferiori rispetto al dato italiano mostrano una tendenza alla discontinuità. A parte Trento e Bolzano (escludendo l ultimo anno in apparente controtendenza), in Veneto il tasso è di poco al di sotto del 5%, ma in crescita rispetto agli anni precedenti, mentre il Friuli Venezia Giulia, spicca per i livelli più alti dell area. La formazione del Paese Dagli indicatori di sintesi elaborati dalle fonti ufficiali è possibile mettere in ecvidenza la relazione e gli effetti dei processi educativi nella costruzione dell identità culturale del Paese. Abbandoni prematuri, giovani Neet (Not in education, employment or training), frazioni di generazioni o di volumi di popolazioni ripartite per livello formativo raggiunto, sono

segnali e strumenti di misura delle potenzialità e della ricchezza culturale di una nazione. In generale, dal confronto con i paesi europei l Italia assume per la gran parte degli indicatori valori modesti, abbondantemente al di sotto della media continentale, collocandosi nelle posizioni finali delle varie graduatorie. Discretamente migliore, invece, rispetto alla media nazionale è la situazione nelle regioni del Nord Est, che mostrano una più significativa vicinanza alla tendenza europea. E il caso, per iniziare, del tasso di abbandono scolastico precoce che l Unione Europea ha indicato tra i parametri di miglioramento dei livelli di istruzione dei Paesi aderenti nella Strategia Europa 2020. L obiettivo comunitario è di raggiungere una percentuale inferiore al 10% di popolazione in età 18-24 anni con al più la licenza media e non inserita in percorsi scolastici o formativi; data la serie storica italiana, però, l UE ha stabilito per il nostro Paese un target più leggero pari al 15-16%. Attualmente la media dell Europa a 27 membri è pari al 12,8 e nella graduatoria l Italia si colloca al quartultimo posto, meglio solo di Malta, del Portogallo e della Spagna. Va comunque rilevata negli ultimi anni un apprezzabile contrazione della frazione di giovani italiani 18-24enni in possesso della sola licenza media e, contestualmente, non frequentanti altri corsi formativi (dal 22,9% del 2004 al 17,6% del 2012). Molto meno consistente rispetto al resto d Europa è invece il divario delle regioni del Nord Est che mostrano livelli di abbandoni scolastico prematuro quasi prossimi al target dell Europa 2020, in particolare nella provincia di Trento (12%) e nel Friuli Venezia Giulia (13,3%). Per quanto riguarda la quota di giovani tra i 15 e i 19 anni Neet, cioè fuori da ogni contesto attivo, di lavoro, studio o formazione, la situazione italiana, in generale e a livello locale, è in peggioramento significativo dal 2004 ad oggi, conseguenza della crisi economica che ha pesato maggiormente sulle giovani generazioni. In confronto con gli altri paesi europei l Italia è al terzultimo posto, prima di Bulgaria e Grecia e peggio di Irlanda, Spagna, Romania e Lettonia. Anche in questo contesto, i dati regionali risultano migliori e più vicini alla media europea che nel 2011 era del 15,4%: dal minimo registrato a Bolzano pari al 9,3% al valore massimo di Veneto e Friuli Venezia Giulia del 15,6%, in piena linea con il resto d Europa. Considerando, invece il livello di scolarizzazione superiore, cresce, ma in modo non particolarmente sensibile, la percentuale di 20-24enni con almeno il titolo di scuola secondaria superiore: attualmente la percentuale nazionale supera il 77%, mentre nelle regioni del Nord Est (eccetto Bolzano) si attesta sopra l 81%. Spostando lo sguardo sulla fascia d età 30-34 anni, si osserva invece che la frazione di quanti posseggono un titolo universitario, nonostante l esperienza più che decennale della riforma del 3+2, è molto al di sotto della media europea. L Italia infatti con una percentuale del 21,7% si colloca in ultima posizione insieme a Malta e alla Romania e ben al di sotto della media europea pari al 35,5%. Si tratta di un risultato alquanto negativo, se si considera che questo indicatore rientra tra quelli indicati dall Unione Europea per la Strategia Europa 2020. Per l Italia il target da raggiungere è una percentuale del 26-27%, per l UE è del 40% A livello nordestino, è il Veneto a registrare la percentuale più bassa (21,4%) mentre le province di Trento e Bolzano e il Friuli Venezia Giulia

oscillano tra il 23 e il 26%, quindi molto vicine a raggiungere l obiettivo europeo nei tempi previsti. Il peso della storia e dei comportamenti passati marca gli ultimi indicatori, per i quali l unità di studio è la popolazione in età 25-64 anni; si tratta di due insiemi di misure, il primo dei quali illustra il livello generale di formazione del Paese mentre il secondo ricorda indirettamente lo stato di difficoltà occupazionale da qualche tempo aggravatosi attraverso la segnalazione della quota di occupati e inoccupati interessati e coinvolti in attività di formazione. In generale, i livelli formativi di questa fascia di popolazione sono sensibilmente inferiori alla realtà europea; è da notare soprattutto come sia piuttosto elevata la frazione di persone che possiede al più un titolo di istruzione secondaria inferiore, che nella media italiana è del 43,1% mentre a livello europeo è del 26,6%. Non particolarmente brillanti a questo proposito, nemmeno i dati triveneti, abbastanza in linea con quello italiano, ad eccezione di Trento e del Friuli Venezia Giulia che hanno una percentuale di 25-64enni con al più la licenza media inferiore rispettivamente del 34,5% e del 37,8%. Apparentemente migliore è il dato sui possessori di almeno un titolo di scuola secondaria di secondo grado che riguarda circa i tre quinti (a Trento i due terzi) di questa ampia fascia da cui si può comunque apprezzare il trend costante di crescita per tutte le aree. Il bisogno di aggiornamento, la necessità di dotarsi di nuove competenze e abilità professionali è denunciata dalle ultime tre tabelle che riportano la misura del ricorso a vari tipi di attività formative, anche muovendo da condizioni personali differenziate (in stato di occupazione o meno). Non paiono esserci processi di crescita temporale di questa partecipazione, che rimane in generale inferiore a quella europea, basti considerare che nel 2011 l Italia si è collocata ben al di sotto della media europea (a 27 Paesi) e tra le ultime 8 nazioni nella graduatoria, insieme alla Francia, alla Grecia e ai paesi dell area balcanica ed ex Unione Sovietica. I dati mostrano anche una discreta variabilità tra le aree e nel Nord Et, quasi segnalando che si tratta di un dato fisiologico perfino poco sensibile all insorgere della crisi economica e occupazionale da più parti citata e documentata. Un ultimo elemento di particolarità è fornito dal fatto che le quote più alte di frequenza di attività formative per adulti si registrano nelle aree socialmente ed economicamente più favorite e riguardano sia gli occupati che i non occupati (disoccupati e non forze di lavoro) Fonte e note Gli indicatori presentati in questa sezione, ove non diversamente indicato, sono stati elaborati dall Istat nell ambito della Rilevazione Continua sulle forze di lavoro (RCFL). I confronti a livello internazionale sono di fonte Eurostat (Labour Force Survey) e gli obiettivi della Strategia Europea 2020 si possono scaricare dal seguente link: http://ec.europa.eu/europe2020/pdf/targets_it.pdf.

Tab. F1.1 Quota della popolazione di 15-19 anni in possesso almeno della licenza media inferiore (valori %). Anni 2004-2012 Bolzano 97,0 98,0 97,4 98,5 98,0 99,6 98,9 97,8 98,0 Trento 98,8 98,7 99,0 98,2 99,2 99,5 98,7 99,3 98,9 Veneto 98,8 98,0 98,0 99,3 98,8 98,5 98,0 98,3 98,8 Friuli-Venezia Giulia 97,6 97,1 97,9 98,6 97,9 98,1 98,4 98,9 97,7 Italia 98,0 97,8 98,0 98,2 97,9 98,3 98,1 98,3 98,0 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Istat-RCFL e Miur Tab. F1.2 Tasso di partecipazione all'istruzione secondaria superiore della popolazione in età 14-18 anni (valori %). Anni 2004-2012 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Bolzano 67,3 67,9 69,0 92,0 93,6 94,0 93,8 72,5 Trento 81,4 82,6 83,1 84,1 83,8 82,8 82,5 81,7 Veneto 88,7 88,3 89,4 89,4 89,5 88,5 88,4 88,6 Friuli-Venezia Giulia 96,5 95,4 95,5 94,6 95,3 93,6 93,4 93,7 Italia 92,2 92,1 92,4 92,5 93,2 92,7 92,3 92,2 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Istat e Miur Note: Il tasso è calcolato rapportando il totale degli iscritti alle scuole secondarie di secondo grado (statali e non statali) alla popolazione residente nella classe d'età 14-18 anni (al primo gennaio) e può assumere valori superiori a 100 per la presenza di ripetenze o anticipi di frequenza. Dall'anno scolastico 2006/07 per la Provincia Autonoma di Bolzano i valori indicati comprendono gli iscritti alle prime e seconde classi delle scuole professionali riconosciute per l'adempimento dell'obbligo di istruzione (Legge Finanziaria 2007, comma 623). Tab. F1.3 Tasso di abbandono (abbandoni sul totale degli iscritti) alla fine del primo biennio delle scuole secondarie superiori (valori %). Anni 2004-2011 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Bolzano 5,5 4,6 4,4 6,7 5,4 4,6 3,5 5,6 Trento 5,1 3,3 3,4 5,6 4,3 3,2 3,9 2,2 Veneto 4,3 3,5 4,1 4,0 5,0 4,9 4,6 4,7 Friuli-Venezia Giulia 4,2 3,6 3,5 3,4 5,1 5,0 6,4 5,2 Italia 7,8 7,1 7,2 7,3 8,1 8,1 7,8 7,3 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Istat_RCFL e Miur Note: Gli abbandoni si riferiscono agli studenti che interrompono la frequenza scolastica e non si iscrivono all'anno scolastico successivo. Le interruzioni di frequenza possono risultare in numero negativo per effetto della mobilità territoriale in entrata e in uscita. La provincia autonoma di Bolzano, dall'anno scolastico 2006/07, fornisce anche i dati sugli Istituti di Formazione Professionale (IFP) riconosciuti per l'adempimento dell'obbligo di istruzione (Legge Finanziaria 2007, comma 623). Tuttavia, questi dati non sono considerati nel calcolo dell'indicatore, al fine di mantenere criteri uniformi per tutte le aree territoriali. Per tale motivo, i valori relativi a Bolzano e al Trentino Alto Adige sono stati rivisti, a partire dall'a.s. 2006-07.

Graf. F1.1 - Tasso di abbandono alla fine del primo biennio delle scuole secondarie superiori. (abbandoni sul totale degli iscritti). Anni 2004-2011 Tab. F1.4 Abbandoni scolastici prematuri. Percentuale di 18-24enni con al più la licenza media e che non frequentano altri corsi scolastici o svolgono attività formative superiori ai 2 anni in Italia e nell'ue27. Anni 2004-2012. Veneto 18,1 18,4 15,0 13,1 15,6 16,9 16,0 16,8 14,2 P.A. Bolzano 30,6 26,4 23,5 23,3 21,5 21,0 22,5 18,2 19,5 P.A. Trento 11,9 12,2 10,5 10,6 12,3 12,2 11,8 9,6 12,0 Trentino Alto Adige 21,6 19,5 17,3 17,2 17,0 16,7 17,3 14,0 15,9 Friuli Venezia Giulia 13,6 15,8 19,7 12,6 15,2 14,5 12,1 13,9 13,3 Italia 22,9 22,3 20,6 19,7 19,7 19,2 18,8 18,2 17,6 UE27 16,0 15,8 15,5 15,1 14,9 14,4 14,1 13,5 12,8 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Eurostat e Istat-RCFL Nota: Il target per la Strategia Europa 2020 per l'italia è del 15-16%, per l'ue è del 10%. Graf. F1.2 - Percentuale di 18-24enni con al più la licenza media e che non frequentano altri corsi scolastici o svolgono attività formative superiori ai 2 anni in Italia e nell'ue27. Anni 2004-2012

Tab. F1.5 Giovani che non lavorano e non studiano. Percentuale di persone di 15-29 anni né occupate, né inserite in un percorso di istruzione o formazione sul totale della popolazione di 15-29 anni. Anni 2004-2011 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Bolzano 8,1 8,7 9,3 8,7 9,2 9 9,9 9,2 Trento 9 10,2 9,7 9,2 9,7 10,9 13,8 13,3 Veneto 10,4 11,7 11 10,1 10,7 12,6 15,7 15,6 Friuli-Venezia Giulia 12,1 11,1 10,7 11 12 13,7 14,1 15,7 Italia 19,5 20,0 19,2 18,9 19,3 20,5 22,1 22,7 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Eurostat e Istat-RCFL Graf. F1.3 - Giovani che non lavorano e non studiano. Percentuale di persone di 15-29 anni né occupate, né inserite in un percorso di istruzione o formazione sul totale della popolazione di 15-29 anni. Anno 2011

Tab. F1.6 Tasso di scolarizzazione superiore. Popolazione in età 20-24 anni che ha conseguito almeno il diploma di scuola secondaria superiore (valori %). Anni 2004-2012 Bolzano 60,5 65,4 66,1 64,7 63,9 65,8 69,5 72,4 69,0 Trento 85,3 84,1 85,8 86,2 83,9 81,8 82,2 86,1 83,3 Veneto 76,9 77,0 81,6 82,9 79,8 78,7 79,4 78,6 81,2 Friuli-Venezia Giulia 80,8 78,8 76,0 81,3 81,0 80,2 81,0 79,4 81,3 Italia 72,3 73,0 74,8 75,7 76,0 75,8 75,9 76,5 77,1 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Istat-RCFL Graf. F1.4 - Persone in età 20-24 anni con almeno il diploma superiore (valori %) Tab. F1.7 Percentuale di 30-34enni con titolo di studio universitario in Italia e nell'ue27. Anni 2005-2012 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Veneto 16,1 17,1 16,8 17,0 17,3 18,6 21,0 21,4 P.A. Bolzano 13,9 15,0 13,7 13,7 14,3 21,5 23,7 22,9 P.A. Trento 16,4 18,5 20,6 21,9 21,5 22,7 26,7 25,9 Trentino Alto Adige 15,1 16,7 17,2 17,9 18,0 22,1 25,2 24,4 Friuli Venezia Giulia 19,3 22,2 21,4 19,7 18,4 19,6 20,7 23,1 Italia 17,0 17,7 18,6 19,2 19,0 19,8 20,3 21,7 UE27 28,0 28,9 30,0 31,0 32,2 33,5 34,6 35,5 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Eurostat e Istat-RCFL Nota: Il target per la Strategia Europa 2020 per l'italia è del 26-27%, per l'ue è del 40%.

Tab. F1.8 Popolazione in età 25-64 anni che ha conseguito al più un livello di istruzione secondario inferiore (valori %). Anni 2004-2012 Bolzano 58,1 56,3 55,1 52,6 51,2 50,4 48,5 46,3 44,0 Trento 43,3 42,4 40,9 38,3 37,3 35,2 34,6 34,2 34,5 Veneto 53,6 51,0 50,2 47,8 46,1 44,8 42,8 42,8 41,8 Friuli-Venezia Giulia 49,0 47,1 44,6 44,1 42,9 42,7 41,3 42,1 37,8 Italia 51,9 50,3 49,2 48,2 47,2 46,1 45,2 44,3 43,1 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Istat Graf. F1.5 - Popolazione in età 25-64 anni che ha conseguito al più un livello di istruzione secondario inferiore (valori %). Anno 2012 Tab. F1.9 Persone con almeno il diploma superiore. Popolazione in età 25-64 anni che ha completato almeno la scuola secondaria di secondo grado (titolo non inferiore a ISCED 3a, 3b o 3c) sul totale della popolazione di 25-64 anni. Anni 2004-2011 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Bolzano 44,8 47,1 47,9 52,2 54,3 54,3 55,3 56,5 Trento 56,9 57,8 59,3 61,9 62,9 64,9 65,4 65,9 Veneto 47,1 49,4 50,5 53,0 54,5 55,8 57,6 57,5 Friuli-Venezia Giulia 51,6 53,2 55,9 56,7 57,7 57,8 59,1 58,1 Italia 48,6 50,1 51,3 52,3 53,3 54,3 55,2 56,0 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Istat-RFCL Graf. F1.6 - Persone in età 25-64 anni con almeno il diploma superiore (valori %)

Tab. F1.10 Partecipazione alla formazione continua. Popolazione in età 25-64 anni che frequenta un corso di studio o di formazione professionale (percentuale). Anni 2004-2011 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Bolzano 7,9 7,3 6,2 7,1 7,2 7,7 7,4 6,9 Trento 8,2 7,9 8,7 9,6 9 8,9 8,3 8,3 Veneto 6,2 6,1 6,4 6,6 6,6 6,1 5,9 5,4 Friuli-Venezia Giulia 8,1 6,7 7,3 7,8 7,4 7,1 8,2 6,1 Italia 6,3 5,8 6,1 6,2 6,3 6 6,2 5,7 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Eurostat e Istat- RCFL Graf. F1.7 - Partecipazione alla formazione continua della popolazione in età 25-64 anni. Anno 2011

Tab. F1.11 Adulti occupati nella classe d'età 25-64 anni che partecipano ad attività formative e di istruzione per 100 adulti occupati nella classe di età corrispondente. Anni 2004-2012 Bolzano 8,5 7,7 6,4 7,4 7,4 7,7 7,2 6,8 9,7 Trento 8,9 8,5 9,4 10,5 10,0 9,0 8,6 8,9 10,9 Veneto 6,6 6,5 6,7 6,9 7,0 6,4 6,2 5,3 6,1 Friuli-Venezia Giulia 8,4 6,8 7,6 8,1 7,6 7,3 8,7 5,6 7,3 Italia 6,4 5,7 6,1 6,2 6,5 5,9 6,2 5,4 6,5 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Istat-RCFL Graf. F1.8 - Adulti occupati nella classe d'età 25-64 anni che partecipano ad attività formative e di istruzione per 100 adulti occupati nella classe di età corrispondente (valori %) Tab. F1.12 Adulti inoccupati (disoccupati e non forze di lavoro) nella classe d'età 25-64 anni che partecipano ad attività formative e di istruzione per 100 adulti inoccupati nella classe d'età corrispondente. Anni 2004-2012 Bolzano 6,0 6,2 5,9 6,2 6,5 7,5 8,1 7,2 7,6 Trento 6,4 6,6 6,9 7,4 6,4 8,5 7,6 6,7 8,0 Veneto 5,3 5,1 5,5 5,7 5,3 5,5 5,1 5,7 6,3 Friuli-Venezia Giulia 7,5 6,5 6,7 7,1 6,8 6,6 7,1 7,4 7,9 Italia 6,1 6,1 6,2 6,4 6,0 6,2 6,2 6,1 6,7 Fonte: Elaborazioni Fondazione Nord Est su dati Istat-RCFL