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3 Il Punto Sulla Serie A; 4 Fatti Di Napoli, piegato il Catania; 5 Juve viaggia in Apache, doppietta di Tevez al Parma; 6 Destro e Florenzi, il futuro del nuovo stadio; 7 Il Milan rivede la luce, 0-2 a Firenze; 8 Delusione a San Siro, 0-0 tra Inter e Udinese; 9 Cagliari - Verona 1-0, decide Nenè; 10 Vincono le Genovesi, battute Lazio e Sassuolo; 11 Chievo - Bologna 3-0, vittoria importante dei veneti; 12 Supersfida - Big a Confronto, Toni vs Gilardino; 13 Fatto di Serie B; 2

Mercoledì 26 marzo, nel turno infrasettimanale, si è giocata la trentesima giornata di campionato. Un turno spezzettato in tre giorni differenti, il via alle danze è stato dato dalla Roma all Olimpico contro il Torino, mentre il sipario è calato alla scala del calcio, dove l Inter ha affrontato l Udinese. Nel mezzo ci sono state cinque vittorie interne, tre esterne, e nessun pareggio. Partiamo da quelle esterne. Quest ultime si sono registrate a Firenze, a Catania e a Reggio Emilia. Nel capoluogo toscano a fare capolino è stato il Milan. Finalmente arriva una brillante vittoria dei rossoneri grazie ai gol di Mexes e Balotelli (su punizione), a discapito di una Fiorentina apparsa molto stanca. In Sicilia un grande Napoli si è imposto su un Catania sempre più a rischio retrocessione. La prima frazione di gara è terminata con i partenopei in vantaggio di quattro reti a zero, da sottolineare i primi gol in Italia di Zapata (doppietta) e Henrique. Poi i rossoblù hanno provato a recuperare il possibile, ma due gol non sono bastati, chiudendo così la gara sul due a quattro. L altra soddisfazione esterna è per la Sampdoria, galvanizzata dalla cura Mihajlovic. I blucerchiati hanno vinto per due reti a uno sul campo del Sassuolo. Vittorie interne, invece, per Juventus, Genoa, Atalanta, Cagliari e Chievo Verona. La vecchia signora non si smentisce, e doma anche il Parma nello Juventus Stadium. Finisce due a uno con una doppietta del capocannoniere del campionato Carlitos Tevez, e con il Parma che perde la sua imbattibilità dopo diciassette partite, l ultima volta che perse fu proprio contro la Juventus al Tardini. Bella vittoria del Genoa a Marassi contro la Lazio. Due a zero il finale. Stesso risultato per l Atalanta che batte a Bergamo il Livorno. Chievo in scioltezza sul Bologna, tre a zero ai felsinei. E infine gioia interna anche per il Cagliari, che ritrova la vittoria dopo tre giornate, a farne le spese è l Hellas Verona di Mandolini. Ma facciamo un passo indietro e torniamo all anticipo di questa undicesima giornata di ritorno. All Olimpico di Roma i giallorossi non hanno sbagliato contro un ottimo Torino. La gara è terminata con il risultato di due a uno, ma quanta sofferenza per gli uomini di Garcia che prima sono passati in vantaggio con Destro, poi raggiunti da un eurogol di Immobile, e salvati nel finale di gara dal subentrante Florenzi, che insacca incrociando da sinistra un assist di Gervinho. Chiusura della giornata calcistica, come avevamo già detto, a San Siro. A Milano i nerazzurri, sotto gli occhi del proprio pubblico, raccolgono solo un punto contro gli uomini di Guidolin. L Udinese tiene bene il campo, e mantiene la porta imbattuta anche nell arrembaggio finale di Palacio e compagni. Il finale recita zero a zero. Dai dati finali, quindi, emergono sei vittorie interne, tre esterne, e un solo pareggio. Ora, pronti per la prossima lunga giornata, che si aprirà sabato 29 alle 18:00 e si chiuderà lunedì 31 alle 21:00. Sono tre i match di rilievo che meritano attenzione: Hellas Verona-Genoa, Sampdoria-Fiorentina e Napoli-Juventus. Dario Mainieri 3

Al Massimino gli Azzurri scendono in campo con un perfetto turnover: NAPOLI: Reina; Henrique, Fernandez, Britos, Reveillere; Jorginho, Dzemaili; Insigne, Hamsik, Callejòn; Duvan. CATANIA: Andujar, Bellusci, Gyömbér, Legrottaglie, Peruzzi, Lucchetti, Izco, Lodi, Rinaudo, Monzón, Barrientos, Keko. Azzurri in dodici con Andujar tra i pali avversari che più volte viene fischiato a causa di brividi di paura per i catanesi ormai, quasi, certamente retrocessi non per questo gli Azzurri non sono costretti a faticare. Infatti il Napoli rischia quando Reina esce dall area di rigore e lascia Keko dirigersi senza problemi in porta, fortunatamente devia e il Napoli è salvo. Innumerevoli palle-gol per Insigne che tira sempre altissimo, finalmente il gol al 16 di Zapata poco dopo il Napoli raddoppia con una giocata formidabile di Callejon. Napoli lascia troppi spazi al contrario del Catania che si chiede tutta nella sua metà campo, non per questo creano difficoltà agli avversari che con Henrique siglano il terzo gol. Si concludono i primi 45 con la doppietta di Zapata e il Napoli può andare a riposo con la vittoria al sicuro. La troppa sicurezza guasta il Napoli rientra in campo spento, infatti il Catania ci prova e ci riesce con Monzon che insacca alle spalle di Reina. Al 29 il Catania raddoppia con Gyomber. Secondo tempo un po sofferente per gli Azzurri ma finalmente la partita termina e il risultato resta sul 2-4. Karina Ornella Palomba

LA SIGNORA VIAGGIA IN APACHE ED ABBATTE TUTTI I RECORD. DOPPIETTA DI TEVEZ, PRODEZZA DI MOLINARO E ROSSO AD AMAURI. JUVE-PARMA: 2-1 E stata la partita dei grandi numeri quella contro il Parma nella 30esima giornata di Serie A. La Juventus raggiunge quota 81 punti in classifica, Tevez ha segnato il suo 18 gol piazzandosi nuovamente in cima alla classifica dei marcatori ai danni di Immobile (17 gol) e le vittorie consecutive in campionato tra le mura dello Stadium, grazie al 2-1 inflitto al Parma, sono diventate ben 15 consentendo ai bianconeri di superare anche il record del grande Torino della stagione 1975/1976 (14 vittorie). Ma la Juve targata Conte vuole sfatare qualsiasi tabù ed il prossimo obiettivo è toccare quota 100 in classifica (97 punti per l Inter di Mancini nel 2006/2007). Con 81 punti ai bianconeri ne bastano altri 19 su 24 nelle prossime 8 partite e con il lusso di una sconfitta ed un pareggio a disposizione è difficile ipotizzare un mancato aggancio alla terza cifra. Conte sapeva che la sfida contro il Parma dai 17 risultati utili consecutivi era tra le più insidiose del rush finale e per questo decide di schierare l 11 titolare con Caceres al posto dell infortunato Barzagli, mentre Donadoni, giunto a Torino per fare risultato, si affida alla coppia Cassano-Amauri e le ripartenze di Biabiany. I ducali si mostrano subito ben messi in campo e molto compatti in difesa, atteggiamento che non consente ai bianconeri di esprimere il suo miglior calcio. La prima occasione è per Molinaro ma Buffon in uscita gli nega il gol. La Juventus approfitta dell errore e si riversa in avanti cercando la giocata vincente e Carlos Tevez risponde presente: prima brucia Paletta, entra in area e la incrocia con il destro alle spalle di Mirante (1-0), poi concede il tiro a Vidal, Mirante para, ma sulla respinta Tevez firma il raddoppio. Un unodue nel giro di 7 minuti che spezza la partita con gli emiliani ancora increduli per l accaduto. Con il doppio vantaggio i bianconeri, nella ripresa, scendono in campo per una sgambata di 45 minuti mentre Donadoni non si scoraggia e riassetta la squadra con gli ingressi di Cassani e Acquah al posto di Lucarelli e Obi ed al 62 Molinaro rimette i ducali in partita con un sinistro al volo dal limite che interrompe i 551 minuti di imbattibilità di Buffon: 2-1. L euforia emiliana potrebbe interrompersi subito con il rosso di Amauri per una gomitata (non volontaria) su Chiellini ma non demorde e mostra convinzione e spirito anche in 10 (parole di Donadoni). Ci vuole un grande Buffon per negare il pareggio ad un superlativo Molinaro a cui segue, sulla respinta del numero 1 bianconero, una mischia confusionaria risolta da Bonucci con un contatto non gentile ai danni di Parolo. La partita si avvia sul finale scandita dagli episodi ed il giallo di Tevez a 15 minuti dalla fine crea sconforto nell ambiente bianconero perché, diffidato, salterà la trasferta di domenica al San Paolo. Sono triste per il giallo. La doppietta? L importante è che la squadra ha vinto, le parole dell Apache, migliore in campo, a fine partita. Nulla da recriminare per il Parma, che ha ribadito ancora una volta il suo valore non riuscendo a fermare almeno per un turno la Juventus che già nel sabato di Pasqua, il 19 aprile in occasione della 34esima giornata di Serie A, in casa contro il Bologna potrebbe festeggiare il suo terzo tricolore consecutivo, obiettivo che manca dagli anni 30. Ferruccio Montesarchio

La Roma ha presentato ufficialmente il progetto del nuovo impianto da circa 60mila posti, pronto entro 2 anni e mezzo. Ignazio Marino, sindaco della capitale, ha così commentato la novità in casa giallorossa: "Valuteremo il progetto in 90 giorni. È un grande giorno per la città di Roma, si sta cambiando pagina. Un'opera così importante si può realizzare in tempi brevi. Speriamo che la Roma possa giocare nel nuovo stadio già nella stagione 2016-2017". Un gol, quello di Florenzi, che trascina i giallorossi verso nuovi orizzonti e nuovi introiti dalla Champions. Totti festeggia la gara numero 700 in maglia giallorossa con una prestazione un po sottotono: al 28 Maicon in percussione crossa al centro, velo di De Rossi, ma il capitano a botta sicura trova Padelli pronto all appuntamento. Il toro è bene messo in campo e prova a rendersi pericoloso in contropiede con il duo Immobile-Cerci. Padelli è strepitoso con una doppia parata, prima su Destro e poi è a dir poco miracoloso su un rasoterra a botta sicura di Pjanic. L appuntamento col gol è però solo rimandato al 41 : Gervinho smarca Destro che in sospetto offside anticipa Padelli in scivolata e fa 1-0. Un primo tempo in cui il padroni dominano per larghi tratti, con un Maicon scatenato sulla fascia destra e Gervinho pronto ad innescare la miccia. Ma la ripresa è tutt altro che scontata: al primo affondo dei granata, Immobile gela l Olimpico con un tiro al volo fantascientifico. La rete degli ospiti manda in confusione la Roma che fatica a riorganizzarsi e in contropiede rischia di subire anche l 1-2 per due volte con Immobile e Cerci. Garcia non ci sta e getta nella mischia Bastos, Ljajic e Florenzi, rischiando il tutto per tutto. Il finale è al cardiopalma. Glik si mangia il match-ball mettendo a lato un rigore in movimento e allo scadere, su un possibile nuovo contropiede per gli ospiti, Immobile incespica sul pallone e così Gervinho offre a Florenzi l assist vincente. Il romanista incrocia perfettamente col sinistro e manda in estasi Garcia e soci. Sorride anche Prandelli, che a poche settimane dal raduno pre-mondiale, può leccarsi i baffi per le super prestazioni dei tre giovani che decidono il match Valerio Castorelli

Termina 0-2 la sfida tra Fiorentina e Milan. Una sfida in cui la Fiorentina non solo è alla caccia del terzo posto, ma vuole vendicare l esclusione dalla Champions League ad opera, proprio, dei rossoneri. In campo un Milan che pur avendo ben pochi obiettivi da dover raggiungere, gioca per l onore ed il blasone. Con questa vittoria, il Milan esce dal tunnel e Seedorf può sorridere. Nella serata più delicata per l allenatore olandese, ci pensano Mexes e Balotelli ad allontanare le pressioni sulla panchina rossonera, facendo respirare l intero ambiente. Contro una Fiorentina, nuovamente orfana dei suoi due giocatori più rappresentativi, il Milan riesce finalmente a portare a casa i tre punti; dopo il pareggio con la Lazio che ha interrotto la serie delle tre sconfitte consecutive. Per sostituire gli attaccanti in infermeria, Montella si affida alla voglia di rivalsa e all esperienza degli ex Alessandro Matri e Ambrosini. Seedorf optando un nuovo schema, il 4-2-3-1; con De Jong e Muntari a supporto del tridente inedito Honda-Kakà-Taarabt e, con l unica punta: Balotelli, che ritrova il posto da titolare. Il nuovo schema adottato dall allenatore rossonero, sembra avere i suoi effetti, già nell immediato. Infatti, il Milan è subito pericoloso; con il colpo di testa di Muntari, che va a servire Balotelli, ma è bravo Rodriguez ad anticipare Super Mario. La viola, però, non si lascia intimidire e, con Cuadrado si rende pericolosa dalle parti di Abbiati, ma Matri, unico finalizzatore, non riesce a concludere in rete. Al 23, però, l episodio che rompe gli equilibri tra le due squadre. Ancora fatale per la squadra toscana il calcio piazzato. Infatti, come nella gara di Europa League contro la Juventus, anche con il Milan, Neto subisce gol da un calcio di punizione. Decisivo il fallo di Cuadrado sul milanista Taarabt; sulla palla va Balotelli, che prova il tiro diretto in porta, Neto respinge, ma è sfortunato: la palla carambola su Mexes, che di testa, a porta vuota, batte in rete. 1 a 0 per il Milan. La Fiorentina non demorde e prova la beffa, avvicinandosi al pari con Cuadrado che, in area si libera, con una grande finta, di Kaka, ma poi rovina tutto sparando addosso a Bonera. Unico momento di apprensione per Clarence Seedorf che, insieme al suo Milan prende coraggio e fiducia, impensierendo ancor di più la Fiorentina. Il primo tempo termina con i rossoneri in vantaggio, tutto meritato, grazie alla rete del difensore Mexes. Il secondo tempo inizia con i viola più insidiosi, ma Matri sciupa una rete pazzesca. Palla lunga di Ambrosini, Joaquin fa da sponda per l'ex juventino, lasciato solo dalla difesa rossonera, ma il suo colpo di testa, da pochi passi, finisce a lato. Il momento negativo per l attaccante viola incornicia quello dell intera squadra, poca concretezza sotto porta e poca fantasia. Senza Rossi e con l ennesima batosta Gomez, la Fiorentina sembra aver perso colpi. Di questa prestazione deludente dei toscani, ne approfitta il Milan. Difficile per i difensori viola frenare le avanzate rossonere, se non commettendo fallo. E da un altro fallo, stavolta commesso da Roncaglia su Honda, che scaturisce il doppio vantaggio milanista. Balotelli, divenuto ormai specialista dei calci piazzati, aggira la barriera mal disposta da Neto e, insacca. Per i ventitré minuti successivi, bravo il Milan ad amministrare il vantaggio. Finale di gara, Milan batte la Fiorentina 2 a 0 ed esce, così, dalla bufera delle ultime settimane e trova buone indicazioni in vista del finale di campionato. La Fiorentina, invece, non entra mai in partita e soffre le assenze dei suoi bomber, affidandosi al solo Matri che, tra il primo ed il secondo tempo, sciupa due gol facili. Annalisa Moccia

ALTRA BATTUTA DI ARRESTO PER L'INTER DI MAZZARRI Uno zero a Fernandesrifero che annoia anche il presidente Erick Thohir. Dopo un primo tempo noioso l ' Inter si sveglia troppo tardi e solo sul finale si rende pericolosa dalle parti di Scuffett.L' ennesima protesta dei nerazzurri si manifesta al novantesimo quando Gervasoni nega quel rigore che all' Inter manca da 32 giornate. Un Udinese compatta tiene testa e non soffre praticamente mai rendendo il pari un risultato più che giusto. A sorpresa Guidolin lascia fuori Di Natale rendendo ancora più sterile un' attacco con le polveri bagnate. Il primo tempo è un inno alla sonnolenza, non succede praticamente nulla tranne al 40 esimo quando Bruno Fernandes scalda i guantoni di Handanovic. L ' Inter si affida solamente al giro palla di Hernanes, purtroppo per Palacio e compagni una luce che si accende solo ad intermittenza. Nella seconda fazione qualcosa si muove anche se un Guarin fresco di rinnovo viene sostituito dall' argentino Alvarez. Una punizione di Hernanes sfiora l' incrocio ma, per il primo tiro in porta dell' Inter, bisogna attendere il diciassettesimo del S.T. Palacio ci prova ma Scuffet è sicuro. L ' Inter si fa viva solo da calci piazzati ma in realtà non da mai l' impressione di poter far centro. Anche l ' ingresso di Milito non cambia la sostanza, i milanesi non danno mai l' impressione di poter essere vicini ai 3 punti. Al 90 esimo le proteste, un cross di Palacio impatta sul braccio sinistro di Hertaux. Un rigore sacrosanto su cui Gervasoni non fa una piega. L' assalto finale è un arrembaggio all' arma bianca senza un filo logico che delude anche il Presidente Thohir. L' undici di Mazzarri segue il copione di domenica dimostrando ancor più di essersi rassegnato all' Europa League. Adesso si va a Livorno in un match essenziale per gli Amaranto. Antonio Greco

Cagliari-Verona 1-0: ci pensa Nenè. Veneti in crisi! Con questa vittoria il Cagliari si allontana dalla zona pericolosa della classifica, mentre per i gialloblù di Mandorlini si tratta di una piccola crisi e la sconfitta in terra sarda è la quarta consecutiva. A decidere la gara è l attaccante rossoblù Nenè alla mezz ora, in un primo tempo giocato meglio dagli uomini di Lopez. Verona invece non pervenuto nella prima frazione, per poi crescere nella ripresa ma non riuscendo mai ad impegnare seriamente Avramov. Sintesi Diego Lopez rivoluziona il proprio attacco schierando Ibraimi e Cabrera alle spalle di Nenè, mentre Mandorlini concede opportunità a Sala a centrocampo e alla coppia Martinho-Jankovic a supporto di Toni. Passano 10 minuti di gioco ma non succede nulla di particolare e le 2 squadre fanno fatica a trovare l acuto vincente. Al 17 è il vento a rendere pericoloso un cross di Vecino che diventa un tiro che costringe Rafael a deviare in angolo. Al 22 ci riprovano i sardi ma il colpo di testa di Nenè sfiora la traversa. Dieci minuti dopo però i rossoblù trovano il vantaggio: dormita dei centrali del Verona che permettono a Nenè di svettare solo e battere comodamente un incolpevole Rafael. Sul finire il Cagliari sfiora il raddoppio ma Ibraimi da buona posizione calcia su Rafael. Termina così il primo tempo. Nella seconda frazione sono sempre i sardi a provarci e Ibarbo, entrato al posto di Cabrera, fa tutto da solo ma la sua conclusione si stampa sul palo per poi essere deviata da Marques in angolo. I minuti passano, il Cagliari lascia sempre più spazio al Verona che però non affonda. Inizia la girandola di cambi: Cossu e Pinilla rilevano Ibraimi e Nenè, Mandorlini invece inserisce Romulo e Rabusic per Gonzalez e Jankovic. Gli ospiti alzano il baricentro, il Cagliari è sempre più schiacciato ma Avramov non viene mai impegnato. Si conclude così la gara al Sant Elia Vincenzo Vitale

Al Mapei Stadium sono i blucerchiati a spuntarla, portando a casa altri 3 punti che magari servivano più ai padroni di casa. Dopo soltanto 20 secondi la Sampdoria già passa in vantaggio con Sansone, con la complicità del portiere Pegolo, con esente da colpe; gol dell'ex che sigla la sua seconda rete consecutiva. Al 16' minuto il Sassuolo ristabilisce la parità con Longhi, che però si trovava in fuorigioco sul passaggio di Zaza. Gli ospiti alza i ritmi e sfiora il nuovo vantaggio almeno in tre nitide occasioni, colpendo un palo ed una traversa. Mihajlovic sfrutta il momento di forza della sua squadra inserendo Eder che al 67' serve l'assist che manda in rete Okaka che, con un morbido pallonetto, sigla il risultato finale. Nel finale, all'88', espulso Regini per la Samp che in dieci resiste all'assalto finale degli avversari. Francesco Perfetto Al Marassi di Genova la squadra di casa si impone per 2-0 a danno di una Lazio parsa alquanto rinunciataria, conquistando tre punti prezioni per la causa salvezza. Dopo un primo tempo di grande equilibrio e occasioni da una parte e dall'altra, è Gilardino a sbloccare il Match al 65', assistito da l'ex Sculli sugli sviluppi di un contropiede rossoblù. Il raddoppio arriva all'83' con un sinistro a giro di Fetfatzidis che insacca in buca d'angolo alle spalle di Berisha, chiudendo definitivamente la partita. Al 90' espulso Ledesma per somma di gialli dopo accese proteste. Partita da dimenticare per gli uomini di Reja che, dopo un primo tempo intenso, calano nella ripresa perdendo l'ultimo treno per una speranza europea. Il Genoa sorride e vede la fatidica quota 40 per la salvezza, distante un solo punto, e si lancia in una sfida a due con la Samp per il primato cittadino. Francesco Perfetto

Super Paloschi trascina il Chievo: 3-0 ad un Bologna senza idee. Va al Chievo di Corini lo scontro salvezza contro il Bologna di Ballardini, 3 punti che pesano come un macigno per non retrocedere nella serie cadetta. La partita. Pronti e via ed è subito vantaggio per i padroni di casa: dopo 4 minuti un incursione di Rubin viene bloccata in modo falloso in area di rigore da Garics e l arbitro decreta il penalty: Alberto Paloschi non fallisce e porta in vantaggio il Chievo. Il pressing del Chievo è asfissiante ed il Bologna corre ai ripari inserendo Laxalt al posto del già ammonito Garics, troppo in difficoltà. Obinna sfiora il raddoppio dopo una splendida azione personale. Per il Bologna un unica e vera occasione con Christodoloupolos che mette in mezzo un pericoloso traversone che Cherubin non sfrutta mettendo a lato. Secondo tempo Il secondo tempo si apre ancora con un Chievo più voglioso. che sfiora il vantaggio prima con Obinna (scatenato) e poi con Cesar. Al 33 arriva il raddoppio firmato ancora Paloschi su un ottimo traversone di Guarente, Curci non può nulla. Il Bologna è KO. Allo scadere c è gloria anche per Rigoni che su lancio di Dainelli scarta un difensore e appoggia in rete per il 3-0 finale. Con questa vittoria il Chievo scavalca proprio il Bologna portandosi a 27 punti, uno in più dei felsinei. Giuseppe Memoli 11

SUPERSFIDA è una rubrica che mette a confronto i big che si affronteranno nella prossima giornata di campionato. Nel prossimo turno di campionato andrà in scena Hellas Verona-Genoa. Allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona, alle ore 15:00 di domenica 30 marzo, vedremo in scena due team che finora tanto bene hanno fatto. Gli scaligeri vogliono rialzare la china contro i rossoblù e cercheranno di ottenere i tre punti dopo quattro sconfitte consecutive. I liguri, invece, dopo la bella vittoria interna contro la Lazio, proveranno a fare il colpaccio in terra veneta. Ad animare la gara ci penseranno due esperti bomber che già hanno lasciato il segno. Due campioni del mondo che ora stanno facendo più che bene nella nostra Serie A: Luca Toni e Alberto Gilardino. Per il momento hanno già messo a segno tredici gol a testa in questo campionato. Due attaccanti spietati e cinici, incubo per le difese avversarie. Andiamo a scoprire chi avrà vinto la nostra SUPERSFIDA! SUPERSFIDA TONI 7,5 9,5 9,5 7 7 8,5 49 TIRO COLPO DI TESTA SENSO DEL GOL TECNICA VELOCITA GIOCO DI SQUADRA TOTALE GILARDINO 8 9 9,5 7,5 7,5 8,5 50 12 A cura di Dario Mainieri

Anche un pari per 1-1 contro il Siena basta al Palermo per allungare a +10 sull Empoli. I siciliani recuperano lo 0-1 siglato da Rosseti con Lafferty ma non riescono a ribaltare il risultato. Un punto conquistato più che utile dato che i toscani perdono a Varese 1-0, rete di Oduamadi. Vittoria per il Trapani a La Spezia grazie all unico gol di Pirrone ed è terzo posto. Tre punti in più anche al Crotone vittorioso a Lanciano; Bernardeshi da punizione regala il successo ai calabresi che superano in classifica gli stessi abbruzzesi. Bari-Cesena termina 0-0, mentre l Avellino dopo esser passato in vantaggio a Carpi con Arini, si fa raggiungere da Mbakogu. Il Latina crolla in casa battuto dal Pescara di Serse Cosmi e di Caprari e Brugman. Nella parte bassa della classifica la Reggina impatta tra le mura amiche col Modena 2-2 (Dumitru e Barillà per gli amaranto, e doppietta di Granoche per i gialloblu); stesso esito anche in Novara-Ternana, finisce 1-1 (reti di Sansovini e Gavazzi). La Juve Stabia ospita il Padova a Castellammare nel tentativo di riagganciarsi ai veneti, ma i campani devono accontentarsi del segnoinfatti i gialloneri intravedono la vittoria con Doukara prima del gol del pareggio di Pasquato. Il Cittadella cade in casa col Brescia che vince di misura grazie alla rete di Zambelli.

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