Dai comportamenti aggressivi al bullismo Ricercatore e Docente di Psicopatologia Clinica Università degli Studi di Udine
I LIVELLI DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO Livello 1. irritabile Livello 2. indisciplinato - Ha difficoltà a tollerare ed accettare divieti o limiti - Mostra segni fisiologici di rabbia - Formula verbalizzazioni aggressive, spesso autodirette - Rifiuta di seguire regole o prescrizioni - Mostra aggressività verbale diretta verso altri Livello 3. minaccioso Livello 4. aggressivo Livello 5. violento - Mostra frequentemente segni di rabbia intensa - Formula minacce verbale dirette verso altri - Può danneggiare piccoli oggetti senza valore e, spesso, involontariamente - Minaccia verbalmente gli altri - Danneggia volontariamente e gravemente oggetti di valore - Può provocare lievi danni fisici ad altri, in maniera non intenzionale - Compie gravi atti aggressivi contro altri
EVOLUZIONE DEI COMPORTAMENTI AGGRESSIVI 3 mesi Riconoscimento delle espressioni di rabbia. Una deviazione da questi trend evolutivi può rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di comportamenti da bullo o di disturbi della condotta. 12-18 mesi 30 mesi 2-4 anni 6-7 anni Adolecenza Il 50% dei bambini è valutato conflittuale nei rapporti con gli altri bambini. I comportamenti aggressivi scendono al 20%. Sono diretti verso coetanei, non verso l adulto. Sono di tipo strumentale, ossia riguardano il possesso di oggetti o il raggiungimento di privilegi. Aumenta l aggressività verbale e diminuisce quella fisica. Diminuisce l aggressività strumentale e aumenta l aggressività affettiva e quella vendicativa. Diminuisce globalmente l aggressività. Si mantiene più elevata l aggressività nascosta. Compare l aggressività legata alla dominanza nel gruppo.
ELEMENTI FONDAMENTALI DEL BULLISMO 1. È finalizzato a provocare un danno 2. È intenzionale e volontario 3. Esiste una differenza di potere tra il bullo e la vittima 4. È spesso organizzato e sistematico 5. Il bullo si avvale spesso dell appoggio di complici 6. La vittima teme e/o non è in grado di difendersi, né di riferire ad altri l accaduto, per timore di ritorsioni 7. Eventuali spettatori temono di intervenire o di riferire ad altri l accaduto 8. La vittima viene deumanizzata, così da eliminare qualsiasi senso di colpa nel bullo, nei complici o negli spettatori
TIPOLOGIE DI BULLISMO 1. Fisico (calci, pinte, pugni, ecc.) 2. Verbale (schernire, umiliare, ecc.) 3. Manipolativo/relazionale
CARATTERE DI GRUPPO DEL BULLISMO 1. Il bullo può rappresentare un modello positivo, che ottiene un vantaggio senza incorrere in sazioni 2. Nel gruppo si verifica un effetto di diluizione delle responsabilità 3. La vittima viene deumanizzata
IL RUOLO DEGLI SPETTATORI 1. Osservano passivamente 2. Partecipano (complici) 3. Si allontanano Motivi di non intervento: Non sono amici della vittima Hanno paura di ritorsioni Ritengono che la vittima sia responsabile dell episodio Ritengono che il bullismo non si possa fermare
CONSEGUENZE PSICOLOGICHE PER LA VITTIMA 1. Sensi di colpa e/o vergogna per non essere capace di fermare il bullo 2. Scarsa autostima 3. Isolamento sociale, che spesso rende la vittima un bersaglio ancora più facile 4. Peggioramento del rendimento scolastico 5. Abbandono scolastico 6. Disturbi comportamentali ed emotivi (depressione, fobie, ecc.) anche in ambiente extrascolastico 7. Disturbi del sonno, dell appetito, disturbi fisici, ecc.
SEGNALI DI BULLISMO da parte degli insegnanti 1. Il soggetto viene di continuo schernito dai compagni 2. Rimane solo, soprattutto in situazioni sociali (durante la ricreazione, in mensa o nei giochi di gruppo) 3. Non interviene mai in discussioni in classe e, quando sollecitato a farlo, si mostra estremamente timoroso ed impacciato 4. Peggiora il suo rendimento scolastico 5. Si mostra infelice, depresso o spaventato 6. Tende a rimanere vicino all adulto 7. Quando gli si chiede cosa stia succedendo, evita di rispondere, si rifiuta o diviene aggressivo