Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa

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Giovanna Ferro
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1 Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa Dal 1998 al 2005 Attivecomeprima ha realizzato, in tempi diversi, due studi per valutare con metodi quantitativi standardizzati l efficacia delle attività psicologiche di gruppo Riprogettiamo l esistenza, Decido di vivere, e La terapia degli affetti. L obiettivo è stato quello di evidenziare i cambiamenti in relazione a: depressione fragilità emotiva meccanismi di difesa I dati complessivi che riportiamo si riferiscono a un campione di 181 donne, in qualsiasi condizione fisica, che hanno lavorato in gruppi di 6-10 componenti, con incontri a cadenza settimanale, per un periodo complessivo di 16 settimane per i primi due gruppi e per un periodo di nove mesi per il terzo (8 12 donne). Sono stati utilizzati tre test CDQ Ipat Depression Scale, di Samuel Krug e James Laughlin F.E. Scala per la misura della Fragilità Emotiva, Caprara, Perugini e altri DMI Defense Mechanism Inventory, di David Ihilevich e Goldine C. Gleser La somministrazione dei test è avvenuta in tre momenti: all inizio del primo gruppo Riprogettiamo l esistenza (TEST), alla fine del secondo gruppo Decido di vivere (RE TEST) e alla fine del terzo La Terapia degli Affetti (RE RE TEST). Poiché non tutte le donne che hanno partecipato ai primi due gruppi hanno seguito anche il terzo, il re-retest è stato valutato 1

2 separatamente per chi ha seguito la Terapia degli Affetti e per chi non l ha seguita. Il tempo intercorso tra la prima somministrazione e la terza è stato di circa due anni. Risultati dello studio Depressione I valori riportati nella tabella indicano sostanziale diminuzione dei livelli di depressione. Le donne che hanno completato il percorso con il terzo gruppo hanno incrementato questo vantaggio, mentre per le altre i valori della depressione sono leggermente risaliti, pur restando inferiori a quelli iniziali. 2

3 Fragilità emotiva L andamento è sovrapponibile a quello della tabella precedente: la fragilità emotiva cala in misura consistente per chi compie l intero percorso psicologico, mentre tende a risalire, dopo il notevole calo iniziale, nelle donne che non lo completano. 3

4 Aggressività autodiretta eterodiretta 4

5 Osserviamo come muta l aggressività. Quella diretta a sé (probabilmente connessa anche agli aspetti depressivi) diminuisce, mentre quella rivolta all esterno tende ad aumentare. In entrambi i casi, i maggiori risultati sono determinati dalla frequenza ai primi due gruppi, mentre le differenze tra chi segue il terzo e chi non lo segue appaiono esigue. Esse consistono più che altro nel fatto che nel gruppo delle donne che non completano il percorso psicologico tende a crescere più rapidamente l aggressività eterodiretta e a decrescere più lentamente quella auto diretta. 5

6 Proiezione Negazione 6

7 Intellettualizzazione Le modificazioni in questi tre meccanismi di difesa sono modeste. Volendone comunque prendere in considerazione l andamento, potremmo osservare che i primi due gruppi tendono nel complesso a determinarne un leggero incremento. Ciò ci appare verosimilmente collegabile al fatto che essi tendono molto a esplorare i ricordi e le emozioni connesse al trauma della malattia e ai pensieri che esso evoca. Il terzo gruppo, di matrice molto differente, sembra determinare una sostanziale diminuzione del meccanismo della negazione e un rinforzo di quello della proiezione e dell intellettualizzazione, a testimonianza forse di un aumento della capacità di utilizzare la capacità di pensare le emozioni e di rappresentare nella mente sé e gli altri (i conflitti storici con le persone importanti della propria vita e le emozioni ad essi connessi) senza esserne travolti. Le donne che non frequentano il terzo gruppo mostrano un incremento ulteriore della proiezione e un decremento importante della negazione. La difesa di intellettualizzazione appare ininfluente. Ciò potrebbe corrispondere al fatto che 7

8 l intellettualizzazione è una difesa molto sostenuta dalla cultura del gruppo e dalla sua capacità di pensare insieme i problemi, mentre la negazione, dopo il percorso di verità compiuto nei primi due gruppi, può apparire come impraticabile. La proiezione, quindi, rappresenta una difesa meglio utilizzabile, anche nei suoi aspetti di potenziale accompagnamento all aggressività eterodiretta, in aumento in questa popolazione. Le conclusioni Il lavoro nei gruppi di sostegno psicologico favorisce, come si evidenzia dai grafici, una sostanziale diminuzione dei livelli di depressione e della fragilità emotiva (che rintraccia la capacità o meno di affrontare eventi stressanti), inizialmente molto elevati. Valori che si abbassano ulteriormente in chi completa il terzo gruppo e che tendono a risalire, senza però raggiungere i livelli iniziali, in chi si è fermato ai primi due. 8

9 Per quanto riguarda il Test per valutare 5 meccanismi di difesa: -TAO (aggressività verso l esterno) -PRO (proiezione) -PRN (intellettualizzazione) -TAS (aggressività verso di sé ) -REV (negazione) si può osservare che : La TAO aumenta leggermente dopo i primi due gruppi, si mantiene pressoché negli stessi valori alla fine del terzo, ma torna ad alzarsi in chi non ha completato il percorso. La PRO aumenta di poco alla fine dei due gruppi, ancora di poco alla fine del terzo e ulteriormente in chi non lo ha fatto. La PRN aumenta di poco finiti i due gruppi, ancora di un poco alla fine del terzo, ma si abbassa in chi non completa La TAS diminuisce notevolmente dopo i primi due gruppi, ulteriormente alla fine del terzo e tende leggermente a risalire in chi non completa il percorso, senza però arrivare ai livelli di partenza. La REV aumenta leggermente dopo i due gruppi, aumenta meno alla fine del terzo, ma cala considerevolmente in chi non lo ha fatto. Considerazioni finali Considerata la funzione implicita che ha ogni difesa e cioè di ridurre l ansia, possiamo vedere che i dati più significativi sembrano riguardare i meccanismi di difesa TAO e TAS Se all inizio del lavoro infatti, le donne appaiono, da un lato autocolpevolizzanti e dall altro troppo inibite nella capacità di riconoscere il proprio diritto ad affermarsi, al termine del percorso sembrano trovare la strada per canalizzare le proprie pulsioni aggressive verso un migliore rapporto con sé stesse e con la realtà esterna. 9

10 Per quanto riguarda le altre difese legate alla negazione e alla intellettualizzazione, difese che meglio hanno la funzione di controllo dell ansia (derivata dal senso di impotenza, incertezza e fragilità che caratterizza il vissuto di chi incontra l esperienza del cancro e derivata dalla necessità di minimizzare l evento minaccioso come unica possibilità per superare il dolore) possiamo vedere come tendano ad aumentare, anche se leggermente, in coloro che completano il percorso mentre tendano, rispetto ai valori iniziali, nuovamente a calare in chi non lo completa. Diversamente per la proiezione che, in chi non completa il percorso, tende a riaumentare considerevolmente facendo ipotizzare che questa difesa abbia la funzione di allontanare e proteggere dalla presa di coscienza della realtà di quanto sta accadendo e dallo sperimentare nuovamente sentimenti negativi. Risultati Questi risultati decisamente importanti e incoraggianti, confermano che il sostegno psicologico di gruppo induce un rafforzamento di quelle difese che diventano fattori protettivi verso quegli aspetti depressivi e di fragilità che spesso accompagnano negativamente l esperienza della malattia, e dà la possibilità di affrontare quanto sta accadendo consapevolmente 10

11 Dopo la seconda tappa del percorso di sostegno (Decido di Vivere) la depressione presenta un decremento del 14,55%. Le persone che completano il percorso con la terza tappa (Terapia degli Affetti) mostrano un valore in ulteriore diminuzione (-24,36); valore che tende ad aumentare per le persone che diversamente non frequentano il gruppo de La Terapia degli Affetti (-11,13). 11

12 Le persone che frequentano i gruppi di sostegno evidenziano un decremento della fragilità emotiva (-25,51) dopo il gruppo Decido di Vivere. Si ha una ulteriore diminuzione di questo valore dopo aver frequentato il gruppo della Terapia degli Affetti mentre si registra un aumento per le persone che non vi partecipano. 12

13 Dai risultati emerge inoltre che l aggressività rivolta verso l esterno aumenta del 7,78% dopo il Decido di Vivere e del 9,68% dopo la Terapia degli Affetti. Aumenta ulteriormente per le persone che non frequentano l ultimo gruppo. 13

14 Infine, dai dati emerge una diminuzione dell aggressività autodiretta: dopo il Decido di Vivere è di -12,59% e dopo la Terapia degli Affetti di -16,05%. Nelle persone che non partecipano alla Terapia degli Affetti si rileva un minimo aumento (-16,34). 14

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