OBIETTIVO TEMATICO 2 AGENDA DIGITALE



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REGIONE DEL VENETO POR FESR 2014-2020 ASSESSORATO AL BILANCIO E AGLI ENTI LOCALI SEGRETERIA GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE DIREZIONE PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO TEMATICO 2 AGENDA DIGITALE (MIGLIORARE L ACCESSO ALLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE NONCHÉ L IMPIEGO E LA QUALITÀ DELLE MEDESIME) POSITION PAPER PER LA PREPARAZIONE DEL POR FESR 2014-2020 DEL VENETO OTTOBRE 2013 A CURA DI DIREZIONE SISTEMI INFORMATIVI 1

INDICE 1. QUADRO DI RIFERIMENTO...3 2. LEZIONI DALL ESPERIENZA...9 3. STRATEGIE ED AZIONI PER IL 2014-2020...14 4. CATALOGO DELLE AZIONI...17 APPENDICE...22 2

1. Quadro di riferimento Vengono di seguito riassunti i principali elementi del contesto infrastrutturale e socioeconomico veneto che hanno maggiore rilievo ai fini delle scelte strategiche regionali in tema di Agenda Digitale (Obiettivo Tematico 2) nell ambito del POR FESR 2014-2020. Nelle classifiche di diffusione delle ICT, il Veneto si colloca spesso tra le prime regioni in Italia per tassi di adozione ed utilizzo delle nuove tecnologie tra cittadini, imprese e istituzioni locali 1. Tuttavia, a motivo della debole situazione italiana in senso assoluto, la medesima leadership del Veneto non si conferma quando viene rapportata alla situazione europea: in questo caso, le classifiche evidenziano una situazione di ritardo, ad esempio nell adozione di banda larga, per utilizzo regolare di Internet, nello sviluppo di pratiche di ecommerce, ecc. Invece, per la disponibilità di infrastrutture di banda larga, la situazione del Veneto rispetto all Italia non è altrettanto soddisfacente, avendo una percentuale di copertura del territorio inferiore a quella media nazionale. Per tali ragioni, vi è la necessità di proseguire con convinzione le azioni strategiche già avviate e andarne a delineare di nuove, per migliorare ulteriormente l attuale situazione di diffusione delle ICT in Veneto, prestando particolare attenzione ai temi della connettività a banda larga, della interoperabilità tra sistemi, della diffusione delle ICT nelle imprese, dell erogazione di servizi pubblici on-line. Solo in questo modo il Veneto potrà effettivamente rappresentare un territorio all avanguardia non solo a livello nazionale ma anche a livello europeo, in cui i cittadini, le imprese, le istituzioni locali e il sistema Veneto nel suo complesso andranno a beneficiare appieno dei benefici derivanti dalla diffusione delle tecnologie digitali e della Società dell Informazione, in linea con gli obiettivi dell Agenda Digitale europea e italiana. Nel dettaglio, iniziando dal tema cruciale della copertura del territorio con connettività a banda larga (minimo 2 Mbs in download), il Veneto presenta un digital divide totale (ossia, assenza assoluta di servizio, considerando la copertura di rete fissa più quella assicurata dal solo mobile) del 6,4%, contro un dato medio nazionale del 4% (cfr. Tabella 1) 2. 1 I dati forniti nelle pagine successive derivano dal documento Linee Guida per Agenda Digitale del Veneto 2013-15 e da altre fonti, incluso il documento Ecoter Analisi di contesto per il POR FESR Veneto 2014-2020 e il sito web del Ministero dello Sviluppo Economico 2 Ulteriormente, il Veneto soffre di un digital divide di rete fissa piuttosto alto, pari al 14,6% (contro un dato medio nazionale del 8,8%) e, correlativamente, finisce per dipendere di più della media italiana da connessioni in banda larga su rete mobile, le quali, allo stato attuale della tecnologia, offrono prestazioni in media inferiori e maggiormente discontinue rispetto a quelle garantite dalla rete fissa (ADSL). 3

Tabella 1- Digital divide delle regioni italiane Regione Digital Divide rete fissa Copertura solo rete mobile Digital Divide rete fissa e mobile Abruzzo 13,8% 6,1% 7,7% Basilicata 22,3% 12,7% 9,6% Calabria 17,9% 7,0% 10,9% Campania 7,6% 4,2% 3,4% Emilia Romagna 9,1% 5,7% 3,4% Friuli Venezia Giulia 17,6% 8,5% 9,1% Lazio 4,7% 2,8% 1,9% Liguria 8,1% 5,0% 3,1% Lombardia 2,7% 1,7% 1,0% Marche 10,7% 5,9% 4,8% Molise 31,4% 12,7% 18,7% Piemonte 15,2% 8,2% 7,0% Puglia 4,2% 3,0% 1,2% Sardegna 6,1% 3,4% 2,7% Sicilia 6,1% 3,8% 2,3% Toscana 10,6% 5,5% 5,1% Trentino Alto Adige 13,2% 6,8% 6,4% Umbria 15,6% 8,4% 7,2% Valle d'aosta 15,0% 6,4% 8,6% Veneto 14,6% 8,2% 6,4% Italia 8,8% 4,8% 4,0% Digital divide infrastrutturale (assenza di copertura del servizio) delle reti a banda larga, distinto per la componente di rete fissa (ADSL) e mobile (3G/4G). Fonte: sito web MISE, dati al 30/6/2013. Sul fronte dell adozione (domanda), invece, il Veneto si colloca sopra la media nazionale per famiglie che accedono ad Internet grazie a connessioni a banda larga (cfr. Tabella A1 in Appendice). Tuttavia, la figura 1 mostra come questa performance non si mantenga in relazione alla media dei paesi UE e agli ambiziosi obiettivi fissati dall Agenda Digitale europea, che richiedono, tra l altro, il 100% di copertura delle famiglie con connettività a banda larga di base entro il 2013. 4

Figura 1 Famiglie con accesso a Internet a banda larga confronto a livello europeo Percentuale di famiglie con connessione a banda larga sul totale delle famiglie. Fonte: Eurostat (2011), ICT and household and individuals Con riferimento ai livelli di alfabetizzazione e competenze informatiche della popolazione, la situazione del Veneto, pur migliore della media italiana, presenta consistenti margini di progresso rispetto ai posizionamenti medi europei e agli obiettivi fissati dall Agenda Digitale europea, che ambisce a portare il livello di utilizzo regolare di Internet al 75% della popolazione entro il 2015 (figura 2). Figura 2 Popolazione che ha regolare accesso a Internet Percentuale di popolazione che dichiara di accedere regolarmente a Internet (almeno una volta alla settimana, incluso ogni giorno) sul totale della popolazione. Fonte: Eurostat (2011), ICT in household & individuals Anche nell adozione delle ICT da parte delle imprese, il Veneto evidenzia segnali di ritardo rispetto agli altri Paesi dell UE. Nell ecommerce, in particolare, dal lato degli utenti, solo il 19% della popolazione veneta ha effettuato acquisti on-line negli ultimi 12 mesi (laddove si ricorda che l obiettivo fissato dall Agenda Digitale europea è del 50% della popolazione entro il 2015) (cfr. figura A2 in Appendice). Venendo alla digitalizzazione nella pubblica amministrazione e all offerta di public eservices (includenti anche l egovernment), i progetti già lanciati evidenziano risultati incoraggianti, sia 5

per l Ente Regione che per gli altri Enti collegati. Vari dati confermano questo giudizio: il dispiegamento delle porte di domino abilitanti l interoperabilità e la cooperazione applicativa tra Enti (figura A3), l attivazione di iniziative per la sicurezza delle reti (Piano di Disaster Recovery. A livello nazionale, le Regioni nelle quali è presente un Unità Locale di Sicurezza per il governo degli aspetti della sicurezza relativi all adesione al Sistema Pubblico di Connettività sono 11; mentre 8 sono le Regioni che hanno già elaborato un Piano di Continuità operativa e Disaster Recovery 3. Ulteriormente va messo in evidenza il supporto alle strutture regionali e agli Enti del Veneto nell erogazione di servizi digitali agli utenti; tra questi ultimi, si segnala l affiancamento della rete di Asl e Aziende ospedaliere venete nell erogazione dei servizi socio-sanitari, la sperimentazione del FSE Fascicolo Sanitario Elettronico, la realizzazione dell Anagrafe Regionale degli Assistiti e dei Medici di base e Pediatri di libera scelta, o il supporto alle Asl per iniziative di teleassistenza e telemonitoraggio a distanza dei pazienti e di teleconsulto tra operatori sanitari. Va infine ricordato che il Veneto è una delle poche regioni italiane ad aver abilitato una piattaforma per i pagamenti on-line, ad oggi disponibile per il pagamento elettronico dei tributi regionali 4. La Tabella 2 che segue sintetizza il posizionamento relativo del Veneto con riferimento all uso da parte della popolazione dei servizi di egovernment disponibili, disaggregato considerando i livelli di interattività dei servizi on-line erogabili: le performance venete sono sempre superiori alla media nazionale. 3 RIIR - Rapporto sull Innovazione nell Italia delle Regioni, 2012 4 Cfr. RIIR - Rapporto sull Innovazione nell Italia delle Regioni, 2012 6

Tabella 2 Accesso ai servizi di egovernment da parte della popolazione Regione Ottenere informazioni dai siti web della Pubblica Amministrazione Scaricare moduli della Pubblica Amministrazione Spedire moduli compilati della Pubblica Amministrazione Valle d'aosta 40,0 26,6 13,1 Friuli-Venezia Giulia 37,0 25,4 12,3 Sardegna 41,5 29,5 15,0 Trentino-Alto Adige 37,0 25,4 12,3 Piemonte 41,5 29,5 15,0 Veneto 37,5 27,3 13,4 Lombardia 42,1 29,3 13,9 Toscana 35,5 25,3 11,2 Emilia-Romagna 36,0 25,7 13,3 Lazio 32,0 22,2 12,1 Marche 35,0 25,2 11,4 Basilicata 35,5 27,4 14,1 Umbria 27,7 20,0 9,9 Campania 27,4 23,2 13,5 Sicilia 31,4 23,4 14,4 Liguria 27,4 23,2 13,5 Calabria 32,3 25,8 13,5 Abruzzo 29,5 24,2 13,7 Molise 30,5 22,5 13,0 Puglia 42,7 33,7 15,9 Italia 35,1 25,4 12,9 Percentuale di popolazione sul totale della popolazione di 14 anni e più che negli ultimi 12 mesi ha utilizzato Internet per relazionarsi con la Pubblica Amministrazione. Fonte: Istat (2011), Cittadini e nuove tecnologie Con riferimento all erogazione di servizi pubblici per le imprese, si evidenzia come il Veneto si collochi tra le Regioni che hanno realizzato un portale SUAP dotato di servizi on-line (progetto SUAPED), in linea anche con le novità introdotte dal DPR n. 160/2010. Tali posizionamenti sono il risultato anche di un insieme di politiche specifiche avviate a livello regionale, oramai da alcuni anni, per l ammodernamento del sistema regionale. Si citano in particolare i seguenti documenti di programmazione con i quali la Regione del Veneto ha dichiarato il proprio impegno sul fronte della diffusione delle tecnologie digitali: 7

Piano di Sviluppo Informatico e Telematico. Linee guida per la realizzazione dell egovernment regionale approvato con DGR n. 56 del 18/01/02; Piano di Sviluppo della Società Veneta dell'informazione. Linee guida per l'attuazione dell'egovernment nei sistemi regionali, approvato in data 09/08/02; Linee Guida progettuali per lo sviluppo della Società dell'informazione del Veneto 2007-2010 approvate con DGR n. 2569 del 07/08/07; Legge Regionale n. 19 del 14 novembre 2008, recante Norme in materia di pluralismo informatico, diffusione del riuso e adozione di formati per documenti digitali aperti e standard nella società dell informazione del Veneto ; Linee Guida per Agenda Digitale del Veneto 2013-2015 approvate con DGR n. 554 del 03/05/2013. Il documento Linee Guida per Agenda Digitale del Veneto 2013-2015 rappresenta il documento programmatico per il periodo 2013-2015 con il quale Regione del Veneto intende definire coerentemente con gli indirizzi Europei (Digital Agenda 2020) e Nazionali (Agenda Digitale italiana, Decreto 179/2012) il proprio impegno strategico per la promozione della Società e dell Economia Digitale in Veneto. In particolare tale documento definisce i seguenti obiettivi strategici: 1) miglioramento della qualità della vita delle persone e delle famiglie; 2) sostegno alla competitività delle imprese del territorio; 3) accrescimento dei livelli di efficienza ed efficacia della Pubblica Amministrazione locale. I citati obiettivi sono stati individuati dall Amministrazione regionale con l ausilio di un gruppo di studio, già autorizzato con deliberazione n. 1650 del 7 agosto 2012, composto da figure professionali e intellettuali di elevato spessore culturale in materia ed il supporto di una segreteria tecnico-scientifica. Tali obiettivi sono stati declinati in 10 ambiti tematici (in particolare temi orizzontali, temi verticali e tema di sistema) e qualificati in circa 40 azioni puntuali. Per quanto riguarda l assetto organizzativo e di governance su cui poggia il funzionamento delle policy a favore dell Agenda Digitale, va in primo luogo messo in evidenza che tali tematiche rientrano nella sfera di intervento dell Assessorato al territorio, alla Cultura e agli Affari Generali. Guardando all organizzazione regionale va messo in evidenza che l attuazione delle politiche in tema di Società dell Informazione è di competenza della Direzione Sistemi Informativi, che in questi anni, parallelamente all adempiere ai tradizionali compiti di mantenimento, gestione e sviluppo del sistema Informativo Regionale (SIRV), si è in parte strutturata organizzativamente per seguire tematiche specifiche emergenti quali la banda larga, l alfabetizzazione digitale, l interoperabilità, i servizi digitali della pubblica amministrazione, i cluster degli enti locali etc. Non si tratta ancora di un percorso organizzativo compiuto, in quanto è necessario completarlo sia dal punto di vista di rivisitazione ed integrazioni delle competenze disponibili sia della numerosità della pianta organica in quanto la stessa è ampiamente insufficiente a far fronte contemporaneamente alle nuove ed importanti sfide poste sia dall evoluzione del Sistema Informativo Regionale che dalla Linee Guida per Agenda Digitale del Veneto. Va inoltre messo in evidenza che per l attuazione delle Linee Guida dell Agenda Digitale 2013-2015 (si veda Capitolo 5), è stata delineata una struttura di governance permanente che si caratterizza per: 8

un Comitato Scientifico che ha il compito di supervisione e aggiornamento dell Agenda Digitale del Veneto soprattutto in termini di sua aderenza agli orientamenti di policy nazionali e europei; un Comitato Tecnico di attuazione della Agenda Digitale del Veneto, che andrà a programmare e coordinare i vari interventi di attuazione dell Agenda con riferimento alle diverse aree prioritarie di intervento e a curarne il monitoraggio periodico. Inoltre la governance della Agenda Digitale è concepita come un processo aperto che prevede il coinvolgimento degli stakeholders del territorio al fine di raccoglierne la domanda e le relative proposte. 2. Lezioni dall esperienza Negli ultimi anni la Regione del Veneto ha attuato diverse politiche che hanno permesso di raggiungere i risultati sopra descritti in tema di Società dell Informazione in particolare sui temi riguardanti la banda larga, l alfabetizzazione digitale, la digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione, la competitività delle imprese etc. ll Centro di competenza sulla banda larga della Regione del Veneto nell ambito della Direzione Sistemi Informativi - si è attivato per migliorare i livelli di copertura del territorio regionale, andando in particolare a finanziare interventi di infrastrutturazione che prevedono la stesura di fibra ottica pubblica di backhauling. Il Piano Regionale per lo Sviluppo della Banda Larga realizzato in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico ed approvato con la DGR n. 1753 del 26 ottobre 2011 prevede un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro per interventi di posa di fibra ottica in 188 comuni del Veneto; 273 sono i cantieri previsti, e interessano complessivamente 380.000 abitanti attualmente in digital divide, in tutte sette le province venete come dettagliato dalla tabella seguente. 9

Tabella 3 Piano Regionale Sviluppo Banda Larga: Comuni interessati e interventi previsti Provincia Comuni interessati Interventi previsti Belluno 20 27 Padova 30 44 Rovigo 22 44 Treviso 27 33 Venezia 16 29 Verona 31 45 Vicenza 42 51 Totale Veneto 188 273 Fonte: Regione del Veneto Direzione Sistemi Informativi Si evidenzia come la Regione del Veneto negli anni ha promosso interventi a supporto dell innalzamento dei livelli di alfabetizzazione informatica della popolazione del Veneto. In particolare, l intervento P3@Veneti ha previsto la creazione di punti pubblici per l accesso, l assistenza e l acculturazione all utilizzo di Internet e dei servizi della Società dell Informazione, nell ambito dell azione 4.1.2 del Programma Operativo Regionale 2007-2012 - parte FESR. Grazie a tale iniziativa, che ha visto un finanziamento complessivo di circa 2 milioni di euro, sono stati attivati 170 punti pubblici di accesso in 160 comuni veneti. La tabella seguente ne dettaglia la loro localizzazione a livello provinciale. Tabella 4 P3@Veneti: Comuni interessati e punti pubblici di accesso attivati Provincia Comuni interessati Centri attivati Belluno 18 18 Padova 28 31 Rovigo 28 31 Treviso 21 21 Venezia 16 19 Verona 21 21 Vicenza 28 29 Totale Veneto 160 170 Fonte: Regione del Veneto Direzione Sistemi Informativi Nei primi 6 mesi di attività, 60 mila persone hanno utilizzato i centri P3@Veneti. Tali centri hanno permesso l accesso alle nuove tecnologie ed incluso stranieri (17% degli utenti), persone over 50 (20%), non occupati (23%), contribuendo alla riduzione del digital divide culturale di tali soggetti. 10

Parallelamente, la Regione ha agito per la diffusione delle competenze informatiche verso gli operatori della pubblica amministrazione locale realizzando un programma di seminari che ha riguardato temi centrali per la gestione dei sistemi informativi e l erogazione dei servizi on line a cittadini e alle imprese, quali privacy, accessibilità e usabilità, sicurezza informatica, trasparenza e contenuti minimi dei siti della PA, diritto d autore. L iniziativa ha mirato a individuare le migliori competenze emerse durante gli incontri promuovendo la condivisione di questi saperi tramite la costituzione di gruppi locali di competenze sulle materie oggetto del programma di seminari. Sempre con riferimento alla creazione di quelle che possono essere definite come le precondizioni alla base dello sviluppo digitale di un territorio, a livello di servizi infrastrutturali la Regione ha inoltre agito negli anni per favorire la connettività degli Enti, attraverso in particolare la rete Overnetwork rispondente agli standard nazionali definiti per il SPC, così come per diffondere pratiche di interoperabilità e condivisione di standard, in particolare tra gli Enti e Istituzioni locali del Veneto. Il Centro CReSCI Servizi di cooperazione e interoperabilità, all interno della Direzione Sistemi Informativi, gestisce un circuito per l interoperabilità a cui hanno aderito 114 Enti pubblici per l erogazione e/o fruizione di servizi in cooperazione applicativa 5, come meglio dettagliato nella tabella seguente. A fine 2011 il Catalogo dei servizi di cooperazione applicativa messi a disposizione degli Enti risulta essere composto da 17 servizi in produzione, ovvero già disponibili per l erogazione e/o fruizione. Tabella 5 Enti aderenti al circuito CReSCI di Regione del Veneto Tipologia di Ente Numero Enti Regione (Veneto e altre regioni) 4 Ente strumentale regionale 4 ASL 22 Provincia 3 Comune 76 Ministeri e altri Enti della PAC 5 Totale Enti 114 Dati al 31 dicembre 2011. Fonte: Regione del Veneto Direzione Sistemi Informativi La Direzione Sistemi Informativi di Regione del Veneto è invece attiva nel supporto alle strutture regionali e agli Enti del territorio per l introduzione, la diffusione dell informatizzazione negli uffici, la dematerializzazione attraverso attività di formazione e acculturazione, erogazione ed assistenza su servizi informativi e gestione ed evoluzione del SIRV Sistema Informativo Regionale. Tra le iniziative più significative si segnala la messa a disposizione degli Enti veneti, oltre ai servizi di rete e infrastrutturali già citati, di vari applicativi gestionali ex L.R. 54/88, uti- 5 Regione del Veneto (2012), I rapporto CReSCI sulla diffusione dell interoperabilità e cooperazione applicativa in Veneto. 11

lizzati da 450 Enti Locali del Veneto; di un portale federato per gli Enti (MyPortal), utilizzato da 120 Enti del Veneto; di una serie di banche dati (la banca dati camerale è ad esempio utilizzata da 664 Enti, per un totale di 3.342 utenze gestite). In particolare, l iniziativa del portale federato MyPortal si inserisce in un più ampio ambito di attività, portate avanti dal progetto Centro di competenza per lo sviluppo aperto, partecipato e condiviso dei portali di servizio al cittadino, di cooperazione tra enti e condivisione di tecnologie, esperienze, competenze, a livello regionale e non solo, per l erogazione di servizi on line e lo sviluppo di standard e di modelli di e-government. Nello stesso contesto si situano anche Federa Veneto, svolto in collaborazione con la Regione Emilia Romagna per la diffusione di un sistema di autenticazione federato, e Veneto Library per l emersione e la diffusione dei contenuti multimediali del sistema della PA del Veneto e già utilizzato da diverse amministrazioni locali ad esempio per la trasmissione in diretta dei Consigli Comunali. Inoltre, la Regione ha supportato i processi di dematerializzazione e di informatizzazione del ciclo di vita del documento informatico andando a rendere disponibili gli strumenti base abilitanti tali processi, quali caselle PEC e carte di firma digitale (rispettivamente 288 e 150 Enti veneti interessati), così come è attiva per la dematerializzazione dei pagamenti (cd. pagamenti e- lettronici), dei documenti e dei procedimenti amministrativi (progetto DO.GE) e dei processi di acquisto (eprocurement) della Regione. Nell ambito dell agricoltura veneta, numerose sono state le iniziative e i progetti, curati dall U.C. Sistema Informativo del Settore Primario, atti a realizzare un sistema informativo del settore primario, omogeneo e integrato tra i diversi soggetti istituzionali, regionali, nazionali ed europei, in grado di supportare l attività amministrativa di settore, l accesso ai contributi per le imprese agricole, la gestione del territorio ed il monitoraggio. Tra tali iniziative si può citare la realizzazione dell Anagrafe del Settore Primario, il Fascicolo Aziendale Elettronico, strumenti di gestione territoriale in ambiente GIS, un data warehouse di settore a supporto dell attività pianificatoria e del monitoraggio, il portale dell agricoltura veneta (PIAVe). Grazie alla gestione informatizzata dell intero iter dei procedimenti di settore, vengono resi disponibili servizi di trasparenza, per la consultazione online dello stato delle pratiche presentate. È poi doveroso citare il Sistema Informativo Territoriale Regionale, di competenza dell'unità di Progetto per il SIT e la Cartografia ed istituito con DGR n. 2591 del 8/8/2003, che provvede alla raccolta, elaborazione e diffusione delle informazioni relative agli aspetti fisici, morfologici dei dati territoriali e di quelli cartografici, nonché alla raccolta delle esigenze informative per la pianificazione territoriale. In tale quadro si è inserito il progetto IDT-RV, per la realizzazione di un infrastruttura dati territoriali secondo i principi sanciti dalla direttiva europea 2007/2/EC, INSPIRE (INfrastrutture for SPatial InfoRmation in Europe), che definisce il "minimo comune denominatore europeo per l'interoperabilità ed il corretto flusso dell'informazione" e stabilisce norme generali per la creazione di un'infrastruttura europea per l'informazione territoriale, garantendo l'interoperabilità dei dati territoriali e dei servizi ad essi relativi e disciplinando le modalità per lo scambio dei dati. Inoltre la Regione del Veneto ha recentemente investito sul tema della trasparenza e della diffusione di dati pubblici - Open Government - mediante un apposita azione a sostegno dell open data (DGR 2301/11) e la pubblicazione del portale regionale dedicato dati.veneto.it, posizionandosi tra le prime Regioni italiane attive e che hanno dato seguito alle direttive europee e nazionali sul tema. L Open Data è penetrato come filosofia e come paradigma nelle istituzioni e, grazie anche alle normative, è diventato un vero e proprio obbligo. Purtroppo il mondo produttivo del territorio veneto, e non solo, non è ancora in grado di percepirne i benefici perché non si provveduto a disseminare conoscenza e soprattutto competenze su questo fronte, tali da emulare buone pratiche che, specialmente nei paesi digitalmente più avanzati (USA e UK su tutti), hanno permesso un rilancio dell economia basata sul digitale e sulle applicazioni utili ai cittadini e alle imprese che hanno attinto dai dati liberati e resi grezzi e/ aperti. 12

Specifiche azioni regionali sono state infine rivolte alle imprese venete, per favorire il loro accesso alle nuove tecnologie e, più in generale, sostenerne la competitività. In particolare, la Regione ha recentemente riservato attenzione alla diffusione del cloud computing, andando a prevedere: l erogazione di finanziamenti ad imprese venete attive nel campo delle tecnologie per l informazione e la comunicazione per complessivi 2,6 milioni di euro, per lo sviluppo di servizi informatici in modalità cloud computing (SaaS Software As a Service) per il mercato della PMI (azione POR 4.1.1). I progetti finanziati sono stati 22, relativi ad altrettanti interventi di sviluppo di nuove soluzioni ovvero di migrazione di soluzioni per le imprese sviluppate secondo modalità tradizionali in soluzioni cloud; la previsione di un intervento di incentivo alle PMI venete, per l adozione di servizi informatici in modalità cloud computing (azione POR 4.1.3). La valutazione sulle politiche attuate in questi ultimi anni è sicuramente ed ampiamente positiva collegata a numerosi punti di forza tra i quali sottolineiamo, rispetto ai principali temi trattati: sul tema della banda larga la forte riduzione delle aree non coperte del servizio grazie all intervento regionale; l apertura dei P3@Veneti che hanno avviato processi diffusi sul territorio di alfabetizzazione digitale; il consolidamento del circuito di Interoperabilità e cooperazione applicativa CRESCI; il sostegno verso gli enti locali nei processi di ammodernamento e digitalizzazione delle procedute e dei servizi (attraverso legge 54/88, MyPortal, BancheDati etc); avvicinamento alla cultura del OpenData e apertura del portale Regionale; il sostegno delle imprese ICT Venete con la concessione di contributi per l evoluzione della loro offerta di servizi verso il nuovo paradigma del cloud computing; il sostegno alle PMI Venete nei processi di adozione delle ICT attraverso un contributo per accedere servizi informatici in modalità cloud computing; sul fronte del modello di intervento, la Direzione Sistemi Informativi ha investito in una fase di analisi tecnico-scientifica prodromica alla definizione della singola a- zioni per indagare in modo sistematico tutti gli elementi qualificanti su cui costruire la singola azione di intervento; nella fase di attuazione l attività di accompagnamento ed animazione verso i beneficiari con una logica di coaching (e non meramente ispettiva) per favorire processi di condivisione, scambio e valorizzazione delle esperienze tra i beneficiari dell intervento. Tra i punti di debolezza delle politiche attuate in questi anni sui principali temi di competenza si segnalano: per quanto riguarda la banda larga la difficoltà spesso degli operatori di telecomunicazione di compiere gli investimenti necessari per attivare il servizio in tutte le aree del Veneto dove la Regione è intervenuta portando le infrastrutture (fibra ottica); 13

una situazione a macchia di leopardo per quanto riguarda i livelli di digitalizzazione dei servizi, in particolare con situazioni più complesse negli enti locali di minori dimensioni; difficoltà a coordinare ed animare con continuità tutte le iniziative promosse verso gli enti locali del territorio; in alcuni casi i tempi di avvio delle singole procedure amministrative più lunghi del previsto; una comunicazione verso i destinatari delle politiche in corso non strutturata e sistematica. Per la nuova programmazione va sicuramente sostenuta ed ampliata questa attenzione al territorio in termini di banda larga e ultra-larga, alfabetizzazione digitale, enti locali, open data, imprese ICT e piccole e medie imprese etc., purché sia ridefinita la struttura organizzativa della Direzione Sistemi Informativi - sia dal punto di vista delle competenze specifiche che della disponibilità delle risorse umane per garantire una gestione efficace ed efficiente sia dell operatività interna (riguardante il Sistema Informativo Regionale nella sua interezza) che dell attuazione delle politiche previste dalle Linee Guida per l Agenda Digitale. Le nuove e ambiziose sfide richieste dalla nuova programmazione richiedono quindi un rafforzamento della struttura organizzativa della Direzione Sistemi Informativi e/o l utilizzo di strutture tecniche di supporto specialistiche dedicate e continuative. Si tratta di consolidare ed ampliare grazie ad un rafforzamento organizzativo - un metodo di attuazione che ha prodotto nella programmazione attuale ottimi risultati valorizzando (per quanto possibile) le seguenti fasi del processo: analisi tecnico-scientifica prodromica alla definizione di dettaglio dell azione (costruzione del bando); comunicazione strutturata usando anche i nuovi canali dei social media; presentazione domande/richieste fortemente digitalizzata; accompagnamento ed animazione verso i beneficiari durante l attuazione; attenzione alla fase di analisi e valutazione ex-ante ed e-post come reale strumento di governo dell azione. 3. Strategie ed azioni per il 2014-2020 Sulla base delle analisi riassunte nel paragrafo 1, lo scenario del contesto socio economico veneto si caratterizza per le seguenti sfide principali, ossia per elementi su cui puntare (punti di forza) e per criticità da alleggerire (punti di debolezza): Buona disposizione e possesso di competenze informatiche di base nella popolazione e nelle imprese, che fanno del Veneto una regione ad alto potenziale di domanda di infrastrutture e servizi ICT includendo nei secondi sia i private che public eservices, alto è quindi il potenziale di sviluppo della Società dell Informazione, anche grazie agli elevati livelli di imprenditorialità e internazionalizzazione delle imprese regionali. Ben avviato processo di digitalizzazione della PA ed decollo nella fornitura di public eservices, da sostenere in modo intensivo ed estensivo sia all interno delle strutture dell Ente Regione che negli Enti ad esso collegati. 14

Ancora elevato gap di connettività a banda larga di base, particolarmente presente nelle aree rurali e montane ad orografia difficile, ed in alcuni distretti produttivi. Questa strozzatura dal lato dell offerta, se non risolta tempestivamente, minerebbe il raggiungimento di elevati livelli di diffusione di servizi ICT, essendone il presupposto infrastrutturale. In altri termini, le significative esperienze fino ad ora maturate dalla Regione Veneto, mettono in evidenza che, nonostante la forte attenzione che l Amministrazione ha dedicato ai temi rientranti nell Agenda Digitale (rispetto ai quali è intervenuta, come ricordato precedentemente, costantemente e in modo qualificato sin dal 2002) e i significativi traguardi già raggiunti, rimangono notevoli fabbisogni da colmare al fine di centrare gli obiettivi dell Agenda digitale europea e di dare un impulso a favore della crescita della competitività del territorio. Tenendo conto del quadro socio-economico regionale, delle esperienze già maturate, degli esiti raggiunti e delle finalità da conseguire, la Regione, così come richiamato precedentemente, a- dottando le Linee Guida per l Agenda Digitale del Veneto ha scelto i seguenti obiettivi strategici: migliorare la qualità della vita delle persone e delle famiglie; sostenere la competitività delle imprese e del territorio; accrescere i livelli di efficienza e di efficacia della Pubblica Amministrazione Locale. Nel quadro delle finalità strategiche regionali appena richiamato e coerentemente con gli indirizzi europei e nazionali, la Regione intende destinare le risorse del POR FESR 2014-2020 al conseguimento di 5 obiettivi specifici indicati dall Accordo di Parternariato. Ci si riferisce in particolare: alla Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda larga e ultra larga coerentemente con gli obiettivi fissati al 2020 dalla Digital A- genda europea. Tale finalità mira al completamento del Piano Nazionale Banda Larga sul territorio regionale per garantire la copertura completa di tutto il territorio e ad avviare lo sviluppo del progetto di Banda Ultra Larga in Veneto valorizzando anche l importante investimento realizzato dall Amministrazione Regionale in questi anni nella posa di fibra ottica di proprietà pubblica in molte aree comunali non servite dal mercato. alla Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili della PA offerti a cittadini e imprese (in particolare nella sanità e nella giustizia). In particolare, le priorità per questo obiettivo specifico riguardano la realizzazione di servizi digitali della pubblica amministrazione integrati ed interoperabili, l integrazione dei back-office attraverso l interoperabilità delle banche dati anche attraverso una gestione associata da parte degli enti locali, la diffusione pervasiva dei sistemi di pagamento elettronico nella pubblica amministrazione, il favorire lo switch-off verso i servizi digitali e sostenere processi di consolidamento delle infrastrutture della pubblica amministrazione Veneta, anche attraverso utilizzo del cloud computing. al potenziamento della domanda di ICT dei cittadini in termini di utilizzo dei servizi on line, inclusione digitale e partecipazione in rete. Con questo obiettivo specifico la Regione intende investire in azioni rivolte a favorire l alfabetizzazione ed l inclusione digitale dei cittadini (un ruolo particolarmente attivo verrà riconosciuto alla rete dei P3@ Veneti). 15

alla diffusione di open data e del riuso del dato pubblico. Tale obiettivo specifico è stato individuato per promuovere lo sviluppo di applicazioni e servizi partendo dai dati aperti delle pubbliche amministrazioni del Veneto e la promozione della cultura degli Opendata in tutti gli attori del sistema (imprese, cittadini, pubblica amministrazioni, organizzazioni etc) al rafforzamento del settore ICT e diffusione delle ICT nelle imprese. L obiettivo specifico è volto a sostenere la diffusione pervasiva e completa delle tecnologie ICT presso le piccole e medie imprese del Veneto, e il sostegno al settore delle imprese ICT (che in Veneto conta piu di 6.000 imprese) attraverso investimenti rivolti a rinnovare la loro offerta in stretta relazione con l evoluzione tecnologica emergente e la domanda specialistica proveniente dai settori trainanti dell economia Veneta (smart specialization): manifatturiero, turismo-cultura ed agricoltura. Per ogni obiettivo specifico tenendo conto dall attuale situazione di contesto del territorio veneto e dai risultati conseguiti dalle politiche attuali sono state definite le azioni prioritarie descritte nel successivo paragrafo Catalogo delle Azioni. 16

4. Catalogo delle Azioni RISULTATI ATTESI/OBIETTIVO SPECIFICO (ADP) 2.1. Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda larga e ultra larga coerentemente con gli obiettivi fissati al 2020 dalla Digital Agenda europea AZIONE (ADP) AZIONE REGIONALE INDICATORI DI RISULTATO (*) 2.1. 1. Concorrere all attuazione del Progetto Strategico Agenda Digitale per la Banda Ultra Larga e di altri interventi programmati per assicurare nei territori una capacità di connessione a almeno 30 Mbps, accelerandone l attuazione nelle aree produttive e nelle aree rurali, rispettando il principio di neutralità tecnologica nelle aree consentite dalla normativa comunitaria. 2.1.2. Completare il Piano Nazionale Banda Larga nei territori (aree rurali, marginali, ovvero aree interne) che, eventualmente, non abbiano ancora una copertura stabile di connettività in banda larga almeno fino a 2Mbps al 2013, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica e nelle aree consentite dalla normativa comunitaria. 2.1.1 - Finanziamento di progetti che concorrono all attuazione del Progetto Strategico per la banda ultra larga e di altri interventi per assicurare ai territori una capacità di connessione ad almeno 30 Mbps accelerandone l attuazione nelle aree produttive e nelle aree a fallimento di mercato, rispettando il principio di neutralità tecnologica nelle aree consentite dalla normativa europea. Al fine di favorire lo sviluppo di reti ad alta velocità ed ottimizzare la pianificazione dei futuri interventi pubblici e privati, la Regione intende promuovere lo sviluppo del catasto delle infrastrutture del sottosuolo in Veneto in collaborazione con gli Enti Locali, Aziende di Servizi /Municipalizzate ed aziende pubbliche /private che operano nel sottosuolo. 2.1.2 - Completare il Piano Nazionale Banda Larga nei territori (aree rurali, marginali, ovvero aree interne) che, eventualmente, non abbiano ancora una copertura stabile di connettività in banda larga almeno fino a 2Mbps al 2013, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica e nelle aree consentite dalla normativa comunitaria. - % copertura con banda larga ad almeno 30 Mbps per tipologia (wired e wireless) - % copertura con banda larga ad almeno 100 Mbps per tipologia (wired e wireless) - % famiglie abbonate a 2, 10, 30 e 100 Mbps - % unità locali delle imprese abbonate a 2, 10, 30 e 100 Mbps - unità locali della PA abbonate a 2, 10, 30 e 100 Mbps Assessorato al Bilancio e agli Enti Locali - Segreteria Generale della Programmazione - Direzione Programmazione 17

RISULTATI ATTESI/OBIETTIVO SPECIFICO (ADP) 2.2. Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili della PA offerti a cittadini e imprese (in particolare nella sanità e nella giustizia) AZIONE (ADP) AZIONE REGIONALE INDICATORI DI RISULTATO (*) 2.2.1. Realizzare servizi di e-government interoperabili, integrati (joined-up services) e progettati con cittadini e imprese, soluzioni di e-procurement, nonché servizi riguardanti, in particolare, per il fesr, la sanità elettronica e telemedicina e la giustizia digitale. Tali servizi includono soluzioni integrate per le smart cities and communities. 2.2.2. Favorire l interoperabilità delle banche dati pubbliche, anche attraverso la gestione associata delle funzioni ICT (in particolare nei piccoli Comuni, anche attraverso l utilizzo di soluzioni cloud). 2.2.3. Interventi di innovazione tecnologica dei processi della Pubblica Amministrazione, in particolare in tema di giustizia (informatizzazione del processo civile, estendendolo a tutte le fasi rilevanti per l attrattività degli investimenti sui territori 6 ), sanità e beni culturali, 2.2.1 - Realizzazione di servizi di e-government interoperabili e integrati (joined-up services), sviluppati in una logica di co-design con gli utenti, puntando allo switch-off dall analogico al digitale per i servizi prioritari, allo sviluppo dei pagamenti elettronici nella PA, all apertura del patrimonio informativo pubblico, alla diffusione di servizi pubblici smart e green favorendo la diffusione di cultura e policy attinenti al tema della sicurezza. 2.2.2 - Favorire l interoperabilità delle banche dati pubbliche, anche attraverso la gestione associata delle funzioni ICT. Investendo in particolare in progetti a livello di aggregazioni di enti locali (Unioni di Comuni, centri servizi territoriali), che promuovano la dematerializzazione documentale, favorendo la definizione e condivisione di processi, procedure e modalità gestionali standard. 2.2.3 - Interventi di innovazione tecnologia nella PA. L Amministrazione regionale promuove e supporta gli Enti locali verso il nuovo paradigma del Government Cloud a livello di servizi infrastrutturali, middleware e applicativi, al fine di favorire sia - % banche dati pubbliche e processi amministrativi interoperabili (Da costruire) - % Enti locali che offrono servizi pienamente interattivi sul web o su altri canali telematici (Fonte I- stat) - % ASL e ospedali che offrono servizi di prenotazione on line (Da costruire con Istat) - % di notifiche trasmesse in formato digitale nel processo telematico civile, tributario e Assessorato al Bilancio e agli Enti Locali - Segreteria Generale della Programmazione - Direzione Programmazione 18

RISULTATI ATTESI/OBIETTIVO SPECIFICO (ADP) AZIONE (ADP) AZIONE REGIONALE INDICATORI DI RISULTATO (*) nel quadro del Sistema pubblico di connettività quale framework condiviso di connettività e cooperazione 7. Tali interventi possono includere soluzioni per l offerta di servizi digitali capaci di garantire i necessari standard di sicurezza e la protezione di dati sensibili anche attraverso il potenziamento di Data Center Pubblici (soprattutto a supporto della sanità e della giustizia) e per la gestione virtualizzata dei dati in modalità cloud computing, con particolare attenzione alle soluzioni green. (Collegamento con OT11, risultato atteso 2 per le relative azioni di capacitazione.) dinamiche di razionalizzazione delle strutture IT presenti sul territorio sia processi di innovazione ed upgrade dei servizi digitali della pubblica amministrazione veneta penale. Da costruire con Ministero della Giustizia 6 Procedure di esecuzione mobiliari e immobiliari, procedure fallimentari, procedure dei tribunali delle imprese e completa telematizzazione del Processo del lavoro. 7 Da valutare l intervento su altri settori. Assessorato al Bilancio e agli Enti Locali - Segreteria Generale della Programmazione - Direzione Programmazione 19

RISULTATI ATTESI/OBIETTIVO SPECIFICO (ADP) 2.3 Potenziamento della domanda di ICT dei cittadini in termini di utilizzo dei servizi on line, inclusione digitale e partecipazione in rete 8 AZIONE (ADP) AZIONE REGIONALE INDICATORI DI RISULTATO (*) Azioni di alfabetizzazione e inclusione digitale, con particolare riguardo alle aree interne e rurali al fine di stimolare, la diffusione e l utilizzo del web, dei servizi pubblici digitali e degli strumenti di dialogo, collaborazione e partecipazione civica in rete per favorire l empowerment dei cittadini (con particolare riferimento ai cittadini svantaggiati 9 ), nonché l acquisizione di competenze avanzate da parte delle imprese e lo sviluppo delle nuove competenze ICT per l innovazione e la crescita (eskills) attraverso percorsi di formazione mirati. 2.3.1 - Alfabetizzazione e inclusione digitale. Consolidamento delle iniziative locali in tema di punti pubblici di accesso (P3@) per la diffusione dell alfabetizzazione informatica tra i cittadini facendo leva sulle potenzialità dell interazione e dell aggregazione in presenza. Attraverso i punti pubblici di accesso si vuole incentivare un uso attivo e consapevole del web e delle risorse disponibili da parte della cittadinanza, sostenendo un apertura continuativa di tali centri, un loro potenziamento e un ampliamento delle funzioni/attività. - % di famiglie che utilizzano servizi interattivi pubblici. Fonte Istat - % di individui che utilizzano il PC ed internet e servizi avanzati. Fonte I- stat 8 Al raggiungimento di tale obiettivo specifico concorre anche il FSE attraverso la priorità di investimento aumentare la possibilità di accesso alla formazione permanente, aggiornare le abilità e le competenze della manodopera e migliorare l utilità dei sistemi di insegnamento e di formazione per il mercato del lavoro incluso il miglioramento della qualità dell istruzione e formazione professionale e la creazione e lo sviluppo dell apprendimento basato sul lavoro e programmi di apprendistato duali dell Obiettivo Tematico 10 Istruzione e formazione 9 cfr. Obiettivo Tematico 9 Assessorato al Bilancio e agli Enti Locali - Segreteria Generale della Programmazione - Direzione Programmazione 20

RISULTATI ATTESI/OBIETTIVO SPECIFICO (ADP) 2.5 Rafforzamento del settore ICT e diffusione delle ICT nelle imprese AZIONE (ADP) AZIONE REGIONALE INDICATORI DI RISULTATO (*) Rafforzare anche nelle aree interne il settore ICT e la diffusione delle ICT nei processi produttivi delle PMI (in particolare nei settori con maggiore potenziale di crescita), coerentemente con la strategia di smart specialization. Favorire la creazione di start up innovative nel settore dell ICT, il commercio elettronico e modalità di acquisto innovative quali il pre-commercial public procurement. 2.5.1 - Rafforzare il settore ICT in Veneto e la diffusione delle ICT nelle piccole e medie imprese Venete. Sostenere i processi di rinnovamento e potenziamento delle imprese del settore ICT Veneto coerenti con le specificità manifatturiere, turistiche, culturali del territorio e dell economica Veneto, i nuovi trend tecnologici emergenti e gli standard pubblici. E parallelamente favorire la diffusione delle tecnologie ICT nelle imprese per migliorare la gestione interna, l interazione e la collaborazione con gli altri attori della catena del valore (clienti, fornitori, progettisti, rivenditori etc), di promuovere l adozione e la diffusione di servizi di ecommerce business-to-business e business-to-consumer. Inoltre la Regione andrà a sostenere l avvio di start up innovative in grado di ricombinare assieme saperi tradizionali, provenienti dai settori manifatturieri dell economia veneta, con competenze digitali. 2.5.2 - Sviluppo servizi e App sugli Open Data. Sostenere lo sviluppo di applicazioni e servizi da parte dell imprese che intendono valorizzare in modo originale il patrimonio informativo pubblico a- perto per attivare tipologie di servizi innovative coerenti con le specificità del contesto veneto. (*) Sono stati inseriti gli indicatori di risultato previsti dall Accordo di Partenariato versione 15 Luglio 2013. Gli indicatori saranno puntualizzati alla luce delle specifiche tecniche delle Azioni. - % di imprese con meno di 10 addetti dotate di un sito web. Da costruire con Istat - % di imprese che dispongono di sistemi gestionali basati sull utilizzo del web (cloud computing). Da costruire con Istat - % di imprese che utilizzano servizi interattivi pubblici. Fonte Istat - % di imprese che acquistano o vendono on line (ecommerce) Fonte Istat - Numero di nuove imprese ICT Fonte Istat Assessorato al Bilancio e agli Enti Locali - Segreteria Generale della Programmazione - Direzione Programmazione 21

APPENDICE Figura A1 Famiglie con accesso a Internet a banda larga confronto a livello nazionale Percentuale di famiglie che possiedono un accesso a Internet con connessioni a banda larga sul totale delle famiglie con accesso a Internet. Fonte: Istat (2011), Cittadini e nuove tecnologie Figura A2 Popolazione che ha effettuato acquisti on-line Percentuale di individui sul totale della popolazione che dichiara di aver realizzato acquisti on line di beni o servizi negli ultimi 12 mesi per uso privato Fonte: Eurostat (2011), ICT in household & individuals Assessorato al Bilancio e agli Enti Locali - Segreteria Generale della Programmazione - Direzione Programmazione 22

Figura A3 Porte di dominio regionali per l interoperabilità tra Enti nelle diverse regioni Fonte: RIIR - Rapporto sull Innovazione nell Italia delle Regioni, 2012 Assessorato al Bilancio e agli Enti Locali - Segreteria Generale della Programmazione - Direzione Programmazione 23