Marcello Locatelli Adriano Mollica Fondamenti di Chimica analitica e Analisi dei medicinali



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A03

Marcello Locatelli Adriano Mollica Fondamenti di Chimica analitica e Analisi dei medicinali

Illustrazioni a cura della dottoressa Azzurra Stefanucci Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-6106-0 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: giugno 2013

In ricordo del Prof. Mario Paglialunga Paradisi, Scienziato, Maestro e Amico Il vero scopo dei libri è quello di obbligare la mente a pensare per conto proprio Thomas Morley

INDICE DEGLI ARGOMENTI 1 Prefazione 3 INTRODUZIONE 7 Capitolo 1. Richiami sulla classificazione e nomenclatura dei principali composti inorganici e determinazione dei rispettivi pesi molecolari 7 1.1 Atomi con numero atomico maggiore di 100: nomi e simboli 8 1.2 Indicazioni di numero di carica, numero di massa e numero atomico 8 1.3 Nome di un elemento o sostanza elementare di formula molecolare definita 9 1.4 Formule molecolari 9 1.5 Proporzioni relative dei costituenti 10 1.6 Nomenclatura basata sulla stechiometria 10 1.7 Costituenti elettropositivi 11 1.8 Costituenti elettronegativi 12 1.9 Notazione di Stock 12 1.10 Notazione di Ewens-Bassett 12 1.11 Anioni derivanti da molecole neutre per perdita di uno o più ioni idrogeno 13 1.12 Anioni eteropoliatomici 13 1.13 Peso Molecolare 13 1.14 Nomenclatura dei principali composti in funzione del gruppo di appartenenza 19 Capitolo 2. Le frasi R ed S, norme di sicurezza in laboratorio, etichette e colori 19 2.1 Normative sulla sicurezza sui luoghi di lavoro 20 2.2 Norme di sicurezza nei laboratori scientifici 20 2.3 Regole generali sulla incompatibilità tra sostanze chimiche 21 2.4 Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) 22 2.5 Dispositivi di protezione collettiva 22 2.6 Altri dispositivi di captazione 22 2.7 Pericoli generici e legati alle sostanze Chimiche in Laboratorio 26 2.8 Guida alla lettura di una etichetta presente su un agente chimico 27 2.9 Spandimenti di prodotti chimici e bombole 29 2.10 Smaltimento dei solventi di rifiuto 35 Capitolo 3. Gli strumenti della Chimica 35 3.1 I vetri 35 3.1.1 I vetri PIREX 36 3.1.2 Reattività con HF 36 3.2 Farmacopea Ufficiale 36 3.3 Vetreria e Attrezzatura di un laboratorio di Chimica 46 3.4 Attrezzatura in porcellana di un laboratorio di Chimica 47 3.5 Attrezzatura metallica, in legno e in gomma di un laboratorio di Chimica 47 3.6 Altra attrezzatura presente in un laboratorio di Chimica 53 Capitolo 4. Richiami sull espressione della concentrazione delle soluzioni, diluizione e mescolamento delle soluzioni 53 4.1 Molarità 54 4.2 % m/m, % m/v, % v/v 54 4.3 Normalità 56 4.4 Molalità 56 4.5 ppm, ppb, ppt I

II Indice 56 4.6 Formalità 57 4.7 Frazione molare 57 4.8 Diluizione e mescolamento di soluzioni 61 Capitolo 5. Attività di elettroliti, equilibri in soluzione acquosa, acidi e basi 62 5.1 Richiami sugli equilibri in soluzione acquosa 67 5.2 Teorie Acido-Base 70 5.2.1 Calcolo del ph di una soluzione di acido forte o base forte: 71 5.2.2 Calcolo del ph di una soluzione di acidi e basi deboli 74 5.2.3 Equilibri contemporanei di dissociazione di acidi deboli monoprotici (miscele) in acqua 76 5.2.4 Equilibri di dissociazione di acidi e basi deboli in ambiente a ph controllato 77 5.2.5 Calcolo del ph per acidi poliprotici 80 5.2.6 Calcoli per una base poliacida 83 5.2.7 Calcolo del ph delle soluzioni saline: 83 5.2.8 Trattazione generale dell idrolisi dell anione proveniente da un acido debole monoprotico 85 5.2.9 Trattazione generale dell idrolisi dell anione proveniente da un acido debole poliprotico 86 5.2.10 Idrolisi del catione proveniente da una base debole monossidrilica 87 5.2.11 Idrolisi dei cationi provenienti da basi poliossidriliche 90 5.2.12 Trattazione generale dell idrolisi simultanea del catione e dell anione 91 5.2.13 Comportamento in soluzione acquosa dei sali acidi 93 5.3 Tamponi e potere tamponante 97 5.3.1 Come si prepara un tampone a ph dato? 98 5.3.2 Il tampone del sangue ESPRESSIONE E TRATTAMENTO DEL DATO ANALITICO 101 Capitolo 6. Cifre significative, propagazione dell errore e grandezze 105 6.1 Fattori di conversione, grandezze derivate e loro unità di misura 109 Capitolo 7. Categorie di errori:sistematici e casuali 112 7.1 Concetto di accuratezza: precisione ed esattezza e loro valutazione 113 7.2 t-student 114 7.3 t-test per il confronto tra valore noto e valore sperimentale 115 7.4 t-test per il confronto di due metodi (e di 2 medie) 115 7.5 F-test o confronto della precisione 116 7.6 Q-test o test degli outlier 117 7.7 Retta dei minimi quadrati e statistica correlata al trattamento del dato quantitativo 120 7.8 Test Lack of Fit (LoF) 121 7.9 Uso della regressione lineare per confrontare 2 metodi CAMPIONAMENTO E PREPARAZIONE DEL CAMPIONE 123 Capitolo 8. Tecniche di prelievo e preparazione del campione 123 8.1 Tecniche di prelievo e preparazione del campione 127 8.1.1 Campionamento di solidi, liquidi e gas 131 8.2 Teoria dell estrazione ed estrazione liquido-liquido (LLE) 140 8.3 Distribuzione in controcorrente (CCD) 144 8.4 Estrattore Soxlet

Indice III 145 8.5 Smistamento di una miscela di sostanze organiche secondo la sistematica di H. Staudinger. 150 8.6 Esecuzione pratica dello smistamento: 155 8.7 Tecniche di estrazione SPE 157 8.8 Tecniche di estrazione SPME 160 8.9 Estrazione in bulk 160 8.10 Nuove tecniche di microestrazione estrazione (MEPS, SFE) ANALISI CHIMICO-FARMACEUTICO-TOSSICOLOGICA: 165 9. Introduzione all analisi qualitativa organica ed inorganica e caratteristiche organolettiche 165 9.1 Differenze tra analisi qualitativa organica ed inorganica: 165 9.2 Identificazione di un composto inorganico 165 9.3 Analisi qualitativa organica 165 9.3.1 Identificazione di un composto organico 166 9.3.2 Schema operativo per composti organici 166 9.4 Analisi qualitativa inorganica 167 9.5 Analisi inorganica per gruppi analitici 167 9.5.1 Calcinazione 168 9.5.2 Saggio al tubicino 169 9.5.3 Riconoscimento di alcuni vapori caratteristici 169 9.6 Esame organolettico 170 9.6.1 Omogeneità 171 9.6.2 Stato fisico 172 9.6.3 Colore 177 9.6.4 Composti inorganici 177 9.6.5 Odore 178 9.6.6 Sapore 181 10. Solubilità 182 10.1 Il processo di dissoluzione 184 10.1.1 Le forze Interparticellari 190 10.1.2 Legami Idrogeno 195 10.1.3 Relazioni struttura-solubilità 202 10.1.4 Carattere acido o basico 208 10.1.5 Classificazione tramite la solubilità 215 11. Purificazione mediante cristallizzazione, sublimazione e distillazione e apparecchiature per la determinazione delle costanti chimico-fisiche: punto di fusione, punto di ebollizione, densità, indice di rifrazione, polarimetria, dicroismo circolare e potere rotatorio 215 11.1 Purificazione e caratterizzazione di sostanze solide. 225 11.2 Costanti Fisiche delle sostanze 226 11.2.1 Punto di fusione 241 11.2.2 Polimorfismo 250 11.3 Densità, peso specifico 256 11.4 Punto di ebollizione 258 11.5 Distillazione 258 11.5.1 Generalità 259 11.5.2 Tensione di vapore 259 11.5.3 Distillazione semplice 283 11.6 Rifrattometria 288 11.7 Polarimetria

IV Indice 297 11.8 Eccesso enantiomerico e separazione di enatiomeri in miscela 299 12. Chiralità 299 12.1 Analisi conformazionale delle molecole organiche e stereoisomeria 299 12.2 Isomeria piana o Metameria 300 12.3 Rappresentazione tridimensionale delle molecole 305 12.4 Isomeria conformazionale 305 12.5 Isomeria conformazionale in caratteristici raggruppamenti atomici e classi di composti 314 12.6 Isomeria conformazionale nei composti ciclici 317 12.7 Cicloesani motosostituti 319 12.8 Composti eterociclici 321 12.9 Isomeria geometrica 331 12.10 Chiralità ed enantiomeria 339 12.11 Configurazione di molecole con asse di chiralità 345 12.12 Regole di sequenza avanzate 349 12.13 Chiralità: Casi particolari, non immediati 352 12.14 Altri esempi di Chiralità assiale ed assi stereogenici 358 12.15 Chiralità planare e piani stereogenici 362 12.16 Cenni sulla simmetria delle molecole TECNICHE ANALITICHE CLASSICHE: 369 13. Metodi di analisi classici e strumentali e scelta della procedura ottimale d analisi 373 14. Tecniche analitiche classiche 374 14.1 Titolazioni di neutralizzazione e acido-base 375 14.1.1 Indicatori per le titolazioni di neutralizzazione e acidobase 377 14.1.2 Variazione del ph nella titolazione di un acido forte con una base forte 380 14.1.3 Curve di titolazione per acidi poliprotici 382 14.1.4 Punto equivalente e metodiche per la sua determinazione 382 14.2 Retrotitolazioni 384 14.3 Titolazioni alcalimetriche 385 14.4 Titolazioni acidimetriche 386 14.5 Titolazioni di precipitazione 389 14.6 Titolazioni argentometriche 390 14.6.1 Metodo di Mohr 390 14.6.2 Metodo di Volhard 390 14.6.3 Metodo di Fajans 391 14.7 Titolazioni potenziometriche ed elettrodi 394 14.7.1 Errore alcalino ed errore acido 396 14.8 Titolazioni complessometriche 398 14.8.1 Metodo per la determinazione dell acqua secondo Karl- Fischer TECNICHE ANALITICHE STRUMENTALI: 401 15. Tecniche Spettrofotometriche riferite alla valutazione qualitativa e quantitativa di analiti 401 15.1 La radiazione elettromagnetica 405 15.2 Spettroscopia atomica 409 15.3 Spettroscopia molecolare di assorbimento (UV/Vis)

Indice V 445 15.4 Spettroscopia molecolare di fluorescenza 447 15.5 Spettroscopia IR 531 15.6 Spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR) 595 15.7 Analisi quantitativa mediante tecniche di spettroscopia 603 16. Tecniche Cromatografiche riferite alla valutazione qualitativa e quantitativa di analiti 604 16.1 Classificazione delle tecniche cromatografiche. 609 16.2 Isoterme di adsorbimento 610 16.3 Esecuzione pratica di una cromatografia su colonna: 616 16.4 Ripartizione 618 16.5 Cromatografia a scambio ionico 621 16.6 Cromatografia di esclusione (o gel permeazione) 622 16.7 Cromatografia planare 622 16.8 Cromatografia su carta e TLC 623 16.9 Teoria Generale della cromatografia 638 16.10 HPLC 657 16.10.1 Ottimizzazione delle condizioni HPLC di ripartizione 662 16.11 Gas cromatografia (GC) 671 16.12 Cromatografia con fluidi supecritici (SFC) 672 16.13 Elettroforesi 679 16.14 Analisi quantitativa mediante cromatografia 685 17. Tecniche analitiche di Spettrometria di Massa riferite alla valutazione qualitativa e quantitativa di analiti 687 17.1 Sistemi di Introduzione del campione 687 17.2 Tecniche di ionizzazione 688 17.2.1 Sorgenti ad impatto elettronico (EI, Electron Impact) 689 17.2.2 Sorgente a ionizzazione chimica (CI, Chemical Ionization) 690 17.2.3 Sorgente a ionizzazione di campo (FI, Field Ionization) 690 17.2.4 Sorgente a desorbimento di campo (FD, Field Desorption) 690 17.2.5 Sorgente a bombardamento con atomi veloci (FAB, Fast Atom Bombardment) 691 17.2.6 Sorgente di ionizzazione per desorbimento di plasma (PD, Plasma Desorbtion) 691 17.2.7 Sorgente a desorbimento con laser assistito da matrice (MALDI, Matrix Assisted Laser Desorption Ionization) 691 17.2.8 Sorgente a ionizzazione elettrospray (ES, ESI) 693 17.3 Analizzatori 694 17.3.1 Analizzatore a Campo magnetico 695 17.3.2 Analizzatore a Doppia Focalizzazione 695 17.3.3 Filtro di massa a quadrupolo 696 17.3.4 Accumulo di ioni a quadrupolo (Ion Trap) 697 17.3.5 Analizzatore a tempo di volo (ToF) 699 17.3.6 Analizzatore FT-ICR 699 17.3.7 Spettrometria di massa tandem (MS/MS) 700 17.4 Rivelatori 703 18. Tecniche Analitiche Ifenate HPLC-MS e GC-MS 704 18.1 HPLC-MS 706 18.2 HPLC-MS/MS

VI Indice 708 18.3 GC-MS 711 19. Proteomica e Metabolomica 715 20. Applicazioni analitico-cliniche (PK, PD) 721 21. Validazione di un metodo bioanalitico 731 22. Principali saggi di riconoscimento di sostanze organiche, inorganiche 731 22.1 Saggio al coccio, Solubilità sostanze organiche, Solubilità sostanze metallorganiche 731 22.1.1 Comportamento alla calcinazione 731 22.1.2 Solubilità sostanze organiche 732 22.1.3 Solubilità sostanze metallorganiche 735 22.2 Saggio alla Fiamma 740 22.3 Saggio alla perla 741 22.4 Solubilità e reattività delle sostanze inorganiche 741 22.4.1. Solubiltà sostanze inorganiche: 745 Schema della sistematica dei cationi 746 Primo gruppo analitico (1) 748 Secondo Gruppo analitico (1) 749 I sottogruppo solubile in polisolfuro ammonico 750 II sottogruppo insolubile in polisolfuro ammonico 751 III gruppo 752 IV gruppo 754 V gruppo 756 IV gruppo 757 22.5 Analisi elementare 757 22.5.1 Riconoscimento di Carbonio ed Idrogeno 758 22.5.2 Ricerca di N, S, Alogeni : Saggio di Lassaigne 758 22.5.3 Ricerca dell azoto secondo Lassaigne 759 22.5.4 Formazione del Blu di Prussia (ferrocianuro ferrico) 759 22.5.5 Formazione del blu di benzidina 760 22.5.6 Ricerca dell azoto secondo il saggio di Griess 761 22.5.7 Ricerca dello zolfo secondo Lassaigne 761 22.5.8 Ricerca degli alogeni secondo Lassaigne 762 22.5.9 Saggio dell Eosina per il Bromo 763 22.5.10 Ricerca del Fluoro secondo Lassaigne 764 22.5.11 Saggio di Beilstein (per gli alogeni) 764 22.6 Saggi di riconoscimento di carattere generale 764 22.6.1 Saggio del Ferrox 764 22.6.2 Ricerca del carattere aromatico 770 22.6.3 Secondo Friedel-Crafts 772 22.6.4 Reazione di Le Rosen 773 22.7 Ricerca delle insaturazione 773 22.7.1 Saggio del bromo 774 22.7.2 Saggio di Bayer 775 22.7.3 Saggio con ozono 776 22.8 Aldeidi e chetoni 777 22.8.1 Reazioni di addizione nucleofila al carbonile 777 22.8.2 Saggi generali di riconoscimento della funzione carbonilica 783 22.8.3 Saggi che si basano sul potere riducente delle aldeidi

Indice VII 784 22.8.4 Saggi di riconoscimento della funzione chetonica 785 22.9 Alcooli 786 22.9.1 Saggi di riconoscimento degli alcooli 788 22.10 Fenoli e Carboidrati 22.10.1 Carboidrati 789 22.10.2 Monosaccaridi 790 22.10.3 Disaccaridi 792 22.10.4 Saggi per gli zuccheri riducenti 795 22.10.5 Fenoli 797 22.10.5.1 Saggi di riconoscimento dei fenoli 800 22.11 Acidi Carbossilici 802 22.11.1 Acidi carbossilici alifatici insaturi 802 22.11.2 Acidi bicarbossilici 802 22.11.3.Isomeri bicarbossilici cis-trans 804 22.11.4 Derivati cristallini degli acidi carbossilici 805 22.11.5 Preparazione dei cloruri acidi 806 22.12 Ammidi 806 22.12.1 Idrazidi 806 22.12.2 Anidridi degli acidi carbossilici 807 22.13 Esteri degli acidi carbossilici 807 22.13.1 Riconoscimento degli esteri e delle anidridi (Angeli - Rimini) 808 22.13.2 Preparazione degli esteri 808 22.13.3 Esterificazione con alogenuri 809 22.13.4 Esterificazione con acido solforico concentrato o HCl gas. e metanolo 811 22.13.5 Metilazione con diazometano 811 22.13.6.Alogenuri Acilici 812 22.13.7 Saggi di riconoscimento degli alogenuri aciclici 812 22.14 Ammine 813 22.14.1 Saggi di riconoscimento delle ammine 818 22.15 Amminoacidi 818 22.15.1 Saggi di riconoscimento degli aminoacidi 821 22.15.2 Derivati: 821 22.15.3 Composti contenenti più gruppi funzionali 822 22.15.4 Derivati di Alcune classi funzionali, Derivati cristallini dei composti carbonilici, Derivati idrazonici 822 22.15.5 Derivati cristallini dei carboidrati 823 22.15.6 Osazoni 833 22.16 Principali saggi di riconoscimento di sostanze organometalliche 833 Acetato 833 Borato 834 Carbonati e Bicarbonati 835 Nitrati 836 Solfato e bisolfato 836 Fosfato 838 Ossalati 838 Tartrati 839 Cloruro 840 Bromuro 840 Ioduro 841 22.17 Alcaloidi Xantinici

VIII Indice 843 APPENDICE 844 Tavola periodica 845 Indicatori ph 846 Annotazioni

Prefazione Nel corso degli anni molti libri sono stati scritti per portare la chimica analitica e l analisi dei medicinali nelle menti degli studenti, per far loro vedere, toccare, assaporare la bellezza di queste materie. In parallelo però si sono differenziate l offerta formativa, i corsi di laurea, i settori disciplinari, tanto che spesso risulta difficile poter conciliare la durata dei corsi universitari con i programmi e con gli obiettivi formativi richiesti e necessari per preparare gli studenti al duro mondo del lavoro. Questo libro è stato pensato e scritto per fornire una base ed una sorta di prontuario su cui sviluppare e far crescere la voglia di approfondire la conoscenza delle due materie. Non si vuole solo fornire uno strumento d uso quotidiano per chi intraprende questa strada, ma anche fornire un elemento il più aggiornato possibile sulle nuove frontiere, sui traguardi, sulle implicazioni che la chimica ha ottenuto negli ultimi anni. Questo testo vuole essere un tentativo di conciliare le esigenze di programma per l insegnamento della chimica nei corsi di Laurea di Farmacia e Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, dove si deve fornire agli studenti, non solo le basi per comprendere le problematiche analitiche, ma anche i mezzi per usare, applicare e sfruttare al meglio la strumentazione per il controllo qualità e per le comuni attività di un laboratorio. Si vuole inoltre cercare di rendere evidente come queste materie siano completamente integrate e fondamentali ad altre discipline. La chimica non è fine a se stessa, ma fa parte di un progetto più grande nel quale si possono utilizzare i risultati analitici per mantenere o migliorare la conoscenza, il tenore di vita, la qualità dei prodotti. Il libro è articolato in una sezione introduttiva che porta lo studente ad avere un primo impatto non solo con i concetti, ma anche con la terminologia chimica. Nella seconda sezione sono esposti gli elementi statistici alla base di ogni analisi, di fondamentale importanza non solo nello sviluppo di metodi sempre più robusti ed affidabili, ma anche per possedere quella dimestichezza nel trattamento del dato. Nella terza sezione si vuole fornire una conoscenza approfondita non solo inerente alle diverse tipologie di campionamento, ma anche alle principali tecniche di trattamento pre-analitico in funzione della tecnica d analisi scelta e dei problemi connessi all analisi. Nella quarta sezione si prenderanno in considerazione le diverse analisi chimico-farmaceuticotossicologiche, alle quali seguiranno le tecniche strumentali d analisi, dalla spettrofotometria alla spettrometria di massa, passando attraverso le tecniche cromatografiche. Verranno anche trattati elementi specifici legati all analisi dei farmaci e le varie tecniche strumentali atte alla caratterizzazione ed alla identificazione dei composti. Nelle ultime sezioni saranno trattati non solo il concetto di validazione di un metodo analitico ma anche gli ultimi traguardi raggiunti dalla chimica analitica soprattutto alla luce della nascita di nuove tecniche ifenate. A conclusione del testo saranno dedicate due sezioni riguardanti i principali saggi di riconoscimento sia di sostanze organiche sia inorganiche così come sono svolte classicamente nello studio dell esame di analisi qualitativa organica. Proposte migliorative, integrazioni e suggerimenti per migliorare sempre più questo testo sono ben accetti e anzi sono incoraggiati; il tutto per arrivare a fornire agli studenti il mezzo migliore per apprezzare il lavoro del chimico farmaceutico. 1

INTRODUZIONE La chimica analitica La Chimica Analitica è una scienza basata sulla misura, e consiste in un insieme di formidabili intuizioni e potenti metodi che trovano applicazione in tutti i campi della scienza e della medicina. Questa disciplina è applicata in tutti i settori dell industria, della medicina e in tutte le discipline, siano esse scientifiche che umanistiche. La Chimica Analitica non è fine a se stessa ma fa parte di un progetto più grande nel quale si possono usare i risultati analitici per mantenere o migliorare la salute di un paziente, per controllare la quantità di mercurio o altri metalli pesanti in campioni ambientali, per controllare la qualità di un prodotto che è commercializzato, per determinare lo stato di una sintesi. La Chimica Analitica ha avuto una sua connotazione e definizione dal 1993, quando il WPAC (Working Party of Analytical Chemistry) l ha definita come una disciplina scientifica che sviluppa ed applica dei metodi, strumenti e strategie per ottenere informazioni sulla composizione e natura nello spazio e nel tempo (Edimburgo 1993). Da notare che una definizione molto simile è stata fornita da Whilelm Ostwald nel 1894, che definì: La chimica analitica, cioè l arte di riconoscere sostanze differenti e determinarne i costituenti, occupa una posizione preminente fra le applicazioni della scienza, dal momento che i quesiti cui ci permette di rispondere nascono ovunque si impieghino processi chimici a fini scientifici o tecnici... Queste definizioni sono molto generalizzanti, poiché la Chimica Analitica è una disciplina ben più complessa, che s intreccia in ogni suo aspetto in tutti i campi della vita quotidiana. L evidenza di questo fatto può essere ben schematizzata dalla seguente figura, nella quale si mostrano i fitti collegamenti tra questa disciplina e altri settori apparentemente anche molto diversi. Figura 1: rappresentazione schematica delle fitte connessioni della Chimica Analitica con le altre discipline sia scientifiche sia umanistiche. Per questo motivo il lavoro del chimico analitico non può, e non deve, ridursi alla mera analisi strumentale, ma deve essere vista in un accezione ben più ampia. 3

4 Introduzione Il chimico analitico deve essere in grado di comprendere la problematica fin nei dettagli, capire dove può intervenire per migliorare l analisi, quali sono le principali fonti d errore in un analisi e correggerle, fornire un risultato finale coerente. Spesso ci si trova a dover affrontare il problema (e le conseguenze) non solo dal punto di vista antropologico e legale, ma anche dal punto di vista socio-economico e delle possibili ripercussioni sulla vita di tutti i giorni. Il chimico analitico spesso si trova a dover prendere delle decisioni che avranno ripercussioni in vari settori. Figura 2: rappresentazione schematica delle implicazioni che la Chimica Analitica ha in tutti i principali settori di sviluppo scientifico e socio-economico. Un illustre chimico, Roald Hoffmann (Premio Nobel per la Chimica nel 1981) descrive in generale il ruolo del chimico come di chi: Io non lavoro su problemi importanti, ma su quelli che mi presenta il mondo.il mondo è complesso e particolare Il mondo è interconnesso Io sono paziente e come un ameba onnivora guardo, ascolto, assaggio tutto ciò che vi è nel mondo organico e inorganico Trasformo poi la ricchezza del mondo non come lo farebbe un ameba, ma un essere umano, il che significa che io cerco di comprendere i diversi aspetti chimici di un universo così ricco ingegnandomi a capirne le relazioni. La mia fede mi dice che laggiù vi sono moltissimi collegamenti e che la nostra umanità sta nel riconoscerli E per citare un altro chimico francese, Alain Sevin: Siamo personaggi alla Prometeo in una rappresentazione senza fine che è ora al suo atto molecolare In queste frasi è riassunta la filosofia e le motivazioni che spingono molte persone ad intraprendere quest impervia strada, al di là del settore disciplinare scelto. L analisi Chimico Farmaceutico e Tossicologica Il fine ultimo del corso di Analisi Dei Medicinali II (Analisi Qualitativa Organica) è la formazione qualificata dello studente verso l'analisi qualitativa di sostanze organiche di interesse farmaceutico intese sia come principi attivi sia come contaminanti.

Introduzione 5 L analisi qualitativa dei farmaci, è una scienza complessa ed appassionante. Per il Farmacista e il Chimico Farmaceutico saper analizzare e riconoscere una sostanza incognita rappresenta una della competenze più alte che caratterizzano la loro professionalità. Questo testo guida passo passo lo studente verso l apprendimento e lo studio della materia, a tal fine, il testo ha lo scopo di fornire allo studente nozioni approfondite riguardanti i principi teorici e pratici dell analisi chimico-farmaceutica e tossicologica nell ambito della chimica qualitativa organica attraverso lo studio delle proprietà della materia, partendo dalle costanti chimico fisiche delle sostanze, dall analisi spettroscopica e interpretazione dei dati spettrali, per giungere a una breve panoramica sui saggi classici di identificazione per via umida dei gruppi organici più importanti attraverso lo studio dei meccanismi, e qualche cenno dell analisi inorganica. Nel testo è volutamente assente un prontuario pratico di Laboratorio, in quando per esigenze didattiche, logistiche e strategiche le esercitazioni di analisi dei medicinali possono subire considerevoli variazioni di metodologa e programmi nel corso del tempo. Infine, considerando che l analisi chimico farmaceutico - tossicologica è di fondamentale importanza nella pratica forense, dal punto di vista tossicologico, nel controllo qualità, oltre che essere strettamente necessaria nella ricerca scientifica di base, è necessario che lo studente s impadronisca delle nozioni contenute nel testo anche mediante lo svolgimento di semplici esercizi didattici. Al fine di comprendere appieno questa materia è necessario avere delle solide basi in Chimica Generale ed I- norganica, Chimica Organica, Matematica e Fisica, e Chimica Analitica.