Università di Pisa Polo Sistemi Logistici Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici. Parte I: modellazione



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Transcript:

Università di Pisa Polo Sistemi Logistici Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici Fondamenti di Informatica per la Logistica (Prof. G. Dini) Le grandi e complesse organizzazioni aziendali sono la manifestazione tangibile della tecnologia avanzata, più delle stesse macchine ( J.K. Galbraith) Introduzione alla modellazione e alla esecuzione di flussi di attività (workflow) Parte I: modellazione Mario G.C.A. Cimino, www.iet.unipi.it/m.cimino, Dipartimento di Ingegneria dell Informazione

Processi e Workflow Un business process (processo aziendale) è un insieme di attività che genera valore in uscita. Tutte le organizzazioni funzionano sulla base di processi, complessi o semplici, chiaramente definiti o ambigui, automatizzati o manuali. Si vuole modellare il funzionamento di un organizzazione, focalizzandosi su come persone e strumenti interagiscono, a scopo di specifica, analisi, simulazione, ottimizzazione, ecc. slide 2 di 29

Esempi: un utente attende settimane per ottenere una informazione analizzare il workflow, ossia l implementazione del processo interno. In un workflow (flusso di attività) le risorse, le informazioni e le attività seguono un flusso di controllo coordinato dalle azioni svolte dai partecipanti, secondo una procedura specificata in un linguaggio di modellazione di processi. L atto creativo di produrre un workflow da un business process è detto Business Process Modeling. I sistemi informativi che consentono la modellazione e la gestione di workflow sono detti Workflow Management Systems (WfMS). slide 3 di 29

Business Process Model and Notation (BPMN) BPMN è: Un linguaggio di modellazione dei processi; human-readable: una notazione visuale standard per modellare i processi organizzativi; accessible: comprensibile da vari attori: chi analizza o definisce i processi, chi ne guida l implementazione tecnologica, i responsabili della gestione e controllo dei processi; machine-readable: una notazione serializzabile in XML per la simulazione esecuzione dei processi. BPMN non è: un linguaggio per rappresentare flussi di dati e di oggetti, sebbene possa mostrarli ad un certo livello di astrazione; una notazione per rappresentare strutture, scomposizioni funzionali, modelli di dati, strategie dell organizzazione, regole di business. slide 4 di 29

Parenti di BPMN (linguaggi per worlfkow-based analysis) Petri Nets (1962): linguaggio formale per la modellazione di sistemi distribuiti, accessibile a computer scientist e progettisti di software specializzato. Possiede una rappresentazione visuale ed una sottostante notazione matematica (grafi), che consente analisi avanzate quali validazione, verifica (es. soundness per individuare deadlock, livelock,...) UML Activity Diagram (1997): linguaggio di modellazione visuale per il paradigma ad oggetti, accessibile a ingegneri del software. Nella forma estesa di Eriksson e Penker (2000) è adatto alla modellazione di processo ed accessibile anche ai figure non tecniche (di livello business). slide 5 di 29

BPMN (2005) è specializzato nel rappresentare il comportamento dei processi per ciò che concerne il flusso di controllo, attraverso il concetto di token (gettone) che attraversa la struttura del processo. Uno Start Event A genera un token che alla fine sarà consumato da uno End Event B. Il percorso dei token è tracciabile attraverso una rete di Sequence Flow C, Gateway D, Activity E e Intermediate Event F, all interno del processo. Race pattern: i due eventi intermedi F dopo il punto decisionale ad eventi D gareggiano, attendendo rispettivamente la ricezione di un messaggio e lo scadere del tempo. In quest ultimo caso il flusso di esecuzione termina con un evento errore con di tipo throw (lancio) G. C F F A E D E B F B,G http://www.iet.unipi.it/m.cimino/fixl/res/mov01.swf slide 6 di 29

Descrizione del modello precedente in linguaggio naturale: 1 Inizio 2 Si genera il rapporto 3 Si invia il rapporto 4 Se arriva una ricevuta entro 4 giorni 4.1 Si aggiorna il sistema informativo 4.2 Fine 5 Se passano 4 giorni 5.1 Viene generato un evento finale di errore. Interruption pattern: il modello precedente è incluso come sotto-processo, in forma espansa 1. Il nuovo modello contiene anche un sotto-processo in forma contratta 4. L evento di Partner failure di tipo catch (cattura) si abilita quando il flusso di esecuzione raggiunge il sotto-processo 2, finchè non viene raggiunto uno end event. 4 2 1 3 http://www.iet.unipi.it/m.cimino/fixl/res/mov02.swf slide 7 di 29

Se viene lanciato, l evento di errore viene catturato dall omonimo evento di tipo catch 3, e il flusso di esecuzione viene dirottato su quel punto. Nota: se un Sub-Process viene espanso all interno di un diagramma, gli oggetti al suo interno non possono essere connessi all esterno del Sub-Process. BPMN consente la modellazione strutturata dei processi, visioni a vari livelli di astrazione: dal livello 0 si scompongono i processi in sotto-processi, fino alle attività (livello di dettaglio massimo dell analisi). L analisi arriva tipicamente al terzo livello di scomposizione. http://www.iet.unipi.it/m.cimino/fixl/res/mov03.swf slide 8 di 29

BPMN consente anche la segmentazione dei processi, ad un dato livello, per creare diverse sezioni modulari. Es. nella metodologia IBM si suggerisce di limitarsi a sei processi attività in ogni vista (stampa), per mantenere gestibile la mole dei dati. I Link Intermediate Event di tipo throw 1 e catch 2 permettono di connettere due sezioni di un processo. Nell esempio, il ramo No del gateway di tipo esclusivo 3 conduce a un salto del flusso di esecuzione producendo un ciclo. 3 2 1 Una medesima attività o processo può dar luogo a istanze (occorrenze) multiple, per esempio reiterate 1 o parallele 2. Il numero di istanze può essere calcolato a tempo di progettazione o a tempo di esecuzione. slide 9 di 29

1 2 http://www.iet.unipi.it/m.cimino/fixl/res/mov04.swf http://www.iet.unipi.it/m.cimino/fixl/res/mov05.swf BPMN mette a disposizione varie tipologie di punto decisionale (o gateway). Nello exclusive Data-Based gateway 1 solo una delle alternative di uscita è vera e consente al token di passare. Tale gateway può essere adoperato anche per unire più flussi mutuamente esclusivi in ingresso 2, e in tal caso l unico flusso attivo passa direttamente in uscita. slide 10 di 29

1 2 http://www.iet.unipi.it/m.cimino/fixl/res/mov07.swf Nello Exclusive Event-Based gateway 1 c è una gara (race) tra i diversi eventi 2 in cui vince il primo evento che arriva. slide 11 di 29

2 1 2 2 http://www.iet.unipi.it/m.cimino/fixl/res/mov08.swf Nello Inclusive gateway 1 più condizioni in uscita potrebbero essere vere. Può anche essere adoperato per unire più flussi in ingresso 2, e in tal caso si attendono tutti i token prodotti prima di proseguire in uscita. slide 12 di 29

1 2 http://www.iet.unipi.it/m.cimino/fixl/res/mov09.swf Un percorso di default (opzionale) viene identificato da un tratto diagonale. Esso viene usato se nessuna delle condizioni è vera. Se non è presente il percorso di default e nessuna condizione è vera, viene lanciata una eccezione a tempo di esecuzione, poiché il token in ingresso sarebbe inaspettatamente consumato. Il Parallel Gateway 1 non ha condizioni logiche associate. Viene usato per sincronizzare flussi paralleli (in ingresso) e per creare flussi paralleli (in uscita). Si attende che tutti i token in ingresso siano arrivati, e poi si emettono nuovi token su tutti i flussi in uscita. slide 13 di 29

Nell esempio di seguito, si noti come il secondo gateway inclusivo 2 attenda tutti e soli i token prodotti prima di procedere. Se sostituiamo ad esso un gateway parallelo, nel caso di token non prodotto (C1 o C2 pari a false) il token in uscita non verrebbe mai emesso. 1 2 http://www.iet.unipi.it/m.cimino/fixl/res/mov10.swf slide 14 di 29

Interazione tra organizzazioni in BPMN Ogni organizzazione ha le proprie interfacce verso l esterno. Ciò significa che vi sono processi privati (che non interagiscono con l esterno) e processi pubblici. In BPMN i processi pubblici sono quelli che contengono attività di comunicazione tra partecipanti, quindi producono un flusso di messaggi. Nell esempio di seguito si ha una coreografia tra medico e paziente. I processi di ciascun partecipante sono racchiusi in un pool A (vasca). Un pool può essere ulteriormente suddiviso in lane B (corsie), ciascuna rappresentante un sottoresponsabile o una sotto-unità. Un Sequence Flow non può passare attraverso il confine di un Pool. Le interazioni tra i due partecipanti costituiscono sempre un flusso messaggi C, che può essere attraversato solo da un Message e non da token. Message Flow non possono connettere oggetti che sono all interno del medesimo Pool. slide 15 di 29

A C A B http://www.iet.unipi.it/m.cimino/fixl/res/mov11.swf slide 16 di 29

Descrizione in linguaggio naturale: 1 La Reception del centro medico apre alle 9.00 2 Il Paziente avverte un malessere 3 Il Paziente richiede un medico alla Reception 4 La Reception riceve la richiesta di medico dal Paziente 5 La Reception comunica un appuntamento al Paziente 6 Il Paziente riceve l appuntamento dalla Reception 7 Il Paziente comunica i sintomi al Dottore 8 Il Dottore riceve i sintomi dal Paziente 9 Il Dottore prescrive la ricetta al Paziente 10 Il Paziente riceve la prescrizione dal Dottore 11 Il Paziente richiede le medicine alla Reception 12 La Reception riceve la richiesta di medicine dal Paziente 13 La reception fornisce le medicine al Paziente e termina. 14 Il Paziente riceve le medicine dalla Reception e termina. slide 17 di 29

Flusso dati in BPMN In BPMN, i Data Objects ( ) e Data Input/Output forniscono informazioni sui dati prodotti da una attività e da un processo. Il flusso dati viene indicato da una freccia direzionale. Il messaggio ( ) può rappresentare il contenuto di una comunicazione tra due partecipanti. Altro esempio, la erogazione di credito per un cliente (es. finanziamento per auto o elettrodomestico), basata su una cooperazione tra commerciante e istituto di credito, presenta Data Input A e Data Output B. slide 18 di 29

Cosa rappresenta il simbolo del foglietto ondulato? Consultare il Poster BPMN. A B Descrizione in linguaggio naturale: 1 Inizio 2 Il Commerciante genera un Id di credito tramite info sul Cliente 3 Il Commerciante richiede il computo del credito all Agenzia 4 L Agenzia riceve la richiesta di credito 5 L Agenzia invia la risposta con il computo del credito 6 Il Commerciante riceve il computo del credito 7 Il Commerciante aggiorna le info sul Cliente, emettendo una scheda 8 Fine. slide 19 di 29

Prestito bibliotecario Il seguente processo riguarda la gestione del prestito bibliotecario. slide 20 di 29

Descrizione in linguaggio naturale: 1 Il bibliotecario riceve la richiesta di libro da un lettore 2 Il bibliotecario controlla lo stato del libro 3 Se il bibliotecario trova che il libro disponibile: 3.1 Il bibliotecario prepara il libro per essere ritirato 3.2 Il bibliotecario risponde al lettore indicando che il libro è pronto al ritiro 4 Se il bibliotecario trova che il libro è in prestito: 4.1 Il bibliotecario risponde al lettore indicando che libro è in prestito e attende indicazioni 4.1.1 Se passa una settimana senza che il bibliotecario abbia indicazioni: 4.1.1.1 Il bibliotecario cancella la richiesta di prestito, lo notifica al lettore e termina. 4.1.2 Se il lettore risponde rinunciando alla richiesta prestito: 4.1.2.1 4.1.1.1 4.1.3 Se il lettore risponde mantenendo la richiesta di prestito: 4.1.3.1 Il bibliotecario mantiene la richiesta di prestito 4.1.3.2 Il bibliotecario notifica di mantiene la richiesta di prestito 4.1.3.3 Dopo due settimane di mantenimento della richiesta di prestito 4.1.3.4 2 slide 21 di 29

E-tendering Il termine e-tendering (offerta elettronica) viene usato per designare l'uso di internet per fare delle richieste di preventivo da una parte e ricevere le offerte dall'altra. slide 22 di 29

Descrizione in linguaggio naturale: 1 L acquirente inizia 2 I fornitori sono in attesa di richieste 3 L acquirente effettua delle richieste di offerta a tre fornitori di servizi, A, B e C, indicando una offerta minima 4 Ogni fornitore riceve la richiesta 5 L acquirente attende che almeno due fornitori rispondano 6 Almeno due fornitori hanno risposto 7 L acquirente valuta le offerte 8 Se l offerta migliore è almeno pari alla minima: 8.1 L acquirente termina 9 Se l offerta migliore è inferiore al minimo: 9.1 3 slide 23 di 29

Spedizioni di un rivenditore di HW La modellazione riguarda i passi che un rivenditore di hardware al dettaglio deve compiere prima di spedire i beni ordinati al cliente. L slide 24 di 29

Descrizione in linguaggio naturale: 1 Il commesso ha beni da spedire 2.a Il commesso analizza se spedizione normale o speciale 2.a.1 Se spedizione normale 2.a.1.1 Il commesso controlla se è necessaria una assicurazione extra 2.a.1.a Il commesso compila la scheda del corriere 2.a.1.b Il reparto logistico acquisisce assicurazione extra se necessaria 2.a.2 Se spedizione speciale assicurazione inclusa dal corriere 2.a.2.1 Il commesso richiede preventivi a vari corrieri 2.a.2.2 Il commesso assegna un corriere e compila i dettagli 2.a.2.3 Si attende che termini il segmento 2.a.1 e si passa al punto 3 2.b Il magazziniere imballa i beni 3 Il magazziniere compila i dettagli e sposta il pacco nell area di raccolta 4 I beni sono disponibili per la spedizione N.B.: Per i rami paralleli o inclusivi si usano le lettere (a,b,c, ) per i rami esclusivi si usano i numeri arabi (1,2,3, ). slide 25 di 29

Pizza collaboration Modello di interazione tra un cliente, che ordina una pizza, e un venditore. slide 26 di 29

Descrizione in linguaggio naturale: 1 Il cliente ha voglia di pizza 2 Il cliente ordina una pizza presso il venditore 3 Il cliente attende di ricevere la pizza 3.1 Se arriva la pizza entro un ora dall ultima richiesta 3.1.1 Il cliente paga la pizza 3.1.2 Il cliente prende la ricevuta di pagamento 3.1.3 Il cliente mangia la pizza 3.1.4 La voglia di pizza è terminata 3.2 Se passa un ora dall ultima richiesta 3.2.1 Il cliente chiede nuovamente la pizza 3.2.2 Il cliente viene tranquillizzato 3.2.3 3 1 Il commesso della pizzeria riceve un ordine, che inoltra allo chef 2.a Se successivamente il cliente chiedera informazioni sulla pizza non ancora pervenuta, il commesso cerchera di tranquillizzarlo 2.b.1 Lo chef cuoce la pizza 2.b.2 L addetto alle consegne consegna la pizza 2.b.3 L addetto alle consegne riceve il pagamento e rilascia la ricevuta. 3 Fine slide 27 di 29

Assegnazione del Premio Nobel L assegnazione di un Premio Nobel è un processo lento e delicato, che ogni anno coinvolge circa 3000 candidati, solo nella sezione Medicina. slide 28 di 29

Descrizione in linguaggio naturale: 01 Siamo a Settembre dell anno prima della premiazione 02 Il Comitato invia un modulo a 3000 nominatori estratti da un archivio 03 Il Nominatore riceve il modulo 04 Il Nominatore identifica potenziali nomine 05 Il Nominatore invia al Comitato le nomine 06 Le nomine sono state inviate 07 Il Comitato raccoglie i moduli delle nomine e le memorizza in un archivio 08 Il Comitato fa una cernita e seleziona dei candidati preliminari 09 Il Comitato determina se occorre assistenza di esperti 10 Se non occorre assistenza di esperti 19 11 Il Comitato manda agli esperti una lista di candidati preliminari 12 L esperto riceve la lista di candidati preliminari 13 L esperto valuta il lavoro dei candidati 14 L esperto invia un rapporto di valutazione 15 L esperto ha terminato la sua valutazione 16 Il Comitato raccoglie le valutazioni degli esperti 17 Le valutazioni sono memorizzate in un archivio 18 Il Comitato seleziona i candidati finali e i relativi lavori 19 Il Comitato redige i rapporti di raccomandazione 20 Il Comitato invia i rapporti con le raccomandazioni 21 L Assemblea riceve i rapporti con le raccomandazioni 22 L Assemblea discute le nomine 23 L Assemblea seleziona i premiati 24 L Assemblea convoca i premi Nobel 25 I Premi Nobel ricevono la convocazione 26 L Assemblea termina le convocazioni 27 Il Comitato gestisce la cerimonia di premiazione 28 Fine slide 29 di 29