UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Caso 1 La politica monetaria negli USA Prof. Gianmaria Martini
La congiuntura degli USA Il Sole-24 Ore utilizza frequentemente grafici utili per visualizzare l evoluzione della congiuntura statunitense. Tali grafici spesso mettono in relazione tasso di interesse e disoccupazione. Il grafico successivo è di questo tipo e visualizza i dati per il periodo 1990-2005. Per interpretare le variazioni della disoccupazione si tenga conto della relazione negativa tra PIL e disoccupazione. Un aumento nella disoccupazione implica una riduzione nel Pil (e viceversa). 2
La disoccupazione si muove tra il 3.8 ed il 7.6% Come si vedrà meglio in seguito (Modulo 5) si ritiene che ad una disoccupazione tra il 3.5 ed i 4 % corrisponda il massimo livello di PIL ottenibile. Il tasso bancario (Fed fund rate), si muove tra l 8.75% e l 1.00%. Si ricorda infine che gli USA costituiscono un sistema economico relativamente chiuso, con scambi con l estero limitati. Sembra quindi sensato interpretare il grafico seguente tramite lo schema IS-LM. 3
9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Ciclo economico USA 1990-2005 fed funds rate unemployment rate 4 Q1 1990 Q2 1991 Q3 1992 Q4 1993 Q1 1995 Q2 1996 Q3 1997 Q4 1998 Q1 2000 Q2 2001 Q3 2002 Q4 2003 Q1 2005
Le fasi di crisi Dal grafico si evidenziano due periodi in cui la disoccupazione è crescente: Da fine 1990 (Q3) alla metà del 1992 (Q3); e poi da fine 2000 (Q4) fin quasi alla fine del 2003 (Q3). In quegli stessi periodi il tasso di interesse è stato significativamente ridotto. Il grafico successivo mostra come in quegli stessi periodi il rapporto Investimenti/PIL si sia ridotto. 5
Rapporto investimenti privati / PIL (USA, 1990-2005) 0,2 0,15 0,1 INV/GDP 0,05 0 Q1 1990 Q3 1991 Q1 1993 Q3 1994 Q1 1996 Q3 1997 Q1 1999 Q3 2000 Q1 2002 Q3 2003 Q1 2005 6
La crisi del 1991-92 All inizio del periodo i tassi di interesse sono elevati mentre la disoccupazione è bassa. Nel 1991 l attività di investimento rallenta bruscamente (la curva IS si sposta a sinistra verso IS ). Se la politica economica risultasse invariata in termini di quantità di moneta, l equilibrio si verificherebbe nel punto B. 7
Curva LM i A B A Curva IS Curva IS Y A Y 8
Se la politica economica risultasse invariata in termini di tassi di interesse, l equilibrio si verificherebbe nel punto C. Per mantenere il tasso di interesse iniziale con una minore domanda di beni sarebbe necessario contrarre la massa monetaria, cioè spostare verso sinistra la curva LM. Tale politica aggraverebbe la contrazione nel PIL. 9
Curva LM i A C B A Curva IS Curva IS Y A Y 10
Tuttavia, la politica economica non rimane invariata. Greenspan, governatore della Federal Reserve, (la Banca Centrale americana), riduce ulteriormente i tassi di interesse aumentando la massa monetaria. La riduzione nei tassi contrasta la diminuzione negli investimenti e tende a ridurre la perdita di PIL e quindi l incremento di disoccupazione. Stilizzando, il sistema si sposta in D. 11
Curva LM i A B A D Curva LM Curva IS Curva IS Y A Y 12
L espansione 1993/95 A partire dall ultimo trimestre 1995, si registra la ripresa degli investimenti: a parità di tassi, investimenti e domanda aumentano. Domanda e produzione tornano verso i livelli normali: la curva IS si sposta verso destra. Tale fenomeno tende a causare un incremento dei tassi di interesse. Tale incremento viene accentuato da una stretta monetaria, volta ad evitare eccessi di produzione. Stilizzando il sistema si sposta da A a B nel lucido successivo. 13
Curva LM i B B Curva LM A Curva IS Curva IS Y B Y 14
La new economy Tra il 1997 ed il 2000 l economia americana ha registrato una nuova fase di espansione. La disoccupazione è scesa fino a quasi il 3%, livello decisamente inferiore a quello ritenuto normale. Gli investimenti sono infatti aumentati ancora, sulla spinta dell introduzione di nuove tecnologie (reti aziendali di computers, telecomunicazioni basate sulle fibre ottiche, internet). 15
L ottimismo ha contagiato anche i consumatori: la propensione al consumo è aumentata. Nel 2000, per un trimestre, i consumi sono stati superiori al reddito disponibile. In altre parole per la prima volta nel dopoguerra i risparmi sono stati negativi. In termini analitici, la curva IS si è spostata ulteriormente verso destra. 16
Ancora una volta, la politica monetaria è stata di tipo restrittivo. I tassi sono saliti fino al 6.5% (superando di circa due punti percentuali i tassi europei). 17
La recessione 2001-2003 Nel quarto trimestre del 2000 la situazione inizia a cambiare rapidamente. Le imprese ritengono di avere sovra-investito nelle tecnologie citate sopra e per ogni livello del tasso di interesse riducono i loro investimenti. Come nel 1991, la curva IS si sposta verso sinistra. Analogamente, la politica monetaria diventa espansiva. 18
La propensione al consumo, invece, non si è ridotta significativa. Questo aspetto induce alcuni commentatori a ritenere che il peggio possa ancora venire. Si verificherebbe appunto, qualora la propensione al consumo ritornasse ai livelli standard. Alcuni economisti (ad esempio Krugman sul Financial Times nel settembre 2002) hanno criticato severamente la Federal Reserve. 19
La loro opinione è che se i tassi fossero stati aumentati più decisamente nel 1998/2000, le imprese non avrebbero sovra-investito e quindi (probabilmente!) non avrebbero successivamente ridotto gli investimenti. In questo modo la recessione terminata nel 2003 si sarebbe forse potuta evitare. 20