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Capitolato tecnico di gara d appalto, a procedura ristretta accelerata, per l affidamento di un servizio di Implementazione piattaforma telematica per sistema di controllo trasporto merci pericolose su strada 1. Generalità Il progetto del Comitato Centrale per l Albo degli Autotrasportatori, è quello di una estensione del prototipo messo a punto dalla Regione Lombardia su finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, per avviare un monitoraggio dinamico del trasporto soprattutto sull arco alpino che rappresenta la prima fase del progetto per un periodo di assistenza per i traffici relativi al trasporto di merci pericolose. Il programma di attività del progetto è articolato essenzialmente in tre fasi: - monitoraggio e rilievo dei flussi di traffico e dei veicoli che trasportano merci pericolose sulle direttrici di attraversamento dei valichi anche attraverso l utilizzo di sistemi di ricezione automatica; - estensione del prototipo Regione Lombardia per uno sviluppo applicato sull intero territorio dell arco alpino con implementazione del programma di gestione del servizio di supporto agli operatori e assistenza come già definito nel programma piattaforma telematica del Comitato Centrale per l Albo (sezione infomobilità); - definizione delle procedure per i sistemi di allerta da strutturare a scala nazionale, a partire dall accordo volontario, Presidenza del Consiglio dei Ministri (Protezione civile), SET (Federchimica) con una estensione dell accordo al mondo degli operatori. Il programma di attività, viene sviluppato d intesa con la Direzione Sistemi informativi e statistici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, a partire dai dati già acquisiti dal Comitato Centrale per l Albo sui valichi alpini, in forma statica e che viceversa saranno monitorati in tempo reale, allo scopo di avere il controllo sul posizionamento dei veicoli e sul loro possibile instradamento in relazione anche alla tipologia dei carichi. La tipologia dei carichi che l ADR (Accord Dangereuses par Route) suddivide le sostanze pericolose in 13 classi di pericolo, tenendo conto del tipo di rischio che può comportare la loro manipolazione o il loro trasporto, con limitazione (1) o meno (2) al trasporto stesso: 1. classe 1 (materia ed oggetti esplosivi) (1) 2. classe 2 (gas compressi liquefatti o disciolti sotto pressione) (2) 3. classe 3 (materie liquide infiammabili) (2) 4. classe 4.1. (materie solide infiammabili) (2) Gara C.I.G. n. 0468752A60 All. 1 Capitolato tecnico 2

5. classe 4.2 (materie soggette ad accensione spontanea) (2) 6. classe 4.3 (materie che a contatto con l acqua sviluppano gas infiammabili (2) 7. classe 5.1 (materie comburenti) (2) 8. classe 5.2 (perossidi organici) (2) 9. classe 6,1 (materie tossiche) (2) 10. classe 6.2 (materie infettanti) (2) 11. classe 7 (materie radioattive) 12. classe 8 (materie corrosive) (2) 13. classe 9 (materie e oggetti pericolosi diverse) (2). 2. I Traffici Negli anni dal 1995 al 2005, il traffico internazionale di merci pericolose è cresciuto per l Italia del 19%, arrivando a sfiorare un volume di 205 milioni di tonn. per un valore economico che si approssima ai 44 mila milioni di euro. In tale ambito le classi di merci pericolose per le quali si registrano i volumi più consistenti di transazioni internazionali sono essenzialmente tre: le materie tossiche (62%); i gas compressi, liquefatti o disciolti sotto pressione (23%); le materie solide infiammabili (10.6%). I gas rappresentano, in particolare, la classe di merci pericolose che, nel corso del periodo considerato, ha subito la più forte crescita nell interscambio dell Italia con l estero (+74% circa); un incremento consistente si è verificato anche relativamente alle merci corrosive (+26%), mentre sono in calo i volumi di materie liquide infiammabili (-23%) e di perossidi organici (-14%). Inoltre, sempre nell ambito dell arco temporale considerato, importanti modifiche si sono verificate anche relativamente alla distribuzione modale dei traffici internazionali di merce pericolosa interessanti l Italia, consistenti essenzialmente: - in un fortissimo ridimensionamento della ferrovia, il cui traffico è pressoché scomparso; - in un notevole ridimensionamento anche della componente marittima, che resta comunque prevalente; - nel forte sviluppo del trasporto per condotte; - nel mantenimento da parte del traffico stradale di una quota di mercato stabile al 4%, che vede coinvolte principalmente le materie tossiche. Queste, infatti, rappresentano il gruppo di prodotti pericolosi di gran lunga più importante nella movimentazione stradale nonché quello che ha subito il maggior incremento, sia in import che in export. Gara C.I.G. n. 0468752A60 All. 1 Capitolato tecnico 3

3. Le compatibilità tra i diversi progetti di settore Alla luce del progetto con i programmi già avviati dalle analisi fatte in premessa si evidenzia la necessità di predisporre un adeguato sistema di monitoraggio e controllo relativo al trasporto di merci pericolose ossia forme avanzate di controllo dei flussi e dei veicoli che impegnano la rete al fine di: - regolare la circolazione delle merci pericolose sul territorio, preservando le aree abitate, i luoghi di interessa naturalistico e le infrastrutture; - conoscere tempestivamente il verificarsi di spargimenti di sostanze inquinanti nell ambiente; - conoscere le sostanze pericolose coinvolte in un incidente e sapere su quali territori sia avvenuto lo spargimento. In particolare, il controllo del trasporto di merci pericolose non può prescindere dall attivazione di un sistema per il tracciamento dei veicoli e dei carichi che individui in ogni istante la posizione del veicolo sul territorio e lo stato delle merci trasportate. A tal fine è necessario prendere atto dei risultati dei progetti già avviati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti quali: a) Progetto TRAMP Telecontrollo del Rischio nell Autotrasporto di Merci Pericolose. Ha portato alla definizione di un Prototipo di Sistema che, basato sull impiego di tecnologie telematiche di localizzazione e comunicazione, associate a sistemi informativi territoriali e di supporto alle decisioni gestiti da un centro operativo, è finalizzato a garantire il rispetto di una soglia di massimo rischio ammissibile e la conoscenza tempestiva degli eventi incidentali. b) Progetto Europeo GALILEO. Monitoraggio e gestione del trasporto intermodale delle merci pericolose in ambito fluviale, ferroviario, aeronautico e stradale, avvalendosi delle strutture di navigazione satellitare integrate. c) Progetto ARTIST che, anche se non specificatamente orientato al monitoraggio delle merci pericolose, ha l obiettivo di delineare il quadro di riferimento a livello nazionale per la realizzazione dei sistemi telematici per i trasporti in Italia, in una prospettiva multi(intermodale, in un orizzonte temporale al 2010. d) Progetto ALICE, che risponde principalmente all esigenza di garantire una maggiore sicurezza attraverso il monitoraggio del trasporto merci pericolose nel momento in cui l autotrasportatore accede o abbandona un area i sosta (ad esempio lungo una tratta autostradale italiana). A tal fine il Progetto Alice si manifesta attraverso l applicazione della telematica alla rete di aree di sosta che presentino i seguenti requisiti funzionali: - il perimetro dell area presenta varchi di accesso e di uscita obbligati ed in essi il carico deve venire riconosciuto automaticamente; Gara C.I.G. n. 0468752A60 All. 1 Capitolato tecnico 4

- l area è organizzata in modo tale da rispettare al meglio le regole e gli obblighi di sicurezza (ADR 2005 per merci pericolose ad alto rischio) e quindi di dislocazione dei relativi carichi; - il carico trasportato è fermo o si muove a bassa velocità di manovra all ingresso e/o uscita dell area; - il carico di merce pericolosa deve poter essere subito riconosciuto, sia in quanto tale che nella sua natura specifica; dopo il riconoscimento, può essere emesso un tagliando con il numero xx relativo alla zona di parcheggio indicata per il trasporto stesso. In tale ambito va citata, inoltre, l esperienza del Comitato Centrale per l Albo degli Autotrasportatori che ha messo a punto un progetto di area di sosta attrezzata promiscua, ovvero di gestione comune dei veicoli all interno delle aree di sosta, nonché una piattaforma telematica a scala nazionale per la gestione dinamica dei flussi sulla rete in una prima fase sull arco alpino. A tali progetti si affianca, inoltre, la necessità di acquisire le modalità di funzionamento del programma Responsible Care di un particolare Servizio Emergenze Trasporti (S.E.T.) attraverso il quale è possibile intervenire in caso di incidenti nella movimentazione di prodotti chimici su strada e per ferrovia. S.E.T. è un iniziativa volontaria promossa da Federchimica (Federazione Nazionale dell Industria Chimica), orientata alla prevenzione e alla gestione delle emergenze nel trasporto di prodotti chimici. Facendo leva sul principio della volontarietà e del mutio soccorso tra le Società e Associazioni aderenti, S.E.T., che si riconosce nel Programma Responsible Care e quindi nella sua politica di miglioramento continuo per la sicurezza, la salute e l ambiente, si propone di fornire collaborazione alle Pubbliche Autorità (Vigili del Fuoco, Polizia, Protezione Civile, ASL, ecc.) relativamente all informazione sui prodotti e alla mobilitazione sul luogo dell incidente di tecnici qualificati e squadre di emergenza aziendali. L operatività del S.E.T. si sviluppa sulla base di tre possibili livelli di intervento: livello di intervento 1 (informazioni sui prodotti chimici coinvolti): consiste nell invio della scheda di sicurezza (SDS) del prodotto coinvolto nell incidente alle Pubbliche autorità supportandole anche con una lettura critica del documento e con commenti analitici, relativamente allo scenario considerato, forniti telefonicamente da un Tecnico Qualificato. livello di intervento 2 (mobilitazione di un tecnico qualificato sul luogo dell incidente): consiste nell individuazione di un Tecnico qualificato che possa essere convocato sul posto su richiesta delle Pubbliche autorità e tenendo conto dei criteri di competenza del prodotto. In particolare il tecnico qualificato deve essere un esperto del prodotto e della famiglia chimica alla quale il prodotto appartiene (classe ADR) o, comunque, una persona in grado di leggere Gara C.I.G. n. 0468752A60 All. 1 Capitolato tecnico 5

criticamente una scheda di sicurezza al fine di individuare le più corrette modalità di intervento in relazione ai rischi e alle dinamiche dell incidente avvenuto. livello di intervento 3 (mobilitazione di una squadra di emergenza aziendale sul luogo dell incidente): consiste nell individuazione da parte del Centro di Risposta Nazionale, su richiesta delle Pubbliche Autorità e sulla base di criteri di prossimità geografica, del sito presso cui è disponibile una squadra di intervento aziendale. 4. Le attività di controllo su strada delle merci pericolose: le specifiche del progetto Un aspetto importante relativo alle attività di trasporto delle merci pericolose, riguarda il riassetto normativo dell attività di autotrasporto di merci per conto di terzi, sul quale ha inciso in modo particolare il Decreto Legislativo 21 novembre 2005, n. 286, che attribuisce un ruolo innovativo alle attività di controllo delle Forze dell Ordine. Ai servizi di Polizia Stradale viene richiesto di attivare specifiche procedure di controllo, ai sensi degli aticoli 8, 11 e 12 del D.Lgs. 286/2005, per contestare determinate violazioni del Codice della Strada e della legge 6 giugno 1974, n. 298, nei confronti di soggetti, non immediatamente identificabili su strada. In particolare il D.Lgs. 286/2005 mira a combattere tre principali fenomeni: - l abusivismo, con la previsione della confisca della merce trasportata che si aggiunge al fermo amministrativo del veicolo e alla sanzione amministrativa. In tale ambito l inflazione ricorre quando viene eseguito un trasporto di merci in conto terzi, dietro un corrispettivo, da parte di un vettore privo dell iscrizione all Albo degli autotrasportatori; a tale infrazione corrispondono sanzioni sia a carico del titolare dell impresa di trasporto sia a carico del committente o del proprietario della merce che non si è preventivamente assicurato che il vettore fosse abilitato a svolgere l attività di autotrasporto in conto terzi. - la concorrenza sleale, attuata dalle stese imprese di trasporto contro quelle più deboli per conquistare fette di mercato, a scapito della sicurezza stradale; - lo sfruttamento dei vettori più piccoli, da parte dei committenti, a beneficio loro e dei loro proprietari delle merci. 5. Le linee di intervento del progetto Il Comitato Centrale per l Albo, alla luce delle esperienze maturate nel settore e di nuovi indirizzi per le politiche dei controlli, che si presentano parziali dal punto di vista dell area di intervento e dal punto di vista geografico, nonché settoriali in relazione alle particolari esigenze dei soggetti proponenti, ha ritenuto di valutare e verificare le modalità per portare a sistema le specifiche Gara C.I.G. n. 0468752A60 All. 1 Capitolato tecnico 6

esperienze in particolare quelle maturate dalla Regione Lombardia e Regione Veneto. L area di intervento in prima istanza è data dal controllo dei flussi di traffico delle merci pericolose, a meno degli idrocarburi, in particolare sulle relazioni internazionali. Per questo progetto già esiste un prototipo condiviso messo a punto dalla Regione Lombardia, unitamente al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il sistema sviluppato consente interventi che vanno dalla pianificazione, con almeno 24 ore di anticipo dei percorsi al monitoraggio in tempo reale della posizione dei mezzi con allarmi in corrispondenza dell attraversamento di aree sensibili o l approssimarsi delle gallerie. Il Comitato Centrale per l Albo, richiede la elaborazione di un progetto che parte dal prototipo della Regione Lombardia per una estensione del servizio calata sui valichi alpini per arrivare ad una fase successiva per la ingegnerizzazione del prototipo e completare il progetto di infomobilità dell intero arco alpino. 6. Specifiche prototipo Regione Lombardia N.B. Saranno messe a disposizione delle sole Imprese ammesse ed invitate alla gara, ai fini della formulazione del progetto (offerta tecnica). Il programma di attività del progetto è articolato essenzialmente in tre fasi: - monitoraggio e rilievo dinamico dei flussi di traffico e dei veicoli che trasportano merci pericolose sulle direttrici di attraversamento dei valichi anche attraverso l utilizzo di sistemi di ricezione automatica; - estensione del prototipo regione Lombardia all intero territorio dell arco alpino con implementazione del programma di gestione del servizio di supporto agli operatori e assistenza come già definito nel programma piattaforma telematica del Comitato Centrale per l Albo (sezione infomobilità); - definizione di sistemi di allerta a scala nazionale sulla base di procedure strutturate, a partire dall accordo volontario, Presidenza del Consiglio dei Ministri (Protezione civile), SET (Federchimica) con una estensione dell accordo al mondo degli operatori iscritti all Albo degli Autotrasportatori. Il progetto allo stato, tenuto conto di quanto già implementato per la piattaforma telematica ai fini della infomobilità e all interno di V.E.G.A. (acronimo di Valorizzazione Economica Gestione Autotrasporto) per la parte specifica che riguarda i costi di attraversamento dei valichi alpini, necessita di essere monitorato in senso dinamico per due ordini di motivi: Gara C.I.G. n. 0468752A60 All. 1 Capitolato tecnico 7

a) avere in tempo reale le informazioni riguardanti le difficoltà di attraversamento ai singoli valichi allo scopo di instradare e monitorare il flusso dei veicoli; b) avere la possibilità di tracciare sempre sulla direttrice dei valichi i veicoli che trasportano merci pericolose. Per questo si prevede di installare in una prima fase almeno 10 telecamere che coprono l area di intervento che va da Ventimiglia a Fernetti che sono in grado di rilevare i veicoli che trasportano merci pericolose ed in relazione alla tecnologia ADR individuare e specificare la tipologia di merce. I punti di installazione delle telecamere devono essere definiti in relazione ai flussi di traffico sulle direttrici dei valichi in modo da rispondere agli obiettivi richiesti. I punti di installazione devono essere approvati dal Comitato Centrale dell Albo unitamente alle modalità di richiesta e rilascio delle autorizzazioni necessarie. 7. Costi e tempi Per lo sviluppo del progetto complessivo viene fissato un importo di 515.000 IVA esclusa. Alle Imprese ammesse ed invitate alla gara sarà richiesto di fornire una specifica dei costi così distinta: - estensione del prototipo della Regione Lombardia, sulla base delle specifiche definite; - installazione delle telecamere e rilievo dei dati con la descrizione puntuale delle modalità di rilievo dei dati e della loro elaborazione; - personale specializzato per le attività software ed hardware collegati al progetto - analisi di verifica delle compatibilità dei progetti in atto con la piattaforma installata dal Comitato Centrale dell Albo ai fini della implementazione di un servizio di monitoraggio e assistenza. I tempi di esecuzione e sviluppo del progetto di ingegnerizzazione e attivazione sono di 12 mesi. *** Per tutto quanto sopra non precisato si rinvia all Allegato n. 2 Disciplinare di gara per la relativa procedura ed alla lettera di invito alla gara che sarà inviata, completa di tutta la documentazione, dopo preselezione delle imprese richiedenti l ammissione, alle sole imprese ammesse ed invitate a parteciparvi. Gara C.I.G. n. 0468752A60 All. 1 Capitolato tecnico 8