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Verbale incontro 15 maggio 2015 INTERVISTA AD ALTRI COMUNI Al termine dell incontro pubblico del 15 maggio, i cittadini sono stati chiamati ad esprime le loro osservazioni riguardo gli strumenti di collaborazione, tra la Pubblica Amministrazione e cittadini, presentati dai comuni di Bologna, Ivrea, Chieri, Reggio Emilia e Massarosa. I partecipanti hanno fatto emergere alcuni aspetti rilevanti, utili alla definizione di uno strumento di collaborazione tra il Comune di Ferrara e i cittadini. Fondamentale è la necessità di stipulare un patto di collaborazione che consenta a cittadini singoli e associati di collaborare, la necessità di definire un referente unico per il comune, il bisogno di essere coperti da un assicurazione, l esigenza di avere una procedura burocratica semplice. Ciò che i cittadini hanno espresso è la necessità di collaborare con la Pubblica Amministrazione e di avere uno scambio di competenze reciproche, essi non vogliono operare come volontari o come sostituti dei doveri del comune (come hanno colto da alcuni strumenti presentati), vogliono essere parte integrante delle scelte fatte e condividere con la Pubblica Amministrazione, le azioni oggetto di un patto di collaborazione. Città Pro Contro Bologna Prossimità di gestione dei quartieri Presentazione troppo politica Ufficio per relazionarsi con i cittadini Ufficio unico come referente Visto come sostitutivo di lavoro altrui Ivrea Amministratori referenti dei progetti Affidarsi a figure precarie Patti di collaborazione Assenza di un ufficio di riferimento Copertura assicurativa Semplicità dell accordo Proprietà collettiva Affidarsi a figure precarie Genuinità Assenza di esperienze pratiche Chieri Unico ufficio referente Competenze reciproche P.A. e cittadini Organizzazione Volontà di sensibilizzare i tecnici 1/10

Reggio Emilia Massarosa Guida nei progetti Corsi di formazione Sgravio fiscale Assicurazione Contatto diretto con i livelli alti del comune Troppo burocratico Sostituisce i cittadini ai servizi del comune Sembra volontariato Rimborsi esigui Limitato alla cura I servizi sembrano imposti dal comune, non scelti con i cittadini A seguire, documento informativo sintetico degli strumenti presentati e utilizzati dagli altri Comuni. * * * Diversi Comuni in Italia si sono dotati di strumenti per la cura condivisa dei beni comuni, attraverso i quali, la pubblica amministrazione e i cittadini si accordano per lo svolgimento di attività di interesse pubblico volte a migliorare luoghi e comunità. Bologna, Ivrea e Chieri stanno sperimentando un Regolamento dei beni comuni. Reggio Emilia ha sviluppato un Albo del volontariato per i cittadini singoli e le associazioni. Massarosa, piccolo comune in provincia di Lucca, sta sperimentando il baratto amministrativo che consente uno sgravio fiscale ai cittadini volontari impegnati in attività di manutenzione dei beni pubblici. * * * REGOLAMENTI DEI BENI COMUNI BOLOGNA (19/05/2014) Regolamento per cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani E il primo Comune in Italia ad elaborare e dotarsi di questo Regolamento. I cittadini attivi possono collaborare con la pubblica amministrazione per intervenire sui beni comuni urbani: strade, piazze, marciapiedi, muri, aree verdi Sia i cittadini singoli che associati, o comunque riuniti in formazioni sociali, anche di natura imprenditoriale, possono sottoscrivere il patto come cittadini attivi. Il contenuto del Regolamento varia a seconda della complessità delle azioni concordate, alcune azionitipo possono essere: interventi sugli spazi pubblici e sugli edifici, interventi di innovazione sociale e servizi collaborativi, interventi di creatività urbana e interventi di innovazione digitale Il Comune prevede diverse forme di sostegno: esenzioni ed agevolazioni fiscali, utilizzo temporaneo di spazi comunali, strumenti e materiali necessari per lo svolgimento delle attività e rimborso dei costi, affiancamento dei dipendenti comunali nella progettazione, formazione dei volontari. Il Comune prevede inoltre le coperture assicurative e un aiuto economico per le figure professionali coinvolte. IVREA (26/06/2014) Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la valorizzazione dei beni comuni urbani 2/10

Il Comune di Ivrea adotta il Regolamento subito dopo quello di Bologna. I cittadini attivi possono intervenire sui beni comuni urbani, come spazi ed edifici pubblici o aperti al pubblico, di proprietà pubblica o ad uso pubblico, con azioni di cura, gestione e valorizzazione degli stessi. Tutti i cittadini, singoli e associati o comunque riuniti in formazioni sociali, anche di natura imprenditoriale o a vocazione sociale, possono essere cittadini attivi. Il Comune garantisce: l affiancamento per necessità tecniche, eventuali strumenti e materiali e supporto alla progettazione, risorse finanziare solo come rimborso spese. CHIERI (24/11/2014) Regolamento comunale per la partecipazione nel governo e nella cura dei beni comuni Il comune di Chieri si dota di un Regolamento che si estende a tutti i beni comuni, e non soltanto ai beni comuni urbani, e volto al coinvolgimento dei cittadini nel governo del territorio. I cittadini attivi possono intervenire sui beni comuni urbani, come spazi ed edifici pubblici o aperti al pubblico, di proprietà pubblica o ad uso pubblico, con azioni di cura, gestione e valorizzazione degli stessi. Il Regolamento si rivolge a tutti i cittadini, singoli, associati o comunque riuniti in formazioni sociali, anche informali. Per i progetti di cittadinanza attiva, il Comune garantisce, a seconda dalla tipologia di progetto: affiancamento nella progettazione, formazione, rimborso spese e polizze assicurative, strumenti e materiali di consumo necessari, semplificazione della documentazione necessaria per il progetto e forme di riconoscimento. ALBI DI CITTADINI VOLONTARI REGGIO EMILIA (2008) * * * I Reggiani per esempio è Anche tu per esempio Dal 1998 (Delibera Regionale n.521/1998) la Regione Emilia-Romagna si è dotata di Indirizzi concernenti le modalità di rapporto tra Istituzioni pubbliche e persone che vogliono svolgere attività di volontariato in forma individuale, è predisposto anche uno Schema tipo di Regolamento per lo svolgimento di attività promosse dalle stesse Istituzioni. Il Comune di Reggio Emilia, dal 2008, sviluppa due progetti: I Reggiani per esempio e Anche tu per esempio, per permettere a cittadini singoli e associazioni di svolgere attività di volontariato sul territorio. Il comune può fornire attività di formazione, alcune tipologie di materiale, copertura assicurativa per soggetti singoli che aderiscono ad un progetto della Pubblica Amministrazione, forme di finanziamento che possono arrivare fino alla copertura del 60% delle spese sostenute e rendicontate per i gruppi organizzati (Bando 2015). MASSAROSA (LUCCA) (2015) Albo della cittadinanza attiva A seguito dell art. 24 dello Sblocca Italia (Legge 164 del 2014), è introdotta in Italia la possibilità da parte dei Comuni di ridurre i tributi dei cittadini impegnati in attività di volontariato civico, sia come singoli che come Associazioni. Il Comune di Massarosa è stato il primo Comune in Italia a recepire la normativa raccogliendo le adesioni dei volontari e istituendo un apposito Albo dei cittadini disponibili a rendersi attivi per i beni comuni urbani e non urbani. I cittadini coinvolti sono sia singoli che associati. Il Comune ha previsto un bando annuale a cui tutti possono aderire mediante compilazione di un modulo, in cui vi è la possibilità di indicare progetti di propria iniziativa. Le azioni di cittadinanza attiva previste sono: manutenzione ordinaria di immobili, taglio dell erba, manutenzione ordinaria di strade comunali e vicinali pubbliche, manutenzione parchi, assistenza scuolabus. Il Comune prevede le seguenti forme di sostegno: copertura assicurativa, materiali e strumenti, supporto amministrativo e tecnico, la riduzione della TARI del 50% per i cittadini singoli e un contributo per le associazioni a seconda dei volontari coinvolti nelle attività. 3/10

Verbale incontro 16 maggio 2015 PATTI DI COLLABORAZIONE ATTIVA *** LE PROPOSTE DEI CITTADINI *** Nella mattina di sabato 16 maggio, circa 75 cittadini attivi abitanti del comune di Ferrara si sono incontrati per elaborare delle proposte condivise da presentare alla Giunta del Comune e alla città. Quasi la metà dei cittadini presenti è stata coinvolta nel progetto in maniera regolare da gennaio attraverso lo sviluppo di attività localizzate. Per poter arrivare alla definizione delle proposte si è partiti da un ricco mercato delle idee, dal quale sono emerse diverse richieste specifiche, e tante riflessioni più ampie e di interesse collettivo. I partecipanti, in maniera libera e spontanea, hanno deciso insieme quali temi affrontare formando cinque tavoli di discussione (spazi) auto-gestiti. Da questi tavoli di discussione sono emerse le sette PROPOSTE conclusive del percorso partecipativo Ferrara mia, insieme per la cura della città. A seguire, l elenco completo dei temi emersi, sia di quelli discussi che di quelli non affrontati per mancanza di tempo. 4/10

FASE 1 _ MERCATO DELLE IDEE - ELENCO DEI TEMI EMERSI Temi emersi dal Mercato delle Idee e che i cittadini hanno scelto di affrontare negli spazi di discussione 1. Pulizia e manutenzione aree verdi (comitato zona stadio) spazio 1 2. Utilizzo aree verdi nei quartieri ( Cesare) spazio 1 3. Ripristinare la manutenzione dell area verde del laboratorio nel quadrivio (Silvana,Arch è) spazio.1 4. Sgravare il comune dallo sfalcio e manutenzione di aree verdi e piste ciclabili (Fabio) spazio 1 5. Amare i bambini e dare l esempio con l educazione (Susanna) spazio 1 6. Creare reti genitoriali per la cura dei luoghi dei bambini (locali scolastici e giardini) collaborazione tra genitori e amministrazione (Cristina) spazio 1 7. Piantare alberi da frutto (Valeria) spazio 2 8. Riqualificazione dell area verde vicino l istituto Aleotti con punto ristoro e sosta (Aleotti) spazio 3 9. Introduzione di riconoscimenti culturali per chi si occupa di cittadinanza attiva, soprattutto per i giovani (Valeria) spazio 1 10. Chiediamo al comune uno spazio inutilizzato, un luogo pubblico attualmente dismesso per rivitalizzarlo e renderlo fruibile e godibile a tutti, pensiamo soprattutto al benessere che deriva dal verde e mediante questo vorremmo aiutare persone in difficoltà. (Andrea Boldrini, Ass. Federico Aldovrandi) spazio 5 11. Cambiare le regole nazionali dell edilizia, miglioramento energetico degli edifici, aumentando il volume totale delle case (Alessandro) spazio 5 12. Costituire un gruppo per condividere i saperi sul risparmio energetico delle abitazioni (Alessandro) spazio 5 13. Maggior dialogo tra centri culturali e il comune (Nena) spazio 5 14. Facilitare l accesso dell area Ass. Terraviva (oggi la zona è ZTL) creando delle aree di sosta (Mirco) spazio 5 15. Realizzare un orto nell area verde dell ex scuola l aquilone (Ercole) spazio 6 Temi non approfonditi nei tavoli di discussione 16. Capire dove devo andare a chiedere informazioni, per il cittadino serve un interlocutore unico. (Patrizio) 17. Rimozione tetti in eternit (quartiere Barco) come privati cittadini gruppi volontari per aiutare le famiglie (Alessandro) 18. Favorire la manutenzione con i cittadini interessati degli impianti sportivi (Patrizio) 19. Creazione di percorsi differenziati per l istituzione dei patti, sia per cittadini singoli che per associati(laura) 20. Collaborazione tra associazioni cittadini economia e comune per il bonus fiscale come l esempio di Massarosa (Mirco) 21. Aiutare lo sviluppo di socializzazione con cene, eventi musicali,eventi sportivi (Massimo) 22. Autostop urbano possibilità di fare autostop alle fermate degli autobus per passaggi urbani gratuiti (Alessandro) 23. Assicurazione per i volontari (Vittorio) 5/10

FASE 2 _ COSTRUZIONE DELLE PROPOSTE CONDIVISE A seguire, le sette proposte costruite nei sette spazi di discussione collettiva, proposte che si configurano come temi prioritari per lo sviluppo di possibili patti di collaborazione attiva tra cittadini e amministrazione, proposte concrete delle quali Urban Center Ferrara terrà conto per lo sviluppo delle prossime attività. 1. Gestione del verde da zero a cento anni. Patto tra referenti del Comune e referenti dell area. Definire un patto per la cura del verde pubblico tra cittadini (formalizzati e non) e pubblica amministrazione, per un miglioramento della qualità e della sicurezza delle aree verdi, garantendone una continuità nel tempo. 2. Genitori e studenti per la scuola. Rete di collaborazione tra genitori e studenti per il miglioramento delle scuole. Creare reti di collaborazione tra genitori e studenti sul tema della scuola per lo sviluppo di iniziative comuni specifiche. 3. Piantare alberi da frutta in aree verdi pubbliche. Giardini, frutta e biodiversità. Favorire l aumento della biodiversità e aumentare il benessere per i cittadini attraverso la piantumazione di alberi da frutto nelle aree di verde pubblico. 4. Adotta un aiuola. Sinergia tra Comune e scuola, un modello per la riprogettazione e la realizzazione di interventi in aree di verde pubblico. Contribuire allo sviluppo di proposte di riqualificazione partecipata promosse dalle scuole, cercando bandi e linee di finanziamento utili alla realizzazione degli interventi progettati. 5. Condivisione dei saperi. Maggiore interazione e scambio di informazioni tra pubblica amministrazione e cittadini. Fare rete e rafforzare la cooperazione tra cittadini e professionalità interne alla pubblica amministrazione per la ricerca di contributi nazionali e europei. 6. Gestione partecipata degli spazi. Collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e l utilizzo degli spazi. Creare patti tra associazioni, cittadini singoli e pubblica amministrazione per la cura, la gestione e l utilizzo degli spazi, semplificando gli iter burocratici esistenti. 7. Realizzare un orto nell area dell ex-aquilone gestito da un gruppo informale di abitanti Realizzare un orto in un area verde attrezzata prevedendo l attivazione di un percorso di ascolto volto a definire un patto di collaborazione tra gli abitanti del quartiere. 6/10

I TEMI DI RIFLESSIONE ELABORAZIONE A CURA DEL TEAM URBAN CENTER Negli spazi di discussione sono emerse con forza, idee riguardanti il verde pubblico, la socializzazione, la condivisione e i rapporti con la pubblica amministrazione. Si individuano dei temi di riflessione comuni, descritti a partire dalle azioni condivise nei diversi spazi di discussione: 1. Ufficio comunale di riferimento Richiesta comune è quella di avere un ufficio/referente del comune a cui rivolgersi per le diverse iniziative di cittadinanza attiva. Richiesta specifica è quella di avere un referente adeguato e competente per le diverse tipologie di progetto. 2. Patto di collaborazione tra cittadini e P.A., tra cittadini e cittadini I cittadini propongono la definizione di patti di collaborazione che consentano una gestione migliore del rapporto con la P.A. e tra cittadini. Nello specifico, si propone che alcuni di questi patti possano essere stipulati avendo come riferimento un area, per poter rispondere in modo adeguato alle esigenze specifiche di chi la abita. Si sottolinea la presenza attiva di numerosi gruppi informali di cittadini portatori di esigenze abitative localizzate (Parchetto Boschetto, Associazione Comitato Zona Stadio, Parco dell Amicizia, Condominio Via Chailly, ) 3. Copertura assicurativa per il cittadino attivo, consentire anche ai cittadini singoli di essere attivi Già da oggi, i rischi che i cittadini volontari devono affrontare per operare sulle aree pubbliche sono molto alti, prevedere la copertura assicurativa da parte della pubblica amministrazione per la formalizzazione di alcune di queste attività è una priorità. Attraverso l introduzione di un Albo del volontariato anche il cittadino singolo può operare per il bene comune. 4. Maggiore informazione su procedimenti e bandi I cittadini propongono alla P.A. di attivarsi per migliorare la comunicazione in modo da consentire ai cittadini attivi di operare con una maggiore consapevolezza. Nello specifico, si propone la creazione di un database informativo accessibile a tutti in grado di dare indicazioni chiare sui procedimenti esistenti (regolamenti, iter ). Cittadini e amministrazione possono lavorare insieme per la ricerca di finanziamenti, l amministrazione potrebbe poi favorire reti di collaborazione tra cittadini e associazioni. 5. Variazione del Regolamento di adozione del verde pubblico In più tavoli di discussione emerge la necessità di rivedere il regolamento di adozione del verde pubblico, dando la possibilità a singoli, associati e realtà scolastiche di adottare aree verdi, prevedendo la fornitura dei materiali necessari alle attività. Nello specifico si vuole proporre una nuova visione del verde pubblico, inteso in modo non solo ornamentale. 6. Creare delle reti di condivisione e cooperazione Attraverso la creazione di reti e la condivisione dei saperi è possibile ottenere risultati migliori. Nello specifico vi è la proposta di creare una rete genitoriale e studentesca che operi per iniziative scolastiche comuni e la creazione di una rete di cittadini disposti a condividere gli alberi da frutta e la loro cura nel tempo. 7/10

TRASCRIZIONE INTEGRALE DEI VERBALI DEGLI SPAZI DI DISCUSSIONE SPAZIO N.1 Sessione 1 TITOLO DELLA PROPOSTA: Gestione del verde da zero a cento anni. Patto tra referenti del Comune e referenti dell area. Proponente: Cesare Partecipanti: Fabio, Silvana, Fausta, Susanna, Massimo, Maurizio, Maria Silvia, Cristina, alcuni studenti dell Istituto Aleotti e docenti (Paola Di Stasio e Claudio Ghesini) 1. Definire un patto per la cura del verde pubblico, tra la pubblica amministrazione e i cittadini (informali, singoli, associazioni), per un miglioramento della qualità e della sicurezza delle aree; 2. Il Patto andrebbe scritto per un area, per un luogo specifico; 3. Formalizzare nell area un coordinamento: istituire un tavolo di lavoro con il Referente del Comune e il Referente dell area; 4. Il cittadino referente dell area è un portavoce dei cittadini dell area per il Comune, è necessario partire dalle esigenze dei cittadini che abitano quell area; 5. Lavorare in una logica di coordinamento: creare una struttura della pubblica amministrazione, istituire un Referente per il Comune, formalizzare un Referente dei cittadini per ogni area (a partire da quelli che ci sono già: come ad esempio: Famiglie Parchetto Boschetto, Famiglie Parco dell Amicizia, Associazione Comitato Zona Stadio ), mettere a sistema i volontari dell area, dare continuità alle attività nel tempo, le soluzioni possono essere replicate per altre aree della città; 6. Prevedere una copertura assicurativa per i cittadini volontari. Difficoltà registrate: 7. Rischi alti per i cittadini che autonomamente e come volontari operano sulle aree pubbliche SPAZIO N.1 Sessione 2 PROPOSTA: Genitori e studenti per la scuola Rete di collaborazione tra genitori e studenti per il miglioramento delle scuole Proponenti: Massimo e Cristina Partecipanti: Fabio, Silvana, Fausta, Susanna, Massimo, Maurizio, Maria Silvia, Cristina, alcuni studenti dell Istituto Aleotti e docenti (Paola Di Stasio e Claudio Ghesini) 1. Creare reti di collaborazione tra genitori e studenti sul tema della scuola in generale, e per sviluppare iniziative comuni specifiche; 2. La rete di collaborazione si può muovere su delle tematiche generali inerenti la scuola e per proporre progetti specifici per i diversi istituti; 3. Prevedere delle premialità, ad esempio di tipo culturale, per gli studenti attivi (come ad esempio la classe dell Aleotti); 4. partire dai comitati di genitori (ad esempio: i consigli di partecipazione ) e dalle classi di studenti (ad esempio: i rappresentanti di istituto) già oggi attivi Difficoltà registrate: 1. Rischi alti per i cittadini che autonomamente e come volontari operano sui locali scolastici 8/10

SPAZIO N.2 Sessione 1 TITOLO DELLA PROPOSTA: Piantare alberi da frutta in aree verdi pubbliche. Giardini, frutta e biodiversità Proponente: Valeria Partecipanti: Gaia, Mascia, Elisabetta, Michele, Alessandro, Michele, Claudio, Michele 1. Sensibilizzare i cittadini e la pubblica amministrazione per una nuova idea di verde pubblico; 2. Piantare alberi da frutto in aree verdi come ad es. il Brolo, un antico giardino ferrarese ricco di alberi da frutto; 3. Favorire l aumento della biodiversità e aumentare il benessere per il cittadino attraverso la produzione alimentare e la ricchezza ornamentale con fiori e frutta; 4. Creare un patto tra cittadini e pubblica amministrazione per piantare nuovi alberi e attenuare le spese di manutenzione degli stessi sostenute dal comune; 5. Favorire la creazione di una rete tra cittadini per la condivisione degli alberi da frutta; 6. Prevedere una copertura assicurativa per i cittadini volontari; 7. Realizzare una mappatura delle aree idonee per piantumare nuovi alberi prevedendo l analisi chimica dei terreni; 8. Valorizzare l esperienza food forest presso il fienile di Baura; 9. Gestire l eventuale sovrapproduzione di frutta attraverso modalità quali scambio e baratto. Difficoltà registrate: 10. Modificare il regolamento comunale del verde pubblico, permettendo così la creazione di un patto tra cittadini attivi e pubblica amministrazione. SPAZIO N.3 Sessione 2 TITOLO DELLA PROPOSTA: Adotta un aiuola. Sinergia tra Comune e scuola, un modello per la riprogettazione e la realizzazione di interventi in aree di verde pubblico Proponente: classe 3B CAT Aleotti Partecipanti: alcuni studenti della classe 3B (Vlad, Milena, Riccardo, Rachele, Fatima, Marcello, Marta, Matteo, Alessia, Michele, Leonardo, Amedeo, Jenny, Tudor, Fabio e Alessia). 1. Dare informazioni a proposito della ricerca di bandi e finanziamenti per la riqualificazione; 2. Prevedere l inserimento nel bilancio comunale, di risorse destinate al sostegno della progettazione partecipata proposta dalle scuole e avente ricadute sulla comunità; 3. Consentire ai soggetti istituzionalizzati (es. scuole) di adottare aree verdi. SPAZIO N. 5 Sessione 1 TITOLO DELLA PROPOSTA: Condivisione dei saperi, maggiore interazione e scambio di informazioni tra pubblica amministrazione e cittadini Proponente: Alessandro Partecipanti: Giuseppe, Giorgio, Mirco, Valeria, Diego, Martina e Nena 1. Creare un database accessibile ai cittadini per consultare informazioni riguardo: pratiche edilizie, regolamenti e indicazioni per piccole autocostruzioni; 9/10

2. Prevedere la creazione di una rete (che parta dalle professionalità esistenti) ad opera dell ufficio bandi nazionali/europei. Difficoltà registrate: 3. Complessità di interfacciamento con il comune (poche risposte e nebulose, presa di responsabilità) SPAZIO N. 5 Sessione 2 TITOLO DELLA PROPOSTA: Gestione partecipata degli spazi. Collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e l utilizzo degli spazi Proponente: Alessandro Partecipanti: Giuseppe, Giorgio, Mirco, Valeria, Diego, Martina e Nena. 1. Prevedere la mappatura degli spazi inutilizzati e la possibilità di assegnarli ad associazioni; 2. Riconoscere delle agevolazioni fiscali per i cittadini virtuosi (rif. Comune di Massarosa); 3. Semplificare gli iter burocratici (es.permessi..); 4. Creare dei patti tra associazione, cittadini singoli e pubblica amministrazione per la gestione e lo sfalcio delle aree verdi; 5. Valorizzare e facilitare la fruizione degli spazi culturali e di aggregazione SPAZIO N. 6 Sessione 1 TITOLO DELLA PROPOSTA: Realizzare un orto nell area dell ex-aquilone gestito da un gruppo informale di abitanti Proponente: Ercole Partecipanti: Patrizio, Jenny, Amedeo, Leonardo, Michele A., Michele G., Fabio, Tudor, Vittorio, Michela 1. Permettere la realizzazione di un orto e di un giardino con diverse tipologie di fiori in un area già attrezzata: l ex scuola l Aquilone abbattendo così i costi per l allacciamento idrico e per la recinzione; 2. Dare la possibilità ai gruppi informali, in questo caso agli abitanti del Parco dell Amicizia, di poter adottare delle aree di verde pubblico senza necessariamente doversi costituire in associazione, prevedendo un patto con la pubblica amministrazione e la modifica dell attuare regolamento per l adozione di aree di verde pubblico; 3. Prevedere degli aiuti o degli sgravi fiscali per chi manutiene l area, es. prestito dell attrezzatura, acquisto di sementi, ; 4. Realizzare un percorso di ascolto del territorio per mediare e risolvere gli eventuali conflitti che si potrebbero creare tra gli abitanti della zona, contrari alla coltivazione dell orto; 5. Concepire l orto come uno strumento educativo esteso a tutte le scuole del quartiere. Qualora non fosse possibile realizzare l orto nell area dell ex Aquilone gli studenti della 3B CAT dell istituto Aleotti si sono resi disponibili per progettare un orto nell area verde che hanno scelto come oggetto di studio (vedi progetto Adotta un aiuola) compresa tra via Leati e Barlaam. 10/10