AD USO DI OPERATORI E ADDETTI DEL SETTORE



Documenti analoghi
Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE

La mediazione sociale di comunità

M U L T I F A M I L Y O F F I C E

FEDERAZIONE ITALIANA GOLF

C omunicazione E fficace

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

Restaurant Manager Academy

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

PROGETTO: TEATRO FORUM

03. Il Modello Gestionale per Processi

L assistente turistico. Paola Mariani

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, aprile

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

YouLove Educazione sessuale 2.0

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, aprile

Progetto. a cura di. Massimo Merulla I

SPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO.

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

Rapporto dal Questionari Insegnanti

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!!

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

QUADRO AC DI COMPETENZE Versione riveduta Giugno 2012

Supporto all avvio di progetti imprenditoriali. GAL media Valle d Aosta

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

La Leadership efficace

La formazione vola alto.

Distinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

Milano, 9 novembre Vincenzo Saturni

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

Modulo: Scarsità e scelta

CHI SIAMO. Bisogna che ognuno si senta l unico responsabile di tutto

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

Progetto. a cura di. Massimo Merulla

UN ESEMPIO DI VALUTAZIONE

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Team building. 2 giornate

Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016)

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio.

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Channel Assicurativo

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

COACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

Consulenza e formazione nel Turismo e nella Ristorazione

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto Trezzano Sul Naviglio

Anno Scolastico Progetto di Tirocinio Animazione Musicale

PROGETTO INFORMAGIOVANI

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

La Leadership. Salvatore Savarese

L attenzione verso i collaboratori e la loro formazione, perché l azienda non cresce se i collaboratori restano indietro.

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

COS È UN MULTI FAMILY OFFICE

10% non ha NESSUNA camera climatizzata. In Sicilia l 84% degli alberghi ha TUTTE le stanze climatizzate, il 3% ALCUNE e il 13% NESSUNA.

LE CITTÀ DEL LAVORO!! TECNICHE E STRUMENTI! PER UNA RICERCA! EFFICACE DEL LAVORO

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

Transcript:

Animatore Turistico: la gestione del tempo libero del cliente nelle strutture turistiche all aria aperta. AD USO DI OPERATORI E ADDETTI DEL SETTORE

Animatore Turistico: la gestione del tempo libero del cliente nelle strutture turistiche all aria aperta. AD USO DI OPERATORI E ADDETTI DEL SETTORE Manuale realizzato in collaborazione tra: Ente Bilaterale Nazionale del Turismo EBNT e Faita Federcamping rivolto agli operatori dell open Air. A cura di Marco Sperapani Tutti i diritti riservati

Federalberghi Fipe Faita Fiavet Federreti Filcams-CGIL Fisascat-CISL Uiltucs-Uil

L ENTE BILATERALE NAZIONALE DEL TURISMO (EBNT) è un organismo paritetico costituito nel 1991 dalle organizzazioni sindacali nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative nel settore Turismo: Federalberghi, Fipe, Fiavet, Faita, Federreti, Filcams - CGIL, Fisascat - CISL, Uiltucs - UIL. EBNT è un ente senza fini di lucro e costituisce uno strumento per lo svolgimento delle attività individuate dalle parti stipulanti il CCNL Turismo in materia di occupazione, mercato del lavoro, formazione e qualificazione professionali. EBNT svolge e promuove attività di studio e ricerca, sperimentazione, documentazione, informazione e valutazione. Fornisce un supporto tecnico-scientifico alla rete degli Enti Bilaterali Territoriali sulle politiche e sui sistemi della formazione e dell apprendimento continuo, del mercato del lavoro e dell inclusione sociale, ne coordina il lavoro e ne definisce le linee operative di indirizzo. EBNT riveste un ruolo determinante nella creazione e consolidamento dell occupazione di settore e ne studia l evoluzione, anche in relazione al tema delle pari opportunità, promuovendo interventi mirati volti al superamento di ogni forma di discriminazione nel luogo di lavoro. L impegno di EBNT, inoltre, è quello di offrire risposte alle situazioni di crisi congiunturali che si manifestano sul territorio nazionale, intervenendo con forme di sostegno al reddito a favore dei lavoratori dipendenti, salvaguardando l occupazione e la professionalità degli addetti. EBNT intende investire molto sul valore della bilateralità, ritenendo le relazioni tra l'impresa e il sindacato come una risorsa. Ente Bilaterale Nazionale Turismo Via Lucullo, 3-00187 Roma Tel. +39 06 42012372 Fax. +39 06 42012404 www.ebnt.it info@ebnt.it 3

Federalberghi Fipe Faita Fiavet Federreti Filcams-CGIL Fisascat-CISL Uiltucs-Uil

L Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, costantemente attento alle esigenze del complesso sistema turistico, ha voluto approfondire gli aspetti legati al mondo delle imprese della ricettività turistica open air (campeggi e villaggi turistici). In collaborazione con la FAITA FEDER- CAMPING - Federazione delle Associazioni Italiane dei complessi turistico ricettivi all'aria aperta - ha fortemente voluto la realizzazione di un Manuale dedicato alla figura professionale dell Animatore Turistico, analizzando gli aspetti legati alla formazione professionale e alla organizzazione delle attività di animazione. Il lavoro di animatore turistico è uno dei più belli ed entusiasmanti, ma spesso, tuttavia, viene affrontato con superficialità e approssimazione. Si tratta, infatti, di un lavoro che non si improvvisa, per il quale è necessaria una buona attitudine alla relazione interpersonale, al lavoro di gruppo, alla organizzazione delle attività e del tempo personale e che quasi sempre richiede solide competenze tecniche o sportive. Una vera e propria professione, che offre l opportunità di viaggiare in luoghi affascinanti, conoscere persone sempre diverse ed acquisire esperienze che permettono anche interessanti sviluppi di carriera per i talenti migliori. Le imprese della ricettività turistica open air necessitano di un concreto impegno per raggiungere livelli qualitativi, strutturali tali da garantire rispondenza alle necessità di una domanda sempre più in crescita e diversificata. Il Manuale costituirà, in tal senso, un prodotto di facile consultazione, un testo agile per muoversi con più sicurezza nel mondo dell'animazione turistica e cogliere le numerose opportunità disponibili per quanti sono capaci di un impegno molto intenso che richiede sempre alta motivazione e il sorriso sulle labbra. Insieme a FAITA FEDERCAMPING, l EBNT ha precedentemente realizzato anche i manuali Guida Normativa per la Gestione dei Campeggi e Villaggi turistici, Web Marketing per lo sviluppo e l utilizzo di sistemi avanzati di web marketing tesi a favorire una sempre più efficiente comunicazione tra domanda e offerta, fornendo una valida risposta all esigenza del nuovo ruolo assunto da internet nella programmazione turistica delle famiglie; ed il manuale Turismo Accessibile, che ha volto uno sguardo particolare al tema dell accessibilità nelle strutture ricettive open air. La VicePresidente Lucia Anile Il Presidente Alfredo Zini Ente Bilaterale Nazionale Turismo Via Lucullo, 3-00187 Roma Tel. +39 06 42012372 Fax. +39 06 42012404 www.ebnt.it info@ebnt.it 5

FAITA FederCamping rappresenta e tutela gli interessi ed i diritti delle Imprese Turistico Ricettive dell Aria Aperta (camping e villaggi turistici). La Federazione è attiva ed opera da più di 50 anni associando la maggioranza delle imprese italiane del settore attraverso 18 associazioni regionali. FAITA FederCamping è da sempre impegnata nella tutela e promozione delle aziende aderenti e più in generale del comparto turistico ricettivo all aria aperta. L obiettivo prioritario federale punta alla valorizzazione del comparto attraverso la promozione della cultura d impresa e la qualificazione del management aziendale. In questo senso sono stati sviluppati programmi di certificazione sia del processo aziendale, sia ambientali, già applicati in numerose strutture. Inoltre, la politica federale, orientata alla promozione del settore, è integrata da iniziative direttamente rivolte ai camp manager quali la formazione professionale, l ausilio all adeguamento ed al miglioramento delle dotazioni strutturali, le politiche promozionali, l attività di lobbying, di rappresentanza e di partenariato. La Federazione realizza servizi per le Associazioni Regionali (stesura del contratto nazionale di lavoro, osservatorio congiunturale, studi e pubblicazioni, accordi e convenzioni) e coopera con loro per la soluzione delle problematiche locali. FAITA FederCamping è tra i soggetti fondatori di CONFTURISMO ed aderisce alla CONFCOM- MERCIO ed all EFCO, organismo europeo di rappresentanza di settore. FAITA FEDERCAMPING Via Cola di Rienzo, 285 00192 ROMA Tel. +39 06 32111043 Fax +39 06 3200830 www.faita.it nazionale@faita.it 7

Da molto tempo le aziende turistiche, in genere, ed i campeggi, in particolare, hanno evoluto la loro struttura modellandola via via sul profilo della domanda. Questo processo ha fatto sì che i campeggi ed i villaggi turistici, da aziende generalmente semplici ed impegnate prevalentemente, se non esclusivamente, nell offerta di ospitalità, si siano trasformati in complesse strutture per l erogazione di una gamma di servizi poliedrici e, ancorché legati dall obbiettivo comune di rendere più piacevole e ricca la permanenza degli ospiti, assai distanti e diversificati tra loro. Dalla ristorazione al tempo libero sono entrate nei campeggi numerose professionalità il cui denominatore comune è sempre l alto livello qualitativo del servizio erogato. Ma si fa presto a definire di qualità qualsiasi livello si decida di erogare, in realtà la qualità è un risultato che si raggiunge solo a patto di utilizzare elementi i cui prerequisiti essenziali ed ineludibili sono la preparazione e la professionalità. Tuttavia non sono pochi gli imprenditori che considerano la preparazione e la professionalità in materia di animazione un accessorio opzionale del talento personale. Si tratta di un grossolano errore di valutazione, che discende direttamente dalla scarsa conoscenza delle dinamiche che più di recente hanno modificato il profilo della nostra clientela portando, all interno delle aziende open air, ospiti che considerano la vacanza come una variabile indipendente dalla destinazione e la giudicano per la complessità, la gamma ed il livello dell insieme dei servizi erogati. Ecco dunque che il responsabile o l addetto all animazione possono condizionare la percezione dell intera vacanza perché, più e meglio di altre figure aziendali, essi sono a contatto diretto e costante con la clientela. Questo manuale, che non pretende di esaurire la complessità, la profondità e l ampiezza della materia, vuole, invece, rappresentare un introduzione ed una guida per l approccio al tema del servizio di animazione. Un approccio che ritengo sia utile tanto all imprenditore, che deve comunque ampliare la conoscenza delle tecniche e delle specificità del servizio di intrattenimento ed animazione, quanto a chi sarà poi chiamato a porre in essere detti servizi. Per questi motivi Faita-FederCamping ritiene che l edizione di questo agile compendio costituisca un ulteriore tassello del progetto di promozione e crescita della cultura d impresa del settore open air e, personalmente, auspico che attraverso di esso si possa giungere a considerare nella giusta dimensione di professionalità anche questo servizio, per troppo tempo ritenuto secondario ed affidato all improvvisazione ed all estro del momento. Maurizio Vianello Presidente di FAITA-FederCamping 9

INDICE Il mestiere dell Animatore Professionista del divertimento e Organizzatore dell evento Introduzione pag. 13 1. Il mestiere dell Animatore - L Animatore come Manager dell Evento 15 Nascita, sviluppo ed applicazione di una professionalità complessa 16 Il contesto in Italia e all estero 17 2. La Formazione Dal gioco alla Professione 19 La formazione come percorso obbligato 21 Metodologie didattiche e contenuti 22 Stage come forma di prova attitudinale 25 Cenni di psicologia di gruppo 26 3. Analisi delle competenze 29 Competenze trasversali 29 L Organizzazione 30 La psicologia dell ospite e della sua vacanza 32 Il rapporto con la clientela 38 Competenze disciplinari 41 Animatore di contatto e tecnici 43 Animatore di contatto 43 Organizzatore di tornei 43 D.J. - tecnico suono/luci 44 Coreografo 45 Scenografo 45 Costumista 46 Musicista 46 11

Animazione sportiva pag. 47 Sport di terra 47 Sport di mare 48 Attività aerobiche/fitness 49 Animazione per bambini e ragazzi 49 Baby club 49 Mini club 50 Junior club 50 Responsabili di Settore 52 Capo Sport 52 Capo Animazione 52 Capo Villaggio 53 4. La qualità nel servizio offerto 55 La qualità come requisito fondamentale 56 Analisi dell ospite 57 5. Aspetti organizzativi nella gestione delle attività 59 Organizzazione interna delle attività 60 Rapporti con la Direzione e con altre Figure Professionali della struttura 61 Gestione ed organizzazione delle attività ludiche e sportive 62 Arrivo del cliente 63 Prima serata di presentazione 63 Attività diurne 64 Attività pomeridiane 65 Attività serali 65 Eventi particolari 66 Chiusura del periodo di soggiorno 66 12

Introduzione Le imprese turistiche, oggi più che mai, devono essere concepite come un sistema in continua evoluzione, in cui la professionalità degli operatori è alla base del loro successo. Secondo la definizione formulata dal World Tourist Organisation (WTO) il turismo è l attività di coloro che viaggiano e soggiornano in luoghi diversi dal proprio ambiente abituale per un periodo non superiore ad un anno consecutivo per svago, lavoro e motivi diversi dall esercizio di un attività remunerativa all interno dell ambiente visitato. In quest ambito, spesso, tra le motivazioni che spingono un turista a scegliere la struttura dove trascorrere le proprie vacanze, i servizi cosiddetti accessori trovano un ruolo sempre più predominante. Tra questi non si può non tener conto dei servizi dedicati alla gestione del tempo libero del cliente, ovvero a tutti quei contesti collegati direttamente o indirettamente alle attività ludico/sportive. Figura professionale fondamentale ed imprescindibile per la gestione e l organizzazione di tali attività è l Animatore Turistico. Nel corso degli ultimi anni sono nate innumerevoli figure professionali, tutte identificate con il termine Animatore. In particolar modo, il target di clientela utilizzatrice delle strutture turistiche all aria aperta predilige un genere di Animazione molto legato alle attività sportive e ovviamente alla fruizione degli spazi aperti, inoltre la particolare organizzazione e tipologia delle imprese En Plein Air favorisce tutte quelle attività incentrate sulla socializzazione e coinvolgimento collettivo. Questo testo cercherà, attraverso concetti semplici ed esempi concreti, di illustrare il ruolo e le competenze, trasversali e disciplinari, dell animatore nelle strutture turistico ricettive all aria aperta. 13

14

1. IL MESTIERE DELL ANIMATORE L ANIMATORE COME MANAGER DELL EVENTO I contenuti dell attività dell Animatore Turistico potrebbero essere ricercati direttamente nella definizione, ora non più di moda, che ebbe questa figura professionale alla sua nascita: G.O. ossia Gentil Organisateur. Un Organizzatore Gentile deve possedere tutte quelle qualità che sono implicite in tale definizione; tali qualità e le tecniche per adattarle alle diverse situazioni saranno i contenuti di questo testo. Per facilitare il compito, è possibile distinguere le competenze e le professionalità che riguardano il sostantivo Organizzatore, da quelle riguardanti l aggettivo Gentile, identificando le une come il ruolo svolto e le altre come la modalità con cui si svolge tale mansione. L animatore, inteso come organizzatore, è colui che, con la propria esperienza e capacità, crea, pianifica, gestisce e prevede ogni necessità di un qualsiasi momento o avvenimento; colui che fornisce un servizio qualitativo addizionale all attività: è il manager dell evento. In ambito turistico, esso si rivolge ad un ospite chiaramente ben disposto al servizio fornito, ma che, in ogni caso, ha delle attese rispetto al servizio stesso. Gli animatori devono essere in grado di strutturare un programma d intrattenimento e d assistenza alla vacanza che possa corrispondere il più possibile alle aspettative ed alle esigenze dell ospite. La soddisfazione di queste attese è il fine ultimo delle imprese turistiche e l animazione, in tal senso, svolge un ruolo di fondamentale importanza. È possibile definire come buona organizzazione quella in grado di riconoscere ciò che l ospite si attende dal servizio che gli viene fornito. L animatore è, quindi, un esperto di comunicazione interpersonale, un ottimo organizzatore ed un efficiente assistente, un professionista con l impagabile qualità di prevedere le esigenze dei clienti e di curarne la soddisfazione. 15

NASCITA, SVILUPPO ED APPLICAZIONE DI UNA PROFESSIONALITÀ COMPLESSA La figura professionale dell animatore è comparsa con l avvento del villaggio turistico, quando il Club Méditerranée pensò ad una struttura giovane, senza troppi comfort alberghieri, con un servizio d assistenza ed un organizzazione che sapesse ricreare l ambiente di un villaggio per una vacanza all insegna del divertimento. In origine i villaggi turistici erano rinomati per un prodotto avente come nucleo centrale lo svago; animatori a piedi scalzi, pareo e fiore in testa rappresentavano l immaginifico dell evasione dai luoghi comuni; la loro vita fuori dagli schemi, completamente dedita al divertimento, rappresentava un esempio stimolante di scelta estremamente gratificante rispetto alla caotica vita cittadina. Il grosso successo di questo prodotto spinse l INSUD a creare una società a partecipazione pubblico-privata, la Valtur, che avrebbe con il tempo caratterizzato, con lo stile italiano, un prodotto originariamente francese. Il Villaggio turistico all italiana si distingueva per una ristorazione nazionale d alta qualità e per servizi di animazione sempre più professionali. Sulla scia di questa esperienza, altri gruppi nascevano e si differenziavano offrendo al mercato soluzioni diverse: il Club Vacanze offriva strutture di qualità superiore, con servizi destinati ad una clientela più esigente a livello alberghiero, rinunciando, in parte, all iniziale tipo di atmosfera che risultava più formale. La forte richiesta fece nascere così altre esperienze, dando inizio ad un periodo di prolificazione delle strutture e ad una rapida espansione del modello di Villaggio Turistico. Con un villaggio nella Repubblica Dominicana, che ha fatto epoca per la bellezza dei luoghi e dell ambiente caraibico, iniziava il percorso nell ambito turistico il gruppo Ventaglio. Nel tempo, tutte le strutture ricettive si resero conto della necessità di offrire un servizio d intrattenimento e d assistenza e di quanto questo fosse gradito alla propria clientela. La consolidazione di questa tipologia di servizi avvenne con la nascita di vere e proprie società, aventi come oggetto sociale l erogazione e la fornitura di pacchetti chiavi in mano di attività di animazione presso le strutture turistiche. Da queste premesse, la figura dell Animatore si evolse da quella legata a qualità 16

innate come simpatico intrattenitore dallo spirito libero, a professionista del customer satisfaction. Da qui l esigenza di prevedere continui aggiornamenti delle competenze acquisite, anche avvalendosi di percorsi formativi personalizzati, spesso integrati con elementi di discipline sociologiche e di marketing. IL CONTESTO IN ITALIA E ALL ESTERO Rispetto alle prime introduzioni di questa nuova figura professionale nelle strutture turistico ricettive, in Italia oggi sono poche le strutture che non ne dispongono. Ad esclusione delle strutture prettamente targettizzate su clientela business, in ogni realtà imprenditoriale, piccola o grande che sia, è possibile individuare professionalità riconducibili all animazione. Buona parte degli animatori turistici sono attualmente impegnati con grandi società turistiche quali Tour Operator o grandi catene turistico ricettive, altri vengono selezionati, spesso precedentemente formati e successivamente introdotti nelle varie strutture turistiche che ne facciano richiesta dalle Agenzie di Animazione preposte, numerosi sono coloro che vengono richiesti direttamente dalle strutture turistiche all aria aperta. È importante sottolineare che in Italia, più che in altri contesti, la professione dell animatore è ancora in continua crescita e con ulteriori prospettive di sviluppo, a patto ovviamente che si accompagni questo percorso di crescita con delle attività di formazione continua adeguate ed in linea con le nuove tendenze del mercato. Forse possiamo affermare che la professione dell animatore in Italia sia ben sviluppata e consolidata anche a causa del nostro retaggio socioculturale predisposto alla socializzazione. Diversamente, oltre confine, l animazione non ha avuto nel tempo uno sviluppo così consistente. Anche nelle strutture ricettive Open Air all estero spesso l animazione viene utilizzata come tipologia di intrattenimento. Molte grandi catene ricettive internazionali si avvalgono normalmente di giovani del 17

luogo che riescono, con la propria vitalità e conoscenza del territorio a trascinare l ospite nell atmosfera del proprio paese, nella maggior parte dei casi attraverso attività di escursioni organizzate. Le attività di carattere teatrale, generalmente svolte nelle ore serali, di norma vengono proposte attraverso spettacoli itineranti organizzati da professionisti esterni. Da non trascurare l importante evoluzione delle attività di animazione nel comparto crocieristico. 18

2. LA FORMAZIONE: DAL GIOCO ALLA PROFESSIONE Il percorso professionale dell animatore turistico ha inizio molto spesso per caso o per gioco. Frequenti sono i casi in cui si è passati dalla condizione di cliente a quella di animatore turistico. Accade infatti, spesso, di solito nelle piccole o medie strutture, che ad un cliente particolarmente simpatico, giovane e molto dinamico, venga fatta la proposta alla fine del periodo di soggiorno turistico di rimanere come componente dello staff d animazione. Il nuovo arrivato si inserisce a supporto di figure già formate e preparate, ma nella maggior parte dei casi ottiene la riconferma per la futura stagione con un ruolo definito. Anche se questo contesto avvia alla professione dell animatore, è evidente che per ricoprire ruoli più specifici o di responsabilità occorra avere un ampia esperienza o aver effettuato dei percorsi formativi. 19

20

LA FORMAZIONE COME PERCORSO OBBLIGATO La nascita di percorsi formativi mirati alle competenze di animatore è abbastanza recente. In passato il proprio bagaglio professionale veniva quotidianamente sviluppato dalla sola esperienza e dai consigli ed insegnamenti di amici, colleghi o responsabili del settore. Con lo sviluppo di questa nuova professione la preparazione dell animatore si è costruita attraverso un percorso nato da una forte volontà e spirito di socializzazione, ed arrivato al raggiungimento di un ruolo professionale spendibile nel mercato del lavoro. L itinerario formativo è complesso, può essere definito attraverso corsi di formazione svolti da scuole, agenzie e società di formazione, oppure attraverso percorsi sviluppati direttamente dalle imprese del settore. Il bagaglio di competenze che si dovrà acquisire sarà così profondo e completo da renderci in grado di attingervi nel nostro quotidiano. Più alto sarà il livello di professionalità che vorremo ottenere, maggiore e più approfondita dovrà essere la nostra conoscenza del settore. Partendo da questo concetto, possiamo facilmente desumere quale enorme valenza acquisti un processo formativo in questo campo, le sue metodiche e la loro fruibilità rispetto ai risultati che vogliamo raggiungere. Questi ultimi, infatti, saranno direttamente proporzionali alla qualità della formazione; la cura analitica, la capacità di comunicare nozioni (teoriche e pratiche) e la completezza della preparazione dei formatori saranno alla base dei risultati della formazione. Ogni competenza potrebbe seguire dei processi formativi distinti, necessitando anche di programmi completamente diversi. Spesso, a supporto di lezioni teoriche, sarà necessaria la pratica, in particolar modo per le competenze più tecniche o per quelle sportive, in ogni caso dovranno rimanere invariati lo spirito propositivo, l impegno e l attenzione sia da parte di chi apprende che da parte di chi insegna. Tale responsabilità si divide equamente tra le parti ma la figura del Formatore deve necessariamente essere ben definita. Su di lui, o sulla sua tecnica d insegnamento, infatti, gravano le responsabilità di un calo d interesse o d attenzione, d entusiasmo o di partecipazione, di un programma non completo od obsoleto, ma l allievo avrà il dovere di svolgere le esercitazioni e di partecipare alle lezioni con impegno e serietà. Solo se entrambe le figure sapranno svolgere il proprio compito in maniera efficiente i 21

risultati ottenuti potranno avvicinarsi alle attese. Altrettanto importante, per un ottimo risultato, sarà l utilizzo di un buon metodo. Dobbiamo applicare quello più utile e costruttivo sia per chi forma che per chi è formato: L ANALITICO. Prendiamo in considerazione le diverse questioni fin qui riscontrate, CONOSCIAMOLE risalendo alla loro causa, AFFRONTIAMOLE individuandone la soluzione migliore. METODOLOGIE DIDATTICHE E CONTENUTI Per quel che concerne i contenuti didattici è possibile analizzare le diverse peculiarità tecniche e comportamentali per ciascuna competenza. Tali caratteristiche verranno dettagliatamente descritte all interno dei paragrafi dedicati alle competenze trasversali e dei singoli settori. In questa fase sarà necessario semplicemente sottolineare come questi contenuti debbano essere trattati al fine di essere compresi e, quindi, utilizzati in concreto. Nel momento della formazione sarà necessario commettere più errori possibili, fare le domande più insensate e affrontare le questioni meno usuali. È l occasione che non avremo sul luogo di lavoro quella di provare sbagliando s impara. Considerando la particolare attitudine alla socializzazione ed all aggregazione, nonché all estroversione ed all esibizionismo che contraddistinguono il carattere di chi sceglie di misurarsi con questo mestiere, appare evidente che la gestione dell aula può rivelarsi difficile. Per essere compreso ed assimilato, ogni argomento di un programma di formazione deve essere PIANIFICATO, SPIEGATO, SIMULATO, CONTROLLATO. PIANIFICARE, perché: Le lezioni Teoriche devono svolgersi nei momenti di maggiore attenzione, prevedendo pause e momenti di pratica. L ambiente deve essere curato e confortevole ed ognuno deve avere il proprio spazio. È fondamentale che ogni lezione teorica non duri eccessivamente per evitare cali di attenzione. Ogni argomento affrontato deve essere riveduto con il gruppo, ed è in questo momen- 22

to che le note caratteriali, citate precedentemente, possono, se gestite in maniera costruttiva, rivelarsi importanti al fine dell integrazione e del progresso dell intero gruppo. Ogni lezione deve legarsi alle precedenti che devono essere richiamate o sintetizzate dal gruppo, prima della prosecuzione. Le nozioni devono essere comunicate anche VISIVAMENTE. SPIEGARE, perché: Il concetto deve essere chiaro ed elencato nel giusto ordine rispetto agli altri. Non devono esistere processi sottointesi. Deve esserne giustificato il valore, affinché possa essere ritenuto valido non per un atto di fede ma per una ragione, derivante dalla consapevolezza di questo valore. SIMULARE, perché: Ogni concetto per essere fatto proprio deve avere un riscontro nella realtà operativa, quotidiana un utilità. L applicazione del concetto appreso ci consente di scoprirne gli eventuali limiti e di correggerlo, se necessario. La simulazione va ben oltre la comprensione del singolo concetto, infatti, prevede la sintesi anche dei precedenti e la loro integrazione. CONTROLLARE, perché: Costituisce il riscontro finale sulla comprensione completa del programma. Ha la funzione fondamentale di riportare nuovamente all attenzione tutti gli argomenti, magari affrontati qualche tempo prima e quindi non ancora fissati nella MEMORIA A LUNGO TERMINE. A tal proposito è opportuno dedicare qualche istante ad un importante analisi del funzionamento della nostra memoria (organo perfetto purtroppo solo in fase di deposito con qualche problema nel richiamo). La memoria si compone, infatti, di tre diversi stadi: a) Breve termine b) Lungo termine c) Definitivo 23

Un informazione viene immagazzinata dalla nostra memoria inizialmente per un periodo breve dopo di che, se non avviene un riutilizzo di tale informazione, essa viene eliminata naturalmente. Tale richiamo deve quindi essere fatto prima che l informazione vada persa (24 ore); non sarà necessario rivederla completamente ma semplicemente riportarla alla memoria. A questo punto l informazione durerà nella nostra mente per circa una settimana ed ecco la necessità di una terza revisione. La quarta revisione sarà necessaria dopo un mese per fissare l informazione per un periodo più lungo. Se desideriamo che questa informazione non venga mai più persa, effettueremo un ultima revisione. Questa pianificazione si rivolge a nozioni che, chiaramente, non sono utilizzate spesso, infatti, è intuibile che un informazione in continuo utilizzo riceve questo trattamento senza una pianificazione volontaria. Queste informazioni potranno essere utili nell organizzazione del lavoro di formazione, soprattutto per quanto riguarda quella continua. Quindi, il DIRE FARE FAR FARE è una buona struttura di partenza per una formazione che rimanga nel tempo e nella memoria di chi affronta questo particolare processo formativo. Individualmente il singolo animatore dovrà sfruttare ogni momento formativo, che sia d aula o individuale, teorico o pratico, al fine di costruire una professionalità personale di buona qualità permettendogli di distinguersi in un universo in espansione dove la scarsa competenza professionale è in continuo, ed evidente, agguato. Le macro aree di un percorso di formazione relativo all animazione, in genere si possono identificare in: Elementi socio-psicologici Elementi di tecnica turistica Percorsi specifici per ogni competenza tecnica e sportiva Elementi di tecnica teatrale Lingue straniere 24

Alla fine dell apprendimento teorico, un esperienza diretta presso una struttura turistica si rende necessaria al fine di verificare ed applicare le competenze teoriche acquisite, nel paragrafo successivo andremo ad analizzare questa importante modalità di inserimento nel mondo del lavoro: lo stage. STAGE COME FORMA DI PROVA ATTITUDINALE Spesso questo tirocinio viene utilizzato dalle aziende anche come momento di valutazione e selezione dello staff. In linea generale, lo stage rimane un passo fondamentale per la costruzione della competenza dell animatore turistico. In questo periodo vengono messe a dura prova le capacità di adattamento e di convivenza di ogni singolo soggetto, rendendo necessario l inserimento all interno di un team di lavoro che richiede affiatamento e spirito di gruppo. Spesso le modalità di svolgimento dello stage prevedono gruppi composti da un numero a volte anche elevato di futuri animatori, questo potrebbe portare gli stagiaires, inesperti e presi dall entusiasmo di questa nuova esperienza, a chiudersi nel loro gruppo, dimenticando che l attività di animazione ha, come scopo prevalente, quello di coinvolgere e divertire gli ospiti. L animatore deve, quindi, possedere la capacità di gestire e promuovere le relazioni interpersonali senza dimenticare che le sue capacità di intrattenimento devono essere rivolte all ospite. È fondamentale che questa esperienza venga percepita, dai soggetti interessati, come parte integrante di un percorso formativo individuale, come opportunità di inserimento nella struttura e come prova personale per verificare le proprie attitudini. È altresì importante che questo periodo venga affrontato con serenità e consapevolezza delle proprie capacità professionali, e nel caso si tratti della prima esperienza, che questa venga affrontata con un forte spirito propositivo. 25