ALLEGATO 2 SCHEDE VALUTAZIONE SINGOLI TUNNEL ITALIANI



Documenti analoghi
ALLEGATO 2 SCHEDE VALUTAZIONE SINGOLI TUNNEL ITALIANI

Interventi tecnici e pianificazione binazionale dell emergenza dei trafori stradali transfrontalieri Roma 19 dicembre 2014

EuroTAP. RISULTATI DEI TEST 2012 Dossier

Le schede dei 5 tunnel italiani testati. Italia, nei pressi di Lecco SS 36 Milano Passo dello Spluga

RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI

Traforo del Monte Bianco. Ing. Pasquale Cialdini

Il RAPPORTO COMUNE è diviso in due parti

Il progetto di prevenzione incendi nella GDO:

PREVENZIONE INCENDI norme e procedure

ELENCO REVISIONI. A Settembre 2014 Emissione IGM TARANTOLA TARANTOLA Rev. Data Descrizione Revisione Comp. Contr. Appr.

CORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIALE GRAMSCI FIRENZE

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

Verifica dei requisiti minimi di sicurezza delle nuove gallerie del Progetto Salerno Porta Ovest Indice

Celle frigorifere e lavori in isolamento. Il lavoro isolato casi di studio. rivetta sistemi

OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE

SCUOLA PROVINCIALE ANTINCENDI Vigili del Fuoco - Trento (dati riferiti al periodo 1 settembre agosto 2011)

GALLERIA VIRGOLO. CARATTERISTICHE STRUTTURALI ed IMPIANTISTICHE

PIANO DI EMERGENZA INCENDIO

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

2 Principali misure di protezione antincendio da adottare

CAODURO spa - Cavazzale (VI) Via Chiuppese fraz. Cavazzale Monticello C. Otto tel fax info@caoduro.it -

Procedura interna. Squadra Antincendio

Nuovo codice di prevenzione incendi. Capitolo S.9: Operatività antincendio

Piano Comunale di Protezione Civile

ALLEGATO 15. Misure di autoprotezione della Popolazione ALL N 15 MISURE DI AUTOPROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE

LA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE

Addetto alla Gestione Emergenza Antincendio

La Sicurezza. Ing. Daniele Tarchi. Telematica nei Sistemi di Trasporto - L13 1

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIA MASCAGNI SIENA

Data Inizio : Non Specificato Termine : Non Specificato Gruppo : Costo : 150 EUR Location : Viterbo - Largo F. Nagni, 15 Livello :

Le priorità di intervento dell unità organizzativa quali eccesso

*HVWLRQHGHOODVLFXUH]]D 6FRSR

PROBLEMATICHE SEGNALATE DALLE SCUOLE

QUALITÀ, ASSISTENZA, MANUTENZIONE... UNA RICETTA PER SODDISFARE AL MEGLIO LE ESIGENZE DEI CLIENTI.

La rete autostradale italiana a pedaggio: la gestione della sicurezza

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali

ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MARISCOGLIO PISA

PER TUTTI GLI UTENTI DELLA SEDE DI VIA CREMONA, 99-BS NORME COMPORTAMENTALI DEGLI UTENTI CONOSCERE E GESTIRE LE EMERGENZE

O R D I N A N Z A n 18/1785/11. che ai fini delle operazioni di prevenzione e contrasto alla formazione

PROVINCIA DI CREMONA c.f

Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro

PIANO DI EMERGENZA INCENDIO =======================================

La valutazione del rischio chimico

Corso di formazione per Addetto al Servizio di Emergenza - Prevenzione incendio

PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELL EMRGENZA

M LA LINEA 1 DI METROPOLITANA

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

Normativa UNI Locali destinati ad ospitare unità di pompaggio per impianti antincendio. Caratteristiche costruttive e funzionali

B) L utenza rappresenta il 5% degli ingressi medi giornalieri, si ipotizza un utilizzo medio del posto auto di 6 ore, per un massimo di 12 ore

LA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO

(schema) Azienda Committente : A.T.E.R. Della Provincia di Verona. Azienda Appaltatrice: Servizio di centralino, portierato, sorveglianza

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C.

emmeciemme Srl Laboratorio di analisi, servizi e consulenze in campo agroalimentare 1 di 5 ROBERTO CROTTI

I sistemi di sgancio di emergenza negli impianti fotovoltaici

NEW ACTIVE AND PASSIVE FIRE PROTECTION SYSTEM INSTALLED INSIDE OF MONT BLANC TUNNEL

Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza

Sicurezza prevenzione incendi nei cantieri edili.


CARENZE EVIDENZIATE E PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO

PROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE)

Progetti strategici per il Territorio Snodo di Jesi Messa in sicurezza e riqualificazione SS76

Direzione Generale. Il Ruolo degli impianti per la sicurezza nelle gallerie. Milano, 8 ottobre 2013

istraffic Sistema di monitoraggio Traffico

SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA

T.d.P. Fabozzi Marco ASS 4 "Medio Friuli"

I NOSTRI SERVIZI ED I NOSTRI PRODOTTI

ADDESTRAMENTO SQUADRA DI PRIMO INTERVENTO ANTINCENDIO SVOLTI SECONDO IL PROGRAMMA DEL DECRETO MINISTERIALE 64/98

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/ NUMERO VERDE U.R.P

Ingegneria dei sistemi di sicurezza. La Tua Security, il nostro progetto.

R.S.P.P. Misure contro l incendio

1RUPHJHQHUDOLGLFRPSRUWDPHQWRLQFDVRG LQFHQGLR

A.M.I.U. GENOVA s.p.a.

Piano 0 (a cielo aperto): 62 stalli, 6 stalli handicap, 14 stalli motocicli/ciclomotori; Piano -1: 73 stalli; Piano -2: 74 stalli.

IMPRESA SICURA s.r.l.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA E PUNTO RISTORO ROSELLINI PISA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Servizio di Prevenzione e Protezione PIANO DI EMERGENZA

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

Un angelo custode guarda alla VostRa serenità PIgHI. la sicurezza di sentirsi PRotettI.

BREVE APPROFONDIMENTO SULLE PRINCIPALI MISURE DI SICUREZZA

Diamo valore alla vostra sicurezza

Articolo di Legge violato - tabella comparata -

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Residenza Universitaria Padiglione 38. San Salvi FIRENZE

Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S.

È assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature

D.Lgs. 9 aprile 2008, n. n. 81

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

Piano per la gestione delle emergenze UFFICI E RESIDENZA FASCETTI -

LA PREVENZIONE E L IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE ANTINCENDIO. Milano 26 Ottobre 2011 Relatori: Diego Ragni

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Vicenza

AMPLIAMENTO DEL PERCORSO MUSEALE PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SUGLI IMPIANTI

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza

Safety Tutor UN SISTEMA PER LA SICUREZZA STADALE. Principi opera+vi, pun+ di forza ed efficacia del sistema

Esperienze di esercitazioni e prova di incendio nella galleria Morgex Nord

Prot. n Roma, 14 dicembre AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO SEDE

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA E PUNTO RISTORO ROSELLINI

Transcript:

ALLEGATO 2 SCHEDE VALUTAZIONE SINGOLI TUNNEL ITALIANI Colle Giardino Valutazione complessiva: Sufficiente Posizione: Italia, nei pressi di Rieti SS 4 tra Roma e Ascoli Anno di apertura: 2003 Lunghezza: 4.500m Altitudine portali: 400m sul livello del mare Numero canne: 2/ traffico mono-direzionale Limite di velocità: 90 km/h Traffico giornaliero (veicoli): 12.000 Quota di veicoli pesanti: 15% Livello di rischio: Medio Punti di forza e di debolezza: Due canne con by-pass utilizzabili come vie di fuga e di soccorso ogni 400 metri Video sorveglianza lungo tutta la galleria Rilevazione automatica delle interruzioni di traffico, come anche dell uso delle piazzole di sosta, dei telefoni di emergenza o degli estintori Piazzole di sosta ogni 900 metri Telefoni di emergenza ed estintori ogni 180 metri Appositi segnali all interno della galleria indicano direzione e distanza dell uscita più vicina

Sistema automatico di allarme antincendio, in caso di incendio, viene automaticamente attivato un programma speciale di ventilazione e la galleria viene chiusa La ventilazione è ben dimensionata I veicoli dei servizi di soccorso possono cambiare carreggiata in corrispondenza dei portali Centrale operativa della galleria in servizio 24 ore al giorno con personale addestrato Possibilità di comunicare via Radio tra le squadre di emergenza all interno della galleria (personale in servizio, polizia e Vigili del Fuoco ) Aggiornamento del personale effettuato con regolarità L emittente radio di informazione sul traffico non è captata in tutta la galleria Assenza di altoparlanti Assenza di luci di evacuazione a segnalare le vie di fuga Assenza di marciapiedi I veicoli di soccorso non possono passare da una canna all altra Nessun sistema di drenaggio rapido di liquidi tossici e infiammabili Nessun piano di gestione delle emergenze Esercitazioni di emergenza non effettuate con regolarità Interventi programmati: 2007: Installazione di Pannelli a Messaggio Variabile Riepilogo qualitativo dei risultati: Il livello di rischio stimato come medio per la galleria, deriva principalmente dal modesto traffico veicolare pari a 12.000 veicoli giornalieri, con una quota di Veicoli Pesanti del 15% e dalla assenza di limitazioni per i trasporti di merci pericolose. Il traffico mono-direzionale, le corsie di marcia sufficientemente ampie, la presenza di piazzole di sosta e l impianto di illuminazione determinano un buon risultato in termini di sicurezza preventiva. La galleria è sorvegliata 24 ore al giorno da personale addestrato. Eventuali incidenti in galleria sono automaticamente rilevati dal centro di controllo attraverso un collegamento video. Un sistema automatico di allarme antincendio è in grado di rilevare l incendio, di attivare la ventilazione, di chiudere gli accessi alla galleria. La breve distanza di provenienza dei Vigili del Fuoco e la disponibilità di acqua corrente garantiscono una efficace azione di spegnimento. Non è disponibile alcun piano di gestione delle emergenze e le esercitazioni di emergenza non vengono effettuate con regolarità.

In caso di incendio, le misure di salvataggio sono sufficienti. Il sistema di ventilazione spinge il fumo fuori dalla galleria nella direzione del traffico, dove in generale non sono presenti utenti. Le persone che si trovano nell area precedente all incendio dovrebbero essere in grado di abbandonare la galleria attraverso le uscite di emergenza. Particolare dell interno Un utente transita nonostante la luce rossa del semaforo

Colle Capretto Valutazione complessiva: Scarso Posizione: Italia, nei pressi di San Gemini E 45 tra Perugia e Terni Anno di apertura: 1974 Lunghezza: 1.180 m Altitudine portali: 340/ 343m sul livello del mare Numero canne: 2/ traffico mono-direzionale Limite di velocità: 90 km/h Traffico giornaliero (veicoli): 10.000 Quota di veicoli pesanti: 30% Livello di rischio: Basso Punti di forza e di debolezza: Due canne con by-pass utilizzabili come vie di fuga e di soccorso Telefoni di emergenza ed estintori Sistema automatico di allarme antincendio, In caso di incendio, la ventilazione viene automaticamente attivata, la galleria viene chiusa e vengono allertati i Vigili del Fuoco L impianto di ventilazione è ben dimensionato I veicoli dei servizi di soccorso possono cambiare carreggiata in corrispondenza dei portali L emittente radio di informazione sul traffico non è captata in tutta la galleria Assenza di altoparlanti

Nessun sistema di video sorveglianza Non è possibile rilevare automaticamente il traffico, le interruzioni del traffico, e neanche l uso dei telefoni di emergenza e degli estintori La distanza tra i telefoni di emergenza, pari a 300 metri, è elevata; inoltre tali telefoni erano fuori uso al momento del test Assenza di luci di evacuazione a segnalare le vie di fuga Le vie di fuga e le distanze dalla più vicina uscita di emergenza non sono segnalate Assenza di marciapiedi Le uscite di emergenza non sono segnalate, e sono troppo distanti, ogni 590 metri Il fumo può penetrare nelle vie di fuga Assenza di acqua, nessun idrante Nessun sistema di drenaggio rapido di liquidi tossici e infiammabili Le comunicazioni radio tra Vigili del Fuoco, polizia e personale in servizio non sono possibili Nessun Centro di controllo della galleria Aggiornamento del personale non effettuato con regolarità Nessun piano di gestione delle emergenze Esercitazioni di emergenza non effettuate con regolarità Riepilogo qualitativo dei risultati: Il livello di rischio stimato come medio per la galleria, è dovuto principalmente allo scarso volume di traffico giornaliero, pari a 10.000 veicoli. Peraltro, non esistono restrizioni al transito di trasporti di merci pericolose. Traffico mono-direzionale, corsie di marcia sufficientemente ampie, e l impianto di illuminazione determinano un buon risultato in termini di sicurezza preventiva. Da segnalare, comunque, l assenza di video sorveglianza e la mancanza di un Centro di controllo della galleria. Visto il mancato funzionamento dei telefoni di emergenza, al momento del test, l unica possibilità di comunicare un evento è affidata alla telefonia mobile. Un sistema automatico di allarme antincendio è in grado di rilevare un incendio, di attivare il sistema di ventilazione, di chiudere al transito la galleria e di allertare i Vigili del Fuoco. L efficacia degli interventi in caso di incendio, comunque, è fortemente penalizzata dall assenza di idranti. Inoltre, non esistono piani di gestione dell emergenza e le esercitazioni di emergenza non vengono effettuate con regolarità. Le misure di salvataggio sono insufficienti. In caso di incendio, pur essendo possibile spingere i fumi nella direzione del traffico, sarebbe tuttavia impossibile evitare che i fumi penetrino nella canna adiacente. Non ci sono luci di evacuazione all interno della galleria, né vengono segnalate direzione e distanza dell uscita di emergenza più vicina, per cui in caso di fumo, sarebbe molto difficile trovare una via d uscita. Inoltre, la distanza tra le uscite di emergenza è troppo elevata.

Serra Rotonda Valutazione complessiva: Scarso Posizione: Italia, nei pressi di Lauria A 3 tra Salerno e Reggio Calabria Anno di apertura: 1970 Lunghezza: 1.317 m Altitudine portali: 856/ 857m sul livello del mare Numero canne: 2/ traffico mono-direzionale Limite di velocità: 80 km/h Traffico giornaliero (veicoli): 1.250 Quota di veicoli pesanti: 35% Livello di rischio: Molto basso Punti di forza e di debolezza: Due canne con by-pass utilizzabili come vie di fuga e di soccorso ogni 400 metri Piazzole di sosta distanti al massimo 800 metri dai portali I veicoli dei servizi di soccorso possono cambiare carreggiata in corrispondenza dei portali Assenza di semafori ai portali L emittente radio di informazione sul traffico non è captata in tutta la galleria Assenza di altoparlanti

Nessun sistema di video sorveglianza Assenza di rilevazione automatica del traffico, delle interruzioni di traffico, dell uso delle piazzole di sosta Nessun sistema di generazione di energia di emergenza Nessun sistema di illuminazione di emergenza Assenza di telefoni di emergenza Assenza di estintori Assenza di luci di evacuazione a segnalare le vie di fuga Le vie di fuga e le distanze dalla più vicina uscita di emergenza non sono segnalate Assenza di marciapiedi Le uscite di emergenza non sono segnalate Il fumo può penetrare nelle vie di fuga Nessun sistema automatico di allarme antincendio Nessun sistema di ventilazione artificiale Assenza di acqua, nessun idrante I cavi maggiormente rilevanti per la sicurezza non sono sufficientemente resistenti al fuoco Nessun sistema di drenaggio rapido di liquidi tossici e infiammabili Nessun Centro di controllo della galleria Le comunicazioni radio tra Vigili del Fuoco, polizia e personale in servizio non sono possibili Aggiornamento del personale non effettuato con regolarità Nessun piano di gestione delle emergenze Esercitazioni di emergenza non effettuate con regolarità Riepilogo qualitativo dei risultati: Il livello di rischio stimato come molto basso per la galleria, è dovuto principalmente allo scarso volume di traffico giornaliero, pari a 1.250 veicoli. Sebbene non esistano restrizioni al transito di trasporti di merci pericolose, i veicoli che le trasportano non sono molto frequenti. Le misure di sicurezza preventiva si riferiscono alla mono-direzionalità del traffico ed alle corsie di marcia sufficientemente ampie. Il livello di illuminazione è appena sufficiente. Comunque, non è installato alcun sistema di video sorveglianza e non esiste un Centro di controllo della galleria. L unica possibilità di segnalare un incidente è affidata alla telefonia mobile. In caso di incendio, non è possibile combattere la diffusione dei fumi nella galleria né chiudere gli ingressi attraverso dei semafori. L assenza di acqua disponibile rende ancora più improbabile l efficacia degli interventi in caso di incendio. Inoltre, non esistono piani di gestione dell emergenza e le esercitazioni di emergenza non vengono effettuate con regolarità. Le misure di salvataggio sono insufficienti. In caso di incendio, non è possibile estrarre i fumi fuori dalla galleria. Le uscite di emergenza non sono segnalate. Non ci sono luci di evacuazione all interno della

galleria, né vengono segnalate direzione e distanza dell uscita di emergenza più vicina, per cui in caso di fumo, sarebbe molto difficile trovare una via d uscita. Ispettore in azione all interno del tunnel Serra Rotonda Il delineatore in evidenza (peraltro previsto dalla normativa italiana) impedisce la transitabilità del marciapiede Particolare delle pareti

Paci 2 Valutazione complessiva: Scarso Peggiore risultato dei test 2007 Posizione: Italia, nei pressi di Scilla A 3 tra Salerno e Reggio Calabria Anno di apertura: 1967 Lunghezza: 1.062 m Altitudine portali: 125/ 135 m sul livello del mare Numero canne: 2/ traffico mono-direzionale Limite di velocità: 130 km/h Traffico giornaliero (veicoli): 5.000 Quota di veicoli pesanti: 40% Livello di rischio: Basso Punti di forza e di debolezza: Due canne con traffico mono-direzionale Assenza di semafori ai portali L illuminazione è insoddisfacente L emittente radio di informazione sul traffico non è captata in tutta la galleria Assenza di altoparlanti Nessun sistema di video sorveglianza

Assenza di rilevazione automatica del traffico Nessun sistema di generazione di energia di emergenza Nessun sistema di illuminazione di emergenza Assenza di telefoni di emergenza Assenza di estintori Assenza di luci di evacuazione a segnalare le vie di fuga Le vie di fuga e le distanze dalla più vicina uscita di emergenza non sono segnalate Assenza di marciapiedi Assenza di vie di fuga alternative ai portali Vie di fuga alternative non utilizzabili (protette da barriera metallica) Nessun sistema automatico di allarme antincendio Nessun sistema di ventilazione artificiale Assenza di acqua, nessun idrante I cavi maggiormente rilevanti per la sicurezza non sono sufficientemente resistenti al fuoco Nessun sistema di drenaggio rapido di liquidi tossici e infiammabili I veicoli di soccorso non possono cambiare carreggiata ai portali Nessun Centro di controllo della galleria Le comunicazioni radio tra Vigili del Fuoco, polizia e personale in servizio non sono possibili Aggiornamento del personale non effettuato con regolarità Nessun piano di gestione delle emergenze Esercitazioni di emergenza non effettuate con regolarità Il tempo di intervento dei Vigili del Fuoco è troppo alto: 30 minuti Riepilogo qualitativo dei risultati: Il livello di rischio stimato come medio per la galleria, è dovuto principalmente allo scarso volume di traffico giornaliero, pari a 5.000 veicoli. Peraltro, non esistono restrizioni al transito di trasporti di merci pericolose. Le misure di sicurezza preventiva si riferiscono alla mono-direzionalità del traffico ed alle corsie di marcia sufficientemente ampie. Il livello di illuminazione è troppo basso e non esiste un Centro di controllo della galleria. L unica possibilità di segnalare un incidente è affidata alla telefonia mobile. In caso di incendio, non è possibile combattere la diffusione dei fumi nella galleria né chiudere gli ingressi attraverso dei semafori. La eccessiva distanza di provenienza dei Vigili del Fuoco e l assenza di acqua disponibile rendono ancora più improbabile l efficacia degli interventi in caso di incendio. Inoltre, non esistono piani di gestione dell emergenza e le esercitazioni di emergenza non vengono effettuate con regolarità.

Le misure di salvataggio sono insufficienti. In caso di incendio, non è possibile estrarre i fumi fuori dalla galleria. Non esistono uscite di emergenza supplementari oltre ai portali. Non ci sono luci di evacuazione all interno della galleria, né vengono segnalate direzione e distanza dell uscita di emergenza più vicina, per cui in caso di fumo sarebbe molto difficile trovare una via d uscita. Interno della galleria Paci 2 Interno ed esterno del by-pass di collegamento tra le due canne Si noti la barriera metallica di protezione che rende inutilizzabile il by-pass come uscita di emergenza

Fréjus Valutazione complessiva: Buono Posizione: Confine tra Francia e Italia A 43/ A 32 tra Chambéry/ Francia e Torino/ Italia Anno di apertura: 1980 Lunghezza: 12.895 m Altitudine portali: 1.228/ 1.297 m sul livello del mare Numero canne: 1/ traffico bi-direzionale Limite di velocità: 70 km/h Traffico giornaliero (veicoli): 4,743 Quota di veicoli pesanti: 55% Livello di rischio: Elevato Punti di forza e di debolezza: Semafori e barriere presidiano i portali Emittente radio di informazioni sul traffico captabile lungo tutta la galleria, l operatore può trasmettere specifici messaggi Video sorveglianza lungo tutta la galleria Rilevazione automatica delle interruzioni di traffico, come anche dell uso dei telefoni di emergenza e degli estintori Sono presenti Piazzole di sosta Telefoni di emergenza ogni 265 metri Estintori ogni 130 metri

Luci di evacuazione lungo le vie di fuga, direzione e distanza della più vicina uscita di emergenza sono ben segnalate Sono presenti uscite di emergenza Le vie di fuga verso l esterno sono protette dall eventuale fumo, le porte sono adeguatamente resistenti al fuoco Sistema automatico di allarme antincendio con collegamento video La ventilazione è ben dimensionata Centrale operativa della galleria in servizio 24 ore al giorno con personale addestrato Possibilità di comunicare via Radio tra le squadre di emergenza all interno della galleria, personale in servizio, polizia e Vigili del Fuoco L aggiornamento del personale è effettuato con regolarità Esercitazioni di emergenza effettuate con regolarità I Vigili del Fuoco sono ben equipaggiati e ben addestrati Una sola canna con traffico bi-direzionale La distanza di 2.100 metri tra le Piazzole di sosta è eccessiva Le distanze tra le uscite di emergenza comprese tra 620 e 1.700 metri sono elevate In caso di incendio, la ventilazione non è automaticamente attivata e la galleria non viene automaticamente chiusa al traffico Interventi programmati: 2007: ammodernamento del sistema di ventilazione (nuove valvole di aspirazione dell aria viziata) 2009: adeguamento della segnaletica in coerenza con la Direttiva Europea sulla sicurezza in galleria 2014: riduzione della distanza tra le uscite di emergenza Riepilogo qualitativo dei risultati: L elevato livello di rischio stimato è dovuto principalmente alla bi-direzionalità del traffico, alla lunghezza del Traforo e ad una quota di Veicoli Pesanti del 55%. Esistono comunque restrizioni al transito di trasporti di merci pericolose Corsie di marcia sufficientemente ampie, illuminazione e video-sorveglianza all interno della galleria, unitamente alla presenza di un Centro di controllo gestito 24 ore al giorno da personale ben addestrato, determinano un buon risultato in termini di sicurezza preventiva. Comunque, la distanza tra le Piazzole di sosta è in qualche caso troppo elevata. Eventuali incidenti in galleria sono automaticamente rilevati dal Centro di controllo attraverso un collegamento video. Ove fosse necessario, gli utenti possono essere informati attraverso semafori, pannelli a messaggio variabile, emittente radio ed altoparlanti. In caso di incendio, è il personale del

Centro di controllo a dover attivare la ventilazione e chiudere la galleria al traffico. La breve distanza di provenienza dei Vigili del Fuoco e la disponibilità di acqua corrente garantiscono una efficace azione di spegnimento. Un piano di gestione dell emergenza ed esercitazioni periodiche assicurano una buona cooperazione tra il personale della galleria ed i servizi di soccorso di emergenza. In caso di incendio, esistono buone misure di evacuazione. Il sistema di ventilazione è in grado di estrarre i fumi dal luogo dell incendio. Così, le persone coinvolte possono utilizzare le uscite di emergenza - ben segnalate - ed abbandonare la galleria in un ambiente verosimilmente libero da fumi. La distanza tra le uscite di emergenza è in qualche caso troppo elevata. Interno della galleria Frejus Navetta di evacuazione all esterno del Traforo del Frejus

Gran San Bernardo Valutazione complessiva: Sufficiente Posizione: Confine tra Svizzera e Italia E 27 tra Martigny/ Svizzera ed Aosta/Italia Anno di apertura: 1964 Lunghezza: 5.798m Altitudine portali: 1.918/1.875m sul livello del mare Numero canne: 1/ traffico bi-direzionale Limite di velocità: 80 km/h Traffico giornaliero (veicoli): 1.604 Quota di veicoli pesanti: 10.9% Livello di rischio: Medio Punti di forza e di debolezza: Semafori e barriere presidiano i portali Video sorveglianza lungo tutta la galleria Rilevazione automatica delle interruzioni di traffico, come anche dell uso delle piazzole di sosta, dei telefoni di emergenza e degli estintori Piazzole di sosta ogni 750 metri Telefoni di emergenza ed estintori ogni 120 metri Sistema automatico di allarme antincendio La ventilazione è ben dimensionata Centrale operativa della galleria in servizio 24 ore al giorno con personale addestrato

Possibilità di comunicare via Radio all interno della galleria per le squadre di emergenza ed i Vigili del Fuoco L aggiornamento del personale è effettuato con regolarità Esercitazioni di emergenza effettuate con regolarità I Vigili del Fuoco sono ben equipaggiati e ben addestrati; postazioni nei pressi dei due portali Una sola canna con traffico bi-direzionale L emittente radio di informazione sul traffico non è captata in tutta la galleria Assenza di altoparlanti Assenza di luci di evacuazione a segnalare le vie di fuga Le vie di fuga e le distanze dalla più vicina uscita di emergenza non sono segnalate Assenza di vie di fuga alternative ai portali Le comunicazioni radio non sono possibili lungo tutta la galleria per la polizia Interventi programmati: 2007: ottimizzazione del sistema di ventilazione 2008: Installazione di un sistema di trasmissione di informazioni sul traffico via radio Entro il 2011: costruzione di una galleria di servizio parallela Riepilogo qualitativo dei risultati: Il livello di rischio stimato come medio per la galleria è dovuto principalmente alla bi-direzionalità del traffico, al basso volume di traffico, pari a 1.604 veicoli giornalieri, ed al modesto transito di merci pericolose. Le corsie di marcia sufficientemente ampie, la presenza di piazzole di sosta e l impianto di illuminazione determinano un buon risultato in termini di sicurezza preventiva. La galleria è sorvegliata 24 ore al giorno da personale addestrato. Eventuali incidenti in galleria sono automaticamente rilevati dal centro di controllo attraverso un collegamento video. Ove fosse necessario, gli utenti possono essere informati solamente attraverso semafori e pannelli informativi ai portali. Un sistema automatico di allarme antincendio è in grado di rilevare e localizzare il luogo dell incendio trasmettendo l informazione al Centro di controllo della galleria. La breve distanza di provenienza dei Vigili del Fuoco e la disponibilità di acqua corrente garantiscono una efficace azione di spegnimento. Un piano di gestione dell emergenza ed esercitazioni periodiche assicurano una buona cooperazione tra il personale della galleria ed i servizi di soccorso di emergenza. In caso di incendio, l impianto di ventilazione assicura delle buone condizioni per l evacuazione in sicurezza. Il sistema consente infatti di estrarre i fumi direttamente dal focolare dell incendio. Comunque,

l evacuazione può avvenire solamente attraverso i portali, che in alcuni casi potrebbero essere anche molto distanti.